domenica 27 gennaio 2019

IX. COMANDAMENTO



EGO TE ABSOLVO 


Non desiderare la donna d'altri 

Il nono comandamento ci proibisce i peccati interni, che si compiono in noi senza che 
appariscano all'esterno: i pensieri e i desideri cattivi. Comanda la perfetta purezza 
dell'anima e il massimo rispetto, anche nell'intimo del cuore, per il santuario della 
famiglia. 

IL SEMPLICE DESIDERIO, o pensiero contro la purità se volontariamente 
acconsentito è peccato mortale, o questi peccati sono fra i più funesti per l'anima per la 
facilità straordinaria con cui si commettono e per la difficoltà di conoscerli. Essi 
svaniscono colla rapidità del lampo e non lasciano traccia del loro passaggio, motivo per 
cui raramente si confessano, e più raramente suscitano il dolore indispensabile per 
ottenere il perdono. Solo Dio conosce il numero delle anime che si perdono per i peccati 
di pensiero impuro dimenticati e non confessati. 

Il numero dei peccati di pensieri si moltiplica quasi all'infinito, per es. uno che si agita 
dalla passione, senza la dovuta premura di combattere, pecca quasi ad ogni momento, 
perché gli si rinnovano i desideri, le compiacenze impure, quasi ogni battito del cuore. 
Molti non fanno conto serio di questi peccali di pensiero, divenuti quasi abitudini che lì 
tiranneggiano fino al momento della morte facendoli correre il rischio di andar 
all'inferno. Non vi è nessun ostacolo per commettere i peccati interni in qualunque 
luogo, tempo, circostanze, di giorno e di notte, in compagnia e soli, nelle vie, nelle 
piazze e perfino nelle chiese. 

Per tranquillizzare coscienze timorate si deve sapere che non si offende mai Dio quando 
non si avverte completa conoscenza dell'intelletto che la si offende, per es. Eva prima di 
peccare riflette sul divieto di Dio e sulla minaccia in caso di disobbedienza: «Iddio ci ha 
comandato di non mangiare... che non abbiamo a morirne » Per commettere il peccato ci 
vuole: la tentazione, il diletto. Vide dunque la donna che l'albero era buono a mangiarsi, 
bello agli occhi, e dilettoso all'aspetto », e il CONSENSO,: « prese del suo frutto. » 

Per essere sempre vittoriosi nella lotta contro i pensieri dobbiamo ricorrere « alla fuga 
delle occasioni » cioè evitare tutte quelle persone, oggetti, luoghi, letture, cinema, 
televisione che possono risvegliare in noi immaginazioni e sentimenti cattivi. 

E' necessario prevenire le tentazioni prima che facciano di noi i loro schiavi. Ripeti 
spesso la giaculatoria contro la tentazione de!l'impurità: « O Maria, Immacolata, Madre 
dell'Agnello Immacolato di Gesù, Immacolata Sposa dello Spirito Santo, per la Tua 
Immacolata Concezione liberatemi dall'infernale serpente » o « Spiritus Sancte Deus, 
miserere mei » mette in fuga istantaneamente satana. Poi pensi che la SS. Trinità, i Santi 
e gli Angeli ti stanno guardando nella tua lotta contro il demonio. 

G. Crux 


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