domenica 16 luglio 2023

CHE SIGNIFICA PERFETTISSIMO? Perfettissimo significa che in Dio è ogni perfezione, senza difetto e senza limiti, ossia che Egli è potenza, sapienza, bontà infinita.

 


SPIEGAZIONE TEOLOGICA DEL CATECHISMO DI S. S. PIO X 


3 . CHE SIGNIFICA PERFETTISSIMO?  

 Perfettissimo significa che in Dio è ogni perfezione, senza difetto e senza limiti, ossia che Egli è potenza, sapienza, bontà infinita. 


I. Perfettissimo significa che in Dio è ogni perfezione.  

 Due poveri ciechi gridavano a Gesù: «Signore, Figlio di David, abbi pietà di noi!» (cfr., Mt 20, 29-34). Si sentivano infelici  perché mancava loro una qualità o perfezione che avevano tutti gli altri: la vista.  

 Gli uomini, per essere perfetti devono avere l’anima e il corpo integri in tutte le loro parti. Perfetto infatti è tutto ciò cui nulla manca di quello che è richiesto dalla sua natura. Se all'uomo manca il senso della vista o dell'udito non è perfetto, perché gli manca qualcosa che è richiesto dalla sua natura; ma non può dirsi imperfetto se gli mancano le ali dell'uccello per volare: la natura dell'uomo non richiede affatto le ali.  

Le qualità o perfezioni nelle creature hanno dei gradi, e possono essere maggiori o minori, Il bambino che ricorda le sue preghiere e che sa bene il catechismo, dimostra di avere la perfezione della memoria. Però i filosofi Seneca e Pico della Mirandola, l'Imperatore Adriano, i quali, a quanto, si dice, ricordavano da capo a fondo un intero libro dopo averlo letto una sola volta, avevano una memoria molto più perfetta della maggior parte degli uomini. Tuttavia neppure la memoria di costoro era perfettissima, perché anche se ricordavano alla lettera un libro intero, non credo che potessero ricordarne un centinaio, dopo una sola lettura.  

 Gli esseri creati né hanno tutte le perfezioni possibili, né hanno in grado sommo le perfezioni che possiedono.  

Le creature possono essere perfette, ma non perfettissime. Perfettissimo è solo colui che possiede tutte le perfezioni possibili e ciascuna perfezione possiede nel massimo grado. possibile. In questo senso, solo Dio è perfettissimo.  

I) In Dio vi sono tutte le perfezioni di tutti gli esseri creati. Tutte le creature sono opera di Dio. Orbene; poiché nelle creature vi sono molte perfezioni tutte ricevute da Dio, in Dio ci devono essere le stesse perfezioni. Perché se Dio ne fosse privo, come potrebbe comunicarle? Se Dio non avesse tutte le perfezioni che si trovano nelle creature, come potrebbe essere il loro creatore?  

 Se vi sono creature che, come i santi e gli angeli, sono buone, in Dio vi deve essere la bontà. Se vi sono esseri che, come il vento, l'acqua, il fuoco, hanno una grande potenza, Dio che le ha create, deve essere potente. Se l'uomo e l'angelo conoscono molte cose e sono sapienti, in Dio, loro creatore, necessariamente vi devono essere la scienza e la sapienza.  

 2) In Dio vi sono tutte le perfezioni di tutte le cose possibili. Oltre le cose esistenti e create, innumerevoli altri esseri potrebbero ricevere l'esistenza da Dio. Invece di un solo mondo sidereo ve ne potrebbero essere moltissimi altri; invece di due miliardi di uomini che vivono attualmente sulla terra, altri innumerevoli potrebbero esistere. Tutte le perfezioni degli esseri possibili deriverebbero da Dio; che perciò deve possedere tutte le perfezioni possibili. È anzi più esatto dire che Dio è tutta la perfezione possibile, che è la perfezione stessa.  

 II. ... senza difetto e senza limiti. – Se a Dio mancasse anche una sola perfezione possibile, non sarebbe più Dio poiché sarebbe finito. Invece Dio è necessariamente infinito e possiede tutte le perfezioni. A Lui non solo non ne manca alcuna, ma ognuna è senza limiti, è somma. Infatti se qualche perfezione di Dio fosse limitata, Dio sarebbe limitato. cioè finito, e per questo non sarebbe più Dio.  

 Il Concilio Vaticano (1) insegna che Dio è «infinito in ogni perfezione, al di sopra di quanto è e si può pensare  fuori di Lui, in modo ineffabile» (Sess. 3, c. I; Dz 1782). Lo Spirito Santo ci assicura che «grande è il Signore e sommamente degno di lode, e di sua grandezza non si giunge al fondo» (Sal.144, 3). «Il Signore è perfetto in tutto» (TERT. contro Marc., I, 24), e «tutto il bene che si può pensare dì Lui tocca l'infinito e non può affatto essere circoscritto» (SAN GREG. NAz., In Cant., hom. 5).  

 Le perfezioni di Dio sono senza difetto, e senza limiti, perciò sono infinite. Però un solo essere infinito può esistere. Come infatti sono concepibili più infiniti distinti l'uno dall'altro? Le perfezioni di Dio sono Dio stesso, sono una sola cosa con Lui. Perciò non solo Dio ha la bontà, ma è la stessa bontà; non solo è sapiente, ma è la stessa sapienza; non solo è santo, ma è la stessa santità; è la giustizia, è la misericordia ... A noi è impossibile comprendere tanta grandezza. «Le perfezioni di Dio sono così grandi e così mirabili che se il mondo fosse ripieno di libri e tutti gli uomini fossero scrittori e l'acqua del mare fosse cambiata in inchiostro, i libri sarebbero esauriti e stanchi gli scrittori e asciugato il mare prima che si possa esporre perfettamente una sola sua perfezione» (SANT' AGOSTINO). Noi non possiamo comprendere appieno le perfezioni di Dio, e anche se le comprendessimo, non potremmo esprimerle.  

 III. ... ossia ch'Egli è potenza, sapienza e bontà infinita.  

Tutte le perfezioni sono in Dio, e tutte le perfezioni di Dio sono infinite. Però ai nostri occhi risplendono di più la potenza, la sapienza e la bontà, delle quali si parlerà più ampiamente nei numeri seguenti.  

 Riflessione. - Dio è perfettissimo e da Lui derivano tutte le perfezioni delle creature, le quali devono essere la scala che ci eleva a Dio, e non una catena che ci trascina al peccato. Beato  l'occhio puro che sa vedere Dio in tutte le cose e in tutti gli avvenimenti! Tutto è puro per colui che è puro e che in tutte le cose vede rispecchiate la bontà e la bellezza di Dio!

  

 ESEMPIO. - 1. Dio è ordine, bellezza e amore:  

 Nell'ora che pel bruno firmamento Comincia un tremolio di punti d'oro, d'atomi d'argento, guardo e dimando: dite, o luci belle, ditemi che cosa è Dio?  

- Ordine - mi rispondono le stelle.  

Quando all'april la valle, il monte, il prato, i margini del rio, ogni campo dai fiori è festeggiato, guardo e dimando: Dite, o bei colori, ditemi che cosa è Dio? - Bellezza - mi rispondono quei fiori.  

Quando il tuo sguardo innanzi a me scintilla, amabilmente pio, io chiedo al lume della tua pupilla:  

Dimmi, se 'l sai, bel messagger del core, Dimmi: che cosa è Dio?  

E la pupilla mi risponde: Amore!  

(Aleardo Aleardi)  


Sac. C. T. DRAGONE, P. S. S. P.

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