Dal Volume 3 - Agosto 30, 1900
Luisa va in Purgatorio a sollevare il re d’Italia.
Avendo passato parecchi giorni di privazione e d’amarezza, al più L’ho visto qualche volta ad ombra ed a lampo, questa mattina, trovandomi nel sommo dell’amarezza
non solo, ma come se avessi perduto la speranza di più rivederlo, onde, dopo aver fatto la Comunione, mi pareva che il confessore mettesse l’intenzione della crocifissione; allora il benedetto Gesù, per
farmi obbedire, Si è mostrato e mi ha partecipato le sue pene. In questo frattempo ho visto la Regina Mamma che, prendendomi, mi offriva a Lui, acciò Si placasse. E Gesù, avendo riguardo alla Mamma,
accettava l’offerta e pareva che Si placasse un poco.
Dopo ciò, la Mamma Regina mi ha detto: “Vuoi tu venire in Purgatorio a sollevare il re dalle pene orribili in cui si trova?” Ed io: “Mamma mia, come Lui
vuole”.
In un instante mi ha preso e di volo mi ha trasportato in un luogo di supplizi atroci, tutti mortali. E là ci stava quel misero, che da un supplizio passava all’altro.
Pareva che per quante anime si erano perdute per causa sua, altrettante morti lui doveva subire. Onde, dopo essere passata io per parecchi di quei supplizi, è restato lui un po’ più sollevato. Di nuovo
la Mamma Regina mi ha sottratto da quel luogo di pene e mi son trovata in me stessa.
negli Scritti di Luisa Piccarreta
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