mercoledì 9 gennaio 2019

LA VITA DELLA MADONNA



Secondo le contemplazioni 
della pia Suora STIGMATIZZATA 
Anna Caterina Emmerick 


L'immagine della Santa Vergine in Egitto 

Secondo la visione che ebbi, il messaggio salvifico fu diffuso in Egitto nel modo che 
segue. Elia ricevette il comando divino di convocare da levante, da settentrione e da 
mezzogiorno tutte le devote famiglie che vivevano disperse, a questo scopo scelse tre 
discepoli a cui affidò la missione di annunciare questa convocazione. La scelta dei 
legati fu molto difficile perché i messi dovevano essere capaci di evitare le numerose 
insidie e le difficoltà a cui andavano incontro. Quando venne il segnale, l'uno si 
diresse verso settentrione, l'altro verso levante ed il terzo verso mezzogiorno. 
Quest'ultimo doveva attraversare l'Egitto dove gli Israeliti correvano il concreto 
pericolo di essere uccisi. Il messo di Elia fece la stessa via che più tardi percorrerà la 
Santa Famiglia nella sua fuga in Egitto; infatti lo vidi passare nelle vicinanze di On 
dove sarà condotto tempo dopo Gesù bambino. Vidi il messo passare trafelato dinanzi 
ad un tempio idolatra che si ergeva sopra una vasta pianura ed era circondato da prati e 
da molti edifici. Quando passò per questo luogo i pagani stavano proprio in quel 
momento adorando un toro vivente. Nel tempio avevano l'immagine di un toro e di 
parecchi altri idoli. I loro sacrifici erano orrendi, uccidevano anche tutti i bambini nati 
deformi. Il discepolo del Profeta, appena fu visto dagli adoratori del toro, fu afferrato e 
condotto dinanzi ai sacerdoti. Per la forte curiosità di sapere chi era non pensarono di 
ammazzano subito, invece gli domandarono chi fosse e perché fosse passato per quel 
luogo. Egli rispose loro sinceramente che stava per nascere una Vergine da cui sarebbe 
provenuta la salvezza dell'universo per mezzo della quale sarebbero stati distrutti tutti 
gli idoli. La sua dichiarazione impressionò profondamente i pagani; così essi lo 
lasciarono andare senza arrecargli alcun male. Dopo aver discusso a lungo tra loro 
decisero di scolpire l'immagine di una vergine con le braccia aperte, che assicurarono 
al centro del soffitto del tempio. Questa figura era piuttosto simile a tutti gli altri idoli 
del loro tempio: metà donna e metà leone. La vergine portava sulla testa un canestro 
da frutta, piccolo ma alto; la parte superiore delle braccia fino al gomito era parallela, 
quasi unita al corpo; la parte inferiore sporgeva fuori e impugnava delle spighe di 
grano. Aveva tre mammelle, una molto grossa nel mezzo del petto; le altre due più 
piccole stavano ai lati. La parte inferiore del corpo era avvolta in una lunga veste, i 
piedi erano assai piccoli in proporzione alla persona e terminavano in una forma 
appuntita. Sulle braccia si mostravano delle ali fatte di finissime penne intrecciate tra 
loro. Così pure lungo i fianchi si vedevano penne intrecciate che scendevano fino alla 
metà del corpo. La veste non formava pieghe di sorta. Il popolo pagano adorava 
quest'immagine e le offriva sacrifici di ringraziamento affinché non distruggesse il dio 
Apis e tutti gli altri dei della loro tradizione. Ma nonostante il nuovo culto istituito, 
essi continuarono i loro riti orrendi. Scolpirono la figura della vergine descritta dal 
discepolo di Elia secondo la loro immaginazione. 

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