l’Angelo potente
San Michele è il principe degli angeli e la sua potenza difende dagli attacchi del nemico delle anime: il demonio. Si racconta nell’Apocalisse:
“Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per
essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamano diavolo o satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli” (Ap 12, 7-9).
E' evidente che l’arcangelo san Michele detiene un potere speciale contro il demonio, che sempre ci attacca,
volendo separarci dall’amore di Dio.
Un giorno di dicembre del 1884 o di gennaio 1885, Papa Leone XIII, dopo aver sentito una messa nella sua cappella privata,
in Vaticano, ne ascoltò una seconda. Verso la fine della celebrazione, di colpo sollevò la testa e guardò con intensità verso l’altare, in cima al tabernacolo. Il volto del Papa impallidì
e i suoi lineamenti divennero tesi. Finita la messa, Leone XIII si alzò e ancora sotto l’effetto di un’intensa emozione si recò presso il suo studio. Un prelato, di quelli a lui più vicini,
gli chiese: Santo Padre si sente stanco? Ha bisogno di qualcosa?
Leone XIII rispose: No, non ho bisogno di nulla. Il Papa si chiuse nel suo studio. Mezz’ora più tardi fece chiamare il segretario della Congregazione dei Riti. Gli diede uno scritto e gli chiese di pubblicarlo e di inviarlo ai vescovi di tutto il
mondo.
Cosa conteneva questo scritto? Era un preghiera all’arcangelo san Michele, composta dallo stesso Leone XIII.
Una preghiera che i sacerdoti dovevano recitare dopo la celebrazione di ogni messa, ai piedi dell’altare, dopo il Salve Regina già prescritto da Pio IX.
Leone XIII confessò qualche tempo dopo ad uno dei suoi segretari, monsignor Rinaldo Angeh, di aver visto una nube di demoni che si lanciava aggressiva contro la Chiesa. Da
qui la sua decisione di mobilitare san Michele arcangelo e le milizie del cielo per difendere la Chiesa contro Satana e i suoi eserciti.
Invochiamo san Michele per questa lotta senza quartiere, che durerà tutta la vita e recitiamo questa preghiera:
“San Michele Arcangelo difendici dal nemico e proteggici da tutte le insidie del maligno. Che Dio ti reprima, spirito maligno, e tu, principe della milizia celeste, con il tuo divino potere scaglia Satana nel punto
più profondo dell’inferno e lo stesso accada per gli altri spiriti immondi che vagano per la terra, cercando di portare alla perdizione le anime”.
Padre ángel Peña O.A.R.
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