domenica 30 luglio 2023

IL SANGUE DI GESÙ E IL PURGATORIO

 


Se nell'Inferno i dannati si disperano, perché il Sangue di Cristo è loro di eterna condanna, nel Purgatorio le anime soffrono temporaneamente; il Sangue di Cristo forma l'oggetto principale della loro speranza ed è per noi viventi il mezzo per sollevare le loro pene. L'esistenza del Purgatorio è verità di fede. Le anime, se non godono già la visione beatifica, si trovano nello stato voluto dall'amore purificante di Dio, che chiamiamo comunemente purgatorio. Ma, è anche di fede, che noi possiamo alleviare quelle pene, applicando per le Anime Sante i meriti del Sangue di Gesù. Subito dopo la sua morte il Signore apparve alle anime dei giusti, che da secoli attendevano la sua venuta, piene di fede nella virtù salvatrice della sua Passione. «Tu, o Signore, per mezzo del tuo Sangue, liberasti i prigionieri da quella fossa profonda, dove non è acqua». L'unico mezzo perciò per liberarle da quelle sofferenze è l'applicazione dei meriti del Sangue Divino. Tutte le opere buone, specialmente la preghiera e la carità, possono essere fatte con l'intenzione di applicarne i frutti alle Anime del Purgatorio; ma i mezzi più eccellenti sono due: far celebrare sante Messe ed accostarsi alla S. Comunione. La S. Messa non è altro che lo stesso sacrificio della Croce, che si rinnova in modo incruento sull'altare, perciò, come furono infiniti i meriti del Sangue di Cristo sulla Croce, così lo sono sull'altare. Cosa potremmo offrire di più prezioso a Dio a vantaggio di quelle Anime? E quando potrebbe essere più efficace la nostra preghiera, se non nel momento in cui riceviamo il Corpo e il Sangue di Gesù nell'anima nostra? Ci potrà allora Egli negare la sua misericordia per quelle anime tanto care al suo Cuore? Perciò, se possiamo aiutare le Anime del Purgatorio, ricordiamo che è nostro dovere farlo. Sono le anime dei nostri parenti, di persone che ci furono care e ci fecero del bene nella vita. Un giorno andremo anche noi in Purgatorio. Come vorremmo allora che tutti ci aiutassero! Ma come possiamo sperarlo, se ora siamo indifferenti verso coloro che ci hanno preceduto in quel luogo di espiazione?

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Nel 1890 morì la Ven. Maria Rosa Carafa della Spina, di nobilissima famiglia napoletana. Si distinse nella sua vita per una speciale devozione al Prez.mo Sangue e alle Anime del Purgatorio. Una volta nel giorno dei Morti, Gesù le mostrò in visione il Purgatorio. Un mare di fiamme apparve al suo sguardo atterrito. Gesù le disse: «Figlia mia, hai un gran mezzo nelle tue mani per spegnere quelle fiamme. Prendi il Sangue dal mio Cuore e versalo su di esse». Ella così fece e vide le Anime Sante salire al cielo come stelle luminose. Allora la Venerabile pregò Gesù: «Signore, voglio liberare tutte queste Anime!» e Gesù le rispose «Se gli uomini pensassero al tesoro che hanno nelle mani, e come potrebbero liberare a migliaia le Anime che qui penano! Saremo anche noi insensibili all'invocazione delle Anime Purganti? Riflettiamo che esse hanno sempre aiutato prodigiosamente chi ha offerto suffragi per loro. Se dunque vogliamo grazie e protezione, offriamo il Sangue di Gesù per la loro liberazione.


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