martedì 2 giugno 2020

ANGELI IN AZIONE



l’Angelo potente

San Michele è il principe degli angeli e la sua potenza difende dagli attacchi del nemico delle anime: il demonio. Si racconta nell’Apocalisse: 

Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamano diavolo o satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli” (Ap 12, 7-9).

E' evidente che l’arcangelo san Michele detiene un potere speciale contro il demonio, che sempre ci attacca, volendo separarci dall’amore di Dio.

Un giorno di dicembre del 1884 o di gennaio 1885, Papa Leone XIII, dopo aver sentito una messa nella sua cappella privata, in Vaticano, ne ascoltò una seconda. Verso la fine della celebrazione, di colpo sollevò la testa e guardò con intensità verso l’altare, in cima al tabernacolo. Il volto del Papa impallidì e i suoi lineamenti divennero tesi. Finita la messa, Leone XIII si alzò e ancora sotto l’effetto di un’intensa emozione si recò presso il suo studio. Un prelato, di quelli a lui più vicini, gli chiese: Santo Padre si sente stanco? Ha bisogno di qualcosa?
Leone XIII rispose: No, non ho bisogno di nulla. Il Papa si chiuse nel suo studio. Mezz’ora più tardi fece chiamare il segretario della Congregazione dei Riti. Gli diede uno scritto e gli chiese di pubblicarlo e di inviarlo ai vescovi di tutto il mondo.
Cosa conteneva questo scritto? Era un preghiera all’arcangelo san Michele, composta dallo stesso Leone XIII.
Una preghiera che i sacerdoti dovevano recitare dopo la celebrazione di ogni messa, ai piedi dell’altare, dopo il Salve Regina già prescritto da Pio IX.
Leone XIII confessò qualche tempo dopo ad uno dei suoi segretari, monsignor Rinaldo Angeh, di aver visto una nube di demoni che si lanciava aggressiva contro la Chiesa. Da qui la sua decisione di mobilitare san Michele arcangelo e le milizie del cielo per difendere la Chiesa contro Satana e i suoi eserciti.

Invochiamo san Michele per questa lotta senza quartiere, che durerà tutta la vita e recitiamo questa preghiera: 

San Michele Arcangelo difendici dal nemico e proteggici da tutte le insidie del maligno. Che Dio ti reprima, spirito maligno, e tu, principe della milizia celeste, con il tuo divino potere scaglia Satana nel punto più profondo dell’inferno e lo stesso accada per gli altri spiriti immondi che vagano per la terra, cercando di portare alla perdizione le anime”. 

Padre ángel Peña O.A.R.

GESU’ AL CUORE DELLE MAMME



Ricorri a Maria Sei bisognosa di grazie? Ricorri a Maria che ne ha piene le mani, ricorri con fede viva, senza dubitare. Se dubiti o confidi poco, la Grazia si arresta, perché essa passa solo per i canali della fede e della fiducia.

Tu sei l'aiuto del tuo sposo Sei maritata e sei, per Legge Divina, l'aiuto di tuo marito. Non solo l'aiuto nella vita del corpo, ma molto di più in quella dell'anima. Abbi cura che venga a me Sacramentato, che preghi e che sia lontano dal peccato. Non essere nervosa, ma sempre dolce con lui, compatiscilo nelle sue debolezze e sostienilo nella sua stanchezza. E tu, pellegrina sulla terra, compirai così la tua missione. Affidati a Maria Santissima, Stella del tuo cammino e Porta del Cielo. Non temere né per il tempo né per l'eternità, quando stai nel mio Cuore e sotto la protezione di Maria.

don Dolindo Ruotolo

Signore Gesù, Dio dell'Amore incarnato,



Poiché sei venuto al mondo per rivelarci l'amore divino, aiutami a scoprire nel Vangelo questo amore che ha ispirato tutta la tua condotta. Fammi comprendere il significato profondo delle tue parole e dei tuoi gesti, quei sentimenti intimi di affetto che fanno di te il Maestro buono e il buon Pastore. Non permettere che ci sfugga il segreto della tua personalità. Fammi penetrare nel mistero del tuo Cuore, in quanto santuario nascosto della tua anima che è come una inestinguibile fiamma d'amore.
E quando avremo afferrato, attraverso i racconti evangelici, questo inesauribile amore che affiora e si manifesta in ogni tuo atto, insegnami a ritrovare questo stesso amore in tutta la nostra esistenza, poiché tu continui a donarti a noi per mezzo della tua presenza e dei tuoi benefici.
Fa' che illuminati dallo Spirito Santo, possiamo credere più fermamente a questo amore che spiega tutto nella tua vita e nella nostra, donarci più completamente al tuo Cuore, cioè abbandonarci a te con tutto il nostro essere.


La gente si ribellerà contro questa privazione della libertà che il governo sta pianificando e che si farà valere.



1º giugno 2020, secondo giorno di Pentecoste. 


In nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.

Io, il Padre Celeste, oggi stesso, secondo Pentecoste, vi manderò un messaggio perché è molto importante per tutti voi. I miei adorati figli, sì.

Il tempo vola, miei cari figli. È una nuova era, e voi non potete capire, perché la mancanza di fede ha raggiunto un tale livello che non può esserci un nuovo inizio. Ma il Padre Celeste ha ancora delle possibilità là dove l'uomo non ne ha più.

Allora, miei adorati figli, il mio nuovo piano che non riuscite a capire. Ma vi guiderò se mi consegnate la vostra volontà. Non sarà facile per tutti voi superare la battaglia che sta per iniziare.

La gente si ribellerà contro questa privazione della libertà che il governo sta pianificando e che si farà valere.

L'immunizzazione forzata è in arrivo e nella pianificazione attuale. Purtroppo, molti non capiscono cosa succede alle persone. La maggior parte delle persone non ha lo Spirito Santo, ma l'indomani di molti peccati e peccati. Non riescono a capire e si lasciano trascinare dalla corrente. La crisi della Corona ha creato un tale caos che è impensabile. La gente è terrorizzata perché molti non sanno come nutrire la famiglia. La disoccupazione si sta diffondendo e il lavoro part-time è in primo piano, ci sono molte relazioni che vanno in pezzi, e la sofferenza è incredibile. I risultati scolastici dei bambini non sono più disponibili, poiché l'obbligo di indossare maschere è evidente. Le malattie si moltiplicano e anche la disperazione.

I preti, purtroppo, non sono più cappellani, si sono ritirati e non guardano le difficoltà dei parrocchiani. Quasi tutte le confessioni sono state eliminate, e la maggior parte dei sacramenti sono scomparsi. Il cuore della gente è completamente vuoto.

Questa Pentecoste, la mia amata, dovrebbe dirvi che lo Spirito Santo dovrebbe essere richiesto. Il rosario è stato completamente dimenticato. È diventato all'antica e nessuno lo chiede. I fedeli muoiono e i giovani vivono la loro vita nel mondo. Si divertono e non pensano alla sua anima, a cosa sta morendo di fame.


Ma come si può andare avanti senza questa convinzione? Le anime si atrofizzano e le persone non si fermano, hanno bisogno di aiuto. Ma cercano aiuto in altre religioni, e la disperazione aumenta ovunque, e il tasso di suicidi aumenta.


Inoltre, gli omicidi nell'utero sono in aumento, e non hai più una coscienza, perché ora lo fanno tutti, ed è diventato di dominio pubblico. Ma tutte le madri sono infelici, e non trovano nessun prete che li richiami alla Sacra Confessione.

Il tempo di emergenza è scaduto e il virus dell'anima continua a diffondersi ininterrottamente.

Miei cari figli, pregate e non lasciatevi scoraggiare dal sacrificio, perché ci sono molte cose che potete sacrificare, perché tutto deve essere ripagato.

L'intervento sta per arrivare, ma l'uomo continua a perdere la testa e non può essere informato dai miei messaggeri, che ho preparato per molto tempo per aiutare l'umanità a superare le sue debolezze e i suoi fallimenti.

Ci vorrà ancora un bel po' di tempo per capire che non è più così, dobbiamo fare qualcosa e impegnarci, è una questione di vita o di morte.

Io sono il sovrano del mondo intero e non lascio solo i Miei fedeli. Li raccoglierò intorno a Me da tutte le estremità della terra. Ascolteranno le Mie parole, perché Mi conoscono. Sono andato dal Padre così dice Gesù Mio Figlio di Dio per chiedervi lo Spirito Santo. Se avete la giusta conoscenza, lascerete la strada sbagliata e prenderete la retta.

Ora, quando vi dico che da questo paesino di Mellatz nascerà la Nuova Chiesa, non potete capire, non potete crederci. È la mia casa di gloria e non permetterò che questa casa mi venga portata via.

Ma il malvagio continuerà a provarci, e si divertirà a farvi innervosire.

I miei amati figli, io sono il Padre Celeste, riverserò in voi un profondo amore, e il fuoco dell'amore dello Spirito Santo vi sarà dato nel prossimo futuro.

Sarà un amore che si manifesterà anche all'esterno.

Incontrerete persone che, solo per l'aspetto esteriore, possono aspettarsi una conversione, e quel periodo di conversione sta per iniziare. Io, il Padre Celeste, auspico che molti altri fedeli seguano la strada della Chiesa Cattolica.

La grande divisione della Chiesa Cattolica deve essere forzata, che renderà omaggio a un profondo tocco delle anime. Miei cari figli, questo è il mio tempo che è iniziato, molte cose non saranno più come adesso.


La crisi della Corona ha provocato un profondo taglio nell'anima dei fedeli. La convivenza potrà essere diversa anche all'interno delle singole famiglie. Sentirai che ci deve essere un Dio amorevole che tiene il mondo nelle sue mani. Questo periodo della Corona è anche un periodo di riflessione.


Ci si renderà conto che non si tratta solo di pianificare una vacanza, ma anche di sentirsi a proprio agio in una casa accogliente. Ci si renderà conto che non è possibile cambiare continuamente relazione senza subire gravi conseguenze. La coesione delle persone deve cambiare. Io, l'amorevole padre, ho assegnato ad ogni persona un compito speciale e questo incarico può o non può essere accettato.

Sono ancora alla ricerca, l'amorevole padre, di molte pecorelle smarrite da parte mia.

La vera Chiesa Cattolica sarà una Chiesa d'amore, la devozione dell'amore sarà il primo precetto. I credenti devono trovare un nuovo modo per condividere gioia e sofferenza. I sentimenti per l'altro devono essere risvegliati nelle singole anime, così la pace e la gioia potranno affiorare.

Non sono utopie, mia cara, è la Santa Chiesa Cattolica e Chiesa Apostolica che nascerà.

Sì, mia amata, dalla Casa della Gloria, la Nuova Chiesa sta per finire, abbiate pazienza e continuate ad affrontare le nuove sfide. Ma state attenti, perché molte persone vi invidieranno per la vostra profonda fede. Non capiranno come tu riesca a gestire con calma tutti i problemi del trasloco. L'aiuto e la forza divina vi saranno dati.

Aiutatevi a vicenda, miei cari, affinché il mio piano e la volontà divina possano realizzarsi. Sono con voi tutti i giorni e voi siete sotto la mia protezione.

Voi siete i miei fedeli. Ora vi benedico con tutti gli angeli e i santi, con la madre della vittoria e la regina delle rose di Heroldsbach, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Il tempo dell'amore e dell'immenso cambiamento è alle porte, non siate timorosi ma credenti. Fidiamoci del Padre Celeste Onnipotente.


Anne Mewis

Speciale richiesta dell'amore di Dio



Speciale richiesta dell'amore di Dio 

Al di sopra di tutte queste virtù, concedimi, Signore, la tua grava affinché io  ti ami con tutto il mio cuore, con tutto il mio animo, con tutte le mie forze  con tutto il mio intimo, come tu comandi. O tu, che sei tutta la mia speranza,  tutta la mia gloria, tutto il mio rifugio, tutta la mia gioia! O tu, più amato di  tutti gli esseri amati!. O sposo fiorente, sposo soave, o tenero sposo! O  dolcezza del mio cuore! O vita dell'anima mia e gioioso sollievo del mio spirito! O giorno luminoso e bello dell'eternità, serena luce del mio intimo e  imito paradiso del mio cuore! O mio amabile principio, mia somma forza! 

Prepara, Dio mio, prepara, Signore, un gradevole soggiorno per te in me.  affinché, secondo la promessa della tua santa parola, tu venga a me e possa  in me riposare. 

Mortifica in me tutto db che non piace ai tuoi occhi e rendimi uomo secondo  le intenzioni del tuo cuore. Colpisci, Signore, la più profonda intimità del  mio cuore con le saette del tuo amore e ubriacala col vino della tua perfetta  carità. Oh, quando questo accadrà? Quando ti sarò gradito in ogni mio  aspetto? Quando sarà morto tutto ciò che in me ti è contrario? Quando ti  apparterrò totalmente? Quando cesserò di essere mio? Quando avverrà che  nessuna cosa vivrà in me al di fuori di te? 

Quando ti amerò di amore ardentissimo? Quando mi brucerà tutta la fiamma  del tuo amore? Quando sarò del tutto vinto e trafitto dalla tua soavissima  dolcezza? 

Quando aprirai a questo povero mendicante e gli scoprirai il tuo bellissimo  regno che sta dentro di me, che sei tu con tutte le tue ricchezze? Quando mi  trasporterai e annegherai e trascinerai e nasconderai in te, così che io non sia  più io? Quando, eliminati tutti gli impedimenti e gli ostacoli, mi farai un solo  spirito con te, così che non possa mai più separarmi da te? 

O amato, amato, amato dell'anima mia! O dolcezza, dolcezza del mio cuore! 

Esaudiscimi, Signore, non per i miei meriti, ma per la tua infinita bontà!  Insegnami, illuminami, indirizzami, aiutami in tutte le circostanze perché  niente sia fatto e sia detto se non ciò che è gradito ai tuoi occhi. O mio Dio,  mio amato, altissimo bene dell'anima mia! O amore mio dolce! O mia  grandissima gioia! O mia forza, veglia su di me! Luce mia, fammi da guida!  O Dio del mio grande amore, perché non ti concedi al povero? Tu penetri i  cieli e la terra e lasci vuoto il mio cuore? 

Tu vesti i gigli dei campi, procuri il cibo agli uccellini e sostenti i vermi  della terra ti scordi di me che tutto dimentico per te? 

Tardi ti ho conosciuto, o bontà infinita! Tardi ti ho amato, o bellezza così  antica e così nuova! Infelice il tempo che non ti ho amato! Me infelice quando non ti conoscevo! Cieco quando non ti vedevo! Eri dentro di me ed  io ti cercavo all'esterno! Anche se ti ho trovato tardi, non permettere.  Signore, per tua divina clemenza, che io ti abbandoni mai. 

Se uno degli aspetti che più ti piacciono e più colpiscono il tuo cuore è che si  abbia occhi per saperti guardare, dammi Signore gli occhi per guardarti,  occhi semplici di colomba, occhi casti e timorosi, occhi umili e innamorati,  occhi devoti e che sanno piangere, occhi assenti e discreti per comprendere e  compiere la tua volontà, affinché, guardandoti io con essi, sia da te guardato  con gli occhi con cui hai guardato Pietro, facendolo piangere per il suo  peccato, gli occhi con cui hai guardato il figliol prodigo, quando gli andasti  incontro per riceverlo col bacio di pace, gli occhi con cui hai guardato il  pubblicano quando non osava alzare lo sguardo al cielo, gli occhi con cui hai  guardato la Maddalena, quando con le sue lacrime ti lavava i piedi, gli occhi,  infine, con cui hai guardato la sposa del Cantico dei Cantici quando le hai  detto: "Sei bella, amica mia, sei bella! i tuoi occhi sono di colomba!".  Perché, compiacendoti degli occhi e della bellezza dell'anima mia, tu le dia  quegli ornamenti di virtù e grazia che possono sempre farla apparire bella. 

O altissima, clementissima, benigna Trinità, Padre, Figlio, Spirito Santo, Dio  unico e vero insegnami, guidami, aiutami, Signore di tutto! O Padre  onnipotente, per la grandezza del tuo infinito potere, riponi e conferma in te  la mia memoria e riempila di santi e devoti pensieri! O Figlio santissimo,  con la tua eterna sapienza, purifica il mio intelletto, adornato della  conoscenza della somma verità e della mia estrema bassezza! O Spirito  Santo, amore del Padre e del Figlio, con la tua ineffabile bontà, trasferisci in  me tutta la tua volontà, accendila di un fuoco d'amore così grande che  nessun'acqua possa spegnerla! 

O santa Trinità, unico Dio mio, che sei tutto il mio bene! 

Oh, se potessi lodarti e amarti come ti lodano e ti amano tutti gli angeli! 

Oh, se avessi l'amore di tutte le creature, con quanta gioia te lo darei e lo  trasferirei in te, pur sapendo che non è sufficiente ad amarti come meriti! 

Tu solo puoi degnamente amare e lodare tè stesso, perché tu solo comprendi  la tua incommensurabile bontà e puoi amarla. quanto essa merita, così che  solo nel tuo divinissimo cuore può trovar luogo un amore adeguato a te. 

O Maria, Maria, Maria, Vergine santissima, madre di Dio, regina del cielo,  Signora del mondo, tabernacolo dello Spirito Santo, giglio di purezza, rosa  di pazienza, paradiso di gioia, esempio di castità, modello di innocenza!  Prega per questo povero, esule e viandante e spartisci con lui la  sovrabbondanza della tua traboccante carità. 

O voi beati santi e sante, o voi beati spiriti che tanto ardete dell'amore del  vostro Creatore e soprattutto, voi Serafini, che infiammate del vostro amore  il cielo e la terra, non abbandonate questo povero, miserabile cuore, ma  purificatelo come le labbra di Isaia. di tutti i suoi peccati, fatelo ardere con  la fiamma di questo vostro ardentissimo amore, perché ami solo il suo  Signore, lui solo cerchi, in lui solo riposi e dimori per i secoli dei secoli.  Amen. 

San PEDRO DE ALCÁNTARA 

LA CREAZIONE



IL CREATORE TUTTO HA FATTO BENE

Tutto quello che Dio fa è perfetto e buono, perché è conseguenza del suo essere; quello che in noi è cattivo è conseguenza del nostro essere distorto contro Dio e il suo operare perfetto. (29-6-70) 

Dio è così sostanzialmente buono, da non esserlo per quello che fa verso fuori, ma per quello che è verso dentro, per essersi in sé, da sé e per sé, la perfezione eterna ed infinita, che opera in conseguenza di quello che è. (29-6-70)

L’essere buono in Dio è essere, poiché Egli è la Perfezione eterna ed infinita. (29-6-70)

L’Infinito creò l’uomo a sua immagine, «e vide che era molto buono»; ma, ribellandosi conto il Dio buono, l’uomo divenne cattivo, e opera con malvagità contro il Bene supremo. (29-6-70) 

Tutto ciò che il Creatore ha fatto è buono, ed il profitto delle creature o delle cose che sono alla tua portata dipende da te. (30-12-59)

Tutto ciò che Dio fa in noi è per il nostro bene, anche se, non intendendolo, ci scoraggiamo. (21-3-67)

Se gli uomini sapessero come è buono Dio e la necessità infinita che sente in sé di renderci felici, non dubiterebbero del suo amore, che cerca sempre il nostro bene, benché, per la nostra mente limitata o distorta, non lo comprendiamo. (4-8-70)

Dio ci ha creati in libertà perché potessimo aderire a Lui liberamente; e, non perché alcuni impiegano male i suoi doni, Egli deve privare tutti noi della cosa migliore, compiendo un’opera meno perfetta e meno glorificatrice per Lui. (9-1-65)

Per perfezione del suo essere, Dio da tutto ricava glorificazione per sé e beneficio per coloro che ama; e perfino per mezzo della libertà dell’uomo male impiegata, ha ricavato un bene così immenso, che l’uomo divenne suo figlio nel Verbo Incarnato; e così l’Amore infinito, scoppiando in misericordia, ha reso ancora più ricchi coloro che lo seguirono, rendendoli capaci di essere Dio per partecipazione nel suo stesso Figlio. (9-1-65)

L’infinita Sapienza, ricavando bene da ogni male, manifesta di più la propria gloria; e la sua opera è più perfetta dandoci la possibilità di ribellarci contro di Lui che facendoci tutti senza libertà, anche se quelli che sono di cattiva volontà non vogliono approfittare della misericordia e si espongono a perdere tutto. «O felice colpa!». (9-1-65) 

Dio vuole darci la possibilità di possederlo e, in un atto infinito della sua volontà, ci crea; noi gli diciamo di no, e ci dà suo Figlio che muore su una croce per portarci a Lui. Se nonostante tutto non vogliamo possederlo, Egli per questo non smetterà di fare un cosa tanto perfetta e buona come è darci la possibilità di una gloria senza fine. (9-1-65) 

La Santità infinita ha fatto tutto per la sua gloria e per la nostra gloria, secondo la grandezza della sua perfezione manifestandosi verso fuori. Pertanto, quello che non comprendiamo è per piccolezza della nostra mente, ma non per povertà, mancanza di bontà o di donazione perfetta dell’Amore infinito. (9-1-65)

Dio dice nel suo pensiero eterno: Sto per fare un’opera verso fuori inconcepibile: creare creature che mi possano possedere... Questo eccede tutto ciò che possiamo pensare...! E la creatura si oppone al piano del Creatore, non volendo andare con Lui; allora, fra Dio e l’uomo, si apre un abisso dove vanno tutti coloro che non vogliono vivere dell’Infinito: questo è l’inferno. (9-1-65)

In Dio ogni suo atto è infinito e perfetto, e quando Egli fa la creazione in un atto della volontà infinita, non torna indietro perché alcuni non la accettano. (9-1-65)

Che gioia, Signore, che anche se tutti gli uomini si contraddicessero fra di loro, Tu sempre penseresti e ti manterresti uguale per la perfezione del tuo Essere, che non è esposto a cambiamento alcuno! (4-8-70)

Colei che non è, davanti a Colui che È, solo può essere adorazione di risposta in riconoscimento assoluto dell’eccellenza dell’Essere infinito. (14-10-74)

MADRE TRINIDAD DE LA SANTA MADRE IGLESIA

EPISTOLARIO




Il direttore 

Senza dubbio l'esito dipendeva in gran parte dal fatto che il suo magistero  scaturiva dal suo tratto intimo con Dio. Ha valore programmatico ciò che egli  scriveva il 26 giugno 1913 a padre Agostino, che gli aveva chiesto alcuni  orientamenti da darsi ad un'anima affidata alla sua direzione:  
"Dio sa quanto ho poi pregato Gesù ché mi manifestasse la sua volontà in  proposito di quell'angelica creatura! Il pietoso Gesù mi assista e la sua  santissima Genitrice diriga la mia mano, perché io possa ritrarre in iscritto  fedelmente, almeno in parte, ciò che essi mi vanno suggerendo".  
Segnaliamo, inoltre, il costante sforzo di padre Pio di non assumere mai  l'ufficio di maestro nelle sue direttive, ed anche quando esige dai suoi  direttori di accettare tassativamente consigli e suggerimenti ed impone come  norma inderogabile i suoi punti di vista, sa trovare sempre forme ed espressioni  rivelatrici di una sincera ed autentica umiltà e della sua dipendenza da loro in  tutto il resto.  
Egli scompare dietro l'autorità di Dio, è consapevole di trasmettere un  messaggio non suo ma di Gesù e perciò compie la sua missione non senza una certa  audacia e con un linguaggio franco e schietto; esige che quel messaggio sia  accettato senza discussione e seguito con prontezza e fedeltà, anche se  saggiamente addolcito con amabili scuse:  
"Non vi spaventate per cotesta novella croce a cui il Signore vuole  assoggettarvi. Il tutto riuscirà a gloria di Dio ed a maggior vostra  santificazione. Statene sicuro di questo. Ed intanto preparatevi, padre mio, ad  altre maggiori prove, alle quali il buon Gesù vi assoggetterà. Sono un crudele,  purtroppo, nel manifestare a voi tutto ciò; ma, mi si perdoni, la corona, che il  Signore mi fa vedere, e che per voi si va lassù intrecciando, mi fanno uscire  dal mio riserbo" (11 3 1915).  
"Ed al riguardo Gesù è disgustato alquanto di voi; ed egli mi ha fatto sentire  che dovete saldare il conto con lui di tutto ciò che è avvenuto ed avverrà a  quell'anima in seguito. Perdonatemi, padre mio, se ho avuto tanta sfacciataggine  di trascrivervi quest'ultime parole. Voi intanto sapete il tutto e ben  comprenderete se mi è potuto o no riuscire possibile il non farlo" (1 4 1915;  cf. anche 23 7 1917; 29 1 1919). 

PADRE PIO DA PIETRELCINA 

Cosa ci chiede il Cielo in questo momento? È la conversione che Dio vuole, è la trasformazione che Dio vuole.




Cari figli,
[vi saluto] con grande pace, con grande amore e gioia. Oggi è una domenica grandiosa, è la domenica di Pentecoste, la domenica dello Spirito Santo, la domenica della scienza, della fortezza, dell’intelligenza, della pietà, del consiglio, del timore di Dio. È la domenica in cui ogni cuore deve rivolgersi allo Spirito Santo.

Il mondo, il Brasile, hanno veramente bisogno di questo Spirito Santo. Della fortezza di questo Spirito Santo. L’uomo si vede davanti a un momento di fragilità, in tutti i sensi: il corpo, l’anima, il tempo. La sofferenza che fa più male è quella dell’anima, il peccato, ma la sofferenza che più porta l’uomo allo squilibrio è la sofferenza che colpisce direttamente la sua carne, la sua materia. La prima cosa che l’uomo sente è la ferita nella carne, è il dolore nella carne.
E la sofferenza temporale, perché tutto arriva attraverso il tempo: attraverso il tempo che si vive, il momento presente, quello che sta accadendo all’umanità.

Perché questo tempo di epidemia, perché questo tempo di prova? Il Cielo ci aveva già preparato per questo tempo. Ci aveva già chiesto preghiera, forza, coraggio, fede. il Cielo ci aveva già avvisato riguardo alle tempeste che sarebbero arrivate, il Cielo ci aveva già chiesto di metterci in ginocchio ai piedi della Santa Croce, davanti a Gesù Misericordioso che effonde i raggi della misericordia sul mondo.
È un tempo di prove. Non possiamo fuggire da questo tempo di prove. Non possiamo cancellare quest’anno, che è un anno difficile per voi. Non solo per il Brasile, ma per il mondo. Non c’è modo di fuggire da questo avvenimento. Ma si può vincere questa sofferenza. E la grande grazia la otteniamo in questa domenica di Pentecoste, che sono i sette doni dello Spirito Santo.
È ora che il popolo combatta i peccati capitali, che vinca i peccati capitali! Perché Dio vuole un uomo nuovo, vuole un uomo pieno di Spirito Santo, pieno di coraggio, pieno di fede, di forza. Un uomo che – anche se sta camminando sulle pietre, sulle spine – non inciampa. Va avanti, perché è un uomo illuminato dallo Spirito Santo di Dio, che è Dio.
Allora lo Spirito Santo porterà la scienza, figli. La scienza che porterà l’uomo alla sapienza, all’intelligenza, per vincere questo momento di sofferenza che sta causando molto dolore, molta disperazione, molto squilibrio. Perché l’uomo non è preparato, come ci dice Gesù, per attraversare le prove. Vuole sempre e solo la strada senza barriere, senza spine. Ed è per questo che chiedo allo Spirito Santo di portarvi molta comprensione, molto intelletto, carità, fraternità. Siate figli che temono Dio, che vivono il timore di Dio.
Perché la sofferenza attualmente presente sulla Terra non è ancora la sofferenza più grande che l’uomo potrà vivere in questi tempi. Ecco perché dovete essere molto timorati di Dio. Tutto dipende da voi. Dipende dalla vostra trasformazione. Soprattutto delle famiglie, dato che è l’anno della preghiera per la conversione delle famiglie. Cosa ha cercato la famiglia per la sua vita di conversione? Perché è un avvertimento molto forte quello che la famiglia ha ricevuto in quest’anno. L’avvertimento a restare più unita, a pregare. Tutti temono questa epidemia, tutti hanno paura di quello che può accadere in Brasile e nel mondo, è una realtà che tutti stanno attraversando e vivendo. Allora la famiglia, come santuario maggiore, cosa ha cercato per la sua trasformazione e per la sua conversione? Dio ci sta chiedendo testimonianza di vita, testimonianza di fede.
Quando arriva una tempesta, essa porta sempre qualcosa per la trasformazione, figli. Nessuno resta in una tempesta, tutti vogliono proteggersi dalla tempesta. Allora in che modo la famiglia si è protetta da questa tempesta? Soprattutto oggi, in questa domenica di Pentecoste – in cui avete la felicità di ascoltare un messaggio che arriva dal Cielo – in che modo la tua famiglia, la Comunità Fraterna, ha cercato attraverso lo Spirito Santo la conversione, essere luce, la guarigione da tutto questo male che oggi turba l’umanità, con parole, azioni, pensieri?
È tempo di guarigione. Tutta la sofferenza che arriva per il mondo, porta al mondo un avviso. Dio sta chiedendo la guarigione delle nostre famiglie. Perché l’uomo ha maltrattato quello che c’è di più sacro nella sua vita, che è la sua famiglia. Quanti bambini non hanno l’affetto della famiglia, dei genitori! Allora, se osserviamo, non si tratta solo della situazione del momento presente, ma della situazione del tempo in cui state vivendo.
Cosa ci sta dicendo Dio? Dovete aprire gli occhi alla grande sofferenza che c’è in Brasile, perché in Brasile non c’è solo l’epidemia, il Brasile ha molto bisogno dello Spirito Santo soprattutto per vincere i peccati. I peccati dell’avidità, i peccati che oggi hanno portato questa nazione – che dovrebbe e potrebbe essere un esempio di amore – ad essere una nazione che oggi vive una sofferenza di divisione, di disunione, di discordia. Allora cosa vuole dirvi Dio? Cosa vuole dire a questa nazione attraverso la presenza dello Spirito Santo?
Uno dei doni dello Spirito Santo è la pietà. È il momento in cui dovete chiedere a Dio di avere pietà dell’umanità. Nella grande battaglia che state affrontando, sentite che c’è bisogno che Dio abbia pietà dell’umanità. L’umanità da sola non sarà in grado di vincere questa epidemia.
Allora chiediamo allo Spirito Santo – che è Dio – il dono della pietà, questa pietà che ci fa meditare sulla misericordia. Quando diciamo la parola “pietà”, ma andiamo oltre la parola, andiamo allo Spirito Santo: è un dono bellissimo dello Spirito Santo. Quindi cosa intendiamo con la parola “pietà”? Misericordia. Allora oggi vi invito, in questa domenica dello Spirito Santo, domenica di Pentecoste, a mettere il Brasile – ognuno metta la propria nazione – nel Cuore di Gesù Misericordioso.
Perché il mondo ha bisogno di una risposta, figli, e l’uomo da solo non sarà in grado di avere questa risposta. Gesù è molto misericordioso. Vi ama tantissimo. È necessario che oggi chiediate questa pietà, ricorrendo direttamente al Cuore di Gesù Misericordioso.

Parlando di questo tempo di lotta, di battaglia, di epidemia, vogliamo andare direttamente al dono della fortezza, dono dello Spirito Santo. In questo momento, preghiamo per tutti quelli che stanno portando la croce della malattia nel corpo, soprattutto in questa epidemia. L’epidemia è conseguenza dei peccati dell’umanità, è un peso molto grande. E noi abbiamo bisogno di questa fortezza di Dio. Perché abbiamo bisogno di questa fortezza di Dio? Perché Dio stesso è morto per salvarci. Ed Egli ci ha resi forti, ci ha resi vittoriosi. Allora, in una battaglia, non puoi essere debole. In ogni battaglia devi essere forte!
Soprattutto quelli che oggi, in Brasile e nel mondo, stanno affrontando questa battaglia, devono avere molta forza. Non paura, ma forza. E fede. Dio è più grande di questa epidemia, Dio è più grande di questa sofferenza! Non pensare mai che questa sofferenza sia più grande di Dio! Dio è molto più grande. Allora chiediamo questa fortezza dello Spirito Santo per il mondo, per il Brasile che vive questo momento di dolore, questo momento di battaglia. Immergiamoci nello Spirito Santo.
E arriviamo al dono del consiglio. In un momento di epidemia, c’è tanto tumore. Ci sono tante parole e poche risposte. Perché nessuno sa cosa fare, come fare, come vincere, dove andare. Allora abbiamo bisogno del consiglio. Spirito Santo, porta questo consiglio alla famiglia! Cos’è meglio oggi per la famiglia? Preghiera, silenzio e obbedienza. Questa è la cosa migliore di cui abbiamo bisogno. La famiglia è il grande tabernacolo del mondo, è il grande santuario del mondo. In questo momento Gesù è presente in tutte le famiglie della Terra, perché voi siete Chiesa viva.
Allora abbiamo bisogno di chiedere questo dono del consiglio. Quanto più grande è il rumore, maggiore sarà il dolore, maggiore sarà l’epidemia. Quando fate silenzio, vi mettete in ginocchio e chiedete consiglio al Cielo. Cosa ci chiede il Cielo in questo momento? È la conversione che Dio vuole, è la trasformazione che Dio vuole. Allora dobbiamo metterci in silenzio alla presenza di Dio. Tutta l’umanità. Non solo il Brasile, ma il mondo intero.
Arriviamo al grande dono che è essere timorati di Dio. L’uomo non teme Dio! L’uomo oggi ha paura di tutto, ma non ha timore di Dio. Allora se guardiamo la Parola di Dio, gli insegnamenti, la catechesi più grande del mondo che Gesù Cristo ci ha lasciato, vediamo che l’uomo raccoglierà molta sofferenza nel tempo della giustizia. Quando vi dico che questa piccola tempesta che è nel mondo e che ha già fatto tanti danni, può essere l’inizio di altre tempeste più grandi, mi riferisco alla mancanza di timore di Dio.
L’uomo pecca, calpesta il sacro, non teme Dio, vive questo libertinaggio malato, non vive come Dio vuole che viva: in santità. Essere un uomo santo. Allora dovete riflettere su questo dono dello Spirito Santo: “Nel pensiero, nella parola, nell’azione, sono timorato di Dio? Ho il timore di Dio?”. Perché l’umanità adesso sta vivendo la giustizia, e raccoglierà quello che semina. Cosa semini? Un figlio che è obbediente al Padre raccoglie buoni frutti, ha una vita sana, ha la prosperità. Un figlio che è disobbediente al Padre soffre. Allora se non sei timorato di Dio, se non hai timore di Dio, non avrai momenti di gioia, ma molti momenti di tristezza. Quindi chiediamo allo Spirito Santo di fare in modo che l’umanità sia realmente timorata di Dio.
E chiediamo al Divino Spirito Santo il dono dell’intelligenza. Perché l’umanità vive come se fosse nell’oscurità. Tutti sono consapevoli della realtà del mondo. Dove sta andando questo mondo? Questo mondo in cui tutto è permesso? Uccidere, violentare, versare il sangue degli innocenti? Questo mondo in cui nessuno vive più i comandamenti che Dio ci ha chiesto di vivere? L’uomo si crede sapiente in fatto di tecnologia, ma è morto nell’intelligenza dello Spirito Santo di Dio. Allora è necessario che l’uomo apra gli occhi. La brezza leggera che soffia in questo luogo benedetto, è Gesù che viene a noi. L’intelletto serve all’uomo per vincere non solo questo momento difficile, ma tutti i momenti difficili.
Dobbiamo avere sapienza. Sapienza, figli! È il dono di cui più l’umanità ha bisogno in un momento come questo. Sapienza che ci porta all’unione, per dare al mondo la grande vittoria dell’unione di tutti i popoli. Essere un solo cuore, una sola anima. Creare spiritualmente questa alleanza familiare. La famiglia è la grande ricchezza dei nostri tempi, la grande ricchezza dei giorni attuali. Allora ci vuole più sapienza, sapienza per vincere.
Il momento che state vivendo sulla terra non è un buon momento, né per i giovani, né per i bambini, né per i padri, né per le madri, né per i missionari. È un momento triste. Ma se avrete sapienza vi unirete di più e cercherete di avere un pensiero costruttivo, che significa un pensiero in Dio. Quando pensi in Dio, anche quello che sembra impossibile diventa possibile, quando credi piamente. Allora è il momento in cui l’umanità deve avere sapienza, vivere questa sapienza. Cosa possiamo fare? Come dobbiamo fare? Credere. Mettere i nostri doni al servizio dell’opera di Dio. Senza orgoglio, ignoranza, ego, ma con mitezza, umiltà, semplicità, tenerezza nell’anima. Perché è un momento difficile sulla Terra.
Tutti volete che questo momento passi e che possiate tornare a tenervi per mano, a stare insieme, a pregare, ad abbracciarvi gli uni gli altri. Ma Dio vuole qualcosa che non sia apparenza. Dio vuole vita nuova! Ecco perché questo tempo ci invita innanzitutto a guarire, per poi fare quello che Dio chiede. Perché agli occhi del Padre siamo figli benedetti, figli sacri. E oggi dimentichiamo di essere figli benedetti, figli sacri. Allora dobbiamo avere questa sapienza. Sapienza per diffondere il profumo, non per diffondere il veleno. Perché molti nella situazione presente si lasciano avvelenare: è come se fosse il momento propizio per giudicare, distruggere, condannare.
Mentre adesso è tempo di conversione, di tornare alla casa del Padre. Di essere quel figlio pentito che si mette ai piedi della Santa Croce chiedendo a Gesù la misericordia, al Padre l’amore, allo Spirito Santo i doni. Questo è il momento! Ecco perché l’umanità ha bisogno di avere sapienza. Se l’umanità non avrà questa sapienza che viene dall’Alto, non avrà giorni prosperi, non avrà un anno prospero. Per questo dobbiamo vivere questa sapienza, questa sapienza di mettersi in ginocchio e fare come Gesù vuole che facciamo: pregare, pregare affinché il mondo sia un cuore unito, un’anima forte. Che tutti siano gli uni per gli altri, come Gesù ha insegnato e insegna nella sua bellissima misericordia di amore.
Il mondo raggiungerà la scienza, la scienza dello Spirito Santo, la scienza che porta all’uomo la grazia della luce. È come se tu fossi nel buio e non avessi luce, e vedi che questa luce inizia a sorgere: questa è la scienza che lo Spirito Santo porterà all’uomo. Essa già è presente nel mondo e arriverà ai cuori degli uomini, e gli uomini troveranno risposta e vinceranno questa battaglia. Con la scienza dello Spirito Santo.
Ma se riflettiamo sui doni del Divino Spirito Santo, vedremo che Dio vuole la santità, la conversione, vita nuova. Quello che vi chiedo oggi, figli, è che quando passerà questa tempesta non continuiate ad essere quest’uomo vecchio, indurito, angustiato, ribelle, quest’uomo che desidera il male, la vendetta, ma che siate un uomo lieto, soave, che costruisce l’amore, che semina l’amore, che raccoglie l’amore, che si fortifica in questo amore che è il Padre, il Figlio e il Divino Spirito Santo. Il Padre con la sua bontà infinita, il Figlio con la sua misericordia infinita e lo Spirito Santo con i suoi sette doni infinitamente grandiosi.
La guarigione di cui il mondo ha bisogno va oltre questa epidemia che oggi porta a fuggire, a ritirarsi nelle case, è la guarigione da una peste molto più grande di questa: il peccato. E solo lo Spirito Santo può portarci la luce per vincere questa grande battaglia. Perché siete davanti a una battaglia, figli. Adesso dipende da voi. La grazia è lì. Valorizzala. Credi. Abbi fede. La grazia è lì, figli. Da tanti anni Dio mi invia qui in corpo e anima per portare questa grazia al mondo, per guidare una fraternità che dev’essere testimonianza viva di questa grazia. La grazia è lì, adesso dipende da voi.
È come con il battesimo. Oggi tutti voi dovete riflettere sullo Spirito Santo nel battesimo. Voi lo avete ricevuto. Come avete usato questa pienezza del santo battesimo? Allora avete già ricevuto la grazia. Dio sta illuminando il mondo con la misericordia, la pietà, la fortezza. Dio vi sta dando tutte le grazie. È nelle vostre mani, figli.
E io spero, come Madre di Dio e Madre vostra, che sappiate vincere questo momento. Nel seguire questo cammino – anche se stretto, pieno di spine e di battaglie – non temete e non lasciatevi prendere dalla paura, ma siate forti, timorati, obbedienti. Il vero obbediente è colui che vive la volontà di Dio. In questo momento, questa è la volontà di Dio: la guarigione delle famiglie, la guarigione del mondo, del Brasile. Quanto più un paese ha bisogno di guarigione, più grande sarà la battaglia. Dio vuole la guarigione. Gesù ha detto: meglio mille piaghe nella carne che una sola nell’anima – forse la battaglia di chi sta ricevendo questa piaga nella carne è per evitare un male molto peggiore nell’anima.
Allora il Brasile è affidato allo Spirito Santo di Dio. Il mondo è affidato allo Spirito Santo di Dio. Che sia sempre fatta la volontà di Dio qui sulla Terra, figli. Questa è la grande richiesta della Madre della Pietà alla Santissima Trinità.
Con gioia, benedirò tutti i figli.
la Madonna benedice i presenti
Cari figli,
benedirvi in questa domenica dello Spirito Santo è chiedere allo Spirito Santo di essere presente nel cuore di tutti i figli, di quelli che nelle loro case stanno ricevendo questa grazia dei sette doni dello Spirito Santo. Niente è più grande della luce dello Spirito Santo. Egli è Dio. Nulla può essere più grande e forte di Dio, figli. Ecco perché la sofferenza passerà. E dipende molto da voi.

Allora abbraccia questo Spirito Santo e a partire da questa domenica sii un uomo guarito, sii un uomo santo, un uomo libero, un uomo esorcizzato, che abbia sete del trionfo del mio Cuore Immacolato sulla Terra. Perché è di questo che il mondo ha bisogno, il trionfo del mio Cuore Immacolato.
Rimanete tutti nella pace.
A chi oggi compie gli anni: che Dio illumini ciascuno di voi. Che Dio illumini tutte le famiglie, tutti i giovani, tutti i bambini, il Brasile. Chiediamo allo Spirito Santo di illuminare questa terra della Santa Croce. Che tutta questa terra della Santa Croce si metta ai piedi della Santa Croce e il Brasile sarà liberato, figli. Perché la croce è sacra. La croce è vittoria. Cristo è la nostra vittoria.
Faccio gli auguri anche ai figli che stanno ringraziando Dio per il Santo Battesimo. Che Dio vi benedica immensamente.
Rimanete tutti nella pace.
I fiori sono stati benedetti per la guarigione e liberazione di tutti i malati nel corpo e nell’anima.

Ecco la Serva di Dio, la Madre della Pietà, l’Immacolata Concezione. Il Signore mi chiama.


lunedì 1 giugno 2020

O Maria, Madre del Signore



O Maria, Madre del Signore, rivolgi i tuoi occhi pieni di bontà su questo mondo moderno in cui Dio ci ha chiamato a vivere e operare. È un mondo che volta le spalle alla luce di Cristo e poi geme nelle tenebre paurose che così ha creato davanti a sé. La tua dolce voce umanissima, o benedetta fra tutte le donne, inviti ogni uomo a volgere lo sguardo verso te: tu sei la lampada che conduce a Cristo, vera luce del mondo e unico Salvatore di tutti. Implora per il mondo la pace. Rendi fra loro fratelli gli uomini, ancora tanto divisi. Ai sofferenti, oggi tanti e nuovi, ottieni il conforto e la pace, ai defunti la gioia senza fine. Questa la nostra preghiera, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Amen.

LA VITA DI SAN BENEDETTO



Una fabbrica regolata in visione

Gregorio: Un'altra volta fu pregato da un buon cristiano di mandare alcuni  discepoli in un fondo di sua proprietà presso Terracina, perché vi voleva costruire  un monastero.

Acconsentì volentieri: scelse dei monaci, e nominò chi doveva essere l'Abate e  chi il secondo dopo di lui. Al momento della partenza prese questo impegno:  "Adesso voi partite subito: il tal giorno verrò io pure e vi indicherò dove dovrete  edificare la cappella, dove il refettorio, dove la foresteria per gli ospiti e dove gli  altri ambienti necessari". Quelli, ricevuta la benedizione, si misero in cammino.  Intanto nell'attesa impaziente del giorno stabilito, cominciarono a preparare tutte  quelle cose che sembravano loro necessarie per coloro che avrebbero  accompagnato il venerato Padre.

Ma nella stessa notte in cui cominciava il giorno della promessa, l'uomo di Dio  apparve in sogno al santo uomo da lui designato come Abate e al suo Priore e  tracciò loro, con le più minuziose indicazioni, le singole posizioni che conveniva  dare a ciascun ambiente.

Appena svegliati si raccontarono a vicenda quanto avevano visto. Credettero  meglio però farsi una risatella su questa visione che non meritava nessuna  importanza e attesero ansiosi la promessa venuta dell'uomo di Dio. Ma il giorno  stabilito non venne nessuno. Un po' contrariati e rattristati tornarono dal santo a  dirgli: "E com'è, Padre, che non sei venuto? Siamo stati tanto ad aspettare! Ci  avevi promesso che saresti venuto ad indicarci dove e come dobbiamo fare le  costruzioni. Com'è?". Ed egli a loro: "Perché, fratelli, parlate così? 'E proprio vero  che non sono venuto, secondo la promessa?".

"E quando sei venuto?".

"Ma non vi ricordate che tutti e due mi avete visto durante il sonno e vi ho  tracciato la posizione dei singoli locali? Su, su, tornate, e costruite pure ogni  reparto del monastero proprio come avete veduto nella visione...". Figuriamoci la  loro meraviglia! Tornarono con gioia al detto podere e costruirono le singole parti  del monastero come la rivelazione aveva loro indicato.

Pietro: Io ho qualche dubbio. Vorrei sapere in che modo egli poté andare  lontano ad istruire persone che dormivano e queste udirlo in visione e  riconoscerlo.

Gregorio: come mai, Pietro, rimani perplesso, esaminando come si è svolto il  fatto? Lo capirai se ricorderai prima di tutto che lo spirito è di sua natura molto più  agile del corpo. Difatti, per testimonianza della Scrittura, sappiamo che un profeta  fu levato in alto in Giudea col pranzo che portava e in un batter d'occhio deposto  in Caldea e poi, dopo aver ristorato col cibo un altro profeta, di nuovo si trovò in  Giudea. Se Abacuc in un istante poté andare così lontano col suo corpo e portare  anche un pranzo, perché meravigliarsi che il Padre Benedetto abbia ottenuto di  recarsi in spirito ad indicare le diverse necessità allo spirito di monaci  addormentati? Come il profeta era andato col corpo a consegnare cibo corporale,  così Benedetto fu presente con lo spirito per organizzare cose di vita spirituale.

Pietro: la tua risposta ha cancellato, direi quasi con la mano, tutti i miei dubbi.  Vorrei adesso sapere quale era il suo modo di parlare ordinario.

tratto dal Libro II° dei "Dialoghi" di San Gregorio Magno