martedì 28 gennaio 2020

Le grandezze di Gesù



Gesù è solo nel suo ordine e di una grandezza suprema

Dio ha stabilito nell’Universo tre ordini differenti: l’ordine della natura, della grazia e della gloria; in ciascuno di essi vi sono molti soggetti, dei quali la terra e il Cielo sono pieni, con una varietà di creature quasi infinita ed una ammirabile diversità di cose.
Ma Egli ha voluto costituirvi un ordine nuovo, nel quale non vi fosse che un solo soggetto, un soggetto che fosse senza esempio.
Se noi contempliamo l’ordine della natura, quanti astri nel Cielo, quante piante sulla terra, quanti pesci nelle acque, quanti animali nelle foreste, quanti milioni di uomini, quante migliaia di Angeli!
Se passiamo all’ordine della grazia, quanti giusti! Quanti profeti e patriarchi! Quanti martiri e confessori! Quante vergini e anime che servono Dio nella innocenza o nella penitenza!
Se ci innalziamo sino all’ordine della gloria, quanti Santi e quanta varietà nei Beati! Quanti Serafini, Cherubini e Troni! Quante Virtù, Dominazioni e Potestà! Quanti Principati ed altri cori angelici di cui il nome ci è sconosciuto ed è solo conosciuto in Paradiso!
Ma nell’Ordine della unione ipostatica, che è il supremo fra tutti gli ordini, non vi è che un soggetto solo. Così ci insegna la luce della fede, la quale, come ci fa conoscere che vi è un solo Dio, ci rivela pure che vi è un solo Dio Uomo, un solo Uomo Dio.
Come nel seno del Padre vi è un solo Figlio unico, così Dio ha voluto che non vi fosse pure che un sol Figlio dell’uomo che fosse Figlio di Dio, e che questo Figlio dell’uomo, nato dalla Vergine Maria, fosse unico e singolare, non già nel suo essere umano, ma nel suo stato divino; non già nella sua natura, ma nella sua dignità. Mentre ha voluto che ciascuno degli ordini della natura, della grazia e della gloria si divida e si comunichi a tanti soggetti infiniti di numero, Egli ha disposto che Gesù sia solo, in questo ordine ineffabile della unione personale colla divinità.
Gesù dunque solo entra in questo ordine ammirabile e non vi è nessuno, né uomo, né Angelo, che debba esservi associato. Negli ordini e gerarchie celesti, ciascuno degli Angeli riempie degnamente e completamente la sua specie, senza che vi si trovi altro individuo: così il Figlio unico della Vergine, l’Angelo del Gran Consiglio, riempie da solo l’ordine sublime della Unione ipostatica, senza che mai altro soggetto sia per esservi chiamato.
In Gesù, come nel suo capolavoro, Dio ha voluto chiudere il corso delle sue opere. In Lui ha voluto comprendere e condurre al loro ultimo termine la sua grandezza, la sua potenza, la sua bontà e l’ineffabile comunicazione di se stesso: non può far nulla di più grande, di più santo, di più divino, né mai vorrà far nulla di simile.
Gesù pertanto è solo, solo sulla terra, nel Cielo, nel tempo, nella eternità; tra molti che possiedono la grazia e la gloria, solo possiede l’Essere increato e infinito; solo possiede la divina essenza come una delle sue essenze, e la persona divina come sua propria persona.
Gesù solo siede alla destra del Padre, solo sta sul Trono della Divinità, solo degno di essere adorato da tutte le creature, solo degno di possedere i nostri cuori ed i nostri spiriti, i nostri sentimenti e i nostri pensieri, come solo possiede l’Essenza e la Persona Divina, in una maniera ineffabile a Lui propria e particolare, per il mistero santissimo della Incarnazione.

Card. Pietro de Bérulle

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