domenica 24 marzo 2024

Da soli non riuscirete a resistere!

 


13 marzo 2024

Figlia Mia. Siediti e ascolta ciò che Io, il tuo Padre Celeste oggi ho da dire a te e ai figli della terra:

 

Pregate, figli Miei, pregate. È necessario moltissima preghiera!

 

Questo tempo di Quaresima è difficile per tutti i Miei figli veramente credenti, ma voi dovete restare nella fiducia e pregarCi, amati figli.

 

Io, vostro Padre Celeste, oggi vi dico che il tempo è maturo.

 

Molto accadrà, gli avvenimenti si susseguiranno velocemente.

 

Partecipate alle vostre Sante messe!

 

Andate all’ adorazione!

 

Sfruttate il Santo sacramento della confessione!

 

Figli Miei. Mia amata schiera di figli:

 

Mio Figlio è pronto, però prima viene il Suo avversario e voi dovete essere preparati per questo giorno così oscuro.

 

Pregate, abbiate fiducia, credete e supplicate. Il Mio Santo Spirito vi regalerà chiarezza, ma voi dovete pregarLo e supplicarLo!

 

La Santa Madre di Dio Maria sta al vostro fianco come anche molti Santi Angeli e Santi.

 

Pregate, chiedete, implorate figli Miei perché soltanto insieme a Loro voi potrete superare questo tempo, da soli non riuscirete a resistere.

 

Rallegratevi per la resurrezione di Mio Figlio che presto verrà festeggiata nelle vostre chiese.

 

È un tempo estremamente sacro, sfruttatelo!

 

Celebrate questa festa nell'amore verso il vostro prossimo e restate forti.

 

Vi aspettano tempi brutti, ma Mio Figlio sarà con voi se voi pregate e supplicate, LUI, che è il vostro Salvatore e GLI restate fedeli.

 

Pregate dunque ora, e non smettete mai di pregare.

 

Io, vostro Padre Celeste, Mi felicito molto per le vostre preghiere rivolte a Me.

 

Io ascolto ogni preghiera, figli Miei, e do importanza a ogni singola preghiera.

 

Io esaudisco chi prega con cuore sincero.

 

Pregate dunque con cuore amante e contrito verso di Me ,verso Gesù e i vostri Santi e i Santi aiutanti .

 

Non dimenticate la preghiera verso il Mio Santo Spirito!

 

Tutti vi stanno vicini in questo tempo oscuro. Avrete bisogno di Loro, i vostri Santi aiutanti perché senza di Loro voi sarete soli.

 

Gesù è con voi non lo dimenticate!

 

La sua Santissima Madre Maria, la vostra Mamma Celeste è anche al vostro fianco!

 

Non dimenticate il potere che Io ho donato in Cielo a San Giuseppe, padre putativo di Gesù Cristo e sposo nella Sua Santissima Mamma!

 

È un potente intercessore per voi davanti al Mio trono e anche presso Mio Figlio.

 

Quindi pregateLo e supplicateLo affinché vi stia accanto e vi aiuti!

 

Egli non vi rifiuta mai il Suo aiuto!

 

Rivolgetevi dunque a Lui.

 

Io vi amo molto.

 

Restate nella preghiera e non arrendetevi mai.

 

Questo tempo di Quaresima è difficile per così tanti di voi, ma molto presto festeggerete la festa della Resurrezione e voi sentirete grande gioia nel vostro cuore.

 

Vai ora e fai conoscere quanto ti ho detto.

 

Il tuo e vostro Padre Celeste.

 

Creatore di tutti i figli di Dio e Creatore di tutto ciò che esiste. Amen.

 

“Sfruttate il potere che ho donato a San Giuseppe, Mio padre putativo, pregateLo e supplicateLo che vi stia accanto e vi aiuti.

 

Il vostro Gesù. Amen.”

 

Dio Padre: Sfruttate le preghiere di consacrazione (nr.31,32,46) che Noi vi abbiamo donato in questi messaggi così l'anticristo non ha potere su di voi. Amen.”


Gesù tentato da Satana - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anna Caterina Emmerick 


La prima Pasqua a Gerusalemme


Gesù tentato da Satana


Satana non aveva alcuna certezza o conoscenza della divinità di Cristo: lo credeva un profeta. Aveva osservato la santità della sua infanzia e giovinezza e la santità di sua Madre, che egli non poté mai raggiungere con le sue tentazioni, perché lei non le ricevette. In Maria non c'era materia attraverso la quale Satana potesse tentare. Maria era la più bella delle vergini, ma non aveva consapevolmente rapporti con alcuno spasimante, a parte la scelta fatta nel tempio con il segno della verga fiorita. Satana era incuriosito dal fatto che Gesù, un profeta ai suoi occhi, non avesse i modi farisaici e la severità della legge nei modi e nei costumi con i suoi discepoli; lo considerava un uomo, perché vedeva che certe cose esteriori scandalizzavano i farisei.

Poiché vedeva che Gesù si mostrava spesso zelante, voleva tentarlo, come se fosse un discepolo che voleva seguirlo; e poiché lo vedeva così gentile, voleva tentarlo sotto forma di un vecchio debole e disputare con lui come se fosse un esseno. Per questo una volta vidi Satana all'ingresso della grotta, sotto forma di un giovane1 figlio di una vedova, sapendo che Gesù amava quel giovane. Satana fece rumore all'ingresso per indurre Gesù al disprezzo, non appena quel discepolo si ritirò contro ciò che aveva detto per non seguirlo. Gesù non si voltò nemmeno a guardarlo. Satana si aggirava nella grotta e parlava di Giovanni Battista, che, secondo lui, doveva essere molto arrabbiato con Gesù, il quale aveva fatto battezzare Gesù in vari luoghi, cosa che non era opera sua ma solo di Giovanni.

Dopo di che Satana fece apparire sette o nove dei suoi discepoli, uno dopo l'altro. Uno alla volta si avvicinarono alla grotta e dissero che Eustachio aveva detto loro che Egli si trovava in questa grotta; che lo cercavano con grande ansia; che Egli non doveva rovinare la loro salute in questo luogo abbandonandoli a loro. Aggiunsero che si parlava molto di Lui e che non doveva permettere che tante voci si diffondessero sul suo modo di procedere. Gesù non rispose a tutte queste affermazioni e infine disse: "Vattene, Satana, non è il momento". Con ciò tutte le figure dei discepoli scomparvero.

Più tardi Satana apparve di nuovo sotto forma di un vecchio esseno molto venerabile, che arrivava stanco dalla scalata della montagna. Sembrava così stanco che io stesso ebbi pietà di quel vecchio apparentemente venerabile. Si avvicinò alla grotta e si accasciò sfinito sulla porta, gemendo di dolore. Gesù non guardò nemmeno colui che era appena entrato. Allora il finto esseno si alzò e disse di essere un uomo del Monte Carmelo, di aver sentito parlare di Gesù e di essere venuto lì per vederlo, quasi svenuto dalla fatica. Lo pregò di sedersi un momento con lui e di parlare delle cose di Dio. Disse che sapeva cosa significava digiunare e pregare; e che se due fossero stati uniti nella preghiera, si sarebbero edificati a vicenda. Gesù rispose solo con poche parole, come: "Vattene dietro di me, Satana, non è ancora giunta l'ora". Solo allora vidi che era Satana che era apparso, perché mentre si allontanava e scompariva, divenne nero, scuro e arrabbiato. Mi ha fatto ridere vedere che è caduto a terra come se fosse svenuto e alla fine si è dovuto alzare da solo.

Quando Satana apparve di nuovo per tentare Gesù, si presentò sotto forma di vecchio Eliud. Doveva sapere che a Gesù era stata mostrata la croce con tutte le sofferenze che lo attendevano, perché esordì dicendo che aveva avuto una visione dei forti dolori che Gesù doveva patire e che aveva sentito che non avrebbe potuto sopportare tali sofferenze. Disse che nemmeno lui avrebbe potuto digiunare per quaranta giorni, ed era per questo che era venuto a trovarlo di nuovo per chiedergli di renderlo partecipe della sua solitudine e di prendere su di sé una parte della sua promessa e della sua risoluzione. Gesù non guardò nemmeno il tentatore e, alzando le mani al cielo, disse: "Padre mio, allontana da me questa tentazione". Subito Satana scomparve, pieno di rabbia e di dispetto.

Dopo questo Gesù si inginocchiò a pregare; e dopo un po' vidi apparire quei tre giovani che erano stati con lui fin dall'inizio a Nazareth, che volevano essere suoi discepoli e che poi lo avevano lasciato. Questi giovani si gettarono ai piedi di Gesù e gli dissero che non potevano avere pace e tranquillità se non li perdonava; erano molto addolorati e contriti. Gli chiesero di riceverli di nuovo e di farli digiunare in sua compagnia, aggiungendo che d'ora in poi sarebbero stati i suoi discepoli più fedeli. Erano molto addolorati e, una volta entrati nella grande grotta, gli giravano intorno con ogni sorta di rumore. Gesù allora si alzò, alzò le mani al cielo, pregò il Padre suo e subito l'immagine di quei giovani scomparve.

Una sera, mentre Gesù era in ginocchio a pregare, vidi Satana, con una veste luminosa, fluttuare nell'aria e arrampicarsi sul fianco ripido della montagna. Questo versante ripido era a est; da quel lato non c'era un ingresso, ma solo qualche buco nella roccia. Satana appariva luminoso, come un angelo; ma Gesù non lo guardò nemmeno. Vedo che in questi casi la luce di Satana non è mai trasparente, ma con un bagliore superficiale e imitativo.

La veste stessa dà l'impressione di durezza, mentre vedo le vesti degli angeli trasparenti, leggere e luminose. Satana, sotto forma di angelo, si fermò all'ingresso della grotta e disse: "Sono mandato dal Padre vostro per confortarvi". Gesù non lo degnò di uno sguardo.

Poi apparve di nuovo in un'altra parte della montagna, vicino a un'apertura completamente inaccessibile, e disse a Gesù di considerare l'aspetto di un angelo, visto che volava in luoghi così inaccessibili. Anche in questo caso Gesù non si degnò di guardarlo. Poi vidi Satana terribilmente arrabbiato, che fece un gesto come se volesse terrorizzarlo con i suoi artigli attraverso quell'apertura; il suo volto e il suo aspetto erano spaventosi. Gesù non lo degnò di uno sguardo. Satana scomparve.

Ho visto Satana apparire sotto forma di un vecchio eremita del Monte Sinai, tutto spettinato e penitente, ed entrare nella grotta di Gesù. L'ho visto salire faticosamente sulla montagna; aveva una lunga barba e solo una pelle per vestito; eppure l'ho riconosciuto perché non riusciva a mascherare qualcosa di astuto e appuntito nel suo volto.

Disse che era stato con lui un Esseno del Monte Carmelo, che gli aveva raccontato del suo battesimo, della sua sapienza, dei suoi prodigi e ora del suo rigoroso digiuno. Per questo motivo era venuto qui, nonostante la sua grande età, affinché si concedesse di parlare con lui, che aveva anche una lunga esperienza in materia di digiuno e penitenza. Gli disse che ciò che era già stato fatto era sufficiente, che doveva lasciare il resto e che lui stesso avrebbe preso una parte di ciò che era ancora da fare. Disse molte cose in questo senso e Gesù, guardando solo da una parte, disse: "Vattene dietro di me, Satana". Allora vidi Satana precipitarsi come una pietra, dal monte sottostante, con un ruggito, come un corpo nerastro.

Mi chiedevo come potesse essere sconosciuto al diavolo che Gesù fosse Dio. Allora ricevetti un'istruzione e conobbi chiaramente il grande vantaggio per gli uomini che Satana, e l'uomo stesso, non lo capissero e non ci credessero. Il Signore mi disse queste parole: "L'uomo non sapeva che il serpente che lo tentava era Satana; quindi Satana non deve sapere che è un Dio a salvare l'uomo". Ho visto in questa occasione che Satana ha riconosciuto la Divinità di Cristo solo quando è sceso all'inferno per liberare le anime dei santi padri.

In uno di questi giorni successivi vidi Satana apparire sotto forma di un uomo dall'aspetto venerabile che veniva da Gerusalemme e si avvicinò alla grotta di Gesù, che era in preghiera. Disse che era venuto perché era molto interessato a sapere se Egli fosse destinato a dare la libertà per il suo popolo d'Israele. Raccontò tutto ciò che si diceva e si riferiva a Gerusalemme su di lui e aggiunse che veniva ad aiutarlo e a proteggerlo. Disse di essere un messaggero di Erode, che lo invitava ad andare con lui a Gerusalemme, a nascondersi nel suo palazzo e a riunire i suoi discepoli, finché non avesse messo a punto il suo piano di liberazione. Insisteva che era opportuno che venisse con lui subito. Tutto questo lo disse con molte parole e a lungo. Gesù non lo guardò. Improvvisamente vidi Satana allontanarsi da lì, il suo volto divenne spaventoso e fiamme e tenebre uscirono dalle sue narici.

Mentre Gesù era tormentato dalla fame e soprattutto dalla sete, Satana apparve sotto forma di un pio eremita, che gli disse: "Ho molta fame; ti prego di darmi un po' della frutta che c'è qui sul monte davanti all'ingresso, perché non voglio prendere nulla senza il permesso del proprietario, siederemo  allora  parleremo di cose buone". C'erano, infatti, non all'ingresso, ma accanto, a est, a una certa distanza dalla grotta, dei fichi e una specie di frutta come le noci, ma con un guscio morbido come quello delle nespole, e anche delle bacche. Gesù gli disse: "Vattene da me, sei un bugiardo fin dal principio, e non fare del male a questi frutti". Allora vidi il finto eremita precipitarsi come un'ombra scura contratta dalla montagna sottostante e sputare un vapore nero. Satana si presentò sotto forma di viaggiatore e chiese se non poteva mangiare della bella uva che si vedeva lì vicino, così buona per dissetarsi. Gesù non rispose nulla e non guardò dalla parte in cui gli aveva parlato. Alcuni giorni dopo lo tentò mostrandogli una sorgente d'acqua.

 

Domenica delle Palme

 


A Betania, Signore, in casa d’amici
ti lasci toccare
e ungere i piedi:
un profumo di vita
inonda la stanza
respiro di morte
presagio di sepolcro.

Il nardo, unguento prezioso,
fecondo atto d’amore di donna
inonda della tua tenerezza, Gesù,
i volti sfigurati
e i corpi piagati
da croci sanguinanti
che salgono verso la Santa Gerusalemme.

Il grido osannante della tua gente, Signore,
si cambia in bestemmia
che invoca tua morte:
spettacolo cruento
che insozza le tende
della bella città
e col sangue purifica la terra.

Il tuo corpo, Gesù,
sputato, insultato, flagellato
risana la Terra
così i tuoi occhi pieni di misericordia
scrutano cuori induriti
ridonando calore
al flusso di linfa vitale:
respiro di Dio!

Offri la tua vita, Signore, a noi dispersi
tra i calanchi della storia.
Radunati
come unico ovile
sgorghiamo dal tuo fianco squarciato
e l’ultimo Tuo grido echeggia
effonde lo Spirito.

Gesù, Verbo fatto carne,
vino nuovo
accolto in nuovi otri
da mani di donne tremanti
che accarezzano un corpo
non più grembo di morte
ma profumo di vita.

Don Pino

La furia del male sta sconvolgendo la natura, la politica, la scienza e il popolo, che non ha Dio nel cuore.

 


Messaggio della Madonna a dato Gisella del 23 marzo 2024

Figli miei, grazie per aver ascoltato la mia chiamata nel vostro cuore e per aver piegato le ginocchia nella preghiera. Figli miei, siate benedetti! Abbiate fiducia nel mio Gesù. Figli, la furia del male sta sconvolgendo la natura, la politica, la scienza e il popolo, che non ha Dio nel cuore. Ma voi non temete, fatevi portare sulla strada, illuminata della luce di Dio che non ha eguali. È vero che avete il libero arbitrio, ma fate il discernimento e scegliete Dio. Figli, il dolore sarà grande, ma la vostra consolazione dovrà essere nell’Eucaristia. Amatevi gli uni gli altri! Ora vi benedico nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Ma Dio consentirà un grande male contro la Sua Chiesa: gli eretici e i tiranni verranno improvvisamente e inaspettatamente; irromperanno nella Chiesa mentre vescovi, prelati e sacerdoti sono addormentati. Entreranno in Italia e devasteranno Roma; bruceranno le chiese e distruggeranno tutto…



PROFEZIE DEL VENERABILE BARTOLOMEO HOLZHAUSER NEL XVII SECOLO AVEVA VISTO … “I Sacri Canoni saranno completamente ignorati, e il Clero non rispetterà le leggi della Chiesa.”…



“Durante questo periodo molti uomini abuseranno della libertà di coscienza che gli è stata concessa. E’ di tali uomini che Giuda l’apostolo parlava quando disse: «Costoro bestemmiano tutto ciò che ignorano; ed essi corrompono tutto ciò che essi conoscono per mezzo dei sensi, come animali senza ragione. Siedono insieme a mensa senza ritegno, pascendo se stessi; sono sobillatori pieni di acredine, che agiscono secondo le loro passioni; la loro bocca proferisce parole orgogliose e adùlano le persone per motivi interessati; provocano divisioni, gente materiale, privi dello Spirito».
Durante questo periodo infelice, ci sarà rilassatezza nei precetti divini e umani. La disciplina ne soffrirà. I Sacri Canoni saranno completamente ignorati, e il Clero non rispetterà le leggi della Chiesa. Tutti si lasceranno trasportare e saranno indotti a credere e a fare ciò che più gli aggrada, secondo le esigenze della carne.
Metteranno in ridicolo la semplicità cristiana; la considereranno follia e assurdità, ma avranno il più grande riguardo per la conoscenza avanzata, e per l’abilità di offuscare gli assiomi della legge, i precetti morali, i Sacri Canoni e i dogmi religiosi con obiezioni insensate e argomentazioni elaborate. In conseguenza di ciò, nessun principio – per quanto santo, autentico, antico e sicuro possa essere – resterà scevro da censure, critica, false interpretazioni, modifiche e limitazioni fatte dagli uomini.”
“…Questi sono i tempi cattivi…l’eresia è dappertutto, e i seguaci dell’eresia sono al potere quasi dappertutto. Vescovi, prelati e sacerdoti dicono che stanno facendo il loro dovere, che sono vigili e che vivono come si conviene al loro stato in vita. In tal modo, perciò, tutti loro cercano scuse. Ma Dio consentirà un grande male contro la Sua Chiesa: gli eretici e i tiranni verranno improvvisamente e inaspettatamente; irromperanno nella Chiesa mentre vescovi, prelati e sacerdoti sono addormentati. Entreranno in Italia e devasteranno Roma; bruceranno le chiese e distruggeranno tutto…

sabato 23 marzo 2024

 


Quinta Visita - O Prigioniero d’amore, Tu te ne stai povero e mortificato, e i mondani abbondano nelle ricchezze e nei piaceri, e a Te, che così li benefichi, hanno l’ardire di negare una goccia di olio, un tantino di cera, ed, ancorpiù, si portano alla tua presenza con vanità ed abbigliamenti, come se loro fossero i padroni e Tu il servo! Per riparare tanta tua povertà, Ti offro le ricchezze del Paradiso, e per ripararti tanta mortificazione, Ti offro il piacere che provi nel cuore dei giusti, quando questi corrispondono alla tua grazia. E tante volte intendo ripetere questi atti, quante volte si muovono le nature angeliche, umane e diaboliche.

Regina dei redenti, offro al tuo Volto tutti i baci di Gesù.

Innamorami della tua bellezza ed innamora tutte le creature della bellezza di Gesù.


L’insondabilità della Divinità

 


Credetelo voi uomini che non potete sondare in eterno il Mio Essere. Ciò che Io Sono veramente dall’Eternità, non è possibile rendervelo comprensibile, perché il vostro pensare è limitato, e così non potete afferrare l’Illimitato. Illimitato però è Lo Spirito, per Cui voi vi siete creato il concetto Dio. Quello che questo Spirito è di nuovo in Sé, anche questo non può esservi reso comprensibile, perché non è Qualcosa di Formato e vi immaginate tutto ciò che esiste soltanto come una forma, in particolare quando è essenziale, cioè quando possiede una volontà pensante. Io come Spirito UR (dall’Eternità) Sono però ben esistente, ma non immaginabile sotto nessuna Forma. Io Sono una Forza, che è illimitata ed agisce illimitatamente. E questa Forza riempie l’intero Cosmo, riempie ogni Creazione materiale e spirituale – ed opera sempre ed eternamente nell’Ordine di Legge. Perché una Volontà Pensante guida questa Forza spirituale secondo il Piano nell’Amore e Sapienza. Questa “Volontà pensante” vi giustifica che vi immaginiate un ESSERE, ma non dovete dare a questo Essere nessuna forma, ma dovete pensare tutto il visibile e tutte le Creazioni spirituali colme della Mia Forza d’Amore del Mio Spirito con Cui vi potete però unire anche in pensieri, perché Io Stesso Sono un Essere Pensante. Il Mio Essere, il Mio Spirito, il Mio Amore, la Mia Forza, tutto è lo Stesso. La Forza che tutto riempie E’ Dio, l’Amore in Sé E’ Dio, Lo Spirito E’ Dio, e ciononostante questo Dio E’ un Essere, perché una Volontà Pensante decide come si esprime l’Amore, la Forza, lo Spirito e determina tutto il Mio Operare ed Agire. Ed anche se la Forza d’Amore Si sprizza in incalcolabili scintille, ogni scintilla è di nuovo lo stesso come Sono Io Stesso: Uno Spirito, nella stessa costituzione come Me, soltanto nella più piccola riduzione - e malgrado ciò potente, perché lei stessa è di nuovo portatrice dell’eterna Divinità, perché altrimenti non potrebbe sussistere, se non venisse riempita della Mia Forza d’Amore. E così l’uomo può immaginarsi Me Stesso simile a lui, perché siete tutti immagini di Me. Malgrado ciò siete degli esseri limitati, siete soltanto una Mia parte, che è da considerare limitata finché siete ancora imperfetti. Quando diventate di nuovo perfettI come lo siete stati in principio, allora si svolge anche di nuovo la fusione con Me, ed allora vi potete fare prima un concetto della Divinità, benché Sia e rimanga per voi insondabile nel Mio Essere più profondo. Ma allora voi non impiegate più delle misure limitate come lo fate da uomo, e per questo il vostro pensare è anche sovente errato. Io Sono uno Spirito, cioè un Essere non percettibile per i vostri sensi umani, che però E’ (esiste) ugualmente, e perciò E’ un Essere, perché in tutto ciò che ho fatto sorgere potete riconoscere un senso ed una destinazione, quindi potete anche dedurne una Potenza pensante e volente. – E per questo dovete collegarvi con questa Potenza, che per voi non può essere negata. Perché questo collegamento, soltanto l’unificazione, vi fa riconoscere che voi siete lo stesso nella vostra sostanza ur. E quando ora questa Potenza vi parla, non si rivolge al vostro involucro esteriore, al corpo, ma a ciò che si trova in questo involucro, che vi contrassegna come immagine divina: il vostro spirito che vi è stato aggiunto da Me e che è la Mia Parte, che un tempo avete respinto, che però è stato di nuovo posto in voi come minuscola scintilla per la vostra esistenza da uomo. Oppure con altre parole: Io parlo alla parte eterna in voi, Io parlo a ciò che appartiene a Me Stesso, che però ora irradia da Me come piccola scintilla, si cela nel vostro involucro umano. Questa è di nuovo una dimostrazione che Io Stesso volevo di nuovo ritrovarMi in voi, le Mie creature e per questo siete anche inseparabilmente uniti a Me perché il Mio Spirito è indivisibile, perché la Mia Forza d’Amore vi assicura l’esistenza, perché non potete morire in eterno perché siete Forza irradiata da Me, che deve ritornare alla Fonte di Forza secondo la Legge dall’Eternità. Voi comprenderete tutto questo soltanto nello stato della perfezione, allora non sarete più strettamente limitati, ed allora saprete anche che Io Sono un Essere al Quale appartiene poi tutto il vostro amore. Allora saprete anche che Io Stesso Sono l’Amore, e poi comprenderete perché da uomo non avete potuto afferrare tutto questo. Perché finché Io Stesso, il Mio Spirito ed il Mio Amore, non può prendere totalmente possesso di voi perché non siete perfetti, fino allora non posso nemmeno colmarvi affinché sia in voi la Luce più splendente. Ma agisco in voi fin dove questo è possibile, fin dove lo permette il vostro stato di maturità per donarvi sempre più Luce affinché giungiate una volta alla perfezione.

Amen

21 settembre 1963 

Cercando l’Aiuto del Cielo

 


Maria 

Quanto lunga questa strada è stata - questa strada nelle tenebre che l’umanità ha percorso. Ora, il buio circonda la terra da ogni parte e sembra come se non ci sia scampo. Il Maligno, per secoli, ha attirato l’uomo ad entrare in casa sua, una casa del male e della sofferenza. 

Ha sempre saputo ciò che era necessario per attrarre gli uomini, quello che avrebbe portato i leader mondiali a seguire il suo percorso e quello che avrebbe convinto le persone a seguirli. C’è stato un passo dopo l’altro, ma sempre lungo la sua strada. 

Ora il ritmo accelera. Egli crede che l’umanità abbia superato il punto di non ritorno, che sia bloccata nel suo cammino. Ha convinto gli uomini che ci sia un solo modo per risolvere i loro problemi - guardare alle proprie risorse umane e alle loro soluzioni. Egli ha tagliato l’accesso al cielo, sapendo che se combatte un’umanità isolata la vincerà. Egli sa che può facilmente ingannare gli uomini e li usa per i suoi disegni. 


La fiducia nella tecnologia 

Non ci sono soluzioni celesti? In effetti ci sono. Le soluzioni celesti abbondano, ma giacciono inutilizzate perché l’uomo non cerca le soluzioni celesti. “Siamo in grado di capirlo da soli”, dicono. “Abbiamo la tecnologia. Abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno.” O uomini, non vi rendete conto chi è il vostro avversario e come userà le soluzioni che proprio voi concertate in modo da intrappolarvi. Morirete per le vostre stesse spade, a meno che non cerchiate l’aiuto del cielo. 

Sì, proprio ora, si deve cercare l’aiuto del cielo. Lasciate che il grido salga, “Dobbiamo cercare l’aiuto del cielo”. Lo si ponga in ogni cuore: “Dobbiamo cercare l’aiuto del cielo”. Fatelo diventare parte della coscienza delle nazioni. Che sia radicato nell’anima della nazione. Lasciate che grandi folle si riuniscano. Lasciate che gli stadi si riempiano. Quelli che avete costruito per tutti i vostri divertimenti e per gli dèi che voi adorate sui vostri campi sportivi. 

Lasciate che le folle si radunino per adorare mio Figlio e cercare l’aiuto del cielo. Quindi, troverete l’aiuto del cielo in mezzo a tutte le vostre tenebre. 

Commento: Satana ama quando l’umanità non cerca l’aiuto di Dio. Lui è inevitabilmente il vincitore. 

02/09/2011 

Il vostro interiore equilibrio.

 


«Sono la Madre del Verbo Incarnato.

Col mio "sì" ho offerto al Padre la mia personale collaborazione al suo disegno di salvezza.

Dal seno paterno il Verbo si è deposto nel mio seno materno per assumere da Me la sua natura umana. Sono diventata vera madre di Gesù.

Il "sì" al volere del Padre è fiorito nella mia anima come frutto di una lunga e silenziosa preparazione.

Ecco il cammino che la vostra Madre ha compiuto per giungere a questo ineffabile momento: quello dell'umiltà, della fiducia, del filiale abbandono, del silenzio, dell'intima e profonda unione con Dio.

Già dalla fanciullezza mi sono completamente offerta al Signore, mettendomi come schiava al suo servizio nella verginità perfetta, nel nascondimento, nella preghiera.

La mia anima si è aperta a sempre maggiore luce e la mia esistenza si è formata sul distacco da tutte le creature, per amare in maniera perfetta il Signore nel compiere la Sua Volontà e nell'ascolto della Sua parola. Mi sono formata al gusto di cercare, di accogliere e di custodire la sola Parola di Dio.

Quando il Padre decise di deporre il suo Verbo nel mio seno verginale, trovò la vostra Madre pronta ad accoglierlo con amore e con gioia, nel solo intento di compiere perfettamente il divino Volere.

Miei figli prediletti, guardate alla vostra Mamma nel momento della sua Annunciazione, mentre col cuore e con le labbra ripete il suo "sì" alla volontà del Signore. Imparate anche voi a dire sempre sì a quanto il Signore oggi domanda attraverso la voce che vi giunge dal Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste. Non dubitate mai più. Non cercate altrove. Non mendicate conferme o incoraggiamenti.

Ho disposto che, per questa mia Opera, il vostro appoggio si trovi solo nel mio Cuore Immacolato. Faccio crollare attorno a voi ogni sostegno e non consento che vi affidiate a incoraggiamenti o a solo umane approvazioni.

Figlioli miei, desidero anche da voi la piccolezza, l'umiltà, il nascondimento, il silenzio, la fiducia.

Dovete percorrere la stessa strada che la vostra Mamma Celeste ha percorso: quella della mia intima unione con Dio, del distacco da ogni creatura, del servizio perfetto al Signore. Vi conduco a dire sempre "sì" a quanto Gesù vi domanda. Come sono pochi quelli che sanno dire "sì" a Gesù, anche fra i miei prediletti!

Percorrete con Me la strada che vi indico e su cui vi conduco, lasciandovi guidare con docilità e abbandono filiale. Vi formo all'ascolto della parola di Dio perché essa possa venire da voi accolta e compresa, amata, custodita e messa in pratica.

In questi tempi di purificazione, molti vengono sviati da altre parole. Infatti il mio Avversario riesce a sedurre anche i buoni con false manifestazioni soprannaturali per portare ovunque l'inganno e la confusione. Riuscirà a operare molti prodigi che inganneranno anche le anime dei buoni.

Voi restate nel rifugio del mio Cuore Immacolato e lì ascoltate la Parola di Dio che la Chiesa custodisce, interpreta e annuncia. Mai come oggi il Papa ha la luce per condurvi sulla strada della chiarezza e della verità.

Nel mio Cuore Immacolato costruirò il vostro interiore equilibrio, miei figli prediletti, perché oggi necessita che siate sempre più prudenti ed equilibrati.

Questo equilibrio darà a tutti il segno dell'azione che in voi compie la vostra Mamma Celeste e darà alla Chiesa la certezza di trovare in voi figli fedeli e sapienti».


Don Stefano Gobbi - 25 marzo 1979

L'imperturbabilità.

 


Cristianesimo vissuto


 Se tu hai l'intelligenza di quest'adorabile mistero della tua volontà divina nascosta dappertutto, se sai fare questa comunione, di cui cerco d'insegnarti il segreto, non ci può essere per te nessuna sventura. Infatti tutto quello che il mondo chiama avversità e disgrazie, come quello ch'esso chiama fortuna e felicità che cosa è in realtà? Non è che una scorza, una superficie, un'apparenza; è l'esteriore della vita.

Lì sotto sta nascosta una sostanza, che è l'interno, il midollo della vita: cioè la volontà di Dio. Fare il volere di Dio è tutto il cibo dell’anima; nessuna cosa la nutre tranne questo. Ma quanto le è anche vantaggioso questo cibo! Unendosi alla volontà di Dio, l'anima s'ingrandisce, la sua vita si sviluppa, tutte le sue facoltà s'innalzano fino a poter glorificare Dio. 

Tu ora sei serio e vuoi vivere ad ogni costo: vivere, cioè, crescere, dilatarti, per raggiungere la meta per cui fosti creato. Il solo bene che ti attrae, perché infatti è il solo tuo bene, è l'ingrandimento del tuo essere per la gloria di Dio. Ora questa grandezza cristiana, che t'incanta, tutto te la conferisce: il dolore quanto, e spesso più ancora della gioia. La volontà di Dio è dappertutto Ecco perché sei sempre felice. Dovunque trovi Dio che lavora al tuo ingrandimento servendosi delle sue creature. 

Che importa a te un po' di piacere o un po’ i sofferenza? Queste son sciocchezze da nulla per un cuore che vuol vivere!... 

E guarda che pace in questo cuore! Una pace che nulla turba, nulla altera e nulla interrompe. Una pace che è sempre la medesima, calma nella gioia, più calma ancora nel dolore. Una pace che accoglie tutti gli avvenimenti e tutti i doveri con la stessa serenità perché tutti le recano il medesimo nutrimento e il medesimo profitto. La pace cristiana! 

Un’assoluta imperturbabilità! ecco il vero stato del vero cristiano. Dopo la gloria di Dio non c'è cosa tanto grande quanto la pace dell'uomo, come cantarono gli Angeli sulla culla di Betlemme57. Oh! Quanto fa bene l'essere cristiano! Nulla vale questa pace, e questa uguaglianza d'anima io t'auguro di gustarla. 

 L’uomo che pone lo scopo della sua vita nel suo piacere, che vede la ragione della sua esistenza nella felicità di cui può godere, e che è incessantemente occupato nel conseguimento di questa felicità attraverso le creature, quest'uomo, dico, è continuamente infelice; perché ciò che pensa essere la parte principale della sua vita, gli sfugge sempre. Tu ancora non conosci che assai poco i mali di questa vita; ed io ti auguro di non conoscerli mai. 

Hai or ora veduto come si effettua l'imperturbabilità nella vita umana individuale. Vuoi vedere ora come si effettua nella vita sociale? Non vi sono mestieri sciocchi, ma c'è della gente sciocca, dice un proverbio volgare. Che profondità di senso cristiano e di buon senso racchiude questo proverbio! Infatti un mestiere qualunque, una condizione sociale qualsiasi, dal momento che è voluta da Dio per il bene generale, contiene la sua volontà tutta intera. La condizione di capo di uno Stato non la contiene più di quella dello spazzino. Dio vuole delle condizioni sociali diverse, pei diversi bisogni della società; ma per quanto varie siano tali condizioni, tutte indistintamente non contengono che un'identica sostanza, che dà ad esse il loro valore, cioè, la volontà di Dio. In qualunque grado della scala sociale ci si trovi, unica cosa essenziale è fare la volontà divina. 

Il mondo, con la sua vanità fallace, non sa apprezzare che le esteriorità delle distinzioni sociali; compiange o disprezza quelli che sono in basso, ed invidia quelli che sono al vertice della scala sociale. Il cristiano, il quale sa che la volontà del Signore non è più in alto che in basso, stima colui che è in basso tanto ricco e privilegiato quanto quello che è alla sommità. Non stima, non invidia, non ambisce che la sola cosa che abbia un valore per lui, la volontà del suo Dio. Ed egli sa di averla tanto in basso quanto in alto. Vedi un po' se un S. Benedetto Labre, che si santificò mendicando, non ebbe una situazione tanto privilegiata, quanto quelle dei Papi, che regnarono mentr'egli mendicava, e che non furono come lui canonizzati? 

Ecco attuata, nella più estesa diversità delle funzioni sociali, la divina e vera, e profonda uguaglianza delle anime. Nessuno può lagnarsi che Dio sia stato con lui avaro, poich'egli ha assegnato a la sua volontà, per condurli tutti alla sua gloria per questa via. Cosicché è profondamente vero che non c'è mestiere sciocco. Ma, ohimè! quanta gente sciocca! quanta gente la cui insipienza non apprezza che l'esteriorità delle cose, e non si pasce che di apparenze! Dunque qualunque sia il tuo mestiere, ricordati ch'esso non sarà mai sciocco, e studiati di non esserlo mai tu stesso: il mezzo lo conosci.

François de Sales Pollien