Il direttore
Senza dubbio l'esito dipendeva in gran parte dal fatto che il suo magistero scaturiva dal suo tratto intimo con Dio. Ha valore programmatico ciò che egli scriveva il 26 giugno 1913 a padre Agostino, che gli aveva chiesto alcuni orientamenti da darsi ad un'anima affidata alla sua direzione:
"Dio sa quanto ho poi pregato Gesù ché mi manifestasse la sua volontà in proposito di quell'angelica creatura! Il pietoso Gesù mi assista e la sua santissima Genitrice diriga la mia mano, perché io possa ritrarre in iscritto fedelmente, almeno in parte, ciò che essi mi vanno suggerendo".
Segnaliamo, inoltre, il costante sforzo di padre Pio di non assumere mai l'ufficio di maestro nelle sue direttive, ed anche quando esige dai suoi direttori di accettare tassativamente consigli e suggerimenti ed impone come norma inderogabile i suoi punti di vista, sa trovare sempre forme ed espressioni rivelatrici di una sincera ed autentica umiltà e della sua dipendenza da loro in tutto il resto.
Egli scompare dietro l'autorità di Dio, è consapevole di trasmettere un messaggio non suo ma di Gesù e perciò compie la sua missione non senza una certa audacia e con un linguaggio franco e schietto; esige che quel messaggio sia accettato senza discussione e seguito con prontezza e fedeltà, anche se saggiamente addolcito con amabili scuse:
"Non vi spaventate per cotesta novella croce a cui il Signore vuole assoggettarvi. Il tutto riuscirà a gloria di Dio ed a maggior vostra santificazione. Statene sicuro di questo. Ed intanto preparatevi, padre mio, ad altre maggiori prove, alle quali il buon Gesù vi assoggetterà. Sono un crudele, purtroppo, nel manifestare a voi tutto ciò; ma, mi si perdoni, la corona, che il Signore mi fa vedere, e che per voi si va lassù intrecciando, mi fanno uscire dal mio riserbo" (11 3 1915).
"Ed al riguardo Gesù è disgustato alquanto di voi; ed egli mi ha fatto sentire che dovete saldare il conto con lui di tutto ciò che è avvenuto ed avverrà a quell'anima in seguito. Perdonatemi, padre mio, se ho avuto tanta sfacciataggine di trascrivervi quest'ultime parole. Voi intanto sapete il tutto e ben comprenderete se mi è potuto o no riuscire possibile il non farlo" (1 4 1915; cf. anche 23 7 1917; 29 1 1919).
PADRE PIO DA PIETRELCINA
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