venerdì 16 giugno 2023

Per preparare la nuova terra promessa, tutto ciò che deve essere purificato deve essere purificato dalla mano di Dio".

 


Madre della Luce Perpetua 


"I cambiamenti climatici che cominciate a vedere sono solo un assaggio di ciò che deve ancora venire.

Le acque saliranno da est a ovest; le montagne si sgretoleranno per i mali della terra. La lava scorrerà e coprirà la terra, ma anche allora molti non capiranno.

I cambiamenti tumultuosi nel mondo si intensificheranno, portando alla diffusione di malattie infettive. I venti supereranno i duecentomila all'ora e oltre, e ciò che era al suo posto non sarà più come prima.

Se i peccati dell'umanità in questo mondo non avranno fine, tutti gli eventi si intensificheranno in misura maggiore.

La terra deve essere cambiata e deve iniziare la purificazione affinché il male non abbia più posto su di essa.

Per preparare la nuova terra promessa, tutto ciò che deve essere purificato deve essere purificato dalla mano di Dio".

"Sia fatta la tua volontà

8 aprile 2007

“Suo figlio è vivo e si trova a questo indirizzo”

 


A Luisa Vairo: “Suo figlio è vivo e si trova a questo indirizzo” 

La signora Luisa Vairo viveva in Londra quando decise nel settembre 1925 di visitare San  Giovanni Rotondo. Luisa viveva una vita di lusso e piaceri, avendo dimenticato la religione,  ma non era soddisfatta. Non si sentì a suo agio quando vide la povertà dell’area e del  convento. Tutto quello che vedeva contrastava totalmente con la sua vita. Luisa si sedette nella chiesa piccola e a un certo momento Padre Pio le venne incontro dicendo: “Non sia  così dispiaciuta, signora. La misericordia di Dio è infinita. Gesù morì sulla croce per i  peccatori.” Luisa disse: “Mi vorrei confessare.” Padre Pio: “Adesso non è il momento. Venga  nel pomeriggio e la confesserò. E se non sa che cosa dire, io parlerò per lei.”  

Nel pomeriggio Padre Pio prese l’iniziativa durante la confessione, ed enumerò tutti i peccati  che aveva commesso, dettagliando luogo, tempo e circostanze di ognuno. Alla fine Padre Pio  chiese: “C’è nient’altro che ricorda?” La domanda era un trabocchetto. Lei sapeva che Padre  Pio non aveva menzionato un peccato, e lottava, tra sè e sè, se dirlo. Alla fine, lo confessò, e  Padre Pio: “Questo è quello che stavo aspettando.”  

La signora Vairo rimase a San Giovanni Rotondo vivendo una vita di povertà, umiltà e  penitenza. Una volta durante una tempesta di pioggia ghiacciata, lei andò al convento a piedi  nudi. Arrivò con gli abiti inzuppati e i piedi sanguinanti. Padre Pio la vide e disse: “Ma questa  pioggia in realtà non è bagnata.” La signora Vairo guardò ai suoi abiti: erano perfettamente  asciutti.   

La signora Vairo aveva un figlio. Lei lo invitò ad andare a trovarla. Lui era molto riluttante, e  si rifiutò. Un giorno un amico le porse un giornale francese in cui c’era un articolo che diceva  che la nave su cui si trovava suo figlio era affondata e molti passeggeri erano annegati, e  c’erano pochi superstiti. La signora corse da Padre Pio spiegandogli la situazione. Padre Pio:  “Ma chi le ha detto che suo figlio è morto? Grazie a Dio suo figlio è vivo e si trova a questo  indirizzo.” Padre Pio le diede un indirizzo. La signora scrisse immediatamente a  quell’indirizzo. Allo stesso momento il figlio stava scrivendo a lei per rassicurarla.   

Le lettere si incrociarono. Meravigliato nel ricevere la lettera della madre, perché lei non  poteva sapere il suo indirizzo, il figlio decise di andare a San Giovanni Rotondo dalla  mamma. Stando con lei il figlio promise alla madre di rimanere digiuno così da potersi  confessare da Padre Pio e ricevere la comunione. Tuttavia, prima di avviarsi verso la chiesa,  passando per un mercatino, comprò due uova e dell’uva. Egli si bevve le uova e mangiò  l’uva. Quando si avvicinarono a Padre Pio, questi disse: “Ma questo è un bugiardo. Dice che  sta digiunando e non è vero.” La madre stava per irritarsi al vedere come Padre Pio trattava  suo figlio. Ma Padre Pio continuò rivolgendosi al ragazzo: “Ancora vuoi insistere che hai  digiunato? E allora che ne dici delle due uova e del grappolo d’uva che hai mangiato?” Il  ragazzo guardò Padre Pio e gli disse: “Padre, perdonatemi, adesso io credo.” 89 90 

Giuseppe Caccioppoli

Premessa del Padre 43 - Parte 3, Messagio di Giovanni nel luogo santo

 


Il 24.05.2023 nel Luogo Santo

Messaggio di Giovanni


Figlia Mia. Io, il tuo Giovanni sono venuto qui oggi per dirti quanto segue:

Figlia Mia. Il tempo passa e le persone vivono come se non succedesse nulla! Vivono la vita superficialmente non si preparano per quanto è stato profetizzato. Vivono come se le profezie non si dovessero realizzare quando invece vivete proprio nel bel mezzo del tempo profetizzato: il tempo finale!

Amati figli. Oggi io, il vostro Giovanni, sono venuto insieme al Padre per dirvi le cose seguenti: Voi, il vostro mondo, si trova poco prima del collasso! L’élite vi ha venduti al loro capo, al principe delle tenebre e costui ha un solo obiettivo: rubare voi, la vostra anima e ciò ora gli riesce grazie ai lavori preparatori della sua Elite e dei suoi scagnozzi che determinano la vostra rovina se non siete pronti per Gesù Cristo, il nostro Signore e Salvatore!

Figli, figli avete una solo CHANCE! Sfruttatela e siate pronti!

Il Padre è con Me, perché questa questione è di grandissima importanza!

EGLI, che vi ha creato, vi ama moltissimo, ed EGLI che vi ha creati aspetta il vostro Sì a LUI e a Suo Figlio, COLUI CHE È affinché neanche uno di voi vada perduto nelle grinfie del maligno, perché il Suo amore è misericordioso ed è infinito e nulla Lo addolora di più che vedere quanto vivete nello smarrimento, quanto avete voltato le spalle a LUI e a Suo Figlio e quanto calpestate e adattate ai vostri desideri  i Suoi Comandamenti, che vi garantiscono una vita nell’amore, nella pace, nella provvidenza e nella protezione!

Figli, figli il tempo è breve e ciò che è stato profetizzato è vicino! Vivete nel tempo finale siatene consapevoli e purificate la vostra anima, voi stessi. Le istruzioni per farlo ve le donò il Padre nei messaggi della preparazione, quindi sfruttatele! È la missione del Padre, attraverso Maria, la più santa di tutte le vergini e Madre di Dio Gesù Cristo, avviata con l’approvazione di Dio Padre e del Suo Santissimo Figlio Gesù Cristo. Sfruttate ciò che è stato scritto e preparatevi!

La chiesa cattolica vive un grande scisma, ma chi è fedele a Gesù resterà sulla via della verità!

A questo proposito è già stato detto tutto, siate pronti quindi, amati figli, perché il tempo è breve, molto breve, l’avversario è pronto a prendere il trono di Pietro e quando questo accadrà sarà beato chi è fortemente ancorato al Signore, Gesù Cristo. Amen.

Ora vai. Questo è l’ultimo messaggio del libro, che viene dato in anticipo. Amen.

Il tuo Giovanni. Apostolo e prediletto di Gesù, accompagnato da molti angeli.

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Come le apparizioni e i messaggi celesti scuotono le fondamenta della Chiesa

 

La potenza delle rivelazioni di Gesù stesso che guida la Chiesa.

Negli ultimi tempi i laici sentono sempre più frequentemente, dalla bocca di molti sacerdoti dire, con enorme leggerezza, pregiudizio e mancanza di informazione: "Non credo alle apparizioni".

Arrivano persino a trattare i laici come creduloni e fantasiosi, poco seri e immaturi, quando si riferiscono alle apparizioni.

Nel loro eccessivo clericalismo, presumono che i decreti della Chiesa siano assolutamente indipendenti dalle apparizioni.

Tuttavia, tante devozioni emblematiche della Chiesa sono nate dalle apparizioni, sono state sviluppate dalle devozioni e sono state sostenute e giustificate da esse.

Dio stava guidando la Chiesa con apparizioni, come fece con gli ebrei nell'Antico Testamento.

La maggior parte delle devozioni hanno la loro origine nelle apparizioni, come la devozione al Sacro Cuore di Gesù.

E da esse sono state sviluppate e arricchite, come l'apparizione del Cuore eucaristico di Gesù.

Qui vogliamo parlare di come è nata la devozione al Sacro Cuore di Gesù e soprattutto di come si è sviluppata e arricchita, collegandosi alla Santa Eucaristia, nella devozione al Cuore Eucaristico di Gesù.

Le apparizioni del Cuore Eucaristico di Gesù fanno parte dello sviluppo delle apparizioni del Sacro Cuore, iniziate con la mistica benedettina del XII secolo Santa Gertrude, alla quale Gesù mostra il suo Cuore pieno d'amore.

Continuano con le apparizioni del Sacro Cuore a Santa Margherita Maria Alacoque a Paray-le-Monial, in Francia, nel XVII secolo, alla quale Gesù mostra il suo Cuore, e le dice che è addolorato perché così pochi lo amano e molti lo trattano con ingratitudine, irriverenza, disprezzo e freddezza, specialmente le persone consacrate.

E si sviluppano con la Beata Maria del Divin Cuore, del XIX secolo, alla quale il Sacro Cuore chiese di gestire la consacrazione del mondo al Suo Cuore davanti al Papa, consacrazione che Leone XIII fece nel 1899.

Nello stesso tempo in cui il Sacro Cuore ha ispirato la Beata Maria del Divin Cuore, ha anche ispirato la laica Sophie Prouvier a sviluppare la devozione al Cuore eucaristico di Gesù.

Ricevette un'apparizione di Gesù il 22 gennaio 1854 nell'Oratorio delle Suore del Rifugio, dell'Ospedale Santiago de Besançon, Francia.

Dice di essere stata spinta ad entrare, da una forza misteriosa, nella cappella dove si trovava il Santissimo Sacramento.

Ed egli vide Gesù mostrargli il Suo Cuore dal fondo del tabernacolo, che con tono di lamento gli disse:

"Io sono il Cuore Eucaristico... Ho sete di essere amato nel Santissimo Sacramento... Molte anime mi circondano, ma non mi confortano... Il mio Cuore chiede amore, come i poveri chiedono il pane..."

Riferisce che il Cuore Divino era come immerso in una profonda desolazione, ma aveva nel suo volto qualcosa di indefinibilmente dolce, espressione di una bontà infinita, sebbene unita a un dolore senza fine, dovuto all'ingratitudine degli uomini, anche dei più favoriti con i loro doni.

Tuttavia, Sophie esitò, dice, "solo una cosa mi infastidiva, era il nome del Cuore Eucaristico, avrei voluto che fosse il Sacro Cuore".

E lo affidò al suo Direttore spirituale, che saggiamente gli disse di calmarsi, perché ciò che oggi non capiamo, domani sarà chiarito.

E pochi mesi dopo, Sophie era di nuovo nella piccola chiesa e Nostro Signore le apparve di nuovo e disse:

"Io sono il Cuore Eucaristico... Ho sete di essere amato... Fammi conoscere, fammi amare!... Diffondi questa mia devozione nel mondo!"?

Questa devozione, pur nuova, esprimeva una dottrina antica quanto l'Eucaristia stessa, tanto che i fedeli, i sacerdoti e le anime consacrate erano entusiasti.

Perché proveniva dal tronco della Devozione all'Eucaristia ed era associata al Sacro Cuore.

E significava venerazione e gratitudine per l'amore infinito del Cuore di Gesù per averci donato l'Eucaristia.

Questa devozione mira ad accendere l'amore per il Sacro Cuore di Gesù, non per i benefici che possono derivare da Lui, ma per pura gratitudine suscitata dal dono della Santa Eucaristia.

Perché ovunque sulla terra, dove c'è un'ostia consacrata in un Tabernacolo, anche nelle missioni più lontane, Egli rimane con noi, aspettandoci pazientemente, desiderando che Lo preghiamo e Lo confortiamo.

Il Cuore eucaristico di Gesù richiama anche l'attenzione sul fatto che può essere perpetuato solo dal sacerdozio.

E infatti rende grazie per la grazia del Signore di far fiorire le vocazioni sacerdotali con ogni generazione, dopo duemila anni, e fino alla fine del mondo.

Queste rivelazioni di Gesù a Sophie Prouvier attirarono immediatamente l'attenzione della Chiesa, e nello stesso anno la devozione si diffuse in Francia e presto raggiunse tutta l'Europa.

Mentre cardinali e vescovi si affrettavano a dare il loro assenso e ad incoraggiare gli apostoli del Cuore eucaristico, perché eminenti oratori di santità e di dottrina lo promuovevano.

Come personaggi della statura del Padre Carmelitano Scalzo e Servo di Dio, Agostino del Santissimo Sacramento, Hermann Cohen, San Pietro-Giuliano Eymard e Leo Dupont, chiamato il santo di Tours.

Nel 1879 il cardinale Guibert, arcivescovo di Parigi, eresse la prima confraternita diocesana del Cuore Eucaristico di Gesù.

Dicendo che la devozione al Cuore Eucaristico di Gesù contiene e unisce in sé la devozione al Santissimo Sacramento e al Sacro Cuore, con l'intenzione di onorare il Sacro Cuore di Gesù con l'atto d'amore con cui ha dato l'Eucaristia e, attraverso di essa, ha perpetuato la sua adorabile presenza in mezzo a noi.

La devozione al Cuore Eucaristico di Gesù fu approvata da Pio IX, che concesse l'indulgenza all'invocazione,

"Lodato, adorato, amato e grato sia il Cuore eucaristico di Gesù in ogni tempo, in tutti i tabernacoli del mondo, fino alla fine dei tempi".

Benedetto XV approvò il 9 novembre 1921 la propria Messa e il proprio Ufficio e assegnò la festa del Cuore Eucaristico di Gesù al giovedì successivo al Corpus Domini, affermando che la particolare ragione e oggetto di questa festa è commemorare l'amore di Nostro Signore Gesù Cristo nel sacramento dell'Eucaristia.

E ha chiesto che i cuori ardano ogni giorno di più nelle fiamme della divina carità del Sacro Cuore di Gesù, che con il suo infinito Amore ha istituito la Santissima Eucaristia.

Ma le opere di Dio portano il marchio della contraddizione, e l'inferno non potrebbe sopportare una devozione così disastrosa al Suo regno e così salutare per le anime.

Così feroci critiche piovevano dal Sant'Uffizio con accuse di devozione inadeguata e superflua, perché non era diversa dalla devozione al Sacro Cuore, dicevano.

Ma l'intervento di eminenti teologi ha dissipato queste obiezioni.

Padre Alberto Lepidi, ad esempio, che è stato teologo e canonista papale per 28 anni, ha così spiegato la differenza tra le due devozioni.

"La devozione al Sacro Cuore generalmente onora l'amore di Gesù, che dà all'uomo i benefici della Redenzione.

E la devozione al Cuore eucaristico, invece, onora in modo particolare e preciso l'amore di Gesù che ha istituito l'Eucaristia, per rimanere sempre con noi, donandosi all'uomo nella realtà del suo Corpo e del suo Sangue".

Questa discussione fu risolta da Leone XIII, che affidò il culto e l'apostolato del Cuore eucaristico ai Padri Redentoristi.

Pertanto, la celebrazione del Cuore eucaristico di Gesù è ancora in vigore, ed è celebrata da alcune comunità, anche se dopo la riorganizzazione liturgica promossa dopo il Concilio Vaticano II, è stata integrata nella solennità del Corpus Domini.

Bene, fin qui quello che volevamo mostrare, che le devozioni fondamentali della Chiesa sono sorte e sono state sviluppate da apparizioni soprannaturali, quando i sacerdoti credevano di più nel soprannaturale.

Fori della Vergine Maria

Quando Gesù entra nella tua vita, Egli entra per cambiarla. Gesù desidera entrare nel tuo cuore, guidare i tuoi passi. Quando permetti a Gesù di dimorare nel tuo cuore, avviene come quando la pioggia cade sul terreno seminato: il seme germoglia.

 


Messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais giovedì 08.06.2023 (Corpus Domini)


Cari figli,
voglio accogliere nel mio Cuore Immacolato tutti i figli e le figlie che stanno vivendo questo giorno santo, dedicato a Gesù Eucaristico, la Santa Comunione, Colui che è Corpo, Sangue e vita per tutti noi.

Oggi è un giorno di festa per tutti i cristiani, perché la ricchezza maggiore che abbiamo nelle nostre vite è poter vivere e sentire Gesù in noi, ricevere la Santa Comunione e vedere il miracolo che è Gesù Eucaristico. Questo miracolo che dà vita, forza e coraggio in mezzo alle tante battaglie del momento presente, in questa realtà di sofferenza sulla terra, di allontanamento dalla fede.

Dobbiamo essere una Chiesa viva, fatta di opere vive, di testimonianza viva, di amore vivo, amore missionario, compiere bene la nostra missione, in quest’anno dedicato alla Misericordia che è Gesù, alla Giustizia che è Gesù. Gesù è Colui che fece giustizia dando la vita, la salvezza, la speranza, la gioia e la pace a tutti i nostri cuori. E oggi Gesù viene a noi, Egli è la luce della quale abbiamo bisogno per far sì che l’amore di questa luce grandiosa dello Spirito Santo realizzi in noi i misteri di Dio, misteri di grazie, di benedizioni, di trasformazioni.

Il mondo oggi ha bisogno di essere trasformato, l’uomo dev’essere un uomo migliore, un uomo degno di dire con tutto il cuore: “Voglio che Cristo viva in me”. Questa è l’Eucarestia! È questo, è il Corpo e il Sangue di Gesù. È Gesù che abita in noi. In questo giorno santo, in questo giorno così speciale, meditiamo questo miracolo di Dio che si manifesta al mondo anche oggi, anche nel tempo presente.

Quando Gesù abita nel nostro cuore, vi abita per trasformare: trasformare la tua vita, i tuoi pensieri, le tue azioni, le tue opere. C’è tanto miracolo che Dio compie in ciascuno di noi! Oggi fai questa riflessione: qual è il miracolo che Dio ha fatto oggi e fa nella tua vita? Anche solo il fatto che tu sia qui è un miracolo, anche solo il fatto che tu possa respirare è un miracolo, anche solo il fatto che tu possa vivere il dono di questo giorno di oggi, di quest’anno, è un miracolo. Che tu possa vivere questo momento di preghiera è un miracolo. A volte è così difficile per te fermarti e avere volontà di pregare. Allora è un miracolo quando Dio ti porta a questo amore per la preghiera, a questa presenza magnifica dell’amore di Dio in noi.

Il Corpo e il Sangue di Cristo sono questo amore di Dio. Questo amore che sgorga, questo amore che trasforma. Noi vogliamo essere trasformati. Cos’è la trasformazione? È ciò che cambia, ciò che rinnova. Quando Dio ti rende un vero servo, Egli compie questa trasformazione nella tua vita. Questo giorno santo è un giorno in cui devi chiedere a Dio questa trasformazione. Oggi è molto difficile essere santo. Il mondo ti spinge soltanto verso l’abisso del peccato, soltanto verso la sofferenza. È difficile quando senti la mano di Dio che ti spinge sul cammino della santità. Anche perché l’umanità oggi ha poca volontà di essere santa. Vive trascinandosi nelle briciole, non vuole quello che Dio vi ha dato di più grande: Dio stesso, Gesù stesso, la Comunione, la Santa Eucaristia.

Allora parlare del Corpo di Gesù, del Sangue di Gesù, è vedere che questo mistero si rinnova. Dio vuole rinnovare il mondo, i suoi figli, portare una fede che non sia una fede basata sulla sabbia, sul dolore, sulla sofferenza, ma una fede che ha come base Dio. In ogni momento: sia nella gioia, sia nella difficoltà, sia nella tristezza, sia nella croce pesante, tu sentirai sempre l’amore di Dio, l’amore che è Gesù in noi, vivendo in noi.

Oggi è un giorno in cui devi riflettere su ogni comunione ricevuta: è la presenza di Gesù, è ricevere Gesù! E quando Gesù entra nella tua vita, Egli entra per cambiare la tua vita. Gesù desidera entrare nel tuo cuore, guidare i tuoi passi. Allora quando permetti che Gesù dimori nel tuo cuore, avviene come quando la pioggia cade sul terreno che è stato seminato: il seme germoglia. Allora quando Dio – Dio sta già con te, Dio ti ha creato per amore – ma quando Dio entra nella tua vita, entra nel tuo cuore, Egli agirà nelle tue mani, nei tuoi piedi, nella tua voce, nei tuoi orecchi, nei tuoi occhi, tu sarai uno strumento che trasmetterà al mondo la forza, la fede, il coraggio.

Lungo la strada incontrerai persone così scoraggiate. Infatti, oggi cosa vuole fare il demonio? Vuole scoraggiarti, renderti un uomo senza forza. Ecco perché l’Eucaristia, ogni comunione che ricevi, è la forza. Gesù è tutta la forza, Gesù è tutto il coraggio. Quando Gesù abbracciò la croce, la abbracciò con tanto coraggio. Egli la abbracciò per te. Nessuno ti ama come Gesù ti ama. Egli ha voluto realmente dare la vita per te, Egli ha voluto versare il Sangue per te. Ecco perché, quando parliamo della misericordia, noi viviamo questo amore di Gesù, questo tempo della misericordia, questo tempo dell’amore di Gesù per noi, questa tavola di salvezza, questa grazia di poter stare direttamente nel Cuore di Dio e rinnovare tutto ciò che ha bisogno di essere rinnovato.

Principalmente la fede, la nostra fede. È necessario credere di più: spesso cammini così incredulo. Cosa è accaduto in questo giorno santo? Un uomo incredulo ha sentito il miracolo nelle sue mani, nella sua vita, nel suo cuore. E così farà Gesù anche nella tua vita, Gesù farà per te questo miracolo, che è Lui stesso, questo miracolo totale, completo, questo miracolo trionfante, glorioso. Egli rinnoverà le tue forze!

Come sarà bello il mondo quando l’uomo avrà una fede viva! Quando l’uomo avrà una fede viva, eviterà il peccato. Rinuncerà a tutta questa strada larga, facile, preferirà la strada stretta, difficile, la strada della penitenza, del sacrificio. Per questo Gesù ci ha detto: figli, non attendete le gioie, abbracciate la croce. Attraverso la croce incontrerete la grazia, attraverso le gioie spesso incontri la vanità, l’orgoglio. L’ego ti abbatte. La croce ti rialza. A volte una lacrima di dolore ti fa vedere Gesù, ti fa sentire Gesù. A volte è nei momenti più fragili della vita che tu senti Gesù, la sua forza con te. Egli ti rialza, Egli fa nuove tutte le tue forze, tutto il tuo coraggio. In ogni comunione che ricevi – soprattutto voi che avete bisogno di un miracolo, della guarigione da una malattia del corpo, da una malattia spirituale, la guarigione di questo mondo, di questa terra, di questa nazione – ogni momento in cui avrai la grazia di ricevere Gesù, chiedi questa guarigione. Non avere paura di chiedere a Gesù questa guarigione! In verità Gesù sta aspettando che tu chieda. Tutto quello che chiederete, Egli ve lo darà.

La grazia non tarderà. Dipenderà dalla tua fede, dalla grandezza della tua fede, della tua volontà, del tuo coraggio di metterti in cammino ed essere certo che Gesù ti darà un segno. Perché Egli ci dà segni. In ogni momento noi vediamo i segni di Gesù, vediamo la presenza di Gesù, sentiamo l’amore di Gesù.

Qui viviamo in una fraternità in cui opera l’amore di Gesù, in cui vediamo la moltiplicazione dei pani. Egli è l’Alimento maggiore, l’Alimento che sostenta. A chi crede in questo Alimento non mancherà il pane sulla mensa, non mancherà il cibo sulla tavola, non mancherà la forza del lavoro nelle sue mani, la grazia di camminare e prosperare. Allora Gesù ci sta facendo sentire questo miracolo, noi possiamo dire con gioia “Cristo è il miracolo”! Noi abbiamo la gioia – ogni volta che il sacerdote alza quel pezzettino di pane – di vedere il miracolo trasformatore del Corpo e del Sangue di Gesù. Noi abbiamo la felicità di vedere questo miracolo!

Se riflettete, capirete che il mondo perde tante grazie. Quante persone cercano di tutto, cercano il riposo, il divertimento, il lavoro, ma non cercano Gesù Eucaristico per fare esperienza di questo miracolo, sentire questo miracolo, ricevere questo miracolo!

Ed è necessario lasciare che questo miracolo diventi miracolo nella tua vita. Spesso non permettiamo che Cristo realizzi in noi il suo miracolo. E Dio vuole realizzare molti miracoli in noi. Il primo di essi è la tua conversione: devi avere più sapienza nelle tue opere, nei tuoi atti, nelle tue azioni, devi avere il tuo cuore più aperto all’amore, alla condivisione. A volte vediamo tanto cambiamento: è perché vediamo l’amore. Dove c’è amore non mancherà l’abbondanza, non mancherà la prosperità.

Spesso non riesci a comprendere il miracolo che Dio compie nella tua vita, perché hai le mani prospere, perché fai il bene, e più che fare il bene semini la tua fede, la tua fiducia non ti permette di abbandonare l’opera di Dio, l’opera maggiore di Dio che è in noi. Allora valorizza Gesù Eucaristico, valorizza questo dono di Dio, valorizza questo miracolo che puoi vedere con i tuoi occhi e ricevere nella tua anima, nel tuo cuore. Puoi sentire Gesù in te che fa muovere le tue mani, i tuoi piedi, rendendoti pieno di Spirito Santo, rendendoti capace, trasformandoti, riempiendoti di coraggio in mezzo a tante paure. Perché oggi l’umanità ha paura di tutto e Gesù ha detto: “Non avere paura, abbi fede.”

La fede ha il potere di farti vincere la peggiore bestia del mondo, che non è un animale ma è il demonio. Allora Dio è la luce della nostra vita. Gesù Eucaristico è il miracolo della nostra vita. Felici noi che abbiamo la gioia di dire: “Signore, non sono degno che tu entri nel mio cuore, ma tu mi hai dato questa grazia, tu vuoi abitare in noi, vivere in noi, agire in noi, far risplendere la tua fiamma d’amore in noi”.

Allora ognuno in questo momento offra a Gesù il proprio cuore, in questo giorno santo. Quello che Gesù ci ha chiesto è stato il nostro cuore e attraverso l’apertura del nostro cuore noi apriremo le porte della nostra vita, della nostra casa, della nostra famiglia, della nostra nazione e del mondo, affinché Gesù faccia questo miracolo tutti i giorni in noi. Perché Cristo vive e regna in noi. Per questo siamo nel tempo della giustizia, guidati dalla bontà e misericordia di Dio.
Con amore, con sapienza, voglio benedire tutti i figli.

la Madonna benedice tutti

Cari figli,
ho benedetto con molto affetto tutti i figli.
Oggi è un giorno di lode e ringraziamento a Gesù, è un giorno in cui riflettere sul Corpo e il Sangue di Gesù, una ricchezza celebrata dalla Chiesa che siamo tutti noi. Questo miracolo degno, dell’amore che ci viene dato, che è l’amore di Gesù, la misericordia, la bontà di Dio.

E oggi lodiamo anche per la vita dei figli che compiono gli anni, dei figli che festeggiano l’anniversario di matrimonio, dei figli che stanno chiedendo benedizione per il loro matrimonio. Ognuno nasce con un dono di Dio, ognuno nasce con una missione. Spesso percorri una strada e Dio ti guida sempre a percorrerla in modo corretto, sereno, sapiente, Dio sempre ti illumina, dandoti forza per andare avanti.

So che molti figli oggi stanno ringraziando perché la mano di Dio sempre li conduce, questa è la ricchezza di Gesù Eucaristico. Se oggi volessimo provare a descrivere la grandezza di questa ricchezza, non avremmo le parole per farlo. Per questo è necessario che pensiamo alla grandezza di questa ricchezza in noi, nella nostra vita, nel nostro cuore. Questo amore di Gesù trasformatore, questo miracolo di Gesù Eucaristico. E la presenza di ciò che Cristo è oggi per il mondo. Perché Gesù è tutto per noi. Tutto quello che siamo, la salvezza, la misericordia, la resurrezione: tutto è Gesù per noi! L’amore di Dio Padre e la luce dello Spirito Santo si sono resi vivi nella presenza di Gesù Cristo, venuto nel mondo per salvare il mondo. E oggi abbiamo questa presenza che è la grazia di sapere che il miracolo accade, e questo miracolo accade per rendersi vita in ogni cuore e anima.

Allora l’Eucaristia, il Sangue di Gesù, il Corpo di Gesù è il maggiore Alimento, è la maggiore fonte di grazia. Chi vuole guarire se stesso cerca Gesù, e vive e fa tutto quello che Gesù gli chiede e sarà guarito. Questo è il tesoro di Gesù. Non è una promessa, è il tesoro di Gesù. È guarigione, è esorcismo, è liberazione. E questo esorcismo, guarigione e liberazione può rendersi Alimento, è Alimento. E la cosa più bella: può nutrirti, guarirti, darti forza, affinché tu vada sempre avanti, senza paura, ma pieno di fede e fiducia.

Chiedo a Gesù di benedire questi fiori, che riceverete per la guarigione e liberazione del corpo e dell’anima, dalle malattie e dalle infermità.

Che Dio benedica tutti voi, figli e figlie che oggi siete qui vivendo un giorno santo, alla presenza di colui che è Santo, Santo e Santo per sempre: Gesù Eucaristico.

Ecco la Serva di Dio, l’Immacolata Concezione, Madre della Pietà. Il Signore mi chiama.

Gesù è il mio Tutto

 


Le spose di Gesù


Gesù è il mio Tutto

«La mia vocazione è Gesù e la mia vita è Lui. Egli fa sì che io mi perda nel suo sguardo unico ed infinito e così la giornata mi vola via in un secondo. A volte ho sentito le parole del Padre: «Tu sei la mia figlia prediletta nella quale mi sono compiaciuto». E rimanevo piena di stupore perché sentivo profondamente che il Padre mi amava in Gesù suo Figlio, e ciò mi colmava di felicità.

Poi all’improvviso la mia vita cambiò, mi diagnosticarono un tumore allo stadio avanzato. Mi operarono due volte e dovetti sopportare molte cure chemioterapiche e radioterapiche. Un giorno salii nella mia cella e mi inginocchiai davanti al Gesù che ho sopra la testata del mio letto; con tutto il cuore lo ringraziai per il mio cancro. Non so cosa mi accadde, mi ritrovai al di fuori di me. Vedevo nel cancro tanto amore e tanta delicatezza che mi facevano partecipare al mistero della sua Passione!

In quegli istanti gustavo le gioie del cielo.

Gesù mi consegnava al Padre con Lui e mi offriva totalmente, senza condizioni; il Padre compiaciuto accettava il sacrificio e la vita della sua piccola vittima immersa in Cristo. L’amore di entrambi, che mi infiammava col fuoco dello Spirito Santo, mi avvolgeva e mi teneva staccata dai sensi in modo tale che godevo di una felicità indescrivibile. Non sentii né campanelli né campane. Quando vennero a chiamarmi non riuscivo a parlare e così pensarono che stessi dormendo.

Mi sento molto unita a Gesù nella sua Passione, soffro e gioisco con i miei dolori, mi perdo con loro in Gesù Cristo. Non so cosa mi abbia fatto il Signore. So soltanto che mi ha fatto innamorare della sua croce a tal punto che non cambierei il mio tumore ed i miei dolori nemmeno per tutte le gioie del mondo messe insieme. Ogni cosa che mi circonda, la stanza dei lavori, il chiostro, l’orto, i fiori... la vedo invasa dalla presenza di Dio. Amo Dio alla follia e accetto tutto ciò che Egli vuole da me, compresa la morte, per amore suo e per la salvezza delle anime, specialmente quelle dei miei cari sacerdoti.

Mio caro Gesù, Sposo adorato, conta sempre su di me. Se sei agonizzante di dolore, consolati in me. Se ti senti calunniato e umiliato, rifugiati in me. Se ti senti triste e abbandonato, vieni da me. Quando ti mancheranno vittime di sofferenza per amore tuo, pensa a me. Quando avrai bisogno di affetto e di comprensione, cercali in me. Eccomi, Gesù, conta su di me per qualsiasi cosa, come io conto su di Te. Sono pazza d’amore per Te e faccio tutto per renderti felice. Perciò voglio dire sempre a tutto quello che mi chiedi, sono disposta a tutto per amore tuo. Sazia in me tutte le tue ansie e i tuoi desideri d’amore, di riparazione e di consolazione. Riposati in me e prendimi perché io soffra al tuo posto. Ti amo Gesù, Tu sei il mio TUTTO».

Padre Angel Peña


Obbedienza alla volontà di Dio

 


"Miei amati fratelli e sorelle,

L'obbedienza è la chiave per rispondere alla volontà di Dio e al momento giusto vi aprirà la porta del Paradiso. È certo che le tue azioni parleranno sempre più forte delle tue parole, per quanto belle possano essere.

Siate convinti che per salvarvi, il Signore Dio agirà sempre. E anche se necessario, vi spingerà a usare i vostri doni - perché tutti voi avete doni - in modo che possiate assumere, con tutta la vostra buona volontà, una missione o un servizio specifico.

Nel tuo impegno sarai in contatto con persone che non hai necessariamente scelto e che possono portarti qualche inconveniente e persino disturbarti. Ma la vostra fede sarà ancora stimolata mettendo in pratica gli insegnamenti della Parola di Dio. È certo che disturberai il male e, nonostante le prove tempestose che la vita ha in serbo per te, vincerai sempre. D'altra parte, se rimani tiepido e pensi solo a te stesso, rischi di essere sopraffatto e inghiottito profondamente nelle prove della vita.

A volte potresti non sapere come discernere la volontà del Signore Dio; in questo caso, sta a voi pregare, e vedrete che dopo una buona confessione e una santa Eucaristia lo Spirito Santo vi illuminerà.

Ogni programma missionario, orientato alla salvezza degli uomini, è ispirato dal Signore Dio. Per raggiungerlo, è soprattutto essere di buona volontà. Si possono fare molte cose, non importa quanto piccole, se non impegnarsi in parrocchie o diocesi che sono sempre alla ricerca di persone disponibili. Avete anche l'opportunità di partecipare a opere di carità contro la fame nel mondo o di prendervi cura dei poveri e degli anziani, che troppo spesso, abbandonati dalle loro famiglie, sono in difficoltà. C'è sempre un modo per assumere il servizio per il bene del prossimo e di te stesso.

È proprio l'obbedienza che dà libertà. Nella vostra società moderna l'uomo è purtroppo prigioniero di leggi restrittive, abusive e persino ingiuste. La cosiddetta autonomia è una bugia, perché esisti solo da solo e per te stesso. E, se Dio non esiste e se non è accessibile all'uomo, deve solo vivere come un robot.

Oggi vivete sotto una delle forme sottili di dittatura, che è il conformismo che rende essenziale pensare come tutti gli altri, agire come tutti gli altri e persino marcare una certa sottile aggressione contro la Chiesa. Per te, la cosa principale è obbedire a Dio piuttosto che agli uomini. Dio non è un pretesto per la volontà dell'uomo, ma è veramente Lui che ti chiama e ti invita, al martirio se necessario. Pertanto, dovete pregare per conoscere meglio Dio, per conoscerLo umilmente e veramente e, conoscendo Dio, per imparare la vera obbedienza che è alla base della libertà umana.

Con tutta la vostra famiglia in Cielo, sotto la Luce dell'Eterno Padre, tutto l'Amore del Signore Gesù, di Sua Madre la Beata Vergine Maria, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Giovanni, il tuo messaggero di speranza"

30.06.2011

L'Apocalisse

 


"Miei amati fratelli e sorelle,

L'Apocalisse è una lezione di saggezza sulla battaglia della fede ed è un peccato che molte persone pensino che sia l'annuncio di disastri. Eppure è davvero il libro dell'Apocalisse.

È certo che il linguaggio simbolico e le sue immagini fantastiche hanno affascinato gli artisti di tutti i tempi. E anche ora, gli uomini sono ispirati da esso per annunciare eventi spaventosi. È un peccato che questo libro, così pieno di speranza, possa essere usato per suscitare paura, se non preoccupazione.

Comprendi che San Giovanni usava tecniche e immagini che appartengono al cosiddetto genere letterario apocalittico. E sei in totale errore quando immagini che questo linguaggio significhi: distruzione, terrore e fine del mondo.

I profeti, in realtà, non devono predire il futuro, ma solo introdurvi alla conoscenza e al significato degli eventi attuali e quindi interessarvi alla salvezza e a ciò che si sta attualmente giocando, sia dal punto di vista dello spirito, del comportamento dell'umanità, sia degli eventi naturali. I tuoi occhi, volgili verso un futuro pieno di speranza nella venuta della salvezza di Dio.

L'Apocalisse parla di ciò che sta accadendo nel presente. Sì, ne parla perché possiate decodificare la vostra vita, a volte insipida o molto tormentata, con tutta la piena di speranza che chi profetizza ha il dovere di trasmettere. Questi testi meravigliosi non ti dicono di vedere i dettagli degli eventi futuri, ma piuttosto ti dicono quando sei tentato dalla disperazione, per ricordarti che il Signore Gesù ha già vinto il male. Con lui, sarai vittorioso. Coraggio!

L'Apocalisse si manifesta in qualsiasi momento e in forme diverse e a molte personeAd un certo punto, ognuno di voi potrebbe provare una profonda angoscia. Ad esempio, quando qualcuno a te caro muore e sconvolge tutta la tua vita, durante una grave malattia o il verificarsi di una disabilità. Inoltre, i media sono costantemente lì, per informarti di guerre fratricide, disastri nucleari o persino sullo scatenamento degli elementi della natura. Comprendete che non è l'ira di Dio che si esprime, ma che spesso è provocata dall'incompetenza e dall'incoscienza di uomini che hanno agito con troppa leggerezza e senza misurarne le conseguenze.

Pertanto, è essenziale che i messaggeri di tutti i continenti siano invitati da Dio a ricordare all'umanità come ogni persona si comporta verso se stessa e in particolare verso gli altriQuesti sono messaggi di speranza che ricevono e devono far conoscere, e il cui scopo è quello di ricordare a tutti gli uomini gli insegnamenti della Sacra Bibbia. Questi messaggi non dovrebbero essere spaventosi ma essere intrisi di dolcezza. Nessuno è immortale sulla terra, quindi è bene che ognuno di voi sia pronto per il grande passaggio quando è il momento per tutti. In tutto questo, solo Dio conosce la data.

Ricordate che l'Apocalisse trasmette un messaggio di speranza, ma il suo scopo non è quello di descrivere il futuro. L'autore dell'Apocalisse guarda dunque al passato e al presente da questa prospettiva e vede un significato che proietta nel futuro. Non vede alcun evento futuro specifico, ma è convinto della vittoria di Cristo, quindi usa una serie di immagini, simboli che possono descrivere in vari modi questa vittoria che egli detiene per certezza.

Con tutta la vostra famiglia in Cielo presente e, sotto la Luce dell'Eterno Padre, tutto l'Amore del Signore Gesù, di Sua Madre la Beata Vergine Maria, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo..

Giovanni, il tuo messaggero dal cielo"

22.06.2011

Padri del deserto

 


Vita n. 2

La vita di Antonio

di Atanasio, vescovo di Alessandria


Questo era il consiglio che dava a coloro che si rivolgevano a lui. E con coloro che soffrivano solidarizzava e pregava. E spesso il Signore lo ascoltava a nome di molti; tuttavia non si vantava di essere stato ascoltato, né mormorava se non lo era. Ma sempre ringraziava il Signore e pregava il sofferente di essere paziente e di sapere che la guarigione non apparteneva né a lui né agli uomini, ma solo al Signore, che fa il bene quando e a chi vuole.  I malati, quindi, accoglievano le parole dell'anziano come se fossero una guarigione, imparando a non abbattersi e ad essere invece longanimi. E a coloro che venivano guariti veniva insegnato a non rendere grazie ad Antonio, ma solo a Dio.

57. Perciò un uomo, di nome Fronto, che era un ufficiale di corte e aveva una terribile malattia, perché era solito mordersi la lingua e rischiava di ferirsi gli occhi, giunto sul monte, chiese ad Antonio di pregare per lui. Ma Antonio gli disse: "Parti e sarai guarito". Ma quando fu violento e rimase per alcuni giorni, Antonio aspettò e disse: "Se rimani qui, non puoi essere guarito. Vai e, giunto in Egitto, vedrai il segno che si compie in te". Ed egli credette e andò. E non appena mise gli occhi sull'Egitto, le sue sofferenze cessarono e l'uomo divenne integro secondo la parola di Antonio, che il Salvatore gli aveva rivelato in preghiera.

58. C'era anche una fanciulla di Busiris Tripolitana, che aveva una malattia terribile e molto orribile. Infatti, le colate degli occhi, del naso e delle orecchie le cadevano a terra e subito diventavano vermi. Era anche paralizzata e strabica. I suoi genitori, avendo sentito parlare dei monaci che andavano da Antonio e credendo nel Signore che aveva guarito [7] la donna con l'emissione di sangue, chiesero di poter viaggiare con loro insieme alla loro figlia. E quando li accolsero, i genitori e la bambina rimasero fuori dal monte con Paphnutius, il confessore e il monaco; ma i monaci entrarono ad Antonio. E quando vollero raccontare solo della fanciulla, egli li anticipò e descrisse sia le sofferenze della bambina sia il modo in cui aveva viaggiato con loro.  Poi, quando chiesero che fosse ammessa, Antonio non lo permise, ma disse: "Andate e, se non è morta, la troverete guarita; perché il compimento di questo non è mio, che lei venga da me, misero che sono, ma la sua guarigione è opera del Salvatore, che in ogni luogo mostra la sua pietà a coloro che lo invocano. Perciò il Signore l'ha esaudita nelle sue preghiere e la sua bontà mi ha detto che guarirà il bambino dove si trova ora". Così avvenne il prodigio; e uscendo trovarono i genitori che si rallegravano e la bambina integra.

CHI FA DEL BENE

 


È la mia stella che brilla

Che insieme è con te

È il mio sorriso che hai

Perché sei il mio amico

In ogni sguardo che mi tocca

non vedo nulla di sbagliato

So chi sono i miei amici

Anche se hanno peccato


          Così sono, figlia mia, la ragione di molte vite. Anche se sbagliano durante il giorno, riconoscendo che Io sono l'unico che può perdonare, alleggerisco la loro colpa. Perché in questo mondo così pieno di illusioni, anche se l'uomo vuole fuggire da esse, finisce sempre per cadere. Ma riconoscendo che la persona sente di aver sbagliato, Io Gesù la perdono, affinché possa vivere in questi ultimi tempi, che è la più grande mancanza d'amore che ci sia. Si tratta di persone false, di padri senza affetto, di madri che abortiscono, di governi che ingannano i poveri con i loro miseri stipendi, di confusione nella mia Chiesa. Infine, è un'umanità senza più vergogna. I pochi che mi sono rimasti, figlio mio, i loro peccati leggeri li perdono subito, affinché al mio ritorno tu possa trovarne qualcuno ad aspettarmi.

          Benedetto, figlio mio amato, è così bello quando le famiglie si riuniscono per pregare insieme, senza lamentele! Questo Mi rende così felice che sono contento che ci siano ancora alcuni che riconoscono che Io sono l'unica via d'uscita da questi ultimi tempi. Chi lo fa non avrà nulla di cui lamentarsi. Ma la casa che è divisa, e senza più controllo, proverà terrore nell'ora delle tenebre. È lì che la disperazione sarà grande, perché la mia pace non sarà con loro. Non hanno fatto nulla perché Io, Gesù, avessi misericordia. Le grida di aiuto saranno grandi. Ma non si potrà fare nulla. Allora Satana inizierà ad agire con il suo odore infernale, soffocando la gente nelle tenebre. Chi vorrà fuggire non saprà dove andare, perché non vedrà nulla davanti a sé. E lo stesso mio nemico mette il suo marchio su tutti, per poi portarli all'inferno.

          Vorrei, figlio mio, che molte famiglie decidessero di tornare a Me adesso. Non aspettare ancora. Io posso perdonare coloro che mi riconoscono, prestando attenzione ai poveri e continuando a fare solo del bene. In base all'aiuto che darai, i peccati saranno perdonati. Se farete così, Satana smetterà di tormentarvi, perché non gli piace chi è generoso, dove per lui la misericordia non esiste.

Amati figli, come vostro Salvatore, per quanto difficile possa essere il vostro trasferimento, non pensate di perdere i vostri beni. Al contrario, ne guadagnerete, perché ciò che avete non vi servirà a nulla in questo momento. Ma quello che ho da darvi sarà per l'eternità. Se l'importuno vuole mettervi in testa che questa è una menzogna, non ascoltatelo, perché dietro di lui c'è Satana che parla. È lui l'ingannatore, il bugiardo. Chi cerca Me, per chiedermi aiuto, lo toglie dalla sua testa, dicendo che sono tutte sciocchezze, facendo credere alla persona nelle sue vie, che è ogni tipo di scandalo e piacere della carne.

          Figlio mio Benedetto, la mia pazienza è grande, ma che la gente cerchi di non offendermi così tanto come sta facendo.

          Grazie, figlio mio. Rimani con la mia pace.

GESÙ

01/07/1995