domenica 14 settembre 2025

Elevazione Sull'istituzione dell'Eucaristia

 


Ultimo quarto d'ora - Supplica


«Sapendo che il Padre aveva messo tutte le cose nelle sue mani ... »

-In questo preambolo, in cui ogni parola è così luminosa, così profonda e significativa, San Giovanni dice ancora che Gesù, prima di compiere l'opera principale del suo amore, si ricordò che il Padre aveva posto nelle sue mani tutte le cose : •sciens quia omnia c/ec/it ei Pater in manus•. ~le nô-lo mostra così, con le mani colme di tutti i tesori della terra e del Cielo, pronto a donarceli, come infatti li dona, donando se stesso.

Amare è donarsi: in quel momento Gesù ama fino all'estremo, fino al massimo dell'amore, e quindi Egli dà tutto ciò che si può dare: per renderci padroni di tutti i beni, di tutti i doni, di tutte le ricchezze e dei più splendidi possedimenti, Egli dona se stesso. In realtà, possedere Gesù è possedere tutto.

Tutto ciò che esiste, sussiste in Lui .

• In ipso conJita sunt universa•. Ciò che non esiste in Lui, non è stato creato da Dio, è cosa di cui non si ha conoscenza e a cui non si dà alcuna importanza: .Et omnia in ipso constant- (Coloss., I -16 e seg.)

Ebbene, :È Lui che ci ha dato i beni della natura creandoci, i beni della grazia redimendoci, in quel grande momento dona se stesso, riunendo e congregando tutti i doni, in questo dono supremo: ricevendoLo, noi riceviamo tutto, abbiamo tutto, siamo padroni di tutto: •quomoJo non etiam cum i/lo omnia nobis Jonavit• ? (Rom., VIII - 32). capás de torná-la vigorosa no trabalho, resistente na mortificação, submissa à alma : «Ümnia» !

 .Omnia•: tutte le cose. L'Eucaristia mi dona il Sangue di Gesù, il suo Sangue purissimo, più puro della fonte immacolata da cui è sgorgato : bevanda inebriante che allontana le paure, le ansie e ci conforta nelle tristezze; vino generoso, che fortifica, risveglia e anima il coraggio; collirio, che allevia il dolore; olio balsamico che lenisce le piaghe; latte dei piccoli che li fa crescere; lavacro limpido e rinfrescante che modera il fuoco delle passioni, calma la febbre del sangue, ardente di rabbia, di orgoglio, di sensualità: sì, lei mi dà il Sangue di Gesù che mi ha redento e la cui voce onnipotente predica: perdono, misericordia! «Omnia»!

_ cOmnia»; tutte le cose. L'anima di Gesù, la più bella e perfetta creazione dell'amore e dell'onnipotenza di Dio. Questa anima così santa, intelligente e amorevole, Tu me la dai, o adorabile Eucaristia, con tutti i suoi tesori di grazia e di amore, di saggezza e di scienza, con tutti i suoi doni e virtù, con tutti i meriti delle angosce e dei terrori che ha voluto passare, di quella tristezza con cui ha agonizzato fino alle porte della morte - con le sue gioie infinite dell'unione ipostatica e della visione beata, l'Eucaristia, o Gesù, mi dà la tua anima per santificare la mia, renderla più agile nelle facoltà, liberarla dal peso della materia, illuminarne l'intelligenza, purificarne la memoria, fortificarne la volontà e infiammarla d'amore : «Omnia»!

 cOmnia... : tutto. Sì, o Gesù, la vostra Eucaristia mi dà tutto, persino la vostra divinità. Essa mi dà la vostra stessa Persona, l'unico Figlio del Padre Eterno, e il Padre e lo Spirito Santo vengono con voi, per quell'identità di essenza che vi unisce in perfettissima Unità e per quell'amore comune che vi porta dentro di me. Voi vi date a me, e io possiedo la vostra natura divina e tutti i vostri adorabili attributi; mio è l'Increato, l'Immenso, l'Infinito, l'Eterno, l' Onnipotente. Voi vi date a me, voi che siete la Saggezza, la Maestà, la Provvidenza, la Bontà, la Giustizia, la Santità, la Misericordia.

Voi siete Dio e siete il mio Dio.

E mi date la vostra divinità, per divinizzarmi, creando in me abitudini divine.

E la tua eternità viene per rendermi costante nel tuo amore e invincibile nella tentazione, per prepararmi alla beatitudine eterna - la tua immensità per dilatare la mia carità, estendere il mio zelo e farmi abbracciare con affetto e sollecitudine il mondo intero - la tua onnipotenza per rendermi capace di grandi cose, di imprese eroiche per la vostra gloria, per il servizio di Dio e il bene del mio prossimo - la vostra santità per allontanarmi dal peccato, rivestirmi di tutte le virtù che rendono santi - la vostra giustizia per ispirarmi l'orrore del male, l'amore per la vostra legge, il culto della verità - la vostra bontà e la vostra misericordia per rendermi benevolo, indulgente con i deboli, compassionevole verso coloro che soffrono, accessibile ai più piccoli, paziente con coloro che mi contraddicono, buono, insomma, buono per vostra stessa bontà, così umile, condiscendente e gentile con tutti «Omnia»!

 Omnia: tutte le cose. Non l'ho ancora dichiarato, o Gesù, ma non ho dimenticato ciò che c'è di più prezioso nel tuo dono, il suo fiore più profumato, il suo frutto più gustoso, la sua sostanza più nutriente, ciò che il mio cuore desidera sopra ogni cosa e senza il quale la tua Eucaristia mi sarebbe incomprensibile, o meglio, non potrebbe nemmeno esistere : la tua Eucaristia mi dà il tuo Cuore. Lo dà al mio Cuore, e lo dà vivo, amante, fonte di vita, focolaio d'amore, me lo dà con le sue tenerezza, dolori e gioie ; dammi quel Cuore, strumento instancabile di tutte le le vostre opere, meraviglie e misericordie, quel Cuore, di cui Lei è proprio il capolavoro, il trionfo e la gloria.

E il vostro Cuore, comunicato a me dalla vostra Eucaristia, diventa il mio cuore, sì, il mio stesso cuore, per amarvi e amare i miei fratelli, per supplire in tutto alla mia insufficienza, per adorarvi, lodarvi, ringraziarvi come meritate, per espiare e chiedervi grazie, per supplicarvi presentandovi tutte le mie necessità; si trasforma nel mio cuore, per me, per i miei fratelli, per tutti coloro che mi sono cari e per il mondo intero.

 Ora, poiché possiedo il tuo Cuore e, con esso, tutto il tuo Santissimo Corpo, Sangue e Divinità, e poiché così sei tutto mio, sei interamente a mia disposizione, ctotus in nostros usus expensus..., o Gesù, mio caro Gesù, cosa posso desiderare in Cielo che già non possiedo, o cercare sulla terra che non trovo in Te? Sì, sì, Tu avevi tutto nelle tue mani e mi hai dato tutto, l'Evangelista lo ha detto: Hai amato i tuoi che erano in questo mondo e hai voluto amarli fino alla fine: ccum clil,xisset suos qui erant in mune/o, in Finem c/ilexit. I 

E ora, vi prego, prostrato ai vostri piedi: datemi la vostra Eucaristia, datemela oggi e sempre, nei giorni di felicità e di sofferenza, datemela ogni volta che mi sarà dato di avvicinarmi alla santa mensa ; e venite a portarmela quando l'agonia mi terrà sul letto di morte : amatemi fino alla fine e conducetemi nel luogo dove vi amerò per sempre !

Pietro Giuliano Eymard

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