Gli disse Simon Pietro: «Non mi laverai mai i piedi!».
Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me».(Giovanni 13,8)
Piccola anima che amo,
ti riconosci? Anche tu, come Pietro, non riesci a accettare un Dio che serve, che si umilia fino alla fine per esaltare te, perché ti ama. Tu mi ami e anche Pietro mi amava e proprio per questa ragione rifiutò, con tanta determinazione, il servizio umiliante che offrivo.
Come ho gradito l’amore imperfetto di Pietro, ugualmente gradisco il tuo, ma vengo ad insegnarti ad amare fino alla perfezione perché sono il Maestro. Io ti insegno ad amare come Io amo. Ascoltami.
Come ai miei tempi terreni gli uomini si aspettavano un Messia potente e terribile, che avrebbe riportato giustizia e diritto, e non poterono riconoscere il Dio Bambino apparso nella scena del mondo in debolezza, ugualmente, in ogni generazione, gli uomini non sanno riconoscere il Dio che si umilia e serve tutti, anche i traditori.
Comprendi cosa significa conversione? Significa rinunciare alle proprie convinzioni.
Comprendi cosa significa credere al Vangelo? Significa accogliere Dio che viene in vesti che umanamente non puoi riconoscere e credere alla sua Parola che, oggi come sempre, tiene salde le fondamenta dell’universo, operando sempre quello che dice.
Chi mi riconobbe subito, nelle mie Apparizioni, dopo la Risurrezione? Come mai, in principio, nessuno mi riconobbe?
Erano abituati a conoscermi nella carne, ma da Risorto dovevano imparare a riconoscermi per mezzo della fede.
Questo insegnai a loro prima della mia ascensione. Così è anche per te, oggi.
Io, il tuo Dio vivo e vero, vengo a te in Corpo, Sangue, Anima e Divinità per mezzo della Santissima Eucaristia. Umilmente nascosto nelle specie del pane e del vino vengo a satollarti di vita eterna, portandoti ogni grazia di cui hai bisogno per continuare il tuo cammino verso il Cielo. Ad ogni celebrazione della Santa Messa, Io stesso, per mezzo del sacerdote, pronuncio le Parole sacre della consacrazione. Quelle Parole che compiono immediatamente il prodigio della trasunstanziazione e Io, il tuo Dio, divento cibo per te.
Ti invito al banchetto sacro dove Io sono Colui che ti serve in tutto, fino a farsi cibo: riesci a pensare un annichilimento più grande? E riesci a credere che il tuo Dio ti ami talmente tanto da farsi pane per alimentare la tua vita? Questo è un grande mistero che ti chiedo di credere poiché ho detto: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”. (Giovanni 6,54)
E ho detto anche: “Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?”(Giovanni 11,40)
Il tuo Dio viene a te, per mezzo dell’Eucaristia, per rimanere con te tutti i giorni fino alla fine del mondo e per servirti incessantemente. Se tu credi di ricevere nella Santa Ostia il tuo Salvatore, ti comporterai di conseguenza e vedrai i prodigi che Egli compie nella tua vita. Io ti assicuro che non esiste miracolo più grande su questa terra della Santissima Eucaristia, nella quale Io sono Presente, Vivo e Vero, per accoglierti, per amarti, per servirti e perché tu abbia parte con Me, che sono morto e risorto per te.
Cosa significa avere parte con Me?
Significa accogliere il tuo Dio per quello che realmente E’ e lasciarsi trasformare in Lui, nella sua Vita, nella sua Missione, nella sua Gloria di Figlio di Dio: a ognuno secondo il Disegno Divino, nelle diversità personali e nella complementarietà che formano il Corpo Mistico.
Significa accogliere il Mistero dell’unità di Dio con gli uomini e degli uomini tra di loro, e cioè desiderare di amare tutti come Lui ama tutti senza fare differenze.
Significa voler diventare dono per i fratelli perché Dio si è fatto Dono per te.
Significa rinnegare se stessi per seguire il Signore: questa è la Comunione.
Significa renderti conto che sei una pietra viva della Santa Chiesa di Dio.
Quando il sacerdote ti offre il Corpo del Signore e tu, ricevendolo, dici: “Amen” sai cosa stai dicendo? Con quella parola tu dai il tuo assenso al Signore a rinnovare il suo mistero in te.
E poi, ricevuto il Corpo e Sangue del tuo Dio, hai in te la forza per operare insieme con Lui, per portare la sua Luce nel tuo vivere quotidiano. La celebrazione non termina quando esci dalla Chiesa, ma deve continuare nella tua vita, perché tu hai ricevuto la Santissima Eucaristia e sei diventata un tabernacolo vivente.
La moltiplicazione dei pani e dei pesci che operai nel mio ministero fu un nulla rispetto alla moltiplicazione della grazia che avviene ad ogni consacrazione e ad ogni santa comunione.
Tu sei chiamata a partecipare con gioia a questo mistero di salvezza, ringraziando il tuo Dio.
Avere parte con Me significa portarMi nelle strade del mondo, continuare, insieme a Me, il rendimento di Grazie a Dio, Datore di ogni bene, essere pronti, insieme a Me, ad umiliarsi per innalzare i fratelli. Significa vivere in pienezza la carità per trovare, in essa, la gioia piena a cui anela il tuo cuore. Io servo con gioia perché amo.
Ho detto: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri.(Giovanni 13,34)”
Piccola anima mia, da sola questo è impossibile, ma tutto puoi in Colui che ti dà forza. (Filippesi 4,13)
Vivere la Comunione significa credere che puoi amare con il mio Cuore, perché Io vengo ad amare con il tuo cuore. Credi alla mia Parola e permettimi di aiutarti a compiere quello che non potresti da sola: amare e trovare nell’amore la tua gioia.
Piccola anima, siediti e stai comoda, voglio prendere ancora asciugamano, acqua e catino per lavarti i piedi e lo farò, se tu me lo permetti. Ceneremo insieme e ci rallegreremo e poi Io con te e tu con Me andremo a lavare i piedi ai nostri fratelli e saremo beati, perché faremo la Volontà di Dio, nostro Padre.
Queste cose ti ho detto, usando anche similitudini, perché tu possa meglio comprendere la grandezza della tua vocazione: l’Amore eterno.
Piccola anima, ti amo.
Gesù Eucaristia
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