Giacché la creazione inanimata, quando in qualche momento della sua esistenza sembra uscire dalle leggi che le ha imposto il suo Creatore, tutta essa si commuove: la terra trema…!, sorgono maremoti…!, si aprono abissi…! e si sconvolge tutto quello che in qualche modo riempie di spavento gli uomini, perché sono state perturbate in qualcosa, con maggiore o minore intensità, con maggiori o minori conseguenze, le leggi della creazione.
«Fedeltà dei mari,
dei boschi e dei fiumi,
della volta celeste
con la sua immensa potenza…!
Tutto è ordinato secondo le sue leggi
senza muovere il suo destino,
obbedendo all’ordine
di Colui che segnò i suoi cammini;
ordine che implica silenzio,
poiché tutto è compiuto
secondo il volere di Dio
nel suo infinito disegno.
Ma, quando qualcosa si rivolta
contro chi lo fece,
si provoca un terremoto
e si aprono gli abissi.
Il silenzio erompe in voci
di reclami accesi,
poiché vede che l’universo
sconcerta il suo equilibrio:
Uragani, maremoti
in proteste di urla…;
si schiantano le montagne
con terribile potenza…
O creazione, cosa accade
quando si stravolge il cammino,
al fuoriuscire in un istante
dal pensiero divino…!
Uomo che segui la tua rotta
in così grande sproposito,
non odi il lamentare
del tuo destino vicino…?
Non senti lo scricchiolare
del tuo vivere sempre in bilico,
circondato da tutte le parti
da crudeli nemici…?
Metti silenzio nella tua vita,
impedendo un cataclisma;
segui sempre il Creatore
fino a compiere i suoi disegni.
Ascolta la voce di Dio;
Egli sa segnare il tuo destino!».
10-1-1974
Che sarà quel che succede quando la creatura razionale, creata da Dio sotto la volontà del volere della sua potenza eterna e che ci fece a sua immagine e somiglianza e ci prede- stinò niente di meno che ad essere figli suoi nel suo Unigenito Figlio Incarnato, partecipi della vita divina ed eredi della sua gloria, ribellandosi contro il suo Creatore gli dice: «Non ti servirò», in una risposta di superbia, d’ingratitudine e di disprezzo…?!
Giacché ho compreso in una maniera sorprendente, oltrepassata, tremante e spaventata davanti alla limitazione della mia piccolezza ed alla nullità ed alla miseria del mio nulla, che quando Tu vuoi una cosa, o mia Infinita ed Eterna
Potenza!, non è che Tu la voglia fuori di Te, come qualcosa che pensi e vuoi nel modo in cui noi vogliamo e pensiamo; no. Sei tutto Tu nel tuo essere infinito e coeterno, essuto e posseduto nel tuo atto intercomunicativo di vita familiare e trinitaria, Colui che lo vuole, nella magnificenza dello splendore della tua gloria; la quale esige, per la sua stessa perfezione, risposta, nella misura adeguata, di ridonazione della creatura al Creatore, del nulla all’Infinito Essere.
Per cui l’anima che conosce Dio, piena di riverenza, di adorazione e di rispetto, come in un cantico di riconoscimento e di lode grida con gli Angeli del Cielo: Chi come Dio…?!; davanti agli Angeli ribelli che, nella pazzia della loro insensatezza, si ribellarono con Lucifero e come Lucifero contro lo stesso Dio nel loro grido rabbrividente e assurdo di: «non ti servirò».
Per cui si aprì un Abisso insondabile nel quale fu precipitato Lucifero come un fulmine, perdendosi nell’oscurità tenebrosa delle sue voragini.
Madre Trinidad de la Santa Madre Iglesia
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