mercoledì 29 gennaio 2020

LA’ DOVE CIELO E TERRA SI INCONTRANO



La preghiera e la Messa nella vita del cristiano


Preghiera e vita soprannaturale

Se la preghiera è necessaria sul piano naturale come creature libere, lo diventa ancora di più sul piano soprannaturale, come figli di Dio. Davanti alla nostra chiamata a vivere la vita divina noi siamo infinitamente sproporzionati e assolutamente impotenti. L’ordine della grazia esige il canale della preghiera e perciò non c’è salvezza senza di essa. E tanto meno è possibile la santità, alla quale siamo chiamati in forza del Battesimo che abbiamo ricevuto.
 E’ significativo che nella Liturgia del Battesimo il primo invito che la Chiesa ci rivolge appena ricevuta l’acqua battesimale è quello di rivolgerci a Dio con la preghiera propria dei figli: il Padre nostro.  Il Battesimo è dunque il sacramento che ci abilita alla preghiera e al colloquio filiale con Dio, anzi ci rende capaci di partecipare e di fare nostra la stessa preghiera di Cristo, quella che egli ha fatto qui sulla terra come fratello nostro, come vittima innocente che ci ha redenti, e quella che Egli continua a fare nel cielo come avvocato nostro, come Re e Signore della gloria.
 Siamo sulla terra, ma siamo chiamati vivere vita soprannaturale, vita divina, a rendere cioè divino ogni nostro agire, ogni realtà nobile e retta che entra nella nostra vita quotidiana.  La preghiera educa il nostro cuore all’intimità con Dio, fa spazio alla sua presenza divina nella nostre intenzioni e nella nostra vita interiore, e garantisce la dimensione soprannaturale a tutta la nostra esistenza.  Senza la preghiera tutti nostri pensieri e i nostri progetti hanno la pretesa di essere autosufficienti, cioè indipendenti da Dio, dalla sua azione e dal suo aiuto; essi perciò restano vani e sterili per il regno dei cieli.
 Fratelli, non perdete questa meravigliosa, unica, occasione che avete di vivere sulla terra vita divina; non dimenticate che siete stati chiamati a condurre non semplicemente una vita buona e onesta, ma una vita “cristiana” cioè di Cristo, appunto vita divina.

Ferdinando  Rancan

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