«Non giudicate, affinché non siate giudicati; perché con il giudizio con cui giudicate gli altri, sarete giudicati; e con la misura con cui misurate, sarete misurati anche voi». (Matteo, VII: 1-2).
Carissimi fratelli,
il tema che desidero affrontare qui con voi è di fondamentale importanza per chi è veramente cristiano.
Nelle nostre preghiere cerchiamo instancabilmente di avvicinarci a Dio e in molti casi lo preghiamo chiedendogli perdono per le nostre colpe, che sono tante, vero? Ebbene!
Siamo ancora piccoli davanti a Dio Padre Onnipotente, ma non per sempre. Dio vuole che ogni giorno facciamo il bene, pratichiamo l'Amore, rispettiamo il nostro prossimo e, prima di tutto, crediamo nel suo potere e nella sua gloria. Ma ciò che accade oggi è ciò che io chiamo “fallimento cristiano”. Per farmi capire meglio, vi spiego:
Ciò che Gesù ha predicato maggiormente, attraverso le parabole, è stato l'Amore incondizionato. Ascoltando da bocca di una persona conosciuta le seguenti parole, ho pensato: “Nícolas, non so se oggi amiamo meno, se non apprezziamo le parole di nostro Signore Gesù, o se le tribolazioni che la società mondiale sta vivendo non ci permettono di creare un legame saldo con Dio...” Non c'è stato bisogno che questa persona molto cara finisse di parlare perché io giungessi alle mie conclusioni. La verità è che molti non mettono in pratica gli insegnamenti di Gesù.
Cari fratelli, in effetti ci sono molti che leggono le Sacre Scritture, partecipano a gruppi di preghiera, recitano il santo rosario e non praticano il comandamento più importante: amare il prossimo.
Non sto qui a giudicare, al contrario, voglio mettervi in guardia sulla questione della pratica cristiana, perché è tempo di rinnovamento e molti dei nostri fratelli dimenticano ciò che imparano. Questo è normale, perché stiamo ancora camminando...
Come ha detto nostro Signore: “Sono venuto perché tutti abbiano la vita, perché tutti abbiano la vita in pienezza...”. Avere la vita è partecipare alla vita, partecipare a Gesù Cristo che abita in noi, e affinché questo sia vero nella nostra vita, amare è non giudicare le scelte dei nostri fratelli, non aggredire con le parole, non rendere false testimonianze, non ferire il cuore dell'altro, non dire cosa è giusto o sbagliato - se non si sa ancora concettualizzare e definire ciò che non si capisce, essere onesti, rispettosi, essere pieni dello Spirito Santo - per creare e lavorare in opere di miglioramento sia dell'anima che dello scopo dell'accoglienza.
Amati e amate, non lasciamo che il male dimori nel nostro essere, perché Dio nella sua infinita Misericordia ci ha dato l'intelligenza, ci dà l'Amore, ci insegna ancora oggi ad amare, perché ciò che più rattrista “un figlio di Dio” come noi siamo, è giudicare gli altri. Quindi...
“Non giudicate, quindi, per non essere giudicati; perché con il giudizio con cui giudicate gli altri, sarete giudicati; e con la misura con cui misurate, sarete misurati anche voi”. (Matteo, VII: 1-2).
Che Dio benedica ciascuno di voi!!!
Nícolas Vladimir
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