martedì 8 febbraio 2022

La malattia che ha investito tutta l’umanità, fa parte della guerra silenziosa che ha dato inizio alla Terza Guerra Mondiale. Roma patirà fino all’impossibile. L’Italia soffrirà moltissimo.

 


MESSAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO
A LUZ DE MARIA

6 FEBBRAIO 2022


Amati del Nostro Re e Signore Gesù Cristo:


CON AMORE E CON FEDE NELL’ONNIPOTENTE,
SIATE VITA PER OGNI CUORE.


Vi invito a guardare quello che sta succedendo sulla terra e a non guardare soltanto quello che succede attorno a voi. Questa cecità porta all’ignoranza di quelli che dicono che non sta succedendo niente.


La Terra è immersa nelle tenebre. Questa oscurità non viene da fuori, ma dalle azioni empie che si annidano negli uomini.


State vivendo un momento dove l'infedeltà ha invaso l'ambiente in cui vive l’uomo, che l’ha accolta con piacere e questo lo sta portando a gravi bassezze.
Gli spiriti infernali, che conoscono gli uomini e le loro debolezze per i peccati della carne, hanno preparato le strategie e scatenato un’immoralità tale, che ha superato i peccati di Sodoma e Gomorra.


L’INFEDELTÀ DELL’UMANITÀ NEI CONFRONTI DELLA TRINITÀ SACROSANTA E DELLA NOSTRA REGINA E MADRE DEGLI ULTIMI TEMPI È SCONVOLGENTE, infatti sarete testimoni con orrore e con sgomento della causa dello Scisma della Chiesa. (1)


Figli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo:


L’infedeltà nei confronti della Divinità, fa sì che gli scienziati si lascino motivare ad utilizzare la scienza per fare del male ai loro stessi fratelli.


Dovete temere il potere militare delle potenze più forti, perché hanno a loro disposizione armi che non sono state mostrate all’umanità e che hanno un grande potere distruttivo.


Le famiglie si sono trasformate in luoghi di individualismo e di crudeltà, in luoghi di desolazione e non sono più luoghi di formazione, né luoghi d’amore; questo è un risultato che va in direzione di quello che si attendeva l’élite.


LA SOFFERENZA PER IL GENERE UMANO CONTINUERÀ…


Dal suolo saliranno strani rumori, che saranno lo stridere delle placche tettoniche in movimento, in preparazione di forti terremoti.


La terra si è intossicata con i peccati delle generazioni umane e, in quanto parte dell’umanità, voi sapete che sta arrivando la Terza Guerra Mondiale.
Popolo di Dio, le potenze si stanno provocando a vicenda.
Le guerre nascondono i loro interessi e in questo momento ha il sopravvento la scarsa economia di una di queste potenze e il desiderio di espansione territoriale di un’altra potenza, che ha diffuso la propria ideologia su tutta la terra, fomentando il comunismo e le rivoluzioni sociali che, dopo tutto, fanno parte del preambolo della guerra.


Popolo di Dio, la malattia che ha investito tutta l’umanità, fa parte della guerra silenziosa che ha dato inizio alla Terza Guerra Mondiale. (2) 


Prestate attenzione ai Segni e ai Segnali, guardate come la natura invaderà la terra e porterà l’uomo a soffrire.  Gli elementi non daranno tregua.


Pregate, figli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo, tenete presente che nascerà una confabulazione contro alcune personalità di rilevanza mondiale, che scatenerà la furia tra le potenze.


Pregate, figli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo, pregate, Roma patirà fino all’impossibile. L’Italia soffrirà moltissimo.


Pregate figli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo, pregate senza fermarvi, pregate ed adempite attivamente, a somiglianza del modo di fare e di agire Divini.
Praticate la fratellanza, alimentatevi del Corpo e del Sangue del Nostro Divino Redentore, presente nella Sacra Eucaristia, amate la Nostra Regina e Madre, pregate il Santo Rosario.


Preparatevi per diventare veri figli e siate prima di tutto amore, siate obbedienti e mantenete la Fede anche quando, di fronte a quello che vedrete, avrete paura.


NON PERDETE LA FEDE.
 SIATE PERSEVERANTI, SENZA DIVERGERE VERSO CIÒ CHE È
APPARENTEMENTE FACILE E SICURO.


Il Popolo di Dio non verrà mai abbandonato. Noi siamo pronti a difendervi contro i poteri infernali, affinché non soccombiate di fronte al male.


LA BENEDIZIONE DIVINA DISCENDE CONTINUAMENTE SUI SUOI FIGLI FEDELI.  Non temete, invece abbiate la certezza del Potere Divino, che è al di sopra di ogni potere.


La Nostra Regina e Madre rimane irremovibilmente sull’umanità che entrerà nel caos e per Disegno Divino, nel momento della desolazione, irromperà come Madre della Misericordia Divina per dare aiuto ai figli di Dio.

In unione ai Sacri Cuori, vi benedico.


PREPARATEVI FIGLI DI DIO E CONVERTITEVI, ADESSO!


Ricevete l’Amore dall’Alto.


San Michele Arcangelo

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO


  1. Profezie sullo Scisma nella Chiesa, leggere…
  2. Profezie sulla Terza Guerra Mondiale, leggere… 



COMMENTO DI LUZ DE MARIA


Fratelli:


Uniti quale Corpo Mistico di Cristo, preghiamo:


Oh, gloriosissimo San Michele Arcangelo. Principe e Capo degli Eserciti Celesti, custode e difensore delle anime, guardia della Chiesa, vincitore, terrore e sgomento degli spiriti infernali ribelli.


Umilmente ti preghiamo di degnarti di liberare da ogni male noi che a te ricorriamo con fiducia; che il tuo favore ci protegga, che la tua forza ci difenda e che mediante la tua incomparabile protezione possiamo sempre più fare progressi nel servizio al Signore. Che la tua virtù ci sproni ogni giorno della nostra vita e specialmente nel trapasso della morte, affinché difesi dal tuo potere dal dragone infernale e da tutti i suoi attacchi, quando lasceremo questo mondo possiamo essere presentati da Te davanti alla Divina Maestà, liberi da ogni colpa.


Amen.


PREGHIERA DI ADORAZIONE

 


Signore Gesù, sei tu la fonte della nostra gioia. Sì, perché tu sei tutto per noi! Tu sei la vita, tu sei la verità, tu  sei la bontà, tu sei la bellezza. Tu sei grande perché sei buono! Infatti tu sei Amore,Amore in se stesso,  Amore per noi. Tu sei il Risorto. Dire Risorto é dire: pienezza di luce, pienezza di gaudio. Tu sei sempre con  noi. Quando tu sei con noi, quando tu sei in noi come possiamo essere tristi? Non é possibile! La gioia, la  tua gioia regni sempre sovrana nel nostro cuore; la tua gioia in noi sia sempre una prerogativa della nostra  anima cristiana.  

La lotta contro i demoni e il combattimento spirituale - La salvezza delle anime

 


La salvezza delle anime 

In quest'epoca di disorientamento morale l'unica cosa preziosa nel mondo per moltissimi è il denaro. 

Vari artisti sono contesi da molti mass media e case di produzione: una serata di qualche loro esibizione artistica, può assicurare un incasso sbalorditivo. L'artista accetta gli inviti, ma non può accontentare tutti i produttori; però domanda come compenso dei milioni per ogni serata e le vengono dati senz'altro. 

Una giovane artista che guadagna dei milioni in una sera! Quanti tesori può ammassare! Com'è preziosa la sua vita agli occhi del mondo! 

Ma agli occhi della fede sono nulla i milioni; con la morte tutto si lascia e tutto passa; ciò che passa è nulla; quel che vale veramente, in realtà, è ciò che rimane in eterno. 

Un peccatore che si toglie a Satana, liberandolo così dall'Inferno, questo sì che è il vero tesoro per chi ha fede! 

Cosa può paragonarsi alla preziosità di un'anima? Nulla! È un Dio che la crea direttamente, formandola a sua immagine e somiglianza; è il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che per redimerla sparge tutto il suo Sangue; è lo Spirito Santo che la vivifica, l'illumina e la fortifica; essa è destinata ed una felicità senza limiti, per dare gloria in eterno alla Divinità. 

Gesù nella vita terrena cercava anime e continua a cercarle istante per istante, applicando loro i meriti della sua Redenzione. Quando Gesù si manifesta a taluni, come si manifestava a santa Caterina da Siena, a santa Teresa d'Avila e ad altri, esprime sempre il suo vivo desiderio: Salvate anime! 

Nelle apparizioni della Vergine a certe anime predilette, si rinnova la supplica: Salvate i peccatori! Liberate dal fuoco eterno i traviati! Pregate per le anime più bisognose della Divina Misericordia. 

I santi sono tutti presi da questo pensiero: Salvarsi e salvare! 

San Francesco Saverio smaniava per la brama di salvare i peccatori e per portare qualcuno a Dio non risparmiava fatiche e pene. 

San Giovanni Bosco diceva ai suoi figli spirituali: “Cercate anime e non danari, né onori, ne dignità”. - Quando parlava intimamente a qualcuno, diceva: Di anima come stai? ... Aiutami a salvare l'anima tua! ... Prega per me, affinché io salvi l'anima mia! - 

Se Dio, per ipotesi, dicesse ai beati del Cielo: Ciò che chiederete vi sarà concesso! - molto probabilmente tutti chiederebbero di tornare in terra temporaneamente per salvare qualche peccatore. Se ne adduce la ragione: la volontà dei beati è così aderente alla volontà di Dio, che non vogliono altro se non quello che Dio vuole. L'Eterno Padre, come dice Gesù, non vuole che perisca una sola anima ( Vangelo di san Matteo, capitolo 13 ). 

Il Figlio di Dio, per il suo compito di Redentore, va in cerca della pecorella smarrita. Anche i beati vorrebbero salvare i peccatori, affinché aumenti la gloria di Dio. Il loro desiderio è appagato in quanto, per mezzo della Comunione dei Santi, possono pregare per la salvezza delle anime; però non possono compiere direttamente sulla terra il loro apostolato. 

Questo privilegio, vera eccezione, fu concesso a Santa Caterina da Síena. Costei era morta; il suo cadavere da sei ore stava adagiato sul letto; l'anima sua era in Cielo. Alla vista degli splendori celesti, disse a Gesù: “O Sposo mio, quando ero sulla terra mi promettesti che avresti appagato ogni mio desiderio. Deh, permettimi che io ritorni sulla terra per salvarti ancora anime!” - Scrive il biografo, il Beato Raimondo da Capua: Caterina risuscitò e riprese la sua vita di apostolato; quando un peccatore ostinato resisteva alla grazia di Dio, Caterina gli disse: “Se tu sapessi ciò che ho lasciato per venirti a salvare! Ho lasciato il Paradiso per te. Convertiti, fratello!” - Il peccatore si convertiva. 

Quello che non possono fare i Beati del Cielo e che per privilegio fece santa Caterina, possiamo farlo noi finché siamo sulla terra. 

Perché non approfittare e non ringraziare Dio di tanta possibilità? 

SONO LA VERGINE ADDOLORATA, SONO COLEI CHE PRESTO VEDRETE NELLE VOSTRE CASE.

 


Carbonia 07.02.2022  –  ore 12.22

Sono la Vergine Addolorata,
sono Colei che presto vedrete nelle vostre case.

Amati figli, sono la Vergine Addolorata, sono Colei che presto vedrete nelle vostre case, … verrò a confortarvi, a portarvi la voce di Dio Padre perché in ognuno di voi avvenga la vera conversione e torniate a Lui: … quali figli dell’Amore dovete tornare all’Amore!

Nella sua grande carità, il Padre vi richiama ancora a Sé, non vuole perdere nessuno dei suoi Figli, li vuole riabbracciare e donargli a godere del suo immenso Amore.

Figli di Gerusalemme, le ore tendono a spegnersi, come la luce del giorno che diverrà buia. La tenebra avanza senza sosta, la sua azione malvagia penetra nei cuori degli uomini stolti, coloro che  hanno favorito il suo progetto maledetto! …”illusi” dalle sue menzogne, periranno.

Io sono Colei che Dio Padre manda a voi perché si compia la Profezia: … Satana verrà schiacciato dal mio piede, mai più si rialzerà!

Attendetemi figli miei con tutto il vostro sì sincero nella fede in Cristo Gesù il Signore. Obbedienti a Lui sarete vittoriosi, Io stessa vi porterò sul mio Petto per donarvi la certezza della vittoria in Colui che tutto può.

La salvezza dipende dal vostro sì, state in obbedienza alle Leggi di Dio!

Figli miei, avanzate senza mai voltarvi indietro, … con la spada infuocata d’amore combattete il Demonio. Lo Spirito Santo sarà in voi, “Dio Padre decide il tempo” … questo è il tempo della realizzazione del suo Progetto di Salvezza.

Avanti piccoli miei, vi tengo tutti sotto il mio Manto, vi proteggo e vi conduco,quale “Corredentrice” dell’Opera di salvezza alla vittoria contro Satana.

La benedizione della Santissima Trinità sia su di voi. Amen!

I Dieci Comandamenti

 


Alla luce delle Rivelazioni a Maria Valtorta


L’ottavo Comandamento: “Non dire falsa Testimonianza”. 


8.1 Dal Catechismo di S. Pio X. 

Anche per questo Comandamento riporto quello che ci insegnava l’ormai desueto Catechismo di S. Pio X, che invece io amo molto perché mi ricorda la mia infanzia e la mia fanciullezza. 

  

o In che cosa consiste la virtù della veracità? 

La verit à o veracità è la virtù che consiste nel mostrarsi veri nelle proprie azioni e nell'esprimere il vero nelle proprie parole, rifuggendo dalla doppiezza, dalla simulazione e dall'ipocrisia.   

o Quale testimonianza deve dare il cristiano?   

Il cristiano non deve vergognarsi della «testimonianza da rendere al Signore» (2 Tm 1,8) in atti e parole. Il martirio è la suprema testimonianza resa alla verità della fede. 

o Quali sono i principali peccati contro l’ottavo Comandamento?   

Sono la menzogna, la maldicenza, la calunnia e il giudizio temerario. 

o Che cos’è la menzogna?   

La menzogna consiste nel dire il falso con l'intenzione di ingannare il prossimo che ha diritto alla verità. Se non reca grave danno al prossimo è solo peccato veniale. 

o Che cos’è la maldicenza?   

È il rivelare senza un motivo oggettivamente valido i difetti e le mancanze altrui a persone che li ignorano. 

o Che cos’è la calunnia?   

È un'affermazione contraria alla verità, che nuoce alla reputazione altrui. 

o Che cos’è il giudizio temerario?  

È il ri tenere il prossimo colpevole senza sufficiente fondamento. 

o Bisogna sempre osservare il segreto?   

Il sigillo sacramentale è inviolabile. I segreti professionali vanno osservati. Le confidenze pregiudizievoli per altri non devono essere divulgate. 

o Quali sono i diritti della società nel campo dell’informazione?   

La società ha diritto a un'informazione fondata sulla verità, sulla libertà, sulla giustizia. È poi opportuno imporsi moderazione e disciplina nell'uso dei mezzi di comunicazione sociale. 

o Che cosa comporta una colpa commessa contro la verità? 

Esige la riparazione. 


8.2 Le catechesi di Gesù all’Acqua Speciosa: “Non dirai falsa testimonianza”. 

Gesù - abbiamo prima detto - è ancora all’Acqua Speciosa e farà questa Catechesi sul “Non dirai falsa testimonianza” prima di altre e cioè prima del “Non rubare e non desiderare la roba d’altri” e dopo il “Non desiderare la donna d’altri”.  

Come già in precedenza spiegato, Gesù non segue l’ordine conosciuto perché adatta la sua predicazione ai fatti contingenti e cioè alle persone che aveva di fronte.  

Ovviamente, non tutti i giorni c’erano le stesse persone ad ascoltarlo, anzi di solito erano sempre persone differenti, con bisogni diversi e quindi, conoscendo bene i cuori dei suoi ascoltatori, Gesù adeguava i Suoi discorsi ai loro bisogni specifici. 

Come al solito riporto tutto il capitolo, anche se non si riferisce espressamente al Comandamento, solo per immergerci anche noi nel contesto preciso e soprattutto perché da questi antefatti possiamo scoprire anche tanti dettagli veramente belli e istruttivi. Dettagli che ci danno sempre più la certezza che non dalla mente o dal cuore di Maria Valtorta, essi possano nascere.  

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14 marzo 1945.  

«Quanta gente!», esclama Matteo.  

E Pietro risponde: «Dì, guarda! Ci sono anche dei galilei... Ahi! Ahi! Andiamo a dirlo al Maestro. Sono tre onorati briganti!» 153 .  

«Vengono per me, forse. Anche qui mi perseguitano...».  

«No, Matteo. Il pescecane non mangia il pesciolino. Vuole l'uomo. Preda nobile. E solo se proprio non lo trova si pappa un grosso pesce. Ma io, te, gli altri, siamo pesciolini... robetta». 

«Per il Maestro dici?», interroga Matteo.  

«E per chi allora? Non vedi come guardano da tutte le parti? Sembrano fiere che annusano le peste della gazzella». 

«Vado a dirlo...».  

«Aspetta! Lo diciamo ai figli di Alfeo. Lui è troppo buono. Bontà sciupata quando cade in quelle bocche».  

«Hai ragione».  

I due vanno al fiume e chiamano Giacomo e Giuda 154 .  

«Venite. Ci sono dei tipi... Buoni per il supplizio. Certo vengono per importunare il Maestro».  

«Andiamo. Lui dove è?».  

«Ancora nella cucina. Facciamo presto, perché se se ne accorge non vuole».  

«Sì. E fa male».  

«Lo dico anche io».  

Ritornano sull'aia. Il gruppo, designato «galileo», parla con sussiego ad altra gente. Giuda di Alfeo si accosta come per caso. E ode: «.. parole devono essere appoggiate sui fatti».  

«E Lui li fa! Anche ieri ha guarito un romano indemoniato! 155 », ribatte un robusto popolano. 

«Orrore! Guarire un pagano! Scandalo! Odi, Eh?».  

«Tutte le colpe in Lui: amicizie con pubblicani e meretrici, commerci coi pagani e...».  

«E sopportazione dei maldicenti. Anche questa è una colpa. Ai miei occhi la più grave. Ma, posto che Lui non sa, non vuole difendere Se stesso, parlate con me. Sono il suo fratello e a Lui maggiore, e questo è l'altro fratello, ancor più adulto. Parlate».  

«Ma perché te la pigli? Credi che noi si parli male del Messia? Ohibò! Noi siamo venuti da tanto lontano per fama di Lui. Lo dicevamo anche a questi...».  

«Mentitore! Mi fai tanto schifo che ti volgo le spalle». E Giuda d'Alfeo, sentendo forse in pericolo la carità verso i nemici, se ne va.  

«Non è forse vero? Ditelo voi tutti...».  

Ma i «tutti», ossia gli altri coi quali questi galilei parlavano, tacciono. Non vogliono mentire e non osano smentire. Perciò stanno zitti.  

«Non sappiamo neanche come è Lui...», dice il galileo Eli.  

«Non lo hai insultato in casa mia, non è vero?», chiede Matteo ironico.  

«O sei smemorato per malattia?».  

Il «galileo» si ammanta e se ne va cogli altri senza rispondere.  

«Vigliacco», gli grida dietro Pietro.  

«Volevano dirci cose di inferno di Lui...», spiega un uomo.  

«Ma noi abbiamo visto i fatti. E noi sappiamo invece come sono loro, i farisei. A chi credere allora? Al Buono che è proprio buono, o ai malvagi che da loro si dicono buoni, ma che poi sono un castigo? Io so che da quando vengo non mi conosco più, tanto sono mutato. Ero un violento, duro alla moglie e ai figli, ero senza rispetto del vicino e ora... Lo dicono tutti al paese: "Azaria non è più lui". E allora? Si è mai sentito che un demonio faccia buoni? Per chi lavora allora? Per la santità nostra? Oh! che davvero è un bizzarro satanasso se lavora per il Signore!». 

«Dici bene, uomo. E Dio ti protegga perché sai bene comprendere, bene vedere e bene operare. Prosegui così e sarai un vero discepolo del benedetto Messia. Una gioia per Lui che vuole il vostro bene e che tutto sopporta pur di portarvi ad esso. Non scandalizzatevi che del vero male. Ma quando vedete che in nome di Dio Egli opera, non abbiate scandalo, e non credete a quelli che vi vorrebbero persuadere di scandalo, anche se lo vedete fare cose nuove. Questo è il tempo nuovo. Come un fiore nato dopo secoli che la radice lavora, esso è venuto. Se non fosse stato preceduto da quella, non avremmo potuto comprendere la sua Parola. Ma secoli di ubbidienza alla Legge del Sinai ci hanno dato quel minimo di preparazione per potere, dal nuovo tempo, fiore divino che la Bontà ci ha concesso di vedere, aspirare tutti gli incensi e tutti i succhi per purificarci, fortificarci, renderci profumati di santità come un altare. Essendo il tempo nuovo, ha nuovi sistemi, non contrari alla Legge, ma tutti infusi di misericordia e carità, perché Egli è la Misericordia e l'Amore sceso dal Cielo».  

Giacomo d'Alfeo fa un gesto di saluto e va verso casa.  

«Come parli bene, tu!», dice ammirato Pietro. «Io non so mai che dire. Dico solo: "Siate buoni. Amatelo, ascoltatelo, credetelo". Proprio non so come possa essere contento di me!».  

«Eppure lo è tanto», risponde Giacomo d'Alfeo.  

«Davvero lo dici o lo dici per bontà tua?».  

«In verità così è. Me lo diceva anche ieri».  

«Sì?! Allora oggi sono più contento del giorno che mi fu portata la sposa. Ma tu... dove hai imparato a parlare così bene?».  

«Sulle ginocchia di sua Madre e al suo fianco. Che lezioni! Che parole! Solo Lui può parlare ancora meglio di Lei. Ma quello che a Lei manca in potenza, Ella te lo aggiunge in dolcezza... ed entra... Le sue lezioni! Hai mai visto un panno che tocchi con un angolino un olio odoroso? Piano piano beve non l'olio ma il profumo e, se anche l'olio viene levato, il profumo resta sempre a dire: "Io ci fui". Così di Lei. Anche in noi, stoffe ruvide e lavate poi dalla vita, Ella è penetrata con la sua sapienza e grazia, e il suo profumo è in noi».  

«Perché non la fa venire? Diceva che lo faceva! Si diventerebbe più buoni, meno zucconi... io almeno. E anche questa gente... Davanti a Lei sarebbero più buoni anche quegli aspidi che vengono ogni tanto...».  

«Lo credi? Io no. Noi si diventerebbe più buoni, e anche gli umili lo diventerebbero. Ma i potenti e i cattivi!... Oh! Simone di Giona! Non prestare mai agli altri i tuoi sentimenti onesti! Ne avresti delusioni... Ecco Lui. Non diciamogli niente...».  

Gesù esce dalla cucina avendo per mano un bambinello, che gli trotterella di fianco morsicando una crosta di pane unta d'olio. Gesù regola il suo lungo passo alle piccole gambette del suo amico.  

«Una conquista!», dice allegro. «Mi ha detto questo uomo di quattr'anni, che si chiama Asrael, che lui vuole essere un discepolo e imparare tutto: a predicare, a fare guarire i bambini malati, a far venire uva sui tralci anche in dicembre, e poi vuole andare su un monte e gridare a tutto il mondo: "Venite, c'è il Messia!". Non è così, Asrael?».  

E il bambino ridente dice di sì, di sì, e intanto mangia.  

«Sai appena mangiare, tu!», lo stuzzica Tommaso.  

«Non sai neanche dire chi è il Messia».  

«È Gesù di Nazaret».  

«E che vuole dire "Messia"?».  

«Vuole dire... vuole dire: l'Uomo che è stato mandato per essere buono e farci buoni tutti». 

«E come fa per farci buoni? Tu che sei un monello come farai?».  

« Gli vorrò bene. E farò tutto. E Lui farà tutto perché io gli vorrò bene. Fa' anche te così e diventerai buono». 

«E la lezione è data, Tommaso. Hai il precetto: "Voglimi bene e farai tutto, perché Io ti amerò se mi vorrai bene, e l'amore farà tutto in te". Lo Spirito Santo ha parlato. Vieni, Asrael. Andiamo a predicare».  

È così lieto Gesù quando ha un bambino, che vorrei portargli tutti i bambini e farlo conoscere a tutti i bambini. Ce ne sono tanti che non lo conoscono neppure di nome!  

Passa davanti alla velata e prima di giungere dice al bambino: «Di' a quella donna: "La pace sia con te"».  

«Perché?».  

«Perché ha la "bua" come te quando cadi. E piange. Ma se tu le dici così, le passa» 

«La pace sia con te, donna. Non piangere. Me lo ha detto il Messia. Se gli vuoi bene, Lui ti vuol bene e guarisci», grida il bambino mentre Gesù lo trascina seco senza fermarsi. C'è proprio in Asrael la stoffa del missionario. Anche se per ora è un poco... intempestivo nelle sue predicazioni e dice più che non gli si sia detto di dire.  

 

«La pace a tutti voi.  

 “Non dirai falsa testimonianza” è detto.  

Cosa c'è di più nauseante di un bugiardo? Non si può dire che egli accentra crudeltà con impurità? Sì, che si può. Il bugiardo, parlo del bugiardo in cose gravi, è crudele. Egli uccide una stima con la sua lingua. Dunque non è diverso dall'assassino. Anzi dico: è più di un assassino. Costui uccide solo un corpo. Il bugiardo uccide anche il buon nome, il ricordo di un uomo. Perciò è due volte assassino. È l'assassino impunito perché non sparge sangue, ma lede un onore, e del calunniato e della sua intera famiglia. E non contemplo neppure il caso di uno che giurando il falso mandi un altro alla morte. Su questo già sono accumulati i carboni della Geenna. Ma parlo solo di chi con bugiarda parola insinua e persuade altri in sfavore di un innocente. Perché lo fa? O per odio senza ragione. O per avidità di avere ciò che l'altro ha. Oppure per paura.  

Odio . Ha l'odio solo chi è amico di Satana. Il buono non odia. Mai. Per nessuna ragione. Anche vilipeso, anche danneggiato, perdona. Non odia mai. L'odio è la testimonianza che un'anima perduta dà di se stessa, e la testimonianza più bella che viene data all'innocente. Perché l'odio è la rivolta del male contro il bene. Non si perdona a chi è buono.  

Avidità . "Colui ha ciò che io non ho. Io voglio ciò che lui ha. Ma solo con lo spargere disistima su lui io posso giungere ad avere il suo posto. Ed io lo faccio. Mento? Che importa? Derubo? Che importa? Posso giungere a rovinare tutta una famiglia? Che importa?". Fra tante domande che l'astuto mentitore si fa, dimentica, vuole dimenticare, una domanda. Questa: "E se venissi smascherato?". Questa non se la fa perché, preso dall'orgoglio e dall'avidità, è come uno dagli occhi tappati. Non vede il pericolo. È ancora come uno ebbro. È ebbro del vino satanico, e non pensa che Dio è più forte di Satana e si incarica di fare le vendette del calunniato.  

Il mentitore si è dato alla Menzogna e fida stoltamente nella sua protezione.  

Paura . Molte volte uno calunnia per scusare se stesso. È la forma più comune di menzogna. Si è fatto il male. Si teme venga scoperto e riconosciuto come opera nostra. Allora, usando ed abusando della stima che ancora si ha presso gli altri, ecco che si capovolge il fatto, e quello che noi si è fatto lo si addossa all'altro di cui si teme solo l'onestà. Ancora lo si fa perché l'altro, delle volte, è stato, senza volere, testimonio di una nostra mala azione, e allora ci si vuole mettere al sicuro da una sua testimonianza. Lo si accusa per renderlo inviso onde, se lui parla, nessuno lo creda.  

Ma agite bene! Agite bene! E di questa menzogna non avrete mai bisogno. Non pensate, quando mentite, come vi mettete un giogo pesante? Esso è fatto della soggezione al demonio, della paura perpetua di una smentita e della necessità di ricordare la menzogna detta, coi fatti ed i particolari con cui fu detta, anche dopo degli anni, senza cadere in contraddizione. Una fatica da galeotto. E servisse al Cielo! Ma serve solo a prepararsi il posto nell'inferno!  

Siate schietti. Così bella la bocca dell'uomo che non conosce menzogna! Sarà povero, sarà rozzo, sarà sconosciuto? Lo è, anzi? Sì. Ma è sempre un re. Perché è un sincero. E la sincerità è regale più dell'oro e del diadema, ed eleva sulle folle più di un trono, e dà corte di buoni più di quanta ne ha un monarca. Sicurezza e sollievo dà la vicinanza dell'uomo sincero. Mentre disagio dà l'amicizia dell'insincero e anche solo l'averlo vicino dà un senso di disagio. Non pensa chi mente che, poiché presto la menzogna affiora per mille cause, dopo egli è sempre tenuto in sospetto? Come poter accettare più quanto egli dice? Anche se dice il vero, e chi l'ode lo vuol credere, in fondo c’è sempre un dubbio: "Mentirà anche ora?". Voi direte: "Ma dove è la testimonianza falsa?". Ogni menzogna è testimonianza falsa. Non solo quella legale.  

Siate semplici come semplice è Dio e il fanciullo. Siate veritieri in tutti i vostri momenti della vita. Volete essere reputati buoni? Siatelo in verità. Se anche un maldicente volesse dire di voi male, cento buoni direbbero: "No. Non è vero. Egli è buono. Le sue opere parlano per lui". In un libro sapienziale è detto: "L'uomo apostata procede con la perversità sulle labbra... nel suo cuore perverso prepara il male e in ogni tempo semina discordie... Sei cose odia il Signore e la settima l'ha in esecrazione: gli occhi superbi, la lingua bugiarda, le mani che spargono sangue innocente, il cuore che medita iniqui disegni, i piedi che corrono frettolosi al male, il falso testimonio che proferisce menzogne, e colui che semina discordie fra i fratelli...  

Per i peccati della lingua la rovina si avvicina al malvagio... Chi mentisce è un testimone fraudolento. Il labbro veritiero non muta in eterno, ma è testimonio di un momento chi imbastisce linguaggio di frode. Le parole del sussurrone sembrano semplici, ma penetrano le viscere. Il nemico si riconosce al suo parlare quando cova tradimento. Quando parla con voce sommessa non te ne fidare, perché porta nel cuore sette malizie. Egli con finzione nasconde il suo odio, ma la sua malizia sarà rivelata... Chi scava la fossa vi cadrà e la pietra cadrà addosso a chi la rotola".  

Vecchio come il mondo è il peccato di menzogna e senza mutazione è il pensiero del sapiente in proposito, come senza mutazione è il giudizio di Dio su chi è bugiardo. Io dico: "Abbiate sempre un solo linguaggio. Il sì sia sempre sì e il no sia sempre no anche di fronte a potenti ed a tiranni. E grande merito ne avrete in Cielo". Vi dico: "Abbiate la spontaneità del fanciullo che va per istinto da chi sente buono senza cercare altro che bontà. E che dice ciò che la sua stessa bontà gli fa pensare, senza calcolare se dice troppo e ne può avere un biasimo".  

Andate in pace. E la Verità vi diventi amica».  

Il piccolo Asrael, che è sempre stato seduto ai piedi di Gesù col capino alzato come un uccellino che ascolta il canto del genitore, ha una mossa tutta dolcezza: si strofina col visetto contro i ginocchi di Gesù e dice: «Io e Te siamo amici perché Tu sei buono e io ti voglio bene. Ora lo dico anche io»; e sforzando la vocina per farsi udire per tutto il vasto stanzone dice, gestendo come ha visto fare a Gesù: «Tutti, ascoltate. Io so dove vanno le persone che non dicono bugie e vogliono bene a Gesù di Nazaret. Vanno su per la scala di Giacobbe. Su, su, su... insieme agli angeli e poi si fermano quando trovano il Signore», e ride felice mostrando tutti i dentini. Gesù lo carezza e scende fra la gente. Riporta il piccolo alla madre: «Grazie, donna, di avermi dato il tuo bambino». 

«Ti ha dato noia...». 

«No. Mi ha dato amore. È un piccolo del Signore, e il Signore sia sempre con lui e con te. Addio». Tutto ha fine.  

a cura del Team Neval 

Riflessioni di Giovanna Busolini  


Nella fede o nella paura

 


07 febbraio 2022

Per quanto tempo rimarrete compiacenti, figli Miei? Mentre il potere del Mio nemico cresce sulla terra, per quanto tempo rimarrete in silenzio? Hai il coraggio di sognare che non ti influenzerà mentre aumenta?

Mio Figlio è rimasto in silenzio quando è stato perseguitato? I Suoi discepoli si ritirarono mentre venivano inseguiti di città in città?

Molti dei Miei figli non riescono a preparare i loro cuori e le loro menti per ciò che sta per accadere. Per questo motivo, il suicidio diventerà dilagante nel tempo della fine. Questo non dovrebbe essere così tra i Miei figli, poiché vi ho avvertito di ciò che sta arrivando, e di non amare le vostre vite o di aggrapparvi ad esse.

Vi ho avvertito di essere nella Mia Santa Parola, che la vostra fede sia resa forte, che il panico possa essere placato.

È una tua scelta come affrontare ciò che ti aspetta, nella fede o nella paura. 

Scegli saggiamente.

Glynda


2 Timoteo 3:12 KJV

sì, e tutto ciò che vivrà devoto in Cristo Gesù subirà persecuzioni.

Giovanni 15:18 KJV

Se il mondo vi odia, sappiate che odiava me prima di odiare voi.

Matteo 5:44 KJV

Ma io vi dico: Amate i vostri nemici, benedite quelli che vi maledicono, fate del bene a coloro che vi odiano e pregate per coloro che vi usano con disprezzo e vi perseguitano;

IL PROBLEMA DELL'ORA PRESENTE ANTAGONISMO TRA DUE CIVILTA'

 


Delasuss, Henri; 

Il problema dell'ora presente. Antagonismo tra due civiltà  

(I Parte - Guerra alla civiltà cristiana) 


LA FRAMASSONERIA SOTTO LA TERZA REPUBBLICA 

Nell'ottobre 1872 si tenne nella provincia di Novara, a Locarno, un conciliabolo dei principali capi  della massoneria italiana. In questa adunanza Félix Pyat rappresentava la Francia, ed il generale  Etzel rappresentava la Prussia. Ivi fu decisa la dittatura del massone Gambetta. 

L'attuazione di questo progetto sembrava assai inverosimile per non dire impossibile. Gambetta  ritornava da S. Sebastiano, posto tra le rovine della guerra e le rovine della Comune. Egli aveva  inoltre contro di sé i disordini finanziarii della sua prima dittatura ed i brogli che l'aveano  contrassegnata; questi ostacoli pareano insormontabili. 

La massoneria seppe appianarli. Le commissioni d'inchiesta dell'Assemblea tacquero, i ministri si  astennero, sebbene la maggior parte di loro non fossero framassoni; il che dimostra assai bene fin  dove essa, mercè le sue influenze segrete, possa estendere la sua azione. 

Nel viaggio oratorio ch'ei fece dopo che l'Assemblea nazionale avea dichiarato che la sua missione  era compiuta, Gambetta espose a Lilla il programma che la massoneria, sempre audace e perciò  sempre vittoriosa,(1) proponeva al paese: "Fa d'uopo che la nuova Assemblea si levi e dica:  Eccomi! Io sono sempre la Francia del libero esame e del libero pensiero". 

Dopo il 24 maggio 1873, il governo di Mac-Mahon continuò a trattare col Grand'Oriente alla pari.  Leone Renault, prefetto di polizia, apriva, all'insaputa del duca di Broglie ministro dell'interno,  negoziati colla massoneria come con una potenza straniera. 

Le elezioni del 20 febbraio 1876 sostituirono alla Repubblica conservatrice, che l'Assemblea  nazionale erasi lusingata di costituire, la Repubblica rivoluzionaria ed anticristiana. 

Il 16 maggio 1877 Mac-Mahon sciolse quella Camera. 

Alla vigilia delle elezioni che doveano sostituirla, i capi del Governo conservatore rivolsero alla  Francia un supremo appello: 

"Se voi nominate questi uomini - i 363 opportunisti e radicali, - se essi ritornano al governo, ecco  cosa faranno: 

"Sconvolgeranno tutte le leggi; disorganizzeranno tutta la magistratura; disorganizzeranno  l'esercito; disorganizzeranno tutti i servizi pubblici; perseguiteranno il clero; ristabiliranno la legge dei sospetti; distruggeranno la libertà dell'insegnamento; chiuderanno le scuole libere e  ristabiliranno il monopolio; attenteranno alla proprietà privata ed alla libertà individuale;  rimetteranno in vigore le leggi della violenza e della oppressione del 1792; caccieranno via gli  ordini religiosi e richiameranno gli uomini della Comune; essi, rovineranno la Francia all'interno e  l'umilieranno al di fuori". 

Tutte queste minaccie annunziavano di fatto ciò che dovea accadere, ciò che abbiamo veduto e  vediamo; ma non è cogli scongiuri che si trattiene un popolo sulla china del male. 

"I principali mezzi d'influenza e di corruzione adoperati da Gambetta in tutta la Francia per far  trionfare i suoi nello scrutinio - disse il Citoyen, giornale socialista - ebbero per base l'azione della  framassoneria, ed a Parigi specialmente l'amministrazione dell'Assistenza pubblica. 

"Un mese prima della data del decreto di convocazione degli elettori, tutte le loggie massoniche di  Francia furono chiamate a deliberare sulla questione elettorale. 

"Quelle che si mostrarono contrarie alla politica gambettiana non furono più convocate; ma quelle  che vi aderirono, divennero, durante il periodo delle elezioni, e restano ancora centri permanenti  d'azione politica a favore dell'opportunismo. 

"Quanto all'Assistenza pubblica, sappiamo che furono distribuite somme considerevoli, sotto forma  di soccorso per far propaganda elettorale in tutti i quartieri di Parigi dove il gambettismo era  specialmente avversato.(2) 

È sopratutto a Belleville che si scopersero queste distribuzioni insolite dopo due mesi ". 

Hanno luogo le elezioni e si fanno contro "il governo dei parroci". Mac-Mahon si sottomette, poi si  dimette. Si fonda allora l'Unione repubblicana che va dal centro sinistro all'estrema sinistra e  dichiara che ha un nemico da combattere: Il clericalismo. Il clericalismo è il cattolicismo; lo  proclamano ad alta voce e si fanno un dovere di sterminarlo "lentamente sì, ma sicuramente".  Giunge l'ora delle nuove elezioni; il paese si mostrerà egli più illuminato, più previdente? La  Camera del 21 agosto 1881 riuscì peggiore della precedente. Essa forma "il grande ministero" con  Gambetta alla testa.(3) Paolo Bert, ministro dei culti e dell'istruzione pubblica, proclama la  necessità di distruggere la "filossera nera". Questa Camera fa la legge della scuola neutra, la legge  del divorzio e quella delle sepolture civili. Le elezioni del 1885 sono migliori. Il paese sembra  ricredersi e voler fare uno sforzo per iscuotere il giogo massonico. Ma la setta è troppo potente,  troppo ben organizzata, troppo ben governata, per lasciarsi cacciar fuori da uno scrutinio. L'Unione  repubblicana conta 380 membri nella nuova Camera, l'opposizione 204. È troppo. La maggioranza  abusa senza pudore della sua forza per invalidare in massa l'elezione degli avversari, per intimidire  gli elettori, ed aver libere le mani più di prima a compiere il male. Come rappresaglia, da quattro a  cinquecento sacerdoti sono privati del loro assegno, se è lecito usar questa parola; e di propria  autorità, senza consultare i Vescovi, vengono soppressi, per la maggior parte, i vicariati sovvenuti  dallo Stato. 

Da quel momento la setta non conosce più freno, fa quello che vuole, quando e come giudica  opportuno per arrivare con più sicurezza a' suoi intenti. 

La Camera del 1889 fa la legge sulle fabbricerie; quella del 1893 fa la legge dell'aumento; quella  del 1898 prepara la separazione della Chiesa dallo Stato colla legge sulle Associazioni; quella del  1902 vuol compierla prima di finire il suo mandato. 

Nel gennaio 1892, quindici anni dopo la sostituzione della repubblica massonica alla repubblica  conservatrice, i sei Cardinali francesi, ai quali aderirono dodici Arcivescovi compresivi due  coadiutori, sessantacinque Vescovi, compresivi due vescovi titolari, pubblicarono un Resoconto  della condizione fatta alla Chiesa di Francia seguito da una Dichiarazione. 

Incominciavano col ricordare alcune parole che di recente erano state proferite dall'alto della tribuna  francese a nome del Governo: "La Repubblica è piena di riguardi per la religione. Nessun Governo  repubblicano ha mai avuto il pensiero di molestare in alcun modo la religione, o dì restringere  l'esercizio del culto. Noi non vogliamo, e tutto il partito repubblicano non vuole essere  rappresentato come quello che abbia voluto, anche per un momento, invadere il dominio religioso,  ed attentare alla libertà delle coscienze". 

A queste parole impudenti, i Cardinali opponevano i fatti. Essi incominciavano col dire: "Egli è  disgraziatamente vero che, da dodici anni, il governo della Repubblica, è stato ben altra cosa che la  personificazione del pubblico potere: esso è stato la personificazione d'una dottrina, diciamo  meglio, d'un programma, opposto affatto alla fede cattolica, ed applica questa dottrina, realizza  questo programma, in modo che niente vi è oggidì, nè Persone, né istituzioni, né interessi, che non  sieno stati metodicamente colpiti, diminuiti e, per quanto fu possibile, distrutti". 

I nostri lettori sanno bene quale sia questa dottrina, d'onde essa venga, a qual tempo risalga, quali ne  siano stati gl'inventori; e neppure ignorano quale sia la tenebrosa associazione che si è tolto il  cómpito di farla trionfare e di stabilire il suo impero sulle rovine di tutte le istituzioni cristiane, con  gravissimo danno di tutti i legittimi interessi. 

Entrando nei particolari, il resoconto passava in rivista la condotta del Governo rispetto a Dio e al  culto che gli è dovuto; rispetto al clero, all'insegnamento, alla famiglia. Sono già trascorsi tredici  anni, ed ogni anno vide promulgarsi nuove leggi e nuovi decreti improntati tutti della stessa  tendenza: la volontà di annientare il cattolicismo in Francia. 

È ciò che fece osservare il Papa Leone XIII alcuni giorni dopo la Dichiarazione dei Cardinali:  "Come non saremmo colpiti da vivo dolore, nell'ora presente, considerando profondamente  l'importanza della vasta congiura che certi uomini hanno formato di annientare in Francia il  cristianesimo, e l'odio, l'animosità ch'essi manifestano nell'attuare i loro disegni, calpestando le più  elementari nozioni di libertà e giustizia contro i sentimenti della maggioranza della nazione, e di  rispetto per gli inalienabili diritti della Chiesa cattolica? ... Povera Francia! Dio solo può misurare  l'abisso dei mali in cui si sprofonderebbe, se questa legislazione, lungi dal correggersi, si ostinasse  in un tale deviamento che finirebbe con lo strappare dalla mente e dal cuore dei Francesi la  religione che li ha fatti si grandi".(4) 

Ci vorrebbe un volume per ricordare tutti gli atti legislativi, tutti i decreti, tutte le misure prese  durante l'ultimo quarto di secolo per annientare il cattolicismo in Francia, si può anche dire per  distruggere la Francia. Poiché a questo mira la setta internazionale: essa considera sempre la  Francia come il sostegno e l'appoggio terreno della Chiesa edificata sopra di Pietro da N. S. Gesù  Cristo. Essa vorrebbe farla sparire di mezzo alle nazioni. Noi abbiamo dato nella Semaine  Religieuse della diocesi di Cambrai, il riassunto degli atti di persecuzione al tempo delle ultime  elezioni legislative. È inutile qui riprodurlo; i fatti sono ancora nella memoria e sotto gli occhi di  tutti.(5) Ma ciò che importa di constatare si è che tutte queste misure di persecuzione furono  imposte dalla framassoneria. 

"Si può affermare senza temerità - diceva nel settembre 1893 un giornale che passava per fedele  riflesso delle idee preponderanti in seno del Grand'Oriente, il Matin, - che la più parte delle leggi che subiscono i Francesi - parliamo delle grandi leggi politiche, - furono studiate dalla  framassoneria prima di comparire nell'Officiel". Esso aggiungeva: "Le leggi sull'insegnamento  primario, sul divorzio, le leggi d'aumento, le leggi militari, e fra le altre quella sull'obbligo del  servizio militare pei seminaristi, hanno spiccato il loro volo dalla via Cadet verso il palazzo  Borbone; e vi ritornarono inviolabili e definitive". E conchiudeva in aria di trionfo: "Noi siamo  ancora onnipotenti, ma a patto di sintetizzare le nostre aspirazioni in una formula. Da dieci anni, noi  abbiamo camminato ripetendo questo grido: "Il clericalismo, ecco il nemico!" Noi abbiamo  dappertutto scuole laiche, i preti son ridotti al silenzio, i seminaristi portano lo zaino. Non è già un  risultato ordinario in una nazione che si chiama la figlia primogenita della Chiesa".(6) 

La prova di quanto afferma il Matin la troviamo nel Bulletin du Grand Orient. 

Nel 1891, ai 18 settembre, l'assemblea votò la seguente proposta: "L'assemblea massonica invita il  Consiglio dell'Ordine a convocare al palazzo del Grand'Oriente, tutti i membri del Parlamento che  appartengono all'Ordine a fine di comunicar loro i voti espressi dalla generalità dei massoni, come  l'orientazione politica della federazione. Dopo ciascuna di queste riunioni, il Bollettino pubblicherà  la lista di quelli che avranno risposto alla convocazione del Consiglio dell'Ordine, quella di coloro  che si saranno scusati, come pure quella di coloro che non avranno risposto all'invito. Queste  comunicazioni ufficiali del Grand'Oriente, come gli scambi di vedute che le seguiranno, dovranno  essere fatte in uno dei nostri templi, sotto la forma massonica, al grado di apprendista, dirigendo i  lavori il Consiglio dell'Ordine, tenendosi sulle colonne gli invitati".(7) 

Si potrebbe facilmente provare che alla stessa maniera che tutte queste leggi di persecuzione furono  proposte dai framassoni, così fu pure a mezzo di framassoni (obbedienti ad una consegna talvolta  ritardata da un segnale di pericolo che il F... Brisson era incaricato di far alzare sopra l'assemblea)  che esse (leggi) furono votate e infine, dopo la promulgazione, rese più gravi dalle circolari e  regolamenti dei ministri framassoni. 

Molte volte, i giornali hanno messo in rilievo dei ministri che aveano immolato il loro libero  arbitrio ai piedi del Grand'Oriente. In tutti i gabinetti, da ben vent'anni, essi hanno formato sempre  la grande maggioranza. Perciò il F... Colfavra ha potuto dire con tutta verità: "Dai nostri ranghi sono  usciti gli uomini più ragguardevoli del Governo della Repubblica e del partito repubblicano".(8)  Niente è più vero della parola di Mons. Gouthe-Soulard: "Noi non siamo in Repubblica ma in  Framassoneria"; o quella di Gadaud, allora ministro dei lavori pubblici: "La Framassoneria, è la  Repubblica chiusa; la Repubblica, è la Framassoneria aperta". 


Note al capitolo 20 

(1) "Osate, questa parola compendia tutta la politica della nostra rivoluzione". Saint-Just, Relazione  fatta alla Convenzione a nome dei comitati di salute pubblica e della sicurezza generale, 8 ventoso,  anno II. 

(2) È inutile ricordare che nella Francia intera le commissioni degli ospizi e degli uffici di  beneficenza furono rinnovate da cima a fondo. 

(3) Ecco un tratto assai curioso e molto caratteristico: 

Allorché Gambetta era presidente della Camera, diede un giorno un gran pranzo officiale a cui  invitò tutti i membri dell'Assemblea e l'ordine di precedenza fece sedere alla sua destra il più vecchio dei vice presidenti, l'onorevole conte de Durfort de Sivrac, uno dei capi della Destra  cattolica e monarchica. 

Durante il pranzo il deputato d'Anjou osservò il bicchiere singolare e straordinario di cui servivasi il  suo anfitrione e con la famigliarità cortese che gli permetteva il carattere di presidente gli manifestò  il suo stupore e gli chiese se quello strano bicchiere si riferiva a qualche ricordo particolare. 

Infatti - gli rispose semplicemente Gambetta - è il bicchiere di Lutero che si conservava in  Germania da tre secoli e mezzo come una reliquia, e che le società framassoniche d'oltre Reno mi  hanno fatto l'onore insigne di offrirmi come segno di simpatia". 

Chateaubriand nelle sue Mémoires parla pure del bicchiere di Lutero ch'egli avea visto a Berlino  circondato di venerazione, come la sedia di Calvino è custodita religiosamente a Ginevra. 

Affinchè i Tedeschi abbiano potuto privarsi d'un oggetto così prezioso ai loro occhi e ne abbiano  fatto omaggio all'uomo stesso che si atteggiava a personificare in Francia l'idea della guerra ad  oltranza e della riscossa implacabile contro la Germania, quali servizi eccezionali non doveva aver  reso alla setta internazionale! 

(4) Enciclica Inter sollicitudines. 

(5) Quelli che volessero avere alla mano il quadro degli atti legislativi di persecuzione, promulgati  da venticinque anni, potrebbero ricorrere a parecchi opuscoli: La persécution depuis quinze ans, di  un patriota (Maison de la Bonne Presse). Vingt-cinq ans de gouvernement sans Dieu, di Paul  Gréveau (Paris, comité antimaçonníque). Les actes du ministère Waldeck-Rousseau (Paris, chez  Louis Trémaux). La guerre á la religion. Exposé des projets de loi antireligieux, soumis aux  Chambres françaises, di C. Grousseau (Société générale de librairie catholique), etc., etc. 

(6) Articolo del Matin citato dalla "Framassoneria smascherata", settembre 1893, pp. 322-325. 

(7) Bulletin du Grand Orient, 1891, p. 668. 

(8) Congrès international du centenaire, compte-rendu, p. 98. 

Preparazione alla S. COMUNIONE e al RINGRAZIAMENTO

 


“Continua a venire; però sono stata la maggior parte della notte senza Gesù. Onde, nel  venire, mi ha detto: “Figlia mia, che vuoi, che con tanta ansia mi stai aspettando? (Hai) bisogno  forse (di) qualche cosa?” Ed io, siccome sapevo che dovevo fare la Santa Comunione, ho detto:  “Signore, tutta la notte sono stata ad aspettarvi, molto più che, dovendo fare la Santa Comunione, temo che il mio cuore non sia ben disposto per potervi ricevere; perciò ho bisogno che  l’anima mia (sia) rivista da Voi, per potermi disporre ad unirmi con Voi sacramentalmente...” (Vol. 4°, 09.09.1900). 


Avendo fatto la Comunione, stavo dicendo: “Signore, tienimi sempre stretta con Te, che sono  troppo piccina, ché se non mi tieni stretta, essendo piccina posso smarrirmi”.  

E Lui: “Voglio insegnarti il modo come devi stare con Me: Primo, devi entrare dentro di Me,  trasformarti in Me e prendere ciò che trovi in Me. Secondo, quando ti sei riempita tutta di Me,  esci fuori ed opera insieme con Me, come se Io e te fossimo una cosa sola, in modo che se mi  muovo Io, ti muovi tu; se penso Io, pensa tu alla stessa cosa pensata da Me; insomma, qualunque  cosa faccio Io la farai tu. Terzo, con questo operato insieme che abbiamo fatto, allontanati per un  istante da Me e va in mezzo alle creature, dando a tutti e a ciascuno tutto ciò che abbiamo  operato insieme, cioè dando a ciascuno la mia vita divina, ritornando subito in Me per darmi a  nome di tutti tutta quella gloria che dovrebbero darmi, pregando, scusandoli, riparando,  amando. Ah, sì, amami per tutti, saziami d’amore! In Me non ci sono passioni, ma se potesse  stare una passione, quest’unica e sola sarebbe l’amore. Ma l’amore in Me è più che passione, 50  anzi è la mia vita, e se le passioni si possono distruggere, la vita no. Vedi in quale necessità mi  trovo di essere amato? Perciò amami, amami”.  (Vol 8°, 09.02.1908). 

Serva di Dio LUISA  PICCARRETA 

Disprezzate il male e vivete solo piantando il bene, affinché tutti gli uomini possano raggiungere la perfezione dello spirito.


 

Messaggio di Nostra Signora Madre della Divina Consolazione (La Protettrice degli Afflitti)



04/02/2022


"Cari figli,

Ecco il Serva del Signore!

Convertite i vostri cuori, perché è solo attraverso la conversione che i miei figli contempleranno con gioia il volto di mio Figlio Gesù. Egli vi ama e vi attende a braccia aperte. Molti dei miei figli dimenticano di chiedere a Dio il più necessario: il Dono della Santificazione. Vi invito tutti a vivere bene, cercando la pace per i vostri cuori, in questi ultimi tempi che rimangono per la conversione di tutti. La povera umanità è lontana dalla Gloria di Dio! Ritornate al Signore con la gioia e con l'amore dei vostri cuori. Disprezzate il male e vivete solo piantando il bene, affinché tutti gli uomini possano raggiungere la perfezione dello spirito. Sono qui per aiutare tutti i miei figli! Non voglio che le vostre anime soffrano. Venite, figli miei, datemi le vostre mani e io vi condurrò in Cielo. È davanti a Dio che le vostre anime raggiungeranno una gioia profonda. Chiedo sempre a Dio di riversare la Sua Misericordia sul mondo. L'umanità sarà completamente trasformata.

Che Dio vi benedica e vi conceda la Sua pace!

Ti amo! Siate tutti nel nome della Santissima Trinità".