venerdì 26 agosto 2022

SCHIACCERA' IL CAPO

 


SCHIACCERA' IL CAPO

Perché, figlio mio, chiedo con insistenza alle anime che vivono di Fede: « Riparazione, riparazione, riparazione! »?

1° - Perché all'Amore infinito di Dio, Amore che opera la creazione dell'uomo, l'uomo risponde con un atto di superbia e di disobbedienza.

2° - Perché al Mistero della Redenzione, promesso subito dopo la caduta dei progenitori e compiuto nella pienezza dei tempi, l'umanità nel Popolo ebreo, reagisce compiendo il Deicidio.

3° - Il Verbo, fatto Carne, risponde al Deicidio con il dono di Se stesso nel Mistero dell'Eucaristia e della Chiesa. E L'umanità, sotto la spinta delle potenze del Male, va ora paganizzandosi con il quasi totale rifiuto di Dio.


Un'alba radiosa

Verrà l'ora della purificazione e la Vergine Corredentrice, schiaccerà per la seconda volta il capo del Serpente infernale.

La Chiesa e l'Umanità, fatte nuove, vedranno un'alba radiosa, mai conosciuta prima d'ora. Un periodo di pace e di giustizia sarà la risposta a tutte le provocazioni dell'Inferno contro una povera Umanità che si era fatta collaboratrice delle forze del Male.

Poi si arriverà all'ultima fase di questa lotta tra Luce e Tenebre, tra Amore e Odio, tra Bene e Male, tra Vita e Morte.

Solo alla fine dei tempi vi sarà il terzo e decisivo intervento della Vergine Santa che schiaccerà di nuovo, per la terza volta la testa a Satana.

Seguiterà il Giudizio - la separazione defintiva del Paradiso e dell'Inferno, cioè dei Salvati e dei Dannati.

14 gennaio 1976 

Confidenze di Gesù a un Sacerdote


Il Signore, infatti, che ha fatto queste porte, fa del sole l'orologio dell'anno.

 


IL LIBRO DI ENOCH 


Enoch slavo 13 

Gli uomini mi portarono verso l'oriente del cielo e mi mostrarono le porte attraverso le  quali il sole sorge secondo i tempi fissati e secondo i circuiti della luna di tutto l'anno e  secondo la diminuzione e l'allungamento dei giorni e delle notti:  sei porte grandi, una  (delle quali é) aperta, (a una distanza) di trenta stadii. Misurai con cura la loro grandezza  e non potei comprendere la loro grandezza.  Attraverso (le porte) per le quali sorge, il  sole va verso occidente. Attraverso la prima porta esce per 42 giorni, per la seconda per  35 giorni, per la terza per 35 giorni, per la quarta per 35 giorni, per la quinta per 35  giorni, per la sesta per 42 giorni.  E di nuovo, ritornando per la sesta porta secondo il giro  del tempo, sorge per la quinta porta per 35 giorni, per la quarta porta per 35 giorni, per la  terza porta per 35 giorni, per la seconda per 35 giorni  e i giorni dell'anno terminano  secondo il ritorno delle stagioni.


Enoch slavo 14 

Gli uomini mi sollevarono all'occidente del cielo e là mi mostrarono sei porte grandi,  aperte, in corrispondenza del cerchio di quelle orientali opposte, per le quali tramonta il  sole in corrispondenza del suo sorgere per le porte orientali e secondo il numero dei  giorni.  Così tramonta attraverso le porte occidentali e quando esce dalle porte occidentali  quattro angeli prendono la sua corona e la portano al Signore  e il sole volge il suo carro e  va senza luce. E di nuovo là gli mettono la corona.  


Enoch slavo 15  

Questo é il calcolo che mi mostrarono del sole e delle porte per le quali entra ed esce. Il  Signore, infatti, che ha fatto queste porte, fa del sole l'orologio dell'anno. 

 

Enoch slavo 16 

Della luna mi mostrarono un altro calcolo. Gli uomini mi mostrarono tutti i suoi  movimenti e tutte le sue orbite e mi indicarono le sue porte: mi mostrarono dodici porte  verso oriente in circolo e dodici porte simili verso occidente in circolo per le quali la luna  sorge ed esce secondo i tempi abituali:  attraverso la prima porta verso oriente per 31  giorni sicuramente; e per la seconda per 31 giorni sicuramente e; per la terza per 30 giorni  eccezionalmente, e per la quarta per 30 giorni sicuramente; e per la quinta per 31 giorni  straordinariamente; e per la sesta per 31 giorni sicuramente; per la settima 30 giorni  sicuramente; per l'ottava per 31 giorni straordinariamente; e per la nona per 31 giorni  esattamente; e per la decima per 30 giorni sicuramente; per l'undicesima per 31 giorni  eccezionalmente; per la dodicesima porta (sorge) per 22, (o 28) giorni sicuramente.  

E così anche per le porte occidentali secondo il circuito e secondo il numero delle porte  orientali.  Così entra anche per le porte occidentali e compie l'anno in 364 giorni.  Va  nell'anno con quattro giorni eccezionali. Per questo sono tolti fuori dal cielo e dall'anno e  non vengono contati nel numero dei giorni perché eccedono i tempi dell'anno, due nuove  lune (nella direzione) della (luna) piena (e) due altre (nuove lune nella direzione) della  sua diminuzione.  Quando ha terminato le porte d'occidente e ritorna, va in quelle  d'oriente con la sua luce. Così va giorno e notte in cerchio, la sua orbita é simile al cielo e  il carro sul quale sale (é) un vento che va e trascinano il suo carro spiriti volanti; ciascun  angelo (ha) sei ali.  Questo é il calcolo della luna. 


Enoc eslavo 16 

(Paragrafo incompleto tradotto dallo spagnolo) 

E così attraversano le porte dell'Occidente nello stesso ordine e numero delle porte  dell'Est, e in questo modo realizzano i 364 giorni e un quarto dell'anno solare, mentre  l'anno lunare ne ha 354 e mancano 12 giorni del cielo solare, che sono gli aspetti della  luna durante tutto l'anno. In questo modo, il grande cielo contiene anche 532 anni. Il  quarto anno di 1 giorno viene omesso per 3 anni e il quarto anno esattamente. Quindi  vengono portati fuori dal paradiso per 3 anni e non vengono aggiunti al numero di giorni,  perché cambiano la bussola degli anni a 2 nuovi mesi in più verso la fine di 2 mesi in più  verso il restringimento. E quando le porte dell'ovest sono chiuse, lui ritorna e va ad est  verso le luci, e in questo modo il continuo giorno e notte intorno ai cerchi del cielo, che  sono più bassi degli altri cerchi, e corre più veloce di i venti del cielo, e ancor più degli spiriti, degli elementi e degli angeli che volano; Ogni angelo ha 6 ali. Ha un corso  sestuplo in 19 anni. 

 

Enoch 73 

E dopo questa legge, vidi l'altra legge, per la luce minore chiamata luna. La sua orbita era  come quella del cielo e (su)l suo carro, sul quale saliva, soffiava il vento e, con misura, le  veniva data la luce. E in tutto il mese, il suo luogo di uscita e di rientro mutava ed i suoi  giorni erano come quelli del sole e, quando si misurava l'essenza della sua luce, la sua  luce era la settima parte della luce del sole e sorgeva così: 

il suo capo, che è a oriente, sorge il trenta mattina e, in questo giorno, essa appare ed è  per voi l'inizio della luna il giorno trenta, insieme col sole, nella porta da cui esce il sole.  E la sua metà (è) divisa in sette parti di uno e tutto il suo disco è vano, senza luce, se si  eccettua la sua settima parte sulle quattordici parti della luce. E (ogni) giorno prende un  settimo e la metà della sua luce è la luce (di) sette settimi e la sua metà tramonta col sole.  E quando sorge il sole, con esso sorge anche la luna e prende la (altra) metà della  porzione di luce ed in quella notte, al principio del proprio mattino, al principio del  giorno lunare, la luna tramonta col sole e si oscura, in quella notte, di sette settimi e (cioè)  della sua metà. E sorge, in quel giorno, la settima parte esatta ed esce e si inclina da  oriente del sole ed illumina, nei rimanenti giorni, sette settimi. 


Sono come stalloni ben pasciuti e focosi; ciascuno nitrisce dietro la moglie del suo prossimo.

 


LIBRO DEL PROFETA GEREMIA

8Sono come stalloni ben pasciuti e focosi; ciascuno nitrisce dietro la moglie del suo prossimo.

L’idolatria sempre genera ogni sorta di immoralità. Sono come stalloni ben pasciuti e focosi. Ciascuno nitrisce dietro la moglie del suo prossimo.

Dall’adulterio religioso, di fede, che è tradimento di Dio con gli idoli, si passa al tradimento fisico, coniugale che è l’adulterio di un uomo con una sposata.

Quando si cade nell’idolatria, niente viene più rispettato. Non potrebbe essere diversamente. Chi tradisce il Signore potrà non tradire il suo prossimo?

Chi non è fedele verso Dio potrà essere fedele verso l’uomo? È dalla fedeltà a Dio e perché si è fedeli a Lui che si diviene fedeli verso l’uomo.

La fedeltà verso l’uomo è sempre stabilita dal Signore. I Comandamenti, vera legge di fedeltà, sono di Dio, non degli uomini. Tutto è dalla fedeltà a Dio.

9Non dovrei forse punirli? Oracolo del Signore. Di una nazione come questa non dovrei vendicarmi?

Può il Signore abbandonare il suo popolo all’idolatria e all’immoralità? No di certo. Poiché lo ama, lo dovrà correggere. Come lo corregge?

Non dovrei forse punirli? Oracolo del Signore. Di una nazione come questa non dovrei vendicarmi? Come si vendica il Signore? Con la correzione.

La correzione è spesso dolorosissima, ma è il solo mezzo, la sola via perché il popolo possa abbandonare la sua idolatria e immoralità.

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI


Dillo al mio popolo

 


Essere amati da Gesù

Gesù: "Mio amato sacerdote-compagno, ti ho fatto fare un'esperienza speciale di ciò che significa essere amati da Me. Ti ho attirato, attraverso Maria, profondamente nel mio Cuore. Lì sperimenti una profonda pace, gioia e sicurezza: tutto questo deriva dalla tua consapevolezza di quanto ti amo! Parlate al mio popolo del mio grande amore! Dite loro che desidero che vengano al mio Cuore. Lì sperimenteranno le meraviglie che solo il mio Cuore può dare. Io sono il Signore e il Maestro. Desidero che tutti ascoltino le mie parole".


Riflessione: Sappiamo bene che sensazione radiosa sia rendersi conto di essere amati da una persona umana - da un amico o da un coniuge, per esempio. Gesù ci ama molto, molto di più di quanto una persona possa amarci! Perché allora non ci lasciamo costantemente immergere nella gioia che deriva dalla consapevolezza di quanto Gesù ci ama?

IL CUORE DEL PADRE

 


Giustizia e amore

Ma quest'amore si conforma tuttavia alle esigenze della giustizia? Il sacrificio del Calvario non é, dopo tutto, il risultato di un compromesso tra la giustizia di Dio e la sua misericordia? Certe frasi di san Paolo danno l'impressione che l'opera di redenzione si sia compiuta in virtù della giustizia divina.

Nell'epistola ai Romani egli dice che Dio ha condannato il peccato; ma questa condanna che la legge sarebbe stata incapace di mandare ad effetto é divenuta reale col sacrificio di Gesù: « Perché quello che non poteva fare la legge, perché era inferma per ragion della carne, Dio, avendo mandato il suo Figliolo in carne simile a quella del peccato, col peccato abolì nella carne il peccato. Affinché la giustizia della legge si adempisse in noi, che non camminiamo secondo la carne ma secondo lo spirito ». In questo passo Dio ci é presentato come un giudice che pronuncia un verdetto di condanna, verdetto voluto dalla legge e rispondente ai principi della giustizia. E con questa sentenza di giudice si spiegherebbe la morte di Cristo.

È ancora la giustizia che l'apostolo invoca quando paragona Cristo nel suo sacrificio al propiziatorio dell'Antico Testamento. « Cristo, egli dice, fu da Dio preordinato propiziatorio in virtù del suo sangue per mezzo della fede, al fine di far conoscere la sua giustizia nella remissione dei precedenti delitti, sopportati da Dio fino a che facesse conoscere la sua giustizia nel tempo, e giusto faccia chi ha fede in Gesù Cristo ». Sembra, a una prima lettura, che la frase debba interpretarsi così: Dio si è mostrato paziente e tollerante per un lungo periodo, e si è astenuto dall'esigere l'applicazione della giustizia mediante l'espiazione dei peccati; ma nel tempo attuale egli ha voluto quest'espiazione ponendo Cristo come propiziatorio. Era chiamata propiziatorio la placca d'oro che copriva il cofano contenente le tavole della Legge e che una volta all'anno, nella festa dell'Espiazione, si aspergeva col sangue delle vittime, al fine di ottenere il perdono dei peccati del popolo e la sua riconciliazione con Dio. Cristo divenuto propiziatorio per mezzo del suo stesso sangue significa che egli ha offerto al Padre col suo sacrificio l'espiazione per i peccati dell'umanità, ottenendo il perdono per coloro che credono in lui. In questo modo si è manifestata la giustizia divina. Essa è visibile nel fatto che Dio ha stabilito finalmente una compensazione per i peccati degli uomini, compensazione fornita dal sangue di Cristo, e tanto più necessaria in quanto i peccati anteriori erano stati tollerati e reclamavano una sanzione.

Questa l'interpretazione che dobbiamo dare al pensiero di san Paolo; ma essa non elimina l'obiezione già espressa: la giustizia non può infliggere condanna che al colpevole e da lui solo reclamare riparazione, altrimenti diventerebbe ingiustizia., Poiché Cristo è innocente, il suo sacrificio non può essere stato comandato dalla giustizia. Dio avrebbe dunque adottato un atteggiamento diametralmente opposto alla regola di una sana giustizia; avrebbe, cioè, risparmiato i colpevoli tollerando le loro colpe e astenendosi dall'agire contro di essi, e colpito un innocente facendo ricadere su di lui le esigenze di espiazione che tutti i peccati anteriori avrebbero accumulato.

Non è dunque in nome di questa giustizia che l'apostolo poteva mostrarci in Cristo il « propiziatorio stabilito da Dio, cioè colui nel quale si è consumato il sacrificio che ci ha ottenuto il perdono dei peccati. La giustizia avrebbe. voluto che i peccatori stessi riparassero ai danni commessi, e avrebbe escluso l'invio di un innocente al loro posto.

Ma quando san Paolo parla di una manifestazione della giustizia divina che avvenne nel sacrificio di Cristo, usa la parola « giustizia » in un senso diverso da quello che essa ha nel nostro vocabolario. Molte incomprensioni del vero significato dell'espiazione del Calvario, e soprattutto molti apprezzamenti inesatti sui veri sentimenti del Padre celeste a proposito di questa espiazione, derivano da un equivoco sulla nozione di giustizia. Nella nostra concezione attuale la giustizia è la virtù che dà a ciascuno ciò che gli è dovuto, la norma a cui un giudice si attiene quando condanna un colpevole. Ma tale non è, secondo_ l'apostolo, la giustizia di Dio, in cui egli vede piuttosto la santità morale che Dio vuole comunicarci. Già nell'Antico Testamento la giustizia di Dio non aveva il significato di esigenza giuridica né di castigo divino dei colpevoli. Presso i popoli dell'antico oriente la giustizia era piuttosto un ideale di concordia e di benessere nella società, e sul piano religioso era quindi chiamata a indicare il regime di benessere spirituale che Dio voleva stabilire tra gli uomini. Un equivalente della giustizia sarebbe semplicemente il bene, che Dio possiede e che vuole trasmetterci. Perciò san Paolo afferma che la giustizia di Dio appare non al di sopra degli uomini, ma nell'intimo stesso del credente: essa è il silo bene, il bene della sua anima, la santità che égli ha ricevuto da Dio con la fede.

I testi si trovano così posti nella loro giusta luce. Se il Padre, mandando il Figlio al sacrificio, « ha condannato il peccato nella carne affinché la giustizia della legge si adempisse in noi », la sua non fu una condanna di giudice secondo la giustizia dei tribunali, quale la legge ebraica avrebbe potuto pronunciare: al contrario, fu una condanna impossibile per la legge. Il Padre ha condannato il peccato nel senso che egli lo ha vinto e distrutto, in modo che venisse sostituito lo stato di peccato dallo stato di giustizia o di santità morale, in modo che la giustizia della legge si compisse pienamente in noi. Dio ha dunque fatto ciò che la legge non poteva: liberarci dal peccato e santificarci. Condannare il peccato altro non significa che sconfiggere il male per sostituirvi il bene.

Allo stesso modo, ponendo Cristo come propiziatorio al fine di manifestare la sua giustizia, il Padre non intendeva esigere una espiazione, bensì concedere agli uomini col sacrificio di Gesù il bene e la pace dell'anima, quella santità o vita della grazia che si chiama giustizia. Nel periodo precedente il Padre aveva « tollerato » i peccati degli uomini: era il tempo della « pazienza di Dio ». Ma questa tolleranza e questa pazienza non implicavano da parte sua un ritardo nell'esercitare la sua vendetta sulle offese commesse, né una sorta di legittima rivendicazione di un compenso per quelle offese da scontarsi al momento opportuno; erano, invece, la tolleranza e la pazienza con cui il Padre frenava il desiderio di dare la sua giustizia, la sua santità agli uomini. Egli voleva fondare per l'umanità il regime della grazia, e se tollerava provvisoriamente le colpe che si compivano sotto i suoi occhi, era perché si riservava di rivelare più tardi un piano di salvezza tanto più perfetto. Infatti Cristo fu da lui posto « in antecedenza » come propiziatorio. Il propiziatorio dell'arca dell'alleanza non era che un simbolo, una figura di una realtà futura: il sangue delle vittime di cui il gran sacerdote lo aspergeva nella festa dell'Espiazione non era che l'annuncio del sangue di Cristo; perché solo Cristo avrebbe ottenuto il perdono agli uomini e comunicato loro la santità.

Si comprende, così, che cosa significava per il cuore del Padre « manifestare la sua giustizia in ragione della tolleranza che egli aveva dimostrato rispetto ai peccati anteriori, al tempo della pazienza di Dio ». Non un'ira sempre più impaziente di scatenarsi si era andata accumulando nel suo cuore, bensì un desiderio sempre più vivo di diffondere la santità divina tra gli uomini, un sentimento di misericordia che ardeva di potersi esprimere, di far cessare quella triste situazione che faceva gli uomini schiavi del loro peccato. La « manifestazione di giustizia » fu dunque anche manifestazione di misericordia, poiché il Padre aspirava a far partecipi gli uomini di quella perfezione spirituale che egli possedeva.

Di conseguenza, questa è la verità affermata da san Paolo: a un dato momento dell'epoca attuale, Dio non ha più potuto sopportare lo spettacolo dell'umanità peccatrice e, col sacrificio espiatorio del proprio Figlio, l'ha ristabilita in un regime di santità divina. Egli aveva tollerato anteriormente quella situazione, perché aveva in precedenza deciso di apportarvi rimedio mediante Cristo. Ciò presuppone nel Padre una bontà infinita; egli amava troppo gli uomini per abbandonarli nella loro miseria morale; la sua inattività apparente e la sua tolleranza non miravano che a meglio preparare e assicurare la redenzione dell'umanità.

In termini più familiari si potrebbe dire: l'umanità non perdeva nulla ad attendere. Una tale espressione può far pensare ad una rivalsa tanto più implacabile in quanto è stato differita; ma, in realtà, si tratta della rivalsa della bontà, che si rivelerà tanto più generosa quanto più è stata contenuta. L'umanità non perdeva nulla ad attendere, perché nel cuore del Padre l'amore premeva imperiosamente, sempre più desideroso di espandersi.

Non è dunque il caso di distinguere, nell'opera della redenzione, due parti, quella della giustizia e quella dell'amore, tentando di spiegare come Dio abbia conciliato i disegni della sua bontà con le necessità della giustizia. La manifestazione di giustizia, di cui parla san Paolo, altro non è che l'espansione della perfezione divina, che ha voluto comunicarsi agli uomini. Un solo principio ha comandato e diretto l'opera della salvezza: l'amore di Dio per l'umanità. E se la rivelazione di questo amore si chiama, nel senso paolino del termine, una manifestazione di giustizia, è perché l'amore del Padre ha prodotto negli uomini un reale effetto di santità. Esso non si è limitato a una pietà sentimentale, a una simpatia sterile o tutt'al più suscitatrice d'incoraggiamento e di conforto; ma ha realmente restaurato ciò che l'uomo aveva perduto, ha ricreato la sua anima immettendovi la perfezione divina. L'amore del Padre verso l'umanità si e manifestato mediante la presenza della « giustizia di Dio » nel cuore dei credenti.

Questa conclusione, che solo l'amore divino ha ispirato l'opera di redenzione, è della massima importanza. Dato che tutte le relazioni tra il Padre e noi avvengono nel quadro della redenzione, esse sono interamente governate dal suo amore. Da parte di Dio a noi non può venire che amore. Può accadere che quest'amore si nasconda, non in maniera generale e per tutti, poiché si è definitivamente rivelato in Cristo, ma in taluni eventi della nostra vita individuale: in questo caso, come al tempo della « pazienza di Dio » che preparava lentamente la redenzione, l'amore è segretamente attivo e si consolida e si accresce nell'ombra per raggiungere una maggiore efficacia.

Quali che siano le nostre colpe e i nostri errori, mai possiamo supporre nel Padre una freddezza che ecclisserebbe la sua bontà o una giustizia che prevarrebbe su di essa; perché davanti ai peccati di ciascun uomo, come davanti a quelli dell'umanità intera, la reazione del Padre è identica: un desiderio tanto più ardente di vincere il male e di far regnare nei cuori la perfezione divina. Tutti i suoi atti a nostro riguardo hanno la loro spiegazione prima nel suo amore.

Di Jean Galot s. j.


LA VITA DI SAN BENEDETTO

 


La pazza risanata nello Speco

 

Il fatto che ora racconto è successo proprio in questi giorni.

Una donna che per malattia mentale aveva perduto completamente la ragione,  si aggirava per i monti e le valli lungo i boschi e attraverso i campi, sia di giorno  che di notte, e si fermava soltanto quando la stanchezza la costringeva.

Un giorno in questo suo pazzo errare vagabondo, capitò nello Speco del  beatissimo Padre Benedetto ed entrata così, all'insaputa, si fermò lì, dentro e vi  trascorse tutta la notte.

Al sorgere del giorno ne uscì fuori, ma con la ragione in così perfetto equilibrio,  come se non avesse mai sofferto di malattia mentale. In seguito, finché visse, non  perdette mai più la riacquistata sanità.

Pietro: non riesco a comprendere bene quello che tante volte si dice, che cioè  si ricevono più benefizi per mezzo delle reliquie dei martiri, che non negli stessi  santuari dei martiri dove è il loro corpo. Si va dicendo cioè che operino maggiori  benefizi dove non si trova il loro sepolcro.

Gregorio: non c'è dubbio, Pietro, che nei luoghi dove i santi martiri riposano coi  loro corpi, moltissimi sono i miracoli operati per loro intercessione: a chi prega con  rettitudine d'animo distribuiscono grazie senza numero. Però agli uomini di poca  fede può facilmente sorgere il dubbio se i santi siano presenti dove si sa che non  riposano coi loro corpi. Allora ecco la necessità che essi mostrino prodigi più  grandi proprio là dove le anime deboli hanno motivo a dubitare della loro  presenza. Coloro invece che hanno la mente ferma in Dio, acquistano tanto  maggior merito nella fede, quanto più credono di essere esauditi là dove i martiri  non hanno il sepolcro. Si comprende ora perché la stessa Verità, per accrescere  nei discepoli la fede, ebbe a dire: "Se io non andrò via, il Paraclito non verrà a  voi".In verità il Paraclito procede sempre dal Padre e dal Figlio: e allora perché il  Figlio dice che si allontanerà per far venire Colui che dal Figlio non è mai  separato? Appunto perché i discepoli, che vedevano il Signore corporalmente,  bramavano di vederlo sempre corporalmente, proprio per questo è stato detto  loro: "Se io non andrò, il Paraclito non verrà", quasi volesse apertamente insegnare: "Se io non allontano il corpo non potrò mostrare chi sia lo Spirito che è  Amore; e se non cessate di guardarmi con l'occhio del corpo, non imparerete mai  ad amarmi in modo spirituale".

Pietro: Adesso sì che sono persuaso.

Gregorio: Ora sarà bene, Pietro, sospendere per un po' i nostri colloqui. Nel  frattempo, in attesa di ricominciare fra poco il racconto dei miracoli di altri santi,  ristoriamo, con un po' di silenzio, le nostre energie.

tratto dal Libro II° dei "Dialoghi" di San Gregorio Magno


Dio Padre - Vi rendete conto ora del grande potenziale che avete in voi?

 


 Chiedimi quella sete, quella fame d'amore.


Rosario serale


Temi:

Santa Sapienza che devi chiedere a Me, affinché tu possa comprendere che più sei piccolo, più puoi essere forte di fronte agli attacchi di Satana, perché avrai il Mio Potere Divino completamente contro le forze di Satana.

Continuerò a parlare attraverso i miei piccoli, non mi allontanerò da questa umanità, anche se molti di voi non vogliono sapere nulla di me.

Posso trasformarvi in un attimo, ma ho bisogno che vi convertiate totalmente alla mia volontà, che è la volontà del Padre.

Raramente pregate o sostenete coloro che non conoscete bene e non considerate vostri fratelli o amici intimi, e mi riferisco a coloro che vi fanno del male.

Vita che vi ho dato, Miei piccoli, Vita mia che avete e vi chiedo di vivere la Mia Vita, perché è necessario per la vostra anima e per le anime dei vostri fratelli.


Messaggio di Dio Padre, di Nostro Signore Gesù Cristo e di Dio Spirito Santo a J. V.


Primo Mistero, Dio Padre parla.

Su: La Santa Sapienza dovete chiederla a Me, affinché possiate comprendere che quanto più piccoli siete, tanto più forti potete essere di fronte agli attacchi di Satana, perché vi affiderete completamente al Mio Potere Divino contro le forze di Satana.

Figlioli, lo scopo principale di questa purificazione che subirete è quello di portarvi all'umiltà, di farvi vedere la vostra piccolezza, di farvi mettere da parte l'orgoglio in cui molti, moltissimi di voi sono caduti.

Tutti voi avete orgoglio in misura diversa e ve lo dico perché pochi di voi si avvicinano a Me.

Io, che sono il vostro Dio, e posso darvi tutto, posso condurvi alla perfezione, posso consigliarvi nel modo migliore, posso evitarvi tanti problemi in cui cadete, perché vi affidate a voi stessi, non vi avvicinate a Me e il fatto che diciate di essere con Me e non Mi cercate, è già un atto di arroganza, perché continuate a credere in voi stessi. Se foste semplici, come i bambini, come quello che è realmente un bambino piccolo, che andrà sempre dai genitori, che sono i suoi anziani, perché è così che li vede e li riconosce, anche se non ci medita sopra, perché semplicemente lo sente, sa che non è protetto e che ha bisogno di essere protetto dai suoi anziani.

Certo, stanno crescendo e stanno assumendo la loro personalità, stanno conoscendo il mondo, si stanno separando dai genitori, ma chi riconosce sempre l'autorità dei genitori, tornerà da loro, per un consiglio sano, un consiglio di crescita e ne terrà sempre conto, perché riconosce in loro che i loro anni, la loro vecchiaia, la loro età, che è stata il lavoro di tanti anni e che li ha portati alla maturità, può aiutarli anche a crescere e a evitare tanti problemi.

Lo ripeto ancora una volta, state vivendo nell'arroganza e in questi tempi non potete più permettervi questo lusso, Miei piccoli, state per avere a che fare direttamente con Satana e praticamente con il suo potere e la sua forza, molto più grandi di quanto possiate immaginare. Se non vi avvicinate a Me, potete facilmente soccombere, perché egli può prima di tutto ingannarvi facilmente e poi può condurvi a un'arroganza ancora maggiore, nella quale soccomberete anche voi.

Quindi preparatevi, Miei piccoli, in questo modo, avvicinandovi a Me e diventando sempre più piccoli, sempre più bisognosi di Me, ma dovete essere ben convinti di questo, Miei piccoli, perché se ad un certo punto cercate di uscire davanti ai problemi che dovete affrontare e che volete risolvere da soli, difficilmente uscirete dalla prova.

Saggezza, Santa Saggezza dovete chiedere a Me, Miei piccoli, affinché possiate arrivare a capire che più piccoli siete, più forti potete essere di fronte agli attacchi di Satana, perché avrete il Mio Potere Divino completamente contro le forze di Satana.

Grazie, Miei piccoli.


Secondo Mistero, Dio Padre parla.

Riguardo a: Continuerò a parlare attraverso i miei piccoli, non mi allontanerò da questa umanità, anche se molti di voi non vogliono avere nulla a che fare con Me.

Figlioli, vi ho mostrato nei tempi antichi come coloro che ho preso come miei profeti o portavoce davanti al popolo, erano persone insignificanti, molte delle quali piccole, quasi bambini, nei quali mi manifestavo, in modo che si potesse vedere che era la mia forza a muoverli e che parlavo attraverso di loro.

In questi tempi continuo a prendere i piccoli, non ho preso i saggi, i dotti, i sapienti, quelli con grandi conoscenze professionali, no, i Miei piccoli, sono persone comuni e ordinarie, piccole persone che Mi hanno dato tutto il loro essere, che hanno voluto che Mi manifestassi attraverso di loro, mettendosi da parte, affinché Io possa parlare di nuovo al Mio popolo.

Sono piccoli e bisogna capirli quando commettono qualche errore. Non sono persone importanti e lo dico perché siete così inclini a criticare e a non cogliere i benefici che vi sto dando attraverso di loro, negli Insegnamenti, nella Vita e in ciò che dovete seguire. Questi tempi sono tempi di tribolazione.

Ho dato la Conoscenza da diversi anni, Miei piccoli e molti, molti dei vostri fratelli e sorelle non vogliono capire, non vogliono ascoltare, non vogliono cambiare la loro vita. L'avete visto e potete leggerlo con Noè, vostro fratello, che per molto tempo ha avvertito il suo popolo della grande catastrofe che sarebbe arrivata con il Diluvio, hanno preso lui e la sua famiglia per pazzi per tutto quello che faceva e diceva e la prova non è arrivata.

Certo, i Miei, i Miei profeti, veggenti, quelli che scelgo, perché sono umani, vacillano, ma Io sono in loro e la Fede persiste, anche se certamente alcuni cadono a causa delle critiche, perché non sono sostenuti da voi, loro fratelli. Io do a tutta l'umanità la Conoscenza di ciò che verrà, vi è stato annunciato da molto tempo, continuano ad essere i pazzi di questo tempo, i Miei veggenti e profeti. Certo, vacillano, soffrono e molti di loro continuano a cadere, hanno lavorato e lo riconosco, ma cadono e questo è dovuto anche alla vostra mancanza di preghiera.

Preparatevi, dunque, ora, al momento del cambiamento, che è alle porte, come vi ho avvertito. Il tempo vi è stato dato, avevate molta conoscenza e non ne avete approfittato, la grande maggioranza di voi, l'umanità di questo tempo. Dovrete soffrire con dolore e a volte con molto dolore, per la vostra mancanza di fede, per la vostra mancanza di importanza nei confronti di ciò che vi stavo dando per prepararvi. C'è anche una mancanza di amore da parte vostra e un mancato riconoscimento della mia presenza nelle parole che vi hanno detto. Avreste potuto fare molto bene, avreste potuto trasmettere molto bene e cambiare così il corso degli eventi, ma non ci siete riusciti.

Gli eventi che stanno per accadere faranno sì che il cambiamento sia benefico, ma doloroso o molto doloroso per alcuni, Io continuerò a parlare attraverso i miei piccoli, non mi allontanerò da questa umanità, anche se molti di voi non vogliono sapere nulla di Me, ma gli eventi e il dolore vi faranno tornare a Me e Io guarirò le vostre ferite, asciugherò le vostre lacrime e vi darò un nuovo respiro per andare avanti.

Non potete immaginare, piccoli Miei, di tutta l'umanità e di tutto l'Universo, quanto vi amo, sono vostro Padre, sono il vostro Dio, sono il vostro Creatore e ho messo tutto il Mio Amore in ognuno di voi creandovi, dandovi la vita e mi prendo cura di voi in ogni momento, ma voi non siete grati e non volete stare con Me, il tempo e il dolore vi faranno vedere il vostro errore, tornerete, anche se con le lacrime agli occhi, ma Io sarò con voi, non vi abbandono, non abbandono nessuna anima. Anche a dispetto di coloro che mi attaccano, Io li inseguo, cerco di conquistarli, di farli innamorare perché tornino a Me. Non puoi immaginare quanto ti amo.

Grazie, Miei piccoli.


Terzo Mistero, Dio Spirito Santo parla.

Riguardo: posso trasformarvi in un attimo, ma ho bisogno che vi convertiate totalmente alla mia volontà, che è la volontà del Padre.

Figlioli, ecco che io, il vostro Dio, lo Spirito Santo, vengo a rinnovare la faccia della terra. In Cielo, le persone stanno già chiedendo la mia presenza prima di tutti voi sulla Terra. Nel Purgatorio si prega intensamente affinché io possa già riversarmi su tutte le anime che abitano in questo momento sulla Terra e nell'intero Universo.

Anche voi dovreste fare lo stesso, Miei piccoli, ma siete così distratti dalle cose del mondo, che manca molta preghiera da parte vostra. Poche anime mi chiedono di venire a placare questa sete di Amore, di Giustizia, di Pace, di cui avete tanto bisogno qui sulla Terra e di cui ha bisogno l'intero Universo.

Piccoli miei, rivolgetevi a Me, questi sono i Miei tempi, questi sono i tempi in cui devo riversare le Mie Grazie, i Miei Doni, le Mie Virtù, le Mie Benedizioni per preparare l'Avvento del Figlio di Dio. La mia Sposa, l'Eterna Vergine Maria, è attenta alle vostre suppliche ed è Lei stessa a pregare affinché io venga ad aiutarvi.

Non potete immaginare, Miei piccoli, come la vita sulla terra appaia dal Cielo. Siete talmente attaccati da Satana che non ve ne rendete nemmeno conto. State vivendo il male all'estremo e non siete stati creati per questo. Siete talmente abituati al male di Satana che lo state già vivendo quotidianamente e non ve ne rendete conto.

Verrà il momento in cui potrete confrontare le cose nauseanti in cui vivete ora con le cose belle che il Padre ha preparato per tutti voi. La vostra preghiera, piccoli Miei, deve essere più intensa e soprattutto più intima, provenendo dal profondo del vostro cuore. Dovete unirvi alle preghiere del Cielo, del Purgatorio e di tutti i portati alla Presenza del Figlio di Dio, affinché siano presentati al Padre.

Piccoli miei, dovete avere sete, sete di Vita vera, chiedete a Me questa sete, questa fame d'Amore. Vivete in un vero deserto, in un deserto spirituale, dove non avete il Vero Cibo, dove non avete l'Acqua che disseta la vostra anima.

Certo, coloro che cercano ancora di vivere nella Verità, nell'Amore, nonostante le cose nauseabonde che vi circondano, arrivano a gustare un po' questo Cibo Divino e quest'Acqua che vi purifica e che vi disseta, ma tornate rapidamente al Mondo, non appena smettete di pregare, perché non siete persone di preghiera continua. Pregate per un momento, tornate al mondo, tornate e di nuovo cadete nel mondo, questo è molto umano, Miei piccoli, ma perché non cercate quella vita più intima?

Venite a Me, sono dentro di voi, vivo con voi, vi guido e vi indico i vostri buoni passi e le vostre buone azioni, ma vi rimprovero anche quando siete caduti nel male e state producendo il male.

Siate umili e semplici perché io possa riempirvi di Bene, di Virtù, di Benedizioni. Posso trasformarvi in un attimo, ma ho bisogno che vi convertiate totalmente alla mia volontà, che è la volontà del Padre. Rinnoverò la Terra e sarà bellissimo, sarà splendido, sarete grati di cuore per tante benedizioni che vedrete intorno a voi e che vi sono state date.

Andate avanti, Miei piccoli, voi che cercate la Verità, voi che cercate la Vita, la Vera Vita in Dio. Vi benedico, Miei piccoli, vivo in voi, cercatemi dentro di voi.

Grazie, Miei piccoli.


Quarto Mistero: Nostro Signore Gesù Cristo parla.

Riguardo a: Raramente pregate o sostenete coloro che non conoscete bene e che non considerate vostri fratelli o amici intimi, e mi riferisco a coloro che vi fanno del male.

Figlioli, quando una persona cara che vive con voi o che vi è vicina si ammala, voi la riempite di cure, vi sedete al suo fianco, provvedete a ciò che è necessario perché stia bene. Gli portate le medicine per ristabilire la sua salute ma, soprattutto, gli date il vostro sostegno come fratello, come coniuge, come amico. Si riconosce la malattia e si dà sostegno al fratello che ne ha bisogno, perché si sa che sta soffrendo, che è in pena, che è addolorato.

Certo, la malattia può essere fisica, mentale, emotiva, ci sono molti tipi di malattie, ma quando si ama chi ci sta accanto, in difficoltà a causa della sua malattia, lo si sostiene, perché lo si ama.

Io, vostro Fratello Gesù Cristo, vi ho detto che sono venuto sulla Terra per i malati, non per i sani. Certamente, tutti voi, tutti voi siete malati, perché siete malati soprattutto nell'anima, e certamente anche nel corpo, perché il peccato ha colpito il vostro corpo e difficilmente potete dire di essere totalmente sani nel corpo, perché le malattie sono sempre intorno a voi e vi perseguitano.

Quando vi ho detto che vengo per i malati, vi ripeto che vengo per le vostre malattie dell'anima, sono il vostro Fratello Maggiore e vi amo tutti. Potete avere malattie semplici, quando i vostri peccati sono veniali, e anche malattie gravi, quando i vostri peccati sono quelli che possono portarvi alla morte eterna, ma io sono sempre al vostro fianco.

Riguardo all'esempio che vi ho fatto all'inizio, che sostenete coloro che sono la vostra famiglia, o che sono amici o molto vicini a voi e li amate nonostante il loro dolore o la loro tristezza, ma raramente pregate o sostenete coloro che non conoscete bene e che non considerate vostri fratelli o amici intimi e mi riferisco a coloro che vi fanno del male, a coloro che vi attaccano, aggredendovi, togliendovi la vita, danneggiandovi economicamente o addirittura portandovi via una persona cara, uccidendola.

Questi tuoi fratelli sono molto malati, sono venuto per loro, sono venuto a portare la mia Grazia, sono venuto a portare il mio Amore, anche per loro ho versato l'ultima goccia del mio Sangue. Anche per loro ho sofferto pene indicibili, insopportabili, ho pensato a loro e voglio che voi pensiate a loro, che preghiate per la loro salvezza, anche a dispetto del dolore che possono causarvi per il modo in cui vi attaccano e vi fanno del male. Sono malati perché Satana si è impossessato delle loro anime e vi ho dato anche un esempio di questo affinché facciate lo stesso, ho scacciato i demoni che erano nei vostri fratelli, anche questi fratelli di adesso hanno demoni che li affliggono, che hanno distrutto la loro spiritualità, se mai l'hanno avuta.

Hanno bisogno di voi, hanno bisogno della vostra preghiera, dei vostri sacrifici, della vostra preghiera. Certo, è difficile per voi pregare per qualcuno che vi ha fatto del male, a volte molto male, quando vi viene tolta una persona cara, quando vi viene tolto qualcosa di molto prezioso, ma dovete trattarli così, come vostri fratelli molto malati e dovete metterli nel mio Cuore, affinché i miei meriti ricadano su di loro e affinché la faccia della Terra si riformi.

Vi ho detto che tutto sarà purificato nell'Amore, ma se non lo state dando, se non state facendo la vostra parte, se questo amore purificatore e guaritore non esce da voi attraverso la vostra preghiera, allora non chiedete ciò che voi stessi non state dando. L'amore che ti ho dato, l'amore che ti ho insegnato, l'amore che devi dare.

Mi state aiutando a risollevare questo mondo caduto nella malvagità, nel peccato, nell'errore, ci sono tanti vostri fratelli e sorelle in tutto il mondo che stanno molto male e questo si ripercuote sulla vostra vita quotidiana.

I governanti delle nazioni che si sono allontanati da Me. Anche all'interno della Mia Chiesa, molti si sono venduti al nemico, sono diventati più del mondo e si sono allontanati dalla spiritualità che ho lasciato, che è la Vita e se non danno la Vita, come potete averla? Avete fratelli e sorelle che, in questi tempi di grande bisogno economico, vi aggrediscono, vi portano via i vostri beni e a volte vi uccidono per tenersi quello che avete risparmiato con un lungo lavoro.

Se non agite nell'Amore, se non chiedete la salute di questi vostri fratelli, continuerete a soffrire con quello che avete intorno. Il mio Amore è purificatore, il mio Amore è guaritore, il mio Amore è santificatore, sono venuto a mostrarvi tutto questo, agite, miei piccoli, e preparatevi con il vostro amore alla mia venuta sulla Terra, per poter vivere insieme a Me, al vostro Dio.

Grazie, Miei piccoli.


Quinto Mistero, Dio Padre parla.

Passo: Vita che vi ho dato, Miei piccoli, Vita Mia che avete e vi chiedo di vivere la Mia Vita, perché è necessaria per la vostra anima e per quella dei vostri fratelli.

Piccoli miei, vi ho dato una vita divina, certo, avete la vita che i vostri genitori, sulla Terra, vi trasmettono, è la vita del corpo, è la vita umana, ma io vi do una vita divina, una vita spirituale, immensamente più grande, più bella della vita umana. Certamente, il vostro essere gode della vita divina che vi è stata data; il vostro corpo e la vostra anima sono uniti ed entrambi godono di ciò che fate.

Quando cercate veramente la vostra perfezione, avete una gioia immensa, certamente le vostre azioni sono ordinate dalla vostra anima interna. Se meditate sulle vostre azioni, quando fate ciò su cui la vostra mente ha meditato e le azioni si concludono bene, il vostro corpo e la vostra anima ne godono e quindi siete un tutt'uno.

Quando la vostra anima è piena di Me, il vostro Dio, e fate la mia Volontà, prima l'accettate nella vostra anima, la meditate, ne godete internamente e poi muovete il vostro corpo per eseguire ciò che vi ho chiesto e che la vostra anima ha già meditato e così diventiamo Uno, perché vi lasciate muovere completamente da Me. La tua volontà è nella mia volontà e la tua volontà ha mosso il tuo corpo per fare la mia volontà e sei riuscito a fare un bene. Se il Bene viene riconosciuto dai vostri fratelli, la gioia che date loro ritorna nel vostro essere e la offrite a Me e così la gioia è completa.

Questa è la vita del Cielo sulla Terra, Miei piccoli, quando vi lasciate muovere da Me ed è il Mio Amore che vi dà la vita ed è il Mio Amore che, attraverso di voi, dà la vita ai vostri fratelli. Vi rendete conto ora del grande potenziale che avete in voi, è un potenziale Divino, Miei piccoli, con il quale potete muovere la vita dei vostri fratelli verso il Bene e in questo modo attirate il Cielo sulla Terra. L'unica cosa di cui avete bisogno, Miei piccoli, è l'Umiltà, la Semplicità, la Saggezza, affinché vi lasciate muovere dalla Mia Volontà e così il Cielo gioisca con la Terra.

Grazie, Miei piccoli.


PREGHIERA ED ELEVAZIONE

 


“ Il diario mistico di Camilla Bravi” 

O Gesù, mio Dio! O Aquila divina, Tu un giorno piombasti su me e mi strappasti dal demonio facendomi prigioniera del tuo Amore mentre mi dicevi: «Ho scelto te, la più debole delle mie creature, perché voglio sfoggiare su te il mio Amore misericordioso». 

E la tua parola è veritiera. Tu sfoggi continuamente su me il tuo divino Amore, perdonandomi sempre, donandomi aiuto, forza, luce e amore perché io m'abbandoni a Te e alla Vergine, e in Voi confidi. Quale delicatezza, Gesù, da parte tua! Hai scelto proprio me, la più indegna, traviata, misera, grande peccatrice. Tu, Sapienza increata, infinita e incarnata, bramavi il mio amore, e perché t'amassi, mi feristi con il tuo stesso Amore. Gesù, dolce mio Amore, grazie infinite di tanta tua bontà e delicatezza. 

Vorrei anch'io amarti come Tu mi hai amato, e come Te accettare il disprezzo, l'umiliazione, mostrarti il mio amore lasciandomi, come Te, immolare e calpestare. Tu conosci questo mio desiderio torturante di possedere la tua umiltà di cuore, perché vorrei, come Te, darti la fragranza dell'amore. Tu conosci la mia angoscia quando cado e ricado, in lotta con il mio orgoglio tanto grande. 

Tu lo sai, o mio Gesù, ch'io sono troppo debole e misera per darti ciò che il mio cuore desidera darti. Come posso io, impastata d'orgoglio, miseria e debolezza, gioire nel disprezzo e nell'umiliazione, e lasciarmi calpestare, se Tu non ti sostituisci a me e non mi rivesti di Te? 

Perché mi hai fatta preda del tuo Amore e non sazi questa mia sete? Come posso io bere il calice amaro dell'umiliazione, se io sono l'orgoglio personificato? Eppure è questo il calice che dona la fragranza dell'amore. È questo calice amaro che desidera ardentemente l'anima mia e che Tu continuamente mi offri e mi metti tra le mani. 

Tu vedi la debolezza della mia natura fatta di miseria, e sai che è inferma come le mie mani colpite dall'artrite. Tu lo sai che, se non m'aiuti, io non riuscirò mai senza di Te. Gesù, Tu che mi vuoi tanto bene, Tu che mi porgi il calice e mi dai un desiderio ardente di berlo, per dissetare la mia sete di piacerti, di voler essere simile a Te e amarti nel dolore, aiutami! 

Gesù, vuoi lasciarmi morire di questa sete torturante? Tu lo vedi che sono ormai 25 anni che lotto, che prego, che confido e spero. Non m'hai Tu detto più volte che vuoi sfoggiare su di me il tuo amore? Abbi pietà di me, sazia la mia sete, dammi la forza di tacere all'insulto, all'ingiustizia, all'ingratitudine senza giustificarmi. Dammi quell'umiltà di cuore che io tanto desidero, che Tu mi hai promesso. Fa' morire il mio orgoglio e fammi vivere in Te affinché possa riverberarti, irradiarti come tua immagine in tutto. 

Gesù Amore, pietà di me. Io piango e copro di lacrime il Crocifisso. Ho sete di Te. Io ti amo, confido in Te e voglio provarti il mio abbandono in Te col dirti che io spero da Te tutto ciò che Tu mi fai desiderare. 

Confido nel tuo Amore e sento che Tu, aquila divina, piomberai su di me e un giorno mi libererai dagli artigli dell'orgoglio, della natura e della mia debolezza, come 25 anni or sono mi liberasti dal demonio e dall'inferno quando mi convertisti a Te, e sazierai la mia sete e m'aiuterai a bere il calice che tanto desidero. Tu stesso l'hai detto: «Io sono la sorgente eterna di vita; chi ha sete venga a Me e Io lo disseterò. Se uno è debole venga a Me e lo ristorerò. Lasciate che i piccoli vengano a Me». 

Io ho sete, sono piccola, debole, e vengo a Te, o Gesù. Credo al tuo Amore onnipotente e infinito. Vengo a Te con Maria, in Lei, nell'attesa di quel giorno beato in cui Tu mi concederai la santa umiltà di cuore e disseterai l'anima mia. Concedimi ancora di pregare, lottare e confidare, affrettare quel giorno con l'intensificare la mortificazione, senza avvilirmi, abbandonandomi sempre più al tuo Amore infinito, al tuo Cuore vivente in Maria. 

Vergine cara, guidami, aiutami e nascondimi in Te. 

Orio Nardi

Figlia mia, questa mattina voglio uniformarti tutta a Me.

 


“Figlia mia, questa  mattina voglio uniformarti tutta a Me. Voglio che pensi con la mia stessa mente, che guardi coi  miei stessi occhi, che ascolti con le mie stesse orecchie, che parli con la mia stessa lingua, che  operi con le mie stesse mani, che cammini coi miei stessi piedi e che Mi ami col mio stesso  Cuore”  (Vol. 2°, 12-08-1899).  

Serva di Dio LUISA  PICCARRETA

Cattolici e ortodossi, continuate a offrire il Corpo e il Sangue di mio Figlio Gesù per salvare molte anime.

 


Messaggio di Nostra Signora Madre della Divina Consolazione (la protettrice degli afflitti)


16 agosto 2022

"Cari bambini,

Ecco la serva del Signore!

Felici coloro che ascoltano la Parola del Signore e ascoltano con devozione i miei appelli. Guardo questo mondo e vedo tanta guerra, tanto peccato, menzogna e disonestà, che feriscono il mio Cuore Immacolato. (Pausa?)

Cattolici e ortodossi, continuate a offrire il Corpo e il Sangue di mio Figlio Gesù per salvare molte anime. Siate uniti nell'amore, nella perseveranza e nella fede! Aiutami, d'ora in poi, a consolare il Cuore di mio Figlio Gesù! Vi amo tutti e vi tengo nel mio Cuore Immacolato!

Che Dio vi benedica e vi conceda la Sua pace!

Ti amo! Rimanete tutti nel nome della Santissima Trinità".

 


giovedì 25 agosto 2022

SEI SULLA SOGLIA DI UNA NUOVA ALBA

 


Amati figli, scegliete il cielo. Per abitare in una delle mie dimore dovete essere santi. La santità si raggiunge nel perfetto adempimento della mia Divina Volontà, nel vivere il mio Vangelo, nel fare il bene senza rumore. Voglio illuminarvi con la mia luce perché non viviate nelle tenebre, voglio darvi da bere dell'acqua viva perché non abbiate mai più sete; voglio portarvi sulle mie spalle come pecore ferite per darvi vigore nel vostro cammino.


Figli carissimi, i miei angosciosi appelli sono rivolti a un'umanità letargica e sonnolenta; un'umanità riluttante all'azione dello Spirito Santo e agli avvertimenti del cielo in questo tempo di fine.

1. Siate messaggeri di pace portando la buona novella a ogni creatura.

2. Siate messaggeri di speranza, diffondendo questi messaggi in tutto il mondo. 

3. Siate portatori della mia luce, predicando con la vostra testimonianza di vita.

4. Siate apostoli dei tempi finali consacrandovi al Cuore Immacolato di mia Madre.


Siete alle soglie di una nuova alba, quindi preparatevi a una Pentecoste definitiva nella vostra vita (la venuta dello Spirito Santo).

Siete alle soglie di una nuova alba, pregate affinché siate forti nella dura prova.

Siete alle soglie di una nuova alba: abbracciate la mia croce per non essere strappati dalla verità, dal cammino che porta alla salvezza.

Siete alle soglie di una nuova alba: state attenti ai segni e ai prodigi che appariranno nel cielo come manifestazione della mia prossima venuta.

Siete alle soglie di una nuova alba, attenetevi alla Tradizione e al Magistero della Chiesa; presto l'intruso presenterà un nuovo vangelo, una nuova dottrina (il falso profeta).

Siete alle soglie di una nuova alba; non lasciatevi mai marchiare, segnare con il numero della bestia; siete proprietà di Dio, conservatevi nel rifugio del Cuore Immacolato di mia Madre, sarete protetti dall'emergente, che presto sarà visto da tutti voi. (Il Microchip e l'Anticristo)

Siete alle soglie di una nuova alba; comincerete a vedere gli immigrati che tornano nei loro Paesi d'origine chiedendo il mio asilo, la mia protezione.

Siete alle soglie di una nuova alba; presto comincerete a vedere il Grande Miracolo della moltiplicazione del cibo, le variazioni climatiche cancelleranno interi raccolti, non preoccupatevi, rifornirò le vostre dispense se confiderete in Me.

Siete alle soglie di una nuova alba; pregate che una catastrofe naturale cancelli la vita di molti, molti bambini (la caduta di una cometa).

Pregate che un terremoto scuota gran parte del mondo causando confusione e stupore.

Pregate che le forti ondate di calore siano un flagello per molti dei miei figli. Pregate che alcuni cambiamenti nel sistema solare creino costernazione e sconcerto negli scienziati.

Il manto della mia misericordia vi coprirà sempre, mantenete la pace, abbandonatevi completamente a Me e io opererò meraviglie d'amore nelle vostre vite.

Pregate per la Siria, pregate per il Giappone, il dolore farà gemere tanti miei figli.

AGOSTINO DEL CUORE DIVINO

21 maggio 2012

PER FAR RAGGIUNGERE LORO LA FELICITA’ CHE È DIO STESSO

 


IL VANGELO DALLA SINDONE

I dieci comandamenti sono il progetto di Dio per farci uscire dalla gabbia del nostro egoismo e lanciarci verso l'infinito, per farci uscire dalla prigione della materia, dalla sfera animale e farci raggiungere l'amore e la felicità.

Dio è amore. Egli è infinita felicità perché è infinito amore. L'uomo è felice solo quando ama ed è amato. Giacché l'essere che ha in sé, in maniera perfettissima, tutte le qualità appetibili (la bellezza, la bontà, l'amore, la dolcezza, la saggezza, la potenza, la vita eterna) è Dio, l'uomo soltanto raggiungendo Dio, raggiungerà la felicità.

Evidentemente solo amandolo perfettamente l'uomo può raggiungere Dio. Come potrà trovare la felicità in Paradiso in Dio colui che non trova in terra la gioia nella preghiera, colui che non trova tempo per pregare e non pensa mai a Dio nella sua giornata?

Per questo Gesú disse: « Chi ama il padre o la madre, il marito o la moglie o i figli, i fratelli o le sorelle piú di me non è degno di me ». Ora si pensa ciò che si ama, perché « dov'è il tuo tesoro, li è il tuo cuore» (Mt. 6,21).

Per questo chi ama Dio dà ogni giorno buono spazio alla preghiera e riempie la sua giornata del ricordo di Dio, del suo figlio Gesú, di Maria sua Madre.

Dio ha dato i primi tre comandamenti per farci raggiungere tale amore, per metterci in grado di correre, appena, morti, verso colui che è il nostro primo amore, cioè verso di lui. Raggiunge Dio solo chi lo ama.

 

1. Non avrai altro Dio fuor che me

Non metterai nessuna creatura al mio posto: non un uomo, né una donna, chiunque essi siano; né la scienza o l'arte, o la politica.

Non mi amerai dopo quelle cose o in ordine a quelle cose, ma prima di tutto e al di sopra di tutto.

Non metterai da parte la preghiera o i sacramenti o il lavoro per il mio regno per dare piú spazio a quelle cose; ma amerai tutte quelle cose in ordine a me.

Non ho dispiacere che mangiate e beviate perché per questo ho creato i frutti della terra e gli animali, ma non immergetevi in crapule perché perdereste il gusto delle cose dello spirito e vi dimentichereste di me. Non ho dispiacere che scorrazziate per il mondo per inebbriarvi della natura, perché per voi l'ho creata; ma ricordate con quanto amore e con quanta sapienza io l'ho fatta per rendervi felici.

Non ho dispiacere che gli sposi si amino e amino i loro figli; anzi questo io voglio e di questo mi compiaccio. Ma non mettetemi da parte per tutte queste cose, anzi da tutte queste cose elevatevi a me per ringraziarmi e per amarmi di piú, perché io le ho dannate a voi.

Ricordatevi che tutte queste cose appassiranno e periranno e che io solo ve le potrò ritornare é ve le ritornerò immensamente piú belle, quando, al mio ritorno per il giudizio universale, farò i cieli nuovi e la terra nuova (Is. 65.17). Ricordatevi che i vostri corpi presto invecchieranno e presto marciranno nel sepolcro e che io solo vi potrò far risorgere e che vi farò risorgere gloriosi, bellissimi e immortali se mi riceverete nella comunione eucaristica e mi terrete nel vostro cuore con l'amore; solo io sono la resurrezione e la vita (Gv. 11,25) e solo io sono il germe della resurrezione e il pegno della futura gloria.

Ricordatevi che perdendo me perderete tutto, come perdendo il sole perirebbero tutti i vegetali, tutti gli animali e tutti gli uomini dalla terra. Io sono il sole della vita eterna, come sono il pane di vita. Ricordatevi soprattutto che la vera e totale felicità la troverete in me e che tutte le creature sono soltanto una scintilla della mia bellezza infinita: tutte le gioie e i piaceri che esse vi possono dare sono soltanto un piccolo assaggio della dolcezza infinita che sono io.

Se io vi dico di amarmi non ve lo dico perché ho bisogno del vostro amore, come il sole non ha bisogno delle piante e degli animali che fa vivere; ve lo dico perché essendo infinito amore vi voglio rendere felici e per questo vi ho creato.

 

2. Non nominare il nome di Dio invano

Non ti prenderai gioco di me perché non si prende gioco dell'amore. Non ti adirerai quando dispongo gli avvenimenti diversamente da come vorresti tu o contrariamente ai tuoi immediati interessi.

Non penserai che mai qualcosa io abbia disposto per capriccio e crederai sempre alla mia saggezza infinita e alla mia infinita bontà; nè penserai mai che qualcosa io possa disporre per mio interesse, perché io non ho bisogno di nulla. Io sono il tuo vero padre, e il mio unico interesse è la tua felicità.

È vero che tu hai un tuo piano per essere felice nei pochi anni che starai nella terra; io ho un mio piano per renderti felice per gli infiniti anni della vita eterna.

Spesso il tuo piano è in contrasto col mio. Non ti arrabbiare se io, vedendo che esso ti farà dimenticare o perdere me e la tua felicità eterna, lo mando a monte.

Crederai sempre fermamente che io sono Amore, che dispongo tutto unicamente per tuo amore e per tuo bene, anche quando dispongo per te la croce, come l'ho disposta per mio figlio.

Avrai sempre fiducia in me, come il bambino ce l'ha nella sua mamma; e anche quando tutto ti va di traverso dirai: « Santo è il Signore! » « Sia fatta la sua volontà ».

 

3. Ricordati di santificare la festa

Non reputerai la santificazione della festa come tributo da dover pagare a me, sotto pena di una grave sanzione; ma stimerai la domenica il giorno piú atteso della settimana, la tua festa, perché dopo aver lavorato sei giorni per le necessità materiali della tua vita, ti potrai finalmente dedicare tutto un giorno a colui che ami se mi ami.

Non vorrai dire che hai Dio nel tuo cuore e non hai bisogno di andare in Chiesa perché mi pensi e mi preghi dovunque; come non vale dire che non hai bisogno di andare a trovare tua madre a casa, perché la porti nel cuore e la pensi dovunque. È vero che io sono dovunque, ma nella Chiesa ci sono anche col mio corpo reale; e soprattutto lí ti aspetto almeno la domenica.

Se mi ami io sono la tua festa, la tua gioia piú grande è venirmi a trovare nella mia casa, stare a lungo con me in dolce conversazione: tale dolce conversazione è la vera preghiera. Lí ancora ti incontrerai con i tuoi fratelli nella fede. Per me e una gioia vederti e vederti con i tuoi fratelli, come è una gioia per una madre vedere i suoi figli insieme..

Se invece non io, ma altri è la tua festa, o non avrai tempo per venire nella mia casa, o non vedrai l'ora di uscirne, e, dopo avere assolto a un dovere, cercherai la tua gioia nel divertimento; o, infine, verrai a mezza Messa.

È una grande tristezza per me ogni domenica vedere la stragrande maggioranza dei miei figli sciamare da per tutto per divertirsi, ma non trovare neanche un'ora di tempo per venirmi a trovare in chiesa a ricordare il mio dolorosissimo sacrificio della croce, che rinnovo nella Messa per mantenerli in vita e non farli distruggere dalla giustizia divina.