giovedì 28 agosto 2025

Voglio il tuo aiuto per ravvicinare al mio Cuore un’anima carissima.

 


COLUI CHE PARLA DAL FUOCO

 

«Il martedì, 14 giugno, durante l'adorazione, Gesù è venuto bellissimo – scrive - e aveva in mano la corona di spine. Con espressione di infinita bontà mi ha detto: 

«- Vuoi consolarmi?».  

«Naturalmente ho risposto: sì...»,  

ed Egli ha ripreso: «Voglio il tuo aiuto per ravvicinare al mio Cuore un’anima carissima. Metti l'intenzione di offrire tutto per lei. Presenta spesso al Padre mio il sangue del mio Cuore. Bacia la terra per adorare quel sangue oltraggiato e calpestato da questo peccatore a me molto caro! Col permesso della Madre tua ti dirò ciò che potrai fare per lui. Rispetterò pienamente l'osservanza della regola».  

 

Questa premura del Maestro per la fedele osservanza manterrà sempre Josefa sul retto cammino.  

 

«- Hai il permesso della Madre?»  

le ripeté il giorno dopo, nel ringraziamento della Comunione.  

«Lo sai bene, Signore - rispose Josefa - che la Madre non desidera che di farti piacere!».  

«- Lo so, ma tu devi sottometterti alla volontà della tua superiora, prima di fare ciò che ti chiedo».  

 

Allora Egli le traccia il piano della sua giornata di offerta spirituale.  

 

«- Al tuo svegliarti, entra subito nel mio Cuore e, penetratavi bene in fondo, offri al Padre celeste tutte le tue azioni unendole ai miei palpiti. Tutti i tuoi movimenti uniscili ai miei, affinché non sia più tu ma Io che agisco in te. Durante la santa Messa, presenta al Padre mio l'anima che voglio salvare, affinché faccia ricadere su lei il sangue della Vittima che si immola.  

«Quando ti comunicherai, offrigli la ricchezza divina di cui disponi per pagare il debito di quell'anima.  

«Durante la meditazione collocati vicino a me, al Getsemani. Partecipa alla mia angoscia, offriti al Padre come vittima pronta a soffrire tutto quello di cui è capace l'anima tua.  

«Quando prendi il cibo, pensa che tu offri a me quel sollievo, e così pure quando troverai soddisfazione in qualsiasi cosa. Non separarti da me neppure per un istante! 

 «Bacia spesso la terra.  

Non lasciare nemmeno un giorno la Via Crucis.  

«Se avrò bisogno di te, te lo dirò.  

«In quel che fai non mirare che alla mia volontà, e adempila con piena sottomissione. «Umiliati profondamente, unendo sempre all'umiltà la fiducia e l'amore.  

«Fa' tutto per amore, avendo sempre di mira ciò che ho sofferto per le anime.  

«Durante la notte riposerai nel mio Cuore, che accoglierà i palpiti del tuo come altrettanti atti di desiderio e di amore.  

«In questo modo mi ricondurrai quell'anima che mi offende tanto». 

«Gli ho detto di perdonarmi se qualcuna di queste cose non l'avessi fatta come Egli desidera, poiché ho buona intenzione ma sono tanto debole!  

«Nel pomeriggio, durante l'adorazione, è venuto con le mani e con i piedi sanguinanti e, fissando il cielo, mi ha detto:  

«- Offri al Padre per quest'anima la divina Vittima, offri il sangue del mio Cuore».  

«Ha ripetuto tre volte queste parole e io gli ho rinnovato il desiderio di consolarlo e di fare tutto quello che mi ha indicato».  

«- Non metterti in pena: per tutto questo hai il mio Cuore!».  

 

Josefa imparerà quale prezzo occorre sborsare per il riscatto di un'anima! Per parecchie settimane verrà associata all'offerta e alle sofferenze redentrici di Gesù, e seguirà passo passo la via del ritorno di quest'anima smarrita. Dopo alcuni giorni, infatti, fu assalita da un acuto 

dolore al lato sinistro del petto, che veniva ad aggiungersi a quelli che abitualmente la tormentavano. Riusciva appena a respirare ad intervalli. Invano si cercò di sollevarla, quantunque il medico non trovasse nulla di anormale. Ma ella nascondeva in cuore il timore 

che quel male fosse un ostacolo alla sua vita religiosa. Anche questa volta ricorre alla Madonna per confidarle la sua preoccupazione più che la sua sofferenza.  

Josefa Menéndez

Nessun commento:

Posta un commento