domenica 29 giugno 2025

Gesù a Jotapata - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anna Caterina Emmerick 


LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTISSIMA MADRE

(Dalla fine della prima Pasqua alla prigionia di San Giovanni Battista)



Gesù a Jotapata


Poiché Gesù voleva allontanarsi da lì, lo pregarono di rimanere ancora un po'; si mostrarono pieni d'amore e molto commossi. Gesù disse che doveva andare in altri luoghi per compiere la sua missione; lo accompagnarono per un tratto di strada in compagnia dei suoi discepoli, poi li benedisse e si diresse verso Jotapata, a circa un'ora e mezza verso est. Era pomeriggio quando Gesù arrivò. Davanti alla città si lavò i piedi e mangiò in una locanda. Arrivati a Jotapata, i discepoli lo precedettero e andarono a chiedere le chiavi della sinagoga al capo di essa per il Maestro che voleva insegnare. Accorse molta gente. I farisei e gli erodiani erano pieni di aspettative per spiarlo nel suo insegnamento.

Quando fu nella sinagoga, gli fecero domande sulla vicinanza del regno, sul conto e l'adempimento delle settimane di Daniele e sulla venuta del Messia. Gesù tenne un lungo insegnamento su questo, dimostrando l'adempimento delle profezie e la fine dei tempi, che era il presente. Parlò di Giovanni e della sua profezia. Dissero, con tono ipocrita, che nei suoi insegnamenti e nel suo modo di agire osservasse le usanze dei Giudei, che guardasse per sé, poiché sapeva che Giovanni era stato fatto prigioniero. Ciò che disse riguardo al compimento delle settimane di Daniele e alla vicinanza del Messia e del Re dei Giudei era esatto ed era anche l'opinione di loro; ma non vedevano il Messia da nessuna parte, per quanto guardassero. Gesù aveva dichiarato le profezie in generale sulla sua Persona e loro lo avevano capito, ma si facevano gli ignoranti, come se non avessero capito. Desideravano che Egli dicesse chiaramente che era il  Messia per accusarlo. Allora Gesù disse loro: «Voi fingete e siete ipocriti! Vi allontanate da me e mi respingete. Voi spiate le mie parole e volete fare con i sadducei un nuovo complotto come nella Pasqua scorsa a Gerusalemme. Mi dite di guardarmi da Erode e mi ricordate la prigionia di Giovanni?».

Poi menzionò loro apertamente tutti i crimini di Erode, tutti i suoi omicidi, il suo timore in presenza del Re dei Giudei appena nato, il suo esecrabile massacro degli innocenti e la sua abominevole fine, così come i crimini del suo successore, l'adulterio di Antipa e la prigionia di Giovanni. Parlò anche della setta ipocrita e segreta degli erodiani, che sono in combutta con i sadducei, e disse che Messia e quale regno di Dio aspettavano. Si rivolse in diverse direzioni e aggiunse: «Non potranno fare nulla contro di me finché non avrò compiuto la mia missione. Devo ancora attraversare due volte la Samaria, la Giudea e la Galilea. Avete visto grandi prodigi in me: ne vedrete di ancora più grandi e rimarrete ciechi, nonostante tutto». Poi parlò del giudizio, del massacro dei profeti e della punizione su Gerusalemme.

Gli erodiani, che si guardavano bene dall'apparire alla luce, impallidirono quando Gesù parlò dei crimini di Erode e rese pubblici i segreti tentativi della setta. Tacquero e abbandonarono poco a poco la sinagoga, così come i sadducei che avevano in mano la scuola. Non c'erano farisei. Quando rimase solo con i sette discepoli e il popolo, insegnò ancora a lungo. Molti erano commossi e dicevano che non avevano mai ricevuto un tale insegnamento e che Gesù insegnava meglio dei loro maestri. Questi migliorarono e in seguito lo seguirono. Una parte considerevole del popolo, invece, spaventata dagli erodiani, mormorava e faceva tumulto. Allora Gesù lasciò la città e si incamminò con i suoi discepoli verso sud, attraverso la valle, e dopo un paio d'ore di cammino attraverso un campo di grano tra Betulia e Gennebris, entrò nella spaziosa casa di un pastore del luogo. In quella casa c'erano persone buone che già lo conoscevano. Le sante donne erano solite pernottare qui spesso quando andavano a Betania, e i messaggeri si fermavano quando andavano e venivano con notizie di Gesù e delle sante donne.


I vostri occhi vedranno le meraviglie del Signore, Egli si manifesterà nelle vostre case.

 


Carbonia 25-06-2025 – (ore 16.27)

Maria SS.ma:

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo vi benedico figli Miei.

Sono qui, in mezzo a voi, e con voi prego questo santo Rosario chiedendo l’anticipato ritorno di Gesù sulla Terra.

Piange il Mio Cuore, i Miei occhi versano lacrime di sangue, molti figli si perdono nelle mani del Demonio.

Figli Miei, è giunto il tempo di tornare al Padre!

È giunto il tempo di riconoscere il vostro Dio Creatore quale unico e vero Dio!

Non ci sono altri dei da adorare in questo mondo e in nessun altro mondo, l’unico Dio universale è Dio Padre, nella SS. Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo che abbracciano la Vergine SS. Maria in un unico canto d’amore.

Amati bambini Miei, quale gioia vedervi riuniti in questo sacro Colle, qui, dove a breve potrete entrare solo scalzi, i vostri piedi poserete nudi su questa terra consacrata dal Signore vostro per il trionfo dei SS. Cuori di Gesù e Maria.

A breve i vostri occhi vedranno le meraviglie del Signore, Egli si manifesterà nelle vostre case e vi benedirà uno per uno, benedirà i vostri cuori e chiederà la vostra vera conversione, sarà l’ultimo atto d’amore che Lui farà prima dell’avvertimento che ormai è alle porte.

Gioisce il Cuore di Gesù a questo prossimo evento. Ripartirà la storia, la nuova Era, già iniziata con questo solstizio e, continuerà con grandi manifestazioni e doni dello Spirito Santo su molti figli: … tutti coloro che parteciperanno a Cenacoli di preghiera e si uniranno a Me per essere custoditi in Me e aiutati da Me a camminare verso la vita eterna.

Ho desiderio, figli Miei, di avervi tutti con Me, tutti con Me nella nuova Era, potervi riabbracciare, prendervi per mano e cantare lodi infinite al Dio Creatore.

Basta con questa situazione infernale che perdura sulla Terra!

Basta con la cattiveria di Satana!

Amati figli, preghiamo Dio Padre perché intervenga subito a mettere fine a questa situazione.

Il Mio Cuore è con voi, vi abbraccia, abbraccia i vostri cuori e vi benedice.

Oggi è una giornata speciale: il Signore dall’alto del suo Cielo vi guarda con altri occhi, ha uno sguardo benigno nei confronti di coloro che si ravvedono e tornano a Lui.

Avanti! Uniamo le nostre mani, invochiamo lo Spirito Santo e andiamo alla battaglia contro il nemico infernale.

Spirito Santo, Eterno Amore, vieni con il Tuo ardore, vieni infiamma il nostro cuore.

Ave, ave, ave Maria, ave, ave, ave Maria.

ATTO DI AFFIDAMENTO DEL TERZO MILLENNIO A MARIA SANTISSIMA - L’umanità possiede oggi strumenti d’inaudita potenza: può fare di questo mondo un giardino o ridurlo a un ammasso di macerie.

 


pronunciato dal Papa Giovanni Paolo II 

in comunione con tutti i Vescovi  

in occasione del loro Giubileo 

la Domenica  8 Ottobre 2000 


“Donna, ecco il tuo figlio!”  (Gv. 19, 26) 

Mentre volge al termine questo Anno Giubilare, in cui Tu, o Madre, ci hai nuovamente offerto Gesù, il frutto benedetto del tuo grembo purissimo, il Verbo fatto carne, il Redentore del mondo, risuona particolarmente dolce per noi questa sua parola che a Te ci rinvia, facendoti nostra Madre: “Donna, ecco il tuo figlio!” 

Affidando a Te l’Apostolo Giovanni, e con lui tutti i figli della Chiesa, anzi gli uomini tutti, Cristo non attenuava, ma piuttosto ribadiva, il suo ruolo esclusivo di Salvatore del mondo.  

Tu sei splendore che nulla toglie alla luce di Cristo, perché esisti in Lui e per Lui. 

Tutto in Te è “FIAT”:  Tu sei l’Immacolata, sei trasparenza e pienezza di grazia. 

Ecco, dunque, i tuoi figli, raccolti intorno a Te, all’alba del nuovo Millennio.  

La Chiesa oggi con la voce del Successore di Pietro, a cui s’unisce quella di tanti Pastori qui convenuti da ogni parte del mondo, cerca rifugio sotto la tua protezione materna ed implora con fiducia la tua intercessione di fronte alle sfide che il futuro nasconde.


Tanti in questo anno di grazia hanno vissuto, e stando vivendo, la gioia sovrabbondante della Misericordia che il Padre ci ha donato in Cristo. 

Nelle Chiese particolari sparse nel mondo, e ancor più in questo centro della Cristianità, le più svariate categorie di persone hanno accolto questo dono. 

Qui ha vibrato l’entusiasmo dei giovani, qui si è levata l’implorazione degli ammalati. Qui sono passati sacerdoti e religiosi, artisti e giornalisti, uomini del lavoro e della scienza, bambini e adulti, e tutti, nel tuo Figlio diletto, hanno riconosciuto il Verbo di Dio, fatto carne nel tuo seno. 

Ottienici, o Madre, con la tua intercessione, che i frutti di quest’Anno non vadano dispersi e i semi di grazia si sviluppino fino alla piena misura della santità, a cui tutti siamo chiamati.


Vogliamo oggi affidarti il futuro che ci attende, chiedendoti d’accompagnarci nel nostro cammino. Siamo uomini e donne di un’epoca straordinaria, tanto esaltante quanto ricca di contraddizioni. 

L’umanità possiede oggi strumenti d’inaudita potenza: può fare di questo mondo un giardino o ridurlo a un ammasso di macerie. 

Ha acquistato straordinarie capacità d’intervento sulle sorgenti stesse della vita: può usarne per il bene, dentro l’alveo della legge morale, o può cedere all’orgoglio miope di una scienza che non accetta confini, fino a calpestare il rispetto dovuto ad ogni essere umano. 

Oggi, come mai nel passato, l’umanità è a un bivio. 

E, ancora una volta, la salvezza è tutta e solo, o Vergine Santa, nel tuo Figlio Gesù. 


Per questo, Madre, come l’Apostolo Giovanni, noi vogliamo prenderti nella nostra casa (cfr. Gv. 19, 27) per imparare da Te  a conformarci al tuo Figlio. 

“Donna, ecco i tuoi figli!”. 

Siamo qui, davanti a Te, per affidare alla tua premura materna noi stessi, la Chiesa, il mondo intero.  

Implora per noi il Figlio tuo diletto, perché ci doni in abbondanza lo Spirito Santo, lo Spirito di verità, che è sorgente di vita. 

Accoglilo per noi e con noi, come nella prima comunità di Gerusalemme, stretta intorno a Te nel giorno di Pentecoste  (cfr. Atti 1,14). 

Lo Spirito apra i cuori alla giustizia e all’amore, induca le persone e le nazioni alla reciproca comprensione e ad una ferma volontà di pace. 

Ti affidiamo tutti gli uomini, a cominciare dai più deboli: i bimbi non ancora venuti alla luce e quelli nati in condizioni di povertà e di sofferenza, i giovani alla ricerca di senso, le persone prive di lavoro e quelle provate dalla fame e dalla malattia. 

Ti affidiamo le famiglie dissestate, gli anziani privi di assistenza e quanti sono soli e senza speranza. 


O Madre, che conosci le sofferenze e le speranze della Chiesa e del mondo, assisti i tuoi figli nelle quotidiane prove che la vita riserva a ciascuno e fa’ che, grazie all’impegno di tutti, le tenebre non prevalgano sulla luce.  

A Te, aurora della salvezza, consegniamo il nostro cammino nel nuovo Millennio, perché sotto la tua guida tutti gli uomini scoprano Cristo, luce del mondo ed unico Salvatore, che regna col Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen. 


PREGATE PER IL RITORNO DI MIO FIGLIO

 


Argomenti del Rosario serale :

Ho bisogno di tanto amore da parte vostra, ho bisogno che i vostri fratelli e sorelle Mi vedano attraverso di voi, vi benedico, miei piccoli, e vi chiedo di lasciare che la Mia Volontà sia fatta in voi.

Che grande spreco! Vi do il Regno dei Cieli gratuitamente; dovete solo obbedire alle Mie Leggi e ai Miei Decreti e il Paradiso è vostro, ma voi lo sprecate.

Hai tutto dalla tua parte per la tua salvezza, per la gioia eterna. La questione fondamentale è se vinci o perdi tutto questo. È una tua decisione. Non esitare. Prendi la strada giusta. Che lo Spirito Santo di Dio ti guidi.

Satana vi ha fatto sì che il male entrasse nei vostri cuori, vi ha convinto ad accettare certe situazioni che, ai Miei Occhi, sono peccaminose, ma voi le considerate normali.

Tu sei l'esempio della parabola dei denari. Hai seppellito i doni e le capacità che ti erano stati dati. Non li hai usati perché non hai voluto servirmi. E riceverai una grande punizione perché non hai voluto lavorare per Me, il tuo Dio. Molto ti è stato dato; molto ti sarà chiesto.


Messaggio di Dio Padre e della Beata Vergine Maria a JV (12 marzo 2015)


Primo Mistero. Dio Padre parla.

Informazioni: Ho bisogno di tanto amore da parte vostra, ho bisogno che i vostri fratelli Mi vedano attraverso di voi, vi benedico, miei piccoli, e vi chiedo di lasciare che la Mia Volontà sia fatta in voi.

Figlioli miei, guardate Mio Figlio, straziato dai soldati romani; sofferente, per compiere la Mia Volontà; amante, pregando per tutti voi, per la vostra salvezza; tradito, rendendosi conto che molti, molti di voi, anime in futuro, non sarebbero stati mossi a compassione o conversione da tutto ciò che Lui ha fatto per tutti voi, obbedendo ai Miei Ordini, come Suo Padre, Dio.

Quanta freddezza percepisco nei vostri cuori, quanta mancanza d'amore tra molti di voi. Raramente vi unite per un obiettivo comune. Satana si è preso la responsabilità di disperdervi. Non camminate più come pecore, uniti, ma ora camminate dispersi, ognuno per la sua strada, ognuno pensando ai propri affari personali. Ma nei vostri pensieri, Io, il vostro Dio, e Mia Figlia, la Sempre Vergine Maria, siamo praticamente assenti.

Molto male vi circonda, ma la cosa peggiore è che non avete combattuto contro quel male e gli avete permesso di entrare nei vostri cuori.

Non vi santificate come dovreste; non state approfittando dei meriti di Mio Figlio per la vostra salvezza eterna.

Vi rendete conto, piccoli Miei, di ciò che vi sto dicendo?

Mio Figlio, un Vero Dio, la Seconda Persona della Mia Trinità, che si dona per voi, cercando la vostra salvezza, colmandovi di Benedizioni, e voi, imperterriti. Il vostro cuore non è mosso dalla compassione per tutto ciò che Mio Figlio ha fatto per voi.

Quanto vorrei vedere, piccoli Miei, la vostra donazione! Per rimuovere gradualmente il dolore di Mio Figlio. Ricordate che, nello stato spirituale, tutto è un eterno presente e tutto ciò che chiedete in questo momento sarà ricevuto come se questi eventi stessero appena accadendo.

Piccoli Miei, quanto amore manca nei vostri cuori. Cercate la pace, l'ordine, che non vi manchi nulla per non dover soffrire di preoccupazioni, ma ancora non avete capito ciò che vi ho detto. Siete stati molto avvertiti e dovrete soffrire gli eventi della Purificazione, perché il vostro cuore è una roccia. Questo Mi addolora molto, piccoli Miei.

Venite, piccoli Miei, a Me, prendete il vostro cuore, portatelo a Me. Guarda il tuo cuore, tutto avvizzito, secco, ecco perché il Mondo è come è, perché devi riconoscere, dal cuore, che Mi hai voltato le spalle e questo Mi dà molto fastidio, Mi fa male immensamente, perché il Mio Cuore ha accompagnato Mio Figlio da quando è sceso sulla Terra e Io ho ricevuto la stessa cosa che è stata fatta a Mio Figlio e tu, che hai ereditato tutta la dedizione di Mio Figlio, dovresti già essere cresciuto spiritualmente e con quella crescita spirituale, dovresti già avermi dato molte gioie, molte contentezza, per avere un enorme rinnovamento spirituale ma, molti di voi, continuano a rifiutare Me e gli altri, la vostra crescita spirituale lascia molto a desiderare.

Tornate quindi a Me, Miei piccoli, siate semplici, fedeli, grati e farò molto anche per voi.

Ricevete le Mie Benedizioni, Miei piccoli, affinché le vostre anime siano riempite dei doni e delle virtù che desidero che ognuno di voi abbia affinché il Mio Regno sia già dato sulla Terra.

Ho bisogno di tanto amore da parte vostra. Ho bisogno che i vostri fratelli e sorelle Mi vedano attraverso di voi. Vi benedico, miei piccoli, e vi chiedo di permettere che la Mia Volontà si compia in voi.

Grazie, miei piccoli.

 

Secondo Mistero. Dio Padre parla.

A proposito: Che grande spreco! Vi do il Regno dei Cieli gratuitamente, dovete solo obbedire alle Mie Leggi e ai Miei Decreti e il Paradiso è vostro, ma voi lo sprecate.

Figlioli miei, vi lasciate trasportare solo dalle profezie allarmistiche, dagli stessi Messaggi che vi do, che smuovono il vostro essere, ma la vostra anima, invece di muoversi verso una vera conversione o crescita spirituale, è piena di paura. Coloro che si definiscono figli miei non devono arrivare a questo punto. Vi ho detto che c'è già molto male intorno a voi, ma voi non lo combattete.

Ve lo ripeto, miei piccoli, e voi non volete perfezionarvi. Avete un esempio in Santa Maria Maddalena, un esempio forte, un esempio santo che, essendo una donna con molto peccato nel cuore, non appena Mio Figlio la tocca, le muove il cuore; in quello stesso momento decide di cambiare, ma un cambiamento totale, clamoroso, e, poco dopo, è vista come un'apostola, una seguace di Mio Figlio.

Queste anime sono quelle che amo di più, anime piene di male e di peccato, ma riconoscendosi peccatrici, subiscono un vero, profondo cambiamento, muovendosi verso la santità.

Quanti di voi hanno vissuto nel peccato! Certo, a volte sentite quella grande colpa per i vostri peccati, e alcuni di voi Mi promettono di cambiare. Pochi di voi hanno quel cambiamento radicale e meraviglioso, in cui la vostra anima, essendo intorbidita, diventa trasparente, purissima, come un cristallo finissimo; così sono viste le anime, così le vedo Io, quando siete pienamente con Me. Questo è ciò che voglio da voi, un cambiamento radicale, che vi aiuti, che vi attragga a Me, perché quando l'anima è in questa ricerca di santità, vola verso di Me, si sente attratta, come da una calamita potentissima, ed essendo così, è allora che chiamo le anime.

Vi chiedo, piccoli Miei, di realizzare questo cambiamento, è per il vostro bene, è per la vostra vita eterna, non potete immaginare, piccoli Miei, cosa si prega per voi nel Regno dei Cieli, cosa si chiede per voi, per la vostra conversione e salvezza.

Sprecate troppo e questo è veramente il vostro peccato, non approfittare di tutto il Bene che vi viene dato e, ripeto, vi viene dato. Se vi dicessero che la vostra salvezza ha un prezzo, sono sicuro che molti di voi pagherebbero quel prezzo per essere nel Regno dei Cieli, ma non lo fate. Che grande spreco! Vi do il Regno dei Cieli gratuitamente; dovete solo rispettare le Mie Leggi e i Miei Decreti e il Paradiso è vostro, ma lo sprecate.

Il tempo è scaduto, piccoli Miei. Ve l'ho già detto. State assistendo ai cambiamenti nella natura, che non sono più quelli a cui eravate abituati, e questo vi dà un preambolo alle cose difficili che verranno, e non siete preparati ad affrontarle.

Non siete preparati ad accettare ciò che vi ho chiesto per la vostra salvezza. Quante anime saranno dannate! Quante anime non hanno voluto ascoltare! Quanto dolore Mi causano! Certo, avranno un dolore eterno, ma Mi fanno soffrire, perché non hanno voluto ascoltare ciò che è stato chiesto loro, né hanno voluto donarsi, come Mio Figlio si è donato per tutti voi.

Pregate, Miei piccoli, voi che siete con Me. Pregate affinché il tempo si acceleri, affinché non si perdano più anime. Pregate per il Ritorno di Mio Figlio. Pregate, ringraziandoMi per tutto ciò che faccio per voi. Pregate dal profondo del vostro cuore per tutte quelle anime che hanno bisogno delle vostre preghiere per la loro salvezza eterna, e pregate intensamente per quelle anime che Mi hanno voltato le spalle e che non vogliono sapere di Me o di Mia Figlia, la Sempre Vergine Maria. Siate veri fratelli maggiori, fratelli che si amano veramente.

Ricevete la Mia Benedizione, Miei piccoli, affinché il Mio Spirito Santo possa entrare in voi e aiutarvi a salvare innumerevoli anime che hanno bisogno di aprire gli occhi, aprire la mente, aprire il cuore per la loro salvezza eterna.

Grazie, Miei piccoli.

 

Terzo Mistero. La Beata Vergine Maria parla.

Informazioni: Hai tutto dalla tua parte per la tua salvezza, per la gioia eterna, la grande questione se vincere o perdere tutto questo è una tua decisione, non dubitare, prendi la strada giusta, che lo Spirito Santo di Dio ti consigli.

Figlioli miei, io, vostra Madre, veglio certamente su di voi in questi tempi di grande tribolazione. Veglio su di voi fin dal momento del vostro concepimento, perché per molti di voi, i vostri genitori, entrambi o uno solo, vi hanno consacrati al Mio Santo Nome, e Io veglio su tutte le anime a Me consacrate.

Questi sono tempi di grande tribolazione, questi sono tempi di grande purificazione, questi sono tempi che ricorderete come uno spartiacque nell'umanità, dove la Mano Potente del Nostro Dio sarà vista ancora una volta, ponendo fine al male di Satana e riportando questa umanità sulla retta via.

Non sapete se rimarrete dopo la grande tribolazione , chi rimarrà sulla Terra e chi sarà portato, in Paradiso o all'Inferno.

Quelli di voi che rimarranno vedranno un Mondo rinnovato e bello e avranno quell'obbligo d'amore che hanno le anime che amano veramente il Nostro Dio e Me, la vostra Santissima Madre, dal profondo del cuore.

Desidereremo vivere tra gli uomini, perché l'uomo avrà già compreso la sua missione, ma dopo aver subito una dolorosa purificazione, ben meritata, perché si è allontanato dal cammino.

Io sono con voi, con tutta l'umanità, vi proteggerò dagli attacchi di Satana, lui non può sopportare di sentire il Mio Nome, non può sopportare che Io salvi le anime.

Vi amo, piccoli Miei. Sono vostra Madre e voglio portare la gioia a Mio Figlio con la vostra salvezza. Pertanto, quando un'anima arriva qui in Cielo per essere giudicata, Io Mi metto tra il Padre e il Figlio finché non la conquisto.

Ma ci sono molte anime che si rifiutano di arrendersi, molte che non sono interessate alla loro salvezza perché non credono in essa, e per queste anime non posso fare nulla.

Pregate affinché il cuore dell'uomo cessi di avere quel cuore di pietra. Chiedetemi di intercedere per voi, affinché Nostro Dio vi dia la Grazia affinché il vostro cuore cessi di essere duro, insensibile e privo di desiderio di miglioramento.

Vi chiedo, cosa si può fare con un'anima simile, che non vuole fare nulla da sola? Voi siete i Miei figli, vi amo, ma siete tanti che fate tanto male al Cuore di Mio Figlio, e così, proprio come i soldati romani lacerarono la Carne di Mio Figlio, voi, con i vostri peccati, lacerate il Suo Cuore.

Ci sarà un tempo, Miei piccoli, in cui sentirete il Dolore del Cuore di Mio Figlio, che Egli ha dato per voi. Siete diventati insensibili perché avete assistito spesso alla rievocazione della Morte di Mio Figlio, e la vostra anima è poco commossa dalla compassione o dal pentimento. La vostra malvagità è grande, e certamente sperimenterete nella vostra carne una purificazione per il vostro futuro particolare.

Alcuni di voi rimarranno per i Tempi Nuovi, altri saranno condotti nel Regno dei Cieli, altri in Purgatorio, e altri ancora all'Inferno. Questi sono tempi in cui, attraverso la vostra donazione e accettazione di qualsiasi cosa vi accada, se venite uccisi per essere stati veri apostoli di questi tempi o per aver difeso il Mio Santo Nome, come state vedendo ora là, lontano, in Oriente, quelle anime vengono condotte direttamente nel Regno dei Cieli, come promesso. Non lasciate la Mia Mano, Miei piccoli, in nessun momento. Mi prenderò cura di voi fino agli ultimi istanti della vostra vita, se Nostro Padre vi chiederà di lasciare la Terra, oppure vi accompagnerò ad entrare nelle Terre Promesse, verso il cambiamento spirituale che avverrà in voi e di cui godrete immensamente. Vi difenderò dalle grinfie di Satana e vi condurrò a una profonda conoscenza dell'Amore di Mio Figlio.

Avete tutto in vostro potere per la vostra salvezza, per la gioia eterna. La grande questione di vincere o perdere tutto questo è una vostra decisione. Non esitate. Prendete la strada giusta. Che lo Spirito Santo di Dio vi guidi. Vi benedico, piccoli miei, e vi porto nel mio Cuore.

Grazie, piccoli miei.

 

Quarto Mistero. Dio Padre parla.

Descrizione: Satana vi ha fatto permettere al male di entrare nei vostri cuori, vi ha convinto ad accettare certe situazioni che, ai Miei Occhi, sono peccaminose ma che voi considerate normali.

Figlioli miei, vi ho parlato di molti disastri che devono arrivare e che saranno per il vostro bene, ma il disastro più grande che dovete riparare è quello del vostro cuore, della vostra anima, del vostro essere.

Se potessi vedere il tuo interiore come lo vedo Io, saresti terrorizzato nel vedere lo stato della tua anima e dove l'hai portata. Ti ho dato un'anima bellissima e avresti dovuto coltivarla affinché raggiungesse alti livelli di perfezione.

Ti ho dato tutti gli elementi, ti ho dato Grazie speciali, ti ho dato una vita speciale affinché tu la conoscessi e la seguissi. Posso assicurarti che tutte le anime esistenti al Mondo vivono nel peccato, in misura maggiore o minore, ma ho anche dato a tutte loro, a tutte le anime, l'opportunità di tornare a Me e di ottenere da Me grandi Benedizioni, sia materiali che spirituali.

La salvezza o la dannazione dipendono da te, dal tuo libero arbitrio e da ciò che hai scelto di vivere nel tempo che ti è stato concesso, ma ti sei allontanato dal Cammino della Verità che ho tracciato per te attraverso Mio Figlio e i Comandamenti che ti ho dato.

 Vi ho detto che, per quanto intelligenti vi sentiate, non sarete mai in grado di creare le vostre leggi, perché saranno piene di errori. Non siete capaci di prendere decisioni perfette; solo Io, il vostro Dio, posso darvi la perfezione, ed è lì che voglio condurvi. Ma se avete già creato le vostre regole e le seguite come meglio credete, difficilmente raggiungerete la perfezione spirituale.

Ascoltatemi, piccoli Miei. Ci sono tante anime che vivono in una tremenda povertà spirituale perché non hanno voluto seguire ciò che vi ho chiesto con i Comandamenti.

Dovete fare la vostra parte, piccoli Miei. Dovete lottare contro voi stessi se volete conquistare il Regno dei Cieli. Satana vi ha fatto permettere al male di entrare nei vostri cuori. Vi ha convinto ad accettare certe situazioni che, ai Miei Occhi, sono peccaminose, ma voi le vedete come normali, ed è per questo che è diventato molto difficile per un'anima entrare direttamente nel Regno dei Cieli.

Non impedite alla Mia Grazia di entrare in voi, piccoli Miei. Fate largo, non peccate più. Certamente, la Mia Grazia, la Mia Presenza in voi, non può vivere dove risiede Satana. O siete con Me o contro di Me. O mi lasciate governare nel vostro cuore, o se permettete a Satana di governarvi, devo farmi da parte.

Desidero la vostra perfezione; vi consiglio continuamente, ma non vedo che vi interessi, ed è per questo che la purificazione servirà a perfezionarvi, ma con il dolore che proverete. Certamente, non volevo questo, ma voi Mi avete costretto a prendere queste decisioni dolorose ma necessarie per il vostro bene. Ringraziatemi per questi dettagli che permetto nella vostra vita e che vi aiuteranno.

Grazie, Miei piccoli.

 

Quinto Mistero. Dio Padre parla.

Informazioni: Tu sei l'esempio della parabola dei denari, hai seppellito i doni e le capacità che ti erano stati dati, non li hai usati perché non hai voluto servirmi e riceverai una grande punizione, perché non hai voluto lavorare per me, il tuo Dio, molto ti è stato dato; molto ti sarà chiesto.

Figlioli miei, quanto spreco da parte vostra! Io, essendo vostro Creatore e vostro Padre, vi ho creati affinché poteste raggiungere grandi livelli spirituali, livelli elevati, livelli degni della vostra investitura come figli di Dio.

La Mia Regalità è stata condivisa con voi. Io sono il vostro Dio, il vostro Re, vostro Padre che desidera il meglio per suo Figlio, e voi l'avete sprecata. È come avere un diamante grezzo e non permettete che vi venga tolto nulla che vi impedisca di brillare come dovreste davanti ai Miei Occhi e davanti agli occhi di tutte le anime create, e persino degli stessi angeli del Cielo.

Avete un potenziale enorme, ma è oscuro alla stragrande maggioranza di voi perché non mi permettete di portarvi via tutto ciò che vi conduce alla perfezione e a ciò che dovreste essere.

Che spreco di Benedizioni su di voi, su tutti i vostri fratelli e sorelle di tutti i tempi! Quanto avreste potuto fare e che potete ancora fare!

La vostra investitura regale è stata gettata via; non volete prenderla, forse perché non vi sentite degni, forse perché non volete essere Miei veri figli perché, per esserlo, dovete rinnegare voi stessi, rinnegare la vostra malvagità e il vostro attaccamento al male. Sarà dovuto all'indifferenza, alla dimenticanza, alla pigrizia.

Vi ho dato così tanto, così tanto, e voi l'avete sprecato! Le anime arrivano sulla Terra e, praticamente così come sono arrivate, se ne vanno; hanno vissuto per se stesse, senza muoversi per servirMi.

Piangerete, come vi ho detto altre volte, quando vi troverete davanti a Me, perché vi mostrerò tutti i doni che vi sono stati dati e cosa avreste potuto farne, ma vi siete assorbiti di più in altre cose. Che spreco di vita per molti di voi, quando avreste potuto, almeno, salvare un'anima, e non l'avete nemmeno fatto!

Siete l'esempio della parabola dei denari; avete seppellito i doni e le capacità che vi sono stati dati; non li avete usati perché non avete voluto servirMi, e riceverete una grande punizione perché non avete voluto lavorare per Me, il vostro Dio. Molto vi è stato dato, molto vi sarà chiesto.

Grazie, Miei piccoli.


LE ANIME SOFFERENTI

 


Santissima Vergine Addolorata, guardami portando la croce della mia sofferenza, accompagnami, come hai accompagnato tuo Figlio Gesù; sei mia Madre e ho bisogno di te. Aiutami a soffrire con amore e speranza, affinché il mio dolore diventi un grande bene nelle mani di Dio. Per Gesù Cristo nostro Signore. Amen.

   Non appena nostro Signore Gesù Cristo muore per noi sulla croce e redime il mondo, la sofferenza umana comincia ad avere un significato. Prima era solo una punizione per il peccato dei nostri primi genitori. Era una sofferenza totalmente umana che non faceva nulla per aiutare l'anima che era stata espulsa dall'Eden e impedita di godere della presenza di Dio. Tuttavia, in risposta al peccato di Adamo ed Eva, Gesù, il Verbo fatto carne, la seconda persona della Santa Trinità scende sulla terra e ci redime dal peccato originale. Non viene come un re per stare in un palazzo, ma sceglie una famiglia povera e casta. Gesù, inoltre, conserverà la sua castità durante la sua vita, mostrandoci tutto ciò che si può fare. Dà la sua vita per noi e muore sulla croce nel modo più atroce che si possa immaginare. In questo modo apre le porte del cielo, che da allora sono state chiuse per tutti noi. Ma c'è una condizione: l'anima deve entrare nella Patria Celeste immacolata, libera da ogni imperfezione causata dal peccato. Ma chi di noi può dire che mantiene la sua anima perfetta come lo era al battesimo? Sicuramente nessuno di noi può, perché la nostra condizione, le nostre imperfezioni e i nostri peccati anneriscono sempre più l'anima che era immacolata dopo il battesimo. Ma cosa possiamo fare? Certamente possiamo andare al sacramento della riconciliazione, ma anche se i nostri peccati sono perdonati, l'anima deve ancora subire una purificazione necessaria prima di poter entrare in paradiso. Tutte quelle anime che nel corso degli anni hanno potuto comunicare con i vivi del purgatorio dicono che la sofferenza sulla terra è come una "brezza leggera" in confronto al dolore e alla sofferenza che le anime subiscono volentieri in purgatorio. La sofferenza terrena è preferibile al dolore in quel luogo di purificazione. Perciò è necessario che le nostre sofferenze terrene siano usate a nostro beneficio e come un modo per abbreviare il tempo della nostra permanenza in purgatorio. Perciò non dobbiamo evitare le sofferenze che Dio ci manda. Ogni dolore che proviamo dobbiamo offrirlo a Nostro Signore per accompagnarLo nelle sofferenze che ha sopportato per noi.

Ci sono persone che hanno sofferto incessantemente durante la loro vita. Spesso fin dalla tenera età, a causa di un difetto fisico, una timidezza esagerata, un'aggressione fisica o psicologica da parte di un'altra persona. Nella vita adulta, solitudine, complessi, rotture coniugali, fallimenti negli affari, problemi o morte di un membro della famiglia, malattie dolorose, ecc. Insomma, la sofferenza li ha presi per mano da quando erano bambini, per non lasciarli mai più. Queste sono le cosiddette "anime sofferenti". Sono anime privilegiate e molto care a Dio. Il suo amore per loro è così grande che qui sulla terra li perfeziona dolcemente con tutto il suo amore, affinché un giorno occupino la stanza speciale che ha preparato per loro nella Patria Celeste. In loro riconosce il suo Figlio crocifisso per l'umanità, e vuole che diventino come il suo amato Figlio attraverso il dolore sulla terra, e che in questo modo raggiungano la perfezione necessaria per percepire la gloria in tutto il suo splendore (Cristo, la Vergine Maria, la grande maggioranza dei santi erano anime sofferenti). In un certo senso, le anime sofferenti, al di là del tempo, aiutano Nostro Signore Gesù Cristo a portare la pesante croce del mondo, appesantita da tutti i peccati dell'umanità.

 Quando le anime pensano che il fardello è troppo pesante, chiedono l'aiuto di Dio. A volte le soccorre, ma l'amore di Dio per le anime sofferenti è così grande che il sollievo è solo temporaneo, solo per qualche anno, e poi con quella mano amorevole applica di nuovo quel dolore purificante e benefico. Perciò, se sei un'anima sofferente, rallegra il tuo cuore, perché sei senza dubbio un'anima scelta da Dio. Non cercate la felicità temporanea in questa vita, perché probabilmente non la troverete, ma sfruttate al massimo il vostro tempo terreno a beneficio della vostra anima, perché il suo nord è la Patria Celeste. Perché voi? Solo Dio lo sa, non dimenticare che il nostro amato Padre è Dio e non una persona, quindi non possiamo capirlo, perché non agisce secondo la logica umana a noi nota. 

 Ora, se sei una di quelle persone che la vita ti ha trattato bene, senza grandi problemi, fortunato nel tuo matrimonio, negli affari, ecc., e senti che non sei stato fedele ai comandamenti, che non ti sei comportato bene con il tuo prossimo, ecc.  Devi purificare la tua anima. Prima di tutto bisogna osservare tutti i comandamenti, che sono concentrati in due: Ama Dio sopra ogni cosa e ama il prossimo tuo come te stesso, ma questo non basta, bisogna fare sacrifici, privarsi di certe cose e con i risparmi dare ai poveri, curare la famiglia e aiutare chi ha bisogno. Comprendere il valore della castità. Siamo rimasti vedovi e abbiamo la possibilità di risposarci. Non facciamolo, scegliamo la castità e doniamo il nostro tempo agli altri. Nel nostro matrimonio qualcosa ha iniziato ad andare male e devo ricorrere a quelle pillole che mi aiutano a raggiungere una relazione carnale di successo. Non prenderle (in accordo con il tuo partner), opta per la castità. Sono inviti, non obblighi, che il Padre nostro vi dà per la vostra salvezza. Per una ragione misteriosa e difficile da capire nella Patria Celeste il valore della castità è immenso. 

"Perché ci sono eunuchi che sono nati così dal grembo di loro madre,

e ci sono eunuchi che sono stati fatti dagli uomini,

e ci sono eunuchi che si sono resi tali per il regno dei cieli.

 Chi può capire, che capisca".

(Mt 19,12)


San Paolo ci dice:

"Vorrei che tutti gli uomini fossero come me; ma ogni uomo ha da Dio il proprio dono: questo uno, e quello un altro. Ma io dico ai non sposati e alle vedove che è meglio per loro essere come me; ma se non possono mantenere la continenza, si sposino; perché è meglio sposarsi che essere bruciati"" (Corinzi 1:7-9).

 I dolori che soffriamo sulla terra sono mandati da Dio per il nostro profitto e beneficio e dovremmo farne un uso positivo. Non tutti soffriamo allo stesso modo e con la stessa intensità. Coloro che hanno subito più prove sono esseri destinati da Dio a raggiungere una maggiore perfezione e un più alto livello di gloria eterna. Sono esseri privilegiati e speciali per Nostro Padre. Perciò una persona ha un valore maggiore non secondo il denaro, il lignaggio o il successo, ma secondo il grado e l'intensità delle sue sofferenze, che gli permetteranno di raggiungere gradi maggiori di perfezione, ed è insieme alle sue buone opere che potrà portare con sé da questo mondo. Il resto rimarrà sulla terra per i suoi eredi e per la memoria dei vivi, almeno per un certo tempo, finché, con il passare degli anni, nessuno si ricorderà più del defunto.

 Sfruttiamo al massimo la nostra vita, finché c'è ancora tempo, per evitare che nel momento meno atteso Dio ci chiami e ci trovi con le lampade spente. Siamo prudenti, lavoriamo per la nostra salvezza e quella del nostro prossimo in ogni momento e non dimentichiamo di pregare; il potere della preghiera è incalcolabile e siamo sicuri che saremo sempre ascoltati.


Il Discorso della Montagna

 


Parte 1

Dopo aver scelto i suoi apostoli, Gesù si trovava in una pianura con i discepoli e una grande moltitudine di persone che erano venute per ascoltarlo e per essere guarite dalle loro infermità. Gli evangelisti non si stancano di ripetere che i malati si sforzavano di toccare Gesù, sia per mostrarci con quale familiare condiscendenza permetteva loro di avvicinarlo, sia per designare nel suo sacro corpo il rimedio per eccellenza a tutti i malanni dell'anima e del corpo.

  La folla era enorme, Gesù salì su un monte e si sedette; e fissando con compiacenza gli occhi sui suoi discepoli, disse:

 "O poveri, beati voi, perché a voi appartiene il regno dei cieli! Per meritare la promessa divina che Gesù fa loro: "Non abbiate nulla, né desiderate più del necessario", dice San Bernardo. Ma dove fissare il limite del necessario? Più vuoi assomigliare al povero Gesù, meno cose troverai necessarie alla tua posizione.

"Questa beatitudine ha una stretta connessione con la precedente, perché i poveri devono necessariamente essere miti per sopportare la povertà e il disprezzo che essa può causare loro. La vera mitezza reprime nel profondo dell'anima tutti gli impulsi di ira e di rabbia, ed esteriormente tutti i segni di impazienza quando il cuore soffre o quando il nostro amor proprio è stato risentito. "Imparate da me che sono mite".

"Beati quelli che piangono, perché saranno consolati". Quando un'anima è giunta al disprezzo del mondo, nello spirito di povertà, alla quiete con mitezza, vedendo che sulla terra tutto è vanità e afflizione di spirito, piange per il suo allontanamento e le sue colpe. Le nostre lacrime attirano la misericordia divina verso di noi... Qui una lacrima unita al sangue di Gesù spegne le fiamme dell'inferno, mentre nell'eternità, un intero oceano di lacrime non spegnerà una sola scintilla (dell'inferno). Accetta con spirito di penitenza le pene che spesso ti fanno versare lacrime, e lascia a Gesù Cristo, che ti ama, la consolazione, più dolce per il suo cuore, di asciugarle.

"Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché ne avranno in abbondanza". Il desiderio di rettitudine è il primo passo sulla strada della perfezione. La rettitudine consiste nel compiere i propri doveri verso Dio, verso il prossimo e verso se stessi. Verità e rettitudine, questo è il pane che devi dare alla tua anima conducendo una vita seria e abbondante di opere buone. Ma anche questo pane scende dal cielo: al mattino mettiti davanti a Dio nell'atteggiamento del mendicante che chiede il cibo necessario per la sua vita. Guarda alla tua debolezza per chiedere con fervore. Ognuno riceve il pane spirituale secondo la misura dei suoi desideri; e se tu provi una grande fame di esso, questo ti disporrà a mangiare più santo il pane sacro dell'Eucaristia. Abbiate, dunque, questa fame e sete di giustizia che un vero cristiano deve sentire, perché la carità non ha limiti e solo Gesù Cristo può soddisfare completamente il nostro cuore, desideroso del bene infinito.

"Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia". Questa parola è in tutto e per tutto conforme al Cuore di Gesù, così compassionevole nelle nostre miserie e così indulgente nei nostri difetti. La pratica di questa parola riempie di fascino i rapporti con il prossimo. Siete disposti a rendere servizio a coloro di cui abbiamo una lamentela e a riceverli con gentilezza. Considera se davvero cerchi questa carità piena di semplicità, che lascia le nostre opere libere da ogni egoismo e risentimento. Ricordate che Nostro Signore dice: "Io desidero la misericordia piuttosto che il sacrificio". Ogni volta che riuscite a superare un'antipatia naturale o a perdonare un torto, farete un atto molto più meritorio dell'elemosina materiale.

"Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio". Un cuore puro è quello che assomiglia più perfettamente a Dio, quindi è anche promessa la visione divina. Quanto più pura è un'anima, tanto più strettamente Nostro Signore si unisce ad essa da questa vita, e in cielo conoscerà più chiaramente l'Essenza Divina. Teme tutto ciò che può offuscare la purezza del cuore, specialmente il peccato e quegli hobby imperfetti che lo riempiono di polvere. Guarda la purezza dell'intelligenza che è lo sguardo del cuore. Ama tutto ciò che mantiene la purezza interiore; la preghiera, il distacco dal mondo, la presenza di Dio. Così, il vostro cuore sarà per Gesù Cristo, un cielo, in cui Egli dimorerà per sua grazia e più direttamente nella Santa Cena.

"Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio". La pace preservata dalla rettitudine della volontà è la compagna della purezza; questa si ottiene solo con il perdono dei peccati, perché è una conseguenza della rettitudine. Il grande segreto per godere della pace è non separare la propria volontà da quella di Dio e compiacersi di ciò che Lui permette (sia fatta la sua volontà). Pratica le virtù che conservano la pace (umiltà, mitezza, dolcezza, abnegazione, silenzio), ricordando che dobbiamo preferire il bene del nostro prossimo al nostro piacere. "Coloro che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio", dice San Paolo, perché lo Spirito Santo, che è amore, è il legame di unione e di pace tra gli uomini. Il tuo cuore sarà il suo asilo se vi inciderai i sentimenti di Nostro Signore, che è "la pace stessa", dice l'Apostolo. Il diavolo si sforza in mille modi di privarci della pace, perché ne conosce i vantaggi meglio di noi.

"Beati quelli che sono perseguitati per amore della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli". Non basta cercare di fare bene, ma dobbiamo soffrire bene per assomigliare a Gesù crocifisso. Ricorda che all'anima non provata manca il sigillo della predestinazione, che è la pazienza e la perseveranza. Diffidate degli applausi e dubitate del merito delle vostre virtù. Pensa che tutte le tue tribolazioni sono passate prima attraverso il cuore di Gesù Cristo. Ogni prova è una piccola parte della Sua croce che Nostro Signore ti dà da portare e che Lui stesso ti aiuta a sostenere. Non cercare di alleggerire il suo peso, e pensare che se questo prezioso albero non ti santifica sotto la sua ombra in questa vita, nella prossima servirà a bruciare la tua anima e quindi a purificarla. Chiedete a Nostro Signore di fare un uso santo delle vostre croci quotidiane.

  "Fate risplendere la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone". Questo precetto di edificare il prossimo con una vita veramente cristiana ci lega tutti. La vostra condotta deve servire da modello per gli altri. Non basta che tu faccia il bene; devi anche condurre gli altri alla virtù per contribuire con tutte le tue forze alla gloria e al regno di Dio sulla terra.

"Guardatevi dal fare le vostre azioni per essere visti dagli uomini, altrimenti il Padre vostro celeste non vi ricompenserà". Gesù ci proibisce di cercare la stima e l'approvazione degli uomini, perché è un'usurpazione della gloria che appartiene a Dio. Guardatevi dalla vanità, perché l'opera più eccellente in sé che fareste per essere stimati vi sarebbe eternamente perduta. Colui che in ogni cosa mira a piacere a Dio, non può, per un eccessivo timore della vanità, astenersi dal dare l'esempio; per quanto possa fare, non può sottrarsi completamente allo sguardo degli uomini. Sarebbe un prezzo alto da pagare per il piacere di sentire le proprie lodi, se dovesse essere comprato al prezzo della ricompensa eterna.

 "Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste". Il cristiano è vincolato dal battesimo a mirare alla perfezione, e ancor più in virtù del sacramento della confermazione. Prescrivendo di alzare gli occhi a Dio stesso, Gesù Cristo non vuole che ci accontentiamo di una santità media. Primo, fuggi da ogni peccato mortale e anche da ogni peccato veniale involontario, per quanto piccolo e insignificante possa sembrare; secondo, rendi perfetta ogni tua azione con purezza di intenzione e persevera fermamente nelle tue sante risoluzioni; infine, sforzati per fede e amore di elevarti al di sopra di tutte le cose create. E quale obbligo abbiamo di tendere alla perfezione, quando riceviamo nell'ostia sacra, la perfezione di Nostro Signore Gesù Cristo. Dal profondo del tuo cuore ti ripete come dal suo trono eucaristico: "Sii perfetto come è perfetto il Padre mio celeste". Adorare nell'Eucaristia Gesù, modello di tutte le virtù. Chiedetegli di non contare mai i sacrifici che gli fate, perché egli moltiplica i suoi sacrifici per procurarvi la gioia della comunione.

"Se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. La rettitudine è una virtù completa, che consiste nel dare a Dio e agli uomini ciò che appartiene loro. La sua mancanza ti esclude dal paradiso. Esaminate le vostre intenzioni, che sono l'anima delle vostre azioni. Piccole o grandi che siano, le nostre azioni non hanno alcun valore davanti a Dio; solo le nostre intenzioni le rendono buone o cattive. Quanto è spaventoso, quindi, che molte delle nostre azioni, anche se buone in apparenza, non siano giuste agli occhi di Dio che legge le profondità del nostro cuore. Ognuno di noi deve raggiungere la giustizia propria del suo stato, che non è altro che il grado di perfezione conforme alla vocazione a cui siamo stati chiamati. Prega per la grazia di acquisirla. Per elevare la giustizia cristiana, molto al di sopra della giustizia naturale che l'uomo può raggiungere con la ragione, Gesù vuole che siamo giusti verso Dio, verso il prossimo e verso noi stessi. Ogni nostra azione deve esprimere la nostra intera sottomissione di cuore, mente e volontà a Dio nostro Signore.

Questa sottomissione deve essere così completa che in ogni cosa o evento che accade la accettiamo come l'espressione visibile del Suo diritto su di noi. Saremo giusti verso il nostro vicino. Desideriamo e facciamo agli altri il bene che vorremmo fosse fatto a noi. Siamo giusti verso noi stessi, sottomettendo i nostri sensi allo spirito e facendo sottomettere le nostre potenze alla volontà di Dio. Solo Gesù Cristo può essere la nostra giustizia e compensare l'inadeguatezza e l'imperfezione delle nostre azioni.

La giustizia esige che tu, essendo il nulla stesso, sia sempre diminuito e sottomesso davanti alla Maestà Divina: nell'Eucaristia, Gesù Cristo, continuamente annientato nel tuo nome davanti al Padre suo, e nella comunione, uniti a Gesù Cristo annientato, rendiamo a Dio l'omaggio che necessariamente gli dobbiamo come sue creature. Inoltre, poiché siamo peccatori, in espiazione delle nostre colpe tutto ciò che è giusto deve essere immolato in noi (Gesù Cristo si immola ogni giorno al nostro posto). La gratitudine perfeziona la giustizia, perché è giusto dare gloria a Dio per il bene che riceviamo da Lui.

Questo dono di valore infinito, il cui possesso abbiamo e che offriamo a Dio, costituisce un diritto ad ogni grazia; Dio è in un certo senso obbligato dalla giustizia ad ascoltare le nostre suppliche. Così, nel nome di Gesù Cristo vivente in noi, abbiamo diritto per la sua santità e per i suoi meriti di reclamare il cielo; e Dio, vedendo Gesù Cristo in noi, è obbligato a darci ciò che suo Figlio ha meritato per noi. Chiedete a Nostro Signore di capire sempre di più quanto vale l'Eucaristia per noi, e cercate con ogni diligenza di raccogliere le sue preziose grazie.

"Ma io vi dico: non resistete al male, ma se qualcuno vi percuote sulla guancia destra, porgete anche l'altra". Chi fa un torto a se stesso fa un torto a se stesso, mentre con la vendetta faresti un torto molto più grande alla tua anima. Nostro Signore si dichiara il difensore di ogni causa che viene messa nelle sue mani.

"Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano e pregate per coloro che vi perseguitano e vi calunniano". Queste parole non sono un semplice consiglio, ma un comandamento indispensabile che Gesù ci impone sotto pena di incorrere nella sua disgrazia. Essendo sceso dal cielo sulla terra per lavare con il suo sangue le ferite che aveva ricevuto da noi. Nostro Signore ha il diritto di comandarci di andare incontro alla persona che ci ha offeso e di rendergli dei servizi. Esige che, lungi dall'augurargli del male, noi gli auguriamo tutto il bene. Niente calma il risentimento come pregare per coloro che lo causano.

L'odio è un sentimento infernale, che appartiene a coloro che appartengono al diavolo. Non lasciare che il risentimento entri nel tuo cuore. Prega quando senti qualche turbamento in te, e non lasciare mai che le tue labbra esprimano avversione o amarezza verso il tuo prossimo. Perciò, se vai a offrire il tuo dono all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì il dono e vai prima a riconciliarti con tuo fratello. Se hai macchiato la sua reputazione con parole maliziose, con giudizi avventati, con insinuazioni maligne, se hai addolorato qualche persona con parole mordaci, sei obbligato a riparare queste colpe prima della Comunione. Gesù richiede di rompere con lo spirito del mondo.

Che non ci siano nubi contro di voi nello spirito del vostro prossimo, sia a ragione che a torto; sforzatevi di ristabilire l'armonia cristiana tra le vostre anime. Chiedete a Nostro Signore di fare pronta riparazione delle vostre colpe contro la carità, anche a costo del vostro amor proprio.


Dettagli dolorosi della Passione rivelati da La Beata Vergine Maria

 


Quando venne l'ora della passione di mio Figlio, i suoi nemici lo arrestarono. Lo colpirono sulla guancia e sul collo e gli sputarono addosso, deridendolo. Quando fu condotto alla colonna, Egli stesso si denudò e pose le mani sulla colonna, e i suoi nemici le legarono senza pietà. Legato alla colonna, senza alcun vestito, come quando era venuto al mondo, rimase lì a subire la vergogna della sua nudità. I suoi nemici lo circondarono e, fuggiti tutti i suoi amici, flagellarono il suo corpo purissimo, pulito da ogni macchia e peccato. Alla prima frustata, io, che ero lì vicino, caddi quasi morta e, quando mi ripresi, vidi nel mio spirito il suo corpo flagellato e ferito fino alle costole.

  La cosa più orribile è che, quando la frusta fu ritirata, le cinghie ispessite avevano solcato la sua carne. Mentre mio Figlio stava lì, così insanguinato e lacerato che non rimaneva una sola zona sana per essere frustato, qualcuno apparve in spirito e chiese: “Lo ucciderai senza essere condannato? Allora mio Figlio si rivestì e vidi che il luogo dove era stato era coperto di sangue e dalle sue impronte potevo vedere dove camminava, perché il terreno era intriso di sangue ovunque andasse. Non ebbero pazienza quando lo vestirono, lo spinsero e lo trascinarono via in fretta. Essendo trattato come un ladro, mio Figlio si asciugò il sangue dagli occhi. Appena condannato, gli imposero di portare la croce. La portò per un po', ma poi venne uno che la prese e la portò per lui. Mentre mio Figlio andava al luogo della sua passione, alcuni lo colpirono sul collo e altri lo schiaffeggiarono in faccia. Lo colpirono così forte che, sebbene non potessi vedere chi lo colpiva, potevo sentire chiaramente il suono dello schiaffo.

  Quando arrivai con Lui al luogo della Passione, vidi tutti gli strumenti della Sua morte preparati lì. Arrivato lì, Lui solo fu spogliato mentre i carnefici si dicevano l'un l'altro: “Questi vestiti sono nostri e non li riavrà perché è condannato a morte”. Mio Figlio era lì, nudo come quando era nato e, a questo punto, qualcuno accorse e gli offrì un velo con cui Egli, contento, poté coprire la sua intimità. Poi i suoi crudeli carnefici lo afferrarono e lo distesero sulla croce, inchiodando prima la sua mano destra all'estremità della croce dove era stato fatto il buco per il chiodo. Gli trafissero la mano nel punto in cui l'osso era più solido. Con una corda stesero l'altra mano e la inchiodarono all'altra estremità della croce nello stesso modo.

  Poi gli attraversarono il piede destro con il piede sinistro sopra, usando due chiodi, in modo che i suoi nervi e le sue vene fossero stirati e lacerati. Poi gli misero addosso la corona di spine[1] e la strinsero così forte che il sangue che sgorgava dal suo reverendo capo gli copriva gli occhi, gli otturava le orecchie e gli impregnava la barba mentre cadeva. Trovandosi così sulla croce, ferito e insanguinato, sentì compassione per me, che ero lì a singhiozzare, e, guardando con gli occhi iniettati di sangue in direzione di Giovanni, mio figlio, mi raccomandò a lui. Allo stesso tempo, sentivo alcuni dire che mio Figlio era un ladro, altri che era un bugiardo e altri ancora che nessuno meritava la morte più di Lui.

  Sentire tutto questo ha rinnovato il mio dolore. Come ho già detto, quando gli infilarono il primo chiodo, quel primo sangue mi colpì così forte che caddi come morta, con gli occhi accecati dall'oscurità, le mani tremanti e i piedi instabili. Sotto lo shock di tanto dolore non riuscii a guardarlo finché non finirono di inchiodarlo. Quando riuscii ad alzarmi, vidi mio Figlio appeso lì miseramente e, sgomenta per il dolore, io, la sua triste Madre, riuscivo a malapena a stare in piedi.

Vedendo me e i suoi amici piangere sconsolati, mio Figlio gridò con voce forte e straziata, dicendo: “Padre, perché mi hai abbandonato?” Era come dire: “Nessuno ha pietà di me tranne te, Padre”. Allora i suoi occhi sembravano mezzi morti, le sue guance erano infossate, il suo volto era cupo, la sua bocca aperta e la sua lingua sanguinante. Il suo ventre era stato risucchiato dalla schiena, tutti i suoi liquidi erano consumati come se non avesse organi. Tutto il suo corpo era pallido e languido per la perdita di sangue. Le sue mani e i suoi piedi erano molto rigidi e allungati, perché erano stati costretti ad adattarsi alla croce. La barba e i capelli erano completamente intrisi di sangue.

  Così lacerato e livido, solo il suo cuore rimaneva vigoroso, perché aveva una buona e forte costituzione. Dalla mia carne ricevette un corpo purissimo e ben proporzionato. La sua carnagione era così fine e tenera che il minimo graffio gli procurava immediatamente del sangue, che risaltava sulla sua pelle pura. Proprio grazie alla sua buona costituzione, la vita lottava contro la morte nel suo corpo ferito. In certi momenti, il dolore nelle membra e nelle fibre del suo corpo lacerato saliva fino al cuore, ancora vigoroso e integro, e questo gli procurava una sofferenza incredibile. Altre volte, il dolore scendeva dal cuore alle membra ferite e, così facendo, l'amarezza della sua morte si prolungava.

  Nell'agonia, mio Figlio si guardava intorno e vedeva piangere i suoi amici, che avrebbero preferito sopportare loro stessi il dolore con il suo aiuto, o bruciare per sempre all'inferno, piuttosto che vederlo così torturato. Il suo dolore per il dolore dei suoi amici superava tutte le amarezze e le tribolazioni che aveva sopportato nel corpo e nel cuore, per l'amore che aveva per loro. Poi, nell'eccessiva angoscia corporea della sua natura umana, gridò al Padre suo: “Padre, nelle tue mani affido il mio Spirito”.

  Quando io, sua Madre triste, udii quelle parole, tutto il mio corpo si commosse per l'amaro dolore del mio cuore, e ogni volta che le ricordo piango da allora, perché sono rimaste presenti e fresche nelle mie orecchie. Quando la morte si avvicinò e il suo cuore scoppiò per la violenza del dolore, tutto il suo corpo ebbe delle convulsioni e la testa si alzò un po' per poi ricadere. La sua bocca pendeva aperta e si vedeva la lingua sanguinare. Le mani si ritrassero un po' dal punto di perforazione e i piedi assunsero il peso del corpo. Le dita e le braccia sembravano allargarsi e la schiena era rigida contro la croce.

  Allora alcuni mi dissero: “Maria, tuo Figlio è morto”. Altri dissero: “È morto, ma risorgerà”. Mentre tutti se ne andavano, arrivò un uomo e gli conficcò una lancia nel fianco con tale forza che quasi usciva dall'altra parte. Quando estrassero la lancia, la sua punta era macchiata di sangue rosso, e mi sembrò che il mio stesso cuore fosse stato trafitto quando vidi il mio caro figlio trafitto. Poi lo tirarono giù dalla croce e io presi il suo corpo sulle mie ginocchia. Sembrava un lebbroso, completamente livido. Gli occhi erano morti e pieni di sangue, la bocca fredda come il ghiaccio, la barba irta e il volto contratto.

  Le sue mani erano così disarticolate che non si appoggiavano nemmeno sul ventre. Lo tenevo sulle ginocchia come se fosse stato sulla croce, come un uomo contratto in tutte le sue membra. Dopo di che lo stesero su un lenzuolo pulito, e con il mio fazzoletto asciugai le sue ferite e le sue membra, e chiusi i suoi occhi e la sua bocca, che erano stati aperti quando era morto. Così lo deposero nel sepolcro, e io avrei volentieri deposto me stessa lì, viva con mio Figlio, se questo fosse stato il suo volere! Quando tutto questo fu finito, il buon Giovanni venne e mi portò a casa sua.

[Spiegazione del Libro 7 - Capitolo 15 (dalla traduzione inglese): “Poi gli rimisero la corona di spine che gli avevano tolto dal capo quando era stato crocifisso e gliela misero sul capo santissimo. Trafisse e trafisse il suo imponente capo con tale forza che proprio lì i suoi occhi si riempirono di sangue zampillante e le sue orecchie si tapparono”.

Dettagli rivelati a Santa Brigida.


MARIE des VALLEES - VITTIMA DI ESPIAZIONE PER IL TEMPO DELLA GRANDE CONVERSIONE

 


MARIE des VALLEES 

15.2.1590 - 25.2.1656 - ERMENGARDA HAUSMANN 


«Il torrente dell'ira divina», sofferto da Marie per dodici anni, fu il culmine dei tormenti, che questa coraggiosa Normanna prese sopra di sé. Quando aveva 43 anni, questo tempo di amarezze finì. Tuttavia anche in seguito Maria bevette sempre di nuovo e in diverse maniere dal «torrente di vita», cioè dal torrente della collera divina. A lei che gli chiedeva grazia, Gesù rispose, che il Padre suo che lo amava molto di più di quanto egli potesse amare Marie, non aveva avuto nessuna pietà per Lui, quando pendeva dalla Croce, ma - per amore - lo trattò più amaramente di quanto fu trattata Maria. Spesso essa vide la Madre di Dio in lacrime, prima che capitasse su di lei un particolare gravissimo dolore. Per esempio, l'anno 1654, il suo cuore fu tormentato in quattro diversi modi: tuttavia non il suo cuore di carne e di sangue, ma il cuore della sua anima. Questo cuore spirituale rimase straziato dai peccati degli altri, dalle frecce della Giustizia, dal fulmine della Collera divina e dalla spada della Santissima Vergine. Già da anni la Madonna le aveva detto che le piantava la spada nel cuore, e che quella sarebbe un rinnovamento dei dolori che ella stessa soffrì durante la Passione di Gesù e che questo era il più grande ed elevato dono dello spirito Santo. Poi ella lo verserà nella natura umana (del corpo mistico di Cristo), il cui cuore sono i «sacerdoti».  

Si tratta anche di noi e del nostro tempo - saper capire i suoi minacciosi segni - se Marie (nella quaresima del 1654) vide la Madonna piangere «sulla natura umana», la sposa di suo Figlio, che sarà distrutta, se la divina onnipotenza non la protegge. A Pasqua Marie visse la lotta fra «la morte e la vita» («Mors et vita duello conflixere mirando»), secondo le sue parole, fra ira e onnipotenza di Dio: Solo nella distruzione del peccato, la Onnipotenza può salvare l'opera delle sue mani.  

L'anima di Marie scese ancora nuovamente nell'Inferno, dopo che essa festosamente aveva promesso di assumersi la dannazione eterna al posto dei peccatori, se questa era la volontà di Dio. Dopo 20 giorni essa fu liberata dalla Geenna e la Divinità le assicurò, che aveva Salvato i peccatori per i quali lei si era offerta.  

In tutti questi anni Maria visse a Coutances, il centro religioso della penisola di Contentin. Come abbiamo già detto, vi era tornata dopo essere stata dichiarata libera da parte del giudizio di Rouen. Essa visse per otto anni nella casa vescovile, poi Monsignor Briroy la affidò a due anziani sacerdoti di eccezionale pietà e dottrina all'ex parroco di Juganville, Le Rouge, che aveva una particolare forza sui demoni, e al Vicario della Cattedrale, Potier. Ella provvide loro nelle faccende di casa fino alla loro morte (l'ultimo morì nel 1648), nonostante le sue indicibili sofferenze. Che questo avvenne con sacrificio lo attesta per esempio ciò che segue: quando il Vicario la volle tuttavia mandare alla messa - che lei conviveva tanto che non capiva come vi si potesse assistere senza lacrime - ella rispose: La mia Messa è aiutare Lei e quindi rimanere finché io non avrò qualcuno che mi sostituisce».  

Dal 1625 al 1642 il Vicario generale di Coutances, Le Pileur, fu il suo direttore spirituale ordinario.