La Vergine prega il Rosario con Adelaide
Quel Rosario che la Vergine porta sempre, nella terza apparizione lo usa per dire la preghiera con la bambina. Essa dice, riferendosi alla Madre di Dio: "Recitò una decina del rosario con me". Qui, sorge una domanda: quale preghiera è il Rosario, se la Madre di Dio ci esorta tanto a farla, dandocene l'esempio? San Pio V così risponde: "Il Rosario o salterio della beatissima Vergine Maria è un modo piissimo di orazione e di preghiera a Dio, modo facile alla portata di tutti che consiste nel lodare la stessa beatissima Vergine ripetendo il saluto angelico per centocinquanta volte, quanti sono i salmi del salterio di David, interponendo ad ogni decina la preghiera del Signore, con determinate meditazioni illustranti l'intera vita del Signore nostro Gesù Cristo (v. Bolla Consueverunt romani Pontifices —
17.09.1569). La definizione del Papa San Pio V contiene in mirabile sintesi l'essenza e la forma del Rosario che diciamo noi. Di San Pio V ricordo ancora la Bolla Salvatoris Domini, con la quale istituiva la festa liturgica della Beata Vergine Maria del Rosario, nell'anniversario (1572) della vittoria navale riportata dai cristiani a Lepanto, e attribuita all'aiuto della Madre di Dio invocata con la recita del Rosario. Se si guarda la storia del magistero pontificio su questa materia, si rimane impressionati per il numero, la varietà e la costanza degli interventi dei Papi, da San Pio V fino a Giovanni Paolo II, sul Rosario. Il Rosario è preghiera evangelica perché dal Vangelo vengono prese sia le preghiere, sia la formulazione dei misteri che ci presentano le tappe fondamentali della vita di Cristo: incarnazione, passione e gloria. Mentre meditiamo sulla vita di Gesù, siamo invitati a considerare tutto ciò che Maria ha fatto, unita al Figlio per la nostra salvezza. Il Rosario è la preghiera dei poveri, non solo perché è praticabile dagli umili ma soprattutto perché insegna il cammino verso la semplicità e povertà di spirito. La ripetizione delle "Ave" per alcuni è un ostacolo più immaginario che reale. Il ripetersi delle "Ave" è come una lunga "Ave Maria" che si espande sempre di più, una lode che continueremo oltre l'ora della nostra morte nella patria beata. Sono ripetizioni di un atto di amore, come quello del bambino che dice alla mamma che le vuole bene e la mamma non si stanca mai di sentire.
Il Rosario è una preghiera che ci porta a confrontare la nostra vita con quella di Gesù, Signore della vita e maestro dell'esistenza. In questo confronto si attua una purificazione che ci rende più aperti e pronti a fare la volontà di Dio. È forse un caso che i grandi missionari e gli artefici di profonde riforme nella Chiesa erano persone che pregavano il Rosario? Infine, il Rosario oltre che preghiera è anche un metodo semplice e popolare di predicazione e di presentazione della fede. È una forma di pedagogia e di catechesi, e come tutte le opere ispirate, unisce alla semplicità il valore della riproposizione dell'annuncio di Cristo unico salvatore.
Severino Bortolan
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