giovedì 3 giugno 2021

CONTEMPLAZIONE

 


santa  Veronica Giuliani

CONTEMPLAZIONE

(orazione – preghiera – conoscenza di sè) 

 

Si contempla ciò che si ama. Veronica ha amato Dio e ha  sempre rivolto gli occhi del cuore al suo volto divino, nel  riflesso di questa luce ha contemplato se stessa con gli  occhi di Dio. 

45- Trovandomi in questo mare d’infinito amore, capisco molte cose  che con le sole parole non posso dir niente. Dio ama per me ed io in  Lui, compio l’ufficio di amare, di lodare, di magnificare, di  glorificare ed amplificare le grandezze e le dignità di tutti i suoi  divini attributi; perché Dio stesso compie per me, tutte queste opere.  Io poi capisco che quello che fa Dio, è per tutti coloro che vogliono  parteciparne; conosco l’amore che Dio mi porta; e, mentre conosco  ciò, il Divino Amore, mi nasconde in Sè, e mi tiene tutta più  nascosta in Sè. (D III, 388) 

46- Noi non possiamo andare predicando per il mondo a convertire  anime, ma siamo obbligate a pregare di continuo per tutte quelle  anime che sono lontane da Dio. (D IV, 543) 

47- Aveva ragione S. Pietro di dire, sul monte Tabor: Facciamo qui tre  tabernacoli; perché, come l’anima è assorbita dal Divino Amore, e  sente in sè l’amore divino, questo la unisce talmente con Dio, che fa  con Lui una sola cosa. 

 Così, ella non si avvede di essere quaggiù in terra, ma gli pare di  godere lo stesso Paradiso e tutto ciò che godono i Beati. Ella non  desidera nient’altro; ma tornata, in un subito, ai propri sentimenti, e  vedendosi in questa valle di lacrime, le pare nuova ogni cosa, ma  niente “gustevole”, e si sente così sazia di tutto, che tutto le dà  nausea. (D IV, 82) 

48- Il Signore mi fa capire la grande necessità che ho di pregare. Nella  preghiera si vede chiaramente quello che dobbiamo fare; che cosa  dobbiamo imparare per arrivare a quanto Dio richiede da noi. Sento  in un attimo quel sentimento intimo che fa restare in me più lume di  Dio e più conoscenza di me stessa. Apprendo più in un quarto d’ora  con questo sentimento, che in giornate intere senza di esso. Sia tutto  a gloria di Dio! (D II, 524) 

Silvia Reali 

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