venerdì 28 luglio 2023

I PERSECUTORI DEL SANGUE

 

Purtroppo la Passione non ebbe termine sul Golgota e non ha avuto mai termine; ancora Gesù continua ad essere crocifisso e a versare Sangue. La lotta che si fa alla Chiesa e ai cristiani si fa a Cristo, perché i perseguitati sono membra del Corpo di Cristo. «Così Cristo continua a sanguinare, non solo per il sangue dei martiri, ma per tutti gli strazi inferti ai suoi fedeli, per le umiliazioni dei suoi ministri, per i vilipendi al suo Vicario, per le chiese arse e profanate, per le opere distrutte, per la carità infranta, per l'usura quotidiana della calunnia. Governi, scrittori, oratori, filosofi, tutta una varia coalizione di persecutori che uccide o inceppa l'opera d'amore, la dottrina e l'espansione della Chiesa, prolungando la Passione di Cristo, facendo piovere ancora Sangue dalle sue piaghe» (L Giordani. IL SANGUE DI CRISTO). Quante volte, anche ai nostri giorni, il S. Sacrificio deve essere celebrato nascostamente, perché i sacerdoti o sono in carcere o ricercati a morte! È vero che va in voga un certo ritornello «Cristo sì, preti no!» Ma in realtà la persecuzione è contro il Primo Sacerdote, Cristo. «Se tu sei contro la Chiesa, dice S. Caterina, come potrai partecipare al Sangue del Figliolo di Dio? Chi spregia questo dolce Vicario di Cristo, spregia il Sangue!». Forse in questo momento tu pensi: «Io non sono un persecutore del Sangue di Cristo!» Bada che, non solo chi imprigiona od uccide, perseguita; si perseguita anche con la calunnia, l'odio, lo scandalo; si perseguita anche con l'indifferenza. Vi sono «i parassiti del Sangue» cioè coloro che usufruiscono dei frutti della Redenzione, ma nulla fanno per Cristo. Quanti ritengono di far una larga concessione al prete, andando in chiesa la domenica! E perciò vogliono essere riveriti, lodati, aiutati! No! Dobbiamo essere cristiani generosi, dobbiamo professare la fede per la fede e non per secondi fini, dobbiamo mettere in opera tutte le nostre energie per cooperare alla saldezza della Chiesa, nostra madre.

----------------

Il P. Rey nel suo «Mese del Preziosissimo Sangue» riporta un episodio della persecuzione bolscevica, accaduto nella città di Pietroburgo. I rivoluzionari avevano deciso di servirsi, come luogo di ritrovo, di una chiesa. Alcuni fanciulli lo vennero a sapere e, di notte, vi si introdussero; sicché, quando i militi all'alba, sfasciando le porte vi penetrarono, li trovarono tutti inginocchiati presso l'Altare. Invitati ad uscire i fanciulli si opposero decisamente. I rivoluzionari puntarono i fucili contro di loro, ma i piccoli non si mossero. Irritati da tanta fermezza fecero fuoco, uccidendone due e ferendo gli altri. Un piccolo ferito, portato a casa, moribondo, disse alla mamma: «Abbiamo difeso Gesù e i rivoluzionari non hanno osato mettere le mani sul Tabernacolo». Non temiamo le persecuzioni. Vane sono le speranze dei carnefici; la Chiesa non crollerà giammai e il sangue dei martiri sarà seme fecondo di nuovi cristiani.


Nessun commento:

Posta un commento