domenica 9 maggio 2021

Il potere curativo dell'ostia consacrata [come accedere a quel potere]

 


Dio applica la sua azione di guarigione sia alla nostra realtà materiale che immateriale, cioè all'anima e allo spirito.

In generale, i cattolici sono ben consapevoli della necessità di rivolgersi a Dio per curare i disturbi fisici.

Questo è il motivo per cui nel mondo sono proliferati santuari famosi per le loro cure fisiche, come Lourdes in Francia.

Ed è per questo motivo che in molti paesi sono state create repliche esatte dei santuari della Grotta di Lourdes.

Ma l'Eucaristia ha un grande effetto curativo . 

E abbiamo visto che è spesso visto come un atto di adorazione e devozione, lasciando l'effetto curativo di prendere la Santa Comunione nel limbo.

C'è una conoscenza teorica che l'Eucaristia ha quel potere di guarigione spirituale e fisica, ma sembra che non sia la prima reazione di un cattolico a consumare l'Eucaristia quando si sente male.

Tuttavia, consumare l'ostia consacrata è la fonte più importante di guarigione che Gesù Cristo ci ha lasciato .

Perché nell'ostia consacrata è presente Cristo risorto, mistero enorme che la Chiesa non riesce a spiegare appieno.

E di questo abbiamo prove schiaccianti attraverso i miracoli eucaristici , che indicano attraverso studi scientifici che nascosto all'interno dell'ostia consacrata c'è un essere umano con sangue AB positivo e talvolta manifesta sanguinamento dalla sua ferita nel muscolo cardiaco del miocardio.

un'altra prova è la vita fisica di Santa Caterina da Siena e di altri mistici, che si mantengono per molti anni senza altro nutrimento che la Santa Comunione .

E perché diciamo che consumare l'ostia consacrata è la fonte più importante di guarigione?

Mangiando il corpo e bevendo il sangue di Cristo nell'Eucaristia ci uniamo alla persona di Cristo attraverso la sua umanità.

Lui stesso dice che "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui" (Gv 6,56).

Gesù stesso si dona a noi come cibo e bevanda.

E essendo uniti all'umanità di Cristo siamo allo stesso tempo uniti alla sua divinità, alla vita celeste.

Quindi quando riceviamo Cristo in comunione, apriamo la porta alla comprensione di cosa sia il Paradiso, aspiriamo solo al Cielo e già riceviamo il suo potere di guarigione.

Se assistiamo all'Eucaristia con fede, allora iniziamo a sentire gli effetti della vita eterna sulla terra.

E ricordiamoci che la malattia è entrata sulla terra attraverso il peccato originale e che in cielo non c'è malattia fisica o spirituale.

Pertanto, sentire gli effetti della vita eterna attraverso l'Eucaristia ci permette di guadagnare la guarigione che i nostri primogenitori ebbero nel Giardino dell'Eden e che in seguito persero a causa della disobbedienza a Dio.

E chi ti porta in paradiso e ti guarisce?

L'incontro con l'amore divino di Gesù.

Ciò porta alla conversione del cuore, cioè al movimento verso Dio e all'allontanamento da ciò che non è da Dio.

È per questo effetto di portarci al cielo nell'amore di Gesù, che nel sacramento dell'unzione degli infermi la Chiesa pone al centro l'Eucaristia.

E anche il motivo per cui ci sono gruppi di ministri dell'Eucaristia in tutte le parrocchie, che portano sistematicamente l'Eucaristia ai malati che non possono assistere alla Messa.

Coloro che sono governati da un protocollo e sono stati formati con corsi per tale compito.

Il Concilio di Trento afferma che "la Santa Comunione è un antidoto alle nostre debolezze quotidiane".

Santa Faustina Kowalska, ad esempio, soffriva di problemi polmonari e quando una volta ha ricevuto la Santa Comunione, ha sperimentato la sua guarigione.

Padre John Hampsch racconta il caso di una donna di nome Ann Mattingly che soffriva di cancro incurabile per sette anni ed era chiaramente sull'orlo della morte. 

Ha fatto una novena in onore del Santissimo Nome di Gesù e al termine della novena ha ricevuto la Comunione. 

Sapeva che era arrivato il momento critico in cui sarebbe morto o avrebbe riacquistato la salute.

E mentre prendeva la comunione disse: "Signore Gesù, la tua santa volontà sarà glorificata!"

Riusciva a malapena a ingoiare l'ospite, gli ci vollero cinque o sei minuti.

Ma nel momento in cui l'ha ingoiata, tutto il dolore l'ha lasciata all'istante. È stata immediatamente guarita. 

Si inginocchiò e ringraziò Dio, e centinaia di visitatori entrarono nella sua casa per il resto della giornata per assistere al miracolo.

Esempi come questo ce ne sono migliaia e non abbiamo spazio per metterli in relazione qui.

A volte la guarigione è istantanea come in questo caso e in altri ci vuole più tempo o non avviene, perché tutto dipende dal piano di Dio per quella persona.

Ma devi tenere a mente qualcosa di centrale.

Affinché la guarigione sia efficace devi avere fede.

Pensa alla storia nel capitolo 8 di Luca sulla donna con le emorroidi che toccò la veste di Gesù e fu guarita.

E Gesù ce lo spiega dicendo a questa donna: "figlia, la tua fede ti ha guarita, va 'in pace"

Ricorda che molte persone hanno toccato Gesù, ma solo a questa donna si è manifestato il prodigioso potere di guarigione. 

Quindi ci sono tre cose che puoi fare per assicurarti di essere nella giusta posizione con Lui. 

In primo luogo, credi che Egli è Dio, che è onnipotente e un guaritore, e che ha un piano amorevole per la tua vita. 

Secondo, assicurati che la tua fede in Cristo, nella sua risurrezione e nel suo imminente ritorno sia forte e incrollabile. 

E terzo, assicurati di pentirti di ogni peccato, ogni parola, pensiero e azione che potrebbero impedire al Suo potere di fluire verso di te. 

Tieni anche presente che l'Eucaristia è più che una guarigione fisica.

Ogni volta che riceviamo la Santa Comunione, secondo santa Gertrude, accade qualcosa di buono a tutti gli esseri in cielo, in terra e in purgatorio.

Il santo Curato d'Ars ha detto che una comunione ben accolta vale più di una piccola fortuna data ai poveri.

Ogni volta che riceviamo la comunione, la nostra permanenza in purgatorio si accorcia.

La Regina della Pace di Medjugorje ha detto che, 

"Se conoscessi la grazia e i doni che ricevi, ti prepareresti per l'Eucaristia ogni giorno per almeno un'ora".

E santa Teresa di Calcutta ha detto che:

“Quando guardiamo il crocifisso, capiamo quanto Gesù ci abbia amati. E quando guardiamo l'Ostia Sacra capiamo quanto Gesù ci ami adesso ”.

Tutto ciò dovrebbe metterci in allerta per non ricevere la comunione indegnamente.

Ricevere la comunione con dignità significa andare con la giusta disposizione e in uno stato di grazia.

In questo modo riceviamo l'aumento della grazia con il suo consumo.

Ma ci sono casi in cui il nostro stato può avere l'effetto opposto alla grazia.

Nella prima lettera ai Corinzi, capitolo 11, san Paolo dice che coloro che ricevono indegnamente l'Eucaristia consumano la propria condanna.

E suggerisce anche che queste persone possono subire effetti devastanti come la malattia e persino la morte.

Pertanto, il comunicante deve essere libero dal peccato mortale per ricevere degnamente la Santa Eucaristia.

Tuttavia, la Chiesa dice che chi è consapevole di un peccato mortale può ricevere la Comunione se c'è un motivo serio come il pericolo di morte, se è fisicamente o moralmente impossibile confessarsi e ha una perfetta contrizione dei suoi peccati, ma decide di confessarsi quanto prima possibile .

Deve anche prenderlo in un digiuno eucaristico, astenendosi da qualsiasi cibo un'ora prima, anche se questo è discrezionale per le Conferenze episcopali.

Questo non significa che tu possa bere acqua e il digiuno non è richiesto agli anziani e ai malati, o ai loro incaricati.

L'Eucaristia può essere ricevuta nella forma delle due specie, pane e vino, o solo sotto la specie del pane, in entrambe le forme agisce il suo effetto curativo. 

E riguardo al ricevere la comunione nella mano o nella bocca, la posizione della Chiesa è che deve essere fatto in bocca, ma ammette che le Conferenze episcopali lo permettono nella mano.  

Ebbene, fin qui quello che volevamo dirvi sul potere curativo dell'Eucaristia, cioè l'assunzione dell'ostia consacrata, che è massimizzata se fatta con fede e in stato di grazia. 

Ma tieni presente che la guarigione è una grazia di Dio che dipende dal piano che ha per la tua vita.


Fori della Vergine Maria.

"LA FALSA PENNA SCRIBA, DIVENTATA BUGIA PER LA LEGGE DI DIO!" (Jr 8,8-9)

 


Le persone sono ansiose di sapere delle Linee Rosse, dei Sedici Segreti, della Fine dei Tempi ... E aspetta! Ma aspetta preparati a non "svenire" quando ricevi la notizia!


5 maggio 2021

"Pace ! "

Figlioli, e proprio come prima, quelli che oggi scrivono le leggi trasformano la Parola di Dio in bugie!

E quanti li seguono ...

In effetti, i cuori e le teste confusi vanno alla cieca e preferiscono le leggi umane alle leggi di Dio!

Le leggi umane sono più comode:

"Possiamo fare quello che vogliamo, purché siamo felici!"

Molti matrimoni diventano marci, perché Dio non c'è, ma ci sono solo foto, feste, loa, finti abbracci ...

"La nostra felicità è importante e non ciò che Dio vuole da noi - dicono gli sposi".

"L'Eucaristia è il momento giusto per mostrare agli altri che sono un santo - dicono milioni di persone!"

"Il battesimo e la cresima sono necessari, perché altrimenti non possiamo sposarci!"

E gli orrori continuano e “l'artiglio” di tanti serve a poco, quando si mettono a fare del bene o a portare il Vangelo alla gente, insegnando le vie del bene o fondando Congregazioni, Fraternità, Ordini, Movimenti, perché con col passare del tempo, le regole saranno dimenticate, per lasciare il posto alle comode leggi degli uomini!

Quanti santi rappresentati sugli altari e nelle case, servono solo da intercessori alle richieste delle persone, mentre i loro esempi di vita non sono nemmeno conosciuti e tanto meno seguiti da chi oggi si dice devoti!

Chiedi! Chiedi! Chiedi!

E ciò che Dio ha chiesto dall'inizio dei tempi è solo fedeltà alle sue indicazioni e alle sue vie.

Chi è fedele?

Chi lo ama veramente accettando la sua volontà e lasciandosi guidare da lui?

Le persone chiedono segni, miracoli, prove, ma non hanno il coraggio o l'amore per accettare l'invito di Dio!

Allo stesso modo, figlioli, ciò che accade in generale - anche nella Santa Chiesa - accade anche nella Missione Salvai Almas: le persone sono ansiose di conoscere le Linee Rosse, i Sedici Segreti, la Fine dei Tempi ...

Dico, bambini piccoli: queste persone NON sono nemmeno preparate per questo!

E quando il Cielo si renderà conto che c'è già un terreno fertile, proclamerà i Segreti o le Informazioni contenute, per ora, in segreto.

E può succedere che pochissime persone saranno in grado di farlo! Pochissime persone lo meriteranno!

Ed è sempre stato così!

Pregate, figlioli! Guarda Dio!

E non essere presuntuoso!

E aspetta! Ma aspetta preparati a non "svenire" quando ricevi la notizia!

Dio ha pianificato la tua missione, pensando di trovare lì il terreno fertile!

Possa Dio non essere deluso o deluso!

Conta su di me: le mie linee guida serviranno sempre come vere leve per portarti sempre più vicino al Regno Reale, che è stato preparato per te da molto tempo!

Amen!

Grazie.

Ti benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!

"Maria, Madre dell'Universo!"

Alla Madonna

 


Come l’amore, afferma in questa preghiera Paul Claudel, anche la preghiera segue molte vie: a volte è parola, a volte è silenzio, nella sicurezza di una comunicazione muta, profonda e immediata.


E’ mezzogiorno. Vedo la chiesa aperta, devo entrare.

Madre di Gesù Cristo, non vengo per pregare.

Non ho nulla da offrire e nulla da chiedere.

Vengo soltanto, Madre, per guardarti.

Guardarti, piangere di gioia, sapere questo:

che io sono tuo figlio e che tu sei qui.

Solo per un istante mentre tutto si ferma:

essere con te, Maria, in questo luogo dove tu sei.

Non dire nulla, guardare il tuo volto,

lasciar cantare il cuore nel suo linguaggio.

Non dire nulla, ma cantare perché il cuore mi trabocca,

come il merlo che segue la sua idea in queste strofe.

Perché sei bella, perché sei immacolata,

la donna restituita infine nella Grazia,

la creatura nella sua felicità primitiva e nella sua fioritura

[ finale,

come uscì da Dio nel mattino del suo splendore originario.

Ineffabilmente intatta perché sei la madre di Gesù Cristo,

che è verità fra le tue braccia, sola speranza e solo frutto.

Perché tu sei la donna, l’Eden dell’antica tenerezza obliata,

il cui sguardo trova le vie del cuore e fa sgorgare

[ le lacrime rimosse…

Perché è mezzogiorno, perché siamo in questo giorno,

perché tu sei qui per sempre, semplicemente perché

tu sei Maria, semplicemente perché esisti, a te, madre di Gesù

[ Cristo, tutta la mia gratitudine!


Questa non è più opera di uomini ma di spiriti che si contrappongono a spiriti…

 


Gesù 14-11-2001

Amata sposa, non gema il tuo cuore, ma gioisca in Me perché quello che accadrà ancora in rapide sequenze farà risvegliare molti dal torpore, molti si accorgeranno del buio nel quale sono immersi e cercheranno la Luce, invocheranno la Luce:

sarà il momento del risveglio delle coscienze. 

I fatti e gli avvenimenti che si susseguiranno imporranno a tutti una grande riflessione, ognuno penserà al valore della vita, ognuno capirà in un momento ciò che nell’intera esistenza non aveva compreso.
Amata, gemi per i fatti gravi che si sono succeduti in questi ultimi mesi, ne vedrai accadere di altri ancora più significativi, poi altri ancora più determinanti: andando nel tempo i fatti saranno tali da far cambiare pensiero a molti.

Amata, il Mio Cuore Ardentissimo d’Amore per le anime vuole che tutti abbiano la possibilità di giungere a salvezza.  

Accadranno, perciò, in questo tempo speciale, fatti speciali proprio per risvegliare la fede.

Ognuno dirà: “Questa non è più opera di uomini ma di spiriti che si contrappongono a spiriti.”

 

Maria Santissima 14-10-2001

Madre Santissima, la Tua Presenza è Viva sulla terra, sei per l’Umanità il Mio Dono più prezioso;  si aprano gli occhi per vedere e le orecchie per sentire:

tutti possono capire che siamo in piena apocalisse e tutto ciò che è stato preannunciato avverrà, sta avvenendo.

 

Maria Santissima 05-11-2001

Figli amati, chi crede che tutto accada per caso, in questo tempo rischia la disperazione perché  accadranno fatti che faranno riflettere e preoccupare perché non sono mai stati nel passato.

L’uomo si chiederà: “Che accade, perché questi avvenimenti così diversi, così nuovi, come tenerli sotto controllo?”


Benedette madri: di generazione in generazione

 


Nella cultura cattolica, abbiamo una serie di immagini simbolicamente associate alle madri e alla maternità. Eva è chiamata la madre di tutti i vivi; Maria è chiamata la Madre di Dio; e la Chiesa, attraverso il Battesimo, è la madre di tutti i cristiani. 

In un senso naturale, tutti noi sperimentiamo, attraverso la nostra nascita, la maternità di nostra madre. Come uomo, non sperimenterò mai un altro tipo di maternità così intimamente; tranne che ora, ho la fortuna di osservare con soggezione mia moglie ogni giorno. Ogni giorno, la guardo nutrire e formare mia figlia in quello che speriamo sarà un essere umano maturo, indipendente, felice e santo. Mia figlia potrebbe diventare madre da sola. Sarà chiamata alla stessa bella e sacra vocazione per i propri figli. Di generazione in generazione, le madri benedicono i bambini, a loro immagine e somiglianza, con il loro amore, devozione e sacrificio.

In senso spirituale, siamo benedetti da un altro tipo di maternità. Cristo, in unione con la sua sposa, la Chiesa, ci dà alla luce come figli e figlie adottivi di Dio. Portiamo l'immagine e la somiglianza di Cristo e della sua Chiesa, proprio come portiamo l'immagine e la somiglianza dei nostri padri e delle nostre madri. I nostri primogenitori, Adamo ed Eva, furono creati a immagine e somiglianza di Dio. Ma in autunno quell'immagine e quella somiglianza furono sfigurate e corrotte. I nostri antenati, a immagine e somiglianza di Adamo ed Eva, riuscivano a malapena a guardarsi l'un l'altro e a vedere ancora l'immagine e la somiglianza di Dio o la bellezza e la bontà del nostro Creatore. Ma, attraverso la Chiesa, Cristo ha rifatto l'umanità di nuovo. Ci ha e ci sta conformando alla pienezza dell'immagine e della somiglianza di Dio. Sta restaurando ciò che era stato corrotto e sfigurato dal peccato. 

Purtroppo, però, il peccato rimane ancora presente in tutta la nostra società e in tutta la razza umana. Il peccato sembra anche pervasivo tra i cristiani e i dirigenti della nostra Chiesa. Il nostro peccato e il peccato degli altri agiscono come la sporcizia su una lente opaca. La lente opaca ci impedisce di vedere Dio in noi stessi e gli uni negli altri. Ma, nonostante questo, possiamo ancora vedere uno scorcio di Dio nei santi, i figli e le figlie della Chiesa nel loro cammino verso la perfezione. Per santi non intendo solo i canonizzati, ma i “santi” con cui condividiamo la vita quotidiana. Nella festa della mamma, mettiamo in risalto le nostre madri, nonne, madrine e madri spirituali; le donne che ci offrono uno sguardo di Dio attraverso il loro amore. Le nostre stesse madri, idealmente, desiderano per noi le stesse cose che la Chiesa fa per i suoi figli. La Chiesa desidera ardentemente dare alla luce figli e figlie che cercano la verità, fanno il bene e amano il bello. La Chiesa desidera che i suoi figli desiderino ciò che è buono e scelgano ciò che è giusto per noi stessi e per gli altri. La Chiesa, come le nostre madri, desidera che i suoi figli siano in pace con Dio, con la natura e con le persone che ci circondano. Quale madre naturale non vuole lo stesso per i suoi figli?

Come ripaghiamo lo sforzo delle nostre madri per darci una vita gioiosa e appagante? madri sia naturali che spirituali. Dobbiamo nutrire e coltivare nella nostra vita tutto ciò che è buono, bello e vero. È così che possiamo ripagare il debito che dobbiamo alle nostre madri e alle madri che sono vissute e morte prima di noi, che si sono sacrificate per il nostro bene. Anche se le nostre madri naturali non erano "perfette", stavano tutte facendo del loro meglio con ciò che avevano. Faremmo bene a fare lo stesso: il meglio che possiamo con quello che abbiamo. 

Per la festa della mamma, ringraziamo per le nostre madri e ricordiamo il nostro debito. Ci furono molte notti insonni e sacrifici volontari fatti per la nostra formazione, la nostra crescita e prosperità. La maggior parte dei loro sacrifici erano nascosti. Sono stati realizzati senza aspettarsi una ricompensa. Molti sacrifici sono passati inosservati a noi che ne abbiamo beneficiato. Ma il Signore sa tutto e ricompenserà ciascuno secondo l'amore mostrato ai suoi piccoli. Come figli e figlie, ricompensiamo le nostre madri con una vita virtuosa e onorevole. Siamo a immagine e somiglianza sia di Dio che delle nostre madri; una vita santa e retta canta un inno di ringraziamento per le nostre madri devote. Buona festa della mamma! 

IL DIACONO THOMAS A. MOSES

Lettera / Ecco perché io, infermiera, ho deciso di non sottopormi al “vaccino”. E perderò il lavoro

 


https://www.aldomariavalli.it/2021/05/09/lettera-ecco-perche-io-infermiera-ho-deciso-di-non-sottopormi-al-vaccino/

MARIA È UN PORTENTO DELLA GRAZIA

 


Scritto di MADRE TRINIDAD DE LA SANTA MADRE IGLESIA,

del 13 dicembre 1974,


O maestà sovrana dell’Immenso Potere…! Realtà sovrabbondante di esuberante pienezza…! Pienezza infinita in possesso dell’Essere…! Magnitudine soggiogante dell’eterna Emanazione, che, in alito di vita, sorge dal seno fecondo del fecondo Padre in incontenibile Parola di esplicativa perfezione…!

Come potrà la lingua umana dire qualcosa dell’Infinito Essere nel suo essere, nel modo coeterno di essersi quanto è e nel possesso abbracciato della sua sovrabbondanti perfezione…?

O pienezze incontenibili di inesauribili sorgenti in fluenti infinite di Divinità…! O tasteggiare di inediti concerti, in melodie di dolci conversazioni dentro la profondità coeterna dell’Immenso Potere…! O potere potente, che ti fa avere in te, mio Infinito Essere, la potenza potenziale di poterti essere tutto, per la forza potente del tuo inesauribile potere…!

Io ho bisogno di decifrare, in qualche modo, qualcosa di ciò che tengo iscritto nel mio povero intendimento in relazione a Colui che Si È, nel suo essere e nel suo operare sull’anima di Nostra Signora tutta Bianca dell’Incarnazione. Ma come esprimere l’Essere per mezzo di modi e maniere che non sono adattabili al modo infinito dell’Essersi nel suo essere? E non solo all’Essere nel suo essersi, ma, neppure, nel suo attuare verso fuori in effusione di misericordia e di amore…!

L’operare di Dio è tanto perfetto quanto Lui stesso; per cui la manifestazione del suo splendore fa trascendere l’anima che l’assapora fino allo stesso petto dell’Altissimo, dove beve a fiotti nei getti sapienziali della sua inesausta sapienza; sapienza che, nella donazione splendente del suo potere, si dice agli uomini, attraverso Nostra Signora, con cuore di Madre e amore di Spirito Santo.

Maria è un portento del potere di Dio.

La Vergine è intrinsecamente «Nostra Signora della Incarnazione»,

poiché per l’Incarnazione Dio la creò, facendo di Lei un prodigio della grazia in manifestazione raggiante dell’Onnipotente.

 Quando l’Essere Infinito determinò, in un’effusione di misericordia, di darsi all’uomo, in quello stesso istante senza tempo dell’Eternità, concepì Maria, nella sua sapienza eterna, per la realizzazione del mistero dell’Incarnazione, incorporandola alla donazione del suo amore in manifestazione della splendidezza della sua gloria.

Tutte le creature sono, nel pensiero di Dio, realizzazione del suo piano dentro il concerto armonioso della creazione; essendo ciascuna di esse una nota vibrante che, unita a tutte le altre, esprime, in qualche modo, il Concerto sonoro delle eterne perfezioni che Dio si è di per sé, nella sua unica e semplicissima perfezione; perfezione che è cantata dal Verbo in infinità per infinità di melodie di essere.

Che concerto, quello dell’Eternità, di inedite canzoni in una sola Voce, uscita dal seno generatore del Padre, con il tubare amorosamente consustanziale dello Spirito Santo in bacio d’Amore…! E Maria è, in tutto il suo essere, la creazione-Madre, che esprime, in sillabare silenzioso, il concerto infinito di Dio nell’idillio amoroso del suo essere eterno nei confronti dell’uomo.

Oh, se la mia anima potesse oggi prorompere in espressione con il Verbo, e plasmare in qualche modo la ricchezza ineffabile dell’anima di Nostra Signora tutta Bianca dell’Incarnazione…! Se io potessi essere Verbo, fosse pure per un istante, ed esprimessi, nel mio dire, il pensiero del Padre che si riversa in donazione su Nostra Signora, in comunicazione di tutti i suoi infiniti attributi…! Se io potessi decifrare il tubare amoroso dello Spirito Santo in ricreazione di Sposo sulla Vergine Bianca…!

Ma non so! E la mia lingua profana il mistero silente che, in adorazione, intuisco e penetro presso il Sancta Sanctorum della verginità di Maria, nell’istante-istante in cui si realizza in Lei, per Lei e attraverso di Lei, la donazione infinita dell’Infinito Essere, in misericordia sull’uomo.

Tutti gli attributi divini Dio se li è in sé, da sé e per sé; ma ce n’è uno nella perfezione dell’Essere Increato, che, pur essendoselo Dio in sé e da sé, non lo è per sé, ed è l’attributo della misericordia; giacché questo attributo è l’effusione del Potere Infinito in manifestazione amorosa sulla miseria.

Dio non può essere per sé misericordia, perché la misericordia implica effusione di amore sulla miseria; per cui la misericordia sorse nel seno dell’Eterno Essersi il giorno in cui la creatura, creata per possederlo, gli disse: «Non ti servirò»1. Ed ormai Dio si è Misericordia, perché l’Amore Infinito si diede all’uomo nello splendore magnifico del suo traboccamento.

Ed è per Maria e in Maria che la Misericordia, in bacio d’amore, prende la creatura sprofondata nella sua miseria, per introdurla nel suo petto e baciarla con l’amore infinito dello Spirito Santo.

Felice colpa che fece sì che Dio si desse così magnificamente verso fuori, da effondersi sull’uomo in un nuovo attributo a manifestazione della sua gloria, nel traboccamento delle tre divine Persone con cuore compassionevole di Padre!

E Maria, che è il mezzo attraverso il quale la Misericordia divina ci si dà, può essere in qualche modo chiamata: Manifestazione di questa stessa Misericordia e donazione di essa con cuore di Madre e amore di Spirito Santo.

La mia anima, abituata a vivere i misteri di Dio in sapienza saporosa di profonda penetrazione, in amore incandescente di Spirito Santo, si sente oggi come impossibilitata ad esprimere, senza profanarla con le mie rudi e rozze parole, la delicatezza sacra del portento che è Nostra Signora tutta Bianca dell’Incarnazione.

Sembra che il tubare misterioso dello Spirito Santo, e il bacio sapienziale della sua bocca in penetrazione di sapienza che avvolge la Vergine, non mi lasci dire con parole create il concerto infinito di amore e di effusione con cui Dio si operò, con la finezza del suo passo, nell’anima di Maria.

È tanta la necessità di adorare, di serbare il silenzio e di contemplare attonita, che, rapita dal rispetto, ho paura di esprimere l’inesprimibile, davanti a ciò che concepisco dell’effusione delle tre divine Persone, nel momento dell’Incarnazione, che avvolgono con la brezza del loro passo quel mistero ineffabile di sovrabbondante verginità che prorompe in Maternità divina.

Lo Spirito Santo sta avvolgendo Maria con le tenerezze d’amore dello Sposo più innamorato, nella comunicazione di tutti i suoi infiniti attributi. La sta amando…, la sta ingioiellando…, la sta abbellendo…, tanto, tanto, tanto…! che si sta plasmando in Lei in bacio d’amore e ricreazione di Sposo. Così segretamente…! così meravigliosamente…! che, in questo istante-istante prefissato da Dio da tutta l’Eternità, lo stesso Spirito Santo sta per baciare Nostra Signora tutta Vergine così divinamente con un bacio di fecondità, da farla prorompere in Maternità divina. Così divina…! che il Verbo del Padre, l’Unigenito consustanziale dell’Increato, sta per chiamare la creatura in pieno diritto: Madre mia…!, con la stessa pienezza con cui la Vergine Bianca sta per chiamare: Figlio mio…! l’Unigenito del Padre, Incarnato.

O mistero di traboccante misericordia…! Splendidezza di Dio che si manifesta sulla creatura…! Infinita sapienza sapienziale del pensiero di Dio, che è capace di realizzare l’irrealizzabile, per il potere della sua gloria, in manifestazione di misericordia…!

O sapienza del Padre, che, avvolgendo l’anima di Nostra Signora, la saturasti in modo così sovrabbondante della tua infinita sapienza, tanto…! che, nella misura in cui fu Madre del tuo Unigenito Figlio, in quella stessa misura Tu la penetrasti della tua luce, nell’effusione della tua paternità, per chiamarla: Figlia mia…! E così come il Figlio chiamò Maria: Madre mia!, dall’istante dell’Incarnazione Dio operò in Lei un portento di grazia così meraviglioso, tanto, tanto!, così sovrabbondante, che, in quella stessa misura, benché in modo diverso, Maria fu Figlia del Padre e Sposa dello Spirito Santo.

Poiché, se fu Madre del Verbo Infinito Incarnato, lo fu perché lo Sposo divino, baciando la sua verginità, la rese così feconda, da farla erompere in Maternità divina. Ma, se il Bacio dello Spirito Santo diede a Nostra Signora dell’Incarnazione una tale fecondità che la rese Madre di Dio, fu perché l’infinita sapienza del Padre, in un traboccamento del suo amore eterno, la possedette tanto, tanto!, in penetrazione intuitiva di assaporamento amoroso, che le diede il suo stesso Sguardo, e glielo diede nella misura in cui il Verbo, per la sua filiazione, fu Figlio di Maria e nella misura in cui lo Spirito Santo, per il suo Bacio amoroso, la fecondò rendendola Madre dello stesso Dio Incarnato.

Le tre divine Persone, quando si manifestano verso fuori, operano sempre insieme, ciascuna secondo il suo modo personale, ma nella donazione amorosa della loro unica ed eterna volontà.

La volontà del Padre è espressa dal Verbo, mediante l’amore dello Spirito Santo, nel seno tutto bianco della Vergine, che erompe in Madre mediante il mistero dell’Incarnazione.

Maria è un portento della grazia, così inimmaginabile per la nostra mente, che solo nell’Eternità saremo capaci di esprimere la sua ricchezza incalcolabile, aderendo alla canzone del Verbo, per l’impulso dello Spirito Santo e nella chiarezza della luce del Padre.

La lingua dell’uomo non potrà mai arrivare neanche a balbettare le ricchezze insospettate della Madre di Dio, poiché non è dato alla creatura sulla terra di poterle comprendere nella magnificenza splendente della loro pienezza.

La Maternità divina di Maria è tanto grande quanto grande è il suo sposalizio con lo Spirito Santo, Sposo della sua feconda verginità e quanto grande è la sua filiazione in relazione al Padre, nella penetrazione fruitiva della sua infinita sapienza.

E come lo Spirito Santo, al baciarla nel tubare del suo amore, nella carezza della sua brezza, nell’abbraccio del suo potere e nella fecondità del suo bacio, la rese amore del suo infinito amore, in partecipazione della sua carità in donazione di Sposo, così il Verbo, chiamandola: Madre!, la rese tanto Parola, tanto!, che la Vergine, come espressione della realtà che era e che viveva per il potere della grazia che su di Lei si era effusa, poté chiamare Dio: Figlio mio! E il Padre Eterno si dava a Lei in tale pienezza di sapienza e con tale esperienza dei misteri divini, che, immersa nella profondità di Dio, intuiva in modo traboccante ciò che l’Essere si è in sé.

E questo fu così abbondantemente comunicato a Nostra Signora, che, come a figlia molto amata e prediletta, lo stesso Padre diede come eredità, durante tutta la sua vita, la penetrazione saporosissima, in godimento di intimità e gaudio, del mistero del suo essere e del suo operare.

Adorante davanti al mistero dell’Incarnazione e all’attuazione delle tre divine Persone che si effondono su Maria, ciascuna nel suo modo personale, e davanti all’insieme armonico di questa effusione che fa sì che Lei possa chiamare il Verbo «Figlio mio!», allo stesso tempo in cui chiama «Padre!» Dio e «Sposo mio!» lo Spirito Santo, la mia anima, trascesa e annientata, chiede al Padre che mi penetri della sua sapienza per sapere, nella misura dell’assaporamento della mia piccolezza, qualcosa del trascendente mistero dell’Incarnazione. E chiede allo Spirito Santo che, unendomi a Lui, mi lasci baciare con il suo amore infinito quell’istante-istante in cui il Verbo del Padre prorompe nel seno di Maria come Parola, in un’espressione tanto affettuosa, tanto reale, tanto dolce e tanto misericordiosa nei confronti dell’uomo, che le dice: Madre mia…!

O Verbo infinito!, lasciami dire, nella tua Parola e con te «Madre mia!» a Maria; e lasciami chiamare Dio «Padre Eterno, Padre mio!». Lascia che, con Maria, io possa chiamare il mio Sposo infinito «mio Spirito Santo». E che così, dal seno di Maria e tramite Lei, annientata sotto la piccolezza della mia miseria –giacché mi è stato dato di contemplare, in penetrazione adorante, il mistero dell’Incarnazione– possa rispondere con Lei all’Infinita Santità che si effonde su mia Madre Immacolata in Trinità di Persone sotto l’attuazione personale di ciascuna di esse.

Silenzio…! Ché lo Spirito Santo sta baciando l’anima di Nostra Signora tutta Vergine, così divinamente… così fecondamente…, che la sta facendo erompere in Maternità divina.

Silenzio…! Ché lo Spirito Santo, spinto dalla volontà del Padre, nel momento prefissato nel suo piano eterno per realizzare l’Incarnazione, sta aprendo il seno dello stesso Padre, nell’impulso del suo amore, per prendere il Verbo e metterlo nel seno di Nostra Signora.

Silenzio…! Ché il Verbo sta prorompendo in Parola, in una maniera tanto meravigliosa, tanto…!, che, come Parola Infinita del Padre e in manifestazione della sua volontà amorosa sull’uo¬mo, per l’impulso dello Spirito Santo, sta per pronunciarsi nell’effusione infinita dell’eterna misericordia di Dio così trascendentalmente, che romperà a chiamare la creatura, in diritto di proprietà: Madre mia…!

E come sovrabbondanza di questa stessa Parola che il Verbo sta pronunciando nel seno di Maria, la Signora –per la volontà del Padre, il Bacio infinito dello Spirito Santo e la Parola del Verbo, in manifestazione del volere di Dio– rimarrà costituita: Madre universale di tutti gli uomini.

Maria, perché sei Madre di Dio Figlio, Figlia di Dio Padre e Sposa dello Spirito Santo, nella misura senza misura che il portento della grazia operò in Te, io oggi, con pieno diritto, ti chiamo pure: Madre mia!

Io te lo voglio dire nella mia misura, unendomi al Verbo con il massimo affetto di cui sarò capace perché sappia a te di tenerezza di filiazione nell’impulso e nell’amore dello Spirito Santo; adempiendo così, nella mia vita, la volontà del Padre, che, al crearmi, mi concepì già come figlia tua per darsi a me, attraverso la tua Maternità divina, con la sfumatura, con il modo e lo stile che vuole mettere nei tuoi figli.

Nostra Signora tutta Bianca dell’Incarnazione, dammi il Padre con cuore di Madre, addentrami nella sua sapienza e penetrami con la sua luce; con quella dalla quale Tu eri così meravigliosamente posseduta, che ti faceva sapere, in molteplice sapere di penetrazione fruitiva, il mistero di Dio in sé e nell’effusione della sua misericordia verso di noi!

Maria, Vergine Bianca dell’Incarnazione, anche se non ho potuto dirti né esprimerti nella compattezza sapienziale che ho del tuo mistero, fa’ che ti sappia chiamare almeno con il Verbo: Madre mia! con la tenerezza, l’affetto e l’amore con cui la mia anima arde nelle fiamme incandescenti dello Spirito Santo, compiendo la volontà del Padre che, illuminando la mia mente, mi rese capace di assaporare in modo sconfinato il mistero di misericordia e di amore che, attraverso di Te e per Te, Egli volle effondere sull’uomo con cuore di Madre, canzone di Verbo e amore di Spirito Santo.

Maria è un portento della grazia, conosciuto, goduto, fruito e assaporato solo dall’anima-Chiesa che, trascendendo le cose di quaggiù, è portata dallo Spirito Santo al recondito profondo del seno immacolato di Nostra Signora tutta Bianca dell’Incarnazione. 

Vi chiedo di pregare per l'Est Europa, perché da lì arriveranno le vostre sofferenze,

 


Trevignano Romano, 08 maggio 2021


Cenacolo in Polonia.

Cari figli amati, grazie per essere qui nella preghiera e per avere ascoltato la mia chiamata nel vostro cuore. Amati figli, vi chiedo di pregare per l'Est Europa, perché da lì arriveranno le vostre sofferenze, chiedo a tutta l'umanità e a tutte le nazioni di inginocchiarsi spesso e di fare sacrifici, questa sarà la vostra unica salvezza. Vi chiedo figli amati, non dovete mai temere, finché sarete saldi nella fede. Io invierò questa mia figlia lì dove sarà possibile per aprire i vostri cuori e per la vostra conversione, perché non c'è più tempo. Tutto è pronto per voi. Figli miei, ricordatevi che siete nel mondo, ma non siete del mondo. Ora vi lascio con la mia materna benedizione nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Amen.
Molte saranno le grazie che oggi scenderanno su di voi.