“Continua a venire; però sono stata la maggior parte della notte senza Gesù. Onde, nel venire, mi ha detto: “Figlia mia, che vuoi, che con tanta ansia mi stai aspettando? (Hai) bisogno forse (di) qualche cosa?” Ed io, siccome sapevo che dovevo fare la Santa Comunione, ho detto: “Signore, tutta la notte sono stata ad aspettarvi, molto più che, dovendo fare la Santa Comunione, temo che il mio cuore non sia ben disposto per potervi ricevere; perciò ho bisogno che l’anima mia (sia) rivista da Voi, per potermi disporre ad unirmi con Voi sacramentalmente...” (Vol. 4°, 09.09.1900).
Avendo fatto la Comunione, stavo dicendo: “Signore, tienimi sempre stretta con Te, che sono troppo piccina, ché se non mi tieni stretta, essendo piccina posso smarrirmi”.
E Lui: “Voglio insegnarti il modo come devi stare con Me: Primo, devi entrare dentro di Me, trasformarti in Me e prendere ciò che trovi in Me. Secondo, quando ti sei riempita tutta di Me, esci fuori ed opera insieme con Me, come se Io e te fossimo una cosa sola, in modo che se mi muovo Io, ti muovi tu; se penso Io, pensa tu alla stessa cosa pensata da Me; insomma, qualunque cosa faccio Io la farai tu. Terzo, con questo operato insieme che abbiamo fatto, allontanati per un istante da Me e va in mezzo alle creature, dando a tutti e a ciascuno tutto ciò che abbiamo operato insieme, cioè dando a ciascuno la mia vita divina, ritornando subito in Me per darmi a nome di tutti tutta quella gloria che dovrebbero darmi, pregando, scusandoli, riparando, amando. Ah, sì, amami per tutti, saziami d’amore! In Me non ci sono passioni, ma se potesse stare una passione, quest’unica e sola sarebbe l’amore. Ma l’amore in Me è più che passione, 50 anzi è la mia vita, e se le passioni si possono distruggere, la vita no. Vedi in quale necessità mi trovo di essere amato? Perciò amami, amami”. (Vol 8°, 09.02.1908).
Serva di Dio LUISA PICCARRETA
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