domenica 2 luglio 2023

Chi ama il vero Dio, chi vuole che altri lo amino, deve mettere ogni impegno a manifestare la bellezza, la potenza, la grandezza del suo amore.

 


LIBRO DEL PROFETA DANIELE 


45 Sappiano che tu sei il Signore, il Dio unico e glorioso su tutta la terra». 

Ecco la verità della preghiera di Daniele: tutti i popoli vedendo la gloria di Giuda e la loro misera fine, dovranno confessare la verità del loro Dio. 

Sappiano che tu sei il Signore, il Dio unico e glorioso su tutta la terra» . È la storia la grande rivelatrice della grande gloria del vero ed unico Dio. 

Sono le sue opere che attestano la sua verità e rivelano la vanità di ogni altro idolo adorato come Dio, mentre in verità Dio non è. 

Questo vale anche per ogni adoratore del vero Dio. Sono le sue opere che dovranno attestare la differenza con tutti gli altri “dèi” della terra.  

Se alla fede, alla Parola, alla verità confessata e professata, non seguono le opere, mai l’adoratore di Dio manifesterà la verità e grandezza del suo Dio. 

Chi ama il vero Dio, chi vuole che altri lo amino, deve mettere ogni impegno a manifestare la bellezza, la potenza, la grandezza del suo amore. 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI 

Così l'indisciplina si diffonde nella Chiesa e miete vittime anche fra i suoi stessi Pastori.

 


2 febbraio 1979. Presentazione di Gesù Bambino al Tempio.


 La indisciplina.


«Contemplate la vostra Mamma Celeste mentre si presenta al Tempio per offrire il suo piccolo  Bambino.

È il Verbo del Padre fatto uomo; è il Figlio di Dio per cui l'universo è stato creato; è il Messia  atteso, a cui Profezia e Legge sono state ordinate.

Eppure Egli, fin dal momento della sua umana concezione, si rende in tutto obbediente al  volere del Padre: "Ecco, Io vengo, o Dio, per fare la tua Volontà". E già dalla nascita si  sottopone a tutte le prescrizioni della Legge: dopo otto giorni la circoncisione e oggi, dopo  quaranta giorni, la sua presentazione al Tempio.

Come ogni altro primogenito, anche il mio appartiene a Dio ed è riscattato con il sacrificio  prescritto. Dal Sacerdote mi ritorna fra le braccia, perché possa essere da Me nuovamente  offerto attraverso la ferita del mio Cuore Immacolato, ormai trapassato da spada; e così  viene detto insieme il nostro sì al volere del Padre.


Figli prediletti, quando vi chiamo a diventare i più piccoli, fra le mie braccia, è per rendervi  simili al mio Bambino Gesù nella docile e perfetta ubbidienza al divino volere. Oggi il mio Cuore  è nuovamente ferito nel vedere quanti sono, fra i figli prediletti, quelli che vivono senza  docilità alla Volontà di Dio, perché non osservano e talvolta disprezzano apertamente le leggi  proprie dello stato sacerdotale.

Così l'indisciplina si diffonde nella Chiesa e miete vittime anche fra i suoi stessi Pastori.

Questo è il secondo segno che vi indica come per la Chiesa è giunto il tempo conclusivo della  purificazione: l'indisciplina diffusa a tutti i livelli, specialmente fra il clero.

È indisciplina la mancanza di interiore docilità alla volontà di Dio, che si manifesta nella  trasgressione degli obblighi propri del vostro stato; l'obbligo della preghiera, del buon  esempio, di una vita santa e apostolica. Quanti sono, fra i Sacerdoti, quelli che si lasciano assorbire da una attività disordinata e non pregano più! Trascurano abitualmente la Liturgia  delle Ore, la meditazione, la recita del santo Rosario. Limitano la preghiera a una affrettata  celebrazione della santa Messa.

Così questi miei poveri figli vengono interiormente svuotati e non hanno più luce e forza per  resistere alle molte insidie in mezzo a cui vivono. Vengono perciò contaminati dallo spirito del  mondo e ne accettano il suo modo di vita, ne condividono i valori, partecipano alle sue profane  manifestazioni, si lasciano condizionare dai suoi mezzi di propaganda e alla fine sono rivestiti  dalla sua stessa mentalità. Finiscono poi di vivere come ministri del mondo, secondo il suo  spirito, che giustificano e diffondono, provocando scandalo in mezzo a tanti fedeli.

Da qui nasce la diffusa ribellione alle norme canoniche che regolano la vita dei Sacerdoti e la  ricorrente contestazione all'obbligo del sacro celibato, voluto da Gesù per mezzo della sua  Chiesa, e che in questi giorni vi è stato dal Papa nuovamente riaffermato con fermezza.

E indisciplina la facilità con cui si trascurano le norme che la Chiesa ha stabilito per regolare  la vita liturgica ed ecclesiastica.

Oggi ciascuno tende a regolarsi secondo il proprio gusto o arbitrio e con quale scandalosa  facilità si violano le norme della Chiesa, ancora più volte riaffermate dal Santo Padre, come  l'obbligo per i Sacerdoti di portare l'abito ecclesiastico.

Purtroppo talvolta i primi che continuano a disubbidire a questa prescrizione sono proprio i  Pastori, ed è dal loro cattivo esempio che l'indisciplina dilaga poi in ogni settore della Chiesa. Questo disordine, che si diffonde nella Chiesa, vi indica con chiarezza che per Essa è giunto il  momento conclusivo della sua purificazione.


Che dovete fare voi, figli prediletti della Mamma Celeste, apostoli di luce del mio Cuore  Immacolato?

Lasciatevi portare fra le mie braccia, come i miei più piccoli bimbi e Io vi renderò  perfettamente docili al volere del Padre.

Darete così a tutti il buon esempio di una perfetta ubbidienza alle leggi della Chiesa, e la  Mamma Celeste potrà servirsi di voi per rimettere ordine nella sua Casa, perché, dopo la  sofferenza, risplenda nella Chiesa il trionfo del suo Cuore Immacolato».

don Stefano Gobbi


I sorprendenti segni visibili che confermano la purificazione del mondo sono già in corso

 


I segni chiari che mostrano che il mondo è in un processo di purificazione e lo stadio in cui ci troviamo.

Quando Padre Pio ha chiesto la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, ha sostenuto che è l'unico posto al mondo dove Satana non ha messo piede e non lo farà mai.

E ha avvertito: "Figli miei, vi aspetta un futuro così diabolico che l'Apocalisse non è nulla in confronto ad essa, entrate lì e sarete al sicuro".

I tempi che stiamo attraversando sono sempre più pieni di abominio.

E poi ci chiediamo, Dio non interverrà? Cosa aspetti a fare?

Ma forse lo sta già facendo e non stiamo attenti ad avvertirlo.

Qui parleremo delle promesse di intervento di Dio per porre fine all'abominio, di come lo ha fatto nel corso della storia e di come ora ha iniziato a farlo in modo più ovvio.

Quei fedeli cattolici che non dormono, sono consapevoli dei "segni dei tempi" e vedono la velocità della caduta del mondo e della Chiesa, si chiedono per quanto tempo dobbiamo sopportare questo? Quando interverrà Dio?

La stessa domanda è stata posta dal salmista nel Salmo 13, per quanto tempo, Signore? Per quanto tempo i miei nemici trionferanno su di me?

In Apocalisse 6 le anime dei giusti martirizzati durante la Tribolazione, da sotto l'altare di Dio gridarono quando sarà vendicato il nostro sangue?

E nel Salmo 69 il salmista si lamentava: "Sono stanco di chiamarti, la mia gola è inaridita".

L'impazienza è sempre stata negli esseri umani, ma sappiamo che Dio è intervenuto quando la degradazione ha raggiunto un punto insopportabile e ha inviato il diluvio.

E in diverse apparizioni la Madonna e Gesù Cristo hanno detto che questa generazione è peggiore di quella prima del diluvio.

Ci sono profezie che predicono tale intervento nella nostra epoca storica.

Può essere attraverso l'Avvertimento, il Miracolo e la Punizione profetizzati a Garabandal o forse assumerà un'altra forma, ma finalmente arriveremo al Trionfo del Cuore Immacolato di Maria e all'Era della Pace.

Tuttavia, alcuni di noi hanno aspettato e preparato per questi eventi per molti anni, e non possiamo fare a meno di chiederci: perché sono in ritardo? Le profezie sono false o è successo qualcosa che le invalida? È finalmente in corso un rinnovamento spirituale?

coloro che cercano di avvertire i loro cari della necessità di pentirsi davanti all'intervento del Cielo più forte, spesso finiscono per sembrare sciocchi o considerati fanatici allarmisti.

Mentre i sacerdoti che cercano di preparare il loro popolo, spesso a rischio di essere rimproverati e trattenuti dai loro vescovi, possono solo riuscire a minare la propria credibilità e autorità.

Mentre i veri veggenti sono calunniati, specialmente all'interno della Chiesa, come lo fu il profeta Geremia ai suoi tempi.

I tempi di Dio non sono i nostri, Egli adempie sempre le Sue profezie e gli interventi iniziano a poco a poco e con molti avvertimenti.

Il Signore disse al profeta Ezechiele: "Tutto ciò che ho detto è definitivo, e sarà fatto".

E al profeta Abacuc, "anche se la visione richiederà un po' di tempo, avanza verso il compimento e non deluderà; Se è in ritardo, aspetta, arriverà sicuramente, non ci vorrà molto".

Nella 2ª Lettera di San Pietro ci istruisce: "Per il Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno. Il Signore non ritarda la Sua promessa".

E ricordiamoci che sono passati 800 anni da quando il profeta Isaia profetizzò la nascita del Messia fino alla nascita di Gesù e nel frattempo Dio stava preparando il palcoscenico.

Allora, qual è il piano di Dio di fronte a tanto male sulla terra e alle deviazioni all'interno della Chiesa?

Il piano è quello di correggere e purificare l'umanità come ha fatto prima.

Non c'è nulla di nuovo. Sembra solo che lo dimentichiamo o che non abbiamo gli occhi ben aperti.

Siamo stati distratti, perché ci sono molti segni nella natura e nella società, del dispiacere di Dio per ciò che sta accadendo.

La chiesa ha attraversato una grande quantità di potature di purificazione negli ultimi 60 anni.

L'esuberante vite del cattolicesimo e della cristianità occidentale è stata notevolmente ridotta e svilita; Basti pensare all'abuso e all'apostasia. ?

Mentre numerose apparizioni ci dicono che siamo in un tempo di pentimento e misericordia.

Ma come disse Gesù della Misericordia a Santa Faustina Kowalska, "chi non vuole passare attraverso la porta della Mia Misericordia, deve passare attraverso la porta della Mia giustizia".

E la Scrittura afferma che dopo un tempo riservato al pentimento, il Signore rovescerà davvero ogni malvagità e giustificherà coloro che sono rimasti fedeli.

Sappiamo che gli eventi più importanti di intervento, come l'Avvertimento, sono stati rinviati, per dare più spazio alla misericordia, a causa delle preghiere della Beata Vergine Maria e delle preghiere di tutti i buoni.

Nell'anno 1984, proprio nell'anno in cui si conclusero i 100 anni di maggior potere concesso al maligno da Gesù Cristo nel 1884, per verificare se poteva distruggere la Chiesa, secondo la visione che ebbe Leone XII, padre Gobbi ricevette una serie di messaggi.

E afferma alla Vergine di non aver adempiuto a ciò che gli aveva detto sull'intervento imminente più visibile.

E lei gli rispose il 21 gennaio 1984:

"Non dite: 'Quello che ci avevate annunciato non si è compiuto!', ma ringraziate con me il Padre celeste perché, attraverso la risposta della preghiera e della consacrazione, ha ancora una volta posticipato il tempo della Giustizia, per far fiorire il tempo della grande Misericordia".

In questo anno 1984 Giovanni Paolo II ha compiuto la Consacrazione del Mondo al Cuore Immacolato di Maria.

E ci sono elementi che prima non c'erano.

Ci sono diverse apparizioni mariane, a cominciare dalle più note, come Garabandal, Akita e Medjugorje, che situano l'intervento del Cielo nel nostro tempo e spiegano come sarà.

A una veggente di Garabandal e un'altra di Medjugorje, Maria ha chiesto loro di annunciare all'umanità, pochi giorni prima, l'avvento degli eventi più importanti dell'intervento.

Conchita de Garabandal è nata nel 1949, è già settantenne, e Mirjana de Medjugorje è nata nel 1965, è già quasi sessagenaria. ?

E quando a Padre Pio fu chiesto, nel 1963, quando sarebbe arrivato il "Trionfo del Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria" e se c'era ancora molto tempo da aspettare o meno.

Il Padre, profondamente ritirato, come quando doveva trasmettere qualcosa di molto importante, ha detto con parole forti: "né tu né io lo vedremo, ma questi figli che sono qui, sì, lo vedranno".

Si riferiva ai figli delle persone presenti che all'epoca avevano circa 10 anni.

E se nel 1963 quei bambini avevano circa 10 anni, oggi saranno settantenni.

La creazione stessa sta protestando contro il nostro crescente livello di immoralità.

Ci sono segni in natura come siccità, inondazioni e incendi distruttivi, in coincidenza con la caduta della società in disgrazia.

E, cosa più importante, una ribellione molto forte contro l'ordine naturale e la promozione sempre più visibile del satanismo.

Sembra già che l'intervento sia in corso, ma i tempi di Dio non sono i nostri ed è infinitamente paziente.

Secondo le coincidenti profezie dei Papi di Garabandal e di San Malachia, è iniziata la Fine dei Tempi, cioè il periodo dell'intervento del Cielo, dopo la morte di Benedetto XVI.

E non c'è dubbio che il degrado stia accelerando.

Bene, fin qui quello di cui volevamo parlare è che l'intervento del Cielo per purificare la Terra è già iniziato, basta aprire gli occhi e vedere i segni dei tempi.

Fori della Vergine Maria

Questo pianeta si sta trasformando in un'infinità di matrimoni falliti

 


IO SONO GIUSEPPE, SPOSO DI MARIA SANTISSIMA E PADRE ADOTTIVO DI GESÙ REDENTORE.


Figli di Dio. Sono Giuseppe, sposo di Maria Santissima e padre adottivo di Gesù Redentore. Mi rivolgo a voi per dirvi che molti di voi hanno le casse vuote e che dovreste cercare di riempirle con i meriti, le buone opere e la pratica dei sacramenti, perché figlioli, la vita è effimera e se lo sposo verrà (Mt 25,6-10) e vi troverà così, sarà molto deluso e non avrà altra scelta che usare la sua giustizia. Io, Giuseppe, lo sposo di Maria, vi sto parlando.

Tutti noi abbiamo dovuto attraversare questa vita ed essere messi alla prova dall'Altissimo per meritare il Paradiso. Anch'io sono stato messo alla prova e ho avuto prove molto dure, ma le ho superate tutte perché il mio amore per Dio era più forte di qualsiasi altra cosa e ho accettato con umiltà ciò che Lui voleva nella mia vita. E vedete che ha voluto fare di me il padre adottivo del suo divin Figlio Gesù, cosa che mi ha colpito, visto che c'erano tanti israeliti meritevoli di questa missione e di questo onore. E vivere con il piccolo Redentore è stato per me un Paradiso anticipato e una gioia che non posso spiegare a parole, anche se Dio non ha voluto esimermi dalle prove di fede e così via.

Ma la mia santissima moglie, con il cuore sempre rivolto al Cielo e tutta l'anima all'Altissimo, è stata per me la migliore scuola che potessi avere, perché la sua forza e le sue virtù, sotto tutti i punti di vista, mi hanno aiutato molto nel mio passaggio sulla Terra, pur sottomettendosi a me e facendo sempre ciò che le suggerivo, senza discutere o mettere in discussione nessuna delle mie decisioni.

Figli di Dio, oggi i matrimoni litigano per sciocchezze, per cose insignificanti che fanno di una montagna un mucchio di fiori, e i legami coniugali si rompono così facilmente che questo pianeta si sta trasformando in un'infinità di matrimoni falliti che poi si ricongiungono a un'altra coppia, e molti di loro si sciolgono di nuovo. Non è questo che vuole l'Altissimo, figli di Dio, e mi manda a dirvi di difendere le vostre famiglie, i vostri matrimoni, di farlo se non siete sposati sacramentalmente, di amarvi, di perdonarvi le colpe e di abbandonarvi l'uno all'altro. Perché il diavolo vuole sviarvi e porta ogni tipo di zizzania. Perciò, figli di Dio, non assecondatelo in questo gioco, non state al suo gioco, ma siate umili e cedete gli uni agli altri, perché Dio vi darà la grazia di arrivare alla fine della vostra vita con le mani piene di meriti e i forzieri traboccanti. Io, Giuseppe, figlio di Davide, sposo di Maria Santissima, vi parlo.

17 Settembre 2013

IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO - O Passione, tu sei il regno della luce

 


O Passione, tu sei il regno della luce

Chi vive nella Passione di Gesù ha momenti di grande sconforto, ma tosto ha il risveglio sicuro nella pienezza della luce di giustizia.

E una luce fiammante che scende dalle piaghe adorabili del mio Salvatore: è la luce adorabile de' suoi patimenti, delle sue angosce, de' suoi martiri, la luce della sua santità, della sua potenza e della sua redenzione. Egli ha patito ed è morto per me. Egli ha pagato col suo Sangue la giustizia divina ed ha avocato a Sé tutte le sue cause.

Se io sono meschina, Egli è potente; se io ho peccato, Egli si è offerto vittima per me; se io non ho la forza, né virtù, né meriti, né diritti per l'eternità, Egli mi dà tutto questo con il suo Sangue prezioso. q. 26

 SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO


DEDICA ALLO SPIRITO SANTO - NOSTRA GUIDA INFALLIBILE

 


"O Spirito Santo, Ospite divino dell'anima, Tu sei l'ospite più nobile e più degno! Con l'alacrità della tua bontà e del tuo amore per noi, vieni a tutte le anime che sono disposte a riceverti; e chi può dire quali effetti meravigliosi produrrai quando sarai il benvenuto in un'anima? Tu parli senza il suono delle parole e il tuo sublime silenzio si sente ovunque. Sempre immobile, ma sempre in movimento, e nella Tua mobile immobilità Ti comunichi a tutti. Sei sempre in riposo, ma sempre al lavoro, e nel Tuo riposo compi le opere più grandi, degne e ammirevoli. Sei sempre in movimento, ma non cambi mai posto. Tu approfondisci, rafforzi e preservi tutto. La Tua immensa e onnipervasiva onniscienza conosce tutto, comprende tutto e approfondisce tutto. Non udendo nulla, Tu puoi sentire anche le più piccole parole pronunciate nei più reconditi recessi del nostro cuore".

"O Spirito Santo! Tu dimori ovunque, a meno che tu non venga scacciato, perché ti comunichi a tutti, tranne che ai peccatori che non si sollevano dal pantano dei loro peccati; in loro non puoi trovare un posto per riposare, né puoi sopportare il male che emana da un cuore che persiste ostinatamente nella sua malvagità. Ma Tu rimani in quelle creature che, con la loro purezza, si rendono ricettive ai tuoi doni. E Tu dimori in me con la comunicazione, l'azione, la saggezza, il potere, la liberalità, la gentilezza, la carità, l'amore, la purezza; Tu stesso prepari adeguatamente la tua creatura a riceverti". 

(Santa Maria Maddalena de Pazzi)


Non dovete mai adorare alcun altro dio, ma solo il Dio Uno e Trino.

 


AMORE DI DIO

Mia cara figlia diletta, vi è un solo Dio: Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo, tutte Persone distinte in Una sola. Non ci sono tre unità separate, perché Noi siamo Uno: Dio Padre, Creatore di tutto, Dio Figlio che si è manifestato vivendo tra di voi e Dio Spirito Santo, donato all‟umanità come il Dono grazie al quale la Verità riempie i vostri cuori attraverso la conoscenza, la nuova vita e la Potenza del Mio Amore. 

Quando venite a Me, venite al Padre Mio. Quando lo Spirito Santo vi chiama, Egli proviene dal Padre. Tutto ha origine da Dio. Non dovete mai adorare alcun altro dio, ma solo il Dio Uno e Trino. Ma sappiate questo: per conoscere il Padre, dovete conoscere Dio Figlio, perché senza di Me, Gesù Cristo, non potete conoscere il Padre. 

Dio ama tutti i Suoi figli, ma i Suoi figli non Lo amano come dovrebbero. Questo si risolverà bene, perché sarà attraverso di Me che entreranno a far parte del Mio Nuovo Regno sulla terra. Poi ci sono coloro che seguono il Maligno e che, consapevolmente, gli fanno dono del loro libero arbitrio. Da quel momento in poi, non hanno più il controllo delle loro azioni, perché gli spiriti maligni all‟interno di loro, se ne servono per reclutare altre anime vulnerabili. Tali anime non adorano Dio, mentre invece adorano Satana. Vi imploro di aiutarMi a salvare queste povere anime sfortunate, perché non possono più salvare se stesse per via della loro libera scelta. Desidero che, tramite le vostre preghiere, Mi supplichiate per la liberazione delle anime in schiavitù, in modo che possano ritornare a Me. 


Crociata di Preghiera (157) Per le anime in schiavitù: 

Oh caro Gesù, libera quelle anime che sono schiave di falsi dèi e di satana. Aiutaci, attraverso le nostre preghiere, a portare loro il sollievo dal dolore della possessione.  

Apri le porte della loro prigione e mostra loro la via per il Regno di Dio, prima che vengano prese in ostaggio da satana nell’abisso dell’Inferno. 

Noi Ti supplichiamo, Gesù, di ricoprire queste anime con la Potenza dello Spirito Santo, affinché trovino la Verità ed aiutale a trovare il coraggio di voltare le spalle alle insidie e alla malvagità del diavolo.  

Amen. 


Il problema che incontrano le anime che adorano i falsi dèi, è quello di rendersi disponibili allo spirito del male, il quale ha bisogno anche solo di una minuscola frazione del loro libero arbitrio per riuscire ad infestarli. I falsi dèi conducono le anime in un terribile pericolo. Il pericolo più grande che devono affrontare, è quello di credere che tali pratiche siano normali, salutari al loro spirito e che forniscano loro il mezzo mediante il quale trovare pace e tranquillità nella loro vita. Tutto quello che troveranno è solo dolore e tristezza. 

State attenti al pericolo di seguire le pratiche dell‟occulto e della new age, perché non vengono da Me. Solo seguendo Me, Gesù Cristo, potrete avere la Vita Eterna. L‟opposto della vita è la morte. La morte del corpo non significa la fine della vostra esistenza, poiché essa è per l‟eternità. La Vita Eterna viene solo attraverso di Me. La morte eterna proviene da satana. 

Il vostro Gesù. 

14 Giugno 2014

I Dieci Comandamenti

 


Alla luce delle Rivelazioni a Maria Valtorta


10.4 Un aiuto in più, per amare come Dio comanda, direttamente dallo Spirito Santo. 


Poteva forse lo Spirito Santo lasciarci senza una sua divina lezione sui Decalogo e il perfetto amore? No, non poteva ed infatti, nel 1948, nella Sue spiegazioni e commenti sull’Epistola di Paolo ai Romani ci dona quest’ultima stupenda catechesi che ci permette di finire “in bellezza” queste nostre riflessioni. 

Se siete stanchi prendetevi ora una pausa e poi riprendete la lettura a mente fresca, è una lezione da leggere tutta d’un fiato, senza distrazioni od interruzioni. 

<<< 

29-5 / 3-6-48  

25 - Cap. 7° v. 14-25. 

 

Dice il Dolce Ospite: 

« La Legge è spirituale. Lo è anche quando vieta cose materiali. 

Veramente nel Decalogo 196 i comandi puramente spirituali sono i primi tre. Gli altri sette, e specie gli ultimi sei, sono divieti a peccati contro il prossimo , contro la sua vita, la sua proprietà, i suoi diritti, il suo onore. Si potrebbe allora dire che chiamare " spirituale " la Legge è giusto perché essa viene da Dio, ma non è in tutto giusto in quanto essa comanda, per due buoni terzi di essa, di non commettere atti materiali che Dio vieta di commettere. 

Ma al disopra dei dieci Comandamenti della Leg ge perfetta sta la perfezione della Legge, coi due comandamenti dati dal Verbo docente: “ 'Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente '. Questo è il massimo e primo comandamento. Il secondo è simile a questo: 'Amerai il tuo prossimo come te stesso'. Da questi due comandamenti dipende tutta la Legge ed i profeti 197 . 

Nella luce della Luce, che è il Verbo, si illumina la spiritualità che è in tutta la Legge perché è data a far vivere nell'amore. Perché tutta la Legge riposa e vive per l'amore. E perché l'amore è cosa spirituale, quale che sia l'Ente o la creatura verso i quali si volge. 

Triplice amore a Dio: amore del cuore, dell'anima, della mente; perché nell'uomo è questa piccola trinità: materia (cuore), anima (spirito), mente (ragione); e giusto è che le tre cose create da Dio per fare un'unica creatura — l'uomo — a Dio ugualmente diano riconoscenza per l'essere che hanno avuto da Dio. 

Triplice amore dunque: amore del cuore, dell'anima, della mente; perché Adamo peccò col cuore (concupiscenza della carne), con l'anima (concupiscenza dello spirito), con la mente (concupiscenza della ragione), uscendo dall'ordine, per abusare dei doni ricevuti da Dio, e offendendo Dio con gli stessi doni da Lui ricevuti perché l'uomo potesse somigliargli ed essergli causa di gloria. 

Con le cose che peccarono va dunque riparato il peccato, cancellata l'offesa, ristabilito l'ordine violato. 

E il Verbo si fece Carne per fare ciò , e per ridarvi "la grazia e verità" e in misura piena, traboccante, inesauribile. 

Con quanto peccò il primo uomo, l'Uomo -Dio ripara. 

E insegna a voi, con l'esempio più ancor che con la dottrina, che è perfetta ma che potreste giudicare impossibile a praticarsi, come si ripara. Egli è Maestro di fatti, non solo di parole. E quanto Egli ha fatto voi potete fare. 

In ogni uomo persiste l'eredità di Adamo. È come nascosto in ogni carne un Adamo che può essere debole nella prova, come lo fu il primo Adamo all'origine del tempo. Ma Cristo è venuto perché le vostre cadute siano riparate, risarcite le vostre piaghe, restituita la Grazia vitale quando la vostra debolezza nelle prove quotidiane vi fa morti di quella vita soprannaturale che il Battesimo vi aveva data. Ma Cristo è venuto per esservi Maestro e Modello e perché voi gli siate discepoli e fratelli, non soltanto di nome e nella carne, ma in spirito e verità, imitandolo nella sua perfezione, nel suo triplice amore verso Dio. 

Per questo triplice amore, Gesù fu fedele alla giustizia della carne, nonostante fosse provato e fosse libero nel suo libero arbitrio come ogni uomo. 

Per questo triplice amore, Gesù fu perfetto nella giustizia dell'anima, ossia nell'ubbidienza all'antico precetto divino: "Amerai il Signore Iddio tuo 198 ", non sentendosi esente da questo dovere perché era Dio come il suo Eterno Generante; Uomo-Dio, vero Uomo e vero Dio non per infusione temporanea dello Spirito di Dio in una carne predestinata a tal sorte, o per unione morale di un giusto col suo Dio, ma per unione ipostatica delle due Nature, senza mutazione della natura divina perché unita a quella umana, senza alterazione della natura umana — composta di carne, mente, spirito — perché unita alla natura divina. 

Per questo triplice amore, infine, Gesù fu sublime nella giustizia della mente, sottomettendo il suo intelletto perfettissimo non soltanto alla Legge divina, come deve fare ogni uomo che la conosca, ma anche ai disegni di Dio Padre per Lui e su Lui: l'Uomo, accettando ogni cosa proposta, compiendo ogni ubbidienza, sino all'estrema della morte di croce. 

"Fattosi servo 199 " per tutta un'Umanità decaduta, Gesù ha passato il segno da Lui stesso messo agli uomini perché raggiungano l'amore perfetto, ma non ha imposto agli uomini il sacrificio totale come termine d'amore per possedere il Cielo, e nel secondo precetto d'amore non vi dice altro che: "Amate il vostro prossimo come amereste voi stessi".  

***

a cura del Team Neval 

Riflessioni di Giovanna Busolini  

Dono di Grazia prima della Fine – Gesù Cristo

 


Dono di Grazia prima della Fine – Gesù Cristo


Riverso nell’ultimo tempo prima della fine una ultragrande Grazia, perché gli uomini ne hanno bisogno, loro hanno bisogno di molto sostegno per poter sostenere l’ultimo tratto della loro via terrena ancora con successo. E ancora molti uomini devono venire condotti sulla giusta via; ed anche questi hanno bisogno di aiuto per questo, perché si muovono sulla via verso l’abisso e devono venire richiamati da questa e guidati nel modo giusto. Tutti i mezzi che impiego prima della fine, sono mezzi di Grazia, perché gli uomini non fanno nulla per questo, loro procedono indifferenti sulla loro via terrena ed anche per questo non meritano aiuto – più ancora, perché si oppongono piuttosto che accettare aiuto. Ma amo tutte le Mie creature e non voglio che una di esse vada perduta. Non voglio che loro debbano di nuovo rimanere in uno stato infelice per un tempo infinitamente lungo. E per questo lascio passare Grazia davanti al diritto. Non la lascio per nulla di intentato portare loro salvezza prima della fine. E so anche che cosa serve ad ogni singolo. So che cosa è adatto a guidarlo sulla giusta via. E lo impiego anche senza però esercitare costrizione sulla volontà dell’uomo, perché si deve decidere liberamente. Ma questo gli viene reso semplice perché i mezzi di Grazia gli vengono portati vicino così evidentemente, che egli li riconosce appena come tali. – Sempre di nuovo all’uomo viene indicato il Regno spirituale, sempre di nuovo gli si avvicina la morte in qualche forma – entra nel suo ambiente, deve rinunciare a persone che gli sono care – esperimenta casi di morte di diverso genere. Sempre di nuovo viene ammonito alla temporaneità di sé stesso, ed ora si può occupare del pensiero su che cosa viene dopo la morte. I suoi pensieri vengono guidati al Regno spirituale, perché sovente seguono anche i defunti ed in lui sorgono le domande: Dove rimangono? Sono definitivamente passati? Oppure esiste la possibilità di un rivedersi? Ed allora si includono sempre di nuovo gli spiriti guida, a cui gli uomini sono affidati, e cercano di influenzarli nei pensieri e di dare loro delle spiegazioni. Loro rendono possibile che ora quegli uomini ottengono della conoscenza dalla Mia Parola che viene condotta direttamente sulla Terra, oppure lasciano venire dei libri nelle loro mani che danno loro dei chiarimenti. Loro fanno di tutto per orientare i loro pensieri verso il Regno che è la loro vera Patria nella quale entrano anche loro dopo l’uscita da questo mondo. Anche i defunti agiscono dall’aldilà, mentre si includono continuamente nei pensieri e da questo viene creato in certo qual modo un collegamento dal mondo spirituale al mondo terreno. La Mia Misura di Grazia è inesauribile, ed ognuno potrebbe approfittarne se solo la sua volontà ne fosse disposta. Per questo lascio anche risuonare la Mia Parola, perché chi sente ed accetta questa, costui approfitta davvero del più grande dono di Grazia, che gli procura certamente il giusto successo, che lo aiuta alla maturazione della sua anima e gli fa raggiungere la sua meta ancora sulla Terra, che trova la via verso Me e stabilisce il collegamento con Me che gli assicura anche la sua perfezione. Perché una cosa è importante: che l’uomo stabilisca il collegamento con Me ancora prima che la sua anima lasci il corpo, prima che sia venuta l’ora del trapasso da questa Terra. Appena egli Mi ha conosciuto e riconosciuto non va perduto, perché allora anche lui prenderà la via verso la Croceverso il Salvatore divino Gesù Cristo, egli Mi riconoscerà in Lui e con ciò avrà anche preso la via verso di Me. Ed allora è stato tolto in eterno all’avversario, perché Gesù lo salva dalle sue catene, Gesù ha preso su di Sé la sua colpa e gli ha resa libera la via verso il Padre. Gesù ed Io Siamo Uno. Riconoscere questo è garanzia per il ritorno da Me per colui che una volta è caduto e per questo darò sempre di nuovo chiarificazione agli uomini tramite la Mia Parola, per questo la Mia Parola è il massimo e più effettivo Dono di Grazia che posso offrire agli uomini ancora prima della fine e beato colui che l’accetta, perché questo non andrà davvero più perduto. C’è solo più poco tempo e la lotta per le anime viene condotta in modo veemente da parte dell’oscurità. Ma anche Io lotto per voi, le Mie creature, e vi assisto, affinché voi stessi che combattete questa lotta, vi decidiate nel modo giusto. Affinché voi prendiate la via verso Gesù Cristo nel Quale Io Stesso Sono diventato Uomo per salvarvi. Approfittate di questa ultragrande Opera di Grazia della Salvezza di Gesù Cristo, ed in verità voi conquisterete la vittoria e diventerete liberi da colui che vi vuole rovinare.

Amen

12 maggio 1963

Nella dimora dei briganti - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anne Catherine Emmerick 


LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTISSIMA MADRE 

(Dalla nascita di Maria Santissima alla morte di San Giuseppe).



Nella dimora dei briganti 


La Sacra Famiglia avanzò di circa due leghe verso est lungo la strada principale; l'ultimo luogo che raggiunsero, tra la Giudea e il deserto, aveva il nome di Marah. Ho pensato al luogo in cui nacque Hannah, ma non è questo. Gli abitanti erano barbari e inospitali e la Sacra Famiglia non ricevette alcun aiuto. Poi entrarono in un grande deserto sabbioso, dove non c'era nessuna strada e niente indicava la direzione da prendere, e non sapevano cosa fare. Dopo aver camminato un po', salirono su una catena di montagne desolate. Erano di nuovo tristi e cominciarono a pregare in ginocchio, invocando l'aiuto del Signore. Intorno a loro si radunarono diversi grandi animali selvatici. All'inizio mi sembrò che fossero pericolosi, ma quelle bestie non erano malvagie; al contrario, guardavano i viaggiatori in modo amichevole, come il vecchio cane del mio confessore guarda me quando viene da me. Capii che quelle bestie erano state mandate per indicare loro la strada. Guardavano verso la montagna, correvano avanti, poi tornavano indietro, come fa un cane quando vuole guidare il suo padrone. 

Vidi la Sacra Famiglia seguire le bestie e, attraversando quelle montagne, arrivare in una regione triste e selvaggia. Tutto era buio, e i viaggiatori camminavano lungo un bosco, dove, fuori dalla strada di fronte al bosco, c'era una capanna di cattivo aspetto. A poca distanza da essa c'era una lampada appesa a un albero, che si vedeva da lontano e che doveva attirare i viaggiatori. Il sentiero era difficile, tagliato in alcuni punti da fossati. Intorno alla capanna c'erano dei buchi e lungo il percorso dei fili nascosti erano attaccati a dei campanelli posti nella capanna. I ladri venivano così avvisati della presenza dei viaggiatori e uscivano per derubarli. 

Questa capanna non si trovava sempre nello stesso posto: essendo mobile, i suoi abitanti la spostavano da un luogo all'altro, a seconda delle loro necessità. Quando la Sacra Famiglia arrivò dove si trovava la lanterna, si trovò circondata dal capo dei ladri e da cinque dei suoi compagni. All'inizio avevano intenzioni malvagie, ma vidi un raggio di luce provenire da Gesù Bambino e come una freccia toccò il cuore del capo della banda, che ordinò ai suoi di non fare del male ai viaggiatori. Maria vide questo raggio di luce colpire il cuore del capo, perché al suo ritorno lo raccontò alla profetessa Anna. Il ladro condusse la Sacra Famiglia alla capanna, dove si trovavano la moglie e i due figli. Era già buio. L'uomo raccontò alla moglie la straordinaria impressione che gli aveva fatto la vista del Bambino e la donna accolse la Sacra Famiglia con timidezza, ma con buona volontà. I viaggiatori si sedettero per terra in un angolo della casa e mangiarono un po' di quello che avevano portato con sé. I proprietari della casa si mostrarono inizialmente timidi e riservati, cosa insolita per loro, ma a poco a poco si avvicinarono. Altri uomini ripararono l'asino di Giuseppe sotto una tettoia. A poco a poco la gente divenne sempre più animata e si riunì intorno alla Sacra Famiglia per parlare. La donna offrì a Maria panini con miele e frutta e portò acqua da bere. Il fuoco fu acceso in uno scavo fatto in un angolo della casa. 

La donna preparò un posto a parte per Maria e riempì, su sua richiesta, una bacinella piena d'acqua per fare il bagno al Bambino, lavando anche le sue fasce, che mise ad asciugare accanto al fuoco. Maria fece il bagno al Bambino Gesù sotto un lenzuolo. 

Il ladro fu così commosso che disse alla moglie: "Questo bambino ebreo non è un bambino comune: è un bambino santo. Chiedi alla madre di permetterci di bagnare nostro figlio lebbroso nell'acqua in cui lei ha lavato suo figlio. Forse questo lo farà guarire dalla sua malattia". Quando la donna si avvicinò, la Madonna le disse, prima di parlare, che doveva bagnare il suo figlio lebbroso in quell'acqua, e la donna portò tra le braccia un bambino di circa tre anni. Il bambino era gravemente segnato dalla lebbra e il suo viso era tutto ricoperto di croste. L'acqua in cui era stato bagnato Gesù apparve più limpida di prima e quando il bambino fu messo nell'acqua le croste si staccarono e il bambino fu trovato perfettamente guarito. La madre era fuori di sé dalla gioia e voleva baciare Maria e il Bambino Gesù; ma Maria non si lasciò toccare da lei né toccò il Bambino. Maria le disse di scavare una piccola cisterna, di versarvi dell'acqua e il potere curativo dell'acqua sarebbe passato nella cisterna. Parlò con lei per un po' e promise di lasciare il luogo alla prima occasione. I genitori erano felicissimi per la guarigione del figlio e, essendo arrivate altre persone durante la notte, mostrarono loro il bambino, raccontando l'accaduto. 

I nuovi arrivati, tra cui alcuni giovani, circondarono la Sacra Famiglia, guardandola con grande stupore. Ero ancora più sorpreso da questo atteggiamento dei banditi nel mostrare un tale rispetto per la Sacra Famiglia, perché li avevo visti quella stessa notte assalire alcuni viaggiatori attratti dalla luce e condurli in una grande caverna più in basso nella foresta. Questa caverna, con l'ingresso nascosto dal sottobosco, sembrava servire loro come magazzino, perché vidi diversi bambini rubati di sette-otto anni e una donna anziana che si occupava di tutto ciò che avevano conservato lì. All'interno vidi vestiti, cartelle, carne, cammelli, montoni, grandi animali e prede di ogni tipo. 

Durante la notte vidi Maria riposare per un po', per la maggior parte del tempo seduta sul suo letto. Al mattino presto si misero in cammino, armati di cibo dato loro dai banditi. Quelle persone li accompagnarono per tre ore, li condussero attraverso diversi fossati e li salutarono con grande emozione. Il capo disse ai viaggiatori in modo molto espressivo: "Ricordatevi di noi ovunque andiate". A queste parole ho visto improvvisamente la scena della crocifissione e ho sentito il buon ladrone dire a Gesù: "Signore, ricordati di me quando sarai entrato nel tuo regno". Ho riconosciuto nel buon ladrone il bambino guarito dalla lebbra. Dopo qualche tempo, la moglie del ladro lasciò la cattiva vita e andò a vivere in un luogo dove aveva riposato la Sacra Famiglia. Lì era sorta una fontana ed era cresciuto un giardino di cespugli di balsamo. In seguito, diverse buone famiglie vennero a vivere lì. 


Resisterete alla tempesta se non si compie la volontà di Dio?

 


Madre della Luce Perpetua


Quanto tempo aspetterete? Quando, cari figli, aprirete gli occhi? Quando inizierete ad ascoltare le parole che ho pronunciato? Riuscite ancora, cari figli, a non sentire o a non vedere la combinazione di eventi in ogni tragedia?

Se continuate, cari figli, a ignorare ciò che vedete, gli eventi che avete osservato si intensificheranno ancora di più. Questo mese non è finito, né è ancora iniziato il prossimo; resisterete alla tempesta se non si compie la volontà di Dio?

Dovete aspettare che qualcuno vi mostri la vera posta in gioco prima che, cari figli, possiate finalmente svegliarvi?

Ciò che è stato demolito può sempre essere ricostruito, ma senza Dio nella vostra vita, può il suo piano realizzarsi?

Gli eventi di questi tempi non si dissolveranno se non sceglierete di partecipare al piano di Dio. Se, cari figli, non cambiate rapidamente la vostra vita, non parteciperete al nuovo paesaggio che Dio sta per riorganizzare".

"Sia fatta la tua volontà"

19 agosto 2007

CHI CI HA CREATO? - Ci ha creato Dio.

 


SPIEGAZIONE TEOLOGICA DEL CATECHISMO DI S. S. PIO X 


1 . CHI CI HA CREATO?  

Ci ha creato Dio. 


Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza; e sia a capo dei Pesci del mare, dei volatili del cielo, delle bestie di tutta la terra, e di ciascun rettile che si muove sulla terra (Gn.1,26) ... Perciò il Signore Dio formò l'uomo dal fango della terra e soffiò sulla faccia di lui il soffio della vita; e l'uomo diventò anima vivente (Gn.2,7) ... Disse anche il Signore Dio: «Non è bene che l'uomo sia solo; facciamogli un aiuto simile a lui (Ib.2,18) ... Perciò il Signore Dio mandò in Adamo il sopore; ed essendosi egli addormentato, tolse una costola di lui e fece crescere la carne al suo Posto e il Signore Iddio trasformò la costola che aveva tolta da Adamo in donna e la condusse ad Adamo (Ibd 2, 21-22) ... Adamo diede alla sua moglie il nome di Eva, perché essa era la madre di tutti i viventi (Ibd 3, 20).  

 Il racconto biblico, ispirato dallo Spirito Santo, ci rivela che Dio ha creato, direttamente il primo uomo e la prima donna, dai quali ebbe origine tutto il genere umano.  

 Ragionando, noi giungiamo alla stessa verità: siamo creati da Dio.  

 Non molti anni fa nessuno di noi esisteva. Solo esistevano i nostri genitori; prima del babbo e della mamma c'erano i nonni e prima dei nonni i bisnonni. Non possiamo, però, risalire all'infinito. È necessario fermarci a un primo uomo e a una prima donna, il padre e la madre di tutti gli altri uomini.  

 Il primo uomo e la prima donna non sono sempre esistiti. Infatti anch'essi morirono. Questo significa che ebbero anch'essi principio, perché ciò che muore non è eterno. Dobbiamo quindi ammettere che furono creati.  

 Creare significa fare dal nulla, servendosi di nulla. Solo Dio può creare, perché gli uomini per fabbricare e costruire hanno bisogno di qualcosa: al muratore per fabbricare le case sono necessarie la calce, i mattoni e le pietre; al falegname per fare i mobili occorre il legno.  

I poeti favoleggiano di maghi, i quali con un colpo di bacchetta, facevano sorgere nel deserto giardini e palazzi incantati (1). Se i maghi esistessero e facessero ciò che dicono i poeti, sarebbero veri creatori.  

Dio creò il primo uomo e la prima donna, e crea tutti gli altri uomini che discendono da essi. Vi è però una differenza. L'anima e il corpo dei progenitori furono creati direttamente da Dio. Invece per dare agli altri uomini il corpo, Dio si serve dei genitori. L'anima di ciascun uomo (per la quale noi siamo intelligenti, liberi e immortali) è creata direttamente da Dio per essere unita al corpo che deve vivificare: Se l'anima nostra non fosse creata da Dio, ma derivasse dai genitori come il corpo, perché il babbo e la mamma non ridarebbero la vita ai figli, rapiti dalla morte? Invece davanti al cadavere restano impotenti, capaci solo di spargere lacrime inefficaci. 

 

 Riflessione. - Noi dipendiamo totalmente da Dio, che ci ha creati con la sua onnipotenza e ci conserva in vita con il suo amore gratuito. Tanto amore merita tutta la nostra riconoscenza e il nostro amore.  


ESEMPI. - 1. Le creature ci parlano di Dio. - Sant'Agostino, sente la voce delle creature che gli parlano di Dio. «Mio Dio, da per tutto ti ho cercato, e per trovarti mi rivolsi alle creature tutte quante. Domandai alla terra semmai fosse essa Dio. E mi rispose: Non lo sono. Interrogai il mare e gli abissi e tutto ciò che abita in essi, e mi risposero: Noi non siamo Dio: cercalo più in alto, al di sopra di noi. Interrogai i venti e l'aria e tutti i suoi abitanti, e mi risposero: T'inganni, figliolo; se credi che noi siamo Dio: non lo siamo! Interrogai il cielo, il firmamento, il sole, la luna, le stelle: Noi non siamo Dio che tu cerchi, risposero. Allora domandai alle creature che sono fuori di me: Se voi non siete Dio, ditemi dunque che cosa siete. Sapete voi nulla di Lui? Esse mi risposero con voce così sonora che si fece udire da per tutto: Ipse fecit nos! Noi siamo fattura sua, opera delle sue mani!»  


 2. L'incredulo e il mappamondo. - Il celebre astronomo tedesco, P. Atanasio Kircher, S. J., aveva un amico che non credeva nell'esistenza di Dio. Un giorno l'ateo, girando lo sguardo attorno nello studio del Kircher, vide un bellissimo mappamondo.  

- Che bel mappamondo! Chi te lo ha dato?  

- Nessuno, si è fatto da sé, per caso ... qui nel mio studio!  

- Non scherziamo! Se il mappamondo c'è, qualcuno l'ha pur fatto! Lascia stare gli scherzi puerili e dimmi chi lo ha fabbricato e chi te lo ha dato!  

 - Amico, rispose il Kircher, tu ti offenderesti se io insistessi a dirti che questo mappamondo si è fatto da solo, e hai ragione. Ma questo mondo, del quale tu vedi la bellezza e la grandezza, come si è potuto fare per caso, come tu dici, senza l'intervento creatore di Dio? Come tu ti rifiuti di ammettere che questo mappamondo, che è solo una piccolissima immagine del mondo vastissimo, non lo ha fatto il caso, io, con maggior ragione devo rifiutarmi di ammettere che il mondo, con tutta la sua grandezza e con tutta la sua bellezza, sia stato fatto dal caso, e non da Dio. Come potrebbe Dio non esistere se esiste l'opera di Lui, il mondo? 

--------

(1) In cima ad una montagna (Armida) ascende disabitata, e d'ombre oscura e bruna; e per incanto a lei nevose rende le spalle e i fianchi, e senza neve alcuna gli lascia il capo verdeggiante e vago; e vi fonda un palagio appresso un lago. (TASSO, Ger. lib. c. XIV1 70) 

Sac. C. T. DRAGONE, P. S. S. P.