La Battaglia Finale del Diavolo
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L’articolo de Inside the Vatican riferiva di un altro incontro segreto di Suor Lucia – un incontro che non aveva seguito, per una volta, la linea del Partito. Secondo Inside the Vatican Don Luigi Bianchi, un sacerdote italiano, “afferma di aver incontrato Suor Lucia dos Santos la settimana l’avvertimento di un grande castigo celeste contro la Chiesa ed il mondo non doveva più preoccuparci? Quale Cattolico degno di questo nome poteva mai credere a tutto questo, viste le condizioni in cui versava – e versa tuttora - il mondo?
Malgrado il tentativo sistematico di imporre la Linea del Partito di Sodano (un tentativo che adesso comportava persino l’utilizzo di una dichiarazione di stampo stalinista, con la quale si relegava Padre Gruner al rango di una “non persona” all’interno della Chiesa), milioni di Cattolici in tutto il mondo continuavano a chiedersi cosa volessero dire le parole che fanno seguito alla frase “In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede, ecc.” Perché l’MDF aveva evitato quella frase, rimuovendola dal Messaggio di Fatima e relegandola in una mera nota a piè di pagina? Cos’era accaduto alle parole mancanti della Beata Vergine Maria? Dov’era la conversione della Russia che era stata promessa? E perché non ci trovavamo in un periodo di pace per il mondo intero, come promesso dalla Madonna?
Di fronte al continuo aumentare di queste domande, prima che la bolla scoppiasse del tutto e diventasse incontrollabile, l’apparato Vaticano compì un altro sforzo per ridurre le sempre più insistenti voci di un occultamento in atto contro il Terzo Segreto. L’affermazione del Cardinale Ratzinger in merito ad una Curia destabilizzata indicava che probabilmente la Linea del Partito su Fatima stava trovando opposizione persino all’interno della Curia stessa, probabilmente a causa della crescente destabilizzazione del mondo in generale; una cosa che mal si conciliava con la tesi secondo la quale gli avvertimenti di Fatima appartenevano al passato.
Questa volta, lo stratagemma consisteva in un’intervista segreta a Suor Lucia, all’interno del suo convento di Coimbra. Quest’intervista avvenne il 17 novembre 2001, e fu condotta dall’Arcivescovo Tarcisio Bertone, che cinque anni dopo sarebbe succeduto al Cardinale Sodano come Segretario di Stato, diventando così “l’araldo” della versione “ufficiale” del Segreto, nonché colui le cui rivelazioni (come vedremo nel Capitolo 14) avrebbero riaperto del tutto il “caso Fatima”.
Per qualche strano motivo, i risultati di quell’intervista segreta non vennero pubblicati per più di un mese. Solo il 21 dicembre 2001, infatti, l’Osservatore Romano pubblicò un breve comunicato di Bertone riguardo al suo incontro con Lucia, intitolato “Incontro di Sua Eccellenza Monsignor Tarcisio Bertone con Suor Maria Lucia di Gesù e il Cuore Immacolato”.
La sostanza di quel comunicato fu che, secondo Monsignor Bertone, Suor Lucia aveva affermato che la consacrazione del mondo del 1984 poteva considerarsi sufficiente come consacrazione della Russia, e che “tutto è stato pubblicato; non vi sono più segreti”. Come abbiamo dimostrato nel Capitolo 6, la prima di queste affermazioni contraddiceva tutto ciò che Suor Lucia aveva affermato durante la maggior parte degli ultimi 70 anni. L’ultima affermazione, invece, veniva presentata come la risposta di Suor Lucia ad una domanda sul Terzo Segreto – ma quella domanda, abbastanza stranamente, non venne pubblicata.
Ora, quando un giornale o una rivista pubblicano il resoconto di un‘intervista con una persona famosa, il lettore si aspetta giustamente tutta una serie di domande complete, seguite da risposte altrettanto complete, affinché possa valutarle egli stesso – nel loro giusto contesto – per comprendere ciò che l’intervistato voleva da dire con le sue parole.
Non in questo caso, però: malgrado Monsignor Bertone e Suor Lucia avessero conversato per “più di 2 ore” – così diceva il comunicato - Bertone fornì solamente un riassunto di quel colloquio, con pochissime parole attribuite a Suor Lucia. Non venne fornita alcuna trascrizione, né video né audio, di quelle 2 ore di colloquio. Infatti, meno del 10%
delle parole che vengono riportate come pronunciate da Suor Lucia avevano a che fare con lo scopo dell’incontro, e cioè rispondere ai dubbi di milioni di Cattolici in merito alla Consacrazione della Russia e alla completezza della rivelazione del Terzo Segreto da parte del Vaticano. Ormai dovremmo essere abituati alle continue irregolarità e scorrettezze con cui il Vaticano ha gestito Suor Lucia, e questa “intervista”, pubblicata in modo strano e tardivo, non fa eccezione. Il comunicato di Monsignor Bertone dimostrava come Suor Lucia venisse ancora trattata come una testimone di un processo per mafia! Certo, Suor Lucia era pur sempre una suora di clausura, ma un‘intervista è un‘intervista, e due ore di colloquio sono pur sempre due ore di colloquio. Dov’è quindi quell’intervista e cos’è successo alle 2 ore di conversazione? E come conciliare questa specie di pseudo intervista con la pretesa che Suor Lucia ci abbia detto tutto quello che c’era da sapere sul Messaggio di Fatima? Se ci avesse detto tutto quello che sapeva, allora non vi sarebbe stato niente da nascondere. E se non c’era niente da nascondere, perché non pubblicare tutto quello che le era stato chiesto e tutto ciò che aveva risposto durante quelle due ore? Infine, perché non permettere a Suor Lucia di parlare al mondo, di persona, per rispondere a tutte le domande e chiudere la controversia una volta per tutte?
Eppure, persino dopo la pubblicazione dell’MDF - che in teoria avrebbe dovuto fornire l’ultima parola su Fatima e rivelarci tutto ciò che ancora non sapevamo - Suor Lucia veniva ancora tenuta lontana dai microfoni e da testimoni neutrali. Rimase del tutto invisibile durante la “rivelazione” delle visioni contenute nel Terzo Segreto, tra il maggio e il giugno 2000, e lo sarebbe rimasta fino alla sua morte; tutto questo malgrado Fatima – così afferma la Linea del Partito - “appartenga al passato”.
Prima di analizzare i particolari di quell’“intervista” del novembre 2001 – incluso un totale di quaranta parole attribuite a Suor Lucia in merito agli argomenti discussi durante il presunto colloquio con Bertone, durato più di due ore - va fatto notare che è lo stesso comunicato di Monsignor Bertone a minare la credibilità del suo autore, visto che asserisce ciò che segue: “Passando al problema della terza parte del segreto di Fatima, [Suor Lucia] afferma che ha letto attentamente e meditato il fascicolo pubblicato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede [ovvero l’MDF], e conferma tutto ciò che è scritto”.
Non può essere altro che un inganno. Solo per cominciare, Monsignor Bertone vorrebbe far credere ai fedeli che:
• Suor Lucia “conferma” la conclusione del MDF, secondo cui la visione contenuta nel Terzo Segreto incorpora immagini che la stessa Lucia “può avere visto in libri di pietà” nonché sue “intuizioni di fede”. In altre parole, Suor Lucia “conferma” di essersi inventata tutto.312
• Suor Lucia “conferma” l’apprezzamento del Cardinale Ratzinger nei confronti del Gesuita modernista Edouard Dhanis, definito un “eminente studioso” di Fatima, malgrado lo stesso Dhanis abbia liquidato ogni aspetto profetico del Messaggio di Fatima (la visione dell’inferno, la predizione della seconda guerra mondiale, la consacrazione e conversione della Russia), definendolo una “ bugia involontaria” (ne parleremo abbondantemente più avanti).
• Suor Lucia “conferma” di essere sostanzialmente un’impostora, anche se molto pia e devota, che aveva solo immaginato che la Vergine Maria le avesse chiesto la consacrazione e la conversione della Russia, e che quindi l’MDF è nel giusto quando ignora questi elementi chiave del Messaggio di Fatima, trattandoli come se non esistessero.
Mettiamo le cose nel giusto contesto: quando un funzionario del Vaticano, a prescindere dalla sua importanza, viene in un convento di clausura e dichiara che una suora di 94 anni “conferma tutto ciò che è scritto”, riguardo a un documento di quaranta pagine che egli stesso ha pubblicato, è logico aspettarsi qualche prova in più che corrobori una simile affermazione. A maggior ragione quando il documento di quaranta pagine suggerisce, in modo assai gentile, che la suora in questione si è inventata una pia favoletta che ha tenuto inutilmente la Chiesa col fiato sospeso per più di 80 anni.
Già solo per questo motivo, bisogna ritenere quest’ultima intervista segreta di Suor Lucia come l’ennesimo tentativo di manipolare e sfruttare una testimone prigioniera, a cui non era ancora stato permesso di farsi avanti e di parlare personalmente e in libertà ai fedeli. L’ultima veggente di Fatima era ancora sottoposta ad interviste segrete, durante le quali veniva circondata da “ammaestratori”, che avrebbero poi riportato le sue “testimonianze”, usando qualche sua frase qua e là – una risposta senza la domanda, una domanda senza la risposta, e così via. E ora veniva chiesto ai fedeli di mandar giù l’idea che Suor Lucia, la veggente di Fatima prescelta dal Cielo, concordasse con “tutto ciò” che era scritto in un commento neo-modernista lungo 40 pagine – un documento che tra l’altro, come fatto notare dal Los Angeles Times, aveva “gentilmente smontato il culto di Fatima”.
Malgrado sia ormai evidente che questa “intervista” del 17 novembre 2001 è a dir poco sospetta, abbiamo comunque l’obbligo di dimostrare i fatti in maniera più ampia, al fine di fornire una completa documentazione storica.
Per iniziare, il colloquio tra Bertone e Suor Lucia era stato organizzato espressamente per rimuovere i dubbi che sorgevano tra i fedeli riguardo all’ovvia campagna orchestrata dal Vaticano per buttare il Messaggio di Fatima nella spazzatura della storia. Come ammette lo stesso comunicato di Monsignor Bertone:
Nei mesi scorsi, sopratutto dopo il triste evento dell’attentato terroristico dell’11 settembre scorso, su giornali italiani ed esteri sono comparsi articoli riguardanti presunte nuove rivelazioni
di Suor Lucia, annunci di lettere monito al Sommo Pontefice, reinterpretazioni apocalittiche del messaggio di Fatima.
Si è inoltre ribadito il sospetto che la Santa Sede non abbia pubblicato il testo integrale della terza parte del ‘segreto’, ed alcuni movimenti ‘fatimiti’ hanno ripetuto l’accusa che il Santo Padre non ha ancora consacrato la Russia al Cuore Immacolato di Maria.
Si è perciò ritenuto necessario incontrare Suor Lucia...
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Padre Paul Kramer
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