negli scritti di Luisa Piccarreta
Tutte le pene immense del Cuore di Gesù, Egli le sente nel Cuore di sua Madre
“Figlia mia, tra tante ferite che contiene il mio Cuore, vi sono tre che Mi danno pene mortali e tale acerbità di dolore da sorpassare tutte le altre ferite insieme, e queste sono le pene delle anime amanti mie. Quando vedo un’anima tutta mia soffrire per causa mia, torturata, conculcata, pronta a soffrire anche la morte più dolorosa per Me, Io sento le sue pene come se fossero mie e forse di più ancora. Ah, l’amore sa aprire squarci più profondi, tanto da non far sentire le altre pene. In questa prima ferita entra per prima la mia cara Mamma. Oh, come il suo Cuore, trafitto per causa delle mie pene, traboccava nel Mio e ne sentiva al vivo tutte le sue trafitture! E nel vederla morendo e non morire, per causa della mia morte, Io sentivo nel mio lo strazio la crudezza del suo martirio e sentivo le pene della mia morte che sentiva il Cuore della mia cara Mamma, e il mio Cuore ne moriva insieme. Sicché tutte le mie pene, unite insieme innanzi alle pene della mia Mamma, sorpassavano tutto. Era giusto che la mia Celeste Mamma avesse il primo posto nel mio Cuore, tanto nel dolore quanto nell’amore, perché ogni pena sofferta per amor mio apriva mari di grazie e di amore, che si riversavano nel suo Cuore trafitto.
In questa ferita entrano tutte le anime che soffrono per causa mia e per solo amore…” (12°, 27-1-1919)
a cura di P. Pablo Martín
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