domenica 9 novembre 2025

Da questo potete distinguere Mio Figlio dall'anticristo!

 


4 settembre 2025


Covadonga


Il vostro tempo sulla terra, amati figli, è ormai contato e beato chi prende sul serio la Nostra Parola e si è preparato; poiché ciò che ora  accade, avverrà velocemente e non avrete più tempo per riflettere perché i progetti del maligno e di suo figlio sono stati sapientemente e abilmente elaborati e pianificati e lui, il principe delle tenebre, sa benissimo che non siete in grado di pensare quando vi accadono troppe cose una dopo l'altra, non resistete e proprio allora vi attacca e rapidamente attua i suoi piani per vincervi(!) per mettervi alle strette! per farvi cedere e rendervi incapaci di pensare e di agire(!) per poi potervi ingannare e catturare(!) con l'unico scopo di sottomettervi, di farvi soffrire, torturarvi e infine di farvi deviare dalla via per la gloria eterna, per  allontanarvi da Mio Figlio, il vostro Gesù, con distrazioni  e inganni e poi colpire(!) e rubare la vostra anima(!) in modo che soffriate per l'eternità(!) senza speranza di Salvezza e lontani dal Padre Celeste, vostro benevolo e amorevole Creatore che tanto vi ama, solo per potersi sentire soddisfatto di una soddisfazione che non gli basterà mai. Vi torturerà per l’eternità, per compiacersi della sofferenza e pena a voi imposta, per godere dei vostri indescrivibili dolori, da lui sempre nuovamente inflitti. Dovrete subire per sempre questo dolore dell'anima: il suo lacerarsi, agonizzare e patire, perché non vi siete preparati per il Signore, Gesù Cristo, perché siete rimasti tiepidi, ostinati, pigri e nella vostra zona di comfort e non avete voluto Gesù, ma allora sarà troppo tardi!


Sfruttate questi ultimi giorni di preparazione in modo che possiate essere elevati, da Mio Figlio, che vi attende tutti con amore misericordioso e il cui Ritorno è così vicino!


Non fatevi ingannare dagli ultimi arrivati!


Gesù non dimorerà una seconda volta tra voi! Sappiatelo!


Da questo, amati figli, potete distinguere Mio Figlio dall'anticristo; il quale, se non siete pronti, vi fuorvierà. Amen.


Io vi amo molto. Credete e confidate in Mio Figlio, Gesù Cristo, che vi ama moltissimo e vuole la Salvezza della vostra anima. Amen.


È ancora tempo di misericordia!


Attenti perché, quando sarà terminata vi colpirà la giustizia. Amen.


Con profondo amore.


La vostra Mamma di Covadonga, Madre di tutti i figli di Dio e Madre della Salvezza. Amen.

CUORE IMMACOLATO - Piena di grazia

 


Il CUORE DI MARIA


PRIMA PARTE  

LA CONSACRAZIONE


CAPITOLO I  

CUORE IMMACOLATO  


Piena di grazia

Quando l'angelo Gabriele si presenta a Maria per annunciarle la parola di Dio, inizia con queste parole: "Ave, piena di grazia" (Lc. 1,28). Perché non la saluta con il nome di Maria, il nome che pronuncerà subito dopo, nel tentativo di calmare la turbamento della giovane? Non è certo senza motivo che invece del suo nome le dice: piena di grazia; per l'angelo, come per Dio, di cui è ambasciatore e interprete, il vero nome di Maria è questo, questa grazia di cui la sua anima è piena. Il nome ha solo lo scopo di distinguere una persona da un'altra, farla riconoscere. Ciò che distingue Maria tra tutte le creature è che ha ricevuto una grazia eccezionale, è detentrice della grazia per eccellenza. Il nome che ha esprime agli occhi di Dio la realtà della sua anima. Si può dire che "piena di grazia" rappresenta la definizione del suo cuore, e per cuore della Vergine si intende il fondo intimo della sua personalità. Certamente, già nel nome di Maria, si trovava inscritta come una oscura intenzione divina, una certa evocazione del suo destino. La giovane di Nazaret portava il nome della sorella di Aronne, di una profetessa che era stata in passato associata in modo particolare al maggiore avvenimento della storia di Israele: la liberazione del popolo "dal giogo egiziano". Questa Maria aveva accompagnato Mosè in occasione dell'uscita dall'Egitto ed era stata testimone dell'intervento miracoloso di Javé che salvò la nazione giudaica; celebrò questo beneficio divino cantando con tutto il popolo un canto di lode a Dio, un primo "Magnificat" (Es. 25-1). Il nome di Maria si adattava dunque in modo speciale a colei che doveva essere non solo la testimone, ma lo strumento della vera liberazione dell'umanità, e che avrebbe intonato a breve un canto definitivo per il Salvatore che portava in seno. Ma al posto di questo nome le cui risonanze sarebbero rimaste misteriose, Dio volle conferire alla Vergine un nome che esprimesse con maggiore chiarezza l'amore unico di cui era oggetto. La grandezza di una predilezione divina eccezionale si traduceva nell'appellativo di "piena di grazia". Dio voleva dire a Maria che l'aveva amata in modo unico, che l'aveva scelta per la sua bontà preveniente. L'angelo Gabriele la salutava come essendo colei il cui nome significava: la favorita di Dio, l'amata di Dio. Amata di Dio o piena di grazia: le due espressioni sono più o meno equivalenti. La seconda viene solo a sostenere e completare la prima, a indicarle le conseguenze. Secondo il testo greco dell'Annunciazione, la parola dell'angelo si traduce letteralmente: "rallegrati, tu che sei stata agraciata", con la differenza che questa infusione della grazia è completa, il che ci porta a riconoscere in essa una pienezza o una perfezione della grazia.

Ora, nei scritti del Nuovo Testamento, questo verbo: "ringraziare" si trova solo all'inizio della lettera agli Efesini, dove San Paolo parla "della grazia che Dio ci ha concesso nel benamato", cioè, nel suo Figlio unico (Ef. 1, 6). E questo linguaggio aiuta a comprendere la missione dell'angelo. Dio ha depositato la sua grazia in Cristo, affinché essa venga a noi; e ha voluto che questa grazia di Cristo ci giungesse per Maria. Così come Gesù è "quello che è stato amato" e che ha raccolto per noi la grazia divina, Maria è amata da Dio, colei che è stata provvista, piena di grazia. Amore e grazia sono paralleli: l'amore indica prima la fonte primaria, il sentimento divino che è ricaduto su Maria e si è fissato in lei in modo straordinario; la grazia designa il favore oggettivo di cui questo amore ha arricchito la persona della Vergine. La pienezza di grazia costituisce la testimonianza che Dio ha amato Maria al massimo, e mostra il magnifico risultato di questa predilezione divina.

In che cosa consiste precisamente questa grazia eccezionale? La formula di saluto "piena di grazia" è estremamente lusinghiera, ma in sé stessa è vaga e non fa riferimento a nessuna qualità speciale di Maria. Ora, l'angelo si è preso cura di dichiarare più chiaramente cosa intendesse per questa grazia, quando disse alla Vergine che ella aveva trovato grazia davanti a Dio ed era stata scelta per diventare la madre del Messia. Questa grazia unica era, quindi, quella della sua gloriosa maternità, e allo stesso tempo tutta la perfezione di cui Dio le aveva riempito l'anima affinché potesse raggiungere questa maternità, una santità senza ombra e senza macchia; perché non conveniva che ella ricevesse la sua missione materna per semplice deputazione esterna, ma per la maturazione di un lavoro intimo nel profondo di se stessa. Fin dal primo istante della vita di Maria, il dono della maternità divina aveva cominciato ad agire in lei per adattarla alla sua vocazione. Rivolgendosi a colei "che è stata gratificata", l'angelo mira a questa grazia totale di cui Dio ha formato il suo cuore nel passato e il cui sbocciare meraviglioso egli offre nel presente. 

È rivelatore che Maria sia così distinta dall'amore di Dio, per grazia di Dio, e non per le sue proprie qualità o virtù. Potrebbe sembrarci più logico caratterizzare la personalità per le sue risorse spontanee e naturali, perché concepiamo il destino di qualcuno come uno sbocciare della sua personalità, un'applicazione delle sue risorse. E quando desideriamo esprimere ciò che costituisce il valore o il fascino, la bellezza o il segreto di un cuore, cerchiamo il sentimento umano che lo mette in evidenza e gli conferisce il suo attrattivo. Il cuore di Maria si definisce in modo ben diverso. Non si tratta di qualità o sentimenti umani, perché l'angelo non proclama l'eccellenza della virtù o del merito di Maria; non esalta ciò che ella ha realizzato o dato, ma ciò che ha ricevuto. Se Maria è privilegiata tra tutte le creature, è in ragione del favore divino, favore che per definizione è interamente gratuito, e quindi non può essere meritato da Maria. Il suo cuore ha come prima caratteristica non l'aver amato, ma l'esser stato amato, l'esser stato accumulato d'amore da Dio.

La formazione del cuore di Maria implica quindi un'operazione molto più fondamentale rispetto alla semplice educazione a livello umano: gli uomini possono solo contribuire all'educazione dei loro simili favorendo lo sviluppo di ciò che si trova in germe in essi; Dio procede in modo inverso: colloca all'inizio di questo sviluppo una forza divina. Doveva esserci una legge per il disabituarsi dei cuori, una legge paradossale, e cioè che la fonte della sua vita profonda sarà l'amore divino. E c'è una legge per tutti i cristiani, a sapere: essi possono esistere come tali ricevendo l'influsso vitale, non dalle loro risorse umane, ma dalla grazia divina. Maria è questa legge e il suo cuore è interamente prodotto dalla grazia divina.

È questa la ragione per cui non finiremo mai di penetrarne le profondità. Nel fondo del suo cuore c'è come un abisso infinito, l'abisso dell'amore divino, che ritrae incessantemente il suo limite apparente man mano che cerchiamo di raggiungerlo, e che, dopo averci causato innumerevoli meraviglie, ci offre ancora mille altri motivi di ammirazione. Tale fu l'abisso che l'angelo Gabriele contemplò estasiato nel momento dell'Annunciazione. La sua parola "piena di grazia", che potrebbe essere compresa nel senso di una bellezza superficiale, esprime una realtà abissale, la cui profondità l'angelo poteva contemplare perché aveva la visione di Dio.

JEA N GA LOT, S.J. 


Affinché tutto sia corretto, dovrò farlo con la forza, affinché tutto funzioni.

 


Messaggio ricevuto da Maria de Jesus

27 ottobre 2025

(Maria di Gesù [Maria de Jesus], il nome che ho scelto e che amo tanto)


Mia cara figlia, scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il Mio Amore per darti un altro messaggio che viene dal Mio Sacro Cuore al tuo. Voglio darti tutto, mia cara figlia, perché non è facile affrontare ciò che stai vivendo, in questo mondo che è tutto confuso, un mondo che parla sempre e crea confusione per tutti. Voglio che tu sappia che presto sarai pronta a ricevere colui che sarà il tuo braccio destro [l'amico di Maria in Turchia]. Sarà un grande uomo per Me e per l'opera che sono venuto a compiere per salvare le Mie anime che stanno perdendo tante cose che ho dato loro. Ma ora il diavolo vuole portarle via, perché lui, il diavolo, vuole far scomparire tutto dalla Mia Chiesa Ricordante.

Questo mio figlio sarà il mio braccio destro, affinché tutti sappiano che darò tutto qui [a casa di Maria], e lui verrà ad aiutare a costruire tutto ciò che sono venuto a dare per la gloria e l'onore di Dio. Tutti dovranno ascoltarmi e obbedire a tutto ciò che sono venuto a dare a colui che vi sto dando qui, con questa figlia che si chiama Maria di Gesù [Maria de Jesus], il nome che ho scelto e che amo tanto. Voglio che vediate che vi ho dato tutto qui, affinché tutto sia corretto, per lavorare dal Mio Sacro Cuore. Questo mio figlio l'ho scelto in questi tempi finali, perché è stato scelto fin dalla sua nascita. Non peggiorate le cose, figli miei, sarebbe una perdita di tempo, perché sono venuto a dare tutto qui, ciò che mio Padre mi ha dato nella mia Chiesa.

Non voglio che i miei figli confondano le cose, togliendo ciò che faccio, perché voglio obbedienza e pace con tutti. Quello che stanno facendo con le cose che vengo a dare non è giusto. Affinché tutto sia corretto, dovrò farlo con la forza, affinché tutto funzioni. Pertanto, tutti sono chiamati all'obbedienza per ciò che faccio, e non a darmi istruzioni, perché Io sono il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

Amen.

CIÒ CHE FANNO LE ANIME PER COLORO CHE LE AIUTANO.



CAPITOLO 6   

CIÒ CHE FANNO LE ANIME PER COLORO CHE LE AIUTANO.


San Alfonso Maria de Liguori diceva che, sebbene le Sante Anime non possano più guadagnare meriti per se stesse, possono ottenere per noi grandi grazie. Non sono, formalmente parlando, intercessori come i Santi, ma attraverso la dolce Provvidenza di Dio, possono ottenere per noi favori straordinari e liberarci dai demoni, dalle malattie e dai pericoli di ogni genere.

È al di là di ogni dubbio, come abbiamo già detto, che ci restituiscono migliaia di volte ogni cosa che facciamo per loro.

I seguenti fatti, alcuni dei tanti che potremmo menzionare, sono sufficienti a dimostrare quanto siano potenti e generose amiche queste Anime.


Come una ragazza trovò sua madre

Una povera ragazza serva in Francia di nome Jeanne Marie ascoltò una volta un sermone sulle Sante Anime, che lasciò un'impressione indelebile nella sua mente. Fu profondamente commossa dal pensiero dell'intenso e incessante dolore che sopportavano le povere anime, e si orripilava nel vedere quanto fossero crudelmente dimenticate e messe da parte dai loro amici della Terra. Un'altra cosa che la colpì profondamente fu sentire che ci sono molte anime che sono così vicine alla loro liberazione, che una sola Messa sarebbe sufficiente per loro; ma che sono trattenute a lungo, fino a anni, solo perché questo ultimo e necessario suffragio è stato dimenticato o negato.

Con una fede semplice, Jeanne Marie decise che, a qualunque costo, avrebbe avuto una Messa per le Povere Anime ogni mese, specialmente per quelle più vicine al Cielo. Risparmiava un po', e a volte con difficoltà, ma non mancò mai alla sua promessa. 

Una volta andò a Parigi con la sua padrona, e la ragazza si ammalò, per cui fu costretta a recarsi in ospedale. Sfortunatamente, la malattia si rivelò di lungo trattamento, e la sua padrona dovette tornare a casa, desiderando che la sua serva si riunisse presto con lei. Quando alla fine la povera serva poté lasciare l'ospedale, lì aveva lasciato tutti i suoi risparmi, così che le rimaneva in mano solo un franco. 

Cosa fece? Dove andare? Improvvisamente, un pensiero attraversò la sua mente e si ricordò che non aveva offerto quel mese una Messa in favore delle Povere Anime. Ma aveva solo un franco! Appena le sarebbe bastato per mangiare. Poiché aveva fiducia che le Anime del Purgatorio l'avrebbero aiutata, andò in una Chiesa e chiese di parlare con un sacerdote, affinché offrisse una Messa in favore delle Anime del Purgatorio. Lui accettò, anche se mai immaginò che la modesta somma che la ragazza offrì fosse l'unico denaro che la povera ragazza possedeva. 

Al termine del Santo Sacrificio, la nostra eroina lasciò la Chiesa. Una certa tristezza offuscò il suo volto, e si sentì completamente perplessa. Un giovane cavaliere, colpito dalla sua evidente delusione, le chiese se avesse qualche problema e se potesse aiutarla. Lei gli raccontò brevemente la sua storia e concluse dicendo quanto desiderasse lavorare. 

In qualche modo si sentì consolata dal modo in cui il giovane la ascoltava, e riacquistò fiducia. "Sarà un piacere aiutarti," disse. "Conosco una dama che in questo momento sta cercando una serva. Vieni con me." E detto ciò, la guidò fino a una casa non molto lontana e le chiese di suonare il campanello, assicurandole che avrebbe trovato lavoro. 

In risposta al tocco del campanello, la padrona di casa aprì lei stessa la porta e chiese a Jeanne Marie cosa volesse. "Madame," disse lei, "mi hanno detto che sta cercando una serva. Non ho lavoro e mi piacerebbe avere il posto." 

La dama era perplessa e replicò: "Chi ti ha potuto dire che avevo bisogno di una serva? Solo un paio di minuti fa ho appena licenziato quella che avevo, ti sei incontrata con lei?" 

"No, Madame. La persona che mi ha informato che lei aveva bisogno di una serva è stato un giovane cavaliere." 

"Impossibile!" esclamò la signora, "Nessun giovane, in effetti nessuno, ha potuto sapere che avevo bisogno di una serva." 

"Ma Madame," disse la ragazza, indicando un ritratto sulla parete, "quello è l'uomo che me lo ha detto." 

"No, mia ragazza, quello è mio unico figlio, che è morto già da più di un anno." 

"Morti o no," assicurò la ragazza, "è stato lui a portarmi qui, e mi ha anche guidato fino alla porta. Veda la cicatrice sulla fronte. Lo riconoscerei ovunque." Poi, le raccontò tutta la storia, con il suo ultimo franco, e di come lei ottenesse Messe per le Sante Anime, specialmente per quelle più vicine al Cielo.

Convinta alla fine della veridicità della storia di Jeanne Marie, la dama la ricevette a braccia aperte. "Vieni, ma non come la mia serva, bensì come la mia cara figlia. Tu hai mandato il mio carissimo figlio in Cielo. Non ho dubbi che sia stato lui a portarti da me."


Come un bambino povero divenne vescovo, cardinale e santo

San Pietro Damiani perse padre e madre appena nato. Uno dei suoi fratelli lo adottò, ma lo trattava con durezza, costringendolo a lavorare molto duramente e nutrendolo male e con poca roba.

Un giorno trovò una moneta d'argento, che rappresentava per lui una piccola fortuna. Un amico gli consigliò di usarla per sé stesso, poiché il proprietario non sarebbe potuto essere trovato.

Per Pietro era difficile decidere come spenderla, dato che aveva ogni tipo di necessità. Ma cambiando idea nella sua giovane mente, decise che la cosa migliore che potesse fare era chiedere una Messa per le Anime del Purgatorio, in particolare per le anime dei suoi cari genitori. A costo di un grande sacrificio, trasformò il suo pensiero in azioni e le Messe furono offerte.

Le anime del Purgatorio ricambiarono il suo sacrificio con generosità. Da quel giorno in poi notò un grande cambiamento nel suo destino.

Suo fratello maggiore lo chiamò a casa dove viveva, e, orripilato per il maltrattamento che subiva, lo portò a vivere con sé. Lo trattò come un proprio figlio, e lo educò e si prese cura di lui con il più puro affetto. Benedizione su benedizione, i più meravigliosi talenti di Pietro vennero alla luce, e fu rapidamente promosso al sacerdozio; qualche tempo dopo fu elevato alla dignità di Vescovo, e infine, Cardinale. Inoltre, molti miracoli attestano la sua santità, tanto che dopo la sua morte fu canonizzato e dichiarato Dottore della Chiesa.

Queste meravigliose grazie giunsero a lui dopo una Messa offerta per le Sante Anime.


Un'avventura negli Appennini

Un gruppo di sacerdoti fu convocato a Roma per trattare un affare di gravità. Erano portatori di documenti importanti, e una grande somma di denaro fu loro affidata per il Santo Padre. Attenti al fatto che gli Appennini, che dovevano attraversare, erano infestati da fuorilegge, scelsero una guida fidata. Non c'erano in quel tempo tunnel né treni per attraversare le montagne.

Si affidarono alla protezione delle Anime Benedette del Purgatorio e decisero di recitare il De Profundis ogni ora per esse.

Quando arrivarono nel cuore delle montagne, colui che andava più avanti di tutti diede l'allerta mentre incitava i cavalli a galoppare. Guardando intorno, i sacerdoti videro da entrambi i lati del sentiero bande di fuorilegge armati fino ai denti che puntavano loro contro.

Si trovarono in un'imboscata e erano completamente alla mercé dei delinquenti.

Dopo un'ora di avanzamento temerario, la guida si fermò e, guardando i sacerdoti, disse: "Non riesco a capire come siate scappati. Queste persone non perdonano mai nessuno."

I padri erano convinti che dovessero la loro sicurezza alle Sante Anime, come poi si confermò con un fatto che dissipò ogni dubbio.

Quando conclusero la loro missione a Roma, uno di loro fu destinato alla Città Eterna, come cappellano di una prigione. Non molto dopo, uno dei più feroci banditi in Italia fu catturato e condannato a morte per una lunga serie di omicidi e aspettava l'esecuzione nella sua cella.

Desideroso di guadagnarsi la sua fiducia, il cappellano gli raccontò le sue avventure, tra cui quelle degli Appennini. Il criminale manifestò grande interesse per la storia.

Quando il curato terminò il suo racconto, l'assassino esclamò: "Io ero il capo di quella banda! Eravamo certi che voi portaste denaro e eravamo decisi a uccidervi e saccheggiarvi. Ma una forza invisibile ci impedì di sparare, poiché volevamo farlo ma non potevamo."

Il cappellano poi raccontò al delinquenti come si fossero affidati alla protezione delle Anime del Purgatorio, e che attribuivano la loro liberazione alla loro protezione.

Il bandito non ebbe difficoltà a credere. Infatti, fece la sua conversione molto più facile. Morì con pentimento.


Come Pio IX si curò dalla sua cattiva memoria

Il venerabile pontefice Pio IX designò un Santo e Prudente religioso di nome Tomaso come Vescovo della Diocesi. Il sacerdote, allarmato dalla responsabilità che gli era stata affidata, iniziò a scusarsi con fervore.

Le sue proteste furono vane. Il Santo Padre conosceva i suoi meriti.

Sopraffatto dall'apprensione, il umile religioso richiese un'udienza con il Santo Padre e gli confessò di avere una cattiva memoria, il che risultava essere un grave impedimento nell'alto ufficio a lui assegnato.

Pio IX rispose con un sorriso: "La tua diocesi è molto piccola rispetto alla Chiesa Universale, che io porto sulle spalle. Le tue preoccupazioni sono leggere in confronto alle mie." Aggiunse: "Anch'io soffrivo di un grave difetto di memoria, ma promisi di dire una fervente preghiera quotidiana per le Anime Benedette, le quali, in cambio, hanno ottenuto per me una memoria eccellente. Dovresti fare lo stesso, stimato Padre, e avrai di che rallegrarti."


Più diamo, più riceviamo. 

Un uomo d'affari a Boston si unì all'Associazione delle Sante Anime e donò una cospicua somma di denaro annuale per Messe e preghiere a favore di esse.

Il Direttore dell'Associazione rimase sorpreso dalla generosità del cavaliere, poiché sapeva che non era un uomo ricco. Un giorno gli chiese gentilmente se le elemosine che egli donava generosamente fossero completamente sue o se fossero raccolte che egli effettuava da altri.

L'uomo rispose: "Tutto ciò che do è la mia offerta personale. Non si allarmi. Non sono ricco, lei pensa che io dia più di quanto ho. Non è così; lontano dal perdere con la mia carità, le Anime Benedette vedono che guadagno considerevolmente più di quanto do; a loro non supera nessuno in generosità."


L'imprenditore di Colonia. 

William Freyssen testimonia come suo figlio e sua moglie recuperarono la salute grazie alle Anime del Purgatorio. Un giorno gli fu commissionato di stampare un libretto sul Purgatorio. Quando svolgeva i compiti di correzione del testo, la sua attenzione fu catturata dai fatti narrati nel libro. Scoprì per la prima volta le meraviglie che le Sante Anime possono operare per i loro amici.

In quel periodo suo figlio cadde gravemente malato, e presto il suo stato divenne disperato. Ricordando ciò che aveva letto riguardo al potere delle Sante Anime, Freyssen fece la promessa solenne di stampare mille libretti a proprie spese, con la sua firma stampata. Andò in chiesa e, una volta dentro, fece un voto solenne. In quel momento una sensazione di pace e fiducia inondò la sua anima. Al suo ritorno a casa, suo figlio, che non poteva inghiottire neppure una goccia d'acqua, chiese qualcosa da mangiare. Il giorno dopo era fuori pericolo e presto, completamente guarito.

Contemporaneamente, Freyssen ordinò di stampare i libri del Purgatorio da distribuire, sapendo che il modo migliore per ottenere aiuto per le anime sofferenti era interessare molte persone sull'argomento. Nessuno che conosca la sofferenza di queste povere anime nega una preghiera per esse.

Il tempo passò, e una nuova tristezza si abbatté su questo imprenditore. Questa volta sua moglie amata si ammalò e, nonostante tutte le cure, andava sempre peggio. Perse l'uso della ragione e rimase quasi completamente paralizzata, tanto che i medici non le diedero molte speranze.

Il marito, ricordando tutto ciò che le Anime del Purgatorio avevano fatto per il suo piccolo figlio, corse di nuovo in chiesa e promise solennemente, come in passato, di stampare 200 dei libri del Purgatorio, all'inizio, come soccorso urgente per le Anime benedette. Impossibile da raccontare. L'aberrazione mentale di sua moglie cessò, e cominciò a muovere la lingua e gli arti. In breve tempo era perfettamente sana.


La cura del cancro. 

Joana de Menezes ci racconterà della sua guarigione. Lei soffriva di un cancro alla gamba ed era immersa in un profondo dolore. 

Ricordando ciò che aveva sentito riguardo al potere delle Anime del Purgatorio, decise di mettere tutta la sua fiducia in esse e offrire nove Messe per loro. Promise di pubblicare sul giornale la sua guarigione, se questa si fosse realizzata. Gradualmente il tumore e il cancro scomparvero.


Un'uscita da un assalto

Padre Luís Manaci, un zelante missionario, aveva grande devozione per le Anime del Purgatorio. Una volta si trovò a compiere un viaggio pericoloso, ma con molta fiducia chiese alle Anime Benedette di proteggerlo dai pericoli che avrebbe incontrato. Il suo cammino costeggiava una zona desertica, nota per essere infestata da pericolose bande. Mentre si trovava a pregare il Santo Rosario per le Anime, quale non fu la sua sorpresa nel trovarsi circondato da una custodia di spiriti benedetti. Presto scoprì il motivo. Era passato attraverso un'imboscata, ma le Sante Anime lo circondarono e lo coprirono, rendendolo invisibile ai miserabili che cercavano la sua vita. Lo accompagnarono finché non fu al sicuro e fuori pericolo.


Ritornare alla vita

Il Priore di Cirfontaines ci racconta la sua storia: "Un giovane della mia parrocchia si ammalò di febbre tifoide. I suoi genitori, sopraffatti dal dolore, mi chiesero di raccomandarlo alle preghiere dei membri dell'Associazione delle Sante Anime. Era un sabato. Il ragazzo era alle porte della morte. I dottori provarono tutte le risorse, tutti i rimedi. Fu tutto inutile. Non riuscivano a trovare nulla per migliorarlo. Io ero l'unico che aveva speranze. Sapevo del potere delle Sante Anime poiché avevo visto cosa potevano fare. La domenica pregai gli Associati delle Sante Anime affinché pregassero ferventemente per il nostro amico malato. Il lunedì il pericolo era passato. Il ragazzo era guarito."


LEGGILO E SVEGLIATI! 

"Nella mia lunga vita", scrive un sacerdote, "ho visto molte manifestazioni di generosità da parte dei cattolici verso i poveri e i bisognosi, in conformità a quanto ci ha ordinato Nostro Signore. Ho anche notato che alcuni cattolici sono, naturalmente, molto generosi e buoni. Alcuni si prendono cura dei poveri, altri degli ammalati: lebbrosi, pazienti di cancro, disabili mentali, tutti hanno amici. Alcuni preferiscono aiutare i giovani, i cuori di altri preferiscono gli anziani."

"La cosa più strana di tutte è che non ho mai trovato né un uomo né una donna che si sia dedicato completamente, con tutto il cuore, alla più grande delle carità, per i più bisognosi, cioè per le sante Anime del Purgatorio. Dev'esserci qualcuno che lo fa, ma nella mia lunga e varia esperienza, non ne ho trovato nessuno."

E le parole di questo sacerdote sono pura verità. Facciamo appello a coloro che non si sono ancora dedicati a qualche forma particolare di carità, affinché si dedicassero con tutte le loro energie alle Anime Benedette. Facciano tutto ciò che possono personalmente e inducano altri a fare lo stesso.

Il modo migliore è praticare i consigli contenuti in questo libretto, e diffondere centinaia di copie, e fare centinaia di Anime amiche nel Purgatorio e poi in cielo.

Perché... chi può leggerlo e rifiutarsi di aiutarle?

PADRE O’ SULLIVAN


La Terra si apre, un turbine violento sta per spazzare via ogni cosa che non Mi appartiene!

 


Carbonia 06.11.2025

La Terra si apre,
un turbine violento sta per spazzare via ogni cosa che non Mi appartiene!

L’alba del nuovo giorno si avvicina, preparate i vostri cuori: vestirete abiti nuovi, cangianti!

Amati figli, Io, il Signore vostro Dio vi attendo a Me per ricolmarvi di Me. Sarete sapienti delle Cose di Dio ed eserciterete i Suoi doni perché sarete parte di Lui.

Sono finiti i tempi in cui l’uomo prendeva tutto con prepotenza a discapito dei propri fratelli.

Il giorno del Signore è giunto, apritevi porte antiche, il Re della gloria viene con potenza e splendore!

Eccomi, figli Miei, eccomi a voi, figli dell’Amore, eccomi tutto a voi.  Apritemi il vostro cuore e celebratemi in esso, sono Io Colui che vi ha amati fino alla morte di croce.

Figli Miei, il Mio Calice è versato, il tempo della Mia misericordia viene a chiudersi, il Mio intervento metterà fine a questa generazione perversa che Mi combatte per favorire Satana.

Abbiate pietà di voi, o uomini ingrati, abbiate pietà di voi, perché in verità vi dico che il vostro calvario sarà atroce.

È il giorno del Signore che giunge in silenzio, l’uomo si troverà spiazzato, non saprà dove posare il capo.

La Terra si apre, un turbine violento sta per spazzare via ogni cosa che non Mi appartiene, …sarà presto, molto presto!!!

Convertiti, o uomo, fai presto perché su di te non discenda la morte eterna. Fuggi dalle grinfie di Satana, chiedimi perdono con cuore contrito, vieni a rifugiarti in Me, solo Io Sono!!!

Figli Miei, non tardate, la fitta nebbia già avvolge tutta la Terra. Il fuoco violento di un vulcano sarà disastroso.

Pregate e digiunate, rimanete saldi nella fede in Me, solo in Me avrete la salvezza.

Amati figli, convertitevi! Prostratevi ai piedi del Crocifisso, chiedete perdono dei vostri peccati e fate la comunione spirituale.

Un tuono assordante verrà dal cielo, per molti sarà pianto e stridore di denti. Pregate, pregate, pregate. Il Signore Dio vostro

La guerra Europea e le Profezie



Profezia di una religiosa di Belley morta nel 1820.

« Guai ! Guai alla città dell’ eresia ! Guai alla città del delitto! « I malvagi vogliono tutto distruggere ; i loro libri, le loro dottrine inondano la terra. « Il giorno della giustizia è venuto. Io veggo il mondo piegarsi e cadere alla presenza di Colui che ha misconosciuto. « Una donna, che segue (Colui che è stato misconosciuto) ha salvato (il mondo). « Un ministro dell’ Altissimo lo sostiene (il mondo). Questo ministro è unto con l’olio santo. Dio l’accompagna. Ecco il vostro Re! 
< Egli apparisce in mezzo della confusione e dell’uragano. « Quale momento spaventoso ! I buoni, i malvagi cadono; Babilonia è ridotta in cenere . Guai a te, città maledetta! « Vidi allora le chiavi luminose apparire verso settentrione. Un santo solleva al cielo le mani, egli placa la collera divina; egli ascende sul trono di San Pietro, ed il grande monarca su quello de’ suoi padri. « Il trono è situato a mezzogiorno. « Tutto s’accheta alle loro parole; gli altari si rialzano; i malvagi sono distrutti e confusi; le ingiustizie si riparano; il grande monarca con la sua mano guidata da giustizia, ha tutto salvato ». 

sabato 8 novembre 2025

“Nessuno può servire due padroni.... ”

 


Servire nell’amore


Nessuno può servire due padroni. Chi vuole collegarsi con Me, non potrà mai rivolgere gli occhi al mondo, perché Io posso esser trovato solamente al di fuori dal mondo, e se Mi devo far trovare, allora il desiderio per il mondo deve essere retrocesso, deve rimanere del tutto inosservato, perché il mondo appartiene al Mio avversario, è il suo reame, dove agisce e regna. Ed il suo tendere non è veramente di condurre gli uomini a Me tramite il mondo, ma lui cerca di respingerMi, cerca costantemente di mettere in primo piano il mondo, affinché Io sia dimenticato. Chi ora fra di voi prende sul serio lo sviluppo verso l’Alto, è impossibile che paghi ancora il suo tributo al mondo, si trova bensì ancora in mezzo al mondo che gli impone grandi pretese le quali deve adempiere, ma c’è già da fare una differenza fra l’adempiere il dovere ed il proprio desiderio per il mondo. Il dovere è totalmente nella Mia Volontà, perché terrenamente vi è posto un compito, accanto al quale però potete anche pienamente adempiere il vostro compito spirituale, la maturazione dell’anima, se non supera il desiderio per il mondo, che consiste nel fatto che delle gioie e brame terrene superano il desiderio per dei beni spirituali, in modo che l’uomo oltre a questo si dimentichi di Me, anzi il pensiero a Me gli è scomodo e perciò Mi rifiuta. Chi tende a creare per sé, cioè al suo corpo, un ultragrande benessere sia tramite l’adempimento di brame corporee, voglia dei sensi e della carne oppure anche tramite l’ammassare di beni materiali ed in ciò non pensa ai prossimi, chi tende solamente per sé stesso, è catturato dal mondo, è un volonteroso mezzo del Mio avversario e non troverà mai la via verso di Me, se non depone il desiderio per il mondo terreno, si interiorizzi e tenda a dei beni spirituali. Ambedue le cose insieme non sono possibili, allora serve due padroni e non svolgerà bene nessun servizio. Se Mi cercate, allora il vostro sguardo deve anche essere rivolto al Cielo, perché Io Sono in Alto, non in basso. Ma in basso è dove il Mio avversario ha il suo regno, dove voi dimorate ancora nel corpo, ma la vostra anima si può librare in Alto nel Mio Regno, a Me. Ma se il corpo è ancora nel regno del Mio avversario, allora l’anima, il vostro pensare, sentire e volere, si può comunque elevare in ogni tempo nelle sfere che si trovano al di fuori della Terra, ed Io pretendo questo da colui che Mi vuole trovare, che Mi vuole servire ed essere così Mio. Allora la scintilla spirituale in lui si collega con lo Spirito del Padre dall’Eternità, perché se tende verso Me in tutta la serietà, allora anche il suo cuore è colmo d’amore, che non ha nulla in comune con l’amore mondano. E questo amore si esprimerà verso il prossimo, ed allora l’uomo stabilisce già il collegamento con Me, si libera di ciò che appartiene al mondo, così da e serve il prossimo e, dato che Io ho rilasciato questo Comandamento, anche Me come suo Signore. L’amore mondano però è una forma di amor proprio, amore che l’uomo deve combattere, se vuole diventare beato. Quindi deve combattere anche l’amore per il mondo e cercare di adempiere i desideri dell’anima la quale, spinta dallo spirito in sé, si estenderanno su beni spirituali e dichiarano l’amore per Me. Perché Io Solo Sono il Signore il Quale dovete servire, se volete diventare beati.

Amen

18. agosto 1948

La guerra Europea e le Profezie



Profezia del P. Necton della Compagnia di Gesù fatta verso 1’ anno 1760.

« ... Perirà una moltitudine sterminata, ma i malvagi non prevarranno. Eglino penseranno di distruggere del tutto la Chiesa, ma non ne avranno il tempo, perchè quell’orribile periodo sarà di breve durata. Nel momento, in cui tutto si crederà perduto, sarà tutto salvato. « Durante uno sconvolgimento siffatto, il quale  per quanto sembra  sarà generale e non solo per la Francia, Parigi sarà distrutta. E così, 20 anni dopo, i genitori, passando sulle sue rovine coi figliuoli, per soddisfare alle loro domande, risponderanno :  V’era qui una grande città : Dio la distrusse a cagione dei suoi delitti. Dopo tali spaventosi eventi tutto rientrerà nell’ ordine : giustizia sarà fatta a tutti gli uomini, la contro rivoluzione sarà consumata, ed il trionfo della Chiesa sarà tale che non se ne avrà avuto giammai uno somigliante. I felici cristiani, i quali saranno sopravvissuti alla prima rivoluzione francese, ringrazieranno Dio d’averli preservati per contemplare un trionfo della Chiesa così completo. L’Inghilterra ancora avrà la sua rivoluzione, e sarà la Francia che l’aiuterà a rientrare nella pace. « Allorquando giungeranno questi avvenimenti, tutto sarà sconvolto in sulla terra, e si crederà che Dio abbia interamente abbandonati gli uomini a’ loro sensi riprovati. In una parola il disordine sarà completo. Nel momento della crisi niente altro vi sarà da fare, che rimanere là dove Iddio ci avrà collocati, e pregare nel nostro interno, mentre passa la collera e la giustizia divina ».


(1) In questo periodo rettorico è magnificamente illustrato il trionfo della Chiesa colla conversione degli infedeli, l abiura degli eretici, 1 abbondanza predetta, il gaudio dei veri cattolici e 1 onore che riceveranno.

venerdì 7 novembre 2025

Gesù ha preso su di Sè ogni sofferenza – Perché sofferenza?

 


Benedite la sofferenza!


Senso e scopo della sofferenza


Ho preso su di Me tutta la sofferenza degli uomini. Voi potreste ora passare attraverso la vita terrena non aggravati e tendere liberamente verso l’Alto, potreste veramente già sulla Terra condurre una vita come nel paradiso, se soltanto vorreste vivere secondo la vostra meta finale, se tendeste coscientemente all’unione con ME, cosa che potreste anche fare perché ho portato per voi la colpa ur (primordiale), potreste quindi camminare sulla via verso l’Alto senza peso. Ma voi siete ancora esposti all’influenza del Mio avversario, e da questa influenza dovete liberarvi da voi stessi, perché il tempo terreno vi è stato dato per la messa alla prova della volontà, è la spanna di tempo in cui anche il Mio avversario può ancora agire su di voi, e dovete sostenere questa prova di volontà che voi gli opponete resistenza e tendete coscientemente verso Me. E la sua influenza non passerà da voi senza lasciare traccia, voi reagirete più o meno ancora a questa e perciò, come un Mio effetto contrario, siete esposti a sofferenze e miserie che vi stimolano a dover cercare un collegamento più intimo con Me, affinché il pericolo di essere catturati da lui, sia eliminato. La vostra anima gli appartiene ancora sostanzialmente, finché è ancora letame materialmente e racchiusa e circondata da dello spirituale immaturo. Ho patito per voi la morte della Croce, affinché vi possiate sciogliere dalle catene del Mio avversari, ma questo sciogliersi deve procurare l’anima stessa, cioè lei deve voler seriamente questo sciogliersi dal Mio avversario. E per influenzare la vostra volontà in questo modo, dovete passare attraverso miseria e bisogno, a meno che la vostra volontà non appartenga totalmente a Me e hon permetta più alcuna influenza mediante il Mio avversario. Ma allora anche la vostra vita terrena sarà più leggera da sopportare, allora potete dire già con ragione che siete salvati da peccato e morte, da debolezza e legame. E poi inserite voi stessi nell’Opera di Missione della Salvezza per i vostri prossimi, perché allora sapete del significato della vita terrena, ed allora volete aiutare, affinché i vostri prossimi siano liberati dal potere che li tiene legati. Ma allora la vostra vita terrena non sarà del tutto senza sofferenza, affinché non costringa i vostri prossimi alla decisione di volontà; perché fintanto che l’uomo è immaturo nella sua anima, egli cerca la vita nella felicità e spensieratezza, e, per via di mete egoistiche, egli cercherebbe di cambiare la sua vita, cosa che però non lo potrebbe condurre al perfezionamento. Mediante la Mia morte sulla Croce volevo rendere possibile per voi un’entrata nell’eterna beatitudine, e non acquisire una vita paradisiaca sulla Terra, ma ciononostante voi stessi potete rendervi la vita terrena sopportabile, se soltanto la vivete in intima comunione con ME, allora nulla vi può più opprimere e aggravare, allora tutto ciò che viene sopra di voi, è una conferma del Mio Amore per voi, ed allora sapete anche dello scopo di ciò e vi adattate volontariamente nel vostro destino. Allora voi non soffrite più, ma valutate coscientemente tutto e lo considerate come un impiego di Grazia, perché vi assicura un più elevato grado di maturità, perché un giorno aumenterà la vostra beatitudine, per la quale sarete sempre soltanto grati. Voi portate poi una croce soltanto secondo l’opinione dei vostri prossimi, ma per voi stessi è un Segno del Mio Amore che vi ha chiamato a partecipare alla Mia Opera di Salvezza. 

Amen

17. aprile 1955

VITA DI CRISTO

 


L'Annunciazione  


Non c'è civiltà che, nella sua tradizione, non vanti un periodo aureo. Un testo ebraico parla, più precisamente, di un decadimento da uno stato d'innocenza e di felicità per causa di una donna che aveva indotto un uomo in tentazione. Ora, se una donna aveva rappresentato una parte così importante nella decadenza del genere umano, perché mai una donna non avrebbe potuto rappresentare una parte importantissima nella restaurazione dell'umanità? Se c'era stato un Paradiso perduto in cui si erano celebrate le prime nozze dell'uomo con la donna, perché mai non si sarebbe potuto dare un nuovo Paradiso nel quale si celebrassero le nozze di Dio con l'uomo?  

Nella pienezza del tempo, un Angelo di Luce, disceso dal gran Trono di Luce, si recò a una Vergine inginocchiata in preghiera, per chiederle se fosse disposta a dare a Dio natura umana. Al che, ella rispose che «non conosceva uomo» e che, pertanto, non sarebbe potuta essere la madre dell'«Atteso delle Genti».  

Ove manchi l'amore, qualsiasi nascita è impossibile: in questo, la fanciulla era nel giusto. Per procreare una nuova vita occorrono i fuochi dell'amore. Sennonché, oltre all'umana passione generatrice di vita, esiste la «spassionata passione e la tempestosa tranquillità» dello Spirito Santo; e fu appunto lo Spirito a coprire con la sua ombra la donna e a generare in lei Emanuele, ossia «Dio con noi». Allorché Maria pronunziò il suo Fiat («Sia fatto»), un più grande avvenimento si produsse che non quello prodottosi in conseguenza del Fiat lux («La luce sia fatta») pronunziato nell'atto della creazione, poiché la luce che ora si faceva non era il sole, ma il Figlio di Dio nella carne. Pronunziando il suo Fiat, Maria assolveva nella sua pienezza il compito proprio alla condizione di donna, quello cioè di recare agli uomini i doni di Dio. Abbiamo dunque una ricettività passiva nella quale la donna dice Fiat al cosmo nel senso che ne condivide il ritmo, e Fiat all'amore dell'uomo nel senso che lo accoglie, e Fiat a Dio nel senso che ne riceve lo Spirito.  

Non sempre i figli vengono al mondo come il risultato di un ben definito atto di amore tra l'uomo e la donna. Pur se l'amore tra essi è stato voluto, il frutto del loro amore, che è il figlio, non è voluto allo stesso modo del loro amore reciproco. C'è, nell'amore umano, un elemento indeterminato. I genitori, per esempio, non sanno se il figlio sarà un maschio oppure una femmina, né conoscono con precisione il momento in cui nascerà, perché la concezione si perde in un’ormai sconosciuta notte d'amore. In seguito i genitori accetteranno e ameranno i figli, ma non ne avranno mai voluto direttamente la nascita. Nell'Annunciazione, invece, l'accettazione del Figlio non fu la conseguenza di un fatto imprevisto: il Figlio, al contrario, fu voluto. Si verificò pertanto una collaborazione tra la donna e lo Spirito del Divino Amore: il consenso fu volontario, e sta a provarlo quel Fiat; la cooperazione fisica fu liberamente offerta in virtù di quella medesima parola. Le altre madri acquistano la consapevolezza della propria maternità a seguito dei mutamenti fisici che hanno luogo in ciascuna di esse; Maria, per contro, acquistò la consapevolezza della propria maternità a seguito di un mutamento spirituale operato dallo Spirito Santo: probabilmente fu invasa da un'estasi spirituale di gran lunga più intensa di quella che viene concessa all'uomo e alla donna nell'atto unificatore del loro amore.  

Come era stata libera la caduta dell'uomo, così doveva essere libera anche la Redenzione. Ciò cui si dà il nome di Annunciazione fu in realtà la richiesta, da parte di Dio, del libero consenso di una creatura che Lo aiutasse a incorporarLo nell'umanità.  

E ora supponiamo che un orchestrale emetta una nota stonata: capace è il direttore, correttamente concertata la musica e facile a eseguirsi, ma l'orchestrale di cui si è detto non esita a esercitare la propria libertà introducendo una discordanza che immediatamente percorre lo spazio. Talché al direttore non rimane altra scelta che questa: o ordinare che il brano venga eseguito daccapo, o ignorare la discordanza. Si noti però che tra i due atteggiamenti non esiste una differenza fondamentale, giacché la nota falsa sta già viaggiando attraverso lo spazio alla velocità di novanta metri al secondo, e, finché durerà il tempo, nell'universo ci sarà sempre una discordanza.

C'è modo di rendere l'armonia al mondo? Ciò può avvenire solamente per il tramite di qualcuno che venga quaggiù dall'eternità ad arrestare la nota nel suo volo impetuoso. Ma quella nota sarà pur sempre falsa? No, perché l'armonia può venir distrutta ad una sola condizione: cioè, se tale nota diventerà la prima nota di una nuova melodia, allora diventerà armoniosa.

Ciò appunto accadde alla nascita di Cristo. Il primo uomo aveva introdotto una nota falsa producendo una discordanza morale che aveva contagiato l'umanità tutta. E questo, Dio avrebbe potuto ignorarlo, violando però in tal modo la giustizia, il che, si capisce, non è a pensarsi. Chiese quindi a una donna, nella quale si riassumeva il genere umano, se liberamente volesse darGli una natura umana con la quale Egli avrebbe dato principio a un'umanità nuova. Come ad Adamo aveva fatto capo una vecchia umanità, così una nuova umanità avrebbe fatto capo a Cristo, cioè a Dio incarnato in un uomo per virtù della libera azione di una madre umana. Quando l'angelo apparve a Maria, Dio si accingeva ad annunziare codesto amore per l'umanità nuova. Fu quello il principio di una nuova terra, e Maria divenne «un Paradiso cinto di carne, che il nuovo Adorno avrebbe coltivato». Come Eva aveva portato la distruzione nel primo giardino, così nel giardino del proprio seno Maria si apprestava adesso a portare la Redenzione.

Per i nove mesi ch'Egli rimase recinto in lei, tutto il cibo e il grano e l'uva ch'ella consumava tenne luogo di una sorta di Eucarestia, in quanto passava in Lui, che in seguito avrebbe dichiarato d'essere il Pane e il Vino di Vita. Trascorsi che furono quei nove mesi, era giusto ch'Egli nascesse in Gerusalemme, che significa «Casa del Pane». Più tardi avrebbe detto: «Perché pane di Dio è Colui che discende dal Cielo e dà la vita al mondo» (Giov. 6:33); «Io sono il pane di vita! Chi viene a me non avrà più fame» (Giov. 6:35).

Nel concepire il Divino Infante, Maria Gli diede mani e piedi, occhi e orecchie, e un corpo con cui soffrire. Come, dopo una rugiada, i petali di una rosa si chiudono sulla rugiada quasi ad assorbirne le energie, così Maria, nella sua qualità di Rosa Mistica, si chiuse su Colui che l'Antico Testamento aveva descritto come una rugiada nell’atto di scendere sulla terra. E quando infine Lo ebbe messo al mondo, fu come se un gran ciborio si fosse aperto, ed ella reggeva tra le mani l'Ospite che sarebbe stato anche l'Ostia del mondo, come a dire: «Guardate, è questo l'Agnello di Dio; guardate, ecco Colui che toglie i peccati del mondo».

Venerabile Mons. FULTON J. SHEEN


(Dio vuole salvare tutti dalle grinfie di Satana)

 


Messaggio ricevuto da Maria de Jesus


15 ottobre 2025

Mia cara figlia, Io sono la tua Madre Immacolata senza peccato originale. Sono venuta con il Mio Amore per darti tutto, perché sei stata scelta. Non temere, perché ti è stato affidato il compito di fare tutto ciò che Dio ti comanderà, tutto per la Gloria e l'Onore di Dio. Quando Dio sceglie una figlia, lei deve fare tutto ciò che Lui le dice di fare, e da qui [la casa di Maria] tutto avverrà secondo la Volontà di Dio Padre, che ha creato ogni cosa per Amore dei Suoi figli. Non abbiate paura di ciò che viene da Dio attraverso di voi, perché Egli è un Padre amorevole, vuole fare tutto per amore dei Suoi figli affinché possano imparare le lezioni che vengono date a tutti per sapere che Dio vuole il bene dei Suoi figli.

Se non c'è nessuno che lo faccia, sarà molto triste per tutta l'umanità che non vuole ascoltare ciò che Dio vuole fare per questo mondo che non smette di dare tutto ciò che non è buono. Questa umanità è incredula, ma Dio vuole salvare tutti dalle grinfie di Satana. Io, come vostra Madre, voglio che tutti ascoltino ciò che sono venuta a dire prima che sia troppo tardi. Chiedo a tutti di ascoltare ciò che sono venuta a dire attraverso questi messaggi che Dio mi dà, perché questo luogo [la casa di Maria] è ciò che Dio vuole che sia un luogo di grande luce. Tutti coloro che sono obbedienti a Dio riceveranno sempre più protezione da Dio perché fanno tutto ciò che Dio vuole e comanda, quindi non abbiate paura.

Figli miei, io sono vostra Madre, come voi anch'io sono chiamata a obbedire al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. Svegliatevi, figli miei, perché il tempo non perdona. Il tempo che Dio ha per trasformare il mondo sta per scadere, Egli deve fare tutto al momento giusto, e i miei figli non ascoltano ciò che viene da qui per far crescere la Chiesa come era all'inizio. Dovete fare tutto al posto giusto, dovete ascoltare ciò che viene dal Cielo alla Terra. Tutto ciò che viene qui non viene dall'uomo, ma dal più bello [Dio] che viene a trasformare il mondo [per renderlo nuovo], è ciò che Dio ha sempre voluto fare, ma l'uomo non ascolta ciò che sta arrivando.

Tutto sarà rinnovato qui, perché Dio ha dato Suo Figlio per morire sulla Croce affinché tutti potessero rinascere nella Sua Chiesa, perché tutto è marcio e sta cadendo, ma il diavolo non vuole che nulla di tutto questo accada. È invidioso, quindi non permette che vi accada nulla di buono, perché non ne vuole sapere nulla, solo l'inferno. Ecco perché non vuole che accada nulla che rinnovi la Chiesa com'era prima, e sarà molto triste se ciò non accadrà. Aprite gli occhi, figli miei, perché il tempo sta per scadere, poi non accadrà nulla. Così sono tornata qui, invitando tutti ad ascoltare tutto prima che perdano la fede in tutto, la Chiesa Ricordante per la Gloria e l'Onore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Sono la vostra Madre Addolorata, Maria della Divina Grazia. Amen.

L’uomo, col peccare si trovò nudo della luce della veste regale della Volontà Divina; nella flagellazione, Gesù volle essere spogliato per impetrare nuovamente dal Padre, per le creature, la nobile veste regale della sua Volontà.

 


(Volume 16 - Gennaio 14, 1924)

[…] “Vuoi tu sapere la causa perché fui spogliato quando fui flagellato? […] L’uomo quando nell’Eden spezzò i vincoli dell’unione tra la Volontà Suprema e la sua, si spogliò delle vesti regali della mia Volontà e si vestì dei miseri cenci della sua, debole, incostante, impotente a far nulla di bene. La mia Volontà gli era un dolce incanto in cui lo teneva assorbito in una luce purissima, che non gli faceva conoscere altro che il suo Dio, da cui era uscito, il quale non gli dava altro che felicità senza numero, ed era tanto assorbito dal tanto dare che gli faceva il suo Dio, che non si dava nessun pensiero di sé stesso. Oh, come era felice l’uomo, e come la Divinità Si dilettava nel dare a lui tante particelle del suo Essere per quanto la creatura ne può ricevere, per farlo simile a Sé! Onde, non appena spezzò l’unione della nostra Volontà con la sua, perdette la veste regale, perdette l’incanto, la luce, la felicità; guardò sé stesso senza la luce della mia Volontà, e guardandosi senza l’incanto che lo teneva assorbito, si conobbe, ebbe vergogna, ebbe paura di Dio, tanto che la stessa natura sentì i suoi tristi effetti, sentì il freddo e la nudità, e sentì il vivo bisogno di coprirsi; e come la nostra Volontà lo teneva al porto di felicità immense, così la sua lo mise al porto delle miserie.

La nostra Volontà era tutto per l’uomo, ed in Essa trovava tutto. Era giusto che essendo uscito da Noi e vivendo come un nostro tenero figlio nel nostro Volere, vivesse del Nostro, e questo Volere doveva sostituirsi a tutto ciò che a lui occorreva. Quindi, come volle vivere del suo volere, ebbe bisogno di tutto, perché il volere umano non tiene potere di potersi sostituire a tutti i bisogni, né tiene in sé la fonte del bene; perciò fu costretto a procurarsi con stento le cose necessarie alla vita. Vedi dunque che significa non stare unito con la mia Volontà? Oh, se tutti La conoscessero! Come avrebbero un solo sospiro: che il mio Volere venga a regnare sulla terra! Sicché se Adamo non si fosse sottratto dalla Volontà Divina, anche la sua natura non avrebbe avuto bisogno di vesti, non avrebbe sentito la vergogna della sua nudità, né sarebbe stato soggetto a soffrire il freddo, il caldo, la fame, la debolezza. Ma queste cose naturali erano quasi nulla, erano piuttosto simboli del gran bene che aveva perduto la sua anima.

Onde, prima d’essere legato alla colonna per essere flagellato, volli essere spogliato per soffrire e riparare la nudità dell’uomo quando si spogliò della veste regale della mia Volontà. Sentii in Me tale confusione e pena nel vedermi così denudato in mezzo a nemici che si facevano beffe di Me, che piansi per la nudità dell’uomo e offrii al mio Celeste Padre la mia nudità, per fare che l’uomo fosse rivestito di nuovo della veste regale della mia Volontà. E per sborso, affinché ciò non Mi fosse negato, offrii il mio Sangue, le mie carni strappate a brani, Mi feci spogliare non solo delle vesti, ma anche della mia pelle, per poter pagare il prezzo e soddisfare al delitto di questa nudità dell’uomo. Versai tanto Sangue in questo mistero che in nessun altro ne versai tanto, tanto che bastava a coprirlo come d’una seconda veste, e veste di Sangue; per coprirlo di nuovo, così riscaldarlo, lavarlo, per disporlo a ricevere la veste regale della mia Volontà”.

[…] “Se l’uomo sentì vergogna della sua nudità e fu soggetto a tante miserie naturali, fu proprio appunto perché perdette il dolce incanto della mia Volontà, e sebbene il male lo fece l’anima, non il corpo, ma però indirettamente [il corpo] fu come complice della cattiva volontà dell’uomo, la natura restò come profanata dal mal volere dell’uomo, quindi l’una e l’altro dovevano sentire la pena del male fatto. In riguardo a Me, […] venni a trovare l’uomo peccatore e con tutte le sue miserie, e dovetti accomunarmi con loro, prendere su di Me tutti i loro mali e assoggettarmi alle necessità della vita, come se fossi uno di loro. […] Volli in tutto sacrificarmi, anche nelle cose più innocenti create da Me stesso, per attestargli il mio ardente amore; anzi ciò serviva ad impetrare dal mio Divin Padre, che per riguardo mio e della mia Volontà tutta sacrificata a Lui, restituisse all’uomo la nobile veste regale della nostra Volontà”.

scelta di Brani dagli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta


È la fine di un tempo vecchio, il nuovo mondo è per essere aperto ai figli di Dio.

 


Carbonia 04 novembre 2025

Amata Mia sposa, IO sono Colui che Sono, sono Padre, Madre, Fratello, Amico sincero, sono il tuo Dio!

Ora per questa Umanità giungono ore terribili

La terra accelera la sua rotazione

il sole lancia le sue fiammate ardenti verso la terra

la luna si tinge di sangue,

è la fine di un tempo vecchio, il nuovo mondo è per essere aperto ai figli di Dio.

È giunta l’ora del risveglio delle coscienze, gli uomini si troveranno di fronte al Dio Creatore e si mostreranno in tutta la loro nudità.

Tuona la Mia voce su questo mondo meschino lontano da Me, tuono con potenza la Mia voce perché si risvegli e torni a Me prima che cali la luna nera.

Amati figli, il tempo è giunto alla Mia manifestazione, in verità vi dico: l’estate è passata, l’autunno è in corso, l’inverno giungerà improvviso, tutto cambierà, le stelle del cielo brilleranno di una luce nuova, la creazione tuonerà novella.

Il Mio basta presto echeggerà nell’Universo, vi troverete travolti dalla Mia giustizia!

Avanti, figli Miei, o voi che Mi avete amato, adorato, servito e seguito in fedeltà e amore vi benedico e vi esorto a starmi vicino.

Dio Padre 

COME POSSIAMO AIUTARE LE ANIME DEL PURGATORIO

 


CAPITOLO CINQUE: 

COME POSSIAMO AIUTARE LE ANIME DEL PURGATORIO


1. La prima misura è unirsi all'Associazione delle Sante Anime. Le condizioni sono semplici. 

a) Avere il proprio nome registrato nel Libro dell'Associazione. 

b) Partecipare alla Messa una volta alla settimana (basta la Messa della domenica) per le Sante Anime. 

c) Pregare e promuovere la devozione alle Anime Benedette. 

d) Contribuire una volta all'anno con una donazione all'Associazione, il che consente all'Associazione di avere Messe perpetue ogni mese. 

(Se si desiderano Messe speciali per le Anime Benedette, è importante menzionare quante Messe si vogliono). 

Coloro che desiderano unirsi e non hanno l'Associazione nelle loro Parrocchie, possono inviare i loro nomi, indirizzi e offerte annuali all'Associazione delle Sante Anime, Suore Domenicane del Rosario Perpetuo, Monastero Pio XII, Rua do Rosario 1, 2495, Fátima, Portogallo. 

Questa Associazione è approvata dal Cardinale Arcivescovo di Lisbona. 

2. La seconda misura per aiutare le Anime Benedette è chiedere Messe offerte per loro. Questa è certamente la più efficace delle misure per liberarle. 

3. Coloro che non possono offrire Messe dovrebbero assistere a quante più Messe possibile per la loro intenzione. 

Un giovane che guadagnava uno stipendio molto modesto ha raccontato all'autore di questo libro: "Mia moglie è morta alcuni anni fa, ho 10 Messe offerte per lei. Non posso fare di più per lei, ma ho ascoltato 1000 Messe per la sua cara anima." 

4. La recita del Santo Rosario (con le sue grandi indulgenze) e fare il Vía Crucis (che è riccamente donatore di indulgenze) sono ottime vie di aiuto per le anime. 

San Giovanni Massias, come abbiamo visto, ha liberato dal Purgatorio più di un milione di anime, principalmente recitando il Santo Rosario e offrendo le sue indulgenze per loro. 

5. Un altro modo facile ed efficace di aiuto è la recita costante di preghiere brevi che contengano indulgenze (applicando tali indulgenze a favore delle anime del Purgatorio). Molte persone hanno l'abitudine di dire 500 o 1000 volte ogni giorno la piccola giaculatoria "Sacratissimo Cuore di Gesù, in Te confido", o la sola parola "Gesù".

Queste sono le devozioni più consolanti; esse portano oceani di grazie a chi le pratica e danno immenso sollievo alle Sante Anime.

Coloro che dicono le giaculatorie 500 o 1000 volte guadagnano 300.000 giorni di indulgenze (ottocentoventuno anni di indulgenze). Che moltitudine di anime possiamo liberare! Quanto sarà il numero di anime liberate dopo un mese, un anno, cinquanta anni? E a coloro che non dicono le giaculatorie... che immenso numero di grazie e favori avranno perso! È abbastanza possibile, anche se non facile, dire queste giaculatorie 1000 volte al giorno. Ma se non puoi dire 1000, almeno dille 500, o 200 volte al giorno.


Un'altra potente preghiera è:

"Padre Eterno, ti offro il Preziosissimo Sangue di Gesù, con tutte le Messe celebrate nel mondo in questo giorno, per le Anime del Purgatorio".

Il nostro Signore mostrò a Santa Gertrude un vasto numero di anime che lasciavano il Purgatorio (circa 1000 ogni volta che veniva recitata) e andavano in Cielo come risultato di questa preghiera, che la Santa era solita dire frequentemente durante il giorno.

L'atto eroico consiste nell'offrire a Dio a favore delle Anime del Purgatorio tutti i lavori di soddisfazione che pratichiamo nella nostra vita e tutti i suffragi che saranno offerti per noi dopo la nostra morte. Se Dio premia così abbondantemente la più insignificante elemosina data da un povero uomo nel Suo nome, quale immensa ricompensa non darà a coloro che offrono i loro lavori di soddisfazione in vita e in morte per le Anime che Egli ama tanto!

Questo atto non impedisce ai sacerdoti di offrire Messe per le intenzioni che desiderano, né ai laici di pregare per alcune persone o altre intenzioni. Consigliamo a tutti di compiere questo atto.

Le elemosine aiutano le sante anime. San Martino diede metà del suo mantello a un povero mendicante, solo per rendersi conto dopo che lo aveva dato a Cristo. Il nostro Signore apparve al Santo e lo ringraziò. Il Beato Giordano dell'Ordine Domenicano non poteva mai rifiutare di dare elemosine quando gli veniva chiesto nel nome di Dio. Un giorno si era dimenticato il portafoglio. Un povero uomo implorava un'elemosina per amore di Dio. Invece di scartarlo, Giordano, allora studente, gli diede la sua cintura più preziosa, che apprezzava molto. Poco dopo entrò in una Chiesa e trovò la sua cintura attorno alla vita di un'immagine di Cristo Crocifisso. Anche lui aveva dato le sue elemosine a Cristo. Tutti diamo elemosine a Cristo.


Conclusione:

Dare tutte le elemosine che possiamo. 

Chiedere tutte le Messe che sono in nostro potere. 

Ascoltare tutte le Messe, quante più, meglio è. 

Offrire tutte le nostre pene e sofferenze per la liberazione delle Anime del Purgatorio.

Libereremo un'incontabile quantità di Anime del Purgatorio, le quali ci ripagheranno 10.000 volte di più.