Gesù tu hai detto: “Se qualcuno mi ama, io e il Padre
verremo da lui e abiteremo in lui” (Gv 14.23).
Giovanni ha riposato sul tuo cuore.
Maria, sorella di Marta, ha riposato ai tuoi piede.
Aiuta anche me a riposare nella tua pace,
che è compimento dell’attività interiore.
Fammi scoprire che tale bisogno di preghiera
non ha bisogno di parole perché è un atteggiamento,
una coscienza, una sorgente, una contemplazione amorosa,
un silenzio di pienezza,
come un bimbo tra le braccia di sua madre
o la sposa in quelle dello sposo.
Immettimi nella tua pace, che non è solo
un’integrazione profonda del mio essere,
dei miei istinti e del mio ideale,
ma la tua presenza nella quale io vivo.
Grazie perché tu non sei solo colui
che distrugge i muri che separano gli uomini,
ricchi e miserabili, né solo il salvatore che guarisce.
Tu sei l’amante, lo sposo che colma le seti segrete
del mio cuore, trasportandomi dalle notti della disperazione
alla chiarezza delle nozze divine.
(Jean Vanier)
Nessun commento:
Posta un commento