giovedì 1 giugno 2023

Preparate i vostri cuori, perché il sesto sigillo sarà presto rotto e le tenebre copriranno le vostre terre.

 


Messaggio di San Michele Arcangelo dato all'amata Shelley Anna il 1° giugno 2023


Mentre piume d'ali angeliche mi avvolgono, sento San Michele Arcangelo dire.


Una parola di avvertimento, a un popolo ribelle

Preparate i vostri cuori, perché il sesto sigillo sarà presto rotto e le tenebre copriranno le vostre terre. Un'oscurità che sarà illuminata da un grande segno nei cieli. Un segno che segnalerà un giudizio in miniatura. L'amorevole condanna del nostro Signore e Salvatore penetrerà nei cuori dell'umanità. La gravità di questa condanna dipende dallo stato di ogni anima. Il Paradiso, il Purgatorio e l'Inferno saranno immaginati di conseguenza.

Molte conversioni avranno luogo quando il nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo, abbraccerà l'umanità con il suo ultimo atto di misericordia.

Amati abitanti del Cuore di Gesù Cristo

Continuate a pregare il Rosario di Luce di Nostra Madre per la conversione di queste anime in pericolo.

Con la mia spada sguainata, sono pronto, insieme a moltitudini di angeli, a difendervi dalla malvagità e dalle insidie del diavolo, i cui giorni sono pochi.

Così dice il vostro vigile difensore.


12 Quando l'Agnello aprì il sesto sigillo, vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue, 13 le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come quando un fico, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i fichi immaturi. 14 Il cielo si ritirò come un volume che si arrotola e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto. 15 Allora i re della terra e i grandi, i capitani, i ricchi e i potenti, e infine ogni uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti; 16 e dicevano ai monti e alle rupi: Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla faccia di Colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello, 17 perché è venuto il gran giorno della loro ira, e chi vi può resistere?

NON FATEVI INGANNARE! UOMO O DONNA

 


SUL MATRIMONIO, LA FAMIGLIA,  MATERNITÀ E SULL'EUTANASIA.


EUTANASIA 

Quando queste linee vedranno la luce, l'eutanasia sarà sicuramente legalizzata in Spagna con i voti di tutti i partiti tranne il PP e l'UPN. Cosa pensare e cosa dice la Chiesa? Ecco un breve riassunto: 

 Concilio Vaticano II. "Tutto ciò che minaccia la vita - l'omicidio di qualsiasi tipo, il genocidio, l'aborto, l'eutanasia e perfino il suicidio deliberato... disonora più i loro autori che le loro vittime ed è totalmente contrario all'onore dovuto al Creatore" (GS n. 27). 

Catechismo della Chiesa Cattolica: "(l'eutanasia) è moralmente inaccettabile... è un atto omicida, da respingere e da escludere sempre" (n. 2277) e "l'eutanasia volontaria, qualunque siano le sue forme e i suoi motivi, costituisce un omicidio. È gravemente contraria alla dignità della persona umana e al rispetto del Dio vivente, suo Creatore" (n. 2324). 

Enciclica "Evangelium Vitae" di san Giovanni Paolo II: "65. In conformità al Magistero dei miei Predecessori e in comunione con i Vescovi della Chiesa cattolica, confermo che l'eutanasia è una grave violazione della Legge di Dio, in quanto è l'eliminazione deliberata e moralmente inaccettabile di una persona umana. Questa dottrina si basa sulla legge naturale e sulla Parola di Dio scritta; è tramandata dalla Tradizione della Chiesa e insegnata dal Magistero ordinario e universale.   

Tale pratica comporta, a seconda delle circostanze, il dolo proprio del suicidio o dell'omicidio. 

66. Il suicidio, tuttavia, è sempre moralmente inaccettabile, così come l'omicidio. La tradizione della Chiesa lo ha sempre respinto come una decisione gravemente malvagia... Partecipare all'intenzione suicida di un altro e assisterlo nel portarla a termine attraverso il cosiddetto "suicidio assistito" significa diventare collaboratori, e talvolta autori in prima persona, di un'ingiustizia che non può mai essere giustificata, anche quando viene richiesta. L'eutanasia, anche se non è motivata da un egoistico rifiuto di farsi carico dell'esistenza della persona sofferente, deve essere considerata una falsa misericordia, anzi una preoccupante "perversione" della stessa. Infatti, la vera "compassione" è solidale con il dolore altrui e non elimina la persona la cui sofferenza non può essere sopportata. Il gesto dell'eutanasia appare ancora più perverso se compiuto da chi - come i familiari - dovrebbe assistere il proprio caro con pazienza e amore, o da chi - come i medici - dovrebbe, per la sua specifica professione, prendersi cura del malato anche nelle condizioni terminali più dolorose. 

L'opzione dell'eutanasia è più grave quando si configura come un omicidio che altri praticano su una persona che non l'ha chiesta in alcun modo e che non ha mai dato il suo consenso. È anche il massimo dell'arbitrio e dell'ingiustizia quando alcuni, medici o legislatori, si arrogano il potere di decidere chi deve vivere o morire... In questo modo, la vita del più debole viene lasciata nelle mani del più forte; il senso della giustizia nella società viene meno e la fiducia reciproca, fondamento di ogni autentica relazione tra le persone, viene minata alla radice. 

Per me il problema è che "dove Dio non è più adorato, dove non è più riconosciuto come il Signore della vita e della morte, altri usurpano il suo posto e mettono in pericolo la dignità umana" (YouCat n. 353). L'ho capito quando una volta una donna mi ha detto: "Io non ho religione, ma siccome gli esseri umani hanno bisogno di credere in qualcosa, io credo nell'oroscopo". Non ho potuto fare a meno di pensare che scambiare Gesù Cristo con gli oroscopi non è esattamente una scelta fortunata. Come diceva Chesterton, quando si smette di credere in Dio, presto si crede in qualsiasi cosa. 

Ma la mancanza di buon senso e, spesso come conseguenza, la presenza del male, non è solo a livello individuale, ma anche a livello collettivo.  Così vediamo come nella nostra società l'ideologia relativista non distingua il Bene dal Male, la Verità dalla Menzogna, che chiamiamo post-verità e rimaniamo così di larghe vedute; ciò che era cattivo ieri può essere buono oggi e viceversa. Dopotutto, non esiste un Essere Supremo al di sopra dell'uomo ed è il Potere a determinare ciò che deve essere fatto. Già nelle tentazioni di Gesù Cristo una di queste è quella del potere (Mt 4,8-9; Lc 4,5-8), una tentazione che oggi si esprime quando si cerca Lui attraverso la festa e si è pronti a obbedirgli anche quando ci chiede di fare qualcosa di immorale che va contro la coscienza e il buon senso, come accade oggi e non una ma molte volte. 

In una Nota del 21 maggio di quest'anno, i nostri Vescovi della Sottocommissione per la Famiglia e la Vita affermano: "Nessuno è proprietario assoluto della vita. Non esiste il diritto di disporre arbitrariamente della propria vita. D'altra parte, non è possibile intendere l'eutanasia e il suicidio assistito come qualcosa che si riferisce esclusivamente all'autonomia dell'individuo, poiché tali azioni implicano la partecipazione di altri, in questo caso del personale sanitario. Già il giuramento di Ippocrate afferma: "Non darò alcun farmaco letale a nessuno, anche se me lo chiede, né suggerirò tale uso". L'eutanasia è estranea alla pratica della medicina e delle professioni sanitarie, che sono sempre governate dall'assioma "curare, almeno alleviare e sempre accompagnare e confortare". L'articolo 36.3 del Codice di Etica e Deontologia Medica dell'Ordine dei Medici spagnolo afferma che "il medico non deve mai provocare intenzionalmente la morte di un paziente, nemmeno su sua espressa richiesta".   Sebbene l'eutanasia sia già di per sé un omicidio, la situazione si aggrava se si considera che nei Paesi in cui è già legale, viene spesso praticata, come nel caso dei Paesi Bassi, con persone che non la vogliono e sono addirittura contrarie. Dirci che sarà sottoposta a controlli molto severi è un'assurdità a cui nessuno crede, soprattutto visti i precedenti. Dove l'eutanasia è approvata, la vita degli anziani negli ospedali è in serio pericolo.  

Qui in Spagna, la stessa cosa potrebbe accadere a noi, o meglio, accadrà a noi.  Se vado in un ospedale della Previdenza Sociale, voglio essere sicuro che cercheranno di curarmi, non di uccidermi. Se questa legge viene approvata, e con la tendenza che c'è a scivolare, sono sicuro che, in breve tempo, saremo come in Olanda. E non ho nessuna voglia di dover portare nel portafoglio, come tanti anziani olandesi, un documento che dice che in caso di malattia non sarò portato in ospedale. Personalmente, mi batterò con tutte le mie forze contro l'eutanasia e non esiterò a definire criminali tutti i politici che voteranno a favore dell'eutanasia, perché anche se dicono che non è quello che vogliono, in realtà stanno oggettivamente favorendo e facilitando il mio omicidio e quello di altri anziani.  

È indiscutibile che se si dà sostegno legale all'eutanasia, i legislatori che contribuiscono alla sua approvazione sono anche responsabili degli omicidi che vengono commessi. Naturalmente sono contrario all'eutanasia, che è un atto criminale e omicida, ma se viene fatta contro la volontà del paziente è ancora peggio. Il crimine è crimine, sia che venga compiuto fisicamente o da una poltrona parlamentare, o da un ufficio, come fece Henrich Himmler, i nazisti che, tra l'altro, furono i pionieri dell'eutanasia. Anche l'esperienza dei Paesi in cui è legale, come l'Olanda, dimostra che l'eutanasia viene presto realizzata senza e persino contro la volontà del paziente. Poiché sono una persona anziana, voglio che quando vado in ospedale si cerchi di curarmi o, nel peggiore dei casi, di fornirmi cure palliative, ma mai di uccidermi. Per me è molto chiaro che i responsabili delle morti per eutanasia sono i medici che la praticano e i legislatori che favoriscono questi crimini. 

Tra l'altro, Gesù Cristo chiama coloro che non credono in Lui figli del diavolo, sono assassini e non c'è verità in loro (cfr. Gv 8,39-44). Vi viene in mente qualcuno che soddisfi tutte e tre le condizioni?  

Infine, una parola di speranza. Nella lotta tra il Bene e il Male, la battaglia decisiva è già stata combattuta e vinta, grazie alla passione, morte e risurrezione di Cristo. Come diciamo nel Credo: "Credo nel perdono dei peccati, nella risurrezione del corpo e nella vita eterna".  Dio è venuto nel mondo, affinché il nostro più grande desiderio: essere sempre felici, sia realizzabile.                 

Pedro Trevijano 

Accompagnatemi nell'Orto degli Ulivi, pregate insieme a Me, non vi chiedo di prendere i peccati del mondo, ma almeno prendete i vostri peccati e pregate.

 


Rosario - Messaggio UNICO


Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo a J. V.


24 Aprile 2023

Nostro Signore Gesù Cristo parla

Figlioli, vi ho detto che dovrete soffrire ciò che ho sofferto io per i vostri peccati. Vi ripeto ancora una volta che sono i vostri peccati che ho preso su di me per la vostra redenzione, ma così come ho avuto misericordia per voi, ora abbiate misericordia per me, vostro Dio.

Accompagnatemi nell'Orto degli Ulivi, pregate insieme a Me, non vi chiedo di prendere i peccati del mondo, ma almeno di prendere i vostri e di pregare, pregare intensamente, affinché Io possa perdonarli e con ciò togliere a Me il peso della Croce. Quanto più capirete questo e prenderete i vostri peccati, tanto più diminuirete il peso della Croce.

È tempo, piccoli miei, che siate maturi in ciò che vi ho insegnato. Vi ho dato un'intera evangelizzazione dell'amore e questo amore che vi ho dato, ora devo riceverlo da voi.

Toglietemi, dunque, i dolori, il peso della Croce e, soprattutto, ciò che ho sofferto per le bestemmie, le frustate, il disprezzo, che è ciò che mi ha ferito di più, piccoli miei, poiché, anche se mi sono dato per quelle persone, che mi hanno visto compiere grandi miracoli, che hanno mangiato di un pane divino, hanno chiesto la mia esecuzione.

Quanto dolore Mi causate, piccoli Miei! Io che vi ho parlato tanto di Amore, e voi avreste già dovuto prendere questo Amore come stile di vita, e invece di Amore continuo a ricevere odio, colpi, disprezzo e tradimento.

Mettetevi per un attimo al mio posto, piccoli miei, ve l'ho chiesto prima e ve lo chiedo di nuovo, affinché possiate sentire nella vostra carne che cos'è un tradimento, quando in realtà non vi ho fatto del male, ma sono venuto come vostro Maestro, Maestro d'Amore, di ciò che mio Padre mi ha chiesto di darvi.

Ormai dovreste esservi evoluti e aver cambiato il vostro modo di essere; dovreste aver lasciato il peccato, il male, la vostra umanità assetata di peccato e di male e dovreste vivere l'Amore che ho ereditato da voi e che mi ha fatto tanto male.

Voi stessi, se vi rendete conto, se non siete in quella situazione di restituirmi ciò che vi ho insegnato, vivete ancora nel male, nel peccato; non è servito a nulla che vi abbia insegnato tutto il Bene che avevate intorno a voi, che avete ancora e che avrete fino alla fine del mondo.

L'uomo non è riconoscente, l'uomo è infido, come lo era il popolo ebraico prima, lo è ancora adesso, e pochi, pochissimi, sono quelli che hanno davvero preso a cuore i miei insegnamenti. Vi ringrazio per aver compreso ciò che vi ho dato, per averlo preso come stile di vita e per averlo messo in pratica, anche per la salvezza di tanti vostri fratelli e sorelle che hanno bisogno della vostra intercessione.

Vi benedico, Miei piccoli, andate avanti e continuate a pregare per coloro che non hanno capito cosa significa donarsi agli altri per amore.

Grazie, Miei piccoli.

Come avverrà il promesso trionfo della civiltà cristiana in tutto il mondo [e quando?]

 

Le profezie dei Santi, dei Papi, dei mistici e della Vergine Maria su come arriveremo a un mondo unificato dalla fede cristiana.

L'idea di un periodo di fioritura e prosperità per la fede, e il dominio spirituale della Chiesa, prima della fine della storia e della seconda venuta di Cristo, è un'idea sostenuta da numerosi santi, teologi e profeti nel corso della storia.

Ed è fortemente proclamato dalle rivelazioni della Vergine Maria nelle sue apparizioni degli ultimi secoli.

Anche Lei stessa gli ha dato il nome di Fine dei Tempi.

Qui parleremo di ciò che santi, papi, mistici e la Vergine Maria di quel periodo hanno detto di noi.

La previsione di un trionfo storico per la Chiesa e la civiltà cristiana è un'idea vigorosa e una tradizione coerente di molti teologi e santi della Chiesa nel corso della storia.

Le sue profezie indicano un futuro di trionfo per la Chiesa e per la civiltà cristiana, prima della seconda venuta di Cristo.

Questo trionfo non propone un "regno visibile" di Gesù Cristo sulla Terra, ma un periodo storico in cui la Chiesa fiorirà prima dell'arrivo dell'ultimo e potentissimo anticristo.

E sarebbe impossibile che ciò avvenisse durante la presenza visibile di Gesù Cristo sulla terra, perché allora renderebbe superflua la missione della Chiesa.

Il governo visibile di Cristo avverrà alla fine della storia, quando Gesù Cristo sconfiggerà di nuovo l'ultimo e più feroce anticristo, compirà il Giudizio Universale e manderà i demoni e i loro servitori all'inferno per sempre.

Questo trionfo della Chiesa non è legato ad alcuna forma di millenarismo, che è già stato condannato dalla Chiesa, perché, come abbiamo detto, precederà non solo la seconda venuta di Cristo, ma anche la distruzione dell'ultimo e potentissimo Anticristo.

Noi la chiamiamo la Fine dei Tempi.

San Bonaventura, Dottore della Chiesa, concepiva l'idea di un'era di trionfo della Chiesa e della civiltà cristiana, che vedeva come un'era di riposo del sabato dato da Dio, ma non come una pace eterna che non finirà mai accanto a Dio, che è il Cielo.

Invece, credeva che sarebbe stata una pace che Dio avrebbe stabilito su questa stessa terra, dopo tanto sangue e lacrime.

Come se Dio volesse mostrare come doveva essere il mondo secondo i suoi disegni.

San Tommaso d'Aquino, da parte sua, sosteneva che l'uomo è per natura un essere sociale, e che è chiamato non solo alla sua santificazione personale, ma anche alla santificazione della società.

E se la storia umana non raggiunge questo picco di perfezione sociale, la gloria di Dio, che è il fine ultimo della creazione, ne risentirebbe.

Plinio Correa de Oliveira parla del Regno di Maria e sostiene che sarà un tempo in cui la Chiesa, il Corpo mistico di Cristo, avrà una grande influenza e svolgerà un ruolo primordiale come mai prima nella storia.

Tuttavia, nonostante questa preminenza della Chiesa, non esclude la presenza del peccato o l'azione del demonio, saranno solo mitigati.

San Luigi Orione parla di un tempo futuro pieno di speranza, dicendo: "Un grande tempo deve ancora venire!"

Egli immagina una società restaurata in Cristo, che si mostrerà più giovane, più luminosa, rinnovata e guidata dalla Chiesa.

Il cattolicesimo, pieno di verità divina, di carità, di giovinezza e di forza soprannaturale, sorgerà e si porrà alla testa del mondo, per condurlo verso l'onestà, la fede, la felicità e la salvezza.

San Massimiliano Kolbe aveva una visione simile, affermando che viviamo in un tempo che potrebbe essere chiamato l'inizio dell'età dell'Immacolata.

Sotto la sua bandiera, sarà combattuta una grande battaglia e noi, suoi fedeli seguaci, innalzeremo i suoi stendardi sul re delle tenebre.

Kolbe credeva che l'Immacolata sarebbe diventata la Regina di tutto il mondo e di ogni anima in particolare.

Allora, le lotte di classe scomparirebbero e l'umanità si unirebbe, vivendo in pace e armonia.

Questa sarebbe stata un'epoca in cui l'amore per il prossimo avrebbe prevalso e lo spirito di carità e comprensione avrebbe regnato.

I Papi non erano estranei a questo.

Anche San Pio X, noto per la sua devozione alla Vergine Maria, parlò di un tempo di trionfo.

Ha immaginato un'era in cui la "vera pace" sarà restaurata nel mondo attraverso la Chiesa e sotto la guida della Madre di Dio.

Un tempo in cui l'umanità, liberata dal giogo del male, si volgerà a Dio e vivrà nella vera pace, la pace che solo Dio può dare.

San Giovanni XXIII proclamava la sua convinzione che la civiltà non stava andando verso la sua fine, ma, al contrario, stava entrando in una nuova fase della sua storia.

Ha suggerito che i conflitti di oggi sono le doglie del parto di una nuova umanità, più unita, più consapevole della propria dignità e della propria responsabilità nel mondo, e più determinata a servire il suo vero benessere.

E San Giovanni Bosco fece un sogno in cui vide due colonne in mezzo all'oceano.

Uno di loro aveva una statua della Vergine Maria con la scritta "Ausiliatrice", e l'altro, una grande Eucaristia con l'iscrizione "Salvezza dei credenti".

E vide un Papa che guidava la Chiesa, simboleggiata come una grande nave, che mentre resisteva agli attacchi delle navi nemiche, finiva per ancorarsi ai due pilastri, come premonizione della futura vittoria della Chiesa contro gli attacchi delle forze del male.

La Madonna ha parlato molto di questo tempo nelle Sue apparizioni.

Nostra Signora del Buon Successo ha fatto predire a Suor Mariana de Jesus Torres di un tempo pieno di calamità, ma alla fine, verrà un tempo in cui Lei, in modo sorprendente, rovescerà Satana, liberando la Chiesa dalla crudele tirannia demoniaca.

Secondo le rivelazioni di La Salette, Gesù Cristo manderà i suoi angeli a sterminare i suoi nemici, rendendo la terra deserta.

E allora si farà la pace, si realizzerà la riconciliazione tra Dio e gli uomini e la carità fiorirà ovunque.

La Madonna di Fatima nel 1917 disse ai pastorelli che "alla fine, il mio Cuore Immacolato trionferà", e insieme a quel trionfo sarà dato al mondo un periodo di pace.

Che è stata poi ribadita da Lei a Padre Gobbi.

Santa Caterina da Siena profetizzò una grande riforma nella Chiesa e un rinnovamento dei santi pastori che causerà gioia in tutte le nazioni.

Predisse che i popoli infedeli, attratti dal buon odore di Gesù Cristo, si sarebbero convertiti al vero Pastore.

La beata Isabel Canori Mora ha predetto che Dio userà i poteri delle tenebre per eliminare coloro che tentano di sradicare la Chiesa cattolica.

Mentre i veri cristiani saranno protetti dagli apostoli Pietro e Paolo, in una visione simile a La Salette.

E infine, il messaggio di Garabandal suggerisce che l'Avvertimento, il Miracolo e la Punizione sono gli eventi che si svolgeranno nel prossimo futuro, che inaugureranno questo nuovo periodo nella storia dell'umanità, durante il quale ci sarà una fioritura della Chiesa.

E questo sono ciò che indicano i messaggi dati dalla Madonna nei primi anni delle apparizioni di Medjugorje.

Di cui allora non parlò più, per non perire per mano dei suoi nemici all'interno della Chiesa, e potesse compiere la sua missione di portare i non credenti alla conversione.

Fin qui quello che volevamo parlare del tempo della pace, del trionfo della Chiesa e della civiltà cristiana, e del ruolo centrale della Vergine Maria in questa Fine dei Tempi.

Fori della Vergine Maria

Premessa del Padre 41 - Parte 3, Messagio di Giovanni nel luogo santo

 


Il 12.05.2023 nel luogo santo

Messaggio di Giovanni

Figlia Mia. Io, il tuo Giovanni, sono venuto qui da te per dire oggi quanto segue a te e ai figli della terra.

Figlia Mia. Il santo Angelo del Signore e Creatore Mi mostrò molte atrocità del mondo della fine dei tempi, del tempo finale. Vidi quanto grande diventò l’apostasia e come il male, il diavolo in persona, la sfruttava per precipitare i figli del tempo finale nel caos, nello smarrimento e nello sconcerto. Il suo obiettivo era di attirare a sé TUTTI i figli del Signore e Padre, per rubarli e precipitarli nel suo regno infernale. Aveva preparato questo piano da secoli, figlia Mia, ma riuscì a realizzarlo solo alla fine dei tempi grazie al grande conflitto, allo scisma, al distacco della chiesa cattolica dal vero insegnamento di Gesù Cristo, grazie a falsificazioni, agli adattamenti al mondo moderno, alla menzogna e alla doppiezza di molti capi di chiesa cattolici.

Procedette con molta astuzia e menzogne, ma ci fu sempre “del vento contrario” perché molti cristiani rimasero fedeli.

Con l’infiltrazione del falso profeta nella santa Chiesa cattolica e la “dimissione” di un santo papa, egli riuscì a espandere il suo potere progressivamente sempre più a macchia d’olio nel santuario di Gesù Cristo.

 Lui, il falso profeta, abbandonò i veri credenti e li sostituì con simpatizzanti delle sue posizioni, posizioni che derivavano tutte direttamente dal diavolo e riuscì a portare grandissima confusione e divisione nella Chiesa di Gesù Cristo. Molto della Parola di Gesù Cristo fu cambiato. Furono modificati libri, libri sacri. Molti cristiani così non trovarono più un vero rapporto e il giusto approccio all’insegnamento di Gesù Cristo perché nonostante si impegnassero molto, nei nuovi libri pubblicati c’erano troppe modifiche e la loro anima sperimentava l’insufficienza invece della speranza, si chiuse, invece di fiorire e unirsi alla Luce eterna di Gesù e del Padre.

Figli era tremendo, vedere questo! L’incontro con Gesù Cristo restava loro precluso a causa di queste modifiche!

E sarebbe peggiorato sempre più, perché nella santa chiesa del Signore e Redentore penetrò il modernismo. I sacerdoti erano confusi e invece di avvicinare i credenti a Gesù aprirono le loro chiese alla mondanità e alla confusione delle persone! Non predicarono la Parola di Dio ma dicevano alle persone ciò che faceva loro piacere!

Figli era atroce vedere questo!

Erano appese bandiere di ogni sorta su molte chiese in tutto il mondo. Gli uni si mostrarono tolleranti per una certa devianza umana, gli altri erano tolleranti nei confronti di ancora altre aberrazioni umane!

Vedere ciò era tremendo!

Tutti erano contaminati e confusi dal diavolo e i suoi demoni! Issarono bandiere sulle sacre chiese di Gesù Cristo e non si accorgevano quanto si erano allontanati dalla retta via!

C’erano coloro che restarono nella chiesa e si arricchirono lordando la Chiesa di Gesù Cristo! Altri se ne andarono anche se erano servitori consacrati di Gesù per dedicarsi alle loro inclinazioni sia di tipo politico, sessuale o altro.

Figli, figli fu atroce vedere cosa diventarono tanti, non tutti, servitori consacrati di Gesù Cristo!

Figlia Mia. Vidi tante atrocità ma, Io il tuo Giovanni, supplico i servitori consacrati a Gesù Cristo di restare fedeli a LUI e di resistere!

Fu molto triste per Me vedere tutto questo e piansi molto. Mi sembrava nuovamente che la Sua Morte fosse stata vana ma il santo Angelo Mi disse: ” Giovanni, amato figlio. Non temere perché il Signore vi ha preparato la via per la vita eterna nella Gloria Sua e del Padre. Chi la percorre, fedele e devoto vivrà in eterno! Non essere triste perché moltissimi figli possono entrare nel Regno Celeste, molti sono in Purgatorio e anch’essi entreranno nel Regno Celeste. Non aver paura quindi, perché la Sua opera di redenzione porta frutti.”

Questo disse, al tuo Giovanni, il santo Angelo del Signore e Creatore e Io asciugai le Mie lacrime e cominciai a scrivere in modo che nulla di quello che Mi venne rivelato andasse perso e in modo che Io, il tuo Giovanni potessi dare testimonianza del vero insegnamento di Gesù Cristo e della gloria che ci attende come figli fedeli al Signore. Amen.

Figlia Mia. L’opera di redenzione del Signore è compiuta per tutti i Suoi veri Figli. Ora dipende da voi, accettarla o no. Chi non lo fa, non riceverà il Regno Celeste. Chi invece sceglie Gesù e Gli è fedele e devoto riceverà i frutti della vita eterna e Gesù sarà con lui qui e nel Regno Celeste!!

Di quindi ai figli della terra che devono decidersi e li esorto a non divenire ribelli.

Io, il tuo Giovanni, tornerò. Amen.

Il tuo Giovanni. Apostolo e “prediletto” di Gesù. Amen.

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Pratica della devozione al S. Cuore di Gesù per ogni mese, per ogni settimana, per ogni giorno e per certe ore del giorno

 


LA DIVOZIONE AL S. CUORE DI N. S. GESÙ CRISTO 


Pratica della devozione al S. Cuore di Gesù per  ogni mese, per ogni settimana, per ogni giorno e per certe ore del giorno 

 

Benché non sia necessario determinare alla persona che ama  fervidamente Gesù Cristo alcuna pratica devota, assegnata a certi giorni e  a certe ore, perché, come dice S. Agostino, chi ama molto non lascia mai di  darne delle prove, tuttavia torna opportuno indicare dei tempi più adatti a  dar prove speciali di questo amore. Questo faremo nel presente capitolo 

 

§ 1. Pratica della devozione al S. Cuore di Gesù nel primo venerdì del mese. 

Il primo venerdì di ogni mese è consacrato in modo particolare a  onorare il S. Cuore di Gesù. Le pratiche devote di questo giorno son presso  a poco le stesse già indicate per il giorno della festa, e le faremo per lo  stesso motivo. È necessario prepararcisi fin dalla vigilia con la lettura del  primo capitolo della 3ª parte di questo libro, e passando la sera del giovedì  un po’ dì tempo dinanzi al SS.mo Sacramento. Il giorno seguente, appena  alzati offriremo a Gesù e consacreremo in onore del Suo S. Cuore tutte le  azioni della giornata: quindi ci daremo premura di correre subito in Chiesa,  dove ci sarà facile, con un po’ di vero amore verso Gesù, risvegliare in  cuore un grande dispiacere delle indegnità ch’Egli ha sofferto nell’adorabile  Eucaristia; e non sarà difficile sentire questo vero amore, se rifletteremo  alquanto sui motivi che abbiamo di amarlo. Si farà quindi la confessione  delle mancanze commesse alla presenza dell’amabile Salvatore nel Mistero  adorabile, e della negligenza usata nel riceverlo e nel visitarlo. 

Ricevuta la Comunione con le stesse disposizioni per il medesimo fine  del giorno della festa, si reciterà l’ammenda onorevole e l’atto di  consacrazione, con quella maggior devozione e quei sentimenti che può  provare una persona che ami teneramente Gesù, e senta vivo dispiacere di  vederlo amato tanto poco. 

Sentimenti che si procurerà di conservare durante il giorno. Si  reciteranno le litanie del S. Cuore, la Corona e l’Ufficio e, verso sera,  potendolo, si farà per un’ora o per mezz’ora la meditazione indicata per il  primo venerdì del mese. Non vanno dimenticate le cinque visite di cui nel  capitolo precedente abbiamo spiegato i motivi, e si aggiungerà alle opere  buone solite farsi ogni giorno qualche elemosina o qualche penitenza, per  risarcire secondo le nostre forze in tutti i modi gl’insulti e le offese che  Gesù ha sofferto e soffre ancora ogni giorno nel S. Sacramento. Si pensi  spesso in questo giorno a ciò che Egli deve provare dinanzi alle nostre  ingratitudini, e quanto il Suo Sacro Cuore sia sempre mirabilmente  disposto a favorirci. 

Facilmente si vedrà quanto in tutto ciò aiutino il silenzio, il ritiro e il  raccoglimento interno. Dobbiamo visitare il SS. Sacramento più spesso e  con più rispetto e devozione del solito, ed eccitarci durante il giorno in fare  continui e teneri atti d’amore verso Gesù Cristo, il che può farsi senza  interrompere le proprie occupazioni, né l’ufficio necessario. Pregheremo  l’amabile Salvatore di schiuderci il suo S. Cuore, di concederci di restarvi  nel resto della nostra vita. 

A queste pratiche di pietà, l’amore del prossimo, conseguenza naturale  del vero amore di Gesù Cristo, aggiunge l’obbligo, ai devoti del S. Cuore, di  pregare ogni mese in modo speciale per tutti quelli che il vero amore  congiunge in modo più stretto e particolare nel S. Cuore. Così i Sacerdoti  che praticheranno questa devozione devono celebrare ogni mese una Messa  per tutti i devoti del S. Cuore, offrendo il Sacrificio divino per le necessità di  quelle anime elette, e pregando il Signore di moltiplicarne il numero e  d’infiammare sempre più del suo amore ardente i cuori dei suoi veri  amanti. I non sacerdoti si devono comunicare ogni mese per lo stesso  scopo. 

Oltre al merito che si acquista in quest’atto di carità dai devoti del  S. Cuore di Gesù, essi ne ricaveranno anche il vantaggio di essere sicuri  che un gran numero di persone, tra le più virtuose e più amanti di Gesù,  pregheranno anch’esse ogni mese in modo speciale per loro. Questa carità  deve estendersi anche a quelli che, avendo praticato la stessa devozione in  vita, soffrono dopo la morte le pene dei Purgatorio, e perciò deve offrirsi per  loro sollievo il detto Sacrificio adorabile e farsi la S. Comunione. 

Siccome questa devozione non ha altro fine che di fare amare  fervidamente e perfettamente Gesù Cristo e di risarcirlo, per quanto è  possibile, di tutti gli oltraggi che ha ricevuto e riceve ogni giorno  nell’Eucaristia, è quanto mai evidente ch’essa non è così legata a certi  giorni fissi, che non si possa praticare anche in altri tempi. Gesù merita  d’essere amato in ogni tempo, perché in ogni tempo è disprezzato e  maltrattato dagli uomini nel Mistero adorabile; è giusto dunque che in ogni  tempo gli si faccia onorevole riparazione. Perciò chi non può praticare  questa devozione il primo venerdì del Mese, potrà farlo un altro giorno dello  stesso; sicché la prima comunione mensile sia destinata e consacrata a  una pratica veramente cristiana, procurando di fare in tal giorno ciò che  non si è potuto fare nel primo venerdì del mese. 

 

§ 2. Ogni settimana.  

Anche il venerdì di ogni settimana è un giorno adatto a onorare in  modo speciale il S. Cuore di Gesù, ché il nostro amabile Salvatore ci ha  dato in tal giorno tali prove splendidissime della sua tenerezza, che non  possiamo negargli qualche nuovo segno del nostro amore. Gesù Cristo ha  fatto conoscere chiaramente quanto gradisca che tutto questo giorno sia  consacrato in modo particolare a onorare il Suo S. Cuore. Perciò bisogna  che fin dalla mattina gli si offra e consacri ogni azione della giornata,  desiderando anche di far molto, e sopratutto di far bene, ciò che si deve  fare, in onore del S. Cuore di Gesù. Lo scopo di tutte le pratiche di questa devozione deve essere il desiderio di riparare i disprezzi e gli oltraggi fatti a  Gesù nel SS. Sacramento, e di dargli in proposito dei contrassegni del  nostro amore e della nostra riconoscenza. 

I Sacerdoti in tal giorno devono offrire a questo Scopo il Sacrificio della  Messa, i non sacerdoti che possono comunicarsi faranno bene a farlo.  Almeno si assista alla Messa con più riverenza e devozione del solito per  riparare come più si può col nostro amore e i nostri ossequi le indegnità e  gli oltraggi a cui l’amore espone Gesù in questo adorabile Mistero: si faccia  in fine la Comunione Spirituale. 

Che se per qualche difficoltà non si potesse assistere alla Messa, si  supplisca con qualche altro esercizio di voto. Nessuno però tralasci queste  tre cose. Primo: d’eccitare in sé durante tutta la giornata un gran  rincrescimento, vedendo Gesù dimenticato, sì poco amato e sì  indegnamente trattato dagli uomini, persino in quella cosa in cui l’amabile  Salvatore dà agli uomini una prova più manifesta della sua liberalità  eccessiva e dell’amore più grande. Secondo: di visitare durante il giorno il  SS. Sacramento con maggior frequenza, rispetto e devozione del solito,  sempre in vista e col motivo di riparare mediante il nostro amore  all’ingratitudine umana verso Gesù Sacramentato. 

Che se le occupazioni e il dovere c’impedissero di fare queste visite  frequenti, dovremo almeno nel luogo in cui ci troveremo adorarlo in ispirito  e supplire con atti interni alla mancanza degli atti esterni di devozione.  Dobbiamo entrare, per dir così, di tanto in tanto nel Cuore adorabile di  Gesù Cristo, con la considerazione dei sentimenti che nutre verso di noi il  nostro amabile Salvatore, e del suo desiderio di ricolmarci di grazie e  d’infiammarci del suo amore ardente. Queste riflessioni, che si possono  fare in ogni tempo e in ogni luogo, non possono mancare d’ispirarci degli  affetti teneri e propri del fine di questa devozione. Basta perciò aver cura di  rientrare ogni tanto in se stessi, osservare maggior silenzio, essere un po’  meno dissipati e un po’ più raccolti. Questa pratica facile e adatta a ogni  qualità di persone, è sommamente utile, e non si può immaginare quanti  favori e grazie anche notevoli ottenga a chiunque l’usi spesso con cura e  fedeltà. 

La terza cosa da osservare in questo giorno consiste nel fare qualche  opera buona o qualche piccola mortificazione, sia interna che esterna, col  medesimo motivo e per il medesimo fine. Se si può si recitino le litanie del  S. Cuore, la Corona e l’ufficio: si potrà leggere qualche tratto di questo libro  che sembrerà più conforme ad eccitare in noi l’amore più fervido verso  Gesù, e si cercherà di trovare una mezz’ora, o almeno un quarto, per fare  la meditazione indicata in ogni venerdì del mese.


§ 3. Ogni giorno.  

Oltre agli esercizi di devozione al S. Cuore di Gesù da praticarsi ogni  anno, ogni mese ed ogni settimana, bisogna anche fissarsi alcune ore di  ciascun giorno in cui ci limitiamo a pensare esclusivamente a Gesù e a  onorare il Suo S. Cuore con prove più speciali della nostra riconoscenza e  del nostro amore. 

La mattina appena alzati, durante la Messa, certe ore del dopopranzo  e la sera prima dì coricarsi sembrano il tempo più adatto a questo scopo.  La mattina appena alzati, a imitazione di molti Santi, possiamo  prostrarci nella direzione della Chiesa più vicina dove si sa che si conserva  il SS. Sacramento, e in questa posizione si faccia un atto di fede, adorando  Gesù nel Sacramento augusto, con un tenero atto d’amore, amore che ci  pare tanto facile e conforme alla ragione. Quindi dopo averlo ringraziato  d’avere istituito questo Mistero amoroso, e dopo avergli significato il  dispiacere che proviamo nel vederlo trattato così male, e il grande desiderio  di visitarlo fra poco e di amarlo senza riserva, potremo recitare le litanie del  S. Cuore di Gesù e di Maria, o altra preghiera, protestando che non  vogliamo avere altro desiderio e altro affetto durante la giornata se non  conformi ai.desideri e agli affetti di questi due Cuori 

Il tempo della Messa è certo fra i più adatti a onorare e ad amare il  Cuore adorabile di Gesù: per questo tempo prezioso non suggeriamo  pratiche speciali, perché l’amore di Gesù Cristo, che ci deve tenere occupati  in esso, non mancherà d’ispirare a ognuno quelle che più gli convengono.  Solo si rifletta con po’ di fede che cos’è la Messa. Bisogna starci con  rispetto profondo e modestia singolare, vale a dire, come una persona che  ha fede. Si può dire la Corona dei S. Cuore di Gesù, e poco prima della  Comunione del Sacerdote si reciterà l’atto di Consacrazione, quindi si farà  la Comunione Spirituale, cioè, un atto d’amore a Gesù e una grande brama  di riceverlo 

Il resto della Messa si occupi nel ringraziare Gesù per averci amato  fino a istituire questo Mistero, in chiedergli perdono dell’ingratitudine  umana che apprezza cosi poco questo Mistero medesimo, e finalmente nel  procurare di supplire alle irriverenze e insensibilità degli uomini con le  nostre adorazioni e col nostro amore fervente. 

I Sacerdoti che hanno la fortuna di offrire il sacrificio divino  sentiranno verso di esso sempre più viva devozione, la loro fede diventerà  più perfetta, Gesù li riempirà di grazie più grandi ed essi l’ameranno  sempre più, se si ricorderanno d’offrire ogni giorno questo sacrificio divino  allo scopo di risarcire quanto più possono, per mezzo della Vittima  adorabile, le indegnità che Gesù soffre in questo adorabile Mistero, e se  considerando Gesù realmente presente.innanzi a se, avranno cura  d’adorare il suo Sacro Cuore. Tutti devono fare lo stesso nelle loro visite al  SS. Sacramento o assistendo alla Messa, ed è assai difficile che non ne  abbiano la devozione e che non stiano con rispetto alla presenza di Gesù,  quando gli si presenteranno dinanzi con l’unico scopo di fargli ammenda  onorevole e di riparare con questa stessa azione alle irriverenze e alle  indegnità che gli si recano. 

Il dopopranzo è ancora assai più adatto a onorare il S. Cuore di Gesù  e a dimostrargli il nostro amore. Essendo questo, il tempo in cui meno si pensa a Gesù ed è meno visitato, chi va a tenergli compagnia in tali ore  non può non essere bene accolto. È ben difficile che non si possa trovare  dopo pranzo un quarto d’ora o mezzo quarto disponibile per recarsi ad  adorare Gesù Sacramentato. Ora siccome chi ci spinge ad andarci in  questo tempo non è la consuetudine né la folla che ci trascini, è chiaro che  tali visite sono suggerite da puro amore e per conseguenza sono fonti di  grazie, perché Gesù non si lascia mai vincere in generosità. Anche in  queste visite l’amore di Gesù deve tenerci occupati interamente, essendo  quest’amore di solito più vivo in tali circostanze in cui esso si dimostra  vero, fedele e costante. 

La sera, prima di andare a letto, bisogna adorare il S. Cuore di Gesù,  che dobbiamo considerare come il luogo di rifugio e di asilo nel quale  vogliamo riposate. Si ringrazi di nuovo Gesù d’aver istituito la  SS. Eucaristia, il massimo dei benefici, di cui però pochissimi lo  ringraziano; si facciano parecchi atti di contrizione e d’amore verso un Dio  sì amabile e che ci ama infinitamente. Questa era la pratica di S. Luigi  Gonzaga, che ogni sera, immediatamente prima di coricarsi recitava tre Ave  Maria per mettersi singolarmente sotto la protezione e quasi nel Cuore  della SS. Vergine; quindi s’inchinava profondamente rivolto verso la  Chiesa, per adorare il SS. Sacramento, pregando il S. Cuore di Gesù, che  veglia continuamente su tutta la Chiesa e in modo speciale su quelli che  l’amano teneramente, di difenderlo da tutte le astuzie del nemico; e  protestando di voler prendere il suo riposo nel S. Cuore, diceva con l’autore  del libro dell’Imitazione di Gesù Cristo: — In hac pace, in idipsum, hoc est in  te uno summo bono, dormiam et requiescam.  

Ecco quale potrebbe essere la pratica della devozione al S. Cuore di  Gesù; ma qui si deve riflettere che, siccome il vero amore di Gesù, il  rispetto e la venerazione singolare verso il SS. Sacramento sono il carattere  di questa devozione e di queste pratiche devote, così quelli che le  osserveranno è necessario che si distinguano con certi segni particolari di  quest’amore ardente verso Gesù, per la loro assiduità, grande rispetto e  modestia dinanzi al SS. Sacramento, cioè che l’amore ardente verso Gesù  Cristo e la devozione speciale verso l’adorabile Eucaristia devono come  formare il loro segno distintivo. Questo amore deve essere la sorgente di  tutti i loro desideri, lo scopo di tutti i loro pensieri; il vero amore di Gesù,  Cristo deve essere insomma l’oggetto principale e il motivo di tutte queste  pratiche. 

È vero però che per sentirsi aumentare sensibilmente questo amore  perfetto ci vuole fedeltà nell’adempimento di queste sante pratiche. Gesù  gradisce tanto questa devozione, che sembra non possa ricusare nulla a  chi la pratica, ed è ciò che il Salvatore divino à promesso a quella Persona  di cui si è servito per ispirarla nei fedeli, e l’esperienza ha felicemente  confermato fino ad ora e continua a confermarlo ancora ogni giorno. 

Osserviamo infine: l° di non dimenticare mai di adorare con tenerezza  e affetto il Cuore di Gesù ogni volta che dovremo presentarci davanti al  SS. Sacramento dell’altare. 2° Di visitarlo più spesso e col rispetto  maggiore che si potrà, suggerendo questa devozione ad ogni qualità di  persone, perché è proprio dell’amore perfetto di Gesù Cristo ispirare non  soltanto il desiderio d’amarlo sempre più, ma anche di vederlo sempre più conosciuto, con più rispetto adorato, più spesso visitato e più  ardentemente amato.

P. GIOVANNI CROISET S.J.


Aiutami a camminare verso il tuo Cuore

 


Signore dal Cuore squarciato,

Aiutami a camminare verso il tuo Cuore

come verso la meta del mio pellegrinaggio;

ad aderire al tuo Cuore con tutta la forza delle mie aspirazioni.

Dammi di penetrare nel tuo Cuore fino alla sua estrema profondità;

di respirare per mezzo del tuo Cuore animandomi col soffio di un generoso amore;

a lavorare per il tuo Cuore senza risparmiare pene e fatiche.

E poi fammi riposare sul tuo Cuore in una intimità tranquilla e senza fine;

per irradiare la santa bontà e l'ardore apostolico del tuo Cuore, -

e dimorare per sempre in esso immutabilmente stabilito nella tua carità.


È GIUNTO IL TEMPO DEI DOLORI!

 


Carbonia 31.05.2023

È giunto il tempo dei dolori!

Figlia mia, è il Padre che ti parla, ascolta e trasmetti al mio amato Popolo:

  • ecco, è giunto il tempo dei dolori!
  • L’uomo si è allontanato dal suo Creatore,
  • preferisce adorare gli idoli di questo mondo:
  • …così sia!

Vi lascio alle vostre scelte Figli miei: non potrò sollevarvi dai dolori che vi siete cercati.

  • La vostra condizione umana è in pericolo:
  • state abbracciando la morte…
  • ma non volete prenderne consapevolezza;
  • volete agire di vostro, non volete il mio aiuto, …
  • andrete allo sfacelo!

Amati Figli:

vedo crescere inesorabilmente la vostra superbia; la vostra vita è appesa a un filo che sta per spezzarsi, ma… ancora prediligete il peccato. Chiudete i vostri occhi a ciò che vi circonda e state nella spudorata attesa che tutto finisca e torni il sereno.

Vi sbagliate Figli miei, vi sbagliate!

Siete a un passo dalla disgrazia: all’improvviso vi troverete senza nulla, il vostro cuore impazzirà dal dolore!

Ancora vi richiamo ad ascoltare i miei appelli che, altro non sono che un sollecito alla conversione, alla Salvezza,

  • solo in Me avrete la vita Figli Miei!
  • Solo Io, il Dio Creatore, posso cambiare gli eventi!
  • Solo Io posso salvarvi, permettetemi di farlo.
  • Vi state distruggendo con le vostre stesse mani:
  • non volete ravvedervi, …
  • non credete più in Me.

Poveri Figli!

  • La Terra trema in ogni suo angolo,
  • i vulcani eruttano,
  • i mari s’innalzano,
  • i monti si sfarinano,
  • le profezie si stanno compiendo
  • ma voi girate le spalle alla Verità,
  • continuate imperterriti nel vostro andare incontro alla morte.

Dio vuole salvarvi ma voi non consentite il suo aiuto: la vostra superbia supera il vostro intelletto.

Vi richiamo ancora a Me: convertitevi o uomini!

Convertitevi!

  • Non avete più tempo:
  • il declino sarà repentino e vi troverete nella disperazione e nella morte.
  • Tornate ora al vostro Dio, al vostro Salvatore,
  • l’unica sicurezza è in Lui!

Non c’è altro Dio all’infuori di Lui che possa liberarvi dalle catene del Demonio. Amen!

 


mercoledì 31 maggio 2023

Preghiera a Maria

 


Non dirmi, o Vergine santa, che tu non puoi, perché io so che il tuo Figlio divino ti ha dato ogni potere sia in cielo che sulla terra. Non dirmi che non devi, poiché tu sei la Madre universale e comune di tutti gli uomini, e di me pure in particolare.

Se tu non potessi, ti scuserei dicendo: è vero che è mia madre e mi ama come figlio, ma non ne ha colpa, perché manca di potere. Se tu non fossi mia Madre, io pazienterei dicendo: essa è ricca, capace di assistermi, ma siccome non è mia Madre, non ha tenerezza per me. Ma dal momento che tu, o Vergine Santissima, sei la mia Madre e sei potente, come ti scuserei se non mi sollevassi, se non mi prestassi il tuo soccorso, se non mi concedessi la tua assistenza?

Pensaci, o Madre mia: tu sei obbligata a concedermi i favori che ti chiedo, ad esaudire le mie domande...

Concedimi tutti i doni che piacciono al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.

S. Francesco di Sales