24.XI.1935. Domenica, primo giorno. Andai subito davanti al Santissimo Sacramento e mi offrii insieme a Gesù, che è nel SS.mo Sacramento, all'Eterno Padre. E subito udii nell'anima queste parole: «Lo scopo tuo e delle tue compagne è quello di unirti a Me nella maniera più stretta per mezzo dell'amore. Concilierai la terra col cielo, mitigherai la giusta collera di Dio ed impetrerai la Misericordia per il mondo. Affido alle tue cure due perle preziose per il Mio Cuore, che sono le anime dei sacerdoti e le anime dei religiosi; per loro pregherai in modo particolare; la loro forza dipenderà dal vostro annientamento. Le preghiere, i digiuni, le mortificazioni, le fatiche e tutte le sofferenze, le unirai alla preghiera, al digiuno, alla mortificazione, alla fatica ed alla sofferenza Mia ed allora avranno valore di fronte al Padre Mio». Dopo la santa Comunione vidi Gesù, che mi disse queste parole: «Oggi penetra nello spirito della Mia povertà ed organizza tutto, in modo che i più poveri non abbiano nulla da invidiarti. Non nei grandi palazzi e negli splendidi arredamenti, ma in un cuore puro e umile trovo la Mia compiacenza ». Quando restai sola, cominciai a riflettere sullo spirito di povertà. Vedo chiaramente che Gesù non aveva nulla, benché fosse il Padrone dell'universo. Nasce in una mangiatoia presa in prestito; durante la vita fa del bene a tutti, ma Egli stesso non ha dove posare il capo. E sulla croce vedo il massimo della Sua povertà, poiché non ha nemmeno la veste su di Sé. O Gesù, col solenne voto di povertà, desidero assomigliare a Te; la povertà mi sarà madre. Come non si possiede nulla esternamente e non si dispone di nulla come proprietari, così occorre non desiderare nulla interiormente. Come è grande la Tua povertà nel Sant.mo Sacramento! C'è mai stata un'anima così abbandonata come Te, o Gesù, sulla croce? La castità - questo voto, lo si capisce per se stesso - proibisce tutto ciò che è vietato dal sesto e dal nono comandamento di Dio, naturalmente azioni, pensieri, parole, sentimenti e... Comprendo che il voto solenne si differenzia dal voto semplice, lo comprendo in tutta la sua estensione. Mentre riflettevo su ciò, sentii nell'anima queste parole: “Sei la Mia sposa per l'eternità, la tua purezza dev'essere maggiore di quella degli angeli, poiché con nessun angelo ho rapporti di così stretta intimità come con te. La più piccola azione della Mia sposa ha un valore infinito; un'anima pura ha una potenza incalcolabile davanti a Dio”. L'obbedienza. « Sono venuto a fare la volontà del Padre Mio. Sono stato ubbidiente ai genitori, ubbidiente ai carnefici, sono ubbidiente ai sacerdoti ». Comprendo, Gesù, lo spirito dell'obbedìenza ed in che cosa consiste. Esso non riguarda solo l'esecuzione esteriore, ma interessa anche la mente, la volontà ed il giudizio. Dando ascolto ai superiori, obbediamo a Dio. Poco importa se sia un angelo od un uomo a comandarmi in nome dì Dio: io debbo essere sempre obbedìente. Non scriverò molto sui voti, poiché essi sono per sé chiari e basati sul concreto, mi accingo piuttosto a gettare uno sguardo generale su questa congregazione.
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