martedì 13 agosto 2019

«SFOGGERÒ IN TE IL MIO AMORE»



“Il diario mistico di Camilla Bravi”


19 maggio 1949. 

Gesù mi assorbì nel suo splendore per purificarmi, e bruciava tutte le mie miserie, mentre io, confusa per tanto amore, così gli dicevo: «Tu sei il mio Dio, e io ti amo con tutto il mio cuore, col tuo stesso Cuore e con il Cuore di Maria». 
Egli mi confidò: «Mai come oggi il mio amore è rifiutato, misconosciuto; mai come oggi è rifiutato il mio amore misericordioso, è calpestato». 

«Come vorrei versarlo sul mondo intero! Come fanno soffrire il mio Cuore coloro che non si curano del mio Amore! La sua pienezza vuol donarsi. Io sono l'Amore infinito e tutti i miei attributi esercitano l'Amore. La mia Onnipotenza ha creato l'uomo e tutto il cosmo per allietare il suo esilio. La mia sapienza lo illumina. La mia Misericordia e bontà lo perdona. La mia grazia lo fa partecipe della mia vita per donargli la felicità, il Paradiso. Anche quando lo castigo, è sempre per amore, per condurlo al "bene supremo, a Me, suo Dio. Anche quando per forza, per il bene dell'uomo, lo castigo e adopero la mia Giustizia, subito la mia Misericordia la disarma, perché sempre essa prevale, e a malincuore lo castigo. E anche nel castigo Io sono sempre misericordioso». 

«Essendo Io Giustizia infinita, devo esercitare questo mio attributo quando il peccatore rifiuta ostinatamente la mia Misericordia, il mio perdono. Ha rifiutato il mio Amore e ha creato lui stesso inimicizia con Me. 

E il dannato non può più ricevere quella luce che Io solo gli potrei dare, perché lui stesso si è confermato nel male, per il suo ostinato rifiuto al mio perdono e il suo ostinato odio o disprezzo contro di Me. Se Io non esercitassi con lui la mia Giustizia, non sarei più Dio, Bene perfettissimo, perché premierei il male che vi è nel reprobo. In Me non può stare altro che il Bene. È per amore alla mia Giustizia che Io castigo il reprobo, perché anche nella Giustizia, Io esercito l'Amore». 

«Ebbene, il mio Amore infinito Io lo sfoggerò in te perché a te donerò quell'Amore che tanti rifiutano, affinché tu possa amarmi e riparare anche per coloro che calpestano il mio Amore». 

Mi sentivo come schiacciata sotto il peso della bontà del Signore, ed esclamai piangendo d'amore: «O mio Dio, come posso mostrarti il mio amore per tante tue grazie, io tanto povera e misera?». Ed Egli, stringendomi a Sé: «È tanto facile: offrimi l'Amore che Io verso in te, e serviti di esso non solo per amarmi, ma anche per supplire a tutto ciò che tu mi devi». 

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