Gesù:
Parlate con i moribondi. Ciò che essi incontreranno sarà una infinita Misericordia, due Braccia amorevoli e un Cuore palpitante d’amore. Non abbiate paura della morte, dei dolori fisici, dell’agonia. Per chi muore d’amore, non c’è pena nella morte, ma gioia anticipata.
Oh, quale luogo di delizie ho preparato per coloro che Mi amano! Hanno incontrato sulla terra dolori e pene, e le loro lacrime si sono trasformate in gemme preziose sui loro vestiti. Oh, dite a tutti che non sprechino i doni di Dio! Voi sapete che cos’è questo Regno dei Cieli e che cosa perdete, perdendolo. Non lo dice forse il Vangelo che si dovrebbe perdere tutto per comprare quel campo? Cercatelo, lavorate per ottenerlo.
Questa ora attuale si direbbe che è l’ora di Satana. I buoni sono perplessi e angosciati, e si chiedono con ragione: Come finiremo tutti? Ma Io ho vinto il mondo, uomini di poca fede, perché temete? Non è stato necessario che Io per primo soffrissi per poi entrare nella Gloria? Nello stesso modo, è necessario che sopraggiunga ora questa grande purificazione, per separare la cattiva zizzania prima che risplenda sulla Chiesa e sopra il mondo nuovo una luce abbagliante, che farà risplendere la nuova Gerusalemme in tutto il suo fulgore. Questo nuovo Regno sarà il Regno della pace, dell’amore, della concordia sulla terra, preludio della vita beata del cielo. La venuta del Mio Regno sarà fondato sulla carità. Allora, gli uomini non potranno più smarrirsi; però, prima la lotta e poi la vittoria… Ogni fatto personale, sociale, mondiale, guardatelo con gli occhi della Fede, poiché tutto è Amore.
Hai meditato la Mia Parola… La Mia Parola! Luce da luce: Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre. Per voi uomini e per la vostra salvezza, Io Mi sono incarnato! Un verme, non più un uomo… Ma solamente perché Io l’ho voluto… E gli uomini, opera delle Mie Mani, si sono prestati a meraviglia a fare tutto ciò che Io desideravo. Hanno fortemente pigiato l’uva nel torchio fino a farne uscire l’ultima goccia… Hanno assecondato l’incomprensibile Amore… Calpestato, oppresso… Fino a non avere più apparenza umana…
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