martedì 4 luglio 2023

Apostolato eucaristico della donna

 


IV - Apostolato eucaristico della donna

(Conferenza tenuta probabilmente durante uno dei congressi eucaristici in Polonia, 1930 – 1938; Scritti UL. Vol. F/37/, p. 36)

 

/…/

Donne  cattoliche, oggi vi chiamo alla lotta per Cristo Re, per Cristo vivente tra noi nel Sacramento d’amore. A questa lotta non occorrono armi, né forza, né violenza. Colui che, come “ un mite agnello è andato al macello” (Isaia 53,8), esorta alla lotta con le armi dell’amore: amore di Dio e del prossimo. E’ la nostra lotta, lotta della donna che ama Cristo   consiste nel silenzioso apostolato nel reclutamento delle anime per colui che le ha conquistate a prezzo del suo santissimo sangue, e che ogni giorno continua a redimerle nel sacrificio eucaristico.

            Bisogna che oggi la donna cattolica diventi un milite di Cristo Re silenziosamente nascosto nel tabernacolo; che guadagni per lui anime e cuori umani. Deve tenere nella mano una fiaccola ardente per accendere nei cuori la fiamma dell’amore di Cristo.

            Donna cattolica, se vuoi prendere parte alla lotta contro il nemico che tende ad  “uccidere” Cristo, sii apostola dell’Eucarestia,  apostola dell’Amore!

            In quale modo noi, donne, possiamo diventare apostole dell’Eucarestia nel silenzioso ambiente della famiglia? Ritengo a puntualizzare che nell’apostolato dobbiamo distinguere due momenti.  Quello materiale e quello spirituale,  perché ogni apostolo è costituito dal corpo e dall’anima. Come nell’uomo l’anima è più importante del corpo perché lo vivifica /…/, così avviene anche nell’apostolato.

            Cominciamo dunque dell’anima dell’apostolato /…/. Se vogliamo espandere l’amore verso Cristo Re nascosto nel SS.mo. Sacramento dell’Altare, dobbiamo iniziare anzitutto con l’approfondire nella propria anima, nel proprio cuore un autentico e attivo amore verso Gesù, dobbiamo giungere alla convinzione che lui nel tabernacolo è l’Alfa e l’Omega, principio e fine di tutto il creato.

            Signore mie non diverremo mai apostole dell’Eucarestia se non avremo nel cuore una fede forte, profonda ed incrollabile nella presenza di Cristo nel Ss.mo Sacramento, se quella piccola Ostia non diventerà il centro di tutta la nostra vita.

            Ed è così? /…/ Signore mie, battiamoci il petto – voi ed io – e abbiamo almeno il coraggio di riconoscere che la nostra fede nella presenza di Cristo nel Sacramento dell’Altare è superficiale, esterna, teorica, perché non porta frutti o ne porta pochi, nella nostra vita.

            Forse noi, che così raramente facciamo visite a Gesù nel SS.mo. Sacramento possiamo dire che crediamo nella sua presenza?

            Guardiamo, ecco affollate sono le sale da ballo, i caffè, i gabarets, i cinema, i teatri… e le nostre chiese restano purtroppo vuote. Una lampadina è la sola compagnia di Gesù; alle volte un bambino, una vecchietta si inginocchiano per un istante  davanti alla balaustra e pregano sottovoce…e di nuovo rimane solo, solo il Signore dei  Signori, davanti al quale gli angeli si prostrano, esclamando: “Santo, santo, santo il Signore degli eserciti”!

            Dove è dunque la nostra fede? … perché siamo tanto indifferenti verso il nostro Dio? Di solito si sente la risposta: “non abbiamo tempo”. Questa  è una scusa generale, ma è davvero giusta?… Non abbiamo tempo per Dio che continuamente pensa a noi e ci mantiene in vita /…/.

            Signore mie o siamo credenti – e allora abbiamo soprattutto tempo per Gesù,  da Lui infatti dipende la benedizione dei nostri lavori, dei nostri progetti /…/ - oppure siamo non credenti, e allora saremo meno responsabili per la miscredenza e per la nostra indifferenza nella fede; a volte, per cortesia entro in Chiesa, a volte per cortesia mi accosto alla S. Comunione… nel caso di una malattia   di trepidazione, quando minaccia il pericolo, mi getto in ginocchio, faccio celebrare una messa e di solito non penso a Gesù. Questo è – chiamiamolo per nome – la caricatura della fede. Dio nella Sacra scrittura così si esprime a proposito: “Ma perché sei tiepido, e né freddo,né caldo, io sto per vomitarti dalla mia bocca” (Ap, 3,16)

            Dov’è la nostra fede? /…/ Gesù nel Ss.mo Sacramento dell’Altare vuole essere il nostro cibo. Egli è per noi pane quotidiano che è sceso dal cielo per rinvigorire le nostre anime per dar loro la vita divina e la forza affinché le anime non cadano in un’anemia spirituale, cioè in una indifferenza religiosa tanto nociva nei suoi affetti. E noi… ci teniamo in disparte dalla mensa divina. Sappiamo bene che il nostro corpo ha bisogno del pane quotidiano, per non morire di fame, e l’anima nostra non ha forse bisogno di cibo?

            Asteniamoci dunque dalla s. comunione solo per motivi validi, mai per mancanza di fede solida! Se credessimo veramente la nostra vita sarebbe orientata verso Gesù Ostia, come il fiore verso il sole! Avremmo capito le parole di un gran pensatore protestante il quale proclamava: “ Se fossi un cattolico, se credessi nella presenza di Cristo nell’Eucarestia passerei tutta la mia vita in ginocchio!”

            Quanto più spesso visiteremo Gesù Ostia, quanto più sovente ci uniremo a lui nella S. Comunione, tanto più il nostro cuore  sarà infiammato dell’amore di Cristo,tanto più saremo unite a lui e potremo dire in tutta verità con S. Paolo: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Gal. 2,20) e se Cristo vivrà in noi anche  senza che ce ne accorgiamo, diverremo apostoli di Gesù, apostole dell’Eucarestia. /…/

Se Cristo vivrà in noi, allora anche noi cercheremo assiduamente di condurre le anime al suo amore. In questo consiste appunto il nostro apostolato: infatti, la donna dovrebbe essere sacerdotessa del focolare domestico. A lei Dio ha affidato la pastorale della famiglia, è lei che apre al sacerdote la strada al cuore di suo marito, dei suoi figli; è lei che conduce le anime affidatele da Dio ai santi sacramenti, è lei custode della fede e della morale…

            In quale modo la donna esercita il suo apostolato? Forse con il dono di parola oppure con l’ammonimento e altresì con la persuasione insistente? No, no! Tutto ciò può essere buono,  a volte utile, ma solo se nell’intimo , nel profondo della sua anima, nel tempio del suo cuore arderà – come lampada davanti al tabernacolo – l’amore verso Gesù Ostia, se nel tempio del suo cuore vivrà Gesù. Solo allora la sua vita diverrà un apostolato dell’amore silenzioso e raggiante,apostolato di preghiera e di sacrificio a modello di amore, di preghiera e di sacrificio  del Divin Prigioniero de Tabernacolo.

            O donna cattolica,  comprendi il tuo apostolato! Seguendo l’esempio di Cristo, sii apostola  dell’amore con Gesù nel cuore attingendo la forza ai piedi del tabernacolo, trasformerai la tua vita in una vita di amore e con quell’amore vincerai le difficoltà che porta la vita di madre, di sposa, di padrona di casa. Non ci sarebbero  oggi divorzi funesti, se la donna, la sposa fosse diretta nella vita familiare e coniugale , dall’amore attinto dal Cuore di Gesù e non dall’amore proprio.

Sii apostola della preghiera come Gesù nel tabernacolo!Tutto otterrai mediante la preghiera ai piedi dell’Ostia bianca , mediante la preghiera dopo la S. Comunione, quando Gesù è nel tuo cuore. La preghiera è un autentico apostolato!

Donna cattolica, comprendi tu, che è tuo dovere difendere per mezzo della preghiera, l’anima di tuo marito da cattive influenze, da indifferenza religiosa, da amoralità…e l’anima dei tuoi figli dalle tentazioni della giovinezza, della moralità, dal materialismo, dall’apostasia… Non basta una preghierina recitata spesso distrattamente… no! Ai piedi  del tabernacolo si elevi un a preghiera fervente verso Dio, per mediazione di Gesù – Ostia e Dio l’esaudirà certamente. E dopo ogni preghiera rivolta a

Gesù nel Ss.mo Sacramento, porterai a casa tua un po’ di quell’atmosfera eucaristica, di quel soffio divino che purifica e santifica.          

            Sii apostola di sacrificio come Gesù nel tabernacolo! Egli vive per noi in completo annientamento: rinnova di continuo in modo incruento il sacrificio della Croce, su tutto il globo terrestre. Per mezzo di questo sacrificio permanente  Egli trattiene la mano di Dio che castiga; implora la misericordia divina per i peccatori; fa scendere la benedizione dove la giustizia divina dovrebbe infliggere una pena.

            Ai piedi dell’Ostia Santissima non imparerai forse che il tuo più importante e al tempo stesso il più difficile! Gesù ha lasciato ai suoi apostoli il Santissimo Sacramento come memoriale della sua Passione e Morte, affinché questo sacramento ricordi il dovere di farci anche noi olocausto per amore di Gesù, per conquistargli le anime: Soltanto Gesù  nel tabernacolo, Gesù-cibo quotidiano della tua anima, ti darà forza per una vita più bella, all’apostolato più efficace, cioè  all’apostolato del sacrificio.

            Non è facile essere un olocausto. Questo  vuol dire rinunciare al proprio “io” decidersi per una vita di continuo sacrificio per gli altri, accettare – col sorriso sulle labbra – le sofferenze di ogni giorno, plasmare la propria anima all’amore  della Croce, per amore di Gesù. Infatti, la sofferenza sopportata con amore è il più efficace apostolato, la più elevata preghiera, il più vibrante inno d’amore. Ciò che per la natura umana  avida di consolazione, sembra impossibile, diventa realizzabile e perfino facile all’ombra del tabernacolo. Un’anima che ama comprenderà la bellezza, la forza – quasi l’onnipotenza – del sacrificio unicamente ai piedi del prigioniero di Amore,che  di continuo offre se stesso  in olocausto al padre celeste per il mondo peccatore.

            Donna cattolica, attingi ai piedi del tabernacolo, nella santa comunione lo spirito di sacrificio, e ritornerai alla tua casa pronta per sopportare, con serenità a pazienza, le croci della vita quotidiana. Quanto è bello l’apostolato del sacrificio e delle sofferenze sopportate serenamente! Non ha forse un gran ruolo nei rapporti familiari, spesso tristi,  proprio il fatto  che la donna non sa essere serena nelle difficoltà della vita coniugale, non sa sopportare in silenzio con amore le contrarietà familiari? Se tu ai piedi  del tabernacolo  avessi compreso il senso dell’apostolato del sacrificio e della sofferenza, saresti convinta  che proprio ciò che è difficile alla natura umana – vuol dire    il sacrificio e la sofferenza – sopportati con amore, diventeranno fonte di felicità e di pace nella famiglia.

            Ama Gesù  nel tabernacolo e diverrai apostola di preghiera, di amore, di sacrificio e realizzerai in modo stupendo l’apostolato  eucaristico  nella tua famiglia e nell’ambiente in cui vivi, per volontà di Dio.

            Non è necessario ricordarti, donna cattolica, madre cristiana,  in che consiste l’apostolato eucaristico al di fuori della tua famiglia, perché un cuore che ama trova sempre nuovi modi per raggiungere il fine. “Die  Liebe ist erfinderisch“ /L’amore è creativo/ - dicono i tedeschi. Questo è vero, se amiamo profondamente.

            Ama Gesù nel tabernacolo, e non occorrerà ricordarti che tu debba prendere il tuo piccino nelle braccia e portarlo davanti al tabernacolo, affinché Gesù infiammi il suo cuore con i raggi del suo amore. Non vi sarà bisogno ricordarti di preparare con grande sollecitudine tuo figlio alla prima comunione, considerando quel momento il più importante nella vita  del bambino.Non occorrerà ricordarti perché tu vegli sulla purezza  del cuore del tuo figlio /…/. Non sarà necessario  ricordarti    di aver cura che tuo marito e i tuoi figli frequentino la messa festiva, che si accostino almeno una volta al mese ai santi sacramenti, alla comunione quotidiana, se le loro anime vi saranno preparate.

            Non bisognerà ricordarti di aver cura   che il tempio del Signore, l’altare sia  pulito, addobbato di fiori…

Ama, donna cattolica, ama calorosamente, di tutto il cuore, Gesù nel tabernacolo. Amalo! Egli è il tuo più fedele amico, sempre pronto ad ascoltarti, consolarti, confortarti nelle sofferenze e difficoltà.Ama Gesù nel tabernacolo: Egli è il tuo tutto sulla terra. Anche se tutti ti tradissero, se tutti ti abbandonassero. Egli rimarrà sempre con te, sarà sempre tuo difensore e Protettore.

            Ama con tutta la forza del tuo cuore e diverrai apostola dell’Eucaristia ovunque Dio ti metterà /…/ “Ama e fa quello che vuoi” dice S. Agostino. Ama e il tuo amore non rimarrà sterile, ma diverrà una forza operante. L’amore che arde nel tuo cuore saprà creare intorno a te miracoli di amore, miracoli   di apostolato eucaristico. Dio nostro, Gesù nascosto nel Sacramento d’Amore conceda questa grazia a noi tutte!

Madre Orsola Ledochowska


PROMESSE DI NOSTRO SIGNORE A COLORO CHE ONORANO IL SUO PREZIOSISSIMO SANGUE

 


1 Coloro i quali giornalmente offrono al Padre celeste il loro lavoro, sacrifici e preghiere in unione col Mio Preziosissimo Sangue e le Mie Piaghe in riparazione possono essere certi che le loro preghiere e sacrifici sono scritti nel Mio Cuore e che una grande grazia dal Padre Mio li attende.

2 A quelli che offriranno le loro sofferenze, preghiere e sacrifici con il Mio Preziosissimo Sangue e le Mie Piaghe per la conversione dei peccatori, la loro felicità nell'eternità sarà raddoppiata e sulla terra diventeranno capaci di convertire molti per le loro preghiere.

3 Coloro i quali offrono il Mio Preziosissimo Sangue e le Mie Piaghe, con contrizione per i loro peccati, noti e ignoti, prima di ricevere la S. Comunione possono star certi che non faranno mai una Comunione indegnamente e che raggiungeranno il loro posto in Paradiso.

4 A coloro i quali, dopo la Confessione, offrono le Mie sofferenze per tutti i peccati della loro intera vita e reciteranno volontariamente come penitenza il Rosario delle Sante Piaghe, le loro anime diventeranno così pure e belle proprio come dopo il battesimo, perciò possono pregare, dopo una Confessione simile, per la conversione di un grande peccatore.

5 Quelli che quotidianamente, offrono per i morenti della giornata il Mio Preziosissimo Sangue, mentre in nome del Morente esprimono dolore per i 1oro peccati, per i quali offrono il Mio Preziosissimo sangue, possono essere certi di aver aperto i cancelli del cielo per molti peccatori che possono sperare una bella morte per se stessi.

6 Coloro i quali onorano il Mio preziosissimo Sangue e le Mie Sante Piaghe con profonda meditazione e rispetto e Li offrono molte volte al giorno, per se stessi e per i peccatori, sperimenteranno e pregusteranno sulla terra una dolcezza di Cielo e proveranno una profonda pace nei loro cuori.

7 Quelli che offrono alla Mia Persona, come unico Dio, per tutta l'umanità, il Mio preziosissimo Sangue e le Mie Ferite, specialmente quella della Coronazione di Spine, a copertura e riscatto dei peccati del mondo, possono produrre la riconciliazione con Dio, ottenere molte grazie e indulgenze per gravi punizioni e ottenere infinita Misericordia dal Cielo per se stessi.

8 Quelli che, trovandosi gravemente ammalati, offrono per se stessi il Mio Preziosissimo sangue e le Mie Piaghe (…) e implorano attraverso il Mio Preziosissimo Sangue, aiuto e salute, sentiranno subito il loro dolore alleviato e vedranno un migiioramento; se sono incurabili dovrebbero perseverare perché saranno aiutati.

9 Quelli che in grande bisogno spirituale recitano le litanie al Mio Preziosissimo Sangue e le offrono per se stessi e per tutta l'umanità otterranno aiuto, celestiale consolazione, e una profonda pace; otterranno forza contro la sofferenza o ne saranno liberati.

10 Coloro i quali ispireranno ad altri il desiderio di onorare il Mio preziosissimo Sangue e di offrilo per tutti quelli che lo onorano, sopra tutti gli altri beni tesori del mondo, e quelli che compiono spesso l'adorazione del Mio Preziosissimo Sangue, avranno un posto d'onore vicino al Mio trono e avranno grande potere di aiutare gli altri, specialmente nel convertirli.

 

LITANIE DEL PREZIOSISSIMO SANGUE

Signore, pietà Signore, pietà

Cristo, pietà Cristo, pietà

Signore, pietà Signore, pietà

Cristo, ascoltaci Cristo, ascoltaci

Cristo, esaudiscici Cristo, esaudiscici

Padre celeste, Dio abbi pietà di noi

Figlio Redentore del mondo, Dio abbi pietà di noi

Spirito Santo, Dio abbi pietà di noi

Santa Trinità, unico Dio salvaci

Sangue di Cristo, Unigenito dell’Eterno Padre salvaci

Sangue di Cristo, Verbo di Dio incarnato salvaci

Sangue di Cristo, della nuova ed eterna alleanza salvaci

Sangue di Cristo, scorrente a terra nell’agonia salvaci

Sangue di Cristo, profuso nella flagellazione salvaci

Sangue di Cristo, stillante nella coronazione di spine salvaci

Sangue di Cristo, effuso sulla croce salvaci

Sangue di Cristo, prezzo della nostra salvezza salvaci

Sangue di Cristo, senza il quale non vi è perdono salvaci

Sangue di Cristo, nell’Eucaristia bevanda e lavacro delle anime salvaci

Sangue di Cristo, fiume di misericordia salvaci

Sangue di Cristo, vincitore dei demoni salvaci

Sangue di Cristo, fortezza dei martiri salvaci

Sangue di Cristo, vigore dei confessori salvaci

Sangue di Cristo, che fai germogliare i vergini salvaci

Sangue di Cristo, sostegno dei vacillanti salvaci

Sangue di Cristo, sollievo dei sofferenti salvaci

Sangue di Cristo, consolazione nel pianto salvaci

Sangue di Cristo, speranza dei penitenti salvaci

Sangue di Cristo, conforto dei morenti salvaci

Sangue di Cristo pace e dolcezza dei cuori salvaci

Sangue di Cristo, pegno della vita eterna salvaci

Sangue di Cristo, che liberi le anime del purgatorio salvaci

Sangue di Cristo, degnissimo di ogni gloria ed onore salvaci.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo perdonaci, o Signore

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo esaudiscici, o Signore

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo abbi pietà di noi.

Ci hai redenti, o Signore, con il tuo Sangue E ci hai fatti regno per il nostro Dio.


Preghiamo: Eterno Padre, ricevi per mezzo del Cuore addolorato di Maria, il Sangue divino che Gesù Cristo, Figlio Tuo, ha sparso nella Sua Passione: per le Sue Piaghe, per il Volto sfigurato, per il Suo Capo trapassato di Spine, per il Cuore straziato, per la Sua Agonia nel Getsemani, per la Piaga della Spalla; per la Sua Passione e Morte, per tutti i meriti Suoi Divini e per le Lacrime e Dolori di Maria Corredentrice: perdona le anime e salvaci dall'eterna dannazione.


(Non stai prendendo le cose sul serio)

 


Messaggio ricevuto il 22 giugno 2023

Mia cara figlia scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il Mio Amore di Padre per darti un altro messaggio che viene dal Mio Sacro Cuore al tuo. Niente verrà se non è la Mia volontà, non è una novità quando vi do un messaggio. Voglio che tutti agiscano, e con tutto pronto, per agire con tutto ciò che sono venuto a dire, perché ci sono stati tanti messaggi e i miei figli continuano nello stesso modo, non c'è niente di nuovo. Voglio parlare a tutti i Miei figli sacerdoti, e devono ascoltare, perché il tempo che rimane per tutti è molto breve. Sì, figli miei, vi sto parlando ed è molto importante, ma voi non prendete le cose sul serio.

Non pensate a ciò che potrebbe accadere a voi? Sì, figlia mia, le cose non vanno bene e continuano come sempre, un dolore nel cuore. Quando sono entrato in questo mondo ho detto che questa generazione sarebbe stata dura di cuore, proprio come quelli che erano intorno a me e che sono ancora qui. Non c'è niente di nuovo, perché tutti tirano dalla stessa linea. Sì, figlia mia, le cose non vanno bene, perché i miei figli continuano a fare lo stesso, a cuore duro. Vogliono fare tutto come vogliono, ma non è così, tutti sono uguali. Figli miei, non è come volete voi, perché io ho lavorato per il vostro benessere, ma voi dovete sempre stare sopra con il vostro potere, e come faccio con i miei figli, pensate di poter fare tutto quello che volete?

Fate attenzione, perché il tempo sta per scadere. Io sono il Potere Supremo, dovete ascoltare per non cadere per sempre.

Io sono quello che sono, Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen.

Maria De Jesus Coelho

In ogni tempesta Dio è con noi!

 


lunedì 3 luglio 2023

Adorazione

 


COME DOBBIAMO PRATICARE LA DEVOZIONE AL PREZ.MO SANGUE

 


La devozione al Prez.mo Sangue non deve essere sterile, ma feconda di vita per le nostre anime. E maggiori saranno i frutti spirituali se seguiremo il metodo insegnatoci dai santi, che in ciò furono maestri. S. Gaspare Del Bufalo, il Serafino del Prez.mo Sangue, ci consiglia di fissare lo sguardo nel Cristo insanguinato e di richiamare alla mente questi pensieri: Chi è Colui che ha dato il Sangue per me? Il Figlio di Dio. Se l'avesse versato un amico come gli sarei riconoscente! Per Gesù invece la più nera ingratitudine! Anch'io forse sono giunto perfino a bestemmiarlo e ad offenderlo con gravi peccati. Che cosa mi ha dato il Figlio di Dio? Il Suo Sangue. Voi sapete, esclama S. Pietro, che non con l'oro e l'argento siete stati liberati, ma col Sangue Prezioso di Cristo. E quali meriti avevo io? Nessuno. Si sa che una madre dà il sangue per i suoi figlioli e chi ama lo versa per la persona amata. Ma io, per il peccato, ero nemico di Dio. Eppure egli non ha guardato alle mie colpe, ma solo al suo amore. Come me l'ha dato? Tutto, fino all'ultima stilla fra gli insulti, le bestemmie e i tormenti più atroci. Perciò Gesù vuole da noi in cambio di tanto dolore e di tanto amore, il nostro cuore, vuole che noi fuggiamo il peccato, vuole che noi l'amiamo con tutte le nostre forze. Si, amiamolo questo Dio confitto alla croce, amiamolo intensamente e le sue sofferenze non saranno state inutili e il suo Sangue non sarà stato sparso invano per noi.

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Il più grande apostolo della devozione al Prez.mo Sangue fu senza dubbio S. Gaspare del Bufalo romano, nato il 6 gennaio 1786 e morto il 28 dicembre 1837. Suor Agnese del Verbo Incarnato, morta poi in gran concetto di santità, molti anni prima ne predisse l'Opera grandiosa affermando che sarebbe stato «La tromba del divin Sangue», a voler significare con quanto ardore ne avrebbe propagato la devozione e cantato le glorie. Dovette subire indicibili sofferenze e calunnie, ma alla fine ebbe la gioia di poter fondare la Congregazione dei Missionari del Prez.mo Sangue, oggi sparsa in molte parti del mondo. Il Signore per confortarlo nelle sue tribolazioni, un giorno, mentre celebrava la santa Messa, subito dopo la consacrazione gli fece vedere il cielo dal quale scendeva una catena d'oro, che passando nel calice, legava la sua anima per condurla alla gloria. Da quel giorno egli dovette soffrire ancora di più, ma fu sempre più intenso il suo zelo per portare alle anime i benefici del Sangue di Gesù. Fu beatificato da S. Pio X il 18 dicembre 1904 e canonizzato da Pio XII il 12 giugno 1954. Il suo corpo riposa nella chiesa di S. Maria in Trivio a Roma e in parte anche in Albano Laziale, presso Roma, chiuso in ricca urna. Dal cielo continua a largire grazie e miracoli specialmente ai devoti del Sangue Prezioso.


NON AVRAI ALTRO DIO

 


Ti ho parlato, figlio, della necessità che chi prega si ponga alla mia presenza, salendo fino a Me con un atto di Fede, di Speranza e di Carità.

L'uomo deve mettersi davanti a Me, non per mettermi davanti se stesso e il suo egoismo, preoccupato sempre di domandare cose materiali, ma deve raccogliersi davanti a Me, adorando e pregando per la glorificazione del Nome del Padre mio, per chiedere l'avvento del mio Regno e per l'attuazione della mia Volontà.

All'uomo di fede, che farà questo, sarà dato tutto il resto.

Il primo comandamento « Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio al di fuori di Me » significa che l'uomo, creatura libera ed intelligente, deve sulla terra collocarsi sul piano giusto dinnanzi a Me, se vuole trovare nel suo pellegrinaggio terreno, (perché tale è la vita umana, un cammino verso l'eternità) l'equilibrio fra le esigenze materiali e le esigenze spirituali della sua persona.

Il bisogno del soprannaturale è così prepotente nell'uomo che, se gli vengono a mancare queste realtà trascendenti, non ha felicità, non ha pace; il tormento si fa così grande da portarlo non di rado alla disperazione.


Ritornare a Dio

L'uomo è opera di Dio, e Dio conosce quello di cui ha bisogno. Per questo gli ha dato il primo comandamento che lo mette sulla strada onde collocare se stesso nel posto giusto dell'economia dell'Ordine universale.

L'uomo, uscito dalle mani di Dio, percorrendo il suo logico e naturale circuito, ritorna a Dio.

È questa la logica della fede e della ragione che così vogliono, che così esigono.

Tu mi domandi come? È semplice, figlio mio facendo di Dio lo scopo primo e supremo della propria esistenza.

« Conoscere, amare, servire Dio in questa vita per poi andarlo a godere nell'altra in Paradiso ». Questo è autentico, genuino catechismo che il pervertimento delle menti e dei cuori, naturali frutti di una concezione naturalistica della vita, ha spento nei cristiani e perfino in non pochi miei ministri. Ne vuoi un esempio pratico?

Non molto lontano dalla tua città, un religioso, che tu conosci, anima consacrata che dovrebbe tendere alla perfezione e conoscere questo catechismo sull'origine e sul fine della vita, in confessione sai che assolve, senza esigere pentimento, tutte le impurità, l'adulterio compreso.

Ha cancellato dalla sua vita, e dalla vita di tanti fedeli che affollano il suo confessionale, non solo il sesto e nono comandamento, ma tutti i comandamenti.

E non è solo quello sventurato religioso a pensarla in questo modo!

Ma i vescovi non si rendono conto di ciò che sta avvenendo nella loro Diocesi? E, se lo sanno, perché non hanno il coraggio di togliere a costoro la facoltà di confessare? Perché tollerano centri di vera corruzione?


I loro interessi

Come sono distanti dal perseguire il vero fine della vita, oggi, cristiani e sacerdoti sempre indaffarati, come se fossero loro i reggitori del mondo! Sono indaffarati nel perseguire se stessi, il loro io.

In apparenza tu li vedi zelanti ed attivi, tutti presi dalle loro iniziative. Nota che ho detto delle « loro » iniziative, non delle mie che sono molto più semplici, sicure e luminose: cercare Dio con tutti i mezzi a disposizione, amare Dio sopra ogni cosa, prima dei nostri e altrui interessi.

Gli interessi di Dio sono

1° - La Gloria di Dio.

2° - Il Regno di Dio.

3° - La Volontà di Dio.

Servire Dio esclude il servire se stessi.

Figlio, quanti sono i sacerdoti che servono fedelmente Dio? Li potresti conoscere anche tu!

Se le piante vanno giudicate dai loro frutti è facile capire quelli che servono Dio, e quelli che al contrario servono se stessi, cioè il Demonio.

Vedrai quante pere bacate cadranno ancora, tradendo, apostatando e rinnegando. Le vedrete con i vostri occhi...

Figlio, debbo dirti che la stoltezza umana è davvero sconfinata. Eppure sapete che nessuno può sfuggire alla morte: « Statutum est hominibus semel mori » e tutti sapete che la morte non è la fine totale dell'uomo, ma solo la momentanea separazione dell'anima dal corpo.

- Ma Gesù mio, e gli atei?

« A parole sono molti, un numero sterminato. In realtà sono molto meno; comunque non vi è nessuno che di fronte alla morte non abbia dubbi o perplessità. Ma io ti stavo parlando di quei sacerdoti che sono lungi dal possedere quella sapienza che perfino i pagani ebbero. Cicerone diceva: « Mors, quam bonum est judicium tuum ».

Il pensiero della morte, ritenuto saggio dagli stessi pagani, è allontanato dall'animo di questa generazione incredula come qualcosa di nefasto e di triste. Nessuno, fatte poche eccezioni, pensa alla morte e come punto di arrivo e come punto di partenza.

Il numero degli stolti è veramente grande oltre ogni dire!

Prega e ripara. Non allarmarti; offrirai la tua sofferenza: essa è a Me gradita. Come incenso profumato sale fino al mio trono per poi ridiscendere in una pioggia di grazie.

Ti benedico, figlio, e con te benedico coloro che ti sono vicini, che ti vogliono bene, che con te collaborano perché sia conosciuta la mia parola che è parola di vita.

Confidenze di Gesù a un Sacerdote (Mons. Ottavio Nichelini)

19 febbraio 1976


Per le anime chiamate al Santo Stato del Matrimonio

 


Dal Catechismo della perseveranza di Monsignor Gaume 


Vantaggi sociali.  

Se la famiglia è la base della società, è evidente che il sacramento che la forma è la base dell'edificio sociale.  Elevando il matrimonio alla dignità di sacramento, Nostro Signore ha elevato anche la società e le ha permesso di raggiungere quella superiorità intellettuale che contraddistingue le nazioni cristiane.  Unità, indissolubilità e santità erano le caratteristiche della famiglia primitiva.  Sviluppandosi secondo i suoi principi, la famiglia avrebbe dovuto dare vita a una società perfetta; ma il disordine originario ha rovesciato il piano divino.  La poligamia e il divorzio, rompendo l'unità primitiva, hanno introdotto nella famiglia gelosia, rancore e infelicità.44

La concupiscenza, escludendo ogni idea di santità, ridusse marito e moglie al livello dei bruti.  E dal focolare domestico uscirono sciami di esseri maligni!  E la società degradata si perse nel pozzo nero della sua stessa corruzione!  Il padre era un despota, la madre una schiava e i figli delle vittime, fino a diventare gli assassini dei loro genitori colpevoli.  In queste poche parole c'è la storia della famiglia pagana. 

Il Figlio di Dio, il Verbo per mezzo del quale sono state fatte tutte le cose, è sceso dalle colline eterne per riparare la sua opera.  Iniziò richiamando la famiglia alla sua istituzione primitiva.  Proibì la poligamia e il divorzio e fece del vincolo coniugale un sacramento della Nuova Legge.  Numerose grazie, adatte alle esigenze delle persone sposate, furono associate ad esso.  La famiglia cambiò volto e dalla famiglia il mondo fu rinnovato. 

Che differenza tra il padre pagano e quello cristiano!  Il primo è un despota con la spada sguainata.  Tra lui e i suoi figli non ci sono altri rapporti che quelli di una bestia selvaggia con i suoi piccoli, di un tiranno con gli schiavi.  La paternità, nella misura in cui è sublime, non esiste per lui.  Il padre cristiano, al contrario, conosce le gioie sante.  Venerabile rappresentante di quell'amato Padre che è nei cieli, immagine vivente del Creatore, partecipa non solo alla sua paternità divina, ma anche alla sua inesauribile tenerezza.  Oggetto di rispetto e di amore, quanto diventa dolce per lui quel potere che condivide anche con la moglie e i figli!  Ogni giorno, nelle cose più insignificanti come in quelle più importanti, sente di essere più amato che temuto.  La sua autorità è ancora più sacra che se brandisse una spada.  Sulla sua fronte il cristianesimo ha posto un raggio della maestà dell'Altissimo e una voce, che risuona in tutta la famiglia, si sente continuamente dire: "Chi ascolta te, ascolta me". 

Che dire della madre?  È soprattutto a lei che il sacramento del matrimonio è utile.  Il paganesimo mi mostra nella moglie solo una schiava da disonorare, da picchiare, da scacciare, da abbandonare alla vergogna e alla miseria; o una bestia da soma da destinare, come si fa ancora in Africa, ai lavori più rudi. 

Al contrario, quanto è bello il posto che il sacramento del matrimonio assegna alla madre di famiglia nella società cristiana!  Essere sacro, oggetto del più vivo affetto, del più tenero riguardo, della venerazione di tutti coloro che la circondano, l'uomo non è più un despota per lei, ma un protettore e un sostenitore.  Sul suo cuore esercita il più potente dei poteri, quello della dolcezza e della pazienza.  Posta tra il padre e il figlio, è una dolce mediatrice di pace - e apostola di quella carità che comunica a chiunque le si avvicini, di quella vita cristiana per la quale è così ben fatta.  Dotata di una missione angelica, attira l'uomo a Dio con le sue virtù e sparge i primi semi di bene nel cuore dei giovani.  Quanto è celestiale la sua autorità!  Oggi, grazie alle idee che il cristianesimo ha diffuso tra noi, un diluvio di anatemi cadrebbe sul capo del bambino che smettesse di amare e rispettare sua madre!  

E il bambino stesso, cosa non deve a quell'augusto Sacramento che ha cambiato coloro che gli hanno dato l'esistenza in esseri nuovi?  Il bambino pagano era schiavo di ogni capriccio, vittima di ogni tirannia.  Nessun rispetto per la sua vita, per il suo cuore, per la sua mente.  Quanto è diversa la sorte del bambino cristiano!  Il Figlio di Dio davanti a lui è quello dei suoi genitori, il fratello di Nostro Signore Gesù Cristo, l'erede del Cielo, l'angelo della terra, il santuario vivente della Divinità: questo è il figlio della Fede!  Quale formidabile barriera protegge la sua vita!  Guai a chi osasse mettere le mani sui suoi giorni o sulla sua innocenza!  Toccarla significa toccare il Dio degli eserciti nel pomo del suo occhio.  Non mi stupisco più di vedere città e paesi ricoperti di stabilimenti per la conservazione del bambino nel corpo e nell'anima.  Fare del bene a questo figlio dell'Altissimo significa, come ci dice il cristianesimo, meritare la gratitudine eterna del suo Padre che è nei cieli. 

Questo è dunque, in poche parole, ciò che il sacramento del matrimonio ha fatto e continua a fare quotidianamente per la famiglia, per ciascun membro della famiglia e, di conseguenza, per la società, di cui la famiglia è la base.  Se si toglie questo Sacramento, l'alleanza tra uomo e donna non è altro che un contratto ignobile e la fortuna prende il posto di tutte quelle qualità genuine che, assicurando la felicità delle persone sposate, garantiscono l'ordine e il riposo della società.  Se si toglie questo sacramento, la famiglia ricade in quello stato di degrado da cui il Vangelo l'ha tratta: il padre torna a essere un despota, la madre una schiava e il figlio una vittima.  Guardate ora i popoli che non hanno ancora ascoltato la Buona Novella45 e quelli che la disprezzano.  Che spettacolo!  Eppure ci sono uomini che si chiedono a cosa serva il cristianesimo!  E questi uomini sono ritenuti grandi filosofi! 

 

Preghiera 

O mio Dio, che sei tutto amore, ti ringrazio per aver elevato il matrimonio alla dignità di sacramento; concedi a coloro che lo ricevono la grazia di adempiere degnamente ai loro doveri. 

Sono deciso ad amare Dio sopra ogni cosa e il mio prossimo come me stesso per amore di Dio; e, a testimonianza di questo amore, pregherò spesso per mio padre e mia madre.

Robert T. Hart 

Come potete aspettarvi la compassione di Dio quando non esiste più nella vostra memoria? Poiché l'uomo ha scelto la via della corruzione, ora parteciperà alla propria distruzione.

 


Madre della Luce Perpetua 


"Miei cari figli, aspetterete che il cielo sia in fiamme prima di prendere in considerazione l'idea di cambiare strada? Quell'evento è ormai imminente e non passerà molto tempo prima che Dio inizi a ripulire ciò che l'uomo ha fatto di sbagliato.

Come potete aspettarvi la compassione di Dio quando non esiste più nella vostra memoria?

Poiché l'uomo ha scelto la via della corruzione, ora parteciperà alla propria distruzione.

L'umanità ha rifiutato di accettare le benedizioni di Dio, ora Dio non proteggerà più coloro che lo hanno disprezzato.

La purificazione, cari figli, sta per iniziare in preparazione della nuova terra senza peccato.

Non date per scontata la misericordia di Dio, cari figli, perché quest'ora del giudizio non sarà ritrattata. Gli angeli si stanno preparando a versare le loro fiale per purificare tutto il male e impedire che distrugga ancora più anime.

"Sia fatta la tua volontà

10 settembre 2007

LA DEVOZIONE AL PREZIOSO SANGUE

 


La tradizione tramanda che la Vergine SS.ma, dopo la sepoltura di Gesù, abbia raccolto il Sangue sparso lungo la Via Dolorosa e sul Calvario per onorarlo, essendo la reliquia più santa lasciata sulla terra dal suo Divin Figliolo. Da quel giorno le reliquie del Sangue di Cristo furono oggetto della più tenera devozione. Possiamo dire dunque che la devozione al Prez.mo Sangue sia sorta sul Calvario e sia rimasta poi sempre viva nella Chiesa. Né poteva essere altrimenti, perché il Sangue di Gesù è Sangue Divino, è il prezzo del nostro riscatto, il pegno dell'amore di Dio per le anime; ci ha dischiuso le porte del cielo, scorre perennemente su migliaia di altari e nutrisce milioni di anime. Degno è perciò l'Agnello di ricevere onore, gloria e benedizione, perché è stato ucciso e ci ha redento! Nutriamo anche noi viva devozione al Prezioso Sangue, perché sarà una sorgente perenne di grazie. Guardiamo nel Cristo insanguinato il modello perfetto di tutte le virtù, adoriamolo e amiamolo, ed uniti a Lui nella sofferenza, imploriamo il perdono dei nostri peccati.

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S. Gaspare del Bufalo un giorno, più che mai amareggiato per le lotte che doveva superare nel diffondere la devozione al Prez.mo Sangue, si rasserenò e predisse che sarebbe salito sulla Cattedra di S. Pietro un Pontefice che ne avrebbe favorito e inculcato il culto. Questo papa, possiamo dirlo senza pericolo di sbagliare, è stato Giovanni XXIII. Fin dall'inizio del suo pontificato venne pubblicamente esortando i fedeli a coltivare questa devozione; rivelando che egli stesso recitava nel mese di luglio tutti i giorni le litanie del Preziosissimo Sangue, come aveva appreso da fanciullo nella casa paterna. Anziché affidarla ad un cardinale volle riservare a sé la Protettoria della Congregazione dei Missionari del Prez.mo Sangue e, parlando nella Basilica di S. Pietro, ai cardinali, vescovi, prelati e a migliaia di fedeli, il 31 gennaio 1960 per la chiusura del Sinodo Romano, esaltò S. Gaspare come «Il vero e più grande apostolo della devozione al Prez.mo Sangue nel mondo». Il 24 gennaio dello stesso anno approvò per la Chiesa Universale le Litanie del Prez.mo Sangue e nel successivo 12 ottobre volle che alle invocazioni del «Dio sia benedetto» fosse aggiunto, per tutta la Chiesa, anche «Benedetto il suo Prez.mo Sangue». Ma l'atto ufficiale più solenne è senza dubbio la Lettera Apostolica «Inde a primis» del 30 giugno 1960, con la quale rivolgendosi al mondo cattolico, approvava, esaltava ed inculcava il culto verso il Prez.mo Sangue, additando in esso unitamente a quello per il S. Nome di Gesù e per il S. Cuore, una fonte di copiosi frutti spirituali ed il rimedio contro i mali che opprimono l'umanità. Possiamo chiamare perciò Giovanni XXIII «IL PAPA DEL PREZIOSISSIMO SANGUE» predetto da S. Gaspare.


L'UOMO E LE SUE TRE ETA’

 


V Carità

In questa 2a età, l'amore al prossimo cresce come un albero rigoglioso.

Si comincia a sentire l'amore a tutto quanto c'è sulla faccia della terra, ad eccezione che al peccato, a somiglianza di Dio che nulla odia di quanto ha creato.

Bisogna vedere in ciascuna persona al di là della sua scorza, il più delle volte inappetente o addirittura repellente, ciò che interiormente è o potrà divenire, a somiglianza di Dio che ama gli uomini, quasi sempre in peccato, non per quello che sono, ma per quello che potranno divenire.

Bisogna amare tutti, compatire e aiutare tutti, pregare per tutti, spegnendo ogni antipatia. Nessuno deve essere morto nel cuore nostro; altri potranno essere nostri nemici, ma noi non dobbiamo essere nemici a nessuno.

Un bisogno potente di soccorrere tutti ci deve spingere: « La carità di Cristo ci spinge » (2 Cor. 5,14).

Bisogna che di tutti ci interessiamo, o personalmente o per mezzo della S. Vincenzo: di poveri, di ammalati, di orfani, di carcerati, di disoccupati, ecc., avendo sempre per massima di fare da noi, senza importunare altri, tutto quello che è possibile fare.

L'ideale della carità è di entrare in una congregazione religiosa di carità o di apostolato e di farne le opere pur restando nel secolo. In questa 2a età la carità va prendendo il suo pieno sviluppo e giunge alla vigilia della maturazione, che verrà poi nella 3a età.

Padre Ildebrando A. Santangelo


IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO - La Passione è il regno dell'amore

 


La Passione è il regno dell'amore

Alla scuola della passione di Gesù l'anima impara l'amore: lo impara dalla vita nascosta, umiliata, disprezzata di Gesù, lo impara dalla grotta di Betlemme, nel silenzio della casetta di Nazareth, accanto alle fatiche della vita apostolica, nella espansione dell'ultima cena. Gradatamente, con un crescendo inesprimibile, sale a imparare l'amore che fiorisce dal tradimento, che raggiunge il culmine nell'agonia, l'amore divino che si consuma sulla Croce donando alla stessa umanità che lo immola i frutti, i meriti, le virtù della sua adorabile immolazione. q. 26

 SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO


SVEGLIATEVI FIGLI! O VI ASPETTATE CHE PARLI A CIASCUNO DI VOI PERSONALMENTE?

 


MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA
A LUZ DE MARIA
1 LUGLIO 2023


Amati figli del Mio Cuore Immacolato, vi benedico.
 

IL MIO DIVIN FIGLIO VI AMA E VI CHIEDE DI ESSERGLI FEDELI...


L'Amore del Mio Divin Figlio è la fonte della Sua infinita Misericordia, pertanto voi potete andare in qualsiasi momento a chiedere il Suo perdono "con cuore contrito e umiliato" (Sal. 50,19), con la fiducia e la certezza che il Suo amatissimo Cuore vi sta attendendo.
 
Miei amati figli:
 
LA TERRA È COPERTA DA DENSE NEBBIE. Voi non le vedete ad occhio nudo, solo coloro che osservano con occhi spirituali quello che sta succedendo, riescono ad arrivare alla vera essenza di quanto sta accadendo.  


Queste nebbie alimentate dal Demonio offuscano ancora di più i cuori di pietra, le menti che si sono date alle cose mondane e i Miei figli che negano quello che questa Madre ha detto in anticipo che sarebbe accaduto.

 
IN QUESTO MOMENTO L'UMANITÀ È RESTIA A FARE IL BENE, A CREDERE, AD OBBEDIRE E AD AMARE IL MIO DIVIN FIGLIO...

 
Vivrete ciò che non avete mai pensato di vivere a causa dell'incredulità, del disamore e della disobbedienza nei confronti del Mio Divino Figlio.


Nell’ansia di trovare qualcuno che neghi quello che rivelo perché lo accettiate, si aderisce in fretta alle falsità.

 

Amati figli, voi continuate a pregare, i Miei figli pregano e vengono ascoltati.


Sono indispensabili basi solide per poter mantenere salda la fede e perché la preghiera possa portare frutti di misericordia, di carità e di speranza, deve essere accompagnata dalle buone opere.
 
La preghiera è un agire nella Legge di Dio, affinché il frutto delle vostre opere e delle vostre azioni, sia quel buon fertilizzante che renda fertili coloro che vi stanno accanto.
 
La preghiera non deve essere solo verbale, ma deve nascere dal cuore e il cuore, per dare buoni frutti, deve nutrirsi degli atti e delle opere che compie colui che mette in pratica la Volontà di Dio.


I Comandamenti sono da rispettare, i Sacramenti devono essere rispettati e devono essere vissuti con amore e le Opere di Misericordia sono amore.
 
Com'è una persona di preghiera?
È il risultato dell'Amore Divino operante in quella creatura.
 
Vi invito all'unità (1), dovrete aiutarvi a vicenda per sopravvivere a ciò che sta per arrivare.

 
NON LASCIATE PER DOMANI QUELLO CHE POTETE FARE OGGI (Prov. 3,28). IL TEMPO STRINGE, ANCHE SE ALCUNI DEI MIEI FIGLI NON CI CREDONO.

 
Ricevete il Mio Divin Figlio, nel Suo Corpo e nel Suo Sangue, nella Santa Eucaristia.
Adoratelo nel Santissimo Sacramento dell'altare dove è presente, vivo e palpitante. 

 

PREPARATEVI PER L'ARRIVO DEL MIO AMATO ANGELO DI PACE, SENZA CONFONDERLO CON UN ANGELO DELLA CORTE CELESTE.
Lui èessenzialmente l'Angelo della Pace, grazie alla sua missione che è quella di continuare a guidare, ad incoraggiare e a provvedere costantemente la Parola Spirituale, affinché la Fede non venga meno. (2)

 

Amati figli, la "nuova Torre di Babele" che non confonderà le persone nel loro linguaggio, ma nella loro spiritualità, è stata costruita per smentire la Sacra Scrittura.


Vi verranno presentate novità spirituali accattivanti, per fare in modo che abbandoniate la Trinità Sacrosanta.


Quanti dicono che l'Anticristo (3) non esiste?
Questi sono i tentacoli con i quali l'Anticristo prepara il suo cammino...
Lui è sotto i vostri occhi e non lo vedete.


SVEGLIATEVI FIGLI! O VI ASPETTATE CHE PARLI A CIASCUNO DI VOI PERSONALMENTE?


Pregate figli, pregate, la natura continuerà a dare serie sorprese agli uomini.

Pregate figli, pregate con un cuore di carne, ne avete bisogno.

Pregate figli, pregate, Miami piangerà, pregate figli.

Pregate figli, pregate, il Paraguay ha bisogno delle vostre preghiere.

Pregate figli, pregate, molti dei Miei figli si convertiranno, torneranno all'Ovile dopo essere stati levigati ed essersi trovati di fronte alla Verità, sulla quale questa Madre vi aveva messi in guardia.


Voi adorerete il Mio Divin Figlio e vi rammaricherete per i vostri peccati.


Questa Madre non vi abbandonerà.
Io Ho accolto con amore le intense giornate di preghiera e di consacrazione che ho ricevuto dai Miei figli prediletti.

 
ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERÀ. (4)

 
In questo momento la Mia Benedizione speciale va ai figli del Mio Divin Figlio.

 
Mamma Maria

 

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO


1 – Riguardo all’unità del Popolo di Dio, leggere…
2 – Rivelazioni sull’Angelo della Pace, leggere…
3 – Rivelazioni sull’Anticristo, leggere…
4 – Il trionfo del Cuore Immacolato di Maria, leggere…

 

 

COMMENTO DI LUZ DE MARIA


Fratelli:

Nostro Signore Gesù Cristo ci ha dato un messaggio nel 2019:

"Comprendete che la pienezza del Mio Spirito nell'uomo è il trionfo del Cuore Immacolato di Mia Madre nelle persone; è per questo che Mia Madre ha lottato.
Non si tratta del Suo trionfo sulla terra, ma del trionfo della pienezza del Mio Santo Spirito in ogni persona. Mia Madre trionferà, non per Sé stessa, ma per la Nostra Trinità".

Ritengo che, sull'esempio della nostra Madre Santissima, noi dobbiamo sempre operare ed agire per la gloria della Trinità Sacrosanta.

La nostra Madre Santissima ci parla dell'Angelo di Pace, perché ci sia chiaro che è una creatura di Dio, inviata in questo momento così decisivo per l'umanità, con una missione che gli è stata affidata dalla Trinità Sacrosanta a favore dei figli di Dio, ma non dobbiamo "CONFONDERLO CON UN ANGELO DELLA CORTE CELESTE."

Fratelli, dobbiamo esercitare la coscienza e il discernimento, per non essere ingannati.

Amen.

Benedico gli occhi di chi legge le Mie chiamate