Dice Gesù:
«In verità, sappiatelo, in verità non una pietra di Gerusalemme rimarrà intatta. Fuoco, ariete, frombole e giavellotti atterreranno, morderanno, sconvolgeranno ogni casa, e spelonca diverrà la Città sacra, e non essa sola...
Spelonca questa Patria nostra. Posto di onagri e di lamie, come dicono i profeti. E non per uno o più anni, o per secoli, ma per sempre. Il deserto, l'arsione, la sterilità... Ecco la sorte di queste terre! Campo di contese, luogo di torture, sogno di ricostruzione sempre distrutto da una condanna inesorabile, tentativi di risurrezione spenti in sul nascere. La sorte della Terra che respinse il Salvatore e volle una rugiada che è fuoco sui colpevoli»
«Non... non ci sarà dunque più, mai più un Regno d'Israele? Non saremo mai più ciò che sognammo?», chiedono con voce affannosa i tre notabili giudei. Lo scriba Gioele piange...
«Avete mai osservato una pianta annosa dal midollo distrutto dalla malattia? Per anni vegeta stentatamente, tanto stentatamente che non fiorisce ne fa frutto. Solo qualche rara foglia sui rami esausti dice che ancor vi è un poco di linfa che sale... Poi, ad un aprile, eccola fiorire miracolosamente e coprirsi di foglie numerose, e se ne rallegra il padrone che per tanti anni la curò senza frutti, se ne rallegra pensando che la pianta è guarita e torna ad essere rigogliosa dopo tanto squallore... Oh! inganno!
Dopo tanto esuberante esplodere di vita, ecco la subita morte. Cadono fiori, foglie e i frutticini che parevano già allegare sui rami e promettevano pingue raccolto, e con un improvviso scroscio la pianta crolla al suolo marcita alla base. Così farà Israele. Dopo secoli di sterile vegetare sparso, si riunirà sull'annoso tronco e avrà una parvenza di ricostruzione. Riunito alfine il Popolo disperso. Riunito e perdonato. Sì. Dio attenderà quell'ora per recidere i secoli. Non vi saranno più secoli, ma eternità allora. Beati quelli che, essendo perdonati, costituiranno la fioritura fugace dell'ultimo Israele, divenuto, dopo tanti secoli, del Cristo, e moriranno redenti, insieme con tutti i popoli della Terra, beati con quelli che, fra essi, hanno non solo conosciuto l'esistenza mia, ma abbracciata la mia Legge come legge di Salute e Vita».
DA: L’EVANGELO COME MI È STATO RIVELATO
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