lunedì 24 febbraio 2020

Regina della Famiglia



La Vergine prega il Rosario con Adelaide 

Quel Rosario che la Vergine porta sempre, nella terza  apparizione lo usa per dire la preghiera con la bambina. Essa  dice, riferendosi alla Madre di Dio: "Recitò una decina del rosario con me". Qui, sorge una domanda: quale preghiera è il Rosario, se la Madre di Dio ci esorta tanto a farla, dandocene l'esempio? San Pio V così risponde: "Il Rosario o salterio della beatissima Vergine Maria è un modo piissimo di orazione e di preghiera a Dio, modo facile alla portata di tutti che consiste nel  lodare la stessa beatissima Vergine ripetendo il saluto angelico  per centocinquanta volte, quanti sono i salmi del salterio di  David, interponendo ad ogni decina la preghiera del Signore, con  determinate meditazioni illustranti l'intera vita del Signore nostro  Gesù Cristo (v. Bolla Consueverunt romani Pontifices —
17.09.1569). La definizione del Papa San Pio V contiene in  mirabile sintesi l'essenza e la forma del Rosario che diciamo noi.  Di San Pio V ricordo ancora la Bolla Salvatoris Domini, con la  quale istituiva la festa liturgica della Beata Vergine Maria del  Rosario, nell'anniversario (1572) della vittoria navale riportata  dai cristiani a Lepanto, e attribuita all'aiuto della Madre di Dio  invocata con la recita del Rosario. Se si guarda la storia del  magistero pontificio su questa materia, si rimane impressionati  per il numero, la varietà e la costanza degli interventi dei Papi,  da San Pio V fino a Giovanni Paolo II, sul Rosario. Il Rosario è  preghiera evangelica perché dal Vangelo vengono prese sia le  preghiere, sia la formulazione dei misteri che ci presentano le  tappe fondamentali della vita di Cristo: incarnazione, passione e  gloria. Mentre meditiamo sulla vita di Gesù, siamo invitati a  considerare tutto ciò che Maria ha fatto, unita al Figlio per la nostra salvezza. Il Rosario è la preghiera dei poveri, non solo  perché è praticabile dagli umili ma soprattutto perché insegna il  cammino verso la semplicità e povertà di spirito. La ripetizione  delle "Ave" per alcuni è un ostacolo più immaginario che reale.  Il ripetersi delle "Ave" è come una lunga "Ave Maria" che si  espande sempre di più, una lode che continueremo oltre l'ora  della nostra morte nella patria beata. Sono ripetizioni di un atto  di amore, come quello del bambino che dice alla mamma che le  vuole bene e la mamma non si stanca mai di sentire. 

Il Rosario è una preghiera che ci porta a confrontare la  nostra vita con quella di Gesù, Signore della vita e maestro dell'esistenza. In questo confronto si attua una purificazione che ci  rende più aperti e pronti a fare la volontà di Dio. È forse un caso  che i grandi missionari e gli artefici di profonde riforme nella  Chiesa erano persone che pregavano il Rosario? Infine, il Rosario oltre che preghiera è anche un metodo semplice e popolare  di predicazione e di presentazione della fede. È una forma di  pedagogia e di catechesi, e come tutte le opere ispirate, unisce  alla semplicità il valore della riproposizione dell'annuncio di  Cristo unico salvatore. 

Severino Bortolan

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