Messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais domenica 23.07.2023 (8a edizione dell’ “Incontro delle Famiglie”)
La prima grazia è il ringraziamento. Vogliamo ringraziare Dio perché, in questi tempi in cui la famiglia deve affrontare difficoltà così grandi per compiere con amore la propria missione, abbiamo la grazia di poter stare in questa Valle sperimentando un incontro con il Cielo, un incontro in cui le nostre famiglie, insieme alla Sacra Famiglia di Nazareth, intercedono per tutte le famiglie della terra. Ringraziamo perché siamo benedetti da Dio, perché abbiamo la felicità di poter dire insieme: “La mia famiglia è un dono di Dio”. È questa la felicità che abbiamo in questo incontro: sentire quanto Dio benedice la nostra famiglia, sentire quanto la nostra famiglia è benedetta da Dio.
Dunque ama di più la tua famiglia, guida con sapienza la tua famiglia. Voi padri, chiedete sempre a San Giuseppe di rendervi strumenti, padri degni di amore per i vostri figli, per le vostre spose, confidando pienamente nella costruzione di questo giardino bellissimo. Perché la famiglia è un giardino che Dio ha creato per noi, un giardino del quale tutti devono prendersi cura e difendere dalle grinfie del nemico. Perché ciò che oggi il demonio desidera di più è distruggere la tua famiglia. Ma questo incontro ci fa rinnovare la fede e la vita di preghiera, ci fa rinnovare la forza per lottare e proteggere insieme le famiglie del mondo intero, perché siamo qui riuniti pregando Dio per le famiglie del mondo intero.
La famiglia è la ricchezza del mondo. Questa Valle oggi simboleggia la ricchezza, questo colore giallo che è qui ai piedi della Madre simbolizza la ricchezza, la ricchezza che è la famiglia. Non esiste nel mondo una ricchezza maggiore della tua famiglia. Non esiste oro, non esiste argento, non esiste denaro che possa comprare il valore della tua famiglia.
Per questo tu madre, ama questa grazia di essere madre, questa grazia di essere lo strumento maggiore dentro la casa, edificando, costruendo, amando. Perché la donna ha il dono di edificare la sua famiglia, ha il dono di dare forza al suo sposo, affinché la sua famiglia sia realmente ricca agli occhi del Padre.
Quando parliamo di famiglia pensiamo ai bambini: il bambino simbolizza l’amore di una famiglia. Oggi questo giardino è bellissimo, perché ci sono tanti bambini. Questo giardino è meraviglioso perché ci sono angeli, che sono i nostri bambini. I bambini sono la ricchezza di questo giardino. Chi ama un figlio, lotta affinché il mondo sia un mondo migliore per lui. Allora questa è la responsabilità delle famiglie: costruire un mondo migliore per i loro figli, edificare un mondo degno per i nostri bambini. Perché, in verità, il mondo che l’umanità sta costruendo non è un mondo degno dei nostri bambini, è un mondo malato, nel quale i giovani hanno perso la loro essenza, il loro splendore, la loro ricchezza. Perché il bambino cresce. Questo bambino di oggi sarà il giovane di domani, che sarà responsabile per la costruzione di un mondo di pace.
Ed è nei giovani, che oggi sono l’essenza della famiglia, che nasceranno nuove vocazioni, nuovi prodigi: in essi scorrerà la benedizione di Dio. Giovani, è nel vostro cuore che Dio sta depositando la felicità di una vocazione santa: sacerdotale, matrimoniale, religiosa, missionaria. È la vostra vita. Voi siete il sole della nostra famiglia, siete coloro che illumineranno le nostre famiglie. Per questo è necessario pregare sempre Dio per i giovani. Giovane, non perdere la tua speranza, non perdere la tua gioia! Nel vostro cuore germoglieranno i prodigi di famiglie sante, di sacerdoti santi.
Quando si parla di famiglia, si parla della culla della fraternità. Una famiglia fraterna produce frutti. Noi abbiamo la felicità di vivere questo “incontro delle famiglie” in una famiglia fraterna costruita dalle mani del nostro Creatore, guidata dalla Misericordia di Gesù e fortificata dalla luce dello Spirito Santo. Abbiamo la grazia di vivere una fraternità. Come è bello che voi possiate partecipare a un “incontro delle famiglie” all’interno di una comunità familiare, una comunità di vita, una comunità in cui il pane si moltiplica perché l’amore esiste! Come è bella la fraternità!
Gesù Misericordioso disse: “quando il mondo sarà fraterno, il mondo sarà felice”. Sono pienamente certa che in questi giorni in cui avete vissuto la fraternità, siete stati felici, nonostante i sacrifici e la penitenza. Quando amiamo la volontà di Dio, il sacrificio diventa benedizione. E noi sappiamo che questa Valle è una benedizione di Dio. Per questo Dio ha preparato qui tutti i cuori affinché questo luogo diventi un santuario di amore, che sono le famiglie. Il santuario dell’amore sono le nostre famiglie.
Oggi avete ricevuto Gesù e avete meditato il Santo Vangelo, nel quale Gesù ci insegna ad essere famiglie che vincono le trappole del demonio che sono i peccati, che sono le sue insidie, soprattutto le insidie contro la famiglia. Quanto è difficile oggi essere famiglia! Essere un buon padre, essere una madre degna, essere un buon figlio. Quanto è difficile oggi qualcosa che dovrebbe essere così facile. Tu dici soltanto questa parola: croce. Perché non dici “benedizione”? Sono certa che Gesù, quando prese la croce, non pensò alla croce ma pensò alla benedizione: salvare voi, dare la vita per voi.
Quando abbracci la tua famiglia non pensare alla croce, pensa alla benedizione che è la tua famiglia. Voi genitori anziani, che avete figli buoni e oggi siete assistiti da loro: questa è una benedizione! Il buon figlio non disprezzerà mai un genitore, perché un buon genitore non disprezzerà mai un figlio. Questa è grazia. Non è croce prendersi cura di qualcuno, è benedizione!
La famiglia è un tesoro, è la ricchezza, è il santuario dell’amore. Quando parliamo di famiglia parliamo di un Brasile vittorioso e di un mondo vittorioso. Gesù dice: “la famiglia sarà la costruttrice missionaria della pace e dell’amore”. E oggi viviamo una domenica così bella, dedicata a coloro che con tanto affetto si sono presi cura dei propri genitori, dei figli e oggi dei nipoti, che sono i nonni. I più maturi, testimoni di un amore verissimo. La famiglia è un’alleanza che niente potrà distruggere, se essa prega e resta unita in preghiera.
Allora la richiesta che vi faccio oggi è pregare, è invocare lo Spirito Santo per le vostre famiglie. Chiedi la Misericordia di Dio per la tua famiglia. Siamo nel tempo della giustizia di Dio. Molte famiglie stanno vivendo momenti di grande sofferenza e questa sofferenza è un avvertimento, è per avvisare le famiglie. La famiglia deve essere di più perseverante nella fede, perseverante nella preghiera. Oggi spesso la famiglia ha tanto tempo, ma non ha tempo per essere famiglia davanti a Dio, tendere le mani e dire: “grazie, Signore per il dono che è la mia famiglia”. Quanti genitori non abbracciano più i loro figli! Oggi manca nel mondo l’abbraccio, l’affetto. Il mondo è sempre più freddo perché le nostre famiglie non sanno vivere questo calore, questo amore, questo sentimento che salverà il mondo, che è una famiglia unita e perseverante nella preghiera. Allora le prove che la tua famiglia oggi sta passando sono un segno che dobbiamo accendere una fiamma che si chiama fede.
Quando sei nell’oscurità, la gioia più grande è quando arriva una luce per illuminarti. Così in questo momento pieno di oscurità per le famiglie, quello che più vogliamo è che lo Spirito Santo venga ad illuminarci. Allora chiediamo allo Spirito Santo di illuminarci!
È tanta benedizione, figli, è tanta grazia, è bellissimo poter vivere un “incontro delle famiglie” in un luogo di fraternità. Per questo vogliamo aprire gli occhi, vogliamo valorizzare di più questo insegnamento del Cielo, la parola di Dio. Non permettere che il nemico distrugga la tua casa, non permettere che il nemico distrugga la tua famiglia, la tua comunità, la Santa Chiesa. La nostra missione è pregare, è chiedere allo Spirito Santo di benedire le nostre famiglie, di benedire la Santa Chiesa, di benedire i nostri bambini, di benedire i nostri giovani, di benedire i papà, le mamme e i nonni. Questo è l’impegno della Madre di Dio con i figli di Dio, questo è l’impegno di San Giuseppe con tutti i padri, questo è l’impegno di Gesù con i nostri bambini e giovani: edificare e restaurare la santità delle nostre case. Questa è benedizione di Dio.
in questo momento la Madonna benedice tutti
Dio vuole che la famiglia risplenda nel mondo con vocazioni sante, padri benedetti e madri benedette, giovani edificatori di una missione di amore, di una missione che sia veramente di santità. Che il mondo sia benedetto, che le nostre famiglie siano benedette e in modo molto speciale tutta la Santa Chiesa, tutti gli strumenti di Dio, perché il mondo è carente di questa luce dello Spirito Santo e io voglio dirvi, come Madre, che questa luce vuole illuminarci. Lo Spirito Santo illuminerà le famiglie, voi avrete la forza per edificare le vostre famiglie nella vita di santità. Basta che affidiate sempre le vostre famiglie, con un atto di consacrazione fedele, al Cuore di Gesù, di Maria e di S. Giuseppe. Dio edificherà sulla terra un santuario di amore e di pace.
Che Dio benedica questa fraternità e che questo incontro vi faccia riflettere su una cosa molto grande: il demonio ha una sete terribile di distruggere la fraternità e le famiglie, ma voi siete nelle condizioni di distruggere il demonio con la preghiera. Allora non permettete che il Male vi avveleni, figli! Voi tutti siete importanti per Dio. Non esiste un figlio che non sia importante per il Padre. Allora amate di più, rispettatevi di più, amate la missione degli altri, amate la vostra missione, non vogliate mai camminare da soli. Se Dio avesse voluto che gli uomini camminassero da soli, non avrebbe dato a Gesù una famiglia, non vi avrebbe dato una famiglia. Dovete camminare tenendovi per mano, perché noi siamo gli uni per gli altri e Dio è per tutti noi.
I fiori sono stati benedetti per la guarigione e liberazione dei malati nel corpo e nell’anima.
Che tutti rimangano nella pace, con la grazia e la protezione della Sacra Famiglia di Nazareth.
Ecco la Serva di Dio, l’Immacolata Concezione, la Madre della Pietà. Il Signore mi chiama.
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