venerdì 30 giugno 2023

Quando recitate le litanie dei santi con fede e nell'amore e nell'ammirazione di coloro che hanno vissuto vite virtuose su questa terra, è il Cielo che invitate a partecipare alla vostra vita.

 


Un respiro che passa...


Miei cari figli,

Quando recitate le litanie dei santi con fede e nell'amore e nell'ammirazione di coloro che hanno vissuto vite virtuose su questa terra, è il Cielo che invitate a partecipare alla vostra vita.

Prima di diventare santi, però, non sempre sono stati per alcuni modelli di virtù, ma, ad un certo punto della loro vita, hanno incontrato me, io, il loro Signore, e hanno cambiato radicalmente schieramento per seguire, ognuno a modo suo, ognuno al suo ritmo, un cammino di perfezione. Anche i loro percorsi non erano identici, ma tutti questi personaggi avevano in comune fede, umiltà, fiducia, obbedienza ai Comandamenti e alla Mia Chiesa, saggezza, carità, fedeltà e speranza nella Vita Eterna, ed è il loro amore per la Santissima Trinità e la loro venerazione per la Mia Beata Madre che ha: soprattutto, configurato le loro vite.

Mia Madre fu scelta da Dio da tutta l'eternità in una linea di re per realizzare attraverso di lei i suoi propositi, in modo che, dal sangue reale temporaneamente, potesse diventare Regina senza tempo portando nelle sue viscere il Re dell'Universo, Maestro del tempo e della storia. Fu scelta anche perché, dopo avermi nutrito con il latte delle sue mammelle umane, io stesso nutrissi gli uomini di buona volontà con la mia carne e il mio sangue per renderli partecipi della mia divinità e aprire loro le porte della vita eterna.

Ecco perché mia Madre, che figura al primo posto nella litania dei santi, può essere considerata come la prima partecipante a questa incommensurabile opera d'amore che è la comunione dei santi, uno scambio sottile stabilito, nel movimento della mia risurrezione, tra la mia Chiesa terrena e la mia Chiesa celeste, che insieme formano il mio Corpo mistico. Io ne sono il Capo e voi, miei piccoli, aggregati a questo Corpo dal vostro Battesimo e dalla vostra fede, ne siete membra – membra chiamate, ciascuno a suo modo, a diventare santi vivendo quotidianamente su questa Terra la battaglia spirituale necessaria per realizzarla.

Coloro che non credono in un aldilà nelle Dimore Celesti prima della risurrezione generale degli ultimi tempi, e che immaginano che i defunti dormano pacificamente nelle loro tombe fino all'Ultima Tromba si sbagliano. Quando ero su questa terra, il Padre non ha mandato Mosè ed Elia a venire a parlarmi sul monte alla presenza di Pietro, Giacomo e Giovanni, suo fratello (cfr Mt 17,1-13; Mc 9,2-13; Lc 9,28-36)? Miei cari figli, come vi dicono fedelmente i sinottici (1), Mosè ed Elia, non dormirono sonni tranquilli nelle loro tombe! Al contrario, erano ben svegli, presenti e riconoscibili, ed erano in grado di dialogare con Me.

Per l'uomo che ha seguito un cammino di santità, essere inghiottito dalla morte non significa essere relegato in una tomba oscura e fredda e gemere sotto terra. È, al contrario, essere immersi nella luce dell'Eternità fin dall'ultimo respiro per accedere alle Dimore Celesti. È passare dal mondo temporale ad un mondo senza tempo dove tutti i vostri criteri terreni sono visti, per un momento, superati e metamorfosati (2).

Io, che sono Dio, conosco fino in fondo al mio cuore i cuori di tutti gli uomini: i buoni e i malvagi. Questo è ciò che fece dire al salmista:

"Tu mi scruti, Signore, e lo sai!
Sai quando mi siedo, quando mi alzo;
Da lontano, penetri i miei pensieri.
Sia che io cammini o riposi, vedi,
Tutti i miei sentieri vi sono familiari.
Prima che una parola raggiunga le mie labbra,
già, Signore, tu lo sai. »
(Salmo 139 [Vulg. 138], 2-4)

Io, che sono Dio, sono con voi nelle vostre assemblee ogni volta che mi invitate a farlo, perché quando due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro (cfr Mt 18,20)..

Anch'io, che sono Dio, vengo attraverso la mia Eucaristia a stabilire un dialogo individuale con ciascuno di voi. Quando fate la comunione, piccoli miei, è il Cielo che si apre per voi. Per questo vi dico: entrate in questo momento privilegiato nell'intimità del vostro Signore. Prendetevi il tempo di parlarmi e anche di ascoltare, nel profondo di voi stessi, la mia voce che vi supplica di rimanere fedeli a me, e di dirmi, giorno dopo giorno:

"Ti amo, Signore:
voi ascoltate il grido della mia preghiera;
inclini l'orecchio verso di me;
Per tutta la vita ti invocherò. »
(cfr 116A [Vulg. 114], 1-2)

Allora, in unione con Me, potrete venerare, in primo luogo, nella comunione dei santi, la Vergine Maria, la Mia Santissima Madre, che è anche vostra. Accogliendomi nel grembo di sua madre su questa terra, è diventata tabernacolo dello Spirito Santo e, con la sua gloriosa Assunzione nel crepuscolo della sua vita terrena, è diventata Regina del Cielo e Regina della Chiesa, una Regina che può anche, nell'amore che ci unisce, sentire ciascuno di voi lodarla, Invocatelo o chiamatelo per chiedergli l'aiuto delle mie grazie.

Tutti i santi che amate sono anche al vostro fianco, nella comunione dei santi, quando li pregate e li invocate con fede. Anche loro possono leggere i vostri cuori e ottenere grazie per voi. Vi rendete conto, miei cari figli, che quando recitate la litania dei santi, invitate tutti coloro che nominate – compreso Giuseppe, il mio padre putativo – ad entrare in relazione con voi, ad ascoltarvi e a soddisfare le vostre richieste se sono legittime ai miei occhi? Prendetevi dunque il tempo, dopo aver invocato la Mia Beata Madre e i Santi Angeli, di lasciarli a turno, ciascuno a modo suo, toccando i vostri cuori e le vostre anime per instillare in loro i più bei pensieri d'amore sotto la tutela del mio Spirito. Inoltre, giorno dopo giorno, prenditi il tempo per scoprire la vita di ognuno di loro per conoscerli meglio ed entrare di più nella loro intimità per poter imitare ancora di più le loro virtù, che sono anche le mie.

Se farete questo, piccoli miei, e voi, miei sacerdoti che avete difficoltà a vivere il vostro celibato,(3) entrerete ancora di più nell'intimità del vostro Signore. Perché io sono il direttore di tutta questa assemblea di santi, ed essi sono i miei musicisti – musicisti di talento che hanno saputo, con la loro fede, la loro speranza e la loro carità, interpretare fedelmente le sinfonie più belle che ho calligrafato con le mie mani sui loro spartiti con l'inchiostro del mio amore (4). Per questo la mia Chiesasotto l'ispirazione dello Spirito Santo, li ha dichiarati beati e santi.

Tuttavia, dire la litania dei santi è una cosa, ma imitare questi personaggi è un'altra! Per questo vi dico: cosa aspettate, piccoli miei, ad imitarli, quelli che hanno imitato così bene questo Gesù che vi parla, ognuno nel suo tempo, ognuno a suo modo, ciascuno nel suo ambiente di vita e ciascuno al suo ritmo? Allora, cosa stai aspettando? Perché attraverso le vostre buone azioni, preghiere e sofferenze offerte per i peccatori, per la conversione dei "malvagi" e per le anime del Purgatorio e di coloro che sono nell'oblio, non solo state lavorando per la vostra salvezza, ma state anche partecipando all'opera del vostro Redentore.

In verità, senza di Me, non c'è Dio giusto e salvatore (cfr Is 45,21), lento all'ira e pieno d'amore (cfr Sal 145 [Vulg. 144], 8); nessun Dio che, vivificato dallo Spirito, abbia potuto, dopo la sua morte, scendere agli inferi (5) per proclamare il suo messaggio agli spiriti tenuti prigionieri (cfr 1 Pt 3,18) e per beneficiare coloro che lo avrebbero ascoltato dalla sua divina misericordia.

Né c'è nessun altro che intenda radunare nel suo Corpo mistico sulla terra, in cielo e all'inferno le anime dei giusti di tutte le generazioni per essere all'ultimo giorno tutto in tutti (cfr 1 Cor 15, 28).

I vostri defunti, infatti, se sono tra i salvati – siano essi in Cielo o in Purificazione – possono anche, nella dinamica dell'amore di questo unico Corpo, tenere con voi un legame profondo, che la morte non potrebbe spezzare, e vegliare su di voi che pregate per loro e fate celebrare per loro le Messe.

La litania dei santi, miei cari figli, alla quale potete associare i vostri defunti, è la melodia dell'amore per eccellenza, risultante dalla comunione dei santi, una melodia che sale dalla terra al cielo attraverso il canale della preghiera di intercessione. Incorniciati da angeli che scendono e salgono (cfr Gen 28,12), i santi che invocate, attenti alla vostra richiesta, si affrettano davanti a voi per rispondervi. Come Mosè ed E si legano sul monte, essi vengono a dialogare con voi e infiammano i vostri cuori con la mia benedizione. Abbiate fede, piccoli miei, che i vostri occhi terreni non possono ancora contemplare, ma avrete una visione piena e completa quando sarete nel mio Regno.

Vi benedico, miei cari figli.

Gesù

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