ANTICO TESTAMENTO
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Carol White, nel suo libro, documenta che Charles Darwin e suo fratello Erasmus erano studenti di Cambridge e facevano parte di questa élite di intelligence che, nel 1835, prese la decisione di lanciare la teoria dell'evoluzione. Il compito di scrivere un libro sull'argomento venne affidato a Charles Darwin! Carol continua dicendo: "Sarebbe ingiusto attribuire a Darwin la sola ed unica responsabilita' delle implicazioni devastanti della sua teoria; infatti il vero ispiratore della sua opera fu Geremia Bentham; il vero artefice fu Herbert Spencer; mentre il più acceso protagonista di questa teoria fu Thomas Huxley".
Questi tre personaggi avevano una caratteristica in comune: la loro posizione ai vertici della comunita' di intelligence dell'impero britannico!
Il filosofo Geremia Bentham, strenuo difensore del principio edonistico che riduce l'uomo ad una bestia, fu l'autore delle opere: In difesa dell'usura, In difesa della pederastia, che si commentano da sole, e di Panopticon, in cui egli teorizzo' l'uso dei campi di concentramento messi, poi, in pratica dal nazismo. Alle dirette dipendenze di Lord Shelburne, vertice indiscusso dell'intelligence imperiale britannico, Bentham e' noto, anche, per la sua appartenenza alla Medmenham Church, una chiesa che praticava l'adorazione del demonio!
Herbert Spencer, contemporaneo di Darwin, era un anarchico e un membro della Società Reale. Egli era talmente avverso al concetto di scienza da bollare la "scoperta scientifica" con l'epiteto di "concorrenza sleale"! La teoria di Spencer della "sopravvivenza del più forte" costitui' la base dell'opera di Darwin!.
Il più grande entusiasta e propagatore della teoria dell'evoluzione fu, Però, Thomas Huxley, nonno dei fratelli Aldous e Julien Huxley. Nel 1850, senza poter vantare alcun risultato scientifico, Huxley divenne membro della Società Reale, alla sola eta' di ventisei anni! Per anni, Thomas Huxley fu l'esclusivo portavoce ufficiale del recluso Darwin; Thomas Huxley riassumeva, nella sua persona, l'élite scientifica e dell'intelligence del suo tempo. Non solo egli divenne presidente della Associazione Britannica per la Promozione della Scienza, ma egli era pure uno dei membri più influenti della Società Metafisica, l'istituzione che riuniva i membri del Gruppo di Oxford e gli Apostoli di Cambridge!
L'entusiasmo per la teoria dell'evoluzione, dal nonno Thomas si trasmise al nipote Julian Huxley. Quest'ultimo, talmente convinto della validità dell'evoluzionismo da considerarlo non più una teoria ma un fatto, scrisse la prefazione al libro di Teilhard de Chardin, "Il fenomeno umano". Julian Huxley ebbe Però un maestro: Alester Crowley, il fondatore del movimento satanista contemporaneo!
Ora, se si può pensare che la teoria dell'evoluzionismo sia stata lanciata dai circoli di potere e di intelligence britannico con l'obiettivo di screditare la religione cattolica e la vera scienza, com'e' potuto accadere, invece, che questa dottrina eretica si sia potuta infiltrare in profondita' nel tessuto teologico della Chiesa cattolica stessa?
Prima che la teoria di Darwin prendesse piede, nessuna delle dottrine della Chiesa erano mai state messe in dubbio! La credenza che la teoria dell'evoluzione rappresentasse un fatto scientifico rese obsoleta la versione biblica sulla creazione di Adamo ed Eva. Sfortunatamente, tutte le principali dottrine della Chiesa sono, in qualche modo, legate a questi due personaggi.
I teologi (Padre Pellegrino Ernetti li chiamerebbe "teologastri" NDA) , che non persero tempo per salire sul vagone evoluzionista, ebbero un leader: il gesuita e antropologo padre Pierre Teilhard de Chardin.
Nel 1934, con passione e senza umilta', Teilhard scriveva: "Roma e io abbiamo due concezioni del mondo. Talvolta, nutro un vero e proprio odio verso tutto ciò che la storica e naturale Istituzione di Cristo, oggi rappresenta!"
Qual'era il "credo" di Teilhard de Chardin? Lo dice lui stesso: "Se io, in seguito a qualche crisi interiore, dovessi perdere la mia fede in Cristo, la fede in un Dio personale, la stessa fede nello Spirito, io continuerei a credere nel Mondo (...) Se io stesso arrivassi al punto di non credere più in Dio, crederei, ancora, all'Evoluzione".
Teilhard, temendo di "non poter accettare" la Religione cattolica, va alla ricerca di una religione nuova: Egli la trova nella "religione dell'evoluzione". Scrive infatti: "(...) il mondo pieghera' le ginocchia soltanto davanti al centro organico dell'evoluzione". E cos'e' questa evoluzione per Chardin? Egli scrive: "(L'evoluzione) e' una condizione generale alla quale debbono piegarsi e soddisfare, ormai, per essere pensabili e vere, tutte le teorie, le ipotesi, tutti i sistemi (...) Ecco cos'e' l'evoluzione".
Per Teilhard questa evoluzione non ha bisogno di essere suffragata da alcun argomento scientifico e non necessita di alcuna verifica; infatti, egli scrive: "(L'Evoluzione) ha un'evidenza al di sopra di ogni verifica e al riparo da ogni ulteriore smentita dell'esperienza".
A questo punto leggiamo, nel "Monitum" del Santo Uffizio, pubblicato il 30 giugno 1962, queste parole: "Vengono diffuse alcune opere (...) del padre Pietro Teihlard de Chardin, che ottengono non poco successo (...) risulta abbastanza chiaramente che dette opere presentano ambiguita', e, persino errori gravi (...) tali da offendere la dottrina cattolica. Per questo motivo (si esortano tutti i responsabili) a difendere gli animi (...) dai pericoli insiti nelle opere di Padre Teilhard de Chardin e dei suoi seguaci". Per molti, anche sacerdoti, il "Monitum" del Santo Uffizio non ebbe presa, ma fu ascoltata, in sua vece, l'apologia che ne fece il suo clan e i suoi protettori, cioe' la Massoneria!.
Questo fu rivelato da Jacques Mitterand, quando era Gran Maestro del Grande Oriente (di Francia), in un suo intervento all'Assemblea Generale della Loggia, tenuta a Parigi dal 3 al 7 settembre del 1967. In quel discorso Jacques Mitterand disse: "A differenza di noi massoni, i cattolici, in nome dell'ecumenismo, non si attengono più fermamente al loro passato per attingervi la lezione della saggezza, ma fanno, piuttosto, tutto il possibile per rinnegare la loro Tradizione (...) Perchè questo sta avvenendo? Prestate attenzione a quanto sto per dire e saprete come questo mutamento abbia avuto inizio. Un bel giorno, e' sorto, dalle loro file, uno scienziato autentico, Pierre Teilhard de Chardin. Forse, senza che se ne rendesse (...) conto, egli ha commesso il crimine di Lucifero (...) egli ha dichiarato che, nel fenomeno dell'ominizzazione, (...) e' l'uomo che ha la precedenza e non Dio (...). Cosi' Teilhard pose l'uomo sull'altare e, poiche' adorava l'uomo, non poteva più adorare Dio!" (Papa Giovanni Paolo II, in contrapposizione indiretta a tale teoria ha esclamato:"Consentitemi di gridarlo forte: e' ora di tornare a Dio. Va denunciata una certa cultura contemporanea che va inseguendo il miraggio di un umanesimo senza Dio, che e' alla base delle raccapriccianti vibrazioni della dignita' umana e delle inaudite crudelta' che sembrano gettare individui e popolazioni sull'orlo del baratro. Abbiamo immenso bisogno del ritorno a Dio mentre l'umanità sta vivendo un'ora veramente difficile. Come può accadere che nel nostro secolo, della scienza e della tecnica, capace di penetrare i misteri dello spazio, ci si possa trovare impotenti testimoni di raccapriccianti violazioni della dignita' umana? La verita' e' che si va inseguendo il miraggio di un umanesimo senza Dio nella convinzione che bisogna affermare, in primo luogo i diritti dell'uomo; ma trascurando i diritti di Dio si rischia di vanificare quelli dell'uomo. E' quanto appare evidente nella guerra civile nella ex Jugoslavia, mentre sono sempre più impressionanti le cifre di morti, feriti, donne violentate, di internati in campi di concentramento e deportati per l'iniqua operazione di pulizia etnica".NDA) xxii
***di Arrigo Muscio
Gesù disse: quando vedrete accadere tutte queste cose, sappiate che la fine è vicina......(la fine di un mondo malvagio, la fine della crudeltà, fine che si manifesterà presto con il ritorno di Cristo per la salvezza degli uomini di buona volontà.
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