mercoledì 31 luglio 2024

Resurrezione di Gesù - Pasqua

 


Il Mio Corpo è risorto il terzo giorno. Ed anche se agli uomini questo procedimento pare non credibile, perché non possono fornire nessuna conferma per questo, comunque deve essere sempre di nuovo annunciato all’umanità mediante il ‘Mio Spirito ‘ che Io Sono veramente risorto dai morti. Perché ho vinto la morte mediante la Mia Opera di Redenzione, che il Mio avversario ha portato nel mondo solo attraverso la sua caduta nell’abisso. E vi ho dimostrato con la Mia Resurrezione che non esiste nessuna morte per l’essere spirituale, che quindi ogni ritrasformazione nell’essere primordiale, che viene raggiunta mediante una vita d’amore come l’ho vissuta d’esempio per gli uomini, esclude ogni stato di morte, ogni impotenza ed assenza di forza ed ora l’anima può entrare nell’eterna Vita, appena questa ha compiuta una tale trasformazione nella vita terrena. La morte è stata vinta mediante il Mio Sacrificio sulla Croce, perché con ciò è stata eliminata la colpa ur ed all’essere è stata data di nuovo la possibilità di eseguire la ritrasformazione nel suo essere ur, che ora garantisce anche una Vita eterna. volevo fornirvi la dimostrazione che anche il corpo fisico può spiritualizzarsi e perciò questo non avrebbe da temere nessuna morte, se all’uomo riuscisse la spiritualizzazione del suo corpo già sulla Terra. Io Stesso come Uomo Gesù mediante la Mia Vita d’Amore ho spiritualizzato tutte le sostanze ancora immature del Mio Corpo, le ho portate alla maturazione; l’Amore ha mitigato tutto il non spirituale in Me, e l’ha indotto ad unirsi con la Mia Anima, in modo che Corpo ed Anima hanno potuto collegarsi con l’Eterno Spirito di Dio e dopo si è svolta la totale fusione con Lui. Un essere totalmente spiritualizzato non può più soccombere alla morte, perché la morte è uno stato d’assenza di forza, un essere spiritualizzato però è Luce e Forza in Abbondanza e libero da ogni legame. Il procedimento della Mia Resurrezione quindi è stato visibile anche agli uomini perché hanno trovato la Mia tomba vuota – che ora gli increduli volevano far credere agli uomini il rapimento del Mio Corpo, cosa che era comprensibile, ma anche questo non lo potevano dimostrare. E soltanto i credenti accetteranno la Mia Resurrezione sempre come Verità, quegli uomini che sono già intimamente uniti con Me mediante l’amore oppure la loro buona volontà di camminare giustamente davanti ai Miei Occhi. Ma che questa ha avuto luogo è vero, perché anche con ciò si sono solo adempiute le promesse che erano giunte agli uomini mediante veggenti e profeti. La Mia Resurrezione era una grande sconfitta per il Mio avversario a cui ho portato la dimostrazione che l’Amore è più forte dell’odio, che lui non manterrebbe il suo seguito nello stato di morte in eterno, perché Io Stesso ho vinto la morte e quindi posso dare la vita ad ognuno che riconosce la Mia Opera di Redenzione e che approfitta delle Grazie conquistate sulla Croce. Per il Mio avversario quindi la Mia Resurrezione è una sconfitta e per questo cerca di irritare gli uomini e di rappresentare dubbiosa la Mia Resurrezione. Ma ciononostante non potrà impedire la resurrezione di coloro che Mi seguono, che credono in Me ed ai quali ora posso anche donare la Vita eterna, come l’ho promesso. Ed il suo seguito diminuirà costantemente, perché sempre di nuovo risorgeranno degli uomini alla Vita eterna, perché ho vinto la morte, perché non può eternamente appesantire il suo essere, la cui volontà è di ritornare di nuovo da Me e che perciò si rifugia sotto la Croce per sfuggire alla violenza del Mio avversario. Per questo la morte è stata superata e la resurrezione alla Vita gli è assicurata. (23.04.1962) Anche i Miei discepoli non volevano credere che ero risorto dai morti, benché l’abbia promesso loro già prima. Ma rafforzai la loro fede e Mi riconobbero quando venni da loro. Questi dunque ebbero la conferma che avevo vinto la morte, perché loro dovevano annunciarMi pieni di convinzione, loro dovevano menzionare il Mio morire sulla Croce ed anche la Mia Resurrezione. Dovevano venire a conoscere questo sapere quegli uomini che credono in Me e che devono intraprendere la via verso la Croce, perché soltanto allora potevano trovare la Redenzione, quando anche loro portavano la loro colpa a Me sotto la Croce. Ma anche questa Mia più grande Opera di Redenzione sarebbe caduta nella dimenticanza se il Mio Spirito non avesse potuto sempre operare in quegli uomini che si davano totalmente a Me ed Io, da liberato, potevo anche colmare con il Mio Spirito che li istruiva di nuovo dall’interiore, che dischiuse loro il sapere dell’Opera di Redenzione di Gesù Cristo. Perché tutto ciò che veniva guidato agli uomini come tradizione, non si conservava a lungo nella Verità. Dove l’intelletto umano soltanto era attivo, là si formavano anche punti di vista errati, che però vennero anche tramandati come “tradizioni” e quindi non offrivano più alcuna garanzia per la pura Verità. Ma dove il Mio Spirito poteva agire nell’uomo, veniva anche sempre esternata la pura Verità e sia il sapere delle Mie sofferenze e del Mio morire sulla Croce come anche la Mia Resurrezione viene tramandata agli uomini, perché questo sapere è assolutamente necessario se anche la fede in ciò deve colmare gli uomini. Ed il Mio Spirito sarà anche sempre attivo in quell’uomo che si dona a Me per ricevere la pura Verità. Agli uomini giungerà sempre di nuovo l’annuncio e sarà sempre data la giusta chiarificazione, affinché voi uomini possiate credere convinti alla Mia Resurrezione ed al fatto che ho vinto la morte, che per voi non deve più esistere la morte quando vi ponete al Mio Fianco, quando voi stessi volete che Io Sia morto per voi, quando voi credete vivamente a Me ed alla Mia Opera di Redenzione che Io Stesso ho compiuto nell’Uomo Gesù. Io Sono risorto dai morti e così anche voi risorgerete dopo la morte del vostro corpo, alla Vita eterna. E non avete più bisogno di temere alcuna morte, appena siete divenuti liberi dal nemico delle vostre anime, dal Mio avversario, appena vi lasciate liberare da Me, perché allora per voi non esisterà più la morte, allora vivrete in e con Me e non perderete mai più in eterno questa Vita. Amen

23. aprile 1962

Le prime ondate di tenebre

 


Maria 

Il mondo sta entrando in un periodo di grande oscurità, ed è una lunga strada il ritorno indietro verso la luce. Molti si perderanno e non troveranno mai la luce, ma prometto di guidare tutti coloro che confidano in me e ascoltano i miei messaggi attraverso qualsiasi oscurità che incontreranno. Vi dirò quello che farò. 

Quando una persona viene da me, all’inizio la tranquillizzo e la calmo. Essa è piena di paure e crede di non poter più continuare. A volte, ci vuole un sacco di tempo per calmare questi timori, perché le ansie si moltiplicano. Esse generano immagini che opprimono. Tutto è gonfiato a dismisura. I timori entrano nelle regioni profonde del cuore e paralizzano la persona. Questo potere delle tenebre, queste bugie di Satana, hanno bisogno di essere messe a riposo. Parlo semplici parole con la voce di una madre, perché la persona in questo stato è diventata come un bambino indifeso (Ma un bambino indifeso almeno ha una madre, mentre tanti nel mondo non sanno che anche loro hanno una Madre.) 

Questo conforto deve ripetersi ancora e ancora, perché, nel buio, le paure si moltiplicano. Così, porto alcuni raggi di luce divina. Ricordo le verità eterne alla persona. Il Padre celeste non ha abbandonato il mondo. Egli sta attirando le persone vicino a lui e lui mi ha mandato in modo che nessuno perda la strada. 

In questa oscurità, le persone sentono la mia presenza. Loro non mi vedono, ma sanno che sono lì. A volte, io do loro grande fede e pace nel bel mezzo delle prove. Altre volte, io porto il salvataggio improvviso e sorprendente dalle difficoltà. In entrambi i casi, la persona sa che io sono con loro. 

E così, aspettiamo insieme, attraverso un giorno alla volta, sopravvivendo anche tra i più difficili dei tempi. Ben presto, la persona cresce forte nella fede. Sono sopravvissuti alle tenebre iniziali. I loro timori si sono calmati e tornano al loro modo abituale di vita. Sono sorpresi. Può funzionare. Possono continuare. Le prime ondate di tenebre non li hanno distrutti. Ci saranno altre ondate, ma sanno di avere una Madre che li aiuterà. Beati coloro che sanno che io sono la Donna, la Madre potente di tutta l’umanità. Che sfortuna per quelli che pensano di essere orfani. 

Commento: Maria non sottovaluta le difficoltà del buio che sta arrivando, ma lei descrive come la persona può ottenere il suo aiuto.

11/12/2011 

A volte, ciò che può sembrare ingiusto va oltre la vostra comprensione.

 


AMORE DI DIO


Mia amatissima figlia, coloro che Mi rinnegano lo fanno poiché credono che se Io esistessi, in qualità di Dio Amorevole, non permetterei mai la sofferenza né lascerei che accadessero delle tragedie inaspettate, malattie o morti premature. 

Dio dà la vita e se la riprende quando vuole ed inoltre, da ogni Atto di Dio scaturirà sempre del bene, sia nel mondo in cui vivete, sia nel Mio Regno Celeste. Si tratta di una mancanza di fiducia in Me, la quale crea amarezza nelle anime che Mi giudicano per degli atti che essi ritengono essere crudeli e inutili. Quello che non sanno è che c‟è un tempo per ogni cosa – un tempo per vivere e un tempo per morire – e che Dio è l‟Autore della Vita. Solo Lui può decidere quando riprenderla. 

La sofferenza provocata dalle mani degli altri è causata dal peccato, non da Dio. Quando l‟uomo sceglie delle strade diverse nella vita, è solo per decisione propria che ne sceglie una in particolare. Alcuni scelgono saggiamente, secondo la propria coscienza, e conoscono la differenza tra ciò che é giusto e ciò che é sbagliato. Altri invece, scelgono un percorso che credono dia loro le opportunità di cui hanno bisogno per sostenersi nel mondo. Ci sono però, coloro che scelgono incautamente ed intraprendono un percorso fatto di egoismo, malvagità e avidità. 

Tutte le cose buone vengono da Dio. A volte, ciò che può sembrare ingiusto va oltre la vostra comprensione, ma sappiate che Dio sceglie come far fruttare ogni cosa per il bene dell‟uomo. E la sofferenza è parte di questo Suo Piano per la Salvezza delle anime. Egli non si compiace della sofferenza, tuttavia questa è una forma di purificazione. Se soffrite, Dio cercherà di usare questa sofferenza per il bene della vostra anima. Ma Egli non vi costringerà mai a fare alcunché, poiché Egli vi ha dato il libero arbitrio. L‟abuso del vostro libero arbitrio può portare a commettere dei terribili peccati, eppure Dio non ve lo potrà mai togliere Il libero arbitrio è sacrosanto.  Fu dato liberamente all‟uomo da Dio ed è l‟unico Dono che Egli non potrà mai togliervi. Tuttavia è attraverso il libero arbitrio che l‟uomo precipita dalla Grazia al peccato. 

Il maligno interviene sul libero arbitrio dell‟uomo attraverso la tentazione dei sensi. Il libero arbitrio è un Dono che, se esercitato correttamente, può dare grande Gloria a Dio. Ma quando, si fa uso di esso per commettere delle terribili atrocità, viene utilizzato da satana per maledire l‟umanità. 

La battaglia per le anime si concluderà quando il libero arbitrio dell‟uomo diventerà tutt‟uno con la Volontà di Dio. Solo allora, l‟uomo sarà libero da tutte le cose che gli portano dolore e sofferenze di ogni tipo. 

La Volontà di Dio regnerà nel mondo a venire, che non avrà mai fine. 

Il vostro Gesù.

26 Ottobre 2014

L'EUCARISTIA

 


Il miracolo eucaristico di Asti

 (1535)


Jean Ladame e Richard Duvin hanno raccolto in un libro, intitolato semplicemente «I miracoli eucaristici» (Edizioni Dehoniane Roma, 1992, in traduzione italiana dal francese) la narrazione documentata di ben 60 prodigi eucaristici, avvenuti variamente in tutto il mondo. Per stendere questo libro, i due autori francesi hanno percorso migliaia di chilometri. Ma in una targa commemorativa posta nella chiesa di Paray-le-Monial sono segnati ben 132 miracoli eucaristici con la loro deità e col nome dei luoghi in cui avvennero e sono distribuiti lungo i venti secoli di cristianesimo e sono così suddivisi,  32 in Francia, 20 in Germania, 17 in Italia, l6 in Spagna, 13 in Oriente, 9 in Belgio e Olanda, 5 in Gran Bretagna, 4 in Austria, in Belgio e in Africa, 3 in Olanda e 1 rispettivamente in Svizzera, in Portogallo, Polonia e persino in Vietnam del Nord. Ma questa lista è ben lontana dall'essere completa.    

   Nell'Histoire du Sacrament de l'Eucharistie, il Corblet ha raccolto un'abbondante documentazione al riguardo, con critica storica, indispensabile per avvalorare apologeticamente il miracolo. 

«La molteplicità dei fatti miracolosi, scrive Louis Birot, nell'Enciclopedia Eucaristica, curata per l'Italia da Inos Biffi (ed. Paoline 1964) - la loro sicura pubblicità, le autorità che le riferiscono, la testimonianza dei santi che li corrobora, i monumenti elevati come ricordo e le decisioni delle autorità ecclesiastiche che spesso sono altrettante garanzie delle quali abbiamo creduto di poterci fidare» (p. 819-20), offrono la migliore credibilità sui miracoli stessi.  

Si possono ricavare ben sette serie di miracoli:  

 le prime, le guarigioni miracolose avvenute attraverso l'Eucaristia, come nel caso ad esempio, di Santa Gorgonia che, come narra suo fratello San Gregorio di Nazianzio, fu guarita da una paralisi al contatto con l'ostia santa. E Sant'Agostino racconta che un fanciullo cieco, di nome Acacia, ricevette la vista in seguito all'applicazione dell'ostia consacrata sugli occhi. E molti altri, fino ai miracoli di guarigione a Lourdes ...;  

 la seconda serie, la punizione di bestemmiatori e sacrileghi. Ad esempio, cita fra i molti, uno: nel 1834 a Boston un soldato fanatico si era impossessato del Santo Sacramento conservato nel convento delle Orsoline del Monte Benedetto, si portò poi all'albergo, vantandosi della sua bravata, facendo mostra delle sacre specie. Un istante dopo veniva trovato morto nel gabinetto;  

 una terza serie: salvezza da incidenti, tempeste e da altri pericoli, scongiurati per la potenza dell'Eucaristia.  

 Ad esempio, si legge nella vita di Santa Chiara che essendo il suo monastero assalito dai soldati di Federico Barbarossa la santa si fece loro avanti con in mano il santo ciborio di avorio, guarnito d'argento, contenente il Santissimo Sacramento. Terrificate, le truppe se ne fuggirono in disordine;  

una quarta serie. ostie grondanti sangue, fra tutti i miracoli che ho già narrato cito un episodio famoso, quello di Bolsena, da tutti conosciuto;  

 una quinta serie: le apparizioni di Gesù nell'ostia consacrata, come, ad esempio avvenne a Braine, allorché la contessa Agnese ottenne che Gesù le apparisse sotto la forma di un bambino durante la messa dell'arcivescovo, davanti ad una moltitudine di fedeli, per la conversione di una giovane giudea;  

una sesta serie: ostie che diventano carne o che ottengono altri prodigi, come ho più volte narrato, come a Lanciano ecc.;  

 ed infine una settima serie, che comprende ancora una numerosissima testimonianza di diversi fatti prodigiosi, accaduti a 23 santi canonizzati, tra cui Angela da Foligno, Caterina da Siena, Chiara d'Assisi, Francesca Romana, Ignazio di Loyola, Margherita da Cortona, Filippo Neri...  

 Ma chi può dire i prodigi quotidiani che Gesù compie nei segreti dei cuori che a Lui si affidano e in Lui confidano?  

Ma perché tanti e tali segni prodigiosi?  

 Stasera devo narrare il fatto prodigioso di un'ostia sanguinante, avvenuto nella chiesa di San Secondo di Asti nel Piemonte, il 25 luglio 1535.  

 Ma prima di narrare questo ennesimo prodigio eucaristico, permettete che risponda alla domanda che più volte mi è stata posta: «Perché questi miracoli eucaristici?».  

 Non c'è altra risposta che questa: per venire incontro alla nostra fede, tante volte debole, tante volte incerta, tante volte dubbiosa, anche nei riguardi dei doni più grandi che Dio ci ha fatto, come l'Eucaristia. Spesso anche noi gridiamo: «Credo Signore ma aiuta la nostra debolezza!» È per dissipare la nostra poca fede che il Cristo, nella sua pietà, ci aiuta coi miracoli, elargendo a coloro che camminano quaggiù nella notte dell'ignoranza e del dubbio e a coloro che rischiano di inciampare, la sua luce per una fede chiara e sicura. Ogni volta dunque che verso il S.S.mo Sacramento si sono levate le voci del dubbio, dell'errore e dell'eresia, Dio attraverso i miracoli, ha protetto e fortificato la fede dei suoi.  

 E ad Asti cos'è successo, mi chiedete ora, un po' impazienti! Vi accontento subito, anche perché al di là delle mie parole, delle mie esortazioni, valgono di più i fatti, prodigiosi poi, come quello che sto per narrare.  

 Asti è situata sulle colline a sud del Tanaro, nella regione più occidentale d'Italia, il Piemonte. È capoluogo di provincia ed è soprattutto nota per i suoi vini eccellenti.  

 Ma pochi sanno cosa è avvenuto il 25 luglio 1535, una domenica, nella chiesa romanico-gotica di San Secondo martire, patrono della città. State però tranquilli, è un miracolo «dolce», senza violenze, senza infedeltà. È un dono di Gesù, incomparabilmente pieno d'amore.  

 In quel mattino di domenica, dunque, il pio sacerdote Domenico Occelli, canonico della insigne collegiata di San Leonardo in Asti, stava per salire i gradini dell'altare maggiore sul quale stava l'icona del Santissimo Crocifisso.  

 Era un Sacerdote dall'ardente anima eucaristica; di suo pugno aveva scritto in un registro della Collegiata: «8 ottobre 1532 (dieci mesi prima del fatto che sto per narrare) io prete Domenico D. Occelli entrai nella pia compagnia del S.S.mo Sacramento e per mia devozione mi obbligo a celebrare una messa in onore del Sacramento il giovedì di ogni settimana».  

 E Dio proprio per benedire questo santo proposito fece un grazioso dono alla pietà eucaristica del degno ministro dell'altare.  

 Don Domenico, mentre celebrava con tanto fervore, giunto al momento della frazione del pane consacrato, all'atto di spezzare l'ostia santa, sospirò devotamente, esprimendo così il suo amore per Gesù Sacramento: Gesù mio ti amo, ti adoro ... Ma ecco che dalle due parti divise dell'ostia, stillarono alcune gocce di sangue che caddero nel calice e sulla patena, tingendo di rosso anche le dita del celebrante, che confuso e tremante rimase senza parole. L'inserviente o accolito, un certo Bartolomeo Carretto, si alzò dal suo luogo e avvicinandosi all'altare vide il sacerdote con le dita insanguinate e divenne così il fortunato testimone del prodigio. Essendo una messa festiva, domenica c'era molta gente presente, e in un attimo tutti furono al corrente dell'accaduto.  

 Anzi dicono le antiche testimonianze scritte che c'erano presenti anche alcuni soldati luterani dell'esercito imperiale di Carlo V, i quali dinanzi all'eccezionalità del fatto, provarono una fortissima emozione, a tal punto che nei giorni seguenti si convertirono alla fede cattolica.  

 La messa, passato il momento del grande tremore, finì normalmente, ma a perenne ricordo del fatto prodigioso rimasero il calice e la patena che non più utilizzati, furono religiosamente conservati sino ai nostri giorni, mentre le gocce di sangue furono assunte dal sacerdote e l'ostia insanguinata ritornò al suo aspetto consueto e fu anch'essa assunta dal sacerdote.  

 Chissà quante volte, nei giorni seguenti, il fortunato Don Domenico, guardando le sue dita che un giorno furono imporporate dal sangue santissimo del Redentore, avrà esclamato: «Ti adoro o Sangue prezioso di Gesù, versato sulle mie mani ...».  

 Il vescovo di allora, monsignor Scipione Roero, prontamente informato, fece redigere un atto notarile e ne inviò una copia al Papa che era Paolo III. 

 Il Sommo Pontefice, con un Breve del 6 novembre 1535 rispose accordando la benedizione e l'indulgenza plenaria a quanti, alle richieste condizioni, avessero visitato la chiesa di San Secondo nel primo anniversario del miracolo, partecipando anche alla solenne processione.  

 Sopra l'altare del Sacro Cuore si legge un'antica iscrizione che tradotta dal latino dice: «Qui, dove Cristo, avendo effuso il Suo Sangue dal sacro pane, potentemente attirò la sviata fede (degli eretici) e confermò (la fede) degli Astesi».  

 Colpiti da così dolcissimo evento di misericordia per lo squisito dono del Cristo Signore, non ci resta che alzare le mani in preghiera verso l'augustissimo Sacramento della Santissima Eucaristia e magari ci lasciamo suggerire da S. Bonaventura queste parole:  

 «O dolcissimo Gesù, trafiggi con la ferita, altamente salutare del tuo amore le viscere della mia anima, perché veramente essa arda, soffra, si strugga e venga meno per il solo desiderio di te; ami sciogliersi ed essere con te!  

 Abbia fame solo di te, pane di vita celeste, che sei disceso dal cielo. Abbia sete di te, fonte di vita, fonte di eterna luce, torrente di vera gioia. Te cerchi, in te dolcemente riposi».  

 Prima di concludere, vorrei suggerire come trovo scritto in un libro di p. Bernardo, missionario del Preziosissimo Sangue, la brevissima coroncina dedicata alle sette effusioni di sangue di Gesù durante la sua vita terrena:  

prima effusione: Gesù versò sangue nella circoncisione seconda: sudò sangue nell'orto degli ulivi  

terza: nella flagellazione  

quarta: nella coronazione di spine quinta: nel viaggio al Calvario sesta: nella terribile crocifissione settima: nella lanciata al costato.  

 Eterno Padre ti offriamo il sangue preziosissimo che Gesù versò sulla Croce e ogni giorno offre sull'altare per la nostra salvezza.  

P. Giorgio Finotti dell’Oratorio 


Gesù parla a tutti

 


Gesù

"In verità, se i pensieri sono rivolti a Dio, allora le persone vivranno la vita come un viaggio attraverso un mondo meraviglioso. L'umanità è con Dio nel mondo nella misura in cui sceglie le vie e i pensieri di Dio. Le Mie piaghe, sofferte per i peccati dell'umanità, devono essere viste come dimostrazioni del Mio amore, che riflette sempre l'amore del Padre. Quando una persona dice di amare qualcuno, è una buona cosa. Quando una persona dice di amare qualcuno, poi usa il suo stesso corpo per proteggere quella persona, non c'è dubbio che i suoi sentimenti d'amore siano veri e profondi. L'ho fatto per te. I miei sentimenti d'amore per ciascuno dei figli di Dio sono veri e profondi. Ti amo, caro figlio del Padre. Sono intimamente connesso a voi come uno che ha offerto la propria vita per un altro. Abbiamo un legame, si potrebbe dire, un legame intimo che non cesserà mai di esistere. Ti guardo con fermezza, bramoso di nota. Quando guardi le mie ferite, vedi quanto ti amo? Questo è ciò che voglio che vediate. Voglio che guardiate la mia forma crocifissa e crediate che meritate l'amore totale, la dedizione totale, l'immolazione totale. Tu vali tutto quello che c'è e tutto quello che ci sarà. Qualsiasi sacrificio è accettabile quando si tratta della tua vita eterna. Molte persone saranno salvate attraverso il mio sacrificio e io sarò in relazione intima con loro per l'eternità. Ma spero in qualcosa di più. Spero che inizierai una relazione intima con me ora.

Mi ripeterò. Quando vedrete le mie ferite, vi prego di accettarle come prova del mio totale amore personale per voi".

19 febbraio 2018

(Farò molte cose nuove e butterò nella spazzatura quelle vecchie)

 



Messaggio ricevuto il 19 luglio 2024

Mia cara figlia, scrivi a tutti i miei figli. Sono venuto con il Mio Amore per darvi un altro messaggio che viene dal Mio Sacro Cuore al vostro. Sono venuto a darvi tutto per il bene delle mie anime. Voglio darvi tutto, perché quando il male viene, deve essere tagliato alla radice, perché [se no] tutto diventa cattivo e poi non si può aggiustare. Sì, figlia mia, so cosa stai passando ora, con tutto ciò che viene a darti problemi, ma non voglio che tu ti preoccupi, perché do sempre tutto in modo sicuro, affinché non ci siano mancanze che possano danneggiare i miei figli. Voglio che tu dia a tutti quello che hai ricevuto per questo mio figlio cireneo [l'amico di Maria in Turchia], affinché vedano che non viene dal male, ma da Me a te.

Spetta a me fare tutto per i miei figli che mi obbediscono solo per amore, e tutto quello che posso fare lo faccio subito, senza menare il can per l'aia. Perché ora si preoccupano che io dia un altro messaggio ai miei figli prescelti? Perché io do [questi messaggi] quando voglio e ne ho bisogno. Non voglio che giudichiate questa mia figlia perché le sto dando un altro messaggio diverso, perché faccio tutto senza problemi e posso cambiare tutto, perché sono quello che sono. Sì, ma ora dico: i miei figli ora mi diranno di fare tutto quello che devo fare? Voglio che stiate attenti, perché farò nuove tutte le cose e comincerò molto presto, in modo che tutti possano vedere che ho il potere supremo di fare e disfare, perché sono il Signore dei Signori.

Figli miei, il disordine è grande e tutti coloro che mi ascoltano devono ascoltare ciò che sono venuto a dire. [Vedranno che molto presto verrò a sostituire molte cose che non stanno facendo, che darò tutto di nuovo, e farò molte cose nuove e butterò via ciò che è vecchio nella spazzatura. Quindi, vengo a dare a tutti la comprensione che non devono dare giudizi avventati su nulla di ciò che sono venuto a fare, perché io sono l'Onnipotente. Sono venuto a lavorare per la mia vigna, affinché produca buoni frutti e faccia vedere a tutti che la vita non finisce e che inizierò con quelli che desidero, perché rinnoverò tutto per la gloria e l'onore di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo.

Amen.

GESU’ OSTIA - VITA EUCARISTICA È VITA DI COMUNIONE, COME QUELLA DELLA VERGINE MARIA

 


All’incredulo perché sia meno scettico, e al sacerdote perché sia meno tiepido.


«Dettati» di Gesù


VITA EUCARISTICA È VITA DI COMUNIONE, COME QUELLA DELLA VERGINE MARIA:

«Per ottenere veri frutti dall'Eucaristia, non bisogna considerare questa come un episodio che si ripete ad epoche più o meno distanziate nel tempo, ma farne il pensiero base della vita. Vivere pensando a Me-Eucaristia che mi appresto a venire o che sono venuto in voi, facendo dell'incontro un continuo presente che dura quanto dura la vostra vita.

[...] Anche qui ti propongo a modello Maria. La sua unione con Me deve essere il modello della tua unione con Me. La vita di Maria, mia Madre, fu tutta eucaristica.

[...) Non ci siamo mai separati tra noi due. Ella aspirava a Me con tutta la forza del suo cuore verginale e immacolato attendendo il promesso Messia. Comunione purissima di desiderio che attirava Me dal profondo del Cielo. Più viva comunione dal momento della beata annunciazione sino all'ora della morte sulla Croce. I nostri spiriti erano sempre uniti dall'amore. Comunione d'amore intensissimo e di immenso dolore durante il mio martirio e nei giorni della mia sepoltura. Comunione eucaristica dopo la gloriosa Risurrezione e l'Ascensione sino all'Assunzione che fu eterna unione della Madre purissima col Figlio divino.

Maria è stata l'anima eucaristica perfetta. Sapeva trattenere il suo Dio con un amore ardente, una purezza superangelica, un'adorazione continua. Come separarsi da quel cuore che viveva di Me? Io rimanevo anche dopo la consumazione delle specie.

Le parole dette a mia Madre nei miei trentatré anni che le fui figlio sulla terra, non sono niente di fronte ai colloqui che Io-Eucaristia ebbi con Lei-Ciborio. Ma quelle parole sono troppo divine e troppo pure perché mente d'uomo le possa conoscere e labbra d'uomo ripetere. Nel Tempio di Gerusalemme solo il Sacerdote entrava nel Santo dei Santi dove era l'Arca del Signore. Ma nel tempio della Gerusalemme celeste solo Io, Dio, entro e conosco i segreti dell'Arca santissima che è Maria, mia Madre.

Sfòrzati - conclude Gesù - d'imitare Maria. E, poiché è troppo ardua cosa, di' a Maria che ti aiuti. Ciò che all'uomo è impossibile, è possibile a Dio, possibilissimo poi se chiesto in Maria, con Maria, per Maria».


Chiedete la pace! Solo chi chiede può essere ascoltato.

 


Apparizione del Re della Misericordia il 25.07.2024 a Sievernich


Sopra di noi, nel cielo, si libra una palla di luce dorata, accompagnata da due sfere di luce dorate più piccole. Una luce meravigliosa scende fino a noi e il Re della Misericordia esce dalla grande sfera d'oro di luce. Indossa la veste e il mantello del Suo Preziosissimo Sangue, così come la grande corona reale d'oro. I suoi capelli sono bruno-neri, ricci corti, e nella mano destra il Re celeste porta il Suo scettro d'oro. Nella Sua mano sinistra, il Re della Misericordia porta il globo. Le due sfere di luce più piccole si aprono e due angeli radiosi vestiti di bianco emergono da queste sfere di luce. Essi stendono su di noi il manto del Re misericordioso e noi siamo riparati come sotto una tenda, sotto questo meraviglioso manto regale celeste.

Il Re della Misericordia mi ordina di sdraiarmi a terra in forma di croce e di chiedere riparazione contro tutte le offese di Dio:

"O Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di noi!"
(Nota personale: Mi ha detto di farlo per un totale di 16 volte.)

Il Re della Misericordia si avvicina a me e dice: "Eccomi!".

Ora il Re divino si avvicina ancora di più a noi e dice:

"Cari amici! Vi benedico nel nome del Padre e del Figlio – cioè di me – e dello Spirito Santo. Amen. Oggi sono venuto a voi con la Parola che la Chiesa è il Tempio dello Spirito Santo e che io le do tutte le grazie. Allo stesso modo, anche voi siete un tempio vivente di Dio se vivete nella grazia santificante, nei sacramenti della Mia Chiesa, nei quali Io vivo completamente, Io sono intero. Guardate la bellezza dei sacramenti! Non guardate lo spirito del tempo! Perché, secondo voi, l'avversario sta cercando di distruggere la Mia Chiesa? Perché contiene la verità e ti prepara per il cielo. Pregate in modo particolare per la pace! La prego vivamente di farlo. Capite che vivete nel mondo, un mondo che è scosso dalla tribolazione. Pregate e fate il bene! Siate uniti nella fede, nelle buone opere e non parlate male. Molti vogliono essere giusti e sono molto duri di cuore e poco amorevoli. Siate misericordiosi e pieni d'amore, allora un giorno potrete anche incontrarmi nell'amore, perché Io sono l'amore stesso. Io sono il Re della Misericordia! Dovete capire che Io sono il Capo della Chiesa e la Chiesa è il Mio Corpo. Questa non è una dottrina nuova e troverete questa dottrina nel Catechismo della Mia Chiesa, che vi raccomando vivamente! Quando non ci sarà più insegnamento, allora Io Stesso vengo dal Cielo per insegnarvi. Ma nella Santa Messa mi dono a voi! Considera questo".

I Santi Angeli depongono dalle loro mani il manto del Preziosissimo Sangue del nostro Re della Misericordia e presentano davanti a Lui le Sacre Scritture, la Vulgata. Questo viene aperto da una mano invisibile e gli angeli lo tengono inginocchiato davanti al Re della Misericordia. Vedo il passo biblico Giovanni 2, 1 – 11:

"Il terzo giorno ci fu un matrimonio in Galilea e c'era la madre di Gesù. Anche Gesù e i suoi discepoli furono invitati alle nozze. Quando il vino finì, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». Gesù le disse: «Che cosa vuoi da me, donna?». La mia ora non è ancora arrivata. Sua madre disse ai servi: «Fate quello che vi dirà». C'erano sei brocche d'acqua di pietra, secondo l'usanza di purificazione degli ebrei, ciascuna delle quali conteneva circa cento litri. Gesù disse ai servi: «Riempite d'acqua le anfore». E li riempirono fino all'orlo. Ed egli disse loro: «Attingete ora e portatelo a colui che è responsabile della festa». Glielo portarono. Assaggiò l'acqua che si era trasformata in vino. Non sapeva da dove provenisse il vino, ma i servi che avevano attinto l'acqua lo sapevano. Allora mandò a chiamare lo sposo e gli disse: «Tutti servono prima il vino buono e solo quando gli ospiti hanno bevuto troppo e meno buono». Voi, però, avete conservato il buon vino fino ad ora. Allora Gesù fece il suo primo segno, a Cana di Galilea, e rivelò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui".

Il Re divino dice:

"Pregate per la pace! Solo chi chiede può essere ascoltato. Impara a chiedere con umiltà! Chiedete alla mia Santissima Madre Maria di implorare misericordia per voi sul trono di Dio. Ecco, Madre Mia, Madre Mia Santissima, non posso rifiutare nessuna richiesta! La mia Santissima Madre combatte con voi contro ogni male".

Ora Egli prende il Suo Scettro nel Suo Cuore ed esso diventa l'Aspergill del Suo Prezioso Sangue e benedice e spruzza noi e tutti coloro che si ricordano di Lui, ovunque essi siano. In particolare, il Re della Misericordia si rivolge ai malati e ai sofferenti:

"Nel nome del Padre e del Figlio – cioè io – e dello Spirito Santo. Amen. Lo Spirito Santo è il vostro Consolatore. Ancora una volta dico che la Chiesa, la Mia Chiesa, è il tempio dello Spirito Santo e Io doto la Chiesa di molteplici grazie! Ricordate che sugli altari della Mia Chiesa scorre il Mio Preziosissimo Sangue. Sacrificate specialmente il Santo Sacrificio della Messa, in quanto sono integro, in quanto vivo, per la pace!"

M.: "È successo qualcosa, signore?"

Si svolgerà un colloquio personale. Allora il Re della Misericordia desidera che preghiamo quanto segue:

"O mio Gesù, perdona a noi i nostri peccati..."

Il Re celeste mi dice:

"Puoi diffondere il mio amore?"

M.: "Sì, Signore, lo farò volentieri!"

Il Re della Misericordia ci guarda tutti e dice:

"Siate benedetti! Addio!"

Ora il Re della Misericordia ritorna nella Sua luce e così fanno i due angeli e scompaiono.

Le Profezie e le Rivelazioni di Santa Brigida di Svezia - “Allontanati da noi, perché le tue parole sono amare e le tue azioni pesanti e ci fanno vergognare!”.

 


Le parole di Cristo alla sua sposa su come Cristo sia paragonato a Mosè, in modo figurativo, che guida il popolo fuori dall'Egitto; e su come i sacerdoti maledetti, che egli ha scelto al posto dei profeti come i suoi amici più amati, ora gridino: “Allontanati da noi!”. 


Capitolo 49

Il Figlio di Dio parlò: “Prima mi sono paragonato a Mosè in modo figurato.

Quando egli conduceva il popolo fuori, l'acqua si ergeva come un muro a destra e a sinistra. Io sono in verità questo Mosè, in senso figurato, che ha condotto il mio popolo cristiano fuori, cioè ho aperto il cielo per loro e ho mostrato loro la strada. Ma ora ho scelto per me altri amici più amati e intimi dei profeti, cioè i miei sacerdoti, che non solo ascoltano le mie parole e vedono, quando mi vedono io stesso, ma anche mi toccano con le loro mani, cosa che nessuno dei profeti o degli angeli poteva fare. Questi sacerdoti, che ho scelto al posto dei profeti come miei amici, gridano verso di me, ma non con lo stesso desiderio e amore dei profeti, no, i sacerdoti e i profeti gridano con due voci opposte. Perché i sacerdoti non gridano come i profeti: “Vieni, Signore, perché sei dolce”, ma gridano: “Allontanati da noi, perché le tue parole sono amare e le tue azioni pesanti e ci fanno vergognare!”. Ascoltate cosa dicono questi sacerdoti maledetti! Io sto davanti a loro come la pecora più mansueta e gentile da cui traggono la lana per i loro vestiti e il latte per il loro cibo, eppure mi disprezzano per un amore così grande. Sono davanti a loro come un ospite che dice: “Amico, dammi il necessario per il mio corpo, perché ne ho bisogno, e riceverai in cambio la più grande ricompensa da Dio!”.

Ma anche se sono apparso con la semplicità di una pecora, mi scacciano come un lupo in agguato per le pecore del padrone. Non vogliono mostrarmi alcuna ospitalità e si rifiutano di accogliermi nella loro casa, ma anzi mi affrontano come un traditore indegno di ricevere ospitalità da loro. Ma cosa farà l'ospite quando sarà respinto? Non dovrebbe forse tirare fuori le armi contro il padrone di casa che lo ha allontanato? Assolutamente no, perché non sarebbe giusto, dato che il padrone può negare o dare i suoi beni a chi vuole. Ma cosa deve fare l'ospite? Dovrebbe dire a colui che lo ha allontanato: “Amico mio, visto che non vuoi accogliermi nella tua casa, andrò da un altro che avrà pietà di me”. E quando arriva da un altro, si sente dire: “Sei il benvenuto, mio Signore, tutto quello che ho è tuo. Tu sarai il Signore e io voglio essere tuo servo e ospite”. Questo è il tipo di alloggio in cui sono contento di stare, dove sento una voce del genere.

Sono davvero come un ospite scacciato dagli uomini. Ma anche se posso entrare in qualsiasi luogo con il mio potere, tuttavia, a causa della giustizia, non lo faccio, ma entro solo da coloro che mi accolgono di buon grado come il loro vero Signore, non come un ospite, e affidano tutta la loro volontà nelle mie mani”. 


L'ultimo segreto di Fatima sta per compiersi

 


Messaggio di Gesù a Cristina


16 luglio 2024

Piccolo mio, desidero che tu riveli ciò che ti dico agli uomini del mondo.
Mi addolora il fatto che si sia verificata una tale contaminazione della Mia Chiesa e vedere tutto ciò che è di Me, il Signore e Dio di tutti voi, essere ritirato.
Come possono i Miei pastori guardare e rimanere in approvazione della sua distruzione, mentre gli stessi sacramenti del tuo Signore Dio sono stati eliminati?
Gli spiriti oscuri dell'inferno sono sul vostro mondo e quanto avrete bisogno del Pane della Vita!
Quanto è prezioso il Santo Sacrificio della Messa in latino, per la sua venerazione. Come lo odia il diavolo.
Il mondo è maturo per ricevere l'ultimo segreto di Fatima che sta per essere adempiuto.
Presto la terza guerra mondiale infurierà in tutto il mondo, uccidendo una moltitudine di persone.

Ciò che sperimentate ora del ritiro delle cure da parte dei vostri ospedali è solo nelle sue fasi iniziali. Vi sarà negato ogni bisogno e facilitazione nel vostro tempo mentre aspettate "il marchio della bestia" sotto forma di "il chip". Lì saranno contenute tutte le informazioni sulla vostra persona per la distruzione di molte, molte anime da separare dalla Vita in Me. Presto tutto ciò che possiedi sarà sequestrato. L'"armata rossa" sta per prendere il controllo. Come guardo le persone del mondo che non vogliono conoscerMi! Sono abbandonato da ogni parte, perché tanti sono stati accecati dal maligno e le persone per le quali ho versato il Mio Sangue hanno vacillato con l'inganno più oscuro dell'Inferno. Guai all'uomo che abbandona la Mia Vita e il Mio Sacrificio! L'inferno lo attende, ma la sua stessa realtà è negata. Quanto è reale e attende molti che vivono della carne e del mondo. L'uomo non vive di solo pane, ma per mezzo di Me, il suo Signore Dio.

Voi, popolo Mio nella Casa di Mia Madre in questo giorno, quanti di voi sentono ma rimangono sordi. Vi ho mostrato la potenza della Mia Mano nell'amore e nella misericordia per guarire e convertire molti, ma i vostri cuori sono chiusi.
La mia Chiesa è iniziata la sua distruzione.
Ora sperimenterete molte calamità nel vostro mondo - tutti i tipi di disastri, ma i più dolorosi sono i disastri preparati per le vostre anime. Voi vi divertite nel male che vi circonda e inghiotte le vostre anime nel peccato.
Come ha gridato il Mio Sacro Cuore a voi! Molti di voi hanno perso la fede.
Come assisterete alla morte dell'anima mentre dormite nella vostra carne e andrete alla deriva con il male che vi circonda.
Voi che ascoltate, sappiate che l'unica Chiesa che avrete sarà nascosta, soppressa e sotterranea. Molti dei Miei sacerdoti saranno martirizzati. Molte delle Mie chiese bruceranno fino al suolo con il Mio Corpo e il Mio Sangue al loro interno. Vi saranno negati i Miei sacramenti.

Il tuo mondo avrà incendi che distruggeranno su larga scala. Il tempo diventerà così anormale che gran parte dell'anomalia sarà causata dall'uomo. Rimarrai senza nulla. I disastri e le malattie si moltiplicheranno, molte delle quali saranno causate dall'uomo.

Quando sarete testimoni di ciò, sappiate che la Mia Mano è vicina.

L'uomo della distruzione sarà assassinato nel suo stesso sangue come ha permesso lo spargimento di sangue degli altri e l'Inferno lo attende per l'eternità.
Vi invito, uomini del mondo, ad allontanarvi dal peccato, a ricevere urgentemente il Sacramento della Penitenza in pentimento per il vostro peccato e, attraverso di esso, a ricevere misericordia per voi stessi. Molti saranno uccisi attraverso un vaccino artificiale che è di morte. Le vite dei bambini abortiti vengono sacrificate a Satana e anche a molti altri.
Figli sacerdoti, preparatevi alla persecuzione che vi attende. Non ondeggiare. Sii forte in Me. Vivrò in te se avrai fiducia in Me. Il Mio Sacro Cuore è gravato per ciò che vi attende.

Popolo Mio, mentre la Mia Mano si avvicina al mondo, i fulmini lampeggeranno in tutto il cielo. Voi tremerete per la paura, ma la persona che si è rivolta a Me non avrà paura. Ho lasciato con voi i sacramentali che vi aiuteranno e vi proteggeranno, in unione con la preghiera del Rosario, quando la Mia Chiesa e i suoi Sacramenti non saranno con voi.

Coloro che vengono nelle Case di Preghiera di Mia Madre solo per gli anniversari, vi supplico di venire qui il più spesso possibile per pregare e ottenere le molte grazie che potete ricevere per sostenervi.

O piccolo mio, come accolgo tutto ciò che sopporti! La tua croce è diventata pesante in unione con Me. Ricevo ogni tuo colpo e ogni tua malattia. Offritemelo tutto. Quanti stolti deridono e non credono alle Mie parole per mezzo di voi che vengono da Me, ma sono solo gli stolti che si fanno beffe di voi. Vi ho supplicato, popolo mio, di prendervi cura del mio servo. Avrete bisogno di lei, perché coloro che la aiuteranno riceveranno una grande misericordia da Me e la casa in cui entrerà sarà davvero benedetta. Lei è la Mia profeta, ha sofferto per voi e ha fatto la sua offerta a Me per voi. Sappiate, come leggete nel Libro, "per quello che farete per il mio profeta, riceverete una ricompensa da profeta". Ti condurrà in salvo se glielo permetti. Sarò io, Gesù, che la guiderò per voi. Quanto avrai bisogno di lei!

Vi benedico nel Padre mio, in Io, in Gesù, in Suo Figlio e nello Spirito Santo.

Di Christina Gallagher

CUORE DI MARIA - "LA LABORIOSITÀ"

 


Sembra certo che Adamo ed Eva, anche se non avessero peccato nel Paradiso terrestre, evitando il colloquio con il serpente infernale o respingendo il suo inganno e la sua seduzione, avrebbero ugualmente lavorato la terra del giardino dell'Eden. Avrebbero, però, lavorato gioiosamente e senza fatica, ovviamente, ma avrebbero comunque lavorato, evitando ogni indolenza o accidia.  

 

Lavorare per la Vita eterna ...  

   La legge del lavoro, dunque, è una legge connaturale all'uomo, con la grave differenza, però, che in conseguenza del terribile peccato dei nostri Pro genitori - Adamo ed Eva - all'uomo peccatore il lavoro è diventato gravoso e pesante, per la colpa originale che ha inoculato il veleno del peccato in ogni realtà umana e terrena, per cui, anche in ogni lavoro, diventa necessario, all'uomo, l'aiuto e il sostegno della grazia divina, secondo le divine parole di Gesù stesso che disse: «Senza di me non potete far nulla» (Gv.15,5).  

Come tutti sappiamo bene, infatti senza l'aiuto del Signore l'uomo non può fare nulla di valido per la vita spirituale e per la propria salvezza; se lavora senza l'aiuto divino, nel suo lavoro diventa pigro e indolente, amante solo della vita comoda e viziosa, oppure diventa ingordo del guadagno e del successo nel possedere molti beni terreni che gli fanno percorrere la strada larga e in discesa, quella che porta alla perdizione eterna nell'inferno (cfr. Mt 7,13).  

   La Santissima Madre di Dio, Maria, invece, in quanto Immacolata e piena di grazia fin dal primo istante della sua concezione, doveva essere esente, giustamente, dalla legge gravosa del lavoro; ma in realtà, alla pari di Gesù, suo figlio divino, Ella non chiese affatto di essere esentata dal peso del lavoro e l'intera sua vita, di fatto, è stata occupata nel quotidiano e faticoso lavoro, impegnando tutto il suo Cuore Immacolato di Madre per sacrificarsi nel portare a compimento la grande Missione redentiva del Figlio Redentore universale, che l'ha voluta tutta unita a sé quale Madre Corredentrice universale.  

   Sappiamo infatti che Maria di Nazareth ha impegnato tutta se stessa, giorno dopo giorno, nel lavoro domestico, quale mamma impegnata a pulire, spazzare, lavare, filare, cucinare, andare ad attingere l'acqua alla fontana per preparare ogni cosa faticando, stancandosi, sudando, senza risparmio di generosità e di forze. Ella è stata il sostegno sia di Gesù che di san Giuseppe, suo sposo, umile e laborioso falegname.  

   Si tenga presente, del resto, che la Sacra Famiglia apparteneva alla categoria più povera degli israeliti, ossia alla categoria cosiddetta degli "anawim", che erano considerati i più veri "poveri di Jahvè", segnati al vivo dal sacrificio costante del lavoro e dalla povertà più sofferta, ma sempre animati dalla più grande fiducia in Dio, legati alla preghiera confidente del ricorso quotidiano a Lui.  

Con tutto il suo Cuore materno, Maria Santissima fu sempre esempio di lavoro per Gesù quando era bambino, quando era ragazzo e giovane. Ella fu esempio ammirabile di generosità e di diligenza nel compimento di ogni dovere, esempio di obbedienza e di mortificazione, esempio di offerta continua a Dio e di perseveranza fra i travagli della povertà. al di sopra di tutto, però, il lavoro della Madonna fu esempio sublime di amore soprannaturale, amore divino senza nessun limite e nessuna riserva.  

La principale differenza fra il lavoro di Maria Santissima e il nostro lavoro, infatti, sta tutta nella disposizione del nostro cuore che non si impegna a compiere ogni lavoro come offerta di sacrificio e di amore continuo, mentre il Cuore della Madonna era totalmente impegnato a offrire sempre ogni lavoro a Dio. Quando il nostro cuore non offre nulla a Dio, vuol dire che il nostro lavoro è svolto pressoché sempre per interesse e guadagno materiale, oppure è svolto controvoglia, in specie quando esso non piace e non corrisponde ai nostri gusti e alle nostre tendenze.  

Alla scuola umile e generosa del Cuore della Madre di Dio e Madre nostra, dobbiamo tutti imparare a trasfigurare in amore a Dio e al prossimo ogni nostro lavoro quotidiano, affinché diventi mezzo continuo di esercizio delle virtù, di guadagno nei meriti e di profitto importante non tanto per migliorare la vita materiale e terrena, quanto per migliorare la vita spirituale in vista della vita eterna.  

Gli esempi della laboriosità dei santi e delle sante, del resto, ci insegnano bene come imitare la Madonna e come lavorare con il Cuore d'amore della Madonna. Basterebbe, qui, ricordare un solo esempio ammirabile, molto vicino a noi: la grande e novella santa Teresa di Calcutta, la Santa Missionaria della Carità per i più poveri fra i poveri! La prima grande casa che ella, in India, riuscì ad avere in carità per i poveri, la dedicò proprio al Cuore Immacolato di Maria! In questa casa della carità santa Teresa svolgeva da sola - agli inizi - tutti i lavori più umili e faticosi di pulizia, di assistenza, di cura, di sostegno e di conforto per i poveri più sofferenti e abbandonati da tutti: Ella era realmente una madre che consumava il cuore di continuo, senza risparmio alcuno di fatica, nell’amare e curare i sofferenti più poveri fra i poveri!  

 

Grazia del lavoro contro la "disoccupazione"...  

Oggi poi, in questa crisi spaventosa del lavoro che sta riempiendo i popoli di “disoccupati", con le conseguenze dolorose e disastrose che ne derivano all'intera società e ad ogni famiglia senza lavoro, dobbiamo rivolgerci ancora più al benignissimo Cuore della nostra divina Madre affinché faccia superare questa crisi e venga perciò ridonato il lavoro ai tanti "disoccupati" anziani e giovani, in ansia e in angoscia con le loro famiglie.  

Ma è pur certo, però, che se non ritornerà la fedele preghiera quotidiana del Santo Rosario nelle nostre famiglie, con la frequenza alla Santa Messa domenicale e ai sacramenti della Confessione e della Comunione (ogni settimana), sarà davvero vano sperare di riuscire a superare questa crisi mondiale del lavoro che sta affliggendo l'umanità intera.  

Ricordiamoci sempre, infatti; che è soltanto il costante ricordo a Dio, con la preghiera giornaliera, e l'intercessione del Cuore Immacolato della nostra divina Mamma che possono ridonarci la tranquillità del lavoro per la vera ripresa di una sana e feconda vita cristiana.  

Padre Stefano Manelli

Disposta a ricevere il segno dell'unione

 


Quando l'anima ha cercato di purificarsi mediante il dolore, l'umiliazione e il Sacramento, allora è meglio disposta a ricevere il segno dell'unione ed a corrispondere alle espansioni di Gesù, a partecipare alla sua Passione.

O mio Signore, quali dolcezze riservi a chi Ti cerca e a chi Ti ama! Rivesti le mie povere membra del tuo Sangue divino, ed è come se penetrasse in me il soffio di una creazione nuova; rivesti di Sangue l'anima che si sente quasi separata e libera da ogni soggezione; rivesti di Sangue lo spirito ed è come se penetrasse in esso quanto di più intimo, sublime e gaudioso possa immaginarsi. Quanto profonde le misericordie del mio Dio!

Il rivestimento del Sangue è simbolo della partecipazione vera, deliziosa ed efficace ai patimenti e alla gloria di Gesù; ed è nello spirito, nel cuore e nelle membra un gaudio sovrumano...

O Sangue adorabile di Gesù, pegno di unione dei nostri cuori al suo divino, abbi pietà di me!

O Sangue adorabile di Gesù, vincolo di unione alla Passione di Lui, abbi pietà di me!

O Sangue adorabile di Gesù, vita della mistica unione, abbi pietà di me! q. 29

 SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO


La pace è in grave pericolo

 


Messaggi di San Michele Arcangelo e Santa Giovanna d'Arco


Una grande sfera di luce dorata fluttua sopra di noi nel cielo, accompagnata da una sfera di luce dorata più piccola. La grande sfera di luce dorata si apre e San Michele Arcangelo, vestito come un soldato romano di bianco e oro, scende fino a noi. È circondato da una luce meravigliosa in cui tutti siamo bagnati. San Michele Arcangelo indossa la corona di un principe e un meraviglioso rubino è attaccato alla parte anteriore della corona. La sua spada ora punta verso il cielo. "Quis ut Deus" [Chi è come Dio?] è scritto su questa spada. Sull'elsa della spada vedo un cordone d'oro e due nappe d'oro attaccate ad esso.

San Michele Arcangelo dice:

"Cari amici, pregate per la pace. Quis ut Deus! Io sono San Michele Arcangelo. Sono il guerriero del Preziosissimo Sangue. Rimanete saldi nella fede! Non avete ancora capito quanto sia importante pregare per la pace. Inginocchiatevi e pregate per la pace! Voi rifiutate le Leggi di Dio, ed è per questo che Satana ha un potere così grande nel mondo. Voi che avete un'anima, che avete un'anima, avete ricevuto dal Padre l'eccellente grazia di ricevere le Sue Leggi. L'uomo è l'unico essere a cui è stato permesso di ricevere leggi da Dio. Voi siete dunque figli dell'Eterno Padre, figli di Dio. Il Padre ti ama tanto; il Re della Misericordia, il Signore, vi ama tanto, e questo non è un insegnamento nuovo. Lo si può leggere nel Catechismo della Chiesa Cattolica. Non rifiutate queste Leggi del Padre! Non rifiutate questa paterna istruzione! La vostra situazione è grave, cari figli di Dio: avete il privilegio di chiamarvi figli di Dio! Il Signore, il Re della Misericordia, è il compimento della Legge. Vi esorto a osservare i Suoi Comandamenti!"

Ora vedo la Vulgata (Sacra Scrittura) sopra la spada di San Michele Arcangelo nel cielo con il passo biblico Matteo 28:19-20:

"Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".

La più piccola sfera di luce dorata si apre e Santa Giovanna d'Arco emerge da una luce meravigliosa. È vestita con un'armatura nobile, porta un giglio rosso tra le mani e ci dice:

"Cari amici, è importante che la Parola del Signore sia portata alla gente, nella vostra società! È la vostra missione, e la missione della Chiesa fino alla fine dei tempi, annunciare la Parola del Signore. Rimanete in Dio! Rispettate i Comandamenti del Signore, l'istruzione paterna! Il comando di Dio si applica a tutta la Chiesa fino alla fine dei tempi e a tutti i popoli. Rimanete nel Signore, anche se la Chiesa è scossa dal tentatore in questo tempo di tribolazione. Rimanete fedeli alla Chiesa, perché Essa dispensa il Signore nei Santi Sacramenti! Il Signore vive nei sacramenti della Santa Chiesa. Anche se le persone si smarriscono, il Signore si prende cura delle Sue pecore. Fate sacrifici, fate penitenza, pregate, digiunate, offrite il Santo Sacrificio della Messa per la pace! La pace è in grave pericolo, quindi inginocchiatevi e pregate! Capisci che il tempo in cui stai vivendo è serio. Preghiamo per le tue richieste sul trono di Dio". 

Ora Santa Giovanna d'Arco guarda a San Michele Arcangelo. San Michele Arcangelo ci guarda e dice: "Quis ut Deus". Poi ci benedice: "Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo vi benedica".

San Michele Arcangelo scompare nella luce. Così fa Santa Giovanna d'Arco.

San Pio X: il peccato contro natura grida vendetta al cospetto di Dio




Durante l’Ottocento, la sensibilità esasperatamente sentimentale ed erotica, diffusa prima dal Romanticismo e poi più gravemente dal decadentismo, contribuì ad un certo risorgere dell’omosessualità, che però sembrava tenuto a freno da una convenzionale «morale laica» e si diffondeva nascondendosi ipocritamente sotto il velo dell’arte e della moda sensuali. Con l’inizio del nostro secolo, gli argini di questa «morale», ben presto destinati a crollare, cominciarono a cedere sotto il crescente impatto delle passioni sregolate, che influenzavano sempre più le classi colte e ricche e cominciavano a pretendere una legittimazione pubblica. La Chiesa pertanto ritenne necessario ribadire la condanna dei peccati risorgenti, compreso quello omosessuale. Segnaliamo al riguardo due fondamentali documenti promossi dal grande Pontefice San Pio X (1835-1914). Nel suo Catechismo del 1910, infatti, il «peccato impuro contro natura» è classificato per gravità come secondo, dopo l’omicidio volontario, fra i peccati che«gridano vendetta al cospetto di Dio»«Questi peccati – spiega il Catechismo – si dicono gridare al cospetto di Dio, perché lo dice lo Spirito Santo e perché la loro iniquità è così grave e manifesta che provoca Dio a punirli con più severi castighi».