giovedì 7 marzo 2019

La Madre della Salvezza: L‟umanesimo diventerà il sostituto del Cristianesimo, presso al quale non si farà più alcuna menzione di Dio



Figlia mia, mentre i Cristiani di tutto il mondo continuano ad essere perseguitati, derisi e 
scherniti, sappi che anch‟essi si divideranno tra di loro. Ognuno per sé, ognuno secondo i 
propri desideri e secondo la sua personale interpretazione di ciò che realmente crede significhi 
servire il mio Figlio diletto. 

Anche se le persone sono terrorizzate dal modo in cui, come Cristiani, devono vivere la loro 
vita quotidiana, tra le mani di uomini malvagi, esse devono sapere che questa non è altro che 
una forma di flagellazione che devono sopportare coloro che proclamano la Parola di Gesù. E‟ 
stato fatto ogni tentativo, allo scopo di minare il Cristianesimo, da parte dei governi, delle 
organizzazioni per i diritti umani e di altri poteri, i quali pretendono di promuovere il 
benessere dell‟umanità. L‟umanesimo diventerà il sostituto del Cristianesimo, presso il quale 
non si farà più alcuna menzione di Dio. 

L‟umanesimo, il razionalismo usato dal maligno per incoraggiare le persone a 
servirsi della scienza, allo scopo di minare la Divinità del mio Eterno Padre, 
divorerà il mondo. Esternamente, i suoi toni calmi, convinceranno tutti coloro che non 
hanno amore per Dio, nel loro cuore, che tutto questo è più desiderabile della Verità. 
Convincere l‟uomo che l‟umanesimo è superiore alla Parola di Dio, è il fine ultimo dei nemici 
di mio Figlio. L‟umanesimo fornisce un‟astuta copertura per i traditori, all‟interno della 
Chiesa di mio Figlio, i quali desiderano essere considerati amorevoli, premurosi e aperti ai 
bisogni degli altri. Essi predicano l‟umanesimo e tutte le sue vuote promesse, dai pulpiti delle 
Chiese cristiane, giungendo persino al punto di evitare, in concreto, ogni riferimento relativo 
all‟importanza di salvaguardare le vostre anime. Il peccato verrà archiviato come un modo per 
evitare i conflitti nel mondo, ma non sarà più riconosciuto come una cosa reale. 

Ne è disceso il più grande inganno di tutti i tempi e ben presto, tutti voi troverete molta 
difficoltà a rimanere fedeli alla Verità. La Verità porta con sé la comprensione e la 
consapevolezza di ciò che serve realmente per raggiungere la vera pace e il vero amore, nella 
vostra anima. Ciò significa che conoscerete l‟Amore, oltre alla Giustizia di Dio. Significa anche 
che sarete consapevoli della Misericordia di Dio. 

Quando ogni menzione del peccato sarà stata eliminata e quando la Chiesa di mio 
Figlio non farà più alcun cenno sull‟importanza di salvaguardare la vostra anima, 
saprete allora che i tempi sono giunti e che l‟Ora di mio Figlio è vicina. 

La vostra amata Madre 

La Madre della Salvezza 

8 Agosto 2014 

"Prenda la sua croce e mi segua"



Signore, la tua crocifissione e la tua risurrezione ci insegnino ad affrontare la lotta della vita quotidiana e ad attraversare l'angoscia della morte, affinché viviamo in una pienezza più grande e più creatrice. Umilmente e pazientemente hai accettato i fallimenti della vita umana, come la sofferenza della tua crocifissione. Aiutaci ad accettare le pene e le lotte che ogni giornata ci porta, come delle occasioni di crescere e di assomigliarti maggiormente. Rendici capaci di affrontarle pazientemente e con coraggio, con una piena fiducia nella tua protezione. Facci capire che giungeremo alla pienezza della vita soltanto tramite una morte incessante a noi stessi a ai nostri desideri egoisti. Soltanto morendo con te infatti potremo risuscitare con te.

Santa Teresa di Calcutta 

Con letizia



Signore Gesù, nessuna potenza della terra
riesce ad intimidirci sapendo di averti con noi, nell’Eucaristia. 
Nessuna nostra infedeltà può deprimerci fino alla disperazione,
se possediamo te, fonte inesauribile
del perdono e della riconciliazione.
Nessuna nostra fiacchezza ci avvilisce,
se ricordiamo che vivi tra noi Tu,
che assumi le cose deboli per confondere
le cose che sembrano forti.
Nessuna esperienza di apparente fecondità
del nostro messaggio e della nostra azione,
nessuna creduta impenetrabilità
della società in cui viviamo, può farci cadere le braccia,
se rimaniamo consapevoli che tu, Risorto presente nella Chiesa,
continui ad effondere il tuo Spirito.
Fa che la Chiesa, famiglia radunata,
sostenuta dall’Eucaristia, si faccia anche presenza percepibile,
inquietante, rinnovatrice in ogni angolo dell’universo
e in ogni forma di aggregazione.
Signore, concedi alla Chiesa
di non smarrire la letizia e la speranza,
avendo per sempre nelle sue viscere te,
Salvatore potente.
Grazie perché hai posto la tua tenda tra noi e,
in forza dell’Eucaristia, 
ti sei collocato e resti al cuore della vita ecclesiale.

(Giacomo Biffi)

PARLATE CON I MORIBONDI



Gesù:
Parlate con i moribondi. Ciò che essi incontreranno sarà una infinita Misericordia, due Braccia amorevoli e un Cuore palpitante d’amore. Non abbiate paura della morte, dei dolori fisici, dell’agonia. Per chi muore d’amore, non c’è pena nella morte, ma gioia anticipata.
Oh, quale luogo di delizie ho preparato per coloro che Mi amano! Hanno incontrato sulla terra dolori e pene, e le loro lacrime si sono trasformate in gemme preziose sui loro vestiti. Oh, dite a tutti che non sprechino i doni di Dio! Voi sapete che cos’è questo Regno dei Cieli e che cosa perdete, perdendolo. Non lo dice forse il Vangelo che si dovrebbe perdere tutto per comprare quel campo? Cercatelo, lavorate per ottenerlo. 
Questa ora attuale si direbbe che è l’ora di Satana. I buoni sono perplessi e angosciati, e si chiedono con ragione: Come finiremo tutti? Ma Io ho vinto il mondo, uomini di poca fede, perché temete? Non è stato necessario che Io per primo soffrissi per poi entrare nella Gloria? Nello stesso modo, è necessario che sopraggiunga ora questa grande purificazione, per separare la cattiva zizzania prima che risplenda sulla Chiesa e sopra il mondo nuovo una luce abbagliante, che farà risplendere la nuova Gerusalemme in tutto il suo fulgore. Questo nuovo Regno sarà il Regno della pace, dell’amore, della concordia sulla terra, preludio della vita beata del cielo. La venuta del Mio Regno sarà fondato sulla carità. Allora, gli uomini non potranno più smarrirsi; però, prima la lotta e poi la vittoria… Ogni fatto personale, sociale, mondiale, guardatelo con gli occhi della Fede, poiché tutto è Amore.

Hai meditato la Mia Parola… La Mia Parola! Luce da luce: Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre. Per voi uomini e per la vostra salvezza, Io Mi sono incarnato! Un verme, non più un uomo… Ma solamente perché Io l’ho voluto… E gli uomini, opera delle Mie Mani, si sono prestati a meraviglia a fare tutto ciò che Io desideravo. Hanno fortemente pigiato l’uva  nel torchio fino a farne uscire l’ultima goccia… Hanno assecondato l’incomprensibile Amore… Calpestato, oppresso… Fino a non avere più apparenza umana…

Le spose di Gesù



Il Dio dell’alleanza 


La nuova alleanza

Col giungere della pienezza dei tempi (Gal 4, 4), Gesù, il nuovo Adamo (1 Cor 15, 45), primogenito di ogni creatura e capo dell’umanità redenta (Col 1, 15-18), compie le promesse d’amore del nuovo testamento. Ora siamo il suo popolo e lui il nostro Dio (Cat 2787).
La sua venuta sulla terra è stato un avvenimento così intenso che Dio lo dovette preparare per secoli. Tutti i fatti dell’antica alleanza erano preparazione della nuova, che ormai era promessa. Dio manteneva ciò che aveva promesso: «Io stabilirò una nuova alleanza, porrò la mia legge dentro di loro e la scriverò nei loro cuori» (Ger 31, 31-33). «Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra, vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito in voi e farò in modo che vi comportiate secondo i miei precetti e osserviate e pratichiate le mie leggi. Voi sarete il mio popolo ed io il vostro Dio» (Ez 36, 26-28). 
«Concluderò con essi un alleanza eterna e non mi allontanerò più da loro, per beneficarli; metterò nei loro cuori il mio timore, perché non si distacchino da me. Godrò nel beneficarli, li fisserò stabilmente in questo paese, con tutto il cuore e con tutta l’anima» (Ger 32, 40-41). 
«Darò loro un cuore e orecchi che ascoltano» (Bar 2, 31). «Dall’oriente all’occidente grande è il mio nome fra le genti e in ogni luogo è offerto incenso al mio nome e una oblazione pura» (Mal 1, 11).
Questa nuova alleanza e questo sacrificio puro cominciano a diventare realtà con l’incarnazione. Dio si unisce all’umanità nella persona di Gesù. Nel farsi uomo si unisce in certo modo a tutti gli uomini (Gs 22). Egli è il servo di Yahvè posto come alleanza con il popolo (Is 42, 6; 49, 8). L’alleanza viene portata a compimento nel seno di Maria, arca della nuova alleanza. Il suo ventre, dicono i padri della chiesa, è stato il telaio, il laboratorio in cui lo Spirito Santo ha tessuto la carne umana di Gesù, il «talamo» dove hanno avuto luogo le nozze di Dio con l’umanità. In lei sono stati generati alla grazia, in forma spirituale, tutti gli uomini. «Ricorderò Raab e Babilonia fra quelli che mi conoscono. Ecco Palestina, Tiro ed Etiopia: tutti là sono nati. E si dirà di Sion: tutti sono nati in essa» (Sal 87, 4-5).
Il sì di Maria è stato un sì nuziale della sposa verso il suo Sposo. La sua fede incondizionata è stata come l’anello di nozze, la fede nuziale della Nuova Alleanza, la quale arriverà a compiersi in pienezza con lo spargimento del sangue di Gesù sul Calvario. A partire da questo momento la croce sara «il segno indelebile dell’alleanza» (Pleg Euc Rec 1).
Ogni volta che vediamo una croce dobbiamo ricordare l’amore infinito di Dio per l’umanità. E ogni volta che partecipiamo alla Messa dobbiamo vivere l’alleanza di Dio con noi, poiché nell’Eucarestia si rinnova ogni giorno la Nuova Alleanza (Sc 10).
Nell’ultima cena Gesù disse: «Questo è il mio sangue dell’Alleanza, che verrà versato per molti in remissione dei peccati» (Mt 26, 28).
«Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue» ( Lc 22, 20; 1 Co 11, 25). Ciò significa che il sangue di questo calice fonda la Nuova Alleanza come l’alleanza antica era stata fondata sul sangue delle vittime (Es 24, 8). Gesù è il mediatore della Nuova Alleanza (Ebr 9, 15). E doveva salvarci con il suo sangue poiché «secondo la legge quasi tutte le cose vengono purificate con il sangue. Senza spargimento di sangue non esiste perdono» (Ebr 9, 22).
Gesù ci ha salvati «non con sangue di capri e di vitelli ma con il proprio sangue, procurandoci così una redenzione eterna» (Ebr 9, 12). Questo sangue di Gesù, sangue dell’alleanza eterna (Ebr 13, 20) ci purifica da ogni peccato (1 Gio 1, 7). 
Per questo, in ogni messa in cui viene rinnovato e reso attuale il sacrificio del Calvario, si rinnova l’alleanza di Dio con gli uomini. Diciamo nella Messa: «Questo è il calice del mio sangue, sangue della nuova alleanza che verrà versato per voi e per tutti gli uomini in remissione dei peccati». 
E per questo quando si celebra la messa nel mondo Dio sta rinnovando il suo amore e la sua tenerezza verso l’umanità e sta rinnovando la sua alleanza con noi. Questa alleanza arriverà al suo culmine in cielo dove celebreremo le nozze eterne con Gesù. Nel frattempo, «lo Spirito e la sposa dicono: vieni.... Sì, vengo presto. Amen. Vieni Signore Gesù» (Ap, 22, 17-20).

Padre Angel Peña

SPIRITO SANTO



Vieni, o Amore Eterno, che (appunto perchè sei Amore) non puoi ritenere in te i tesori delle tue grazie, e con ardentissimo desiderio brami d'effonderli nelle ragionevoli creature; vieni ed emetti i raggi della divina tua luce nelle ottenebrate menti dei mortali. 

Verrà il giorno in cui molti consacrati abbandoneranno il loro impegno con il Cielo e abbracceranno false ideologie. La vita spirituale di molti sarà deteriorata e Babele si diffonderà ovunque.



Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 05/03/2019

Cari figli, verrà il giorno in cui molti consacrati abbandoneranno il loro impegno con il Cielo e abbracceranno false ideologie. La vita spirituale di molti sarà deteriorata e Babele si diffonderà ovunque. Sono la vostra Madre Addolorata e soffro per quello che viene per voi. Non vi allontanate dalla preghiera, perché solamente così potete rimanere fermi nella fede. Cercate forze nelle Parole del Mio Gesù e nell'Eucaristia. Questo è il tempo che vi ho annunciato nel passato. Vi chiedo di mantenere accesa la fiamma della vostra fede. Non tiratevi indietro. Il Mio Gesù è con voi. Testimoniate ovunque che siete nel mondo, ma non siete del mondo. Avanti nella difesa della verità. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

mercoledì 6 marzo 2019

Ritornate a Me, siate come quelli che hanno cercato i Miei Pozzi e li hanno trovati



Io sono; 
sii una con Me ... come ti amo, Io, il Signore! vedi? il Mio Sacro Cuore è aperto e colui che vuole entrarVi è il benvenuto; siete tutti liberi di scegliere; se sceglierete il Mio Sacro Cuore, Io vi colmerò, vi farò vivere nella Mia Luce, vi impregnerete di Me; vi nutrirò e poi vi chiederò se desiderate condividere con Me; come uno Sposo con la Sposa, noi condivideremo tutto e Io vi rinnoverò completamente col Mio Amore;

Signore, fa’ che ognuno venga a Te. Rinnova la nostra generazione, come nei tempi passati.

venite allora, ritornate a Me; Io non vi respingo; Io sono tutto Misericordia e Compassionevole più che mai; riconoscete i vostri peccati, pentitevi e siate Miei; Io-Sono-Colui-Che-Salva, Io sono il vostro Redentore, Io Sono la Santa Trinità, tutto in Uno; Io Sono lo Spirito di Grazia e, malgrado la vostra generazione si dichiari da sé senza padre, Io sono pronto a perdonare, a dimenticare e ad accogliere di nuovo tutti quelli che hanno vissuto nell’apostasia; il Mio Spirito Santo di Grazia è pronto ad elevarvi e a rinnovarvi; perché continuare a ridurre le vostre terre in deserto? non siete stanchi di vivere nella desolazione? ritornate a Me, siate come quelli che hanno cercato i Miei Pozzi e li hanno trovati; vi rinnoverò con la Mia Perfezione, con la Mia Bellezza, con la Mia Gloria; Io intendo elevarvi alla perfezione perché la vostra anima viva;

desidero parlare ai Miei figli diletti;1 Io li amo e il Mio amore per essi è eterno; li ho chiamati per mostrar loro il Mio Cuore ed essi Mi hanno udito; hanno udito il Mio grido dalla Mia Croce; ho sempre desiderato sedurre la loro anima, perché sono i Miei figli; ho desiderato questa intimità con Me fin dal principio dei tempi; e fin dall’eternità ho desiderato che Mi amassero e Mi adorassero, Io, loro Dio; vieni, desidero ricordar loro come Io posso manifestarMi in diversi modi e alle anime pie, a cui rivelo i Miei segreti e la Mia Sapienza; desidero che imparino a discernere ciò che viene dallo Spirito da quello che viene dal loro giudizio soggettivo;

fin dal principio non ho mai cessato di consigliarli di guardare le Mie Labbra; la mancanza di discernimento produce frutti acerbi, follia, presunzione, non può che esasperare i loro cuori; li ho strappati dal loro letargo perché possano vivere ed ho atteso questa ora con tanta impazienza; con Me, essi si istruiranno; capite come opera il Mio Spirito; Io vi amo tutti e non desidero vedervi soccombere nella follia, non voglio che il vostro pensiero soggettivo vi smarrisca; siate umili, rimanete piccoli e lasciate che Io vi nutra nel modo scelto da Me;

non cesserò mai di vegliare su di voi; Io, il Signore, vi do le Mie Benedizioni, il Mio Amore e la Mia Pace;

28 Luglio, 1989

NON DIMENTICHIAMOLI



PREGHIERE 
PER LE ANIME DEL PURGATORIO

In unione con tutti i santi del cielo e con tutti i
fedeli della terra, in ricordo dei cari defunti, ele-
viamo preghiere alla Santissima Trinità, a vantag-
gio delle Anime sante del Purgatorio.
Invochiamo per esse anche l’intercessione della
beata Vergine Maria e di tutti i santi.
Raccomandiamo al Signore soprattutto le anime a
noi più care e quelle più bisognose e abbandonate.

Dio, sei Padre giusto e misericordioso. Hai crea-
to il Purgatorio per salvarci dall’Inferno e render-
ci degni del Paradiso.
Guarda quelle anime che ora vi sono racchiuse
tra pene espiatrici e purificatrici. 
Perdona le loro colpe, cancella i loro debiti, abbre-
via le loro sofferenze, perché possano entrare nella
loro casa paterna e vivere felici per sempre accanto a
Te, loro unica brama e loro somma attesa felicità.

Signore Gesù, figlio di Dio, ti sei fatto nostro fra-
tello e nostro Salvatore. Vuoi che tutti siano salvi.
Guarda le Anime sante del Purgatorio, membra
sofferenti del tuo mistico Corpo. 

Scenda su di esse il tuo Sangue divino, applica
loro i tuoi meriti infiniti, purificale da ogni
imperfezione, perché possano raggiungere la pie-
nezza della tua redenzione e occupare il posto da
Te preparato per loro nel tuo santo Paradiso.

Dio, Spirito Santo, nel battesimo hai impresso
in noi l’immagine di figli di Dio e sei nostro
Maestro e guida verso la santità. Guarda le Anime
sante del Purgatorio. Cancella in loro ogni traccia
di umana fragilità, ripara e abbellisci l’immagine
divina in esse tutt’ora visibile, rendile perfette e
degne della santità di Dio, perché possano essere
ammesse nell’assemblea gloriosa dei santi e gode-
re per sempre la beatifica visione del Cielo.

Vergine Santa, sei Madre di noi esuli in questa
valle di lacrime e dei nostri fratelli sofferenti nel
Purgatorio, mediatrice e dispensatrice di tutte le
grazie, Madonna del suffragio. 
Intercedi con le tue preghiere e i tuoi grandi
meriti presso Dio per quelle anime sante. Scendi
nel luogo del loro dolore, porta loro sollievo, libe-
rale dalle loro pene, perché possano entrare nella
patria beata e restare per sempre figli felici accan-
to a Te, o Madre Celeste.

Santi tutti del Cielo, voi avete raggiunto la meta
sospirata. Con noi pellegrini sulla terra e con i sof-
ferenti del Purgatorio formate una sola famiglia,
un’unica Chiesa.
Intercedete con le vostre preghiere e i vostri meri-
ti per quelle anime che stanno purificandosi nella
nostalgia di Dio, perché anch’esse possano con-
giungersi presto con voi nel regno glorioso di
Cristo Gesù e insieme cantare il canto di gioia, di
lode e di ringraziamento a Dio per tutta l’eternità.

Signore Gesù,  ricordati delle Anime a noi care
per motivo di sangue o per vincolo di parentela.
Ti raccomandiamo i nostri genitori, i nostri fra-
telli, i nostri figli, tutti coloro che ci hanno amato
e per noi hanno sofferto e lavorato.
Dona loro il riposo eterno, fa’ che vivano nella
pace e nella luce del tuo Paradiso in compagnia
dei tuoi santi, dove anche noi speriamo di essere
riuniti con loro dalla tua divina bontà.

Signore Gesù, ricordati delle Anime alle quali
siamo uniti da doveri di riconoscenza o di ripara-
zione. Ti raccomandiamo i nostri amici, i nostri
benefattori spirituali e materiali, coloro che per
amor nostro hanno commesso mancanze, coloro
che ci hanno lasciato dei beni.
Dona loro il premio alle loro fatiche, ricompen-
sa le loro opere buone, purificale da ogni colpa
contratta nella vita terrena, perché meritino di
entrare nella beatitudine eterna.

Signore Gesù, ricordati di tutte le Anime sante
del Purgatorio, ma specialmente di quelle più
abbandonate e più bisognose di purificazione.
Ti raccomandiamo in particolare le anime che
da lungo tempo sono in Purgatorio, le Anime di
coloro che sono morti in queste ultime ore e le
anime di coloro che non hanno più familiari,
parenti, amici.
Dona loro il tuo Paradiso dove non c’è più nè
lutto nè lacrime nè dolore, ma pace e gioia eterne.
Amen

Il cammino per seguire Gesù è la via della croce



La Vergine dice:
«Il cammino che si deve percorrere per seguire mio Figlio Gesù è una Via Crucis stretta e aspra. 
L'umanità può salvarsi unicamente imboccando quella via, ma nessuno vi si accosta. Raccogli tutte le tue forze. Bisogna pregare senza tregua per le anime che non sanno allontanarsi dalla via che le porta alla perdizione».

LA SANTISSIMA EUCARESTIA



LA PRESENZA REALE
Testimonianza di Gesù Cristo
Mirate, perché io sono quel desso. (Luca, XXIV, 39).

La Chiesa ci dice: Gesù Cristo è veramente presente nell'Ostia santa. E Gesù ci manifesta la sua presenza in due modi: interiormente e pubblicamente.

I. - Manifestazione inferiore.

La manifestazione inferiore compiesi nell'anima dei comunicante. Gesù opera in chi lo riceve un triplice miracolo.

Miracolo di riforma. 
Gesù da al comunicante l'impero saldo sulle sue passioni. Egli è quel Gesù che ha detto agli Apostoli: Abbiate fiducia, io ho vinto il mondo; che ha intimato alla tempesta: Taci; e ora dice all'orgoglioso, all'avaro, all'uomo tormentato dalla ribellione dei sensi, allo schiavo delle malvagio passioni: S'infrangano le tue catene e sii libero! E così chi si è comunicato sentesi più forte: al partire dalla sacra Mensa ci pare di poter dire con San Paolo: Di tutte queste cose siamo più che vincitori per Colui che ci ha amati.

E' un cambiamento pronto, un fuoco acceso d'un tratto. Ora, se Gesù Cristo non fosse nell'Ostia santa, non si opererebbero tali prodigi; è più difficile riformar la natura che formarla; più costa all'uomo correggersi, vincere se stesso, che non compiere una buona azione esterna, anche eroica: l'abitudine è una seconda natura.

E' dunque chiaro; l'Eucaristia soltanto, almeno nel corso ordinario delle cose e secondo i dati dell'esperienza, ci da il potere di riformare le cattive abitudini che dominano in noi. 

Miracolo di trasformazione.
Non vi ha che un mezzo per cambiare una vita da naturale in soprannaturale, ed è questo il trionfo dell'Eucaristia, in cui Gesù Cristo stesso fa l'educazione dell'uomo.

L'Eucaristia sviluppa in noi la fede. Eleva, nobilita, purifica il nostro amore; c'insegna ad amare. L'amore è il dono di sé; ora, Gesù nell'Eucaristia si da totalmente, al consiglio aggiunge l'esempio.

L'Eucaristia trasforma anche il nostro esteriore, comunicando al corpo una grazia, una bellezza, riflesso della beltà inferiore: sul volto del comunicante tu scorgi una trasparenza della divinità, nelle sue parole una dolcezza, in tutti i suoi atti una soavità che annunziano la presenza di Gesù Cristo: è il profumo di Gesù.

Miracolo di forza, la quale fa sì che noi dimentichiamo noi stessi e c'immoliamo.
Ed ecco l'uomo di fronte alla sventura attingere nell'Eucaristia la forza per superarla; il cristiano tra le avversità, le calunnie, le angoscie, nell'Eucaristia trovare la calma e la pace; ecco il fedele soldato di Gesù in virtù della Comunione vincere le tentazioni, gli assalti degli uomini e dell'inferno. Invano si cerca fuori dell'Eucaristia una simile forza sovrumana. Ma se l'Eucaristia la da, Gesù, il Salvatore, il Dio forte è veramente in essa. Tale è la manifestazione inferiore che Gesù Cristo fa della sua presenza nel Santissimo Sacramento.

II. - Manifestazione pubblica.

Si videro peccatori, profanatori dell'augustissimo Sacramento, venire pubblicamente puniti della loro audacia. Gesù manifestava la sua giustizia.

Appena ha Giuda sacrilegamente ricevuto il Corpo del suo Dio, entra in lui satana; prima della Comunione sacrilega, il demonio lo tentava; dopo ne prese possesso: Introivit in eum satanas. San Paolo nelle comunioni tiepide o sacrileghe dei Corinti trovava la ragione della loro apatia, del loro sonno letargico nel bene.

La storia riferisce terribili esempi di comunicanti indegni, subitamente colpiti dalla giustizia di Nostro Signore che oltraggiavano nell'Eucaristia. Gesù Sacramentato manifesta di più la sua potenza sui demoni.

Quando negli esorcismi, per vincere demoni che avevano resistito ad ogni mezzo, si presentava l'Ostia sacrosanta, quelli mandavano grida di rabbia e cedevano al loro Dio presente. A Milano S. Bernardo, nella Messa, dopo il Pater, posa il calice e la patena sulla testa di un'ossessa, e il demonio né esce furibondo mandando urli spaventosi: Gesù Cristo, il Signore Iddio è là!

E quanti ammalati guariti dall'Eucaristia! Non si conoscono tutti i fatti di tale natura; ma Gesù continua nel Santissimo Sacramento a sanare da ogni sorta d'infermità; la storia lo attesta. San Gregorio di Nazianzo racconta questo fatto commovente. Sua sorella Gorgonia, da lungo tempo ammalata, si leva di notte, va dinanzi al santo Tabernacolo e nella vivezza della sua fede dice a Nostro Signore: «Io non mi leverò di qui, Signore, se prima non mi guarisci». Si levò, ed era guarita.

Finalmente, quante apparizioni di Nostro Signore e sotto varie forme! Di tanto in tanto si compiace rinnovare il miracolo del monte Tabor. Tali manifestazioni non sono, a dire il vero, necessarie, poiché noi abbiamo la parola stessa della Verità: attestano però che la parola di Gesù Cristo ha veramente operato ciò che ha detto. Sì, Signore Gesù Cristo, noi crediamo che tu sei nel Santissimo Sacramento veramente e sostanzialmente presente: accresci, accresci la nostra fede! 

di San Pietro Giuliano Eymard

Gli esercizi della Quaresima: l'elemosina, la preghiera, il digiuno



Fratelli miei, cominciamo oggi il grande viaggio della Quaresima. Portiamo dunque sulla nostra nave ogni provvigione di cibo e bevande, e soprattutto un'abbondante misericordia di cui avremo bisogno. Poiché il digiuno ha fame, il digiuno ha sete, se non si nutre di bontà, se non si disseta di misericordia. Il nostro digiuno ha freddo, non resiste se non lo copre il vello dell'elemosina, se non lo avvolge il vestito della compassione.
Fratelli, ciò che la primavera è per la terra, la misericordia è per il digiuno: il dolce vento primaverile fa fiorire tutte le gemme delle piante; la misericordia del digiuno fa spuntare tutti i nostri semi fino alla fioritura, fa loro portar frutto fino alla raccolta celeste. Ciò che è l'olio per la lampada, lo è la bontà per il digiuno. Come la materia grassa dell'olio accende la luce della lampada e, con così poco cibo, la fa brillare per confortare l'intera notte, così la bontà fa risplendere il digiuno: esso getta raggi fino a raggiungere la pienezza della continenza. Ciò che il sole è per il giorno, l'elemosina lo è per il digiuno: lo splendore del sole accresce la luminosità del giorno, dissipa l'oscurità delle nubi; l'elemosina col digiuno ne santifica la santità e, grazie alla luce della bontà, scaccia dai nostri desideri tutto ciò che potrebbe portare morte. Insomma, ciò che il corpo è per l'anima, la generosità, per così dire, ne occupa il posto per il digiuno: quando l'anima si ritira dal corpo, gli porta la morte; se la generosità si allontana dal digiuno, è la sua morte.
San Pietro Crisologo (ca 406-450)

Le Ceneri: il segno della conversione



L'origine del Mercoledì delle ceneri è da ricercare nell'antica prassi penitenziale.
Originariamente il sacramento della penitenza non era celebrato secondo le modalità attuali. Il liturgista Pelagio Visentin sottolinea che l'evoluzione della disciplina penitenziale è triplice: "da una celebrazione pubblica ad una celebrazione privata; da una riconciliazione con la Chiesa, concessa una sola volta, ad una celebrazione frequente del sacramento, intesa come aiuto-rimedio nella vita del penitente; da una espiazione, previa all'assoluzione, prolungata e rigorosa, ad una soddisfazione, successiva all'assoluzione". La celebrazione delle ceneri nasce a motivo della celebrazione pubblica della penitenza, costituiva infatti il rito che dava inizio al cammino di penitenza dei fedeli che sarebbero stati assolti dai loro peccati la mattina del giovedì santo. Nel tempo il gesto dell'imposizione delle ceneri si estende a tutti i fedeli e la riforma liturgica ha ritenuto opportuno conservare l'importanza di questo segno.
La teologia biblica rivela un duplice significato dell'uso delle ceneri.
Anzitutto sono segno della debole e fragile condizione dell'uomo. Abramo rivolgendosi a Dio dice: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere..." (Gn18,27).
Giobbe riconoscendo il limite profondo della propria esistenza, con senso di estrema prostrazione, afferma: "Mi ha gettato nel fango: son diventato polvere e cenere" (Gb 30,19).
In tanti altri passi biblici può essere riscontrata questa dimensione precaria dell'uomo simboleggiata dalla cenere (Sap 2,3; Sir 10,9; Sir 17,27). Ma la cenere è anche il segno esterno di colui che si pente del proprio agire malvagio e decide di compiere un rinnovato cammino verso il Signore. Particolarmente noto è il testo biblico della conversione degli abitanti di Ninive a motivo della predicazione di Giona: "I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, dal più grande al più piccolo. Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere" (Gio 3,5-9).
Anche Giuditta invita tutto il popolo a fare penitenza affinché Dio intervenga a liberarlo: "Ogni uomo o donna israelita e i fanciulli che abitavano in Gerusalemme si prostrarono davanti al tempio e cosparsero il capo di cenere e, vestiti di sacco, alzarono le mani davanti al Signore" (Gdt 4,11).
La semplice ma coinvolgente liturgia del mercoledì delle ceneri conserva questo duplice significato che è esplicitato nelle formule di imposizione:"Ricordati che sei polvere, e in polvere ritornerai" e "Convertitevi, e credete al Vangelo".
Adrien Nocent sottolinea che l'antica formula (Ricordati che sei polvere...) è strettamente legata al gesto di versare le ceneri, mentre la nuova formula (Convertitevi...) esprime meglio l'aspetto positivo della quaresima che con questa celebrazione ha il suo inizio. Lo stesso liturgista propone una soluzione rituale molto significativa: "Se la cosa non risultasse troppo lunga, si potrebbe unire insieme l'antica e la nuova formula che, congiuntamente, esprimerebbero certo al meglio il significato della celebrazione: "Ricordati che sei polvere e in polvere tornerai; dunque convertiti e credi al Vangelo".
Il rito dell'imposizione delle ceneri, pur celebrato dopo l'omelia, sostituisce l'atto penitenziale della messa; inoltre può essere compiuto anche senza la messa attraverso questo schema celebrativo: canto di ingresso, colletta, letture proprie, omelia, imposizione delle ceneri, preghiera dei fedeli, benedizione solenne del tempo di quaresima, congedo.

Le ceneri possono essere imposte in tutte le celebrazioni eucaristiche del mercoledì ma sarà opportuno indicare una celebrazione comunitaria "privilegiata" nella quale sia posta ancor più in evidenza la dimensione ecclesiale del cammino di conversione che si sta iniziando.

La morte non ha prevalso su di me… ed io sono così grata!!!





Sindrome Post Aborto - Io, Gianna Jessen, sopravvissuta all’aborto


Testimonianze di Gianna Jessen rilasciate il 22 aprile 1996 ed il 20 luglio 2000 davanti al Sottocomitato Giudiziario del Congresso sulla Costituzione


Oggi la testimonianza non è di una donna che ha abortito, ma di una che è stata abortita, ed è miracolosamente sopravvissuta.



Mi chiamo Gianna Jessen. Vorrei dirvi grazie per la possibilità di parlare oggi. Non è una piccola cosa dire la verità. Dipende unicamente dalla grazia di Dio il poterlo fare. Ho 23 anni. Sono stata abortita e non sono morta. La mia madre biologica era incinta di sette mesi quando andò da Planned Parenthood nella California del sud e le consigliarono di effettuare un aborto salino tardivo. Un aborto salino consiste nell’iniezione di una soluzione di sale nell’utero della madre. Il bambino inghiottisce la soluzione, che brucia il bambino dentro e fuori, e poi la madre partorisce un bambino morto entro 24 ore. Questo è capitato a me! Sono rimasta nella soluzione per circa 18 ore e sono stata partorita VIVA il 6 aprile 1977 alle 6 del mattino in una clinica per aborti della California. C’erano giovani donne nella stanza che avevano appena ricevuto le loro iniezioni ed aspettavano di partorire bambini morti. Quando mi videro, provarono l’orrore dell’omicidio. Un’infermiera chiamò un’ambulanza e mi fece trasferire all’ospedale. Fortunatamente per me il medico abortista non era alla clinica. Ero arrivata in anticipo, non si aspettavano la mia morte fino alle 9 del mattino, quando sarebbe probabilmente arrivato per il turno d’ufficio. Sono sicura che non sarei qui oggi se il medico abortista fosse stato alla clinica dato che il suo lavoro è togliere la vita, non sostenerla. Qualcuno ha detto che sono un “aborto mal riuscito”, il risultato di un lavoro non ben fatto. Fui salvata dal puro potere di Gesù Cristo. Signore e Signori, dovrei essere cieca, bruciata… dovrei essere morta! E tuttavia, io vivo! Rimasi all’ospedale per circa tre mesi. Non c’era molta speranza per me all’inizio. Pesavo solo nove etti. Oggi, sono sopravvissuti bambini più piccoli di quanto lo ero io. Un medico una volta mi disse che avevo una gran voglia di vivere e che lottavo per la mia vita. Alla fine potei lasciare l’ospedale ed essere data in adozione. Per via di una mancanza di ossigeno durante l’aborto vivo con la paralisi cerebrale. Quando mi fu diagnosticata, tutto quello che potevo fare era stare sdraiata. Dissero alla mia madre adottiva che difficilmente avrei mai potuto gattonare o camminare. Non riuscivo a tirarmi su e mettermi a sedere da sola. Attraverso le preghiere e l’impegno della mia madre adottiva, e poi di tanta altra gente, alla fine ho imparato a sedere, a gattonare e stare in piedi. Camminavo con un girello e un apparecchio ortopedico alle gambe poco prima di compiere quattro anni. Fui adottata legalmente dalla figlia della mia madre adottiva, Diana De Paul, pochi mesi dopo che cominciai a camminare. Il Dipartimento dei Servizi Sociali non mi avrebbe rilasciato prima per essere adottata. Ho continuato la fisioterapia per la mia disabilità e, dopo in tutto quattro interventi chirurgici, ora posso camminare senza assistenza. Non è sempre facile. A volte cado, ma ho imparato a cadere con grazia dopo essere caduta per 19 anni. Sono così grata per la mia paralisi cerebrale. Mi permette di dipendere veramente solo da Gesù per ogni cosa. Sono felice di essere viva. Sono quasi morta. Ogni giorno ringrazio Dio per la vita. Non mi considero un sottoprodotto del concepimento, un pezzo di tessuto, o un altro dei titoli dati ad un bambino nell’utero. Non penso che nessuna persona concepita sia una di quelle cose.
Ho incontrato altri sopravvissuti all’aborto. Sono tutti grati per la vita. Solo alcuni mesi fa ho incontrato un’altra sopravvissuta all’aborto. Si chiama Sarah. Ha due anni. Anche Sarah ha la paralisi cerebrale, ma la sua diagnosi non è buona. È cieca ed ha delle gravi crisi . L’abortista, oltre ad iniettare nella madre la soluzione salina, la inietta anche nelle piccole vittime. A Sarah l’ha iniettata nella testa. Ho visto il punto della sua testa dove l’ha fatto. Quando parlo, non parlo solo per me stessa, ma per gli altri sopravvissuti, come Sarah, ed anche per quelli che non possono parlare… Oggi, un bambino è un bambino, quando fa comodo. È un tessuto o qualcos’altro quando non è il momento giusto. Un bambino è un bambino quando c’è un aborto spontaneo a due, tre, quattro mesi. Un bambino è chiamato tessuto o massa di cellule quando l’aborto volontario avviene a due, tre, quattro mesi. Perché? Non vedo differenza. Che cosa vedete? Molti chiudono gli occhi… La cosa migliore che posso farvi vedere per difendere la vita è la mia vita. È stata un grande dono. Uccidere non è la risposta a nessuna domanda o situazione. Fatemi vedere come possa essere la risposta. C’è una frase incisa negli alti soffitti di uno degli edifici del parlamento del nostro stato [la California]. La frase dice: “Ciò che è moralmente sbagliato, non è corretto politicamente”. L’aborto è moralmente sbagliato. Il nostro paese sta spargendo il sangue degli innocenti. L’America sta uccidento il suo futuro. Tutta la vita ha valore. Tutta la vita è un dono del nostro Creatore. Dobbiamo ricevere e conservare i doni che ci sono dati. Dobbiamo onorare il diritto alla vita.
Quando le libertà di un gruppo di cittadini indifesi sono violate, come per i nascituri, i neonati, i disabili e i cosiddetti “imperfetti”, capiamo che le nostre libertà come NAZIONE e Individui sono in grande pericolo. Vengo oggi a parlare in favore di questa legge a favore della protezione della vita. Vongo a parlare per conto dei bimbi che sono morti e per quelli condannati a morte. Learned Hand, un giurista americano rispettato (del nostro secolo) disse: “Lo spirito della libertà è lo spirito che non è troppo sicuro di essere giusto; lo spirito della libertà è lo spirito che cerca di capire le opinioni degli altri uomini e donne; lo spirito della libertà è lo spirito che pesa i loro interessi insieme ai propri, senza pregiudizi; lo spirito della libertà ci ricorda che neanche un passero cade a terra inosservato; lo spirito della libertà è lo spirito di Colui che, circa 2000 anni fa, ha insegnato all’umanità la lezione che non ha mai imparato, ma non ha mai dimenticato; che c’è un regno dove gli ultimi saranno ascoltati e considerati accanto ai più grandi.” Dov’è l’anima dell’America?! Voi membri di questo comitato: dov’è il VOSTRO cuore? Come potete trattare le questioni di una nazione senza esaminare la sua anima? Uno spirito omicida non si fermerà davanti a nulla finché non avrà divorato una nazione. Il Salmo 52,2-4 dice: “Lo stolto pensa: «Dio non esiste». Sono corrotti, fanno cose abominevoli, nessuno fa il bene. Dio dal cielo si china sui figli dell’uomo per vedere se c'è un uomo saggio che cerca Dio. Tutti hanno traviato, tutti sono corrotti; nessuno fa il bene; neppure uno.” Adolf Hitler una volta disse: “L’abilità ricettiva delle grandi masse è solo molto limitata, la loro comprensione è piccola; d’altro lato la loro smemoratezza è grande. Essendo così, tutta la propaganda efficace deve essere limitata a pochissimi punti che a loro volta dovrebbero essere usati come slogan finché l’ultimo uomo sia capace di immaginare che cosa significhino tali parole”. Gli slogan di oggi sono: “Il diritto di una donna di scegliere”, “Libertà di scelta”, eccetera. C’era una volta un uomo che parlava dall’inferno (ne parla il capitolo 16 di Luca) che disse: “Sono tormentato da questa fiamma”. L’inferno è reale. Così lo è Satana, e lo stesso odio che crocifisse Gesù 2000 anni fa, ancora si trova nei cuori dei peccatori oggi. Perché pensate che questa intera aula tremi quando menziono il nome di Gesù Cristo? È così perché Egli è REALE! Egli può dare grazia per il pentimento e perdono a voi ed all’America. Noi siamo sotto il giudizio di Dio – ma possiamo essere salvati attraverso Cristo. Dice la Lettera ai Romani: 5,8-10: “Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. A maggior ragione ora, giustificati per il suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo NEMICI, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.”

La morte non ha prevalso su di me… ed io sono così grata!!!


Mio Signore Crocifisso



Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente (Mt 16,17).


Sangue di Cristo
che apri la mente dell’uomo
agli spazi infiniti dell’eternità
entra dentro il nostro cuore di carne
e rendilo capace di captare
la presenza di Dio 
che si rivela nella nostra storia quotidiana. 
La testimonianza della nostra fede
sia riverbero di quell’amore totale
che ti fece fluire dal costato trafitto 
del mio Signore crocifisso,
per irrorare tutta la terra 
della forza sanante del Redentore. 
La nostra fedeltà all’Amore sia il segno 
che la nostra società può, ancora oggi, 
uscire dalla palude del razionalismo 
e dell’indifferenza. Amen.

La Mia Parola, essi diranno, causa una tale offesa, che sarà considerata politicamente scorretta



Mia amata figlia diletta, se non fosse per la Mia Pazienza, la Mia Punizione sarebbe già stata 
inflitta sugli ingiusti che flagellano la Mia Chiesa sulla terra. 

L‟odio contro il Cristianesimo viene inflitto su di voi in tre modi: il primo è l‟apostasia globale, capeggiata da coloro che si vogliono vendicare di Me, ingannando il mondo affinché rifiuti tutto ciò che Mi riguarda e Mi abbandoni in un mondo desolato ed immorale; il secondo viene causato dal razionalismo e dell‟interferenza umana nella Mia Parola, poi diffusa dagli studiosi del Mio Verbo, i quali non sono colmati dallo spirito di Verità, ma ripieni invece di un 
fariseismo alimentato dall‟orgoglio. Fanno credere di essere molto competenti, 
nell‟interpretazione dei Miei Insegnamenti, mentre vi aggiungono nuove clausole e modificano 
ciò che Io ho insegnato per soddisfare i loro personali bisogni egoistici; infine, ci sono coloro 
che hanno il cuore di pietra, freddo, insensibile e colmo di un odio profondo e intenso per Me e 
per tutti coloro che praticano il Cristianesimo alla luce del sole. 

L‟influenza del diavolo si manifesta in così tanti modi che l‟uomo, da solo, é incapace di 
resistere alle pretese avanzate su di lui da parte di questi tre gruppi, che cercheranno di 
impedirgli di proclamare la Vera Parola di Dio. La Mia Parola, essi diranno, causa una tale 
offesa che sarà giudicata politicamente scorretta; questo verrà quindi mostrato come il motivo 
principale, a causa del quale cambiare radicalmente il volto del Cristianesimo. Solo i semplici, 
la gente il cui amore per Me è paragonabile a quello dei bambini, Mi saranno fedeli, perché gli 
altri saranno troppo occupati ad attuare le modifiche riguardanti l‟interpretazione della Mia 
Parola. Durante tutto questo tempo, i sacerdoti che ho chiamato a testimoniare la Verità, si 
prepareranno a proteggerla. 

Nascondere la Verità provocherà una terribile oscurità. Modificarla è una derisione della Mia 
Crocifissione. Presentare un sostituto della Verità significa rifiutarMi completamente. 
Eppure, i più grandi colpevoli saranno quelli che si vantano della loro conoscenza di Me: la 
loro santità maschererà la loro falsità e le loro parole ed azioni non vi attireranno mai verso 
Me, perché lo Spirito Santo non sarà presente nelle loro anime. Quando lo Spirito Santo non 
sarà presente, essi – questi traditori della Mia Parola – spingeranno nell‟oscurità coloro che 
hanno accolto con entusiasmo le loro menzogne. Tutte queste falsità porteranno l‟impronta del 
maligno – il peccato di orgoglio – la porta d‟ingresso verso la desolazione. Una volta aperta 
questa porta, tutte le altre iniquità vi fluiranno attraverso e le anime di tutti coloro che hanno 
ceduto all‟eresia diventeranno aride. 

Senza la Verità, vivrete in un mondo dove nulla di ciò che sentirete vi porterà la pace. Senza 
la Luce della Mia Presenza il sole non splenderà, diventerà offuscato e languente e poi 
diventerà caligine, fino a quando, a causa della mano dell‟uomo mortale, esso non porterà più 
luce, cosicché coloro che hanno occhi, ma che si rifiutano di vedere, non vedranno più, mentre 
coloro che hanno visto e hanno accolto lo Spirito di Dio, vedranno. 

Il vostro Gesù 

7 Agosto 2014




San Bernardo




Chi confida nel Signore non perché buono con lui ma perché è assolutamente buono, è colui che ama veramente Dio in nome di Dio e non in vista di se stesso.