lunedì 3 luglio 2023

Per le anime chiamate al Santo Stato del Matrimonio

 


Dal Catechismo della perseveranza di Monsignor Gaume 


Vantaggi sociali.  

Se la famiglia è la base della società, è evidente che il sacramento che la forma è la base dell'edificio sociale.  Elevando il matrimonio alla dignità di sacramento, Nostro Signore ha elevato anche la società e le ha permesso di raggiungere quella superiorità intellettuale che contraddistingue le nazioni cristiane.  Unità, indissolubilità e santità erano le caratteristiche della famiglia primitiva.  Sviluppandosi secondo i suoi principi, la famiglia avrebbe dovuto dare vita a una società perfetta; ma il disordine originario ha rovesciato il piano divino.  La poligamia e il divorzio, rompendo l'unità primitiva, hanno introdotto nella famiglia gelosia, rancore e infelicità.44

La concupiscenza, escludendo ogni idea di santità, ridusse marito e moglie al livello dei bruti.  E dal focolare domestico uscirono sciami di esseri maligni!  E la società degradata si perse nel pozzo nero della sua stessa corruzione!  Il padre era un despota, la madre una schiava e i figli delle vittime, fino a diventare gli assassini dei loro genitori colpevoli.  In queste poche parole c'è la storia della famiglia pagana. 

Il Figlio di Dio, il Verbo per mezzo del quale sono state fatte tutte le cose, è sceso dalle colline eterne per riparare la sua opera.  Iniziò richiamando la famiglia alla sua istituzione primitiva.  Proibì la poligamia e il divorzio e fece del vincolo coniugale un sacramento della Nuova Legge.  Numerose grazie, adatte alle esigenze delle persone sposate, furono associate ad esso.  La famiglia cambiò volto e dalla famiglia il mondo fu rinnovato. 

Che differenza tra il padre pagano e quello cristiano!  Il primo è un despota con la spada sguainata.  Tra lui e i suoi figli non ci sono altri rapporti che quelli di una bestia selvaggia con i suoi piccoli, di un tiranno con gli schiavi.  La paternità, nella misura in cui è sublime, non esiste per lui.  Il padre cristiano, al contrario, conosce le gioie sante.  Venerabile rappresentante di quell'amato Padre che è nei cieli, immagine vivente del Creatore, partecipa non solo alla sua paternità divina, ma anche alla sua inesauribile tenerezza.  Oggetto di rispetto e di amore, quanto diventa dolce per lui quel potere che condivide anche con la moglie e i figli!  Ogni giorno, nelle cose più insignificanti come in quelle più importanti, sente di essere più amato che temuto.  La sua autorità è ancora più sacra che se brandisse una spada.  Sulla sua fronte il cristianesimo ha posto un raggio della maestà dell'Altissimo e una voce, che risuona in tutta la famiglia, si sente continuamente dire: "Chi ascolta te, ascolta me". 

Che dire della madre?  È soprattutto a lei che il sacramento del matrimonio è utile.  Il paganesimo mi mostra nella moglie solo una schiava da disonorare, da picchiare, da scacciare, da abbandonare alla vergogna e alla miseria; o una bestia da soma da destinare, come si fa ancora in Africa, ai lavori più rudi. 

Al contrario, quanto è bello il posto che il sacramento del matrimonio assegna alla madre di famiglia nella società cristiana!  Essere sacro, oggetto del più vivo affetto, del più tenero riguardo, della venerazione di tutti coloro che la circondano, l'uomo non è più un despota per lei, ma un protettore e un sostenitore.  Sul suo cuore esercita il più potente dei poteri, quello della dolcezza e della pazienza.  Posta tra il padre e il figlio, è una dolce mediatrice di pace - e apostola di quella carità che comunica a chiunque le si avvicini, di quella vita cristiana per la quale è così ben fatta.  Dotata di una missione angelica, attira l'uomo a Dio con le sue virtù e sparge i primi semi di bene nel cuore dei giovani.  Quanto è celestiale la sua autorità!  Oggi, grazie alle idee che il cristianesimo ha diffuso tra noi, un diluvio di anatemi cadrebbe sul capo del bambino che smettesse di amare e rispettare sua madre!  

E il bambino stesso, cosa non deve a quell'augusto Sacramento che ha cambiato coloro che gli hanno dato l'esistenza in esseri nuovi?  Il bambino pagano era schiavo di ogni capriccio, vittima di ogni tirannia.  Nessun rispetto per la sua vita, per il suo cuore, per la sua mente.  Quanto è diversa la sorte del bambino cristiano!  Il Figlio di Dio davanti a lui è quello dei suoi genitori, il fratello di Nostro Signore Gesù Cristo, l'erede del Cielo, l'angelo della terra, il santuario vivente della Divinità: questo è il figlio della Fede!  Quale formidabile barriera protegge la sua vita!  Guai a chi osasse mettere le mani sui suoi giorni o sulla sua innocenza!  Toccarla significa toccare il Dio degli eserciti nel pomo del suo occhio.  Non mi stupisco più di vedere città e paesi ricoperti di stabilimenti per la conservazione del bambino nel corpo e nell'anima.  Fare del bene a questo figlio dell'Altissimo significa, come ci dice il cristianesimo, meritare la gratitudine eterna del suo Padre che è nei cieli. 

Questo è dunque, in poche parole, ciò che il sacramento del matrimonio ha fatto e continua a fare quotidianamente per la famiglia, per ciascun membro della famiglia e, di conseguenza, per la società, di cui la famiglia è la base.  Se si toglie questo Sacramento, l'alleanza tra uomo e donna non è altro che un contratto ignobile e la fortuna prende il posto di tutte quelle qualità genuine che, assicurando la felicità delle persone sposate, garantiscono l'ordine e il riposo della società.  Se si toglie questo sacramento, la famiglia ricade in quello stato di degrado da cui il Vangelo l'ha tratta: il padre torna a essere un despota, la madre una schiava e il figlio una vittima.  Guardate ora i popoli che non hanno ancora ascoltato la Buona Novella45 e quelli che la disprezzano.  Che spettacolo!  Eppure ci sono uomini che si chiedono a cosa serva il cristianesimo!  E questi uomini sono ritenuti grandi filosofi! 

 

Preghiera 

O mio Dio, che sei tutto amore, ti ringrazio per aver elevato il matrimonio alla dignità di sacramento; concedi a coloro che lo ricevono la grazia di adempiere degnamente ai loro doveri. 

Sono deciso ad amare Dio sopra ogni cosa e il mio prossimo come me stesso per amore di Dio; e, a testimonianza di questo amore, pregherò spesso per mio padre e mia madre.

Robert T. Hart 

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