Il Dio dell’alleanza
La nuova alleanza
Col giungere della pienezza dei tempi (Gal 4, 4), Gesù, il nuovo Adamo (1 Cor 15, 45), primogenito di ogni creatura e capo dell’umanità redenta (Col 1, 15-18), compie le promesse d’amore del nuovo testamento. Ora siamo il suo popolo e lui il nostro Dio (Cat 2787).
La sua venuta sulla terra è stato un avvenimento così intenso che Dio lo dovette preparare per secoli. Tutti i fatti dell’antica alleanza erano preparazione della nuova, che ormai era promessa. Dio manteneva ciò che aveva promesso: «Io stabilirò una nuova alleanza, porrò la mia legge dentro di loro e la scriverò nei loro cuori» (Ger 31, 31-33). «Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra, vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito in voi e farò in modo che vi comportiate secondo i miei precetti e osserviate e pratichiate le mie leggi. Voi sarete il mio popolo ed io il vostro Dio» (Ez 36, 26-28).
«Concluderò con essi un alleanza eterna e non mi allontanerò più da loro, per beneficarli; metterò nei loro cuori il mio timore, perché non si distacchino da me. Godrò nel beneficarli, li fisserò stabilmente in questo paese, con tutto il cuore e con tutta l’anima» (Ger 32, 40-41).
«Darò loro un cuore e orecchi che ascoltano» (Bar 2, 31). «Dall’oriente all’occidente grande è il mio nome fra le genti e in ogni luogo è offerto incenso al mio nome e una oblazione pura» (Mal 1, 11).
Questa nuova alleanza e questo sacrificio puro cominciano a diventare realtà con l’incarnazione. Dio si unisce all’umanità nella persona di Gesù. Nel farsi uomo si unisce in certo modo a tutti gli uomini (Gs 22). Egli è il servo di Yahvè posto come alleanza con il popolo (Is 42, 6; 49, 8). L’alleanza viene portata a compimento nel seno di Maria, arca della nuova alleanza. Il suo ventre, dicono i padri della chiesa, è stato il telaio, il laboratorio in cui lo Spirito Santo ha tessuto la carne umana di Gesù, il «talamo» dove hanno avuto luogo le nozze di Dio con l’umanità. In lei sono stati generati alla grazia, in forma spirituale, tutti gli uomini. «Ricorderò Raab e Babilonia fra quelli che mi conoscono. Ecco Palestina, Tiro ed Etiopia: tutti là sono nati. E si dirà di Sion: tutti sono nati in essa» (Sal 87, 4-5).
Il sì di Maria è stato un sì nuziale della sposa verso il suo Sposo. La sua fede incondizionata è stata come l’anello di nozze, la fede nuziale della Nuova Alleanza, la quale arriverà a compiersi in pienezza con lo spargimento del sangue di Gesù sul Calvario. A partire da questo momento la croce sara «il segno indelebile dell’alleanza» (Pleg Euc Rec 1).
Ogni volta che vediamo una croce dobbiamo ricordare l’amore infinito di Dio per l’umanità. E ogni volta che partecipiamo alla Messa dobbiamo vivere l’alleanza di Dio con noi, poiché nell’Eucarestia si rinnova ogni giorno la Nuova Alleanza (Sc 10).
Nell’ultima cena Gesù disse: «Questo è il mio sangue dell’Alleanza, che verrà versato per molti in remissione dei peccati» (Mt 26, 28).
«Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue» ( Lc 22, 20; 1 Co 11, 25). Ciò significa che il sangue di questo calice fonda la Nuova Alleanza come l’alleanza antica era stata fondata sul sangue delle vittime (Es 24, 8). Gesù è il mediatore della Nuova Alleanza (Ebr 9, 15). E doveva salvarci con il suo sangue poiché «secondo la legge quasi tutte le cose vengono purificate con il sangue. Senza spargimento di sangue non esiste perdono» (Ebr 9, 22).
Gesù ci ha salvati «non con sangue di capri e di vitelli ma con il proprio sangue, procurandoci così una redenzione eterna» (Ebr 9, 12). Questo sangue di Gesù, sangue dell’alleanza eterna (Ebr 13, 20) ci purifica da ogni peccato (1 Gio 1, 7).
Per questo, in ogni messa in cui viene rinnovato e reso attuale il sacrificio del Calvario, si rinnova l’alleanza di Dio con gli uomini. Diciamo nella Messa: «Questo è il calice del mio sangue, sangue della nuova alleanza che verrà versato per voi e per tutti gli uomini in remissione dei peccati».
E per questo quando si celebra la messa nel mondo Dio sta rinnovando il suo amore e la sua tenerezza verso l’umanità e sta rinnovando la sua alleanza con noi. Questa alleanza arriverà al suo culmine in cielo dove celebreremo le nozze eterne con Gesù. Nel frattempo, «lo Spirito e la sposa dicono: vieni.... Sì, vengo presto. Amen. Vieni Signore Gesù» (Ap, 22, 17-20).
Padre Angel Peña
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