venerdì 25 gennaio 2019

UMILTA'



ANIMA
Come facevi tu, o Santa Teresa, appena cadevi in qualche colpa?

S. TERESA
Te l'ho già detto! Mi rallegravo della mia debolezza per l'umiliazione che ne traevo. Rientravo in me stessa e dicevo: Ahimé! Io sono dunque ancora allo stesso punto come una volta! - Ma me lo dicevo con calma e senza tristezza. È cosí consolante il sentirsi deboli e piccoli!
Si pensa alle volte di essere qualche cosa di buono, di risoluto e di solido; ma quando si vede dal risultato che non è cosí, che si è caduti, che ci si è ingannati, naturalmente viene l'inquietudine.
Se si conoscesse ciò che si è, invece di essere sorpresi a vedersi a terra, ci si dovrebbe stupire di poter stare in piedi.
Quando commettevo qualche colpa, mi affrettavo a dire: O mio dolcissimo Gesù, so che ho mancato e so che questo sentimento di tristezza l'ho meritato; ma permetti, o Signore, che io ti offra il mio dispiacere come una prova d'amore. Io mi dolgo della mancanza, ma sono contenta di offrirti questa sofferenza. Ricordati, o Gesù, che sei misericordia infinita e che sei venuto a chiamare non i giusti ma i peccatori!

D. G. TOMASELLI

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