(carità – misericordia – circolo d’amore – pazzie d’amore)
Sto dei giorni che sono come fuori di me. Io la virtù non la pratico; ma, ritrovandomi in questo misero stato, mi par di capire che allora è tempo di praticare la vera e soda virtù di una vera carità. Ma pensate! Pongo in mezzo, tra me e lei, il mio amor proprio, ed essa si riduce in modo, che l’atto di carità non lo posso chiamare tale; perché sempre gli guasto il frontespizio: o facendo qualche mormorazione, o dimostrando un poco di rincrescimento a quanto mi viene richiesto, o un altro difetto.
La carità vera non aspetta di essere richiesta, ma deve andare a trovare l’occasione e il modo e bisogna farla con sentimento d’umiltà. (D II, 693)
santa Veronica Giuliani
Silvia Reali
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