venerdì 16 giugno 2023

Padri del deserto

 


Vita n. 2

La vita di Antonio

di Atanasio, vescovo di Alessandria


Questo era il consiglio che dava a coloro che si rivolgevano a lui. E con coloro che soffrivano solidarizzava e pregava. E spesso il Signore lo ascoltava a nome di molti; tuttavia non si vantava di essere stato ascoltato, né mormorava se non lo era. Ma sempre ringraziava il Signore e pregava il sofferente di essere paziente e di sapere che la guarigione non apparteneva né a lui né agli uomini, ma solo al Signore, che fa il bene quando e a chi vuole.  I malati, quindi, accoglievano le parole dell'anziano come se fossero una guarigione, imparando a non abbattersi e ad essere invece longanimi. E a coloro che venivano guariti veniva insegnato a non rendere grazie ad Antonio, ma solo a Dio.

57. Perciò un uomo, di nome Fronto, che era un ufficiale di corte e aveva una terribile malattia, perché era solito mordersi la lingua e rischiava di ferirsi gli occhi, giunto sul monte, chiese ad Antonio di pregare per lui. Ma Antonio gli disse: "Parti e sarai guarito". Ma quando fu violento e rimase per alcuni giorni, Antonio aspettò e disse: "Se rimani qui, non puoi essere guarito. Vai e, giunto in Egitto, vedrai il segno che si compie in te". Ed egli credette e andò. E non appena mise gli occhi sull'Egitto, le sue sofferenze cessarono e l'uomo divenne integro secondo la parola di Antonio, che il Salvatore gli aveva rivelato in preghiera.

58. C'era anche una fanciulla di Busiris Tripolitana, che aveva una malattia terribile e molto orribile. Infatti, le colate degli occhi, del naso e delle orecchie le cadevano a terra e subito diventavano vermi. Era anche paralizzata e strabica. I suoi genitori, avendo sentito parlare dei monaci che andavano da Antonio e credendo nel Signore che aveva guarito [7] la donna con l'emissione di sangue, chiesero di poter viaggiare con loro insieme alla loro figlia. E quando li accolsero, i genitori e la bambina rimasero fuori dal monte con Paphnutius, il confessore e il monaco; ma i monaci entrarono ad Antonio. E quando vollero raccontare solo della fanciulla, egli li anticipò e descrisse sia le sofferenze della bambina sia il modo in cui aveva viaggiato con loro.  Poi, quando chiesero che fosse ammessa, Antonio non lo permise, ma disse: "Andate e, se non è morta, la troverete guarita; perché il compimento di questo non è mio, che lei venga da me, misero che sono, ma la sua guarigione è opera del Salvatore, che in ogni luogo mostra la sua pietà a coloro che lo invocano. Perciò il Signore l'ha esaudita nelle sue preghiere e la sua bontà mi ha detto che guarirà il bambino dove si trova ora". Così avvenne il prodigio; e uscendo trovarono i genitori che si rallegravano e la bambina integra.

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