La Sacra Famiglia insegna il silenzio
Nella visione simbolica appare la Sacra Famiglia, ma nessuno dei suoi membri parla. Tuttavia il loro insegnamento è chiaro ed eloquente e ci richiama al valore del silenzio sia esterno che interno, il quale crea la condizione per l'orazione, la meditazione e la contemplazione, senza le quali non si può progredire nella vita spirituale. Il silenzio che viene proposto non è solo la fuga dai rumori che inquinano l'ambiente in cui viviamo, o dalle fantasie e pensieri che ci distraggono dal nostro lavoro spirituale, ma è soprattutto rifiuto di voler primeggiare, rifiuto della gloria data dagli uomini.
Nazareth ci insegna ad occupare l'ultimo posto, a farci
piccoli, ad amare il nascondimento.
Il Vangelo parla poco di San Giuseppe. Non cita una sua parola. Il grande taciturno entra in scena alla sfuggita, si nasconde nello splendore di Gesù e di Maria e scompare prima che la gloria di Cristo salga all'orizzonte. Dopo la sua morte, cade attorno a lui un grande silenzio. È nel silenzio e nella solitudine di Nazareth che Dio ha parlato a Maria ed ella ha accolto questa parola così che in lei il Verbo si è fatto carne. A riguardo della nascita di Gesù, San Luca scrive: "Mentre erano a Betlemme si compì il tempo in cui Maria doveva avere un bimbo. Dette alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in pannolini e lo mise a giacere in una mangiatoia, perché non cera posto per loro nell'albergo" (Lc 2,6-7). Il racconto del fatto più importante della storia del mondo è una lezione di umiltà. Mentre il silenzio e le tenebre avvolgevano ogni cosa, venne la luce nel mondo, entrò la Parola nella storia dell'uomo. Nella vita trascorsa a Nazareth Maria e Gesù sono immersi nel silenzio, sono nascosti nella loro identità agli occhi di tutti e ciò per trent'anni. Alcuni episodi offrono qualche sprazzo di luce: la presentazione di Gesù al tempio con le parole di Simeone ed Anna; Gesù ritrovato nel tempio fra i dottori della legge. Ma poi tutto ritorna nella normalità di una famiglia che seguiva le abitudini del popolo ebreo, nell'obbedienza alla legge del Signore. Dalla grotta di Betlemme alla croce del Calvario si snoda la vita terrena avvolta nel silenzio, nel nascondimento. Adelaide, tra le virtù rappresentate dai quattro animali, parla anche del silenzio familiare. Non è il silenzio che viene dall'indifferenza e dall'incapacità di comunicare con i propri cari, nell'ambito della stessa famiglia,. ma il silenzio dettato dalla pazienza, dall'umiltà, dal perdono, dall'amore di chi sa ascoltare gli altri.
Severino Bortolan
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