giovedì 28 marzo 2019

LE GRANDEZZE DI MARIA



IL CONSENSO DI MARIA


NOME E QUALITÀ DELL'ANGELO MANDATO ALLA VERGINE.

I. - Essendo la Vergine assorta in quei santi desideri, l'Angelo arride e la trova in tale stato tutto celeste; entra in quella cella come in un santuario molto più santo e venerabile che quel recinto del Tempio che porta il nome di Santo dei santi; entra pieno di rispetto, apparendo in forma di uomo perché assume la livrea di Colui ch'egli viene ad annunciare e che sarà Uomo-Dio.

San Gabriele saluta la Vergine con profondissima umiltà, perché viene a trattare del mistero più sublime, ma insieme più umile che mai vi sarà; sul suo volto e nel suo contegno si sarebbe potuto leggere l'impressione della dignità, della purezza e dell'umiltà del divino mistero di cui doveva parlare.

L'Angelo dice alla Vergine parole sublimi, perché Ella sta per entrare in uno stato talmente sublime che non v'è nulla di uguale. Quel mistero, quel colloquio, quelle persone, tutto ciò è divinamente descritto dal pennello dello Spirito Santo nel quadro che ci presenta il santo Vangelo. [23]

Ci basta prendere in mano la narrazione di S. Luca e leggerla con un'attenzione ed una considerazione particolare senza lasciarne cadere neppur una parola, perché sono tutte parole d'oro e degne del peso del santuario.

Dice adunque S. Luca: L'Angelo Gabriele venne mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, ad una Vergine per nome Maria, fidanzata a Giuseppe. (Luc., I, 26).

Osservo che Dio medesimo invia l'Angelo, direttamente e non secondo l'ordine da Lui stabilito tra i suoi angeli, dove gli inferiori sono, da parte sua, mandati dagli angeli superiori. Si tratta di una missione straordinaria, ed il mandato ne emana direttamente dalla mano di Dio. Questo dimostra il pregio del messaggio e la dignità dell'ambasciatore, il quale riceve lui stesso il suo mandato direttamente da Dio e in questa missione pertanto non dipende che da Dio.

Dio manda alla Vergine, non un angelo della terra, vale a dire qualche profeta, ma un angelo del cielo, perché questa Vergine è tutta angelica e celeste. Che se Dio le vuole parlare per mezzo di interposta persona, ciò deve avvenire per mezzo delle sue persone celesti. Parlare a quella gran Vergine, e parlare in questo stato così elevato mentre trovasi assorta in sentimenti e pensieri così santi e sopra un argomento così celeste, è cosa che spetta ad angeli e non ad uomini mortali.

Si tratta del Figlio di Dio che vuole incarnarsi su la terra; dal cielo deve essere comunicata al mondo una verità così, elevata, una notizia così felice. Per la terra è già troppa gloria riceverla senza aver l'autorità di annunciarla; poiché questo mistero, quantunque tutto celeste e tutto divino, si compie su la terra e non in cielo, il cielo abbia almeno la grazia di annunciarlo alla terra, affinché il cielo e la terra onorino i vari uffici di questo mistero [24] e ne siano reciprocamente onorati: il cielo nell'annunciarlo e la terra nel riceverlo.

In tal modo Dio divide le grandezze tra le sue creature, e così procede in un mistero che deve essere la benedizione del cielo e della terra.

Da quel momento gli angeli entrano in relazione con Gesù, incominciando a servirlo non soltanto nelle sue ombre e nei suoi servi come prima, ma in Lui medesimo e nella sua propria persona. E questo servizio che gli angeli prestano a Gesù è il punto più sublime, più elevato, più delizioso nella dignità e felicità angelica.

L'angelo, inviato per quell'imbasciata insigne e straordinaria, porta il nome di Gabriele, come ci rivela S. Luca; ed è questa la terza circostanza che dobbiamo notare nella breve narrazione evangelica. Orbene, Gabriele nel nostro linguaggio significa Forza di Dio; quell'angelo, infatti, annuncia quel grande Mistero in cui Dio esercita la sua forza e la sua potenza nel salvare gli uomini, sconfiggere il demonio, e stabilire su la terra la sua grazia, nel cielo la sua gloria e nell'inferno, il terrore del suo nome. Parecchi, tra i grandi Dottori antichi dicono persino, come si legge negli Atti del Concilio di Efeso 17 che questo nome di Gabriele significa Homo et Deus, Uomo e Dio, come se il nome di quel grand'angelo fosse la sigla del suo messaggio e che nel suo nome portasse un segno perpetuo della più insigne legazione che mai egli potesse avere.

Questo angelo è veramente grande e beato, sia nella sua persona, sia nei suoi uffici. È uno di quegli spiriti che stanno davanti al trono di Dio: Asto ante Deum, Sto davanti a Dio, dice Lui medesimo in un altro luogo (Luc., I, 19): è questo uno dei più grandi uffici che vi [25] siano in Paradiso, come l'ufficio ch'egli compie ora è l'ufficio più sublime che gli angeli possano esercitare su la terra. Quell'angelo certo è un serafino e uno dei più elevati tra i serafini.

Quel mistero di amore, che contiene il più gran segreto dell'amore di Dio fuori di sé medesimo, meritava bene di venire annunciato da un angelo serafico, e da uno dei maggiori tra i Serafini. Che se ardissi proporre un mio pensiero in un punto così segreto, direi volentieri che quell'angelo è assolutamente il maggiore dopo san Michele. Questi due angeli sono i primi del Paradiso ed esercitano le più degne funzioni angeliche: Michele è preposto alla Chiesa di Gesù, Gabriele alla Madre di Gesù; e quest'ultimo in tale qualità è ora l'angelo che annuncia e serve Gesù su la terra, perché è l'angelo tutelare della Vergine destinata ad essere Madre di Gesù.

San Gabriele nell'Antico Testamento, come per prevenire questa sua gloriosa missione, si prendeva cura, insieme con san Michele, della liberazione del popolo di Dio contro l'Angelo della Persia perché quel popolo era il popolo di Gesù.

San Gabriele inoltre rivelò a Daniele le settantadue settimane tanto memorabili nella Sacra Scrittura, perché indicavano il tempo preciso fissato per l’avvento di Gesù.

San Gabriele infine compare a Zaccaria e gli predice la nascita di san Giovanni Battista, perché questo doveva essere il Precursore di Gesù.
In una parola, san Gabriele è l'Angelo di Gesù e di Maria, addetto in ogni tempo agli uffici che riguardano il Figlio di Dio e la sua santissima Madre, e lo sarà più ancora in avanti. Mansione insigne tra le più illustri mansioni angeliche. [26]

II. - Da un angelo così insigne e in un argomento così sublime, che cosa dobbiamo aspettarci se non una luce insigne con parole tutte sublimi e divine? Onorando dunque l'angelo e il suo ufficio, ascoltiamolo volentieri.

Egli apporta la migliore notizia che il cielo e la terra possano mai sentire; parla ad una Vergine, la quale nell'universo intero è la più degna di udirlo e quella che è meglio disposta a rispondergli divinamente. Il loro colloquio è tutto celeste e divino in tutte le sue parti, né può darsi al mondo argomento più dolce, più delizioso e più salutare. È una conversazione privata e intima tra due cittadini, l'uno del cielo, l'altro della terra; un colloquio sacro tra un angelo ed una Vergine, Vergine più celeste e più divina dell'angelo medesimo. Si tratta di elevare questa Vergine ad essere feconda di Dio ed origine della salvezza del mondo. L'Angelo adunque parla a questa gloriosa e beata Vergine; la saluta come piena di grazia, come quella che ha il Signore con sé; ed è benedetta fra tutte le donne. Pronunciando parole così sublimi, Gabriele, parla da angelo e non già come l'uomo parla all'uomo; non proferisce soltanto il suono delle parole, ma, come spirito di gloria e di luce, diffonde la sua luce nella mente della Vergine; e la eleva ad intendere le grandezze nascoste in quelle parole sublimi.

La Vergine, ascolta, ed accoglie ciò che l'Angelo le dice e le imprime nella mente, ma non gli dà risposta e l’Angelo si ferma. L'umiltà della Vergine è sorpresa e stupita di tali parole ed illuminazioni; nella sua celeste prudenza quell'anima divina vuole ponderarle. L'Angelo nel suo contegno è così affabile e rispettoso, verso la Vergine; è tanto deferente verso la sua prudenza e la sua umiltà, che ad ogni modo, benché parli da parte di Dio ed abbia cose grandi, importanti e urgenti da aggiungere, [27] crede bene di lasciare a quella mente divina il tempo di riflettere.

Tutt'e due stanno così in un rispettoso silenzio, l'Angelo sta ossequioso davanti alla Vergine e la Vergine riflette alle parole dell'Angelo.

Poiché l'Angelo si ferma, fermiamoci noi pure e parliamo alla Vergine intanto che l'Angelo le rivolga di nuovo la parola. 

CARD. PIETRO DE BÉRULLE

PADRE PIO E IL DIAVOLO



Gabriele Amorth racconta... 

È cambiato, temporaneamente, il tipo di agguati: vedendo che il fraticello è particolarmente sensibile al timore di aver offeso Dio, il suo avversario si insinua in questa debolezza, e cerca di convincerlo che ciò che teme è vero. Tanto che padre Benedetto a più riprese deve usare la sua autorità per farlo uscire dalla trappola: «... Inchino a credere che la rappresentazione fosca della vita passata, col martirio acuto dello spirito e del corpo susseguente, non sia un'operazione divina, ma piuttosto uno strazio di Satana, specialmente se la cognizione del passato si versa su di colpe gravi attuali, o mortali atti di ingratitudine... 
Nella prima ipotesi però devi uscir fuori di martirio e non credere al quadro perché è bugiardo» (San Marco la Catola, luglio 1917). 

«... Se dunque a voi si presenta la visione d’una vita peccaminosa e ingrata sino al grado d’aver meritato alcuna volta lo sdegno di Dio e d'averlo mortalmente offeso, questa visione è falsa e perciò diabolica, e lo strazio che ne consegue non può attribuirsi che alla stessa causa e quindi da disprezzarsi ed evitarsi.» (San Marco la Catola, 6 agosto 1917). 

É il momento in cui una nuova prova aspetta Padre Pio, e ne parla nelle lettere a cavallo far gli ultimi mesi del 1917 e quelli all’inizio del 1918. «Ancora una volta poi l'anima mia in questi giorni è discesa nell’inferno; ancora una volta il Signore mi ha esposto al furore di Satana. I di lui assalti sono violenti e assidui; si tratta di ciò che questo apostata infame vuole strapparmi dal cuore ciò che in esso vi è di più sacro: la fede. Mi assale di giorno in tutte le ore; mi amareggia il sonno nelle ore della notte. Fino a questo punto che scrivo ho la piena coscienza di non avergliela data mai per vinta; ma nell’avvenire?!... Sento forte la volontà che è attaccata al suo Dio, ma debbo ancora confessare che le forze fisiche e morali, per la lotta che si sostiene, si vanno sempre più debilitando». 

MARCO TOSATTI 

SPIRITO SANTO



Considera, o Cristiano, che sebbene lo Spirito Santo sia Luce, e Luce divina, Luce delle menti e dei cuori, che vince e dissipa qualunque ombra d'errore, d'ignoranza e d'inganno, pure vi ha tre classi di persone che non possono essere illuminate da sì preziosa Luce, e sono 1° coloro che voglion tenere chiusi gli occhi dello spirito; cioè, che non si curano di conoscere Dio e le sante verità da Lui rivelate; 2° coloro che bramosí delle soddisfazioni dei sensi, si fanno schiavi delle esigenze della gola, e si ravvolgono nel fango d'immondi piaceri; 3° quelli, che, infingardi nel corrispondere alla divina grazia, vorrebbero che in esso tutto facesse Dio da se medesimo, perchè non vogliono darsi la pena di cooperare alla grazia col vincere le ripugnanze della natura, col mortificare le passioni e praticare l'annegazione indispensabile a chi vuol salvarsi. Vedi ora, o Cristiano, a quale di queste tre classi di persone tu appartenga; e pensa che cosa devi fare per ottenere che il celeste lume del Paracleto ti rischiari, e ti sia nella presente vita scorta sicura alla beata eternità. 

Molti templi saranno chiusi e ci sarà una grande dittatura religiosa.




Cari figli, sono la vostra Madre Addolorata. Camminate per un futuro di grandi persecuzioni. Gli uomini e le donne di fede berranno il calice amaro della sofferenza. Cercheranno il Prezioso Alimento e in molti luoghi non Lo troveranno. Adoreranno il Signore in luoghi segreti. Molti templi saranno chiusi e ci sarà una grande dittatura religiosa. Coraggio. Il Mio Gesù sarà con voi. Non c'è vittoria senza croce. La Chiesa del Mio Gesù tornerà ad essere come Egli l'affidò a Pietro. Curate la vostra vita spirituale. Non tiratevi indietro. Coloro che rimarranno fedeli fino alla fine saranno proclamati Benedetti dal Padre. DateMi le vostre mani e Io vi condurrò alla vittoria. Avanti nella difesa della verità. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

mercoledì 27 marzo 2019

A Gesù Eucaristia



Ecco il pane degli angeli, pane dei pellegrini,
vero pane dei figli.

Buon pastore, vero pane, o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici, portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.

Tu che tutto sai e puoi, che ci nutri sulla terra, 
conduci i tuoi fratelli  alla tavola del cielo
nella gloria dei tuoi santi.

(S. Tommaso d’Aquino)

Satana brama le anime, il suo appetito è insaziabile e la sua volontà implacabile.



Mia amatissima figlia, tutte le profezie annunciate molto tempo fa e date da Dio ai profeti, veggenti e visionari, sia attraverso rivelazioni pubbliche che private, ora si compiranno. 

L‟uomo scettico metterà in dubbio l‟autenticità della Parola di Dio, ma quando vedrà accadere, con i suoi occhi, tutto ciò che fu predetto nel Libro della Rivelazione, allora diverrà silenzioso poiché, quando questi eventi colpiranno l‟umanità, l‟unico conforto che troverà sarà quello di cercarMi. Quando il vostro cuore sarà colmo di dolore a causa delle cattive azioni perpetrate dagli uomini malvagi, contro i figli di Dio, voi piangerete lacrime di angoscia. Allora vedrete fino a che punto il male possa diffondersi all‟interno delle anime di coloro i cui cuori sono diventati di pietra. Quando vedrete quanto poca sia l‟attenzione ed il rispetto che questi nemici di Dio hanno per la vita umana, allora potrete finalmente capire quanto è grande il potere che il maligno esercita sull‟umanità. 
Nelle sue ultime ore, Satana, si manifesterà nelle anime, pervadendole con i suoi orribili comportamenti; egli mostrerà al mondo quanto intenso sia il suo odio per il genere umano. 

A causa di tutte le scuse diffuse dall‟uomo per giustificare il male, coloro che perpetrano delle malvagità riveleranno tutto l‟odio che hanno nei loro cuori per i figli di Dio. Essi compiranno delle orribili atrocità nel nome di Dio essendo privi d‟amore nelle loro anime, ma nonostante essi covino odio, la maggior parte di loro non capisce perché il proprio odio per gli altri sia così intenso. Mentre molte persone non credono nell‟esistenza del maligno, dovete sapere che egli non può resistere alla tentazione di rivelare se stesso attraverso coloro che infesta. I suoi miasmi si diffondono fino a quando egli non ha divorato ogni nazione, ogni anima debole ed i potenti leader, il cui amore per l‟ambizione li espone alla sua influenza. 

Presto assisterete ad atti malvagi presenti in ogni ambito della vostra società, in molte nazioni e in diversi modi. Satana brama le anime, il suo appetito è insaziabile e la sua volontà implacabile. Quando il suo odio si manifesta concretamente nelle anime, queste persone non sono in grado di nascondere le loro azioni. Solo in queste situazioni molti di voi potranno vedere davvero il male per ciò che è realmente, e questo attraverso le azioni di quelle povere anime che si sono sottomesse alla sua volontà. 

Non dovete mai compiacervi di voi stessi quando gli atti e le azioni malvagie, tra cui le guerre e i disordini, irrompono nel mondo. È allora che le vostre preghiere sono maggiormente necessarie. 

Il vostro Gesù 

4 Settembre 2014


AVVISI DALL'ALTRO MONDO SULLA CHIESA DEL NOSTRO TEMPO




Presenza dell’azione del Maligno 

La risposta alla prima domanda impone molta cautela, anche se i segni del Maligno sembrano talora farsi evidenti (cfr. Tertulliano, Apol. 23). Potremo supporre la sua sinistra azione là dove la negazione di Dio si fa radicale, sottile ed assurda, dove la menzogna si afferma ipocrita e potente, contro la verità evidente, dove l’amore è spento da un egoismo freddo e crudele, dove il nome di Cristo è impugnato con odio cosciente e nocuo? (Cfr. I. Cor. 16, 22; 12, 3), dove lo spirito del Vangelo è mistificato e smentito, dove la disperazione si afferma come l’ultima parola ecc. Ma è diagnosi troppo ampia e difficile, che noi non osiamo ora approfondire e autenticare, non però priva per tutti di drammatico interesse, a cui anche la letteratura moderna ha dedicato pagine famose (cfr. ad es. le opere di Bernanos, studiate da Ch. Moellcr, Littér. du XX siècle. I. p. 397 ss.: P. Macchi, Il volto del male in Bernanos; cfr. poi Satan, Etudes Carmélitaines, Desclée de Br., 1948). Il problema del male rimane uno dei più grandi e permanenti problemi per lo spirito umano, anche dopo la vittoriosa risposta che vi dà Gesù Cristo. «Noi sappiamo, scrive l’Evangelista S. Giovanni, che siamo (nati) da Dio, e che tutto il mondo è posto sotto il maligno» (I Gv. 5, 19). 

Bonaventura Meyer

PADRE PIO DA PIETRELCINA



 Collaboratore di Cristo redentore.


Padre Pio aveva coscienza d'essere stato scelto da Dio come collaboratore dell'opera redentrice di Cristo e che questa collaborazione non si sarebbe realizzata che attraverso la croce. E la croce fu il faro che illuminò i passi della sua via dolorosa e la sorgente inesauribile della fortezza, generosità, fedeltà e perseveranza richieste dalla sua vocazione. Egli era persuaso che tutta la sua vita, come quella del Maestro, sarebbe stata "un martirio": 
"Altre volte poi, senza che neppure vi penso, mi si accende nell'anima un vivissimo desiderio di possedere intieramente Gesù, ed allora con una chiarezza tale, che il Signore comunica all'anima mia, e che io non so ritrarla in iscritto, mi fa vedere, come in uno specchio, tutta la mia vita futura non essere altro che un martirio" (lett. 130: giugno 1913).  
Ma questa visione così chiara dell'incerto e tormentoso avvenire, né lo impensieriva, né lo scoraggiava. Anzi nell'intimo dell'anima si rallegrava vivamente di essere stato chiamato a cooperare alla salvezza delle anime con la sofferenza che trae valore ed efficacia dalla reale partecipazione alla croce di Gesù:  
"Soffro e soffro assai, ma, grazie al buon Gesù, sento ancora un altro po' di forza, e di che cosa non è capace la creatura aiutata da Gesù? Io non bramo punto di essere alleggerita la croce, poiché soffrire con Gesù mi è caro; nel contemplare la croce sulle spalle di Gesù mi sento sempre più fortificato ed esulto di una santa gioia. Sento però nel mio cuore il grave bisogno di gridare sempre più forte a Gesù col dottore della grazia: Da quod iubes, et iube quod vis 7. Quindi, mio caro padre, l'idea del mio soffrire non metta né sulla vostra fronte, né nei vostri occhi, un'ombra che potrebbe rattristare il vostro cuore. 
Si, non piangiamo, babbo mio; è d'uopo celare, finalmente, le nostre lacrime a colui che le manda, a colui che ne ha versate e ne versa tutti i giorni per l'ingratitudine umana. Egli si sceglie delle anime e tra queste, contro ogni mio demerito, ha scelto anche la mia per essere aiutato nel grande negozio dell'umana salvezza. E quanto più queste anime soffrono senza verun conforto tanto più si alleggeriscono i dolori del buon Gesù. Ecco tutta la ragione perché desidero soffrire sempre più e soffrire senza conforto; e di ciò ne faccio tutta la mia gioia" (20 9 1912).  

LA PASSIONE



GESÙ SI PREPARA  

Ci sono Anime che riflettono sulla Mia Passione, ma sono molto poche quelle che pensano alla preparazione della Mia Vita pubblica: la Mia solitudine!  
I quaranta giorni, che ho trascorso sui fianchi della montagna, sono stati i giorni più angosciosi della Mia Vita, perché li ho passati completamente solo, preparando il Mio Spirito per ciò che sarebbe accaduto: ho sofferto la fame, la sete, LO scoraggiamento ed L’amarezza.  
Sapevo che, per quel popolo, il Mio Sacrificio sarebbe stato inutile, visto che non Mi hanno riconosciuto. In quella solitudine, ho percepito che, né la Mia nuova Dottrina, né i Sacrifici ed i Miracoli, avrebbero potuto salvare il Popolo Ebreo, che si sarebbe trasformato in deicida (uccisore di Gesù Cristo).  
Nondimeno, dovevo compiere il Mio Dovere, la Mia Missione Divina.  
Dovevo, innanzitutto, lasciare loro la Mia semenza e dopo… morire.  
Quanto è triste tutto questo, considerandolo sul piano umano!  
Anch'Io sono stato uomo e ho provato dolore ed angoscia.  
Quanto Mi sono trovato solo!  
Ho mortificato il Mio Corpo con il digiuno, il Mio Spirito con la preghiera.  
Ho pregato per tutta l'Umanità, che non Mi avrebbe riconosciuto, che Mi avrebbe sacrificato tante volte...  
Sono stato tentato come qualsiasi altro mortale, e Satana non ha mai avuto una curiosità tanto grande come quella di sapere chi era l'uomo che stava in tanta solitudine ed abbandono.  
Pensate a tutto ciò che ho dovuto patire, per salvare l'uomo, per poter regnare nel suo cuore, per rendergli possibile l'ingresso nel Regno del Padre Mio.  

Messaggi dettati a Catalina RIVAS 


Il peccato impuro acceca la mente (l’intelligenza) e indebolisce la volontà.

LA REALTA' DEL BATTESIMO



PENSACI BENE

La vita cristiana s'inizia col battesimo, detto sacramento di rinascita, perché, come dai genitori si riceve la vita naturale, così dall'acqua e dallo Spirito Santo si riceve nel battesimo la vita soprannaturale, quella della grazia. Il primo effetto del battesimo è d'inserirci nel Mistero pasquale: come, infatti, Gesù morì per distruggere il peccato e risuscitò alla gloria, così il battesimo ci fa morire al peccato e con Gesù ci fa risorgere a una nuova vita.
Il bambino che viene portato al battesimo reca con sé la macchia d'origine, il peccato originale, e se adulto, può essere colpevole anche d'altri peccati da lui commessi. Compiuto il rito, quando ne ritorna, il peccato è scomparso, la sua anima è rivestita dalla grazia, lo Spirito Santo sceso in lui lo ha unito intimamente a Gesù Cristo, rendendolo fratello di lui, partecipe della sua santità. Inoltre, per mezzo di Gesù, di figlio qual è dell'uomo, lo fa divenire anche figlio adottivo di Dio, elevato alla vita stessa di Dio, col diritto di chiamarlo Padre e di essere un giorno, insieme agli angeli e ai santi, erede della felicità eterna nel paradiso.
Per il battesimo, il cristiano entra in vitali rapporti con le tre divine Persone. Dallo Spirito, che abita in lui come in un tempio a ciò consacrato, viene progressivamente configurato al Figlio, per mezzo del quale ha accesso al Padre. Egli, quindi, conclude il Concilio Vaticano II "deve mantenere e perfezionare, vivendola, la santità che ha ricevuta" (LG 40). Questo spogliarsi dell'uomo vecchio, del peccato, per vestirsi, come dice san Paolo, dell'uomo nuovo, di Gesù Cristo, è un processo che ha inizio col battesimo e prosegue per tutta la vita, sino alla morte. Richiede, una lotta continua contro le opere di morte insinuate dal mondo, dal demonio, dalla carne.

Come si svolge l’esorcismo



“Coloro che crederanno in me, nel mio nome cacceranno i demoni (Mt 16,17) Le preghiere dell’esorcismo sono contenute nel testo approvato dalla Chiesa. L’esorcista può aggiungere altre preghiere o ripetere più volte quelle che ritiene più efficaci, che fanno scalpitare di più il demonio. Può scegliere quelle che meglio si addicono al posseduto presente, senza tralasciare quelle fondamentali per l’esorcismo.  
Vengono sottolineati il valore e significato dei segni che derivano dall’itinerario del catecumenato: segno della Croce, imporre le mani e la stola, aspergere con l’acqua benedetta, invocare lo Spirito Santo, alitare sul fedele. 
• Con il segno di croce e l’aspersione dell’acqua benedetta  a ricordo del Battesimo e per proteggere il cristiano contro le insidie del nemico inizia il rito.   
• L’acqua benedetta fa scattare il demonio e si dimostra molto efficace. Sono previste anche la benedizione del sale e dell’olio, l’unzione con l’olio degli infermi e dei catecumeni insie, senza abusare.  
• Con le litanie l’esorcista invoca la intercessione dei Santi, la misericordia di Dio sul fedele tormentato dal maligno: può aggiungere altri Santi a cui è maggiormente legato per devozione e recitare anche dei salmi per invocare la protezione dell’Altissimo e dare lode a Dio.  
• È prevista la proclamazione del Vangelo, segno della presenza di Cristo, il vero esorcista che viene incontro alle sofferenze degli uomini.  
• L’esorcista impone le mani sul fedele tormentato dalla possessione diabolica, invoca con forza lo Spirito Santo, alitando sul fedele perché il diavolo esca dalla sua anima, divenuta tempio di Dio con il Battesimo. 
• Con la rinnovazione delle promesse battesimali il fedele, quando non è in trance, o con il comando al demonio di lasciarlo pregare, rinuncia a satana e implora l’aiuto di Dio per allontanare il maligno con la preghiera del Padre nostro. 
• Dinanzi al Crocifisso si invita a ravvivare la fede nel Cristo che ha vinto il demonio e ci ha procurato la salvezza, e con la benedizione si ricorda il potere di Cristo su satana.  
• Fin qui sono tutte preghiere di liberazione e benedizione che possono essere recitate da ogni sacerdote non esorcista e sarebbe lodevole lo facessero tutti ogni volta vengono richiesti e ne vedono l’opportunità. 
• Le ultime due preghiere, invocativa e imperativa, sono le preghiere proprie dell’esorcismo solenne per allontanare il demonio dal posseduto e vengono recitate dall’esorcista in nome e con l’autorità di Cristo. 
• Tutte le preghiere possono essere ripetute o durante la stessa celebrazione o in tempi successivi fino alla completa liberazione del posseduto. 
• Con l’imposizione delle mani, con le preghiere di ringraziamento e le formule invocative della benedizione si conclude l’esorcismo. 
Molti esorcisti iniziano con la recita del Rosario insieme al posseduto dal demonio. Con alcuni pazienti si arriva a recitarlo intero insieme e non avviene alcuna reazione del demonio perché sono solo vessati.  
Con altri la preghiera è disturbata da qualche urlo. A volte grida: “Basta, finiscila, non hai altro da fare di meglio”. Qualche altro posseduto intercala le preghiere con bestemmie. Sono reazioni diverse del posseduto a seconda della presenza del demonio. A volte il maligno non dà segni della sua presenza diabolica, rimane come nascosto, anche se presente. A volte la voce del demonio si alterna alla voce del posseduto.  
Con il giovane Tobia il demonio si fa sentire presto. A volte già nella prima decade di Ave Maria grida forte:  “Basta, sono stanco”. Io gli dico: “Amico, sono io qui a comandare per mandarti via, non tu per mandare via me. Il Signore ha dato a me il potere di dirti: “Vattene”!  
Allora si mette calmo e il giovane continua ancora a pregare. Il posseduto prega ad intermittenza finché il demonio non prende totale possesso delle sue facoltà. Terminato l’esorcismo ricorda che durante la trance di lui c’era dentro un altro che parlava e operava. Alcune volte riesce a ricordare qualcosa dei discorsi fatti fra l’esorcista e il demonio. 
Sembra venga gradualmente ipnotizzato dal demonio, fino a rimanere padrone delle facoltà del giovane. 
Tobia alla fine delle preghiere e dei dialoghi fra esorcista e demonio, rimane assopito e bisogna chiamarlo, scuoterlo perché esca dallo stato di trance.  
Nel tornare in sé sente il suo corpo come bastonato, elettrizzato, avverte come una parestesia alle gambe, o dolori alla testa, o alla schiena. Allora completo l’esorcismo passando con le mani o ungendo con l’olio degli infermi le parti doloranti per liberare il posseduto dall’influsso del maligno.  
Queste unzioni hanno una loro efficacia e fanno ritornare il giovane in uno stato fisico più accettabile, vengono attutiti i dolori che avvertiva durante o appena uscito dallo stato di trance della possessione diabolica.  
Gli esorcismi che riguardano persone con differente presenza diabolica, con vessazioni, hanno manifestazioni molto diverse, più tranquilli, senza particolari disturbi perché il demonio tace, non si mostra presente attivamente.  
Tobia uscendo dalla trance mi chiede sempre l’unzione per liberare gli arti da una forte elettricità o dalla parestesia provocata dal demonio. Il giovane può andarsene con un certo miglioramento.  
Il demonio ci tiene ad informarmi che quanto il giovane sente durante la trance non è elettricità,  ma si tratta di presenza di molti demoni che ha portato con sé. Aggiungo: “Ma anche tu soffri molto”. “No, è lui che soffre”!  
Gli ricordo: “Ma sei tu a dirlo che soffri molto; allora soffrirete entrambi perché io con le preghiere e le benedizioni faccio soffrire te e tu ti vendichi contro Tobia. Sei un disgraziato, un vile delinquente; approfitti di un debole, innocente”.  
“Grazie del complimento, mi risponde! È mio, ho un patto di sangue, io devo rimanere qua e farlo morire”.  
 
 FRATELLO ESORCISTA 

SPIRITO SANTO



Vieni, o Pace suprema d'ineffabil chiarezza, che illumini e rallegri il Paradiso; vieni e accendi in tutti gli uomini quel celeste lume che guida rettamente le anime per la via della salute. 

La Madre della Salvezza: Dio non abbandonerà mai i Suoi



Mia cara figlia, devi dire ai miei figli che Dio non abbandonerà mai e poi mai i Suoi, perché questo è impossibile. Egli ama tutti i Suoi figli, indipendentemente da quanto sia il dolore che essi infliggono al Suo unico Figlio, Gesù Cristo. 

La mia protezione ricoprirà ogni anima che proclama la Parola di Dio e, per la Potenza di Dio, schiaccerò la testa del serpente, qualunque siano le sue forme. Sarò l‟avvocata che svelerà le menzogne che si riversano dalla bocca della bestia ed il mondo sarà testimone delle insensate falsità che egli diffonde tra coloro i quali acconsentono volontariamente a divenire dei vasi vuoti, completamente soggiogati dalle sue peccaminose strade. Il re delle menzogne continuerà ad allontanare le anime dalla Verità ed egli, l‟ingannatore, non si arrenderà mai fino all‟ultima ora. 

Quando le menzogne verranno utilizzate per allontanare la gente dalla Vera Parola di Dio, io interverrò al fine di rivelare la Verità. L‟umanità avrà due scelte: rimanere leali alla Verità o, in sostituzione, accettare le menzogne. La confusione danneggerà i cuori delle persone più vulnerabili, più deboli e di coloro che non hanno lo Spirito di Dio nelle loro anime. In tal modo, la battaglia per le anime, si combatterà nel momento in cui la gente dovrà decidere se credere alle menzogne o alla Verità. 

Io vi porto la grande notizia della Misericordia di mio Figlio, ed io sono il Suo strumento di cui si serve per la salvezza delle anime. Nessuna anima sarà esclusa da questa Missione di Salvezza. Dovete pregare perché l‟uomo riesca a scoprire le menzogne che vengono diffuse dai nemici di mio Figlio allo scopo di distoglierli dalla Verità, dalla Sua Luce e dal Suo Amore. 
Abbiate fiducia in Lui e vi verrà mostrata la Sua Grande Misericordia. Se credete nella Promessa del ritorno di mio Figlio, avrete la Vita Eterna. Non permettete che le menzogne vi ingannino, poiché se lo farete, troverete molto difficile continuare ad essere leali a Lui. 

La vostra amata Madre 

Madre della Salvezza 

2 Settembre 2014


martedì 26 marzo 2019

Non ascoltate i bisbiglii del demonio, elevate la vostra anima con una costante preghiera



Maria Madre di Dio
venite, siate amabili agli occhi del Signore e ogni giorno offritevi a Lui; permetteteGli di cambiarvi in fanciulli ferventi, in fanciulli di Luce; cambiate la vostra vita staccandovi dalle cose del mondo, perché, Miei piccoli, siete solo di passaggio in questo mondo; vi ricordo costantemente che la vostra anima vivrà eternamente e vi esorto sempre a cambiare la vostra vita;

che cosa vuole Dio da voi? e che cosa è più giusto fare? Dio vuole il vostro giornaliero abbandono, un totale abbandono, per modellarvi in esseri perfetti; la cosa perfetta da fare è obbedire alla Volontà di Dio offrendoGli la vostra volontà; cercateLo, cercate tutto ciò che è Lui; ve ne prego, non ascoltate i bisbiglii del demonio, elevate la vostra anima con una costante preghiera; vi amo, figli Miei, ed i Miei Occhi non vi lasciano soli un solo istante;

per mezzo dei Nostri Messaggi imparate a fare il bene, i Nostri Messaggi nutrano la vostra povera anima e la riportino alla conoscenza, vi conducano alla Santa Bibbia, alla Verità e alla Vita; voglio salvarvi dalle reti del demonio; voglio innalzare la vostra anima ad un più alto livello di preghiera;

questa sera, figli Miei, intercederò presso il Padre per tutti voi in un modo tutto speciale; sappiate che per Sua Bontà potete ottenere molte grazie, dovete sapere quanto Egli sia infinitamente ricco in Grazie; desiderate il Signore, abbiate sempre fame del Signore; scaricatevi di tutte le vostre pene offrendole a Lui, abbiate fiducia in Lui;

ingrandite il Suo Regno col vostro amore per Lui e per i vostri fratelli; ricambiate il male con l’amore, l’amore sia il principio della vostra vita, l’amore sia la vostra radice; siate coscienti dei vostri pensieri, non giudicatevi gli uni gli altri, perché le vostre vie NON sono quelle del Signore; sforzatevi di essere graditi al Signore rimanendo umili senza dare alcun giudizio sugli altri; l’Amore di Dio è rivelato anche ai più piccoli di voi;

andate in pace, diletti, rientrate al vostro focolare senza lasciarCi indietro, portateCi con voi; imparate a sentire la Nostra Santa Presenza; imparate a dire, “noi” invece di “io”, “noi” invece di “me”; vi benedico tutti; siate uno, come il Signore desidera; non siate divisi poiché nel Cielo voi siete uno;

siate in Pace e vivete in Pace;

25 Ottobre, 1989

Quale dubbio?



Con l'espressione "dubbio di fede" si indica la situazione di colui che non nega dichiaratamente una verità di Fede rivelata, ma nemmeno l'accetta, perché la considera incerta se non addirittura falsa, e tiene sospeso il proprio assenso. Si tratta quindi di un dubbio libero, volontario, alimentato consapevolmente e chiuso ad una migliore conoscenza della questione. È il caso di chi, per esempio, dice di proposito: "Cristo forse non è presente nell'ostia consacrata, forse lo è".
Tale stato d'animo è decisamente contrario all'essenza della Fede che, per quanto non sia evidente alla ragione umana per la sublimità dei suoi misteri, tuttavia poggia sull'indiscutibile motivo dell'autorità di Dio Rivelatore e merita l'assenso certo e completo. Ora dubitare volontariamente di Dio significa credere più a se stesso che a Lui, anzi solo a se stesso, e mettere in forse la sua veracità e onorabilità. E questo è peccato, dovuto ad omissione di fede interna e tanto più grave quanto più alto è la verità su Dio non accolta, anche se non respinta.
Esaminando Dio con la sola luce della ragione, l'uomo non può fare a meno di concludere che Dio è veritiero e credibile, anche se non sempre comprensibile, e che l'uomo deve credergli in tutto. Perciò chi vive nel dubbio di fede ha il dovere di sforzarsi di uscirne al più presto: "è men male l'agitarsi nel dubbio, che il riposar nell'errore" (A. Manzoni, Storia della colonna infame), anzi, peggio, nel peccato.
In quanto abbiamo detto finora non rientra l'altro tipo di dubbio, che si può chiamare speculativo, ipotetico, accademico; quale può avere chi, supposta l'accettazione del dogma, si domanda per esempio, perché mai Dio comandò ad Abramo di uccidere il proprio figlio (Gen. 22,2 ss.) o permise agli ebrei di involare i vasi preziosi degli egiziani (Es. 12,36). Interrogarsi con questo spirito non solo non è male, ma è un gran bene, perché non intende affatto rimettere in discussione, ma semplicemente chiarire e approfondire quello che già si crede e si ritiene giusto e certo, sulla Parola di Dio. È un contributo alla ricerca scientifica e alla personale presa di posizione nelle dispute. Anche nella scienza sacra il dubbio è padre del sapere.
Ancora diverso dal primo è un terzo tipo di dubbio non volontario e tanto meno ostinato, che non intacca nemmeno la certezza della persuasione. Può derivare da cause come queste: o dal pensare che la verità messa nell'incertezza non sia rivelata, o da una certa forza interna che diminuisce la libertà, o dal non capire come questo o quel dogma possa armonizzarsi con altre affermazioni della Rivelazione; ma sempre nel quadro di sincero, consenso a tutto il contenuto della Fede e con la dichiarata intenzione di accogliere la Verità appena viene trovata. Ha un aspetto privato e pratico.
Dubbi di questo genere non sono per nulla colpe, anzi possono essere segni di fervore cristiano proprio di chi vuol vivere una intensa vita di Fede. Però con il passar del tempo potrebbe diventar colpa il trascurare di usare i mezzi necessari per vincere questi dubbi. Ondeggiare è pericoloso e, dice san Giacomo (1,6), "chi dubita, somiglia all'onda del mare percossa e sbattuta dal vento". D'altra parte Dio si fa sempre trovare da chi lo cerca, e chi trova Lui trova la certezza.

La bella affermazione di S. Agostino: "Alimenta la tua Fede e i tuoi dubbi moriranno di fame!".

Sac. Pasquale Casillo


MONDO NUOVO PROFETIZZATO



Il fuoco sotto la cenere (durante la grande Apostasia).


Tempo fa mi si è presentata alla mente un’immagine singolare, senza une ragione particolare, ossia senza un contesto immediato evidente. Mi sono trovato all’interno di una bella e grande casa. Il suo piano terra era formato da una stanza unica, molto spaziosa, e provvista di un focolare domestico che troneggiava al centro di essa. Il focolare era aperto all’intorno, perché fatto all’immagine di quei focolari domestici che i nostri antenati, quasi tutti contadini, costruivano al centro della loro casa prima che ci fosse l’elettricità. Era notte, e probabilmente i membri della famiglia erano già a letto, tutti al piano superiore. Sul focolare il fuoco non ardeva più, ma nell’avvicinarmi ho sentito che da esso emanava ancora un po’ di calore. Ho compreso che nei giorni invernali del tempo passato le famiglie tenevano il fuoco acceso durante tutta la giornata, e alla sera non lo spegnevano completamente. La padrona di casa lasciava che le braci si coprissero lentamente di cenere, intervenendo magari in certi casi per accelerarne il processo. Ricordo che più di una volta, da bambino, avevo udito dire dagli adulti che il fuoco “cova” sotto la cenere, oppure “dorme”, e che in queste condizioni le braci del focolare potevano durare accese tutta la notte, e qualche volta anche di più.

Quest’abitudine di lasciare il fuoco acceso sotto la cenere faceva parte della vita dei nostri bisnonni, anche perché offriva un duplice vantaggio, quello di mantenere la casa leggermente riscaldata durante la notte invernale, e quello di permettere alla padrona di casa di riaccendere il suo fuoco in maniera più veloce la mattina seguente. È più semplice ottenere un fuoco aggiungendo dei ramoscelli secchi ad alcune braci ancora vive, già pronte, che non iniziando da capo tutto il processo di accensione.

Così com’era venuta, quest’immagine si è anche allontanata, ma siccome la sua traccia era ormai impressa nella mia mente, il risultato era che essa avrebbe potuto riprendere vita in me in qualsiasi momento, o per impulso volontario, o per riflesso condizionato, e cioè per “associazione” d’idee. Il riflesso si è effettivamente prodotto in me a distanza di qualche anno mentre in casa di un amico partecipavo alle preghiere da lui organizzate in onore della Madonna, secondo lo spirito del Movimento Sacerdotale Mariano. A provocarlo è stata la lettura di un messaggio profetico che la Madonna aveva affidato a don Stefano Gobbi qualche anno prima, l’11 giugno del 1988. Durante la lettura di detto messaggio mi si è ripresentata alla mente la scena della casa e del focolare domestico, così, per associazione d’idee. Per capire il cammino che le mie idee hanno percorso nell’associarsi è necessario conoscere il contenuto del famoso messaggio che la nostra guida ci leggeva. Tale messaggio aveva per titolo: “La grande Apostasia”.

La grande Apostasia: messaggio affidato dalla Madonna a don Stefano Gobbi l’11 giugno 1988.

La Madonna a don Gobbi: «Sono giunti i tempi della generale confusione e del più grande turbamento degli spiriti. La confusione è entrata nelle anime e nella vita di tanti miei figli. Questa grande Apostasia si diffonde sempre di più, anche all’interno della Chiesa cattolica. Gli errori vengono insegnati e diffusi, mentre con tanta facilità sono negate le verità fondamentali della fede che il Magistero autentico della Chiesa ha sempre insegnato ed energicamente difeso contro qualsiasi deviazione ereticale. Gli episcopati mantengono uno strano silenzio, e non reagiscono più. Quando il mio Papa parla con coraggio e riafferma con forza le verità della fede cattolica non viene più ascoltato, anzi è pubblicamente criticato e deriso. C’è una sottile e diabolica tattica, intessuta segretamente dalla massoneria, che si usa oggi nei confronti del Santo Padre per mettere in ridicolo la sua Persona e la sua opera, e per rendere vano il suo Magistero. Vittime della grande Apostasia sono i miei figli che, spesso inconsapevolmente, si lasciano trascinare da questa ondata di errori e di male. Vittime della grande Apostasia sono molti vescovi, sacerdoti religiosi e fedeli.

In questi tempi nella Chiesa cattolica rimarrà un piccolo resto che sarà fedele a Cristo, al Vangelo, e a tutta la sua verità. Il piccolo resto formerà un piccolo gregge, tutto custodito nel profondo del mio Cuore Immacolato. Questo piccolo gregge sarà formato da quei vescovi, sacerdoti, religiosi e fedeli che resteranno fortemente uniti al Papa, tutti raccolti nel Cenacolo del mio Cuore Immacolato, in atto di preghiera incessante, di immolazione perenne, di offerta totale, per preparare la via dolorosa alla seconda e gloriosa venuta di mio figlio Gesù. »  (11 giugno 1988).

La lettura di questo messaggio ha richiamato alla mia mente l’immagine di quellacasa, di quel focolare, e di quelle braci rimaste vive sotto la cenere. Nello stesso istante ho capito che la notte invernale rappresentava l’Apostasia generale, e che la padrona di casa, di cui sentivo la forte presenza, anche se non la vedevo, era la nostra Mamma celeste. Ho intuito pure che le braci che nel focolare domestico permettevano di mantenere il fuoco vivo sotto la cenere durante la notte invernale (la notte fredda dell’Apostasia) erano quel “piccolo resto” di cui la Madonna parla nel brano già citato. Come una brava padrona di casa la Madonna sa quel che ha da fare per conservare il “suo” fuoco durante la notte invernale in modo che duri fino al giorno seguente.

Per sopravvivere quindi alla notte invernale, che è quella della Purificazione, la cosa migliore è di far parte di questo “piccolo resto”. Se un uomo, infatti, legge i messaggi del “Libro azzurro”, il segreto dei tempi attuali non è più un segreto per lui, e se in più ne mette in pratica i consigli, con questo egli si prepara agli avvenimenti da essi annunciati. Tuttavia, siffatti messaggi sono capiti meglio dai cuori semplici. Questo è quanto dice la Madonna, che a varie riprese afferma che solo i piccoli, i poveri, gli umili, i puri, sono in grado di accogliere i suoi messaggi. Il brano che segue mostra in che modo la Madonna si esprime su tale argomento.

La Madonna a don Gobbi: «Io rivelo il mio segreto solo al cuore dei piccoli, dei semplici, dei poveri, perché da essi viene accolto e creduto. Per questo Gesù sta operando fortemente in questi tempi, per preparare il suo avvento nella vita dei semplici, dei poveri, dei puri, dei piccoli. Con un piccolo numero di questi bambini il Signore instaurerà presto sulla terra il suo glorioso regno d’amore, di santità, e di pace. »  (13 ottobre 1990).

di: Johannes De Parvulis


SPIRITO SANTO



Vieni, o splendore della celeste Sionne, e colla onnipotente tua virtù rischiara anche coloro che tengono chiusi gli occhi dell'intelletto per non vedere la tua luce. Deh! sfolgorali come Saulo, e convertili. 

La Grande Imbarcazione affronterà una terribile tempesta e starà lontana per lungo tempo dal porto sicuro.



Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, a Pirenópolis / Goiás, trasmesso il 25/03/2019

Cari figli, questo è il tempo dei dolori per la Chiesa del Mio Gesù. La Grande Imbarcazione affronterà una terribile tempesta e starà lontana per lungo tempo dal porto sicuro. Vi chiedo di avere coraggio, perché solamente così potete testimoniare la vostra fede. Non permettete che il fumo del demonio vi contamini. Solamente l'amore alla verità vi condurrà a Mio Figlio Gesù. Piegate le vostre ginocchia in preghiera. Non tiratevi indietro. Io sono la vostra Madre e ho bisogno di ciascuno di voi. AscoltateMi. Voi avete libertà, ma non permettete che le cose del mondo vi contaminino e vi allontanino dal cammino della salvezza. Siate liberi per essere del Signore. Conosco le vostre necessità e pregherò il Mio Gesù per voi. Avanti. Quando tutto sembrerà perduto, il Signore vi darà la Grazia della Vittoria. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

NEL PUNTO DI NON RITORNO…



... MANDERÒ I MIEI ESERCITI CELESTI A MUOVERE I CUORI, NON VOGLIO CHE VI PERDIATE FIGLI, NON VOGLIO CHE VI PERDIATE, PER QUESTO ORA LA CONVERSIONE È PIÙ CHE UNA DECISIONE, È UN CONVINCIMENTO ED UNA META PER TUTTI I MIEI FIGLI.  

PRIMA CHE SI ESAMININO PERSONALMENTE, I MIEI FIGLI SI TROVANO ORA DI FRONTE ALLA BENEDIZIONE DEL CAMBIAMENTO, grazie alle suppliche e all’intercessione di Mia Madre, cosicché l’Avvertimento non vi trovi impreparati.

È Lei la Donna vestita di Sole, con la Luna sotto i Suoi Piedi (Apoc. 12,1), È Lei che nel silenzio di questo momento ha implorato questa Misericordia per i Suoi figli, dopo di che lascerà cadere la Mano di Mio Padre sull’umanità.

In questo modo si compirà quello che è stato scritto e profetizzato affinché i Miei fedeli non si perdano.

Sta per sopraggiungere lo sconvolgimento dell’Universo, sentendo i lamenti degli uomini, il sole riscalda la terra come mai prima e in un istante l’oscurità giungerà sulla terra senza che sia annunciata, permettendo che nel firmamento sia protagonista un bagliore che impedirà all’uomo di vederlo chiaramente, finché il tuono non riecheggerà sulla terra e tutti si renderanno conto allora che quello che è stato annunciato da Me e da Mia Madre è la Verità.  NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO 17.03.2019

RIFLESSIONE…


La Parola di Cristo è diretta, contundente, è una freccia che lancia ai Suoi figli, una freccia che non danneggia ma porta con sé il necessario per far svegliare questa generazione.

L’ondata di atti negativi provocati dall’uomo in vari luoghi della terra, sta facendo aumentare nefaste reazioni nell’uomo.
Le notizie relative alla decadenza umana in ambito religioso–spirituale, hanno portato alcune persone ad apostatare dalla fede, ritenendo erroneamente di dover seguire gli uomini invece di Dio.

L’oppressione causata da alcuni governi è un altro detonante che sta facendo aumentare la massa dei dissidenti, sta incrementando l’irrequietezza e la ribellione e l'umanità nell’insieme delle persone che la compongono, nell’esternare anche inconsapevolmente quello che ha dentro, sta attirando i flagelli che sappiamo accadranno.

Cristo mi ha detto che in campo spirituale l’uomo, con i suoi desideri e con le sue azioni forma una cappa che, benché invisibile, influisce su ogni persona in differenti modi e mi ha spiegato che noi non siamo a conoscenza dell’effettiva influenza esercitata dalla psiche dell’uomo sulla totalità dell’umanità. 
Quando noi, come esseri umani dotati di libero arbitrio generiamo il bene oppure il male, dobbiamo essere consapevoli che questi non rimangono senza produrre alcun effetto, ma agiscono ed influiscono anche sugli altri.

La Parola di Dio ci dice chiaramente:  

L'uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore.” (Lc 6,45)

Il bene ed il male si moltiplicano, quindi dobbiamo rimanere vigili soprattutto con noi stessi, non solo a causa delle grandi calamità di ordine naturale che stanno per accadere, ma in particolare per risvegliare quella coscienza che tutti abbiamo.

L’Amore incondizionato di Dio deve palesarsi in ogni persona e deve essere incanalato verso gli indifesi, verso chi soffre e verso tutti.

In questo momento in cui veniamo chiamati a far parte del grano, ogni azione umana ha particolarmente peso, perché tutto quello che succede, in un modo o nell’altro, ricade su tutti pertanto non dobbiamo accontentarci di un singolo ed isolato sforzo.

Cristo mi ha detto che ogni uomo deve essere consapevole di possedere doni e virtù che non ha ancora scoperto e al fine di poter usufruire di una maggiore forza spirituale, questo è il momento opportuno per sfruttare queste Grazie Divine.

Non è la forza fisica, in sé vuota e che equivale al nulla ma che è tanto di moda in questo momento, quella che conta. Ora si lavora sul corpo e non sull’anima… non si lavora sul diventare un essere umano migliore, un fratello migliore, un miglior figlio di Dio, un miglior padre di famiglia, un miglior lavoratore e nemmeno sull’essere più fraterni, più attenti agli appelli del Cielo e più rispettosi della Legge di Dio.

È INVECE IMPORTANTE CONTINUARE A LAVORARE PER ESSERE MIGLIORI, È IMPORTANTE RINUNCIARE AL MALE E RIMANERE UNITI ALLA VERITÀ DIVINA.

Chi esamina a fondo questa Rivelazione, può rendersi conto che in questo istante l’umanità sta vivendo il momento del non ritorno, ma questo non implica che chi desidera il bene, chi lavora su di sé per essere migliore, chi non abbandona la Barca di Cristo, non debba implorare Dio per fare in modo che gli eventi siano minimizzati.

Dio vede tutto e niente di quello che facciamo a favore del bene, rimane senza ricompensa.

Ci viene proposto un cambiamento interiore, ad ogni persona, a ciascuno indistintamente, viene offerto un cambiamento; accettarlo o meno dipende dal libero arbitrio individuale.

Ci troviamo di fronte a grandi sovvertimenti di ordine sociale, economico, politico, religioso e a livello planetario, con scoperte che per l’uomo saranno inattese e lo faranno tremare, ci saranno cambiamenti geografici ecc.

Ci troveremo davanti ad imposizioni che non daranno all’uomo il tempo di reagire, perché è così che lavora il male.

Quando l’umanità sarà colpita da disastri naturali, il male si farà avanti, emanando leggi che le impediranno di reagire, una volta tornata la calma.

Questo è il momento di pensare e di imparare ad essere saggi, perché le terre che diventeranno aride a causa di un sole ardente, non daranno frutti per saziare la fame dell’umanità. Ci sarà scarsità di alimenti e allo stesso tempo il freddo colpirà in modo inatteso e causerà stragi.

Questo è il risultato di ciò che l’umanità ha seminato lungo il suo cammino sulla terra, quella terra che ha saccheggiato, che ha rovinato, che ha smembrato, che ha ferito e ora la terra chiede conto all'uomo per averla distrutta e per aver versato sangue innocente su di lei.

Non ci sarà sicurezza in nessuna nazione, la si troverà soltanto cercando Dio e sotto la protezione della Madonna Santissima: allora ci renderemo conto di non essere soli, ma che Cristo rimane con noi.

Dobbiamo vivere senza permettere che le radici del peccato continuino ad essere quei fili con i quali il demonio muove gli uomini, come si fa con le marionette e grazie ai quali li fa andare da una parte all’altra, senza che trovino quello che stavano cercando.  

Stiamo vedendo come moltissimi dei nostri fratelli che sono nella fame, nella fatica e nella sete, si mettono in cammino verso paesi economicamente potenti, alla ricerca di qualcosa di meglio, ma alla fine si ritrovano disperati, rifiutati ed impotenti, i loro sogni vengono infranti e finiscono nell’abbandono e nella miseria.

Tutto questo è il risultato di una confusione creata in alcuni paesi dal dominio maligno.

Sappiamo che la terra si sta rinnovando e che la cintura di fuoco che interessa una parte del pianeta sta letteralmente per saltare in aria e quando succederà, vari paesi dell’America Latina saranno devastati…

Non dimentichiamoci altresì che questi terremoti ad alta intensità metteranno in moto altre faglie della terra ed è per questo che il Cielo ci ha allertato in anticipo che tutta la terra tremerà. 

Ricordiamoci che questi eventi gravissimi ci devono far meditare sul cambiamento interiore e personale che dobbiamo intraprendere, come ci è stato indicato negli ultimi messaggi del Cielo, che ci richiamano a riflettere sulla realtà che senza Dio non siamo niente e che se non ci comportiamo da fratelli, non riusciremo ad andare da nessuna parte.

Questi messaggi ci invitano a vincere noi stessi, nella consapevolezza che chi sceglie Cristo avrà un cammino più duro, che le prove aumenteranno e le difficoltà saranno infinite, non perché il cristiano sia manchevole, ma perché il male sa che questa è la generazione dei Figli della Madre e che Lei schiaccerà la testa di satana.

Per tutto quanto è stato detto sopra, volenti o nolenti, il cambiamento dell’essere umano per il bene o per il male è imminente e sarà ciascuno di noi, con il proprio libero arbitrio, a decidere quale sarà.

Cristo Gesù ci dice che i sensi fisici dell’uomo devono giungere a compenetrarsi con lo spirito, altrimenti l’essere umano sulla terra potrà fare poco o niente.

L’uomo che cerca Dio, non si allontani da questo cammino… 
L’uomo che ancora non l’Ha cercato, che non perda tempo…

Luz de María