venerdì 3 gennaio 2020

TRATTATO SULL’INFERNO



ESORCISMO DELL' 11/8/1983


L'INFERNO ESISTE ED E' ETERNO

Esorcista - In nome di Dio Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, di' la verità, solo la verità,  ciò che il Cielo ti comanda di dire per la gloria di Dio e per il bene delle anime; su tutto il resto taci!

Demonio - Senti il tuono? (In questo momento rombi di tuono e lampi annunciano un temporale). E' l'Altissimo che si fa sentire; potrebbe farlo e a volte lo fa anche col terremoto. Io mi ribello; non vorrei dire ciò che giova alla vostra salvezza; non voglio dire questa tremenda verità. Lasciami! Lasciami! Non voglio parlare!

Esorcista - Devi dire ciò che il Cielo ti comanda di dire. E' utilissimo che dalla tua bocca esca questa verità, soprattutto oggi che tante persone hanno perso la vera fede. Di' la verità in nome di...

Demonio - Non vorrei dirlo, ma devo dirlo: l'inferno esiste ed è eterno. Pochi oggi ci credono a questa verità perché tutto congiura contro l'idea dell'inferno, ma è proprio per questo che l'inferno cresce e congiura con più forza contro di voi. Quanto più l'inferno è negato, tanto più si riempie! Si ride di questa verità come fosse frutto di fantasia, o come fosse una triste eredità di altri tempi. Soprattutto non credono all'inferno molti uomini di cultura. Si vorrebbe che l'inferno non ci fosse per poter peccare senza pagarne le conseguenze, per poter continuar a vivere nei propri vizi. Altri, che si ritengono credenti, sostengono che l'inferno non esiste e perciò garantiscono il paradiso per tutti, prima o poi, perché - dicono, ma si illudono - l'inferno sarebbe in contrasto con la misericordia dell'Altissimo. Questi si ingannano: non solo non conoscono la giustizia dell'Altissimo, giustizia che è terribile, ma non conoscono neanche la sua misericordia, che è vera solo se è in piena e perfetta armonia con la giustizia. Senti il tuono? Sottolinea la verità di quanto ho appena affermato. Ma ora non torturarmi più; basta farmi parlare! Basta!

Esorcista - In nome di...

Demonio - Il Cielo mi costringe a parlare e ora fa rimbombare il tuono per riaffermare questa spaventosa verità che io non vorrei manifestare. L'Altissimo vi ha fatto conoscere questa verità sull'inferno molte e molte volte, come testimonia la S. Scrittura. Quante volte vi ha parlato dell'inferno eterno, e del fuoco eterno che tortura, Colui che è la Verità e che è nato e ha voluto morire proprio per evitarvi di finire in quel luogo di perdizione in cui molti entrano e da cui nessuno esce!

IL VANGELO VI GARANTISCE L'ESISTENZA DELL'INFERNO

Demonio - Come vi insegna la parabola del vangelo, il ricco epulone ha maledetto e dannato  la sua vita con l'esagerato attaccamento ai piaceri di questo mondo. Dall'inferno ha poi invocato Abramo di mandare Lazzaro a intingere il dito nell'acqua per estinguere almeno un po' la sua sete disperata, perché bruciava nel fuoco. Ma la risposta di Abramo è stata negativa: "Tra noi e voi c'è un abisso incolmabile, così che nessuno di voi può venire tra noi e nessuno di noi può venire tra voi. Tu hai avuto le tue gioie nella vita e Lazzaro i suoi dolori; ora Lazzaro è nella gioia e tu nei tormenti". Il ricco epulone ha chiesto allora ad Abramo che Lazzaro, non potendo andare da lui, all'inferno, a lenire le sue pene, andasse almeno sulla terra ad avvertire i suoi cinque fratelli, per invitarli a cambiare vita, perché non finissero anch'essi nella condanna eterna. Ma la risposta di Abramo è stata chiara e ferma: "Chi è incredulo e ostinato nel peccato come lo fosti tu, che non hai voluto credere nei profeti, e come lo sono i tuoi fratelli, non crederebbe nemmeno se vedesse un morto risorgere

GIOIE TERRENE E GIOIE ETERNE NON VANNO INSIEME

Demonio - Come allora il ricco epulone e i suoi fratelli non hanno creduto ai profeti, così è anche oggi, purtroppo. Purtroppo per voi e per il Cielo, ma a noi fa piacere! Vedere che in tutti i tempi, e anche oggi, gli uomini sono affamati di gioie terrene, dà a noi una gran gioia infernale. Le gioie terrene portano alla dannazione eterna e coloro che cercano smodatamente queste gioie e credono di ottenere la beatitudine eterna si ingannano! Mi costa terribilmente ricordarvi questa verità, ma sono costretto a farlo. Ci sono sì, anche per chi vuole salvarsi, delle gioie terrene lecite, ma non sono mai in grande misura come tutto oggi vi porta a credere. Lui (Parla di Gesù) ve lo ha detto chiaramente: "Per entrare nel regno dei cieli bisogna farsi violenza, perché stretta è la porta e difficile la via che porta alla salvezza; mentre larga è la porta e comoda la strada che porta alla rovina Queste parole, come tutte le altre che vi ha detto Lui sono vere anche oggi e lo resteranno sempre. Sono vere, ma non vengono quasi più ricordate. Nei secoli passati invece queste parole venivano continuamente predicate e questo ha portato in Cielo folte schiere di uomini. Venivano loro ricordati abitualmente un salutare timore di Dio e un'altrettanto salutare paura dell'inferno. Senza questo timore e senza questa paura voi diventate incoscienti e ponete le premesse per la vostra rovina eterna. A noi fa piacere che molti preti non vi ricordino più queste cose: sono i nostri migliori apostoli, lavorano per noi: contro di Lui e contro di voi.

IL SALUTARE PENSIERO DELLE REALTA' FINALI

Demonio - Quanto invece sarebbe salutare per voi meditare spesso sulle realtà della morte, del giudizio, dell'inferno e del paradiso. Per difendervi dal pensiero della morte, visto che non potete negare questa realtà, avete adottato la tattica della dimenticanza: non ci pensate quasi mai. E per difendervi dal pensiero del giudizio e dell'inferno avete usato la carta della misericordia dell'Altissimo. "E' un giudice buono - dite - per cui non può condannare i suoi figli; e se anche li condanna, sarà per un certo tempo, ma non per sempre". E così la vostra tendenza a fare il male non è più frenata dal pensiero della morte, che cercate di dimenticare, nè dal pensiero del giudizio e dell'inferno che cercate di ammorbidire. E la vostra fatica a fare il bene non viene vinta dal pensiero del paradiso: la speranza, il desiderio del premio che l'Altissimo vi ha promesso non vi affascina per niente, perché sono tutte qui sulla terra le cose che affascinano e incatenano il vostro cuore!

NON ESISTE IL NULLA ETERNO

Demonio - Non illudetevi che l'inferno eterno non esista: o perché l'Altissimo alla fine perdonerà anche i colpevoli, portandoli in paradiso, o perché i colpevoli verranno sprofondati nel nulla. Per i dannati sarebbe un premio ritornare nel nulla da cui sono venuti, ma questa grazia non sarà loro concessa, perché, lasciando impunite le colpe, verrebbe tradita la giustizia divina e l'Altissimo stesso farebbe un torto a coloro che in vita hanno subito gravi danni dai peccatori. Basta farmi parlare! Non ne posso più!

Esorcista - Continua e parla in nome...

Demonio - Colui che ha versato il suo Sangue per voi e vi ha garantito di essere "la Verità", vi ha detto chiaramente che per Giuda sarebbe stato meglio se non fosse mai nato. Non essere mai nati, o sprofondare nel nulla dopo la nascita sarebbe la stessa cosa. No, dopo la vita terrena c'è il giudizio e dopo il giudizio il premio o il castigo eterno, poiché l'Altissimo ha creato anime immortali, plasmate a sua immagine e somiglianza. Ora, come senti, sottolinea la verità delle parole che mi costringe a dirvi col tuono del temporale. Anche questa umiliazione a cui ci sottopone ci tormenta, ma siamo costretti a subire, come siamo costretti, sia pure contro voglia, a lodarlo e glorificarlo dicendo a voi quelle verità che odiamo con tutte le nostre forze. Noi che ci troviamo dentro in questa donna, e siamo in 20, siamo spiriti rinnegati, siamo dannati per sempre. E non solo noi venti: tantissimi altri, migliaia e migliaia sono dannati come noi e tutto facciamo per la vostra rovina. Basta, non voglio più parlare!

LA CHIESA OGGI FA TROPPO POCO CONTRO L'INFERNO

Esorcista - Di' ciò che il Cielo ti comanda di dire.

Demonio - Con le nuove idee che abbiamo inoculato nelle vostre menti in questi ultimi  decenni, grazie a molti preti più assetati di novità che di verità, siamo riusciti a snervare la vostra Chiesa: molti vostri pastori e moltissimi fedeli non hanno più l'attenzione rivolta al vero fine della vita che è la salvezza eterna. Le vostre comunità cristiane o sono contagiate dagli stessi vizi del mondo, o sono paralizzate in uno stato di mediocrità e di indifferenza, o hanno organizzato le loro attività in modo da apparire ed essere di fatto più dei gruppi di volontariato per l'assistenza sociale, che non comunità che vivono e operano per la salvezza eterna dei propri membri e degli altri uomini. Con questo clima che si è creato tra di voi ... l'inferno ha praticamente via libera. Come certe cascate di sassi che rotolano dai fianchi di un monte, così moltissime anime piombano all'inferno nell'indifferenza generale. Pochi tra voi e pochi anche tra i vostri preti si danno pensiero di creare degli sbarramenti per fermare questa corsa di tante anime verso l'inferno: le lasciano precipitare nella rovina eterna senza nemmeno sospettare che è proprio questo ciò che avviene. Del resto, come possono fermarle in questa loro corsa verso il precipizio se essi stessi sono incamminati nella stessa direzione senza rendersene conto? Ingannati dal modernismo, questi preti diventano a loro volta ingannatori delle anime a loro affidate, o col silenzio, perché non parlano mai del rischio che corrono, o con la menzogna, perché negano la possibilità che si possa finire all'inferno.

IL GIUDIZIO SARA' TERRIBILE

Demonio – Il giudizio dell'Altissimo sarà tremendo; non si compirà come, con faciloneria, tendete a raffigurarvelo voi uomini. L'Altissimo non sarà come un nonnino indulgente che, fatto qualche benevolo rimprovero ad alcuni, magari col sorriso sulle labbra, alla fine prende tutti sotto il suo manto dicendo: "Venite tutti, figli miei e miei sacerdoti, venite nel regno preparato per voi. Indipendentemente da come avete vissuto io vi voglio tutti salvi, perché sono un padre misericordioso. Qui avrete la gioia e sarà gioia per sempre". No! Non è così che andrà il giudizio, ma in modo spaventosamente diverso. Molti si sentiranno dire, come ricorda il vangelo: "Via da me, maledetti, nel fuoco eterno che è stato preparato ...". Basta, non voglio più parlare!

Esorcista - Di' la verità fino in fondo.

Demonio ... che l'Altissimo ha preparato per noi, angeli ribelli, e per voi, uomini peccatori". Basta torturarmi! Non farmi più parlare!

IL TRIONFO DELL'INFERNO

Esorcista - Nel nome di Dio e della SS.ma Vergine, prosegui.

Demonio - E' un grande successo quello che siamo riusciti a ottenere: portare molti cristiani e molti preti a non credere più all'esistenza dell'inferno e convincere quelli che ci credono ancora a parlame il meno possibile. Tanto più l'inferno sarà vincitore quanto meno se ne parla. Un'altra nostra vittoria è l'avere convinto a non parlare quasi più neanche del purgatorio. Queste nostre vittorie tolgono importanza al peccato: com'è possibile per voi capire la gravità dei vostri peccati se non pensate più a quali conseguenze disastrose possono portarvi? Il peccato mortale non perdonato porta all'inferno; il peccato mortale perdonato e il peccato ve- niale portano in purgatorio. Ma non credendo più all'inferno e al purgatorio, o non pensandoci abbastanza, voi vi adagiate sempre piu nel peccato, senza rimorsi; il peccato è ormai diventato per voi regola di vita, un vero diluvio di male che sommerge la terra. E' ciò che sta avvenendo, con nostra grande soddisfazione e con vostro gravissimo danno. Una vittoria come questa non potevamo nemmeno sperarla! I vostri santi piangevano anche per piccole mancanze e si purificavano con aspre penitenze, voi invece peccate senza rimorsi e con l'approvazione di alcuni preti. E se qualcuno cerca di distogliervi dalle vostre colpe, voi vi difendete e giustificate il vostro peccato come fosse una cosa lecita o addirittura gradita all'Altissimo. Ci furono anche dei grandi santi che hanno commesso dei gravi peccati e hanno trovato nel pensiero dell'inferno il primo stimolo a cambiar vita e a iniziare un cammino che li ha portati alla santità eroica. (N.d.R. - S. Teresa d'Avila ebbe da Dio la grazia di vedere quale posto le sarebbe toccato all' inferno, se avesse continuato nei suoi peccati. E' bastato questo a farle cambiare radicalmente la sua vita.). Il pensiero dell'inferno genera i santi, ma la dimenticanza dell'in- ferno ... riempie l'inferno. (Urla rabbiosamente).

IL SANTO TIMORE DI DIO

Demonio - E' un grande successo per noi che la Chiesa oggi parli sempre meno del santo e salutare timore dell'Altissimo. Grazie alla nostra subdola opera, alcuni preti non ne parlano affatto; o perché non ci credono più nemmeno loro, o perché se ne vergognano, temendo di apparire ingenui e superati. Al contrario si coltiva il timore delle leggi, il timore dell'uomo, il timore delle umiliazioni, ma del timore dell'Altissimo va sparendo perfino l'ombra. Noi demòni siamo diventati i più grandi predicatori della misericordia del Cielo, ma la predichiamo  disgiunta dalla giustizia e così vi portiamo fuori strada, vi facciamo credere che i vostri peccati non solo non vi porteranno all'inferno, ma resteranno del tutto impuniti. Sibilando nelle vostre anime che l'Altissimo è misericordioso e non ricordandovi che è anche giusto (come se la giustizia fosse la negazione della misericordia), vi portiamo non a ricambiare il suo amore, ma a calpestarlo, a offenderlo senza ritegno. Ed è quello che sempre più spesso fate, visto che, credendo a noi, voi vi illudete che si possa calpestarlo senza poi pagarne le conseguenze. Se volete bene a voi stessi, se volete trovare delle ragioni convincenti per non peccare, imparate  a valutare le cose, soprattutto il tempo e l'eternità, alla luce del santo timore dell'Altissimo. Con lui non si scherza. Vi ama, ma vuole che anche voi lo amiate. Vi invita a credere fermamente nella sua misericordia, ma senza sottovalutare, anche solo minimamente, la sua giustizia. Conservate sempre il santo e salutare timore dell'Altissimo, che si traduce nella  paura dell'eterna dannazione, del fuoco eterno, con cui saranno torturati per sempre corpi e anime all'inferno. Ora basta! Io non volevo dire queste cose!

SIETE AVVERTITI CHE L'INFERNO ESISTE

Esorcista - Ti ordino di continuare nel nome di Dio.

Demonio - Nessuno di voi può finire all'inferno senza saperlo. Che esiste la possibilità e il serio rischio della condanna eterna vi è stato detto e vi viene ricordato in molte occasioni dall'Altissimo. Con particolare frequenza ne sono avvertiti i sacerdoti, che hanno un più stretto contatto con la Sacra Scrittura. Ma oltre che con la sua parola scritta, l'Altissimo vi ricorda la realtà dell'inferno, e la possibilità per tutti di finirci dentro, parlando nell'intimo della vostra coscienza, o nel sogno, o con la morte di persone buone o cattive. Quando assistete un mori- bondo o uno che è appena spirato e pregate per lui dicendo: "Signore, donagli il riposo eterno, splenda a lui la luce perpetua. riposi in pace. Amen", com'è possibile che non vi ricordiate dell'inferno? Forse in quell'attimo ci pensate, ma poi vi rituffate nella vita frenetica di tutti i giorni e il pensiero del giudizio dell'Altissimo e dell'inferno si dilegua, così come all'alba le deboli luci delle stelle spariscono quando il sole vi abbaglia con la sua luce. Quando qualcuno sta morendo dovreste pensare che si sta giocando per quell'anima l'ultima carta: li attorno ci sono anche, presenti come avvoltoi pronti alla rapina, molti spiriti cattivi che tutto fanno per trascinare quell'anima con loro all'inferno. (N.d.R. - Un tempo, quando veniva suonata la campana dell'agonia, la gente, ovunque si trovasse, si sentiva invitata alla preghiera e pen- sava: "Qualcuno in questo momento sta morendo, bisogna pregare per quell'anima"; e molte invocazioni salivano al Cielo per la salvezza eterna di quel moribondo. Ora invece, la campana suona quando uno è già morto, quando è già giudicato, quando non c'è più per lui alcuna possibilità di salvezza.) E vedendo un uomo che muore, dovreste pensare che un giorno toccherà a voi ... morire ... subire il giudizio ... e vedervi accolti o rifiutati dal Cielo.

LA MISERICORDIA DI DIO CONTINUA A RICHIAMARE

Demonio - L'Altissimo non smette mai di richiamarvi, come farebbe ogni buona madre per distogliere i suoi figli da un pericolo. Nella sua misericordia è disposto a perdonarvi tutti i vostri peccati, perché vuole che nessuno di voi vada perduto. Che cosa non ha fatto durante la sua vita terrena e con la sua passione e la sua morte spaventosa? Nulla ha tralasciato allora e nulla tralascia anche oggi per la vostra salvezza. Se l'Altissimo ha fatto e fa così tanto per salvarvi ciò è una conferma in più che anche per voi c'è il rischio di perdersi. E se l'Altissimo non sottovaluta questo rischio che correte, non dovete sottovalutarlo nemmeno voi, nel vostro interesse. Ma voi non avete ancora imparato a voler bene a voi stessi! Ricordatele voi per primi queste verità e non trascurate di ricordarle anche agli altri: non lo farete mai abbastanza. (Urla furiosamente).

IL TIMORE DELLA MORTE

Demonio - Fino a che uno è ancora vivo ha la possibilità di salvarsi, purché dica: "Pietà, Signore, pietà di me". Ma quando l'anima si separa dal corpo non c'è più alcuna possibilità; in quello stesso istante avviene il giudizio: in un lampo vedrà tutta la sua vita e dovrà risponderne all'Altissimo. E guai a quell'anima se non si sarà purificata in tempo, con un sincero pentimento, di tutti i suoi peccati: sperimenterà da quel momento e per tutta l'eternità l'ira tremenda di un Giudice giusto, ma severo. L'unica pietà che il supremo Giudice potrà offrire a quell'anima è di farla finire all'inferno, lontana da Lui. Sarebbe infatti un castigo più tremendo per quell'anima se, in quelle condizioni di ostinato peccato, finisse in paradiso: la vista dell'Altissimo, dei suoi angeli e dei suoi santi, ricolmi di grazia, rivestiti di gloria e pieni di gioia, sarebbe una tortura più grave di tutte le pene che dovrà subire all'inferno.

NESSUNO E' AL SICURO

Demonio - Per tutti dovete pregare molto, anche per chi è considerato un santo. Noi non lasciamo in pace nessuno, nè in vita, nè tanto meno nel momento della morte. Anche chi per tutta la vita ha camminato per la strada stretta può trovarsi nel momento della morte in grandi tentazioni: noi cerchiamo di creargli nell'anima una spaventosa oscurità e di portarlo alla disperazione. Dovete pregare molto e per tutti non solo perché sia evitato l'inferno, ma anche perché sia evitato o almeno ridotto il tempo della purificazione in purgatorio. E' cosa tremenda anche il purgatorio. E' tremendo quando l'anima si separa dal corpo, con la morte, non vedersi accolti dall'Altissimo perché non ancora del tutto purificati dalle colpe commesse nella vita. Certo, ci sono persone che eviteranno il fuoco purificatore del purgatorio perché la misericordia dell'Altissimo terrà conto delle molte sofferenze che hanno patito nella vita, ma anche per queste la morte sarà tremenda. Solo in pochi casi, per volontà del Cielo, la morte non si presenta con un volto orrendo. Parlate della morte nelle vostre prediche, perché ora ne parlate troppo poco e la vostra gente continua a vivere nell'incoscienza e nel peccato. Pregate e fate pregare per i moribondi e per le anime del purgatorio. Basta, basta farmi parlare!

IL TIMORE DI DIO DEVE ESSERE ANNUNZIATO A TUTTI

Esorcista - Prosegui e di' quanto il Cielo ti ordina di dire.

Demonio - Io, Belzebub, sono stato costretto a dirvi queste cose e sono costretto a raccomandarvi ancora: curate questo santo e salutare timore dell'Altissimo. Dovete parlarne tutti: gli educatori ai giovani loro affidati, i maestri ai loro bambini e i genitori ai loro figli. Deve parlarne il Papa a tutta la Chiesa, i vescovi ai loro sacerdoti e i superiori religiosi alle anime consacrate. Soprattutto ne parlino i sacerdoti nelle loro omelie, molto più di quanto non facciano ora. Se non viene predicato il timore dell'Altissimo in questa vita, non resterà che il terrore nell'altra, il terrore di un Giudice che di là non perdona, il terrore dell'inferno, un  terrore tremendo, eterno e senza rimedio. Meglio per voi il timore in questa vita che le angosce del purgatorio nell'altra o il terrore eterno che trovereste all'inferno. (Grida paurosamente). Io sono costretto a dirvi che questa è la verità. Non credete a chi vi inganna dicendo che l'Altissimo è misericordia infinita e tralascia di dirvi che è anche giustizia infinita. Il timore dell'Altissimo è cosa santa, è un mezzo di salvezza. E' lui che ve lo dona, ma voi custoditelo, accrescetelo, divulgatelo. Soprattutto educate i bambini fin da piccoli a vivere nel timore di lui. Solo così li difenderete dal peccato in questa vita e dall'inferno nell'altra.

L'INFERNO E' SPAVENTOSO

Demonio - Non ci sono parole per descrivere l'inferno: neanche l'uomo con la più  viva  fantasia e con la più grande capacità di inventiva può riuscire a immaginarlo e tanto meno a descriverlo. L'inferno è infinitamente peggio di quanto possiate pensare: il peggior campo di concentramento di questo mondo paragonato all'inferno sembra un angolo di paradiso. Là tutto è dolore e un dolore così grande che i dolori della terra, al confronto, sembrano gioie. Là tutto è disperazione perché l'inferno non finirà mai. Là tutto è odio: da nessuno verrà una parola di conforto, ma, al contrario: il terrore di uno si assommerà al terrore di tutti gli altri. Là tutto è tenebre e disarmonia. Là è raccolto ogni male e regna solo la parola "castigo". L'inferno è la pattumiera in cui l'Altissimo getterà ogni immondizia umana e ogni uomo che, col suo rifiuto di obbedire alla sua legge, ha fatto di sé un rottame umano, un rifiuto di umanità, un mostro di bruttura, un concentrato di ogni male. Nemmeno l'Altissimo, pur con tutta la sua onnipotenza può farvi capire fino in fondo che cos'è l'inferno. Per capirlo bisogna solo provarlo. Io non volevo dirvi queste cose, ma (E lo dice urlando) sono stato costretto a ricordarvele dalla SS.ma Trinità e dalla Madre del buon Consiglio, che non vuole che andiate perduti per sempre.

UN SOGNO IRREALIZZABILE

Demonio - E' spaventoso che gli uomini non credano più al suo vangelo nel quale tutto è verità. Verità che purtroppo non si possono cancellare. Che cosa non daremmo noi dannati se potessimo cancellare la verità sull'eternità dell'inferno! Se noi potessimo dire: "Signore, fa che questo tormento cessi almeno alla fine del mondo, nel giorno del giudizio. O, se non può finire l'inferno, che almeno finisca la nostra vita e noi possiamo piombare nel nulla!". Se l'Altissimo ci garantisse questo... tutti noi dannati, nonostante le tremende sofferenze che dobbiamo sop- portare, esploderemmo in un cantico di gioia e di ringraziamento e il nostro inferno ci sembrerebbe già un'anticamera di paradiso. Ma ora lasciami, non voglio più parlare!

GESU' HA PIANTO PENSANDO ALL'INFERNO

Esorcista - Continua! Che cosa ancora ti ordinano di dire il Signore e la sua SS.ma Madre?

Demonio - Il vangelo vi testimonia che Lui (Si riferisce a Gesu') vi ha parlato molte volte dell'inferno; ve ne ha parlato sempre in tono minaccioso per aprirvi gli occhi e il cuore, per distogliere i vostri passi dalle vie che portano alla perdizione eterna e ne ha parlato anche in tono accorato, con infinita tristezza, pensando a quanti non avrebbero accolto le sue parole, i suoi richiami e a quanti avrebbero reso inutile la sua tremenda passione e la sua morte. Ha pianto su Gerusalemme pensando alla sua rovina terrena: "Gerusalemme, Gerusalemme...". E quante altre volte ha pianto, nei suoi dialoghi segreti con il Padre, pensando non alla rovina terrena di una città, ma alla rovina eterna di miliardi di uomini! Ha pianto su tutti i peccati, perché ogni peccato è peggiore di qualsiasi disgrazia terrena, ma soprattutto ha pianto sui peccati di cui gli uommi non si sarebbero pentiti e che, per questo, avrebbero spalancato loro per sempre le porte dell'inferno. Basta, basta, bastaaaaa!

TRATTATO DELLO SPIRITO SANTO



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L’angelo è una intelligenza pura. Il suo intendimento  è sempre un atto, non mai una potenza; cioè dire che  l’angelo non ha soltanto, come l’uomo, la facoltà o la  possibilità di conoscere, ma che conosce attualmente.  Ascoltiamo quei grandi filosofi, sempre antichi e sempre  nuovi, che chiamansi i Padri della Chiesa ed i teologi  scolastici. « G-li angeli, dicono essi, per conoscere non  hanno bisogno nè di cercare, nè di ragionare, nè di  comporre, né di dividere: essi si guardano e veggono.  La ragione è questa, che sino dal primo istante della  loro creazione, hanno avuto tutta la loro perfezione na­ turale e posseduto le specie intelligibili, o rappresenta­ zioni delle cose, perfettamente luminose, per mezzo delle  quali veggono tutte le verità che possono conoscere na­ turalmente. Il loro intendimento è come uno specchio  perfettamente puro, nel quale si riflettono e s’impri­ mono senz’ombra, senza accrescimento nè diminuzione,  i raggi del sole di verità.
« Altra cosa è 1’ intendimento dell* uomo. uno E' specchio imperfetto, cosparso di macchie più o meno  dense, e più o meno numerose, le quali non scompaiono  che in parte sotto lo sforzo laborioso e di continuo  rinnuovato dello studio e del raziocinio. La ragione è che l’anima umana, essendo unita al corpo, deve  ricevere successivamente cose sensibili; e per via di  queste, una parte delle specie intelligibili, mediante le  quali gli# è fatta conoscere la verità. È appunto cosi  che l’anima è unita al corpo.1 »
Poiché, sino dall’istante della loro creazione, gli an­ geli conobbero perfettamente, tutte le verità dell’ordine  naturale, così la loro prova ha avuto necessariamente per  oggetto qualche verità dell’ordine soprannaturale. Que­ ste verità essendo inaccessibili alle forze native del loro  intendimento, non vengono essi a conoscerle che per  via della rivelazione. « Negli angeli, dice san Tommaso,  vi sono due conoscenze: una naturale, con cui cono­ scono le cose tanto per la loro essenza che per ( le  specie innate. In virtù di questa conoscenza, essi non  possono capire i misteri della grazia, perchè questi mi­ steri dipendono dalla pura volontà di Dio. L’altra so­ prannaturale, che gli beatifica, e in virtù di essa veg­ gono il Verbo e tutte le cose nel Verbo. Con questa  visione, conoscono i misteri della grazia, non tutti, nè  tutti egualmente, ma secondo che a Dio piace rive­larglieli.2 »
***
Monsignor GAUME

CONSACRAZIONE DI SÉ E DI OGNI COSA ALLA S. FAMIGLIA




O Ternario sublime Gesù, Maria e Giuseppe, io (nome) benché l'ultimo dei vostri servi, e il più indegno dei vostri figli, mosso nondimeno dalla vostra ineffabile bontà, vengo ai vostri piedi per farvi dedicazione totale di me, delle mie azioni, e di ogni cosa; e vi prego di accettarla benignamente, perché intendo farla con animo volenteroso, sperando col vostro potente aiuto di rinnovarla fino all'estremo respiro della mia vita.
Vi presento questa mia offerta per il mio maggior profitto spirituale, affinché io pure possa partecipare alla vita apostolica con la preghiera, con la mortificazione, con l'acquisto delle virtù necessarie al mio stato.
Intendo perciò, che ogni mia azione benché minima, sia diretta alla conversione dei peccatori non solo presenti, ma anche futuri, fino alla consumazione dei secoli.
Intendo, che tutti i miei pensieri, parole ed opere, e qualunque mio merito soddisfattorio in vita, in morte e dopo la morte, sia diretto a suffragare le povere anime del Purgatorio attuali e future fino alla fine del mondo, delle quali in ogni istante io bramo la totale liberazione. Intendo in ogni azione, in ogni palpito e respiro, di unirmi alle intenzioni degli Angeli e dei Santi del cielo, affinché formando con essi una sola società, io più non viva alla terra, ma al cielo. Degnatevi, o Famiglia Santissima, di accettare la consacrazione di me stesso, come vittima al vostro onore, d'ogni mia preghiera, comunione, mortificazione, sofferenza, fatica ed azione non solo buona, ma anche di natura indifferente, affinché avvalorate dalla virtù del sangue divino, unite alle intenzioni del tuo Cuore, o Gesù, ai vostri meriti grandissimi, o Maria, o Giuseppe, riescano un'oblazione gradita agli occhi del Padre Celeste. Torno a proclamarmi vostra vittima affinché il mondo si converta, si converta presto, e si converta tutto; affinché trionfi la Santa Chiesa troppo perseguitata ed oppressa.
O Gesù, Maria e Giuseppe scrivetemi ormai nel numero dei vostri servi; consideratemi ormai come aggregato alla vostra Santa Famiglia: e come ho avuto l'onore di partecipare a questa santa Società in terra, così goda di appartenervi anche nel cielo e di fruire del vostro beatifico aspetto per tutta l'eternità. Amen.


Giorni verranno in cui i fedeli saranno confusi. Un accordo con i nemici causerà dolore al Cuore di Mio Figlio Gesù.




Cari figli, sono la Regina della Pace e vengo dal Cielo per condurvi a Colui che è la vostra Unica Via, Verità e Vita. Questo è il tempo delle grandi confusioni spirituali. Giorni verranno in cui i fedeli saranno confusi. Un accordo con i nemici causerà dolore al Cuore di Mio Figlio Gesù. La Verità di Dio sarà disprezzata e quello che è falso sarà abbracciato. La mancanza di ordine nella Casa di Dio porterà molti uomini e donne a una grande indifferenza nella fede. Soffro per quello che viene per voi. Piegate le vostre ginocchia in preghiera. Il Mio Gesù ha bisogno della vostra testimonianza pubblica e coraggiosa. Molti scelti per difendere la verità si ritireranno per paura. I nemici si uniranno per distruggere il Sacro, ma voi potete vincerli con la forza della preghiera. State attenti. Amate e difendete la verità. Le lezioni del passato saranno le vostre armi per il grande combattimento. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per averMi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Io vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

La Battaglia Finale del Diavolo



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Questo libro esamina ciò che sta accadendo, ed il perché di tali azioni.  La vicenda che viene analizzata riguarda un misto di fatti verificabili e di  altri che possono essere compresi solamente grazie alla Fede. Per chi non  crede, i fatti potrebbero non provare del tutto l’autenticità del messaggio,  ma di sicuro essi si avvicinano decisamente in quella direzione – così tanto,  in effetti, da persuadere molte persone non credenti, intelligenti ed aperte,  della assai probabile autenticità del messaggio. Per coloro che invece  credono nella religione Cattolica, i fatti andranno ben oltre, confermando  l’autenticità del messaggio e sollevando dubbi e perplessità allarmanti sul  comportamento attuale della gerarchia Ecclesiastica.
Questa vicenda ci mostra un Vaticano che ha attraversato diverse fasi: in  un primo momento ha sostenuto il Messaggio di Fatima, poi ha cominciato  a gettare ombre su di esso, infine ha cercato prima di nasconderlo e alla  fine di eliminarlo del tutto. Tracciare il cammino di tutti questi cambiamenti  non è facile, dato che la maggior parte di ciò che avviene all’interno  del Vaticano è tenuto segreto ed in genere va decodificato a partire da  affermazioni ufficiali, spesso assai criptiche.
Nessuno può vedere nei cuori e nelle menti dei funzionari del Vaticano  che hanno agito contro il Messaggio di Fatima, riservandogli un simile  trattamento. Essi possono essere giudicati solo in base alle loro azioni, e per  le conseguenze logiche delle loro posizioni ufficiali. Una volta analizzate  tali posizioni, come abbiamo fatto ampiamente in questo libro, queste  delineano un quadro sconvolgente, dal quale appare una Chiesa divisa e in lotta contro Se stessa, la cui divisione nasce proprio alla sua sommità. Dietro a questa vicenda c’è un aspetto ironico che sicuramente non  sfuggirà a chi non crede. I fatti narrati in questo libro convinceranno di  sicuro molte persone non credenti che l’autenticità del Messaggio di Fatima  è perlomeno possibile. E se questo è vero per chi non crede, figuriamoci  quanto potrebbero essere “convincenti” questi fatti per un Cattolico!  Eppure, malgrado questa storia sia in grado di convincere dell’autenticità  di Fatima persino chi non ha fede, essa sembra avere l’effetto opposto su  certi funzionari del Vaticano. Può sembrar strano, ma alcune tra le persone  che credono di meno alle apparizioni di Fatima, in assoluto, sono proprio  quelle che più dovrebbero credergli. Le basi stesse della Chiesa Cattolica,  un tempo fondamentali, vengono ormai abbandonate – non da parte dei  fedeli che rimangono nell’ovile, bensì da alcune tra le personalità più  importanti della Chiesa.
Un altro aspetto ironico di questa vicenda è la posizione di Papa Giovanni  Paolo II. Come tutti i suoi predecessori, succedutisi sin dalle apparizioni  di Fatima, Giovanni Paolo II professò apertamente e ripetutamente la sua  profonda convinzione dell’autenticità delle apparizioni. Visitò il santuario  di Fatima per 3 volte, ed attribuì proprio alla Madonna di Fatima il fatto  di essere sopravvissuto all’attentato del 1981. Eppure, persino quel Papa è  sembrato incapace di impedire ai suoi Cardinali più influenti di prendere  le posizioni più disparate su Fatima. Papa Wojtyla non fu presente alla  già menzionata conferenza stampa del 26 giugno 2000, durante la quale  due tra i funzionari più importanti del Vaticano tentarono di minare alle  fondamenta la credibilità delle profezie di Fatima e di relegarle al passato.  Come spiegano diversi capitoli di questo libro, il Messaggio di Fatima  ha anche delle implicazioni politiche che potrebbero aver influenzato il  modo in cui è stato gestito dai funzionari del Vaticano. Il messaggio chiede  specificamente la consacrazione della Russia, in modo da convertire quella  nazione al Cattolicesimo. Compiere una cerimonia con quella specifica  intenzione andrebbe contro la cosiddetta “Ostpolitik”, che il Vaticano ha  inizialmente applicato nei confronti del comunismo internazionale e più  di recente nei confronti della Chiesa Russo-Ortodossa. In entrambi i casi,  l’apparato burocratico Vaticano ha abbandonato il tradizionale impegno  militante, che da sempre vedeva la Chiesa impegnata a sostenere e difendere  i propri insegnamenti, accettando di non denunciare più il comunismo  come un qualcosa di malvagio e cessando di cercare la conversione dei  fedeli Russo-Ortodossi. Per questo motivo, il Messaggio di Fatima è stato,  ed è tuttora considerato “politicamente scorretto” nel contesto dell’attuale  politica diplomatica Vaticana.
Si potrebbe quindi essere portati a ritenere che il Vaticano non compia  la consacrazione della Russia solamente per questi motivi politici. Ma è  realmente così? Visto ciò che è in gioco, il Vaticano rischierebbe davvero  l’annientamento di intere nazioni per evitare un incidente diplomatico con  i Russi? La Russia sarebbe davvero così offesa da una cerimonia che, a  tutti gli effetti, raccomanderebbe quella nazione alle amorevoli cure della  Madre di Dio? E se anche la Russia ne risultasse offesa, che cosa potrebbero  mai fare al riguardo? Che cosa potrebbe mai compiere di più catastrofico, rispetto al castigo che avverrebbe se la Russia non venisse consacrata specificamente, e cioè “l’annientamento di molte nazioni”?
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Padre Paul Kramer

Geremia



La vera sapienza: conoscere il Signore

22Così dice il Signore:
'Non si vanti il sapiente della sua sapienza,
non si vanti il forte della sua forza,
non si vanti il ricco della sua ricchezza.
23Se qualcuno vuole vantarsi,
si vanti di conoscermi
e di sapere che io, il Signore,
sono buono, giusto e retto con tutti.
Sono queste le cose che mi piacciono'.
24Dice il Signore: 'Sta per venire il tempo nel quale punirò tutti quelli che praticano una circoncisione che, per me, non ha alcun valore: 25i popoli di Egitto, Giuda, Edom, Ammon, Moab e la gente del deserto che si tagliano i capelli sulle tempie. Tutte queste nazioni, come anche Israele, non sono circoncise per il Signore e perciò le punirò'.

DELLE CAUSE DEI MALI PRESENTI E DEL TIMORE DE' MALI FUTURI E SUOI RIMEDI AVVISO AL POPOLO CRISTIANO







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DEL CONTE CANONICO ALFONSO MUZZARELLI

giovedì 2 gennaio 2020

SUPREMO APPELLO



… Quando la partita è più disperata Io son tra voi e combatto con voi. Sorgerò all'impensata, ma preparatemi la via; voglio che le anime guardino a Me, aspettino Me. Io ho le mie ore. Bisogna prevenire le mie ore, affrettarle col vostro fervore e con la vostra fiducia, come la Madre mia. Ripetetemi con Lei: Signore, non hanno più vino! Ripetetemelo per mezzo di Lei: Ella sola conosce le vie per giungere al mio Cuore. Andate da Lei, alla sua scuola, imparate ai piedi di questa Maestra come mi si ama, come mi si schiudono le mani piene di grazie. Ella ha le palme aperte perché è la mia distributrice, vi distribuisce quello che prende da Me; sa bene, Lei, in qual modo si attinge nelle mie mani anche quando sono chiuse. Ella è stata il mio grande amore. Chi ama Lei non perirà. Oh! no, in verità vi dico: chi segue Maria, sia pure il più abietto dei mortali, non perirà, no, si salverà. Chi viene a Me per mezzo della Madre mia ha trovato il mezzo per arrivare al mio Cuore.

LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA ANIMA


IL GIORNO DI NATALE. La Messa di mezzanotte. Durante la santa Messa ho visto di nuovo il Bambino Gesù, straordinariamente bello, che allungava sorridendo le Sue manine verso di me. Dopo la santa Comunione ho sentito queste parole: « Io sono sempre nel tuo cuore, non solo nel momento in cui Mi accogli nella santa Comunione, ma sempre ». Ho vissuto queste feste in una grande gioia. O Santissima Trinità, Dio eterno, il mio spirito annega nella Tua bellezza; i secoli per Te sono nulla, Tu sei sempre lo stesso. Oh, quanto è grande la Tua Maestà! Gesù, quale è il motivo per cui nascondi la Tua Maestà, hai abbandonato il trono del cielo e dimori in mezzo a noi? Il Signore m rispose: « Figlia Mia, l'amore Mi ha condotto qui e l'amore Mi trattiene. Figlia Mia, se sapessi che grande merito e ricompensa ha un atto di puro amore verso di Me, moriresti dalla gioia. Lo dico affinché ti unisca continuamente a Me per mezzo dell'amore, poiché questo è lo scopo della vita della tua anima; questo atto consiste in un atto di volontà. Sappi che un'anima pura è umile; quando ti umilii e ti annienti davanti alla Mia Maestà, allora t'inseguo con le Mie grazie, faccio uso della Mia onnipotenza per innalzarti ». Una volta che il confessore mi aveva dato per penitenza da recitare un «Gloria Patri », la cosa mi prese moltissimo tempo; ogni tanto cominciavo e non arrivavo a finire, poiché il mio spirito stava unendosi a Dio e non riuscivo ad esser presente a me stessa. Infatti certe volte, nonostante la mia volontà, vengo investita dall'onnipotenza di Dio e sono tutta immersa in Lui tramite l'amore, ed in quei casi non so quello che avviene attorno a me. Quando dissi al confessore che quella breve preghiera mi prendeva talvolta moltissimo tempo e che certe volte non riuscivo a recitarla, il confessore mi disse di recitarla subito lì, nel confessionale. il mio spirito però era immerso in Dio e non riuscivo a pensare a quello che volevo , nonostante cercassi di sforzarmi. Allora il confessore mi disse: « La reciti con me ». Ripetei parola per parola, ma mentre ripetevo ogni parola, il mio spirito si immergeva nella Persona che avevo nominato. Una volta, parlando di un certo sacerdote, Gesù mi disse che questi anni sarebbero stati l'ornamento dei suoi anni di sacerdozio; i giorni della sofferenza sembrano sempre più lunghi, ma anch'essi passeranno, benché procedano così lentamente, che talvolta ci sembra che vadano quasi indietro, ma la loro fine verrà presto e poi ci sarà la gioia eterna ed inesprimibile. L'eternità... chi riesce a concepire ed a comprendere anche solo quest'unica parola che proviene da Te, o Dio ineffabile, cioè l'eternità? So che le grazie che mi concede Dio sono talvolta esclusivamente per certe anime. Questa consapevolezza mi dà una grande gioia, mi rallegro sempre del bene delle altre anime, come se lo possedeisi io stessa. Una volta il Signore m disse: « Mi feriscono di più le piccole imperfezioni delle anime elette, che i peccati delle anime che vivono nel mondo ». Mi rattristai molto per il fatto che Gesù dovesse soffrire a causa delle anime elette, ma Gesù mi disse: « Non finisce con quest piccole imperfezioni, ti rivelo un segreto del Mio Cuore, quello che soffro da parte delle anime elette: l'ingratitudine per tante grazie è il nutrimento continuo per il Mio Cuore da parte delle anime elette. Il loro amore è tiepido, il Mio Cuore non può sopportarlo, queste anime Mi costringono a respingerle da Me. Altre non hanno fiducia nella Mia bontà e non vogliono mai gustare la dolce intimità nel proprio cuore, m Mi cercano chissà dove, lontano, e non Mi trovano. Questa mancanza di fiducia nella Mia bontà è quella che Mi ferisce maggiormente. Se la Mia morte non vi ha convinti del Mio amore, che cosa vi convincerà? Spesso un'anima Mi ferisce mortalmente e in tal caso nessuno Mi consola. Fanno uso delle Mie grazie per offenderMi. Ci sono delle anime che disprezzano le Mie grazie e tutte le dimostrazioni del Mio amore; non vogliono ascoltare i Miei richiami ma vanno nell'abisso infernale. La perdita di queste anime, Mi procura una tristezza mortale. In questo caso, benché sia Dio, non posso aiutare in nulla l'anima, poiché essa Mi disprezza; essendo libera Mi può disprezzare, oppure Mi può amare. Tu, dispensatrice della Mia Misericordia, parla a tutto il mondo della Mia bontà e così conforterai il Mio Cuore. Molte più cose ti dirò, quando parlerai con Me nel profondo del tuo cuore; lì nessuno può ostacolare la Mia azione, lì riposo come in un orto chiuso». L'interno della mia anima è come un grande e magnifico mondo, in cui abita Iddio insieme a me. All'infuori di Dio nessun altro può accedervi. All'inizio di questa mia vita con Dio, ero oltremodo timorosa e cieca. il Suo bagliore mi aveva accecato e pensavo che Egli non fosse nel mio cuore, eppure erano momenti nei quali Iddio lavorava nella mia anima e l'amore diveniva più puro e più forte ed il Signore portò la mia volontà alla più stretta unione con la Sua santa volontà. Nessuno può comprendere quello che sto vivendo in questo magnifico palazzo della mia anima, dove dimoro continuamente col mio Amato. Nessuna cosa esterna mi ostacola nei rapporti familiari con Dio; anche se usassi in termini piu incisivi, questo e questo, non esprimerei nemmeno l'ombra di quello che prova la mia anima inebriata di felicità e d'amore inesprimibile, così grande e puro, quale è la sorgente dalla quale proviene, cioè Dio stesso. L'anima è totalmente imbevuta di Dio da parte a parte, lo sento fisicamente ed il corpo partecipa a questa gioia; sebbene capiti che le ispirazioni di Dio siano diverse nella stessa anima, tuttavia provengono dalla stessa identica fonte. Una volta vidi Gesù assetato e sul punto di svenire e mi disse: « Ho sete». Quando porsi l'acqua al Signore, la prese ma non bevve scomparve subito. Era vestito come durante la Passione. “Quando rifletti su quello che ti dico nel profondo del cuore, ne ricavi un vantaggio maggiore di quello che avresti leggendo molti libri. Oh! se le anime volessero ascoltare la Mia voce, quando parlo nel profondo dei loro cuori, in breve tempo giungerebbero al massimo della santità”. 

Diario di Santa Sr. Faustina Kowalska 

SAN PIO DI PIETRELCINA



Madre mia, profondi in me quell'amore che ardeva nel tuo cuore per lui, in me che, ricoperto di miserie, ammiro in te il mistero del tuo immacolato concepimento, e che ardentemente bramo che per esso tu mi renda puro il cuore per amare il mio e tuo DIO, pura la mente per assorgere a lui e contemplarlo, adorarlo e servirlo in spirito e verità, puro il corpo affinché sia un suo tabernacolo meno indegno di possederlo quando si degnerà venire in me nella santa comunione (LI,12). 

PREGHIERA PER I BAMBINI



O Maria, madre di Dio e Madre nostra, ti presentiamo i bambini.  
O Benedetta fra tutte le donne, benedici i bambini non nati: morti nel seno materno  per malattia o uccisi da genitori e medici. Accoglili nella vita del Paradiso.  
Per il Frutto Benedetto del tuo grembo, apri il cuore agli sposi che per egoismo e altri  motivi non vogliono figli. Apri il seno alle sterili e guarisci gli sposi da ogni malattia,  perché ogni casa sia allietata dal sorriso di bambini.  
Tu che hai salvato il tuo Bambino dalla strage di Erode, libera i bambini dai mali dai  quali oggi sono colpiti in modo particolare.  
Difendili da tutte le forme di violenza che si commettono contro di loro.  
Sii presente con il tuo amore e l'aiuto di persone buone presso gli orfani e gli  abbandonati.  
O Madre e Maestra di bontà, fa' che i bambini trovino in famiglia affetto, premura,  aiuto e crescano, come il tuo Gesù, in età, sapienza e grazia, cioè sani, saggi e santi.  
O Madre vissuta solo e sempre per il tuo Figlio e per la sua missione, metti presto nel  cuore di alcuni bambini il seme di una loro futura consacrazione al tuo Gesù per la  salvezza del mondo in cui vivranno.  
Per questo, o Madre di Dio e Madre nostra, prega per noi il tuo Gesù. 

Liberatevi dalle opinioni degli altri e soprattutto dalle opinioni dei mezzi di comunicazione!



Il vostro presente è talmente sconcertante. Così astutamente il diavolo vi conduce su vie sbagliate. Figli! State attenti! Egli è astuto e vanitoso, e dalla loro vanità riconoscerete i falsari quando si mostreranno alla luce dei riflettori, davanti alle masse facendosi ammirare! Questo accade già ora quando è messa in risalto l’ umiltà, ma diteMi, Figli Miei è umile chi non si fa piccolo?

State attenti, perché molti di voi non sanno che cos’è l’umiltà talmente sono catturati e accecati dal mondo basato sull’apparenza della bestia. Chi si crogiola nella luce del mondo non è umile nel suo cuore e neanche chi si fa acclamare dalle masse, ma voi vedete solo quello che il diavolo vuole che vediate e in modo abile egli vi mostra e camuffa i suoi gregari in modo che voi vediate soltanto il bene.

Egli vi manipola con ciò che vi mostra e nessuno guarda dietro le quinte di questo grande palcoscenico, perché già da qualche tempo avete confuso l’umiltà con la popolarità, il crogiolarsi nell’adulazione delle masse con la simpatia e non vedete la verità: essi aspirano al potere e al riconoscimento e voi regalate loro proprio questo; senz’accorgervi seguite ciecamente e ubbidienti la scia delle masse plaudenti.

Figli Miei. Fate questo con il falso profeta e lo farete anche con l’anticristo, perché non ascoltate il vostro cuore! Alcuni di voi sono in sicuri, ma siccome le masse lo seguono anche voi lo seguite! Allontanatevi e regalate a Gesù il vostro SI! Pregate lo Spirito Santo e liberatevi dalle opinioni altrui e in particolar modo da quelle dei mass media, che il diavolo stesso gestisce attraverso il suo gruppo di malvagi!

Svegliatevi! Ascoltate e guardate con attenzione! Ascoltate il vostro cuore! Chi si affida a Gesù, riconoscerà la verità, invece chi segue ciecamente gli uomini resterà su vie sbagliate.
Io vi amo! Convertitevi a Mio Figlio prima di andare perduti risucchiati nel vortice dell’inganno.
La vostra Mamma Celeste che vi ama.
Mamma di tutti figli di Dio.

STORIA UNIVERSALE DELLA CHIESA CATTOLICA



DAL PRINCIPIO DEL MONDO FINO AL Dì NOSTRI

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DELL'ABATE ROHRBACHER

I SEGNI DI DIO



ANTICO TESTAMENTO 

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Carol White, nel suo libro, documenta che Charles Darwin e suo fratello Erasmus erano studenti di Cambridge e facevano parte di questa élite di intelligence che, nel 1835, prese la decisione di lanciare la teoria dell'evoluzione. Il compito di scrivere un libro sull'argomento venne affidato a Charles Darwin! Carol continua dicendo: "Sarebbe ingiusto attribuire a Darwin la sola ed unica responsabilita' delle implicazioni devastanti della sua teoria; infatti il vero ispiratore della sua opera fu Geremia Bentham; il vero artefice fu Herbert Spencer; mentre il più acceso protagonista di questa teoria fu Thomas Huxley". 
Questi tre personaggi avevano una caratteristica in comune: la loro posizione ai vertici della comunita' di intelligence dell'impero britannico! 
Il filosofo Geremia Bentham, strenuo difensore del principio  edonistico che riduce l'uomo ad una bestia, fu l'autore delle opere: In difesa dell'usura, In difesa della pederastia, che si commentano da sole, e di Panopticon, in cui egli teorizzo' l'uso dei campi di concentramento messi, poi, in pratica dal nazismo. Alle dirette dipendenze di Lord Shelburne, vertice indiscusso dell'intelligence imperiale britannico, Bentham e' noto, anche, per la sua appartenenza alla Medmenham Church, una chiesa che praticava l'adorazione del demonio! 
Herbert Spencer, contemporaneo di Darwin, era un anarchico e un membro della Società Reale. Egli era talmente avverso al concetto di scienza da bollare la "scoperta scientifica" con l'epiteto di "concorrenza sleale"! La teoria di Spencer della "sopravvivenza del più forte" costitui' la base dell'opera di Darwin!. 
Il più grande entusiasta e propagatore della teoria dell'evoluzione fu, Però, Thomas Huxley, nonno dei fratelli Aldous e Julien Huxley. Nel 1850, senza poter vantare alcun risultato scientifico, Huxley divenne membro della Società Reale, alla sola eta' di ventisei anni! Per anni, Thomas Huxley fu l'esclusivo portavoce ufficiale del recluso Darwin; Thomas Huxley riassumeva, nella sua persona, l'élite scientifica e dell'intelligence del suo tempo. Non solo egli divenne presidente della Associazione Britannica per la Promozione della Scienza, ma egli era pure uno dei membri più influenti della Società Metafisica, l'istituzione che riuniva i membri del Gruppo di Oxford e gli Apostoli di Cambridge! 
L'entusiasmo per la teoria dell'evoluzione, dal nonno Thomas si trasmise al nipote Julian Huxley. Quest'ultimo, talmente convinto della validità dell'evoluzionismo da considerarlo non più una teoria ma un fatto, scrisse la prefazione al libro di Teilhard de Chardin, "Il fenomeno umano". Julian Huxley ebbe Però un maestro: Alester Crowley, il fondatore del movimento satanista contemporaneo! 
Ora, se si può pensare che la teoria dell'evoluzionismo sia stata lanciata dai circoli di potere e di intelligence britannico con l'obiettivo di screditare la religione cattolica e la vera scienza, com'e' potuto accadere, invece, che questa dottrina eretica si sia potuta infiltrare in profondita' nel tessuto teologico della Chiesa cattolica stessa? 
Prima che la teoria di Darwin prendesse piede, nessuna delle dottrine della Chiesa erano mai state messe in dubbio! La credenza che la teoria dell'evoluzione rappresentasse un fatto scientifico rese obsoleta la versione biblica sulla creazione di Adamo ed Eva. Sfortunatamente, tutte le principali dottrine della Chiesa sono, in qualche modo, legate a questi due personaggi. 
I teologi (Padre Pellegrino Ernetti li chiamerebbe "teologastri" NDA) , che non persero tempo per salire sul vagone evoluzionista, ebbero un leader: il gesuita e antropologo padre Pierre Teilhard de Chardin. 
Nel 1934, con passione e senza umilta', Teilhard scriveva: "Roma e io abbiamo due concezioni del mondo. Talvolta, nutro un vero e proprio odio verso tutto ciò che la storica e naturale Istituzione di Cristo, oggi rappresenta!" 
Qual'era il "credo" di Teilhard de Chardin? Lo dice lui stesso: "Se io, in seguito a qualche crisi interiore, dovessi perdere la mia fede in Cristo, la fede in un Dio personale, la stessa fede nello Spirito, io continuerei a credere nel Mondo (...) Se io stesso arrivassi al punto di non credere più in Dio, crederei, ancora, all'Evoluzione". 
Teilhard, temendo di "non poter accettare" la Religione cattolica, va alla ricerca di una religione nuova: Egli la trova nella "religione dell'evoluzione". Scrive infatti: "(...) il mondo pieghera' le ginocchia soltanto davanti al centro organico dell'evoluzione". E cos'e' questa evoluzione per Chardin? Egli scrive: "(L'evoluzione) e' una condizione generale alla quale debbono piegarsi e soddisfare, ormai, per essere pensabili e vere, tutte le teorie, le ipotesi, tutti i sistemi (...) Ecco cos'e' l'evoluzione". 
Per Teilhard questa evoluzione non ha bisogno di essere suffragata da alcun argomento scientifico e non necessita di alcuna verifica; infatti, egli scrive: "(L'Evoluzione) ha un'evidenza al di sopra di ogni verifica e al riparo da ogni ulteriore smentita dell'esperienza". 
A questo punto leggiamo, nel "Monitum" del Santo Uffizio, pubblicato il 30 giugno 1962, queste parole: "Vengono diffuse alcune opere (...) del padre Pietro Teihlard de Chardin, che ottengono non poco successo (...) risulta abbastanza chiaramente che dette opere presentano ambiguita', e, persino errori gravi (...) tali da offendere la dottrina cattolica. Per questo motivo (si esortano tutti i responsabili) a difendere gli animi (...) dai pericoli insiti nelle opere di Padre Teilhard de Chardin e dei suoi seguaci". Per molti, anche sacerdoti, il "Monitum" del Santo Uffizio non ebbe presa, ma fu ascoltata, in sua vece, l'apologia che ne fece il suo clan e i suoi protettori, cioe' la Massoneria!. 
Questo fu rivelato da Jacques Mitterand, quando era Gran Maestro del Grande Oriente (di Francia), in un suo intervento all'Assemblea Generale della Loggia, tenuta a Parigi dal 3 al 7 settembre del 1967. In quel discorso Jacques Mitterand disse: "A differenza di noi massoni, i cattolici, in nome dell'ecumenismo, non si attengono più fermamente al loro passato per attingervi la lezione della saggezza, ma fanno, piuttosto, tutto il possibile per rinnegare la loro Tradizione (...) Perchè questo sta avvenendo? Prestate attenzione a quanto sto per dire e saprete come questo mutamento abbia avuto inizio. Un bel giorno, e' sorto, dalle loro file, uno scienziato autentico, Pierre Teilhard de Chardin. Forse, senza che se ne rendesse (...) conto, egli ha commesso il crimine di Lucifero (...) egli ha dichiarato che, nel fenomeno dell'ominizzazione, (...) e' l'uomo che ha la precedenza e non Dio (...). Cosi' Teilhard pose l'uomo sull'altare e, poiche' adorava l'uomo, non poteva più adorare Dio!" (Papa Giovanni Paolo II, in contrapposizione indiretta a tale teoria ha esclamato:"Consentitemi di gridarlo forte: e' ora di tornare a Dio. Va denunciata una certa cultura contemporanea che va inseguendo il miraggio di un umanesimo senza Dio, che e' alla base delle raccapriccianti vibrazioni della dignita' umana e delle inaudite crudelta' che sembrano gettare individui e popolazioni sull'orlo del baratro. Abbiamo immenso bisogno del ritorno a Dio mentre l'umanità sta vivendo un'ora veramente difficile. Come può accadere che nel nostro secolo, della scienza e della tecnica, capace di penetrare i misteri dello spazio, ci si possa trovare impotenti testimoni di raccapriccianti violazioni della dignita' umana? La verita' e' che si va inseguendo il miraggio di un umanesimo senza Dio nella convinzione che bisogna affermare, in primo luogo i diritti dell'uomo; ma trascurando i diritti di Dio si rischia di vanificare quelli dell'uomo. E' quanto appare evidente nella guerra civile nella ex Jugoslavia, mentre sono sempre più impressionanti le cifre di morti, feriti, donne violentate, di internati in campi di concentramento e deportati per l'iniqua operazione di pulizia etnica".NDA) xxii 
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di Arrigo Muscio

SE MI APRI LA PORTA...



La tessera di riconoscimento

Non perderti d'animo! Fidati più della mia grazia, che della conoscenza di te stessa che ti potrebbe indurre allo scoraggiamento. Non stupirti e non badare ai pensieri di superbia che non vuoi.
La superbia bisogna ammansirla come fosse una belva feroce: occorre non darle retta e sopportarla con calma. Quest'atto di umiltà nel soffrire i suoi assalti, ti prepara ad essere più forte in altre battaglie e ti conserva la pace del cuore.
Lavora, impegnati per acquistare l'umiltà. Lavora - come direste voi - a cottimo; più acquisterai in verità ed umiltà e più sarai contenta.
Lavora a mettere radici salde all'umiltà nell'anima tua: quanto più queste saranno profonde, meno pericolo vi sarà che siano divelte dalle tentazioni.
Anche se solo prima di morire dovessi vedere spuntare, appena fuor di terra, le piantine dell'umiltà vera, tu puoi essere contenta.
Ricordati che se vuoi piacermi, devi essere umile; se vuoi piacermi molto, devi essere umilissima. L'umiltà è la tessera di riconoscimento che dà accesso al mio Cuore.

Non distogliere mai lo sguardo dalla tua bassezza, affinché in tutte le occasioni, ben fortificata dall'umiltà, ti riesca più facile eseguire la mia volontà.
L'umiltà vera tiene in perfetto equilibrio la volontà, la mente e il cuore, e così si cammina armoniosamente bene nella via del mio santo volere.
Non ti occorre grande scienza per conoscere la tua nullità; e, dopo aver fatto questa constatazione, mantieniti umile al mio cospetto e nel convivere col tuo prossimo.
Metti il tuo giudizio sotto i piedi di tutti, affinché, facendo tacere sempre il tuo orgoglio, tu possa esercitare la perfetta umiltà e ti sia più facile la sottomissione.
Se tu comprendessi quanto mi compiaccio dell'anima umile, ciò basterebbe perché ti industriassi ad avere umiltà al massimo grado.
Questa virtù, che mi ha attirato in vita e mi scelsi per compagna indivisibile, adesso (sebbene lo sia glorioso nella mia Maestà divina), la cerco, la amo e la premio in quelle anime che maggiormente la posseggono.
Pregami per acquistarla; ne hai tanto bisogno e desidero proprio vederti ornata di essa, per poterti amare e beneficare di più.
Abbi la santa frenesia di diventare umilissima. Umiliati! Cercane le occasioni; prendi tutte quelle che si presentano. Taci sempre, non ti scusare mai; sopporta pazientemente tutto. Sii umile nel riconoscere tu stessa i tuoi difetti, nel non scusarli presso altri. Sii umile nella costanza a sempre ricominciare da capo con buona volontà e con intenso amore per Me.
Godi di essere dopo le altre, e godi di essere da meno delle altre e di venire considerata tale. Sii contenta di sentirti interiormente annientata. Accetta, senza scomporti, di venire vilipesa.

DON RENZO DEL FANTE 

PREGHIERA PER LA GUARIGIONE FISICA



Signore Gesù, ti adoro e ti ringrazio per la fede che mi hai dato nel battesimo. 

Tu sei il Figlio di Dio fatto uomo, tu sei il Messia Salvatore. In questo momento voglio dirti come  Pietro: "Non c'è sotto il cielo altro nome dato agli uomini nel quale possiamo essere salvati". 

Ti accetto, Signore Gesù, nel mio cuore e nella mia vita: voglio che tu ne sia l'assoluto Signore. 

Perdona i miei peccati, come hai perdonato i peccati del paralitico del Vangelo. Purificami con il tuo 
sangue divino. 

Io metto ai tuoi piedi la mia sofferenza e la mia malattia. Guariscimi, Signore, per il potere delle tue 
piaghe gloriose, per la tua croce, per il tuo Preziosissimo Sangue. 

Tu sei il buon Pastore e io sono una delle pecore del tuo ovile: abbi compassione di me. 

Tu sei il Gesù che ha detto: "Chiedete e vi sarà dato". Signore, il popolo della Galilea veniva a 
deporre i propri malati ai tuoi piedi e tu li guarivi. 

Tu sei sempre lo stesso, tu hai sempre la stessa potenza. Io credo che tu puoi guarirmi perché hai la  medesima compassione che avevi per i malati che incontravi, perché tu sei la risurrezione e la vita. 

Grazie, Gesù, per quanto farai: io accetto il tuo piano d'amore per me. Credo che mi manifesterai la  tua gloria. Prima ancora di conoscere come interverrai, ti ringrazio e ti lodo. Amen.