mercoledì 21 febbraio 2024

ONORE AL CROCIFISSO - L'operaio che conosce bene e bene apprezza la Religione, non si lascia sopraffare dalla bruta forza degli empi.

 


IL FALEGNAME DI BEUVRON.

Durante la burrascosa rivoluzione francese, la Chiesa di Beuvron fu spogliata e profanata, ed un grande Crocifisso, pendente dall'alto tra la navata

e il coro, fu atterrato. Un falegname del paese, incitato a compiere l'opera sacrilega, inorridito e sdegnoso, si drizzò fieramente davanti a coloro che gli impartivano l'ordine, e: «Quando ci sarà da innalzarlo - disse - potrete venire a cercarmi: ma io abbatterlo? No! giammai!». I giacobini non insistettero, cercarono un altro esecutore, ed il Crocifisso, rovesciato, giacque sul pavimento della chiesa. Raccolta e conservata accuratamente, cambiati i tempi, la sacra immagine riprese il suo posto d'onore.

Un giorno quel bravo falegname, additando quel Crocifisso al parroco, gli diceva con compiacenza: «Sono io che l'ho rimesso al suo posto!».

E il buon cristiano non perdette la ricompensa. Attestò il parroco: «Lo assistetti negli ultimi momenti; lo vidi sul letto di morte, fissare con grande confidenza i suoi sguardi inteneriti nel Crocifisso che teneva tra le mani tremanti, posarlo con amore sul cuore e sulle livide labbra; lo vidi morire calmo e pieno di speranza, munito di tutti i conforti religiosi». (La Settimana Religiosa di Bayeux - Luglio 1875).

L'operaio che conosce bene e bene apprezza la Religione, non si lascia sopraffare dalla bruta forza degli empi.


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